Jafferau e Foens

Aperto da Watson, 04 Settembre 2008, 14:44:03 PM

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Watson

Vi ricordate il percorso che vi ho segnalato due anni addietro verso la mitica galleria dei Saraceni   (?)

No, (vecchio) male perché ora vi posto la seconda parte di quel percorso portandovi oltre fino alla luminosa  8) cima del Monte Jafferau

(guid)

Rispolveriamo il vecchio percorso, che è poi la parte iniziale di questo viaggio, il luogo di partenza possiamo definirlo ad Exilles in alta valle di Susa, sede di un imponente forte, ecc. eccc. ((vecchio) andate a rileggerlo così evito di riscrivere le stessecose, neh  >:()


Sintesi veloce (post),
girato per la deviazione verso il Pramand (1087 mt) la strada sale per alcuni tornanti passando accanto al vecchio forte di Fenil,



senza mai deviare dal percorso principale giungiamo alla frazione di Moncellier (1321 mt.) dopo circa 3 km, qui inizia il vero percorso sterrato leggermente impegnativo ma se non incrociate nessuno di problemi non c'è ne sono...



.... passiamo a fianco del famoso muro sponsorizzato  ;D, qui fotografato con gli equipaggi del passato Ardimento Alpino Bicilindrico del 2007, e con una salita non impegnativa giungiamo dopo circa 12 km al pianoro del bivio per il forte Pramand (2088 mt)  (su)

ingorgo bicilindrico al colletto Pramand

Se volete visitare il forte vi ricordo che troverete una struttura demolita dal fuoco.... amico (vecchio), ebbene si alla fine della guerra tutte le fortificazioni che si trovavano dentro un certo raggio dal confine dovettero essere demolite  (nonso), l'esplosione ha sventrato questa tipica costruzione in cemento armato ed è curioso vederne l'interno quasi fossimo davanti a quei giochi per bambini del tipo castello incantato o camerette delle bambole....

(police1) la visita è sempre rischiosa state attenti (police1)

proseguiamo per il percorso principale giungendo dopo solo 1 km all'imbocco ricostruito della Galleria dei Saraceni, l'ingresso originario si trova poco più avanti e venne abbandonato quando una frana cancello la strada....



... la galleria è spettacolare per chi come me apprezza queste strutture, altrimenti la troverete orribile, buia, fredda e claustrofobia, ma non preoccupatevi che sono solo 800 metri di budello dentro la montagna con uno slargo per l'incrocio di due mezzi e una piscina naturale (quando ci passammo noi) poco prima dell'uscita.



Una volta lasciata alle nostre spalle la galleria incontriamo sulla sinistra una costruzione militare diroccata (2221 mt), non è la strada da seguire, ma se volete vedere dove gli intrepidi raidisti consumarono il loro pranzo (mang) .....



... ma lascimo perdere queste romanticherie  (dance) e proseguiamo per la strada principale giungendo dopo 2 km ad un altro bivio, questa volta il bivio da non saltare, neh (2313 mt)



(vecchio) la strada da prendere è quella a destra e mi raccomando da qui in avanti iniziano le difficoltà, la colpa (anche se sono necessari) la diamo ai dossi causati dagli scarichi delle acque frequenti lungo il percorso e abbastanza affossati, mi raccomando non accelerate, l'imprevisto è alla portata di sospensione e di telaio (io ci ho bollato il paraurti), sono 3 km di sofferenza, ma il panorama che si ammira mentre si sale compensa degli sforzi che voi e la vostra 2cv state compiendo (noncicredo),



l'arrivo è posto al colle Basset (2596 mt) da dove si vede oltre alla val di Susa anche l'adiacente valle Fredda.



val Fredda

Riposatevi un secondo e poi pregate che non ci siano veicoli che scendono essendo la strada un po' stretta,



ma gli ultimi 2 km sono quasi pianeggianti, giungiamo al colletto Jafferau (2595 mt) dove scorgiamo l'ultimo bivio, a destra la strada ci porta alle caserme del forte, all'epoca del raid una simpatica pozza d'acqua divenne il set ideale per delle foto particolari a pelo d'acqua....



... la nostra meta è davanti ai nostri occhi, la vediamo finalmente e ne percepiamo la posizione distesa lungo tutta la sommità della montagna, la strada ritorna ad essere impegnativa, ma sono appena 2 km tra pietre e pietre con l'ultimo tratto bloccato ed impraticabile (in pratica si parcheggia nei pressi delle polveriere del forte) dove la strada risulta bloccata ad hoc, anche se effettivamente il percorso in discesa dal lato nord della montagna è di una pendenza eccessiva per un'auto essendo una strada di servizio degli impianti di risalita.



continua .....
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

.... segue


Arrampichiamoci verso il forte che con i suoi 2775 mt di quota risulta essere uno dei più alti della zona, il forte costruito nel 1800, presenta un bellissimo portale d'ingresso protetto da un fossato che si superava con un ponte levatoio (ormai distrutto) ed al suo interno quattro piazzole per cannone erano l'armamento del forte, poi troviamo ruderi di magazzini e poco altro(in effetti il senso di distruzione è molto ben visibile);





il forte fu subito operativo e grazie alla sua posizione riusci velocemente a mettere a tacere i cannoni del forte dell'Olive  (duel) posto in territorio francese  (appl)



Terminato di ammirare il panorama a 360° (angel) e i resti dell'antica fortificazione, ci tocca rientrare dalla stessa strada dell'andata, a meno che non abbiate una 2cv sahara e vogliate sfidare i divieti vari (police1) ...

Giunti velocemente al colle Basset vi ricordo di prestare attenzione alla discesa che ci porta al bivio sottostante (2313 mt), a questo punto vi consiglio di svoltare provvisoriamente a destra per proseguire verso un'altra meta militare...

panorama dello Jaferau dalla strada verso il Foens

... la strada diventa facile e si mantiene in una leggera discesa, dopo circa 3 km si arriva ad un bivio (2230 mt) (vecchio) che per ora non consideriamo proseguendo dritto, passiamo accanto ai resti della stazione della teleferica con il Jafferau e dopo circa 1.5 km giungiamo a vedere il Forte Foens (2208 mt.)

N.B. c'è (watson) (angel)

Si può entrare con le auto, spesso ci si trovano suv e fuoristrada, ma credo che 2cv non se ne sono mai viste (anche noi per problemi tecnici alla fine dovemmo saltare questa deviazione), il forte è una proprietà privata, ma non credo che il proprietario l'utilizzi più.

il forte vergine...

... e con i barbari  (clava)

Il giro esplorativo è terminato, la stada prosegue ancora per poche centinaia di metri poi un'enorme frana ne blocca per sempre il transito (peccato, perché saremo giunti ai bacini luogo di partenza dell'ex deucaville per la diga di Rochemolles, quindi si ritorna indietro e se volete si scende dal bivio che vi avevo datto notare in precedenza....



.... la discesa però diventa vertiginosa  :o dato che questo raccordo non è una strada ex militare  (nonso) ma una pista più moderna, (vecchio) occhio ai freni e se tutto va bene si giunge alla prima grangia (2030 mt) dove si riprende una strada più tortuosa ma molto meno ripida che dopo circa 10 km vi porterà finalmente a ritrovare il tanto sospirato asfalto in località Savoulx (1100 mt.) e subito ad incrociare la statale per Exiles o se volete l'autostrada per Torino.


[size=09pt]immagine estratta ed elaborata dal sito www.geoportail.fr[/size]

L'alternativa e ritornare indietro ma se siete curiosi e volete provare l'ebrezza della ripida discesa e il mal di mare dei tanti tornanti......


Alla fine abbiamo percorso circa 48 km di strade sterrate, siamo partiti da 1087 metri di quota per arrivare con la 2cv quasi a 2775 mt del Forte Jafferau, per poi riscendere a 1125 mt dell'arrivo, un dislivello di 1700 metri si strade militari con pendenze non eccessive anche se bisognose di manutenzione  (guid)

Vi consoglio di percorrere questo itinerario durante la settimana in modo da ridurre la possibilità di incrociare i semprepresenti fuoristrada  >:( e i tanti motociclisti....

(police1) ricordo solo che ufficialmente la strada che dal bivio porta al col Basset e al Forte dello Jafferau è vietata al transito dei veicoli senza autorizzazione....  (nonso) ma noi non lo sapevamo  (muoio)

(felice)
W la vita

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