è una storia italiana lunga e complessa, in origine non c'era nulla poi venticinque anni fa più o meno l'asi (federazione di club di auto storiche) ha costituito un registro storico nazionale e ottenne un beneficio di esenzione dal bollo, proprio all'epoca in cui la tassa di circolazione diventava di possesso avviando alla distruzione l'80% del parco auto più prezioso del paese, quello degli anni 50-60-70.
Da allora, pagando annualmente una quota a un club federato e una all'ASI, la tua ferrari o 500, semprechè in condizioni accettabili dall'esaminatore e non in attesa di restauro, veniva iscritta al registro e diventava storica, se no restava solo vecchia, ingombrava il garage e il proprietario del momento neanche provava a venderla ma la demoliva per comprarsi la Uno.
La rottamazione statale del 1997 ha completato l'opera di sparizione, finchè nel 2000 un articolo della finanziaria ha esentato dalla tassa di possesso le auto di 30 anni, mentre per quelle di 20 affidava incredibilmente all'ASI la compilazione di una lista di modelli da salvare. L'ASI interpretò ancor più incredibilmente tale norma sostenendo che solo i veicoli da loro esaminati (e quindi appartenenti a loro soci)dovessero comparire nell'elenco ,a differenza dell'FMI che compilò un elenco ampio e annualmente allargato che mise automaticamente in salvo praticamente tutte le moto sopravvissute, ferme o funzionanti che fossero.
Da circa dieci anni giace un progetto di legge che autorizza altri enti a certificare la storicità delle vetture storiche, ma inspiegabilmente le legislature si susseguono e tale provvedimento non vede la luce, e chissà cosa prevederà quando effettivamente uscirà.
Intanto l'ASI ha festeggiato quest'anno i 100.000 soci, traguardo per cui mi complimento e suggerisco senz'altro di aderire a questo sodalizio, che è l'unico che può garantire l'esenzione dal bollo in tutte le regioni, una gran quantità di convenzioni con assicurazioni storiche, la voltura a prezzo ridotto, la circolazione in deroga ai blocchi nelle regioni in cui è prevista ecc.
Il Riasc è un registro monomarca citoren nato nel 95 in seno all'IDeèSse Club, e poi ri-nato presso citroen Italia nel 2004 dalla collaborazione di 7 club dedicati a vari modelli citroen. non aderisce all'ASI e non compare all'art. 60 del codice della strada, pertanto l'esenzione bollo per i suoi iscritti è valida ad oggi praticamente sol oin piemonte, ha 3 convenzioni con compagnie storiche e con molta fatica ha ottenuto deroghe traballanti nelle regioni che hanno istituito limitazioni per le euro 0.
Siamo poveri ma belli e tanto più simpatici.
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ciao lj