Chaberton il gigante delle Alpi

Aperto da Watson, 01 Dicembre 2006, 20:34:31 PM

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Watson

Grazie, stavo pensando che solo quando uno è ben motivato a fare qualcosa, questa gli riesce bene,

credo che ognuno di noi ha una passione o un desiderio che vuole attuare ad ogni costo e questo impulso gli da l'energia per effettuarlo, non so penso a Rino e la sua vogli di fare il cammino di Santiago ... 800 km a piedi, mica una passeggiata ai giardinetti  (su)

oppure la zia che di punto in bianco si reca al mondiale di Ericeira percorrendo oltre 4.000 km lui che non ne ha mai fatti tanti tutti insieme con la diana  (guid)

o la passione del deserto di Bruno che lo ha portato in ogni luogo dell'Africa come se si recasse a fare un giro al mare  (abbraccio)


Io nel mio piccolo avevo questo desiderio di salire lassu a toccare la storia e a sfidare i miei limiti di bogianen della poltrona (zz), ci sono riuscito, ma vi assicuro che molti tratti di quella salita ero come quel disperato che perso l'orientamento vaga in un deserto in preda di miraggi di ogni tipo  (stupid)

Condivido con voi questa esperienza riempendo il 3D di foto che a molti potrebbe non dire nulla, perchè so di certo che un'altro con questa passione potrebbe esserci tra i molti bicilindrici e quindi desidero dargli tutte le info necessarie perchè anche lui o lei possa salire verso la meta del suo desiderio (angel)


Mi dispiace che il percorso non sia fattibile con una 2cv  (nonso) magari 30 anni fa qualcuno ci ha provato, almeno fino al colle era fattibile, ma con la sensibilità che si ha ora della natura, forse è giusto così che questi luoghi siano frequentati solo da camminatori e non da motorizzati.

(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Il secondo percorso che descrivo per giungere in cima allo Chaberton è quello storico

il percorso dal lato italiano




Questo resoconto si basa sull'escursione che ho fatto nel 2017 e vuole aggiornare eventuali cambiamenti rispetto a quello documentato nel 2005

Il luogo di partenza è sempre da Pra Claud, per raggiungere questa piccola frazione bisogna deviare dalla statale 24 all'altezza del comune di Fenils

nella foto si vede il punto al fondo dell'abiato in cui inizia la strada sterrata e presubilmente l'inizio del calcolo della distanza chilometrica




la strada non è difficile, solo alcuni tornanti sono un po' problematici, ma in 2cv credo si possa salire tranquillamente, il tratto che così togliamo alla camminata è di circa 2,5 chilometri, ma di ben 300 metri di dislivello in meno

punto 1

Parcheggiamo nella piccola frazione la nostra bicilindrica e vestiamoci per compiere la lunga salita, la nostra meta (a differenza del percorso francese) è ben visibile sopra di noi



qui noto subito che il punto in cui prima c'era la sbarra è stato spostato, suggerisco però di lasciare la macchina ugualmente qui e proseguire a piedi

nel 2005 era qui




I miei tempi





distanza  -  0
tempo  -  0
dislivello  -  0




punto 2

ecco qui 300 metri dopo il punto con la nuova sbarra che chiude la strada alle auto



il percorso non è ripido, in effetti questa è la strada militare su cui transitavano i pezzi per il forte e quindi la pendenza doveva risultare costante e non troppo eccessiva, però è lunga, per fortuna che siamo all'ombra di un fresco bosco

dopo una dozzina di tornanti arriviamo ad un tratto abbastanza rettilineo che fuoriesce dal bosco, stiamo per giungere al famoso punto della frana, sarà poi stata rimossa come indicavano in alcuni siti del passato  (?)


punto 3



La fana è ancora li  (sorpreso)

qui proviamo a fare un confronto con il 2005 e sotto quetsa del 2017





della serie "trovate le differenze", io credo che i lavori per ripulire la strada siano stati fatti, ma essendo la zona franosa non sono serviti gran che




punto 4

Un'altro lungo tratto rettilineo ci conduce fino ad una pianoro da dove iniziano una serie di tornanti (14) che ci faranno innalzare notevolemte



punto 5

dopo il penultimo tornante troviamo alla nostra sinistra un sentiero erboso molto più promettente di quello in cui stiamo camminando, questo altro non è che il vecchio percorso della strada originaria



dal tipo di fondo si comprende che non è molto utilizzato, il motivo lo si comprende 100 metri dopo, dove si vede in che stato si è ridotto questo tratto di strada  (sorpreso)



in pratica dal sovrastante Croce del vallone le continue frane hanno compromesso la viabilità della strada, facendola diventare una pietraia (difficile anche camminarci), obbligando quindi il genio militare a fare una deviazione che passasse più a monte, e quindi fuori dalla caduta delle pietre

punto 6

però per far questo dovettero tagliare un pezzo di fianco della montagna, quello che è conosciuto come "la roccia tagliata"



qui in un'immagine del 2005




ed è qui che troviamo la sorpesa non gradica, una frana a demolito un tratto di strada, per fortuna un asse di legno permette il passaggio in sicurezza, ma senza di esso c'è da avere un'attenzione più delicata

(vecchio) ovviamente in montagna ci sono passaggi molto più delicati di questo, qui però si parla di una ex-strada militare, quindi di un percorso alla portata di tutti dove si spera di non travare passaggi difficoltosi




punto 7

300 metri dopo giungiamo sul nuovo confine nazionale, proprio all'inizio della valle dei morti




I miei tempi





distanza  -  6,46 km
tempo  -  2,25 ora
dislivello  -  798 m



Questo tratto non è cambiato se non che diventa sempre più lungo perchè non si riesce a vedere bene dove si trovi il colle, ma lo si capisce dalla presenza dei molti escursionisti che si intravvedono in lontananza, qui c'è la deviazione per il ricovero Rocca Charmier (futura tappa) al Clot des Morts, una casermetta dell'800 posta ad una quota di 2700 metri da cui si può ammirare il forte dello Chaberton da un punto di vista diverso (lo stesso delle spie francesi che poco più sopra fotografavano l'andamento della costruzione  (stupid))




punto 8

Ed eccoci giunti finalmente sul colle, stanchi ma felici perchè ora la nostra metà sarà sempre più visibile davanti a noi  (appl)



I miei tempi





distanza  -  8,08 km
tempo  -  3,27 ora
dislivello  -  1085 m



Termino per ora il racconto per descrivervi subito dopo l'ultimo tratto inserendo le foto delle visite alle postazioni o ricoveri non effettuate la volta precedente.
W la vita

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Watson

Questa volta la mia curiosità mi ha spinto a visitare le postazioni che difendevano il colle sul lato opposto alla piramide finale

punto 9

Risaliamo per circa 300 metri fino a imbatterci nei ruderi del ricovero 1



un sentiero ci porta al vicino centro di fuoco 111, non visitabile a meno di non infilarsi in uno spazio ristretto (l'hanno fatto, ma voi non rprovateci)



torniano sui nostri passi e saliamo la piramide terminale verso la cima dello Chaberton




punto 10

Il cippo del chilometro 12 lo triamo rovesciato, probabilmente le ultime nevicate l'avranno mosso anche perchè non era infilato nel terreno



foto panoramica del colle



foto panoramica dal corpo di guardia



I miei tempi





distanza  -  9,64 km
tempo  -  4,35 ora
dislivello  -  1365 m



questa volta superiamo il bivio che porta alla caserma truppa e facciamo attenzione a trovare il sentiero che sale da valle lungo la massima pendenza, circa 130 metri dopo, qui se vogliamo visitare anche la caserma ufficiali dovremmo risalire per il primo sentiero a sinistra e cercare di giungere verso il crinale (non è facile, suggerisco di compiere l'escursione al ritorno, come ho fatto io, in quanto dall'alto si riesce meglio a individuare il punto in cui bisogna lasciare la strada)

punto 11

dal crinale una scala porta nel piccolo piazzale della caserma ufficiali



se osservate in alto al centro della foto si noterà il buco di aereazione della polveriera, ormai completamente ostruito



come si vede in questa foto del 2005



dentro non rimane più nulla da vedere



punto 12

siamo arrivati, questa volta mi fermo a fotografare il cippo originario, devo quindi non percorrere l'ultimissimo tornante ma andare dritto seguendo un sentiero che si affaccia verso lo strapiombo (ma senza grossi pericoli) in cui si vedono le due caserme ed il locale proietti



incastonato nel muro c'è il cippo che indica i 13 km di strada da Fenils, prima della modifica descritta precedentemente, mentre a terra vediamo quello aggiornato con i 500 metri in più di strada,



I miei tempi





distanza  -  10,66 km
tempo  -  5,14 ora
dislivello  -  1527 m





La salita è terminata, le differenze sostanziali dei due percorsi sono nel dislivello e nei tempi di percorrenza






percorso- francese-italiano
distanza11,98 km-10,66 km
tempo4,40 ora-5,14 ora
dislivello1247 m-1527

(vecchio) nei dati inseriti per il percorso francese bisogna togliere circa 15 minuti, perchè mi sono ricordato che all'epoca la visita alla caserma truppa l'avevo fatta salendo e circa 200 metri più corto.


Salendo per la vecchia strada militare abbiamo avuto il piacere (matto) di vedere i cippi chilometrici che indicavano le distanze posizionati ogni 500 metri, molti non ci sono più o non li abbiamo scorti, in questo collage ve li presento tutti insieme  ;D





Ed eccoci davanti alla Batteria dello Chaberton o Forte dello Chaberton, ora dopo un riposo salutare ci butteremo alla sua scoperta, qui i pericoli sono più seri, (police1) mi raccomando massima attenzione, troveremo sicuramente del ghiaccio e ambienti buii, meglio avere con se almeno due torce e tanta prudenza, ma tutto questo ve lo racconterò fra due settimane  :P

W la vita

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m.real

 (felice) Watson ti faccio di nuovo i complimenti per la bella scarpinata (appl) (appl) (bravo) (compl)
E visto che la cosa ti sta prendendo ,ti lancio un idea.
Dunque ,visto che la Via Francigena passa proprio sotto casa tua,visto che come tu sai , alla fine di luglio io sarò come Hospitalero volontario all'albergo del pellegrino di Vercelli.
Ti faccio questa proposta ,da San Mauro a Vercelli ,sono meno di 70 Km ,divisi in 3 tappe da 23 Km circa ,partendo il venerdi la domenica sei a Vercelli, partendo la mattina di buon ora e alla media di 5KM l'ora , in 5 ore di cammino al giorno te la cavi ,e poi e tutta pianeggiante ,una volta arrivato a Vercelli, puoi tranquillamente tornare a Torino in treno (ce ne uno ogni ora)
Non mi sembra una cattiva idea ,e poi direi che  e abbastanza fattibile.
in fondo al tunnel ce sempre una luce

Watson

L'idea non è male, ma non hai fatto i conti con la mia bougianite (pigrizia  (zz)), tutte le mie escursioni su questa montagna sono durate molto come tempo di cammino, ma tutte sono finite nell'arco di una giornata  ;D

Niente da fare il suggerimento non ha quel fascino , almeno per me, che mi sproni a muovermi in quel modo  (nonso)....

....forse è per questo che, se hai notato, tutte le descrizioni che ho scritto nei viaggi sono di luoghi che posso fare in giornata da casa mia  (stupid)

In ogni caso grazie per il suggerimento  (abbraccio)

(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

m.real

 (felice) Vabbè Watson io ci ho provato (nonso)
Comunque con qualsiasi mezzo arrivi a Vercelli ,sarò felice di ospitare te e Paola.
in fondo al tunnel ce sempre una luce

Watson

il terzo percorso che inizio a descrivere è quello alpinistico, facile nella prima parte, difficile nella seconda

il percorso dal Petit Vallon






Questo percorso come anticipato è fattibile solo se si hanno delle conoscenze alpinistiche, io non l'ho ancora fatto, quindi vi farò una descrizione ricavata da quanto trovato in rete, vi posso dire che la prima parte che riguarda la visita alle postazioni del Petit Vallon è alla portata di tutti, con le dovute attenzioni che sempre bisogna avere in montagna, mentre la seconda parte fino alla cima è out (per me) e difficilmente mi cimenterò.

Prima di arrivare al punto di partenza mi soffermo su alcune strutture da vedere lungo la strada all'altezza dell'abitato di Cesana Torinese

Punto 1

poco prima di arrivare in paese, sul lato destro della strada, oltre il torrente è visibile la stazione di partenza della teleferica dello Chaberton, ora utilizzata da un'impresa edile




subito dopo arriviamo alla rotonda, abbellita con una ricostruzione del forte e della teleferica



superato il ponte subito a destra una stradina porta alla caserma dei (police1) che confina con le caserme Varese, ormai diroccate, base di appoggio dei soldati che operavano nel forte



qui una vista dalla cima verso il complesso di casermette e la stazione della teleferica




proseguendo invece sulla strada principale e usciti dal paese dopo una ripida salita giungiamo a vedere la facciata sud-est dello Chaberton (la cima non si vede), con in lontananza i sistemi difensivi di Claviere


Punto 2



in alto si nota la batteria bassa



in basso il corpo di guardia difensivo




(police1) Prima che costruissero l'attuale variante in galleria, la strada passava vicino al sentiero che sale verso le batterie, ora questa è diventa pedonale e ciclabile, quindi bisogna andare a Claviere e parcheggiare nel piazzale a sinistra dopo la rotonda (senza prendere la seconda galleria), a piedi si tornerà sulla vecchia strada e si giungerà 400 metri dopo all'inizio del sentiero, ripristinato recentemente quando hanno ricostruito la scala di accesso.

Mi dispiace ma non ho immagini, perchè l'ho scoperto solo recentemente, ma vi assicuro che appena potrò documenterò come si deve questo percorso, neh  ;D


Posso anticipare che da segnaletica turistica viene indicato un tempo di 25 minuti per la Batteria Bassa e 1 ora e 15 minuti per la batteria Alta, tutta su un sentiero ben segnato che si snoda su molti tornanti dalla pendenza poco accentuata.







luogo... quota.....dislivello
inizio sentiero...1690.....   0
corpo guardia difensivo...1760.....  50 m
Batteria Bassa...1880.....190 m
Batteria Alta...2200.....510 m


Alternativa a questa salita, per chi ha come meta la cima della montagna è un'altro punto di partenza situato all'inizio del paese.

Punto 3

lasciata la macchina sulla strada principale, si prende una stradina che porta ad un bivio, dove troverete questa indicazione, la foto l'ho presa da street view del 2011, quindi non so se c'è ancora il cartello  (nonso)



sicuramente quello giallo non c'è più avendo terminato i lavori  (su)

il percorso della salita verso la Batteria Alta




un tratto del sentiero visto dal paese



Il tempo come indicato dal cartello è di ore 1 e 30 minuti, il sentiero rispetto al precedente risulta più ripido ma ben segnato






luogo... quota.....dislivello
inizio sentiero...1760.....   0
Batteria Alta...2200.....440 m


Punto 4

Siamo giunti alla Batteria Alta che attualmente si trova in territorio francese, foto non ne ho non essendoci ancora andato, potevo inserire quelle che si trovano in rete, ma ho preferito di no, qui lo si vede dalla montaga opposta quella di Sagna Longa



oppure dall'alto dello Chaberton



al suo interno, all'altezza della polveriera è presente anche un centro di fuoco in caverna, la Batteria B13, è pure presente l'unica sorgente di questo lato, da qui in poi niente più acqua.

Terminerebbe qui il percorso alla portata di tutti, si può benissimo fare un giro ad anello, e tornare indietro oppure provare a salire, il sentiero diventa una mulattiera, ghiaiosa e inizia a salire, bisogna giungere fino alla cresta sud-est a circa 2700 metri, sul sito da cui ho tratto la descrizione indica un tempo di 1 ora e 30 per un dislivello di 500 metri

qui una visione dal basso della salita



questa invece vista dalla montagna di fronte



Punto 5

Vista dall'altro lato della valle è più impressionante come salita, qui sul colle si potrebbe fare una piccola deviazione verso il penultimo pilastro della teleferica....

... (police1) ATTENZIONE il sentiero che scende seguendo i pali della corrente è molto instabile, bisogna scendere di circa 200 metri fino ad arrivare ad una casermetta con i ruderi lignei della teleferica

come si vede dalla strada in basso



e dal forte in alto




Invece se si vuole proseguire ci sono due percorsi, uno diciamo "più facile" che viene classificato come PD (poco difficile)

Alcunje difficoltà alpinistiche su roccia e/o neve; pendii di neve e ghiaccio fino a 35°-40°, passaggi di arrampicata elementare

l'altro posto prima, più a destra che segue il crinale sud-est, classificato D- (difficile)

Difficoltà alpinistiche più sostenute sia su roccia che su ghiaccio; pendii di neve e ghiaccio tra 50° e 70°, arrampicata di grado 4c-5a-5b

In ogni caso in entrambi ci vuole oltre alla corda e attrezzatura alpinistica, anche il casco vista la facilità di caduta dei detriti di chi vi precede (police1)


Punto 6

se si segue il percorso più facile, viene indicato un tempo di circa 1 ora e 30 minuti






luogo... quota.....dislivello
Batteria Alta...2200.....   0
cresta Sud-Est...2700.....500 m
forte Chaberton...3130.....930 m

qui ho fatto due foto dalla cima, dall'alto non si capisce bene dove possa essere il sentiero, in ogni caso è indicato con dei segno rossi, probabilmente da più soddisfazione una salita da qui che dall'altra parte, ma bisogna essere preparati.


 

nella foto di sinistra si vedono due persone nel centro, salivano o scendevano  ???
a destra invece si notano i pali della corrente e sullo sfondo il sentiero dalla batteria alta

cliccare sulle foto per vederle ingrandite


Con questa ultima descrizione ho terminato l'ascesa al forte, i prossimi post saranno a lui dedicati con la visione dell'interno e dell'esterno di quanto visitato da me (non ho visto la galleria di ghiaccio, ma qui posterò le foto della rete  ;))


Alla prossima (felice)
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Watson

Come avete compreso sullo Chaberton non si può più salire in auto, forse è meglio così anche perché senza una costante manutenzione sarebbe molto difficile riuscirci e non so se le nostre bicilindriche c'è la farebbero  (guid)

Nel 2014 il Cimento organizzato dal grande Corrado, prevedeva un giro al sabato dalle parti dei monti della Luna, dietro Claviere,  su strade militari e su strade di servizio per gli impianti di risalita, questo permise di discendere verso il paese passando per Sagna Longa e regalandoci anche se dietro un banco di nuvole, l'emozione di guidare con lo Chaberton a quote elevate, maggiori di quelle della strada di fondovalle  (appl)



Probabilmente nessuno dei partecipanti si è accorto di questa combinazione, probabilmente non sono malati come il sottoscritto  (stupid)


Chiudo con la vista della parete sud dello Chaberton visto dai Monti della Luna



(felice)
W la vita

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