Mi ricordo, si io mi ricordo: Gérard Vion e la Dyane

Aperto da Martini, 02 Dicembre 2008, 18:00:43 PM

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Martini

All'ultimo Rétromobile a Parigi abbiamo avuto la ventura di incontrare Gérard Vion, ex direttore generale di Citroën Italia nel periodo da circa metà degli anni '60 al '68.

Gérard porta molto bene la i suoi anni e ricorda con grande nostalgia il periodo che ha trascorso nel nostro Paese, ricorda in particolare due episodi che l'hanno visto protagonista della storia citronica: il lancio della ID19S nel 1966 (usa dire «io sono quello che ha inventato l'ID Super») e quello della Dyane l'anno successivo.

«Erano i primi giorni di agosto del 1967 e sulla pista di Vallelunga faceva un caldo terribile. Per il giorno 8 era prevista la presentazione ai giornalisti di tutto il mondo della nuova Dyane ed io ero li a provare le prime, da poco arrivate dalla Francia.
Avviato il motore ho fatto un paio di giri della pista, poi l'ho parcheggiata e sono sceso infuriato "non ne venderemo nemmeno una in Italia con questo macinacaffé al posto del motore" dissi e chiamai immediatamente Camillo Saini a Milano: "Saini, vada ai piazzali di smistamento e smonti subito una decina di motori da Ami6 e AK e venga qui immediatamente: domani dobbiamo presentare quest'auto alla stampa".
L'indomani mattina sotto al cofano delle Dyane allineate ai box di Vallelunga c'erano dodici motori M4 (il 602 corsa lunga) ed i giornalisti italiani che provarono l'auto ne discesero entusiasti!
La prova su strada ed cadeaux che trovarono sul sedile della propria vettura (una TV Brionvega in pacco regalo) fecero si che nelle settimane successive ed al rientro dalle ferie gli italiani trovassero delle recensioni straordinariamente positive della nuova piccola Citroën che d'un colpo cancellava le maggiori accuse mosse alla 2Cv: la Dyane sembrava "ben rifinita e con un motore all'altezza dell'autotelaio", il pratico portellone posteriore poi la rendeva anche superirore alla R4 della Renault che in Italia si vendeva benino.
Il 10 di agosto però arrivò una telefonata da Parigi: era Pierre Bercot, il PDG (Presidente Direttore Generale) di Citroën che mi convocava immediatamente a rapporto.
Entrai nell'ufficio di Bercot che era al lavoro in un'azienda altrimenti deserta (ferie d'agosto) che mi fece accomodare e dopo una lunga pausa mi disse "lei ha cambiato i motori delle Dyane per la prova ai giornalisti, è vero?".
Mi sentii gelare. "Si, presidente, l'ho fatto perché il 435 mi sono sembrati inadeguati".
Mi congedò con un cenno della testa rimandandomi in Italia con grandi preoccupazioni per il mio futuro personale.
Dopo l'uscita delle prove sulla stampa, Bercot mi fece effettivamente trasferire: direttore generale area Europa!».


Mentre sfogliavo la carta relativa alla Dyane mi son ricordato di questo frammento di racconto e m'è sembrato giusto rendervene partecipi.
Con Gérard (che parla un eccellente italiano) siamo in contatto postale, spero di rivederlo a Rétromobile quest'anno e di riuscire a raccogliere altre memorie di questo genere. La Citroën Italia di allora era un'azienda a conduzione poco più che familaire, un posto dove il direttore tecnico (Saini, appunto) andava a comprare i fanali posteriori dell'Ape Piaggio per poi montarli personalmente sulle 2Cv che vendevano, omologandole una ad una in motorizzazione. Sono sicuro che di "perle" come quella dei motori M4 ce ne sono a dozzine.

(felice)


Lu

Mentre mi sa che di motori M4 ce ne siano rimasti ben di meno, in giro per il mondo....
Peccato!
www.registroitaliano2cv.it
Quello che vuoi per me, il doppio lo auguro a te (Totò)