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I RACCONTI DEL BAR BICILINDRICO

Aperto da Pier Le Blanc, 28 Maggio 2016, 09:13:15 AM

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Pier Le Blanc


9) Dorina trafficò nella borsetta alla ricerca delle sigarette. Prese una Pall Mall e se la portò alle labbra, poi allungò il pacchetto verso 10nico il quale rifiutò con un cenno del capo e un grazie appena bisbigliato.
"Cos'è, non fumi?" disse Dorina
"No, non fumo" rispose Ten, gli occhi fissi sul volto di lei che, con gli occhi cerchiati  di nero, assomigliava a quello di Theda Bara .
Allentando un po' la tensione Ten disse:
"E' buffo sai, assomigli a Theda Bara nel film "La Vampira""
"Theda chi...!?"
"Beh è un'attrice del cinema muto, sai, del periodo in cui i film erano ancora senza sonoro e in bianco e nero, un'attrice degli anni 10...aveva sempre un trucco strano come si usava allora, gli occhi bistrati di nero come i tuoi in questo momento..." disse Ten e le strappò così un mezzo sorriso.

"Oh  mamma mia, devo avere un aspetto orribile" disse Dorina sollevando un braccio e prosciugando, con il dorso della mano, parte dei ruscelli neri che le dipingevano le guance.
Poi riaprì la borsetta e ne estrasse un piccolo specchio. Si guardò spostando il capo ora a destra ora a sinistra, si diede una riavviata al folto della chioma, prese un fazzoletto e guardò Ten distendendo  finalmente le labbra rosse in un sorriso pieno che, su quel volto un po' sfatto, fece l'effetto di una carezza luminosa. Ten ne fu estasiato e così il riso sconfisse le lacrime e anche parzialmente il sudore sulla fronte di Ten.

10)  Sistematasi alla meglio, Dorina si era alzata in piedi e anche lui aveva fatto altrettanto. Adesso la rabbia era svanita e il suo sguardo si era fatto di nuovo limpido. I suoi occhi splendevano di luce maliziosa. Lei si avvicinò e lui senti la presenza viva di quel corpo da sogno a due passi dal suo. Era così bella che Ten non riusciva a sostenerne lo sguardo, era troppo bella  e lui non poteva credere che quegli occhi azzurri stessero sorridendo proprio ai suoi. Lei si avvicinò ancora e il velo nero di Dorina, che copriva le sue gambe, sfiorava adesso i calzoni di Ten.

Lei alzò un braccio e, delicatamente, gli tolse gli occhiali da vista sistemandoseli nella criniera dei capelli arruffati, poi gli prese tutte e due le mani e gliele tenne così tra le sue, attirandolo dolcemente verso di sé.
"Se timido Ten?"
"Si..." rispose lui
Poi sporse in avanti le labbra rosse e, per prima cosa, incontrò la punta del  naso di lui. Quando si strinsero, uno nelle braccia dell'altra, rimasero a lungo così,  sotto  la luce sporca e curiosa dello spogliatoio del Bar freccia.


p.s. Per il momento questo racconto finisce qui. Non è successo niente di particolare tranne il fatto che 10nico, al Bar Freccia, contrariamente alla maggior parte degli altri ciarlieri frequentatori ;D ;D ;D, dimostra di saper combinare qualcosa di meglio che non stare lì a bere una birra dietro l'altra.
In ogni caso, se ci saranno sviluppi, occorrerà probabilmente chiedere un 'autorizzazione dall'alto e ottenere il visto della censura.
Ringrazio in ogni caso 10nico che ho reso volutamente sudaticcio e affatto timido attraverso il suo alter ego letterario. Spero non me ne voglia né ora né, eventualmente, in futuro.
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

10nico

Fiuuuuuuuu!!!!! (paura)

Finalmente posso smettere di prendere le goccine della zia a garganella! (esp)

Adesso vado ad asciugarmi che se no prendo freddo e mi pijo l'influenza!  (cane)

(felice)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper