Paolo Villaggio e prima di lui tanti altri, protagonisti della nostra storia sociale, pezzi di vita che se ne sono andati. Se ne vanno lentamente i personaggi che hanno condiviso il tuo tempo, che hanno fatto parte dei tuoi pensieri, figure che ti hanno toccato con la loro arte, con il loro carisma, con il loro esempio nella commedia della vita.
Se ne vanno gli attori, i cantautori, i cantanti, gli uomini di cultura e dello spettacolo, passano i nomi che hanno influenzato, segnato, animato, completato, arricchito la tua storia.
Per chi come me ha fatto l'impiegato non amare Villaggio era impossibile. Ha rispecchiato, con le sue maschere, i nostri vizi attraverso l'arma della comicità. Con Fantozzi e Fracchia abbiamo riso di noi stessi forse riscattandoci leggermente dalla mediocrità delle nostre paure e delle nostre esagerate attitudini alla riverenza.
Dopo Paolo Limiti, altro signore dello spettacolo, e Paolo Villaggio, solo per citare gli ultimi, adesso se ne è andata anche la bellissima Solvi Stubing. Solo quelli della mia età se la possono ricordare. Il suo spot della birra Peroni era un classico dell'ammiccamento al doppio senso. “Chiamami Peroni, sarò la tua birra” recitava lo spot della bionda più desiderata dagli italiani.
I personaggi famosi, quelli che sembrano essere immortali, viaggiano sul nostro stesso treno della vita. A ogni stazione c'è qualcuno che scende per sempre. I passeggeri rimasti salutano e in silenzio ricordano.