News:


Non riuscite a postare perchè avete perso la password e/o avete problemi con il computer ....
CONTATTATECI


2CV nel Grande Vuoto! Libia 2008

Aperto da lucajack2cv, 28 Ottobre 2008, 12:47:40 PM

« precedente - successivo »

laura2cv

Finalmente tra una spalata di neve e l'arrivo della corrente a singhiozzi ed la mia linea internet quasi morta, sono riuscita a vedere tutte le foto...in galleria e su Fb.
Sono stupende, bellissimi tutti voi , i paesaggi sono da favola ... alcuni sono disorientanti, altri romantici.
Grazie anche del racconto ed il tempo dedicato che rende le fotografie più leggibili  ;)...

Un bacione e bentornati  (felice)  (abbraccio)

Gianni Gandini

Citazione da: guidowi - 09 Gennaio 2009, 21:44:51 PM

Ma una domanda sorge spontanea: e quelle targhe libiche posticce?

All'ingresso in Libia devi sborsare 100,00 € per l'acquisto delle targhe. Quando esci ti rendono 60,00 € se le restituisci. Non ha importanza se metti la quadra anteriormente o posteriormente e quando sei distante dal confine non ti dice niente nessuno se non la esponi.

La scritta indica il varco di confine dal quale sei entrato.
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

paperella

Sono necessarie per circolare in Libia se non ti chiami Mohammed....
Ohhpppsss: avevano già risposto a Guido ma già che ho scritto....
Il nous fallut bien du talent
Pour être vieux sans être adultes

scanner79

Volevo fare una domanda ai nostri viaggiatori.

Ma il clima come è in questo periodo da quelle parti???Oltre alle solite cose che di notte fa freddo freddo e di giorno caldo caldo.
Inoltre leggevo dal libro "Rommel la volpe del deserto" che quello che + torturavano le nostre truppe durante la seconda guerra mondiale erano le zecche, che riuscivano a fare anche salti spettacolari pur di raggiungere la propria preda e che purtroppo all'epoca c'erano poche risorse contro questo terribile animale!!!

(felice)
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

GIGA34

una sola parola.... spettacolo.....  ;) vi giuro che al prossimo giro ci sono anch'io  ;)
CHI NON VOLA, NON VALE....... CHI VALE E NON VOLA E' UN VILE...... G.D'Annunzio
Andavo a Capri quando le Signore si atteggiavano come prostitute. Ho smesso di andare a Capri quando le prostitute si atteggiavano come Signore.  G.Agnelli

lucajack2cv

Citazione da: paperella - 09 Gennaio 2009, 14:58:49 PM
Luca, suppongo che le saldature siano state fatte, ovviamente, con il serbatoio pieno di benzina...

il serbatoio conteneva 24 litri d'acqua, sebbene abbia pensato di riempirlo di benzina prima di uscire dalla Libia  (su)

Questa è la parte visibile della riparazione, facilmente individuabile anche per via della ruggine, non essendo necessario in loco alcun tipo di trattamento..




Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Gianni Gandini

Citazione da: scanner79 - 10 Gennaio 2009, 13:41:27 PM
Volevo fare una domanda ai nostri viaggiatori.

Ma il clima come è in questo periodo da quelle parti???Oltre alle solite cose che di notte fa freddo freddo e di giorno caldo caldo.


Si, di giorno 30°C e alla mattina il termometro molto vicino allo zero. A parte questo ho potuto notare la completa assenza dumidità nell'aria. Grazie dirai, sei nel deserto!!!!!   Il fatto è che non mi ero portato nulla e le labbra e le mani me le son trovate screpolate in una maniera incredibile, sto ancora combattendo ora dopo una settimana.

Per quanto riguarda le "bestie" non abbiamo notato nulla ma è facile pensare a quello che può esserci d'estate con i dromedari e le pecore che abbiamo visto.

A proposito di animali un "locale" mi ha raccontato che il turismo "desertifico" è attivo da settembre a maggio poi basta e mi ha raccontato anche che, dove siamo andati a vedere la sculture rupestri, in estate ci vanno i tuareg a catturare i serpenti per ricavarne il veleno. Il sito di Mathandouch è un assieme di pietre e ...... pietre con qualche pietra nel mezzo e un po' di sabbia, che toglie il fiato già a gennaio, non posso immagginare in estate.
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

viveladeuche


lucajack2cv

"desertifico" nel senso che come ammonisce la guida contribuisce a desertificare il mondo polverizzando le pietre coi gommoni dei toyota, di cui abbiamo beneficiato anche noi per raggiungere il sito archeologico di Matkandouch sebbene sarebbe ambizioso e forse fattibile arrivarci in 2cv   ;)


Vero è che anche il rustico custode si muove in fuoristrada..


peraltro meraviglioso  :D


il sito è in antico bacino prosciugatosi per effetto di mutazioni climatiche ancestrali. Elefanti, giraffe e animali vari della savana sono visibili solo in effige..


rimane invece attiva l'imprenditoria dei sapiens


Come nel caso precedente, un'altra iscrizione multilingue: Tamasheq e indoeuropeo internazionale, cui si aggiunge l'arabo:



Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Pacifico

un attimo di tempo e voilà ... altre foto in galleria :)

Visto che la cartella inizia ad essere corposa suggerisco a chi l'ha visionata in parte di cliccare su libia 2008 e poi sulla scritta in alto nel menù "ultimi uploads" oppure più semplicemente di cliccare qua http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/thumbnails.php?album=lastup&cat=-457


(felice)


Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

lucajack2cv

Ottimo lavoro bon vecchio Pax, inarrivabile supertestimonial del 2cvismo italolibico - localeglobale in giro per il vasto mondo..



Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

ggiovane matteo

Citazione da: lucajack2cv - 12 Gennaio 2009, 17:49:41 PM
Ottimo lavoro bon vecchio Pax, inarrivabile supertestimonial del 2cvismo italolibico - localeglobale in giro per il vasto mondo..



quindi anche le tole hanno conquistato la libia..  ;D ;D ;D
- non esco mai di casa, ma quando esco.. Uhùùùùùùùùù!! -  D.
- ragazzi, tutto quello che vi ho detto questa sera.. DIMENTICATELO! - M. 
tutto quello che non c'è non può rompersi

lucajack2cv

oltre all' endorser ufficiale tole (  (spett) ma anche babbaluci..)


va ricordato anche bulè per la sua opera di divulgazione ZD, qui applicata alla più ZD dei fuoristrada delle nostre guide a Mathandouch..  (guid)  (su)



.. non solo per il colore e lo "stile" ma anche perchè il veicolo era di provenienza italiana, nei pressi di Asti per giunta! Luogo di uno storico raduno interplanetilico  ;)

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Gianni Gandini


SONO TRISTE

   Sono triste perchè oggi ho riempito il serbatoio della 2CV con la tanica portata al rientro dalla Libia ed ora la tanica è vuota. Pagare la benzina 0,18 DL (0,10 Euro n.d.r.) è stato emozionante, impressionante, commovente. Un ricordo che rimmarrà sicuramente indelebile per moooooolto tempo!

   A parte gli scherzi ed il prezzo del prezioso liquido, sono molte le cose che sarà difficile dimenticare. Non avrei mai pensato, per esempio che esistessero così tante stelle in cielo. Non mi sono mai appassionato molto alla contemplazione delle stelle ma dopo due notti trascorse nel deserto ho compreso perchè tutti i popoli abbiano dato così tanta importanza alle stelle. Sia ben chiaro che ho presente l'importanza che ha il cielo per l'orientamento ma mi risulta difficile spiegare l'emozione che ho provato nel vedere il cielo, privo di luna, dalla pianura desrtica nella quale ci trovavamo. Quasi un senso d'oppressione, d'invadenza di quelle stelle che normalmente se ne stanno lassù per i fatti loro.

   Molte cose curiose ci sono successe e tenterò di procedere con ordine. All'arrivo a Tunisi, appena scesi dal traghetto, un doganiere tunisino mi chiede i documenti, fa un giro della vettura e nota le scarpe da ginnastica che porto sempre a coprire le banane del paraurto anteriore. Inizia a ridere (ma quello succede anche in Italia) e poi inizia " ca est puor bouche?" ed io non riuscivo a capire cosa avessero a che fare le scarpe con la bocca. Dopo poco ci sono arrivato, bouche non era bocca alla francese ma Bush, il presidente americano ed allora mi ha invitato a nozze. Non vi sto nemmeno a raccontare i vari commenti del gendarme che chiamava i colleghi per fargli notare la scoperta. Da quel momento in poi qualsaisi discorso sul mio paraurto era riferito a Bush sia che fossero poliziotti che semplici curiosi, al confine tunisino-libico c'è stato uno show niente male. Addirittura Gabriella si è sentita in dovere di consigliarmi di non menzionare il "presidente" quando a Sabratah abbiamo ricevuto la visita di una persona riccamente vestita e con auto di notevoli dimensioni che si è presentato in inglese e quando gli ho spiegato che ero italiano e parlavo solo francese ha iniziato a discorrere in un italiano corretto. Erano tutti a visitare le rovine romane mentre Bruno, Gabriella ed io davamo un occhio alle nostre macchine prese d'assalto dai curiosi. Il signore accompagnato da padre e moglie ha voluto sapere del nostro viaggio ed è rimasto incredulo quando gli ho mostrato la cartina con l'itinerario. "Ma con queste piccole macchine? Ma quanti cilindri hanno? Ma questo tratto è off-road!" Alla fine ha aperto il cofano e ci ha omaggiato di due sacchetti di mandarini ed arance della sua farm.

   La faccenda sul numero dei cilindri era frequente. A loro non interessava la cilindrata, solo il numero dei cilindri. Probabilmente per un libico le auto "buone" sono le onnipresenti Toyota 4200 cc 6 cilindri a benzina, quelle meno buone i vecchi pik-up Peugeot a 4 cilindri, LE NOSTRE SOLO DUE!!!!

   Cambiando discorso volevo raccontare dei tuareg. Tuareg è una parola che gli hanno affibbiato i francesi. Loro si autodefiniscono con un paio di parole che vuol dire "chi parla tamashek" (tamashek è la loro lingua). Ho notato una differenza notevole fra gli arabi e i tuareg e sono arrivato sino a sentir dire con aria di distacco dalla nostra guida tuareg ".....e no, qui non lo trovi. Questo è un paese in una zona araba!!!!". Vivendo dieci giorni con loro ho potuto scoprire quanto sprechiamo per qualsiasi cosa, quant'acqua consumiamo anche solo per lavarci i denti. Per il fuoco, quattro legnetti in croce, un buco nel terreno e via il the era pronto. "Ma perchè fate il buco prima di accendere il fuoco?" "Perchè altrimenti la legna si consuma troppo rapidamente". Alla fine del pasto, consumato in un unico grosso contenitore non avanzava mai nulla, un po' d'acqua e basta, loro tre (la guida, il poliziotto di scorta e l'autista del pik-up) erano a posto. Noi dormivamo in auto o in albergo, loro un materassino di gomma piuma e due coperte a testa, lì fuori, vicino al fuoco ed al Toyota. Il poliziotto ha dormito fuori anche la notte che siamo stati visitati dagli sciacalli! Li avevamo sentiti ululare mentre si cenava e alla mattina dopo abbiamo visto un sacco d'impronte come quelle dei cani tutto in giro alle nostre vetture.

   Libia paese strano. Dopo aver fatto un sacco di chilometri di deserto ed essere arrivati a cancellare il colore verde dell'erba dalla mente ecco l'impensabile: verdissimi campi di grano. Se andate su Google Earth e posizionate il cursore a Nord 26° 30' 33" Est 12° 15' vedrete degli enormi tondi scuri. Sono campi di grano dal diametro di 800 metri che a gennaio avevano le piante alte al ginocchio. Enormi tubi a compasso per innaffiare con l'acqua presa a 400 o 500 metri sotto terra. Vedere il verde intenso del grano lì e trenta centimetri più in là sabbia, dune, è qualcosa di incredibile.

   Molti di noi, durante questo viaggio avrebbero voluto fare chi più sabbia, chi meno deserto di pietre, chi visitare maggiormente città, chi andare per mercati. A me ha sempre interessato curiosare nei modi di vita delle persone. Proprio per questo ho fatto cambio con il poliziotto di scorta. Lui ha viaggiato sulla 2CV di Pietro ed io sono andato sul Pik-up con la guida per un centinaio di chilometri. Devo dire che si viaggia in maniera molto più confortevole sulla 2CV ma è stato bellissimo stare in loro compagnia. Primo, l'impianto stereo: un telefonino cellulare sempre collegato alla presa accendisigari ed attaccato allo specchietto retrovisore. Questa cosa che dondolava a destra e sinistra era il massimo dell'alta fedeltà. Secondo, il cruscotto: una bella pelle di pecora lungo tutto il cruscotto, l'immancabile teiera che ruzzolava appena appena e sul pavimento un piccolo zaino con i cambi di qualcuno di loro. Tutti a battere il tempo della musica trasmessa, si tutti, autista compreso e a fare discorsi in una lingua che è difficile spiegare. Che poi l'autista non avesse nemmeno un cacciavite per regolare le puntine......va beh, si può trovare sempre qualcuno che lo presta.

   A proposito di disorganizzazione sono stati incredibili i due viaggi che abbiamo fatto con i fuoristrada a Tekerkiba. Quattro persone per fuoristrada, eravamo in 18 e quindi 5 Toyota in tutto. Probabilmente erano a corto d'autisti e quindi è stato arruolato anche una che non sapeva guidare. Questo è partito con l'auto con il cambio automatico e fino a lì il problema stava solo nel modo di prendere gli avvallamenti ed i buchi. Il bello è arrivato quando qualcuno di noi si è lamentato ed allora gli hanno cambiato macchina. Solito Toyota 4200 però con le marce. Come abbia fatto a partire non lo so perché non ero su quella macchina ma il racconto è stato il seguente: era in quarta lanciato, poi ha preso la sabbia, il motore calava di giri ed io e lui ci guardavamo per dire ora scala, ora scala, ora scala. La macchina si è spenta e l'autista guardando incredulo il cruscotto: "BATTERA?". Se l'avessero proposto a Zelig sarebbe stato geniale, putroppo ....... va beh lasciamo perdere. Il giorno dopo gita al laghi nel deserto. Bellissimi, acqua salata, dune da 70 metri d'altezza, discese mozzafiato su tratti ripidissimi, Mirco che riesce a fare snowboard sulle dune ma ......     durante il ritorno un Toyota si ferma con la batteria fuori uso. Cavi per fare il ponte? Ma figuriamoci! Si smonta la batteria da un'alta macchina, si mette in moto quella poi si rimonta la batteria sulla prima. Un'altra rimane senza benzina, una terza non va più in moto e viene trainata da un altro fuoristrada grazie al turbante usato come cavo di traino. Meglio che vedere Mister Bean.

   Succedono poi cose anche dispiacevoli come ad esempio quello che è successo a Sebha. Premesso che i distributori di benzina sono uno ogni 40 o 100 o anche 200 km, alle pompe di benzina c'è sempre coda. Arriviamo noi che con 9 auto creiamo ancora più traffico ed il gioco è fatto. Una volta siamo arrivati tutti assieme e ci siamo messi in fila. Dopo poco arriva Roberto che era un po' attardato e trova le nostre 8 auto, un'auto libica e poi la sua. Si presentano due poliziotti e rivolti all'autista libico "Spostati perchè tocca a lui" No, sono arrivato prima io" insomma dopo due minuti l'autista libico viene caricato sulla macchina della polizia, un poliziotto sale sull'auto del tizio e se ne vanno. Brrrrrr non mi va di pensare ai casini che può aver passato quell'uomo. Per contro siamo usciti dalla città preceduti da un'auto della polizia che tramite megafono ordinava a tutti gli automobilisti di lasciarci passare.

   Ora mi viene in mente che con il satellitare di Pietro abbiamo rilevato i punti dei luoghi dove abbiamo pernottato e pranzato durante la traversata da Dirj ad Adiri, i 474 km ininterrotti di fuori strada. I punti, per i più curiosi sono: primo pernottamento E11°78552 N29°12911, pasto del giorno dopo E12°67714 N28°45333, secondo pernottamento E12° 86665 N28°35842. Da notare la poca distanza percorsa tra il pranzo ed il secondo pernottamento dovuta all'incontro del "fisc fasc", la sabbia molle.

   Ci sono poi stati gli incontri tecnici. LJ ha spaccato il telaio e si è rivolto adun saldatore che taglava la lamiera con l'elettrodo, boh, mai visto! Mirco, Marco, Pietro ed io ci siamo divertiti a cercare un gommista che ci riparasse i pneumatici dopo  la traversata. Troviamo il gommista, un ragazzo sui diciotto anni e Marco gli fa riparare la prima ruota: raddrizzatura del cerchio, pezzatura della camera d'aria, ripezzatura della camera d'aria perché i buchi erano due, pezzatura dall'interno del copertone. "Quanto?" "Eh, i buchi erano due, ...mmmm..... due dinari!" (1,20 euro) A quel punto il test era superato ed allora "Forza, tira fuori tutte le gomme" Nove ruote delle quali due non riparabili. Siccome il lavoro era molto ci siamo messi tutti a smontare i copertoni dai cerchi mentre il gommaio pezzava a tutto spiano montando anche due camere d'aria per ruota. La prima quella integra, la seconda messa fra la camera d'aria ed il pneumatico così da rendere il tutto più rigido. A quel punto l'inconveniente. Tutti i ragazzini del paese sono venuti a curiosare dal gommista e il nostro "amico" si sentiva rodere perché tutti i suoi amici potevano sedersi sulle 2Cv, guardare dentro ai cofani e farsi le foto vicino alle nostre auto e a lui toccava lavorare. Quattro o cinque volte ha tentato di lasciare la postazione di lavoro per andare a curiosare anche lui e noi a riportalo vicino al bancone sino a che Mirco gli ha garantito "Quando hai finito ti porto a fare un giro sulla macchina!". A quel punto è ricominciata la produzione della ditta. Alla fine foto di rito e giro promesso fra l'ilarità di tutti. Alla fine ....10 dinari.

   Altro bell'argomento del viaggio è l'asfalto. Dopo tutto quel deserto sognavo l'asfalto. Quando ci siamo arrivati ho rimpianto il deserto. Non sto a raccontare che tutti in colonna abbiamo preso un buco ed abbiamo fatto fuori sette pneumatici in una volta sola ma lì per fortuna ci è successo di fronte ad un gommista, non sto a raccontare che tramite radio la parola più frequente era "BUCA!" Occorre la foto scattata da Mirco per poter credere che abbiamo oltrepassato una buca trasversale alla sede stradale a cui avevano posto rimedio  riempiendola di pelli di pecora.

   Ok ora s'è fatto tardi, per ora basta poi ................
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

lucajack2cv

Per quanto mi riguarda ho testimoniato il verbo 2cv nel deserto libico solo con le orme degli italici pirelli cinturati e con scempi ambientali   ;D romanticherie paesaggistiche (non nella valle dei graffiti preistorici, per carità..)..



:)

mentre l'intero gruppo ha ricordato il suo passaggio (e il suo pedaggio) nell'Hammada con un oggetto commemorativo per la verità parecchio diffuso da quelle parti..  spesso con funzione di cartello stradale.. cavolo speriamo di non mandare a sperdere nessuno!  (stupid)



Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

michael - dyane500

bellisimi racconti e splendide fotografie...  (superok)
michael- dyane500-

Gianni Gandini

#226
SECONDA PUNTATA. Ormai mi son lanciato e proseguo.
Non mi piace generalizzare ma abbiamo notato che il libico manca di elasticità. In un negozio, qualcuno di noi ha speso una cifra tipo 5 dinari e mezzo. Dà una banconota da 10 dinari e poi per velocizzare il resto anche una banconota da 1/2 dinaro. PANICO! La faccenda è stata risolta se ricordo bene riprendendoci il mezzo dinaro che aveva creato non solo confusione ma un certo disagio per paura del negoziante di essere fregato o preso in giro.

In un'altra occasione sono partito per andare a comprare acqua e pane con l'autista del pik-up che parlava solo arabo e tamachek. Siamo arrivati in paese, entriamo nel negozio e vedendo l'acqua in bottiglie di plastica ne ho messo da parte 2 confezioni da 6. Bene ora il pane: pane! baguettes! buonanotte. Mi son messo a girare per il negozio ma non ho trovato il pane. Ho però visto una confezione di formaggio olandese, quello con l'esterno rosso. Ho preso in una mano il pezzo di formaggio sottovuoto ho fatto finta di morsicarlo ed ho fatto notare che nell'altra mano non avevo nulla. Ok, compreso! In questo negozio non si vende pane. L'autista mi fa segno che mi accompagna in un altro negozio. Tutti estremamente gentili, cordiali, divertiti ed estremamente corretti.

Entro e chiedo 10 baguettes, l'autista me le aveva mostrate appena varcata la soglia. Il negoziante mi risponde "NO!". Inizia a palare in inglesarabo e dopo un bel po' capisco che "4 pani per 1/4 di dinaro".
Bene ho pensato abbiamo risolto "ne voglio 10" "No" e ricomiuncia a discutere. Ci son voluti due minuti buoni, poi il negoziante prende un sacchetto, ci infila 4 baguettes, me lo porge e mi dice "1/4 di dinaro"

Alla fine cos'era? 4 pani per 1/4 di dinaro e quindi ne potevo comprare 8 o 12 ma non 10. Ma va.*****..!

Prova ad andare a chiedere 4 banane! "No, 1 kg!" Va bene 1 kg.

Il pezzo forte è stato cambiare i soldi durante il ritorno. Ci fermiamo a fare benzina (quando la polizia ha portato via il tizio) e siccome alcuni di noi erano senza soldi raccolgo un po' di banconote da 50 euro da diversi equipaggi e parto in 2CV con la guida per cambiare i soldi. Dopo aver viaggiato un po' in un traffico cittadino veramente caotico, devi entrare moooolto convinto negli incroci, la guida mi dice
"all'una le banche chiudono"
"Ma manca 5 all'una!"
"Niente paura, andiamo a cambiare da ......" e non capivo dove

Dopo aver oltrepassato il quartiere dei ricambisti e quello dei tappeti e materassi, arriviamo nel quartire degli orafi. Ahia, sentivo già la puzza di fregatura megagalattica.

Fermo la macchina che lascio aperta, tanto dovevamo attaversare solo la strada, entriamo da un orafo, la guida chiede e mi fa segno di uscire e seguirlo, "Questo non va bene". Cambiamo orafo poi un altro poi un altro ancora. Arriviamo da un che dice
"Si, Cambio. Quanti dollari?"
"No euro!"
"Allora no!"

Intanto eravamo gia a 200 metri dalla macchina che per altro non era nemmeno la mia ma di Pietro.
Alla fine, finalmente troviamo l'orefice che cambia i soldi allo stesso cambio della banca. Non ci considera nemmeno, ci dà i soldi e poi continua a fare gli affari suoi, nemmeno buon giorno, bah! Incredibile, lo stesso cambio della banca!

Ritornati dalla macchina, le mosche! C'era tanta gente che non si vedeva nemmeno la macchina, alcuni con la testa dentro al finestrino che avevo lasciato aperto, persone che ridevano per le scarpe sul paraurti ma nulla è stato toccato. Due battute sul solito Bush e ciao a tutti. Cavolo quanto sono orgogliosi che un mussulmano abbia tirato le scarpe a G.W.B.

Al ritorno dal benzinaio tutti gli altri se n'erano andati ma "Grazie ai potenti mezzi messi a disposizione dalla tecnica moderna...." (le nostre radioline) sono riuscito a capire dov'erano e a riacchiapparli.

Quella del cambio è andata bene ma ................ non son stato tranquillo per un bel po'

Alla prossima puntata!

Ah, dimenticavo il perchè dell'aggiunta "Babà" al nome.

Notte di Natale. Mirco con il cappellino da assistente di Babbo Natale ed io con il cappellino da Babbo Natale. Due anni fa avevo fatto io l'assistente, si vede che sono stato promosso! ;D

Il compito era quello di distribuire i regali gentilmente offerti da Filippo "GRAZIE FILIPPO". Distribuiti quelli, si passa ad aprire la confezione di cioccolatini offerti da Roberto lo svizzero "SIGH!!" che avendo partecipato alla scorsa edizione aveva previsto chi avrebbe impersonato Babbo Natale sgamandomi subito.

Facendo il giro con la scatola dei cioccolatini ne ho offerto anche ai Tuareg che stavano intorno alla brace di un fuoco acceso in un cerchione di un vecchio Peugeot.  Con queste simpaticissime persone abbiamo poi trascorso tutta la restante serata e fra una risata, una battuta ed un paio di canzoni cantate al ritmo di una tanica della benzina vuota io son diventato "Babà" e Mirco "Miamia tuareg" (traduz. 100% tuareg)

Buona notte.


Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

paperella

Comunicazione di servizio:
Gianni secondo me non era babà ma baba, comunque sia con quel babà di mezzo non ti si può mandare posta:
Invia report
Impossibile trovare l'utente 'gianni'.
Impossibile trovare l'utente 'da genova'.
Impossibile trovare l'utente 'babà'.

Nuovo Messaggio
I seguenti errori sono occorsi mentre postavi questo messaggio:
Uno o più destinatari nel campo 'to' non sono stati trovati.
A:    


Fine comunicazione di servizio.
Il nous fallut bien du talent
Pour être vieux sans être adultes

bulè

Citazione da: GIANNI da Genova - 12 Gennaio 2009, 22:41:02 PM
SECONDA PUNTATA. Ormai mi son lanciato e proseguo.

...................................................


Degna colonna sonora all'accattivante racconto di Papà Baba Gianni, ci vorrebbe qualcosa tipo questo:

[youtube=425,350]kcTjFbQMGs8[/youtube]
Su segnalazione di Maurizio, anche lui intrepido navigatore delle sabbie (e pietre)



Io comunque non mi sono ancora abituato alla quotidianità. Mannaggia al Mal d'Africa

lucajack2cv

Illustro brevemente il racconto di Gianni relativo al gommista Salim, qui operoso  sotto lo sguardo fiero della Guida della Rivoluzione, Mr G:



controllo qualità e montaggio. Sullo sfondo della seconda foto, il quadro elettrico.



Italiani collaborativi, chi più chi meno..



E foto collettiva finale con la popolazione di ragazzini.


Tra tanti studentelli il'unico a parlare una parola d'inglese era proprio Salim (la parola era "Occhei"), dubito che l'istruzione "scrivete una mail dal pc della scuola e vi mandiamo la foto" sia stata compresa a fondo,  ma un giorno qualcuno leggerà il mio indirizzo sulla parete dell'officina e ci proverà (semprechè Mr G. sia incline a queste liberalità..)




Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

lucajack2cv

#230
Ne approfitto per una panoramica sull'espressione artistico-propagandistica che è un'indubbia peculiarità paesaggistica libica.

I grandi ritratti presidenziali delle città della Tunisia non possono competere con l'apparato iconografico della  "Grande Jamāhīriyya Araba di Libia Popolare e Socialista" e del suo carismatico leader..


carismatico leader

..in cui "jamahiria" sta per "governo delle masse" ovvero un fantasioso mix di  nazionalismo arabo e socialismo che incorpora grossi elementi di tradizionalismo tribale, religione di stato e al contempo un generale senso di modernismo che si coglie non solo negli scritti di Gheddafi ma anche molto dall'architettura anni Quaranta-->Sessanta degli edifici pubblici che definirei arabo-razionalista.

Il pezzo forte comunque sono i cartelloni politico-plebiscitari che aldilà del contenuto (anche senza sapere l'arabo si capisce che sono un appello all'orgoglio nazionale e ripropongono un po' stancamente una Libia sfolgorante alla testa di un'africa libera da colonialismi e postcolonialismi) sono a loro volta un mix di stili incredibili come dimostra questa carrellata sulle celebrazioni del 38° anno della jamairiha.

Questo in lamiera campeggia all'ingresso della città di  Sebha (si riconosce il castello irradiato dal sol dell'avvenire e dal libro verde)..



Qui un manifesto davanti ad una scuola in stile "l'era dell'ottimismo"..



Poco oltre un più tradizionale stile maoista con masse e bandiera verde..


Uno più stile scout "bivacco nel deserto "..



Qui il grafico è lo stesso di cui si servono i Testimoni di Geova..


Alcune indicazioni socio-sanitario-comportamentali  "pubblicità progresso"..


Questo si direbbe un "La mia banca è differente"..



infine il più realistico, che chiamerei "California d'Africa" (tra le fantasticherie propagandistiche fanno parte gli "stati uniti d'africa" sotto la guida della Libia) e in effetti l'immagine fa molto "John Steinbeck", con immigrati clandestini in cerca di occupazione giornaliera..



« Tutto ciò che vive è sacro. »
(John Steinbeck)

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

lucajack2cv

Come ci ha spiegato già la prima sera a Nalut un libico che lavorando per un'impresa italiana parlava molto e bene, queste persone aspettano sulla strada tenendo in mano un mattone, un pennello o una lampadina a indicare la loro specializzazione.

Ora che ci faccio caso l'immagine è soprattutto un po' Bourke-White:


Infatti altro aspetto che non può sfuggire è proprio il fatto che la Libia attira immigrati dall'Africa sudsahariana e che -nonostante Gheddafi  deplori e condanni nel suo libro i torti subiti dall' "uomo nero" nella storia- nella pratica tollera e sfrutta l'immigrazione clandestina, sia come mano d'opera sottopagata  sia lucrando sul transito di queste persone che dopo aver percorso il deserto fino a Ghat vengono trasferite (in maniera nascosta ma neanche troppo accuratamente, visto che in almeno due occasioni membri del nostro gruppo se ne sono potuti accorgere) fin sulla costa dove indebitandosi ulteriormente possono tentare di raggiungere l'Europa negli sventurati modi che conosciamo.


In uno stato dove ai turisti è richiesto un passaporto scritto in arabo, una targa provvisoria e di viaggiare accompagnati da un poliziotto che deve comunicare il passaggio del gruppo  presentando un elenco ai posti di blocco è impossibile che le autorità non conoscano personalmente chiunque si occupi di questi traffici.

Credo si possa dire che il mercato della schiavitù, un'attività tradizionale degli abitanti del deserto, non si è mai interrotta e ha modificato col tempo le sue rotte considerando che in passato l'Europa, per secoli ricca di servi della gleba autoctoni, non costituiva uno sbocco. In fondo l'Europa ha tentato di colonizzare questi posti non solo per le risorse ma anche nel tentativo liberarsi dell'eccedenza di manodopera!

Il mercato dell'energia è comunque quello che da queste parti ha fatto la differenza: il petrolio libico è stato nazionalizzato nel '70 (il simbolo dei prodotti petroliferi sono le torri fiammeggianti di una enorme raffineria che abbiamo poi visto sulla costa, costruita dall'Eni che immagino sia il miglior cliente) e dopo qualche anno credo abbia iniziato a rendere, di tutto ciò almeno una piccola ricaduta nei servizi alla popolazione c'è effettivamente stata. La cosa più impressionante è il prezzo dei carburanti che di certo non è la prima voce nell'economia familiare.


Come dice Gianni i distributori sono distanti, affollati e non riforniti puntualmente ma fare il giro della libia con 25 euro vale qualche sacrificio. Come ci chiedevamo io e Marco con la lattina di NationalLube da 1.5 dinari al litro in mano: "Sarà buono?"  "Fanno solo quello e lo vendono a tutti, vuoi che sia peggio di quello che arriva a noi?"


In Tunisia, che estrae pochissimo petrolio, i prezzi dell'Agil tornano a livelli quasi europei..


Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

viveladeuche

Citazione da: lucajack2cv - 14 Gennaio 2009, 12:54:42 PM
Ora che ci faccio caso l'immagine è soprattutto un po' Bourke-White:


Hey! Che ci fa la mia tesi di laurea in questo 3d? :o

;D ;D

Il sottotitolo potrebbe essere "dacci oggi il nostro pane quotidiano"...

lucajack2cv

Mi spiace che la mia foto non sia di altrettanta qualità, potevi utilizzarla per la tesi! C'è anche questa, scattata poco dopo da Rosanna (il distributore era sfornito..)


Più spensierato l'incontro in tunisia con un confratello Pony-Namco  e i suoi famigliari "umani" il cui figlio era animato da ottimistiche intenzioni di ripristino..




Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Gianni Gandini

Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

lucajack2cv

"Paa.. papara.. papapapaaaaa" (cinegiornale)


1937 - Italia d'Oltremare: in occasione dello storico completamento della grande opera "litoranea libica" che collega Tripoli a Bengasi, l'ente competente ha iniziato l'emissione delle targhe automobilistiche, immarcescibile simbolo di civiltà e di buona educazione stradale.



.. per domare il traffico convulso si è poi resa urgentemente necessaria l'istituzione di un apposito nucleo di Militi della Strada! (stupid) Ach!


Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

lucajack2cv

En passant..

:D meravigliosa pubblicirà Sixties per la 2cv sahara..


e Seventies per la mehari 4x4..



Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Mirco 222

en passant
meravigliosa pubblicità anni settanta per la 2cv..


e anni ottanta
pubblicità per la famosa auto da sabbia 2cv 4x4..... ...non da sola!!!!!!!! (muoio) (muoio) (muoio)

Non è il cammino che è difficile, ma è il difficile che è cammino

Gianni Gandini

Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

Berto



  Carissimi, la vettura che spinge il trattore e' il

  famoso modello MIA MIA 222 ,  (muoio)  (muoio)  (muoio)  (muoio)  (muoio) 

  Buon giorno a tutti e . . . .. . scusate la correzione. (felice)  (felice)  (felice)