Devo dire che a Polignano ho provato sensazioni molto simili a quelle di Watson.
E, se proprio devo dirla tutta, mi è successo specialmente con lui.
Certo: oggi non posso dire di conoscere il cagnaccio meglio di un mese addietro ma ho avuto una conferma.
1) Se una persona scrive in un certo modo, se è sempre, immediatamente pronto a gettar giù appunti graffianti su tutto e su tutti, DEVE essere innanzi tutto una persona di non poca intelligenza.
2) se una persona si presenta con un alter ego che è il proprio cane e dal quale, ovviamente, dipende in toto, questa DEVE essere una persona estremamente arguta.
3) Se uno stesso individuo riesce a mettere insieme i punti 1) e 2) ma non riesce (per fortuna) a non far trapelare i propri sentimenti, allora quest'uomo non può che essere il cagnaccio, Watson, il fantasmino del forum, Tony, chiamatelo come volete.
Per me è stato veramente importante conoscerlo. Rectius: conoscerli!
Si perchè non credo che si possa parlare, pensare, di Watson senza parlare, pensare, di Paola.
Anzi: Watson non esisterebbe senza Paola. Lei gli dà la carica, la forza di essere come è.
Polignano è stato importante per questo. In verità non credo che c'entrino molto le macchine. Chi ama le 2CV ragiona in un certo modo e quello è stato l'incontro di persone che pensano allo stesso modo. Se così non fosse che cavolo ci venivo a fare a Polignano con quella specie di rimorchiatore?
Ora non lasciamo che questo momento importante vada disperso. Non credo che sia un capitolo chiuso e in ogni caso preferisco vederlo come un nuovo capitolo.
Qui in trinacria stiamo vedendo di organizzare qualcosa che non sia un raduno così come è stato inteso fino a oggi ma più un incontro nel corso del quale poter stare un pò più di tempo insieme e non parlare necessariamente di puntine platinate di chiavi da 11 e di 125/15 o di 135/15. Vedremo...
Intanto ringrazio Watson e Paola: non immaginate quanta tranquillità mi avete dato.