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Via Vasca de Goma (per tagliare l' aria..)

Aperto da Skassamakkinen, 19 Settembre 2020, 16:51:14 PM

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Skassamakkinen

Se, adesso, doveste avventurarvi per Verona e doveste chiedere: "Scusi, il Quartiere Catena, dov è?" vi indirizzerebbero – purtroppo – in un posto pieno di Suv e di gente con la puzza sotto il naso, che vi squadra dall alto in basso e valuta attentamente se sia il caso di darvi risposta o men che meno,, farsi vedere in vostra compagnia.

Purtroppo.

Ma io,  cinquant anni fa tra poco, nel Quartiere Catena ci sono nato ed era davvero tutto un altro posto.

A metà anni 70 era li' che dovevate andare, se volevate respirare  l aria rivoluzionaria di quei tempi.

Le strade non erano ancora del tutto asfaltate. I negozi erano pochi e facevano convivere le piu disparate tabelle merceologiche.  Il Lattaio credo sia stato uno degli ultimi a vendere latte, latticini, giocattoli, vino e pane.  Il fruttivendolo idem: verdura, detersivi, casalinghi.
Mi ricordo la fioraia. Si chiamava Aida e veniva dall Eritrea (retaggio delle escursioni Italiane in Africa dei tempi passati).

Passava per le vie una Ford Capri color oro con dentro due facce poco raccomandabili: era l antidroga.

Io a quattro anni non sapevo niente ed  ero un ignorante.

Ora ne ho quarantasei e sono molto piu ignorante di allora.  Ascoltavo i Kiss perché mi piacevano, anche se non capivo cosa dicevano.  Mi piaceva poi uno che cantava, mi piaceva il suo modo di "entrare" in casa attraverso la radio.  Un giorno è morto.
Mia mamma, che per prima mi ha inculcato la passione per i motori "seri" e per il rock duro, mi disse: è morto da tanto che si è ubriacato. La cosa mi colpì moltissimo.
Peccato, pensai. Non lo sentirò più. Era Bon Scott.

Io – allora - agivo di istinto, mi fidavo delle sensazioni. Ora sono inquinato e se anche la metrica di valutazione è sempre la stessa,  troppi elementi del quotidiano hanno inquinato ed inquinano i miei pensieri.

Ogni settimana, almeno una volta alla settimana, c era una rapina.
La rapina, quella vera, con le Alfette dei Carabinieri che arrivano sgommando.
Mi ricordo quella volta che stavo andando dal macellaio con mia mamma:  entriamo..  La signora Rosa, piu che rosa, era bianca come un cencio. Il signor Giorgio stava bestemmiando tutti i santi e tutte  le divinità di qualsiasi religione (per non far torto a nessuno).   "Rapina" disse la signora Rosa a mia mamma e quel giorno mangiai frittata.  Mi ricordo la Gloria, mia mamma, che dall alto della sua specializzazione nel trattare con l infanzia problematica, si allontanava tenendomi per mano dicendo tra se e se: "Se li avessero seguiti da piccoli, se li avessero controllati di piu.."

Una volta, una delle varie volte, ricordo una Giulia bianca partire a razzo:  visita delle dame di carità all Ufficio Postale. 
Un'altra volta, 126 celeste, rapina dall alimentare (che era un ladro e uno stronzo. "Gli sta bene" pensai)

Un'altra volta, rapina di lusso al supermercato: Lancia 2000 blu.
Per associazione infantile di idee,  ragionai sul fatto che – guardacaso – un paio di settimane prima il cognato di mia nonna paterna, stimato commercialista, ne aveva venduta una uguale. Non succedeva di frequente ma ogni volta che la vedevo, pensavo: che macchina da malviventi!!

E in effetti...  la macchina usata era proprio quella!!

Il figlio del nuovo proprietario,  a passaggio di proprietà ancora in corso, aveva pensato bene di usare la macchina nuova del babbo insieme a tre amici, per un' inaugurazione col botto!!
Lancia 2000 che ha visto spegnersi la lucentezza del suo blu Lancia e la morbidezza dei suoi interni in panno, parcheggiata in un campo di vetture sequestrate.

Quartiere Catena, dicevamo:  non c era una chiesa.
L ho già detto mile volte ma mi diverte sempre ricordarlo: io sono stato battezzato in un garage.
Il prete sembrava Dracula.  Al mio fianco, rispettivamente, una Fiat 127 ed una Ford Escort blu.

La droga girava a cassette per il quartiere.
"Verona, la Bangkok d italia" scrivevano i giornali.

No. Quartiere Catena era la Bangkok d Italia. Precisiamo.

Era finita la Guerra nel Vietnam.  Prima di tornare in patria, i soldati americani venivano "riportati alla civiltà" in diversi Centri di Recupero, dislocati in Europa, vicino ai Comandi Nato.
Uno di questi era dislocato presso l aeroporto di Boscomantico, c è bisogno di dirlo?
A due kilometri scarsi dal quartiere Catena dove diversi di quei sfortunati ragazzi hanno poi preso casa, temporaneamente o definitivamente, portandosi dietro le esperienze chimiche fatte in oriente.

Le siringhe erano ovunque, quando scendevi in garage era buona cosa guardarsi intorno perché spesso c era chi armeggiava con accendino e cucchiaino. Non disturbare.
Piu avanti negli anni ho conosciuto un veterano del Vietnam, un infermiere.
Una volta gli ho chiesto (e ancora me ne vergogno) come era questo Vietnam.
Lui mi ha risposto solo dopo molto tempo:  guarda i film sul Vietnam e pensa che niente corrisponde al vero.  Di eroico non c è stato niente. Ci sono stati solo migliaia di ragazzi morti per niente, che volevano solo vivere in pace come te e gente inerme andata arrosto. Per niente.

C era una sola pizzeria in tutto il quartiere "Pizzeria Colombo". Roba da colera.
Prosciutto che sembrava cuoio ritagliato da una poltrona degli anni 50, funghi gialli fosforescenti.
Venne chiusa dai NAS a fine anni 80.  Sembrò quasi una liberazione agli occhi dei residenti.

Pochi giorni fa, leggendo un Gruppo su Facebook,  una persona – ex residente -  chiedeva ad un'altra se si ricordava quella volta che..  "quel bambino" era entrato nel negozio del parrucchiere, pistola in pugno, per farsi restituire i soldi del pallone che il cane gli aveva bucato e di cui lui (il parrucchiere)se ne era serenamente lavato le mani.    "Ah, si, il Bandito!" gli ha risposto quell altro.
Già.
Mi fa piacere che si ricordino ancora di me, nel vecchio quartiere Catena.
Io. Il Bandito.

(felice) (felice)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Paolon

Si, confermo,anche se Noi eravamo quelli aldiqua' del Ponte Catena, i siori.

E' un bel spaccato realistico, crudo, vero di un periodo in cui anche in città, si poteva giocare nei campi, "stare fuori", far parte di una banda, correre per strade e sentieri in bicicletta.

e tutto, bello e brutto, pulsava di vita e di sangue



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fabrizio

Bella penna, Skassa.
Tu Verona, io (all'epoca) periferia di Napoli ma la "struttura", le usanze, le sensazioni, le Alfette (e le Giulia?) dei Carabinieri... Proprio l'altro ieri sono andato su Street View a rivedere quei luoghi la cui distanza non è più esprimibile con i chilometri ma, purtroppo, in maniera irrimediabilmente unidirezionale con i decenni. Bei tempi? Mah, erano tempi. Io li ricordo con nostalgia.
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

Skassamakkinen

Citazione da: fabrizio - 19 Settembre 2020, 21:22:42 PM
Bei tempi? Mah, erano tempi. Io li ricordo con nostalgia.
(abbraccio) (abbraccio) (abbraccio) (abbraccio)

E' la stessa, identica conclusione a cui sono arrivato io! (su) (su) (su)

Ah! Va da sè che la via era Vasco de Gama ma un giorno arrivò a mio padre una busta con l indirizzo così strafalcionato e , da allora, fu sempre Vasca de Goma! ;D
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

fabrizio

Qui a Roma, nel '90, ad un mio amico che abitava a via Fausto Coppi arrivò una lettera con su scritto "via Gino Bartali" (all'epoca ancora vivo e non aveva ancora una strada).
Al di la dello svarione, ammiro tutt'oggi il colpo di genio del postino...
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

Skassamakkinen

La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

jojo54

 (felice) (felice)

bel racconto di vita Skassa  (superok) (superok),,,ma poi i soldi del pallone te li ha dati,,oppure  (puni) (puni)
Ho speso molti dei miei soldi in alcool, belle ragazze e auto veloci .....gli altri li ho sperperati (GEORGE BEST)
Si vive una volta sola!!,sbagliato!!,,si vive tutti i giorni ,,si muore una volta sola!!

Pier Le Blanc


Bravo Skassa, come dici tu, si sentiva il bisogno di tagliare un pò l'aria. L'hai fatto con delicatezza come è nell'uso variopinto  del tuo lessico.

E' un racconto della buona notte, una fotografia del passato che sa di vissuto. Le tue parole fanno bene, disegnano immagini dal sapore di nostalgia e che piacerebbero anche a chi non c'è più.
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

claudyane6

Citazione da: Skassamakkinen - 19 Settembre 2020, 21:28:15 PM
......
Ah! Va da sè che la via era Vasco de Gama ma un giorno arrivò a mio padre una busta con l indirizzo così strafalcionato e , da allora, fu sempre Vasca de Goma! ;D

dev'essere una tradizione veneta  :)

nel 70 si è sposato un mio cugino ed è andato ad abitare a casa dei genitori di lei, un paesino poco lontano

qualche anno dopo volevamo far loro visita ma non si trovava la via, la posta la spedivamo in via Lodovico ed arrivava regolarmente; ci siamo fatti accompagnare e, con stupore , all'inizio della strada c'era un cartello che indicava Via Lago di Vico

(muoio) (muoio) (muoio) (muoio)

m.real

 (felice) Ciao Skassa anche io mi accodo agli altri nel farti i complimenti per il bel  racconto ,lo trovo molto vero ,vissuto  (bravo) (compl). (appl) (appl)
in fondo al tunnel ce sempre una luce

Skassamakkinen

Evviva. Sono riuscito a distrarvi un po'. Era quello lo scopo. (su)

Carissimo Cla', mi sa che hai proprio ragione: è una tradizione veneta.

Una signora, una volta, mi disse che aveva molta fretta perché doveva andare in Via Gigetto.

- Via Gigetto???  Da quando in qua, a Verona, c è una Via Gigetto???

- Ma si, via Gigetto, dove c è l anagrafe...

(stupid) (stupid) (stupid) (stupid) (stupid) (stupid)

L Anagrafe, a Verona è in via Adigetto  (..non in via Gigetto).. :)

La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Skassamakkinen

Citazione da: jojo54 - 19 Settembre 2020, 22:51:23 PM
ma poi i soldi del pallone te li ha dati,,oppure  (puni) (puni)

No, Jojo..  Ho preso solo un mare di botte..
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Ettore

Beat beat Verona Beat... Non conosco Verona, solo la canzone dei Gatti che andava al tempo della mia Charleston dell''86. Un saluto da palermo, Skassa, grazie per il tuo racconto che smorza un pò la tristezza di questi giorni.
Saluti a tutti
Ettore

claudyane6


Paolon

#14
.....miei coetanei e del mio quartiere, Borgo Trento....

All'inizio c'era anche Andrea Gazzola, mio compagno di classe....

vedi
https://it.wikipedia.org/wiki/Gianandrea_Gazzola
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