CARTA INTESTATA Citroen

Aperto da Paolon, 17 Novembre 2017, 10:56:25 AM

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Paolon

FORUM:ormai parte della "Nostra Storia"
Tenerlo in vita, scrivere, collaborare, è anche dire"grazie" a chi lo ha progettato, realizzato, migliorato, difeso in tutti questi anni

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fabrizio

A me però sembra di leggere "Bel-Air"...
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

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oggi trovo  e passo...


CITROËN: PUBBLICITÀ
27/11/1998
Il costruttore degli chevron  non ha mai smesso di segnare la sua differenza con un'audace creazione pubblicitaria spinta per vent'anni da Jacques Séguéla.

Stuntmen. Una gru. Un ascensore. Venti auto montate l'una sull'altra per formare due piramidi rotolanti. Presentato pochi giorni fa, l'ultimo film di Citroën sulla sospensione idroattiva della Xantia ha tutti gli ingredienti per le clamorose campagne del costruttore di ingranaggi.

Siamo certamente lontani dal delirio megalomane degli anni '80 quando la Visa GTI decollò da una portaerei e l'AX fece un viaggio nella Grande Muraglia cinese.
Ma la ricetta non è cambiata affatto:
"La pubblicità in Citroën consiste nel presentare il profitto prodotto mettendolo in scena in modo sorprendente, con questa innovazione, questa sensualità e questo umorismo latino specifico del marchio",riassume Jacques Séguéla, che da più di vent'anni ha bloccato il bilancio.

Il vicepresidente di Havas Advertising, che sta preparando un libro dedicato alla storia del "marchio della sua vita", è uno dei tre uomini che hanno segnato la saga pubblicitaria del produttore sin dalla sua creazione nel 1913.
Quello che aperto il percorso si chiama André Citroën. Il primo produttore a proporre le donne nelle sue pubblicità, lanciò la Yellow Cruise negli anni '20, il primo grande raid automobilistico, e si offrì il più grande mezzo pubblicitario al mondo illuminando la Torre Eiffel con il suo nome dal 1925 al 1934.

Quando il fondatore morì nel 1935, il marchio iniziò un lungo periodo di scarsità pubblicitaria che non terminò fino alla fine degli anni '50, con l'arrivo di Robert Delpire.

L'era Séguéla
Pubblicista d'eccezione, viene chiamato in soccorso dai due nuovi maestri della comunicazione del brand: Jacques Wolgensinger e Claude Puech.
Citroën riacquista il gusto per la pubblicità.
Un periodo segnato negli anni '60 da una serie di fotografie su DS scattate tra gli altri da William Klein, Robert Doisneau, Marc Riboud e Sarah Moon.
Alla fine degli anni '70, Robert Delpire getta la spugna, deluso da una professione in cui non si riconosce più. Lascia il posto al suo giovane collaboratore, un certo Jacques Séguéla, che diventa subito la S della nuova agenzia RSCG.

La sua prima campagna per il GS ("L'antitapecul") gli è valsa l'ira di George Taylor.
Il presidente della Citroën chiede a Bernard Roux di escludere dal bilancio questo giovane stravagante.
Non è stato fino al 1980, con il arrivo di Georges Falconnet alla direzione commerciale del gruppo, che inizia davvero l'era Séguéla.
I due uomini sono sulla stessa lunghezza d'onda, quella che scuoterà le vecchie abitudini della pubblicità automobilistica.

Dobbiamo sorprendere, innovare ... a tutti i costi.
Jacques Séguéla inaugura la saga prendendo contro il grano l'intera professione.
Mentre tutti avevano fotografi con cui lavorare, ha chiamato il poster artist Savignac.
Risultato: il piccoletto che vola via al volante delle chevron è un successo.

L'uso di personalità eccezionali rimarrà una costante nella pubblicità Citroën.
L'intera gamma del mondo dello spettacolo va lì: cantanti (Julien Clerc per il lancio della BX nel 1982, Grace Jones per la CX GTI Turbo nel 1986), attori (Claudia Schiffer per la Xsara nel 1997),
La crescita ritrovata

Questo stordimento pubblicitario sarà quindi sopravvissuto anche al grande vacillamento dei primi anni 90.
Un periodo buio nella storia della pubblicità del marchio: Georges Falconnet si ammala, il produttore perde l'audacia pubblicitaria.
Allo stesso tempo, RSCG, in difficoltà finanziarie, sta negoziando la sua acquisizione da parte di Eurocom.
Il tutto in un contesto di crisi economica. La creazione lo sente. Ma l'inizio non sarà lungo.

Jacques Séguéla e Citroën decidono di voltare pagina sullo spettacolo pubblicitario inaugurato nel 1985 dal celebre film "Wild Chevron", ideato dal direttore creativo Richard Raynal.
Il marchio e la nuova agenzia appositamente modellata da Jacques Séguéla con l'aiuto di Gilbert Scher e Christophe Lafarge, due disertori di DDB, danno una spinta alla pubblicità Citroën.
Questo rinnovamento è sintetizzato dalla firma:
"Non puoi immaginare tutto quello che Citroën può fare per te".
Segue una raffica di campagne che declinano il nuovo slogan sulla gamma ormai completa del produttore con alcune piccole chicche come la Xantia e la scena del bacio o l'AX e la barca.

Citroën torna a sorridere e vede la propria quota di mercato francese passare dall'11% nel 1993 al 12,1% per i veicoli privati.
Ma, già, il team di Scher Lafarge sta finendo le forze e vuole decollare.

Jacques Séguéla crea una nuova agenzia: questa volta sarà il periodo Euro RSCG.
La gestione è affidata a Lucie Pardo, che si è distinta sul budget Renault in Publicis, e Yves del Frate, che ha seguito il bilancio a livello internazionale.

"Immagina cosa può fare Citroën per te ".


https://www.strategies.fr/actualites/marques/r5045W/citroen-les-chevrons-carburent-a-la-pub.html


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