Riapro questo vecchio 3d per dare alcune recenti informazioni (così come mi sono state fornite dal Commissario Tecnico -CT- ASI del mio Club) che potrebbero risultare utili in merito alle certificazioni ASI.
Dopo aver acquistato la mia 2CV (del 1986), che aveva già l’attestazione per auto storica ASI (il tagliandino plastificato che molti già conoscono), mi si è posto il problema di conseguire anche la “certificazione di rilevanza storica e collezionistica”. Questo perché l’assicurazione presso la quale vorrei stipulare una polizza per auto storiche (Italiana Assicurazioni) la richiede. Per questo primo anno però mi sono rivolto alla Vittoria Assicurazioni che si accontenta dell’attestazione ASI e della ovvia iscrizione ad un club. Allo stesso tempo sto valutando anche se installare il gancio di traino (per il traino di un carrellino) e quanto questo condizioni eventuali certificazioni e la possibilità di stipulare polizze “storiche”.
Certificazione di rilevanza storica e collezionistica: è un passo in più della semplice attestazione ASI, ho già il modulo da riempire con i dati dell’auto e le foto. Alla fine il CT di Club controllerà l’auto, stilerà un rapporto e la domanda verrà inviata all’ASI. Fin qui cose note. Tuttavia, al contrario di quanto mi aspettavo, secondo l’attuale regolamento ASI, l’eventuale montaggio di un gancio di traino nuovo (quindi non una installazione ormai “storicizzata”), così come anche di un impianto a gas , non pregiudicano il conseguimento del certificato di rilevanza storica e collezionistica. Di questo, ovviamente, mi rallegro.
Al contrario, tale variazione pregiudicherebbe il conseguimento del “Certificato di Identità” ASI (mi ha detto però il CT che si discute se modificare anche il regolamento riguardante questa certificazione, ma è tutto da vedere ….. e secondo me non verrà modificato …. ma forse è anche giusto cosi). Quest’ultimo (sempre stando a quanto dettomi dal CT) sarebbe la massima certificazione ASI e l’unica che consente un riconoscimento pieno del valore storico dell’auto in caso di incidente, con conseguente rimborso totale delle spese necessarie a ripristinare l’auto nelle condizioni originali (ovviamente se avete ragione

). Cioè, se per esempio il danno è di 15000 euro, con il C.I. ve li devono dare tutti. Però, per conseguire il C.I. è molto più dura. Tutto deve essere originale, sia di carrozzeria che di motore, la domanda deve essere fatta fornendo molte informazioni e materiale in più rispetto al Cert. Ril. Stor. E coll. (pure pezzi di tessuto degli interni ecc.) . Oltre alla relazione del C.T. di club vi è anche la revisione ed il controllo di altri 2 ispettori dell’ASI. Quindi non credo che potrò farla …… visto che dubito che la mia auto sia tutta originale

! In questo caso l’omologazione per pneumatici 135/15 non dovrebbe essere un problema, perché sarebbero solo in alternativa ai 125 (non so però se poi al controllo andrebbe portata con i 125).
Per quanto riguarda le assicurazioni, sembra che con le polizze storiche alcune non consentano il traino (per esempio la Helvetia, presso la quale ho assicurato le Vespe, che però non assicura nemmeno auto inferiori a 1000 cc e 31 anni di età), altre, mi riferisco a quelle citate prima ed anche alla RSA, non danno limitazioni in merito, vogliono solo i benedetti (leggi maledetti) certificati ASI e non gli interessa se il gancio è “storico” o meno. Il gancio di traino non incide sul costo della polizza, però non so niente in merito al rischio statico sul rimorchio (ovvero quando non è attaccato all’auto), dal momento che spesso non è possibile inserire nelle polizze per auto storiche garanzie aggiuntive.
Questo per quanto riguarda la mia limitatissima esperienza.
