2CV Club Italia - Forum

Tecnica 2CV e derivate => Impianto elettrico => Topic aperto da: COIO3 - 17 Settembre 2010, 18:52:46 PM

Titolo: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 17 Settembre 2010, 18:52:46 PM
E' un discorso lungo e ho impiegato un po' di tempo per convertirmi al transistor.

Meglio se metto un po' di musica  (appl)


Toto - Make Believe (http://www.youtube.com/watch?v=Aoae6o5Z99I#)


Bye. Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 17 Settembre 2010, 19:00:33 PM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/UPruppu.JPG)


Ricordo di aver percorso tanta strada per potermi permettere il lusso di avere un 2cv in garage e ricordo anche di averla percorsa senza grossi problemi quella lunga strada; resta il fatto che il mattino dopo averla ricoverata in garage mi svegliai conscio di dover se non proprio cambiare le puntine quanto meno accertarmi del loro reale stato di salute; tanto potè la catechesi forumistica.

Acquistai una chiave a tubo da 14, una chiave di lusso, era la mia prima dotazione di attrezzi e non badai a spese; pagai senza battere ciglio, tuttavia rimasi deluso quando esaminai il cilindro metallico trovando la superficie banalmente levigata, senza alcuna artistica lavorazione; mi consolai ricordando che il cromo e il vanadio sono metalli rari, molto rari e conseguentemente molto costosi.

Ricordo che la luna transitava nel segno del Capricorno quel sabato in cui infilai la costosa chiave dentro il corpo cavo della ventola; capii all'istante che c'era qualcosa che non andava, subito dopo pensai alla luna e al Capricorno, segno astrologico a me spietatamente ostile; constatato di aver sciupato denaro senza profitto mi venne spontaneo di dare della sporcacciona alla femmina del maiale.

Mi riuscii di togliere la vite dal suo alloggiamento e non mi riuscii di far nient'altro.

Non trovai nessuna boccola dentro cui incastrare la chiave a tubo al fine di procedere alla smazzuolatura che avrebbe convinto la ventola a venir via dalla sua sede conica; provai a tirarla via a mano nude, poi mi fermai a guardarla fissamente, poi riprovai a tirarla via, poi mi fermai e le parlai con voce suadente, poi riprovai a tirarla via e alla fine mi arresi; come tutti gli sfigati io sono uno che si arrende facile.

Prima di diventare 2cvllista non avrei mai pensato a comprare un estrattore, di conseguenza non avrei mai potuto sospettare che un estrattore arrivasse a costare l'equivalente di quattro interi filetti di vitellone; ne rimasi sconcertato, tanto sconcertato da offendere involontariamente  il banconista della lussuosa ferramenta, ferramenta dalla quale scappai via quando il banconista, risentito, accennò a scavalcare la sua postazione di lavoro ...

Ricordo che mi si appannarono gli occhiali la prima volta che udii Sean Connery dichiarare di chiamarsi "Bond, James Bond", mentre un angelo del paradiso gli si denudava davanti; ecco l'uomo che voglio diventare, pensai; col tempo ridimensionai notevolmente le mie aspettative.

Mi serviva un estrattore, poco ma sicuro, ma non era necessario che fosse di robusto acciaio;  guardando la ventola mi accorsi che era di fragile plastica e quanto al piattello che la ospitava sembrava fosse ricavato da sottobicchieri anni '60; insomma non serviva la forza bruta quanto piuttosto la prudenza per riuscire ad accedere al caveau delle puntine; mi convinsi che potevo ripiegare su un estrattore meno robusto e conseguentemente meno costoso.

Dopo essere stato deluso dal web mi misi a battere (e' il termine esatto) tutte le ferramenta della Sicilia orientale e alla fine trovai quello che mi abbisognava in un pomeriggio in cui la luna transitava nell'amico segno dei Gemelli; l'accrocco giaceva in uno scaffale polveroso,  era costruito in metallo riciclato (vomeri della cocincina), aveva tre bracci e costava la bellezza di 15 euro;  lo presi in braccio e mi recai alla cassa, detto fatto; come tutti gli sfigati so essere ostinatamente cocciuto quando mi ci metto.

Dopo averlo usato tante volte e dopo averlo fotografato ammetto che non è un granchè come estrattore, però non e' un vol au vent e qualche po' di ferro deve pur averlo da qualche parte nella sua struttura; resta il fatto che ho imparato ad usarlo e da quel momento in poi le maledette punte non hanno più avuto modo di liberarsi della mia invadente presenza.


segue, Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 17 Settembre 2010, 19:12:54 PM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/Arrangiatevi!.JPG)


Il giorno dopo l'acquisto mi guardai bene dal precipitarmi ad usare l'estrattore, la luna si era spostata nel segno del Cancro; in tutta la mia vita non ho mai conosciuto un cancerino, uomo o donna, che sia riuscito ad impedirsi di odiarmi; come tutti gli sfigati ho imparato a riconoscere i presagi oscuri, non serve neanche tanta sensibilità visto che quelli oscuri rappresentano la maggioranza.

Aspettai che la luna si spostasse nel delizioso segno del Leone e di primo pomeriggio mi recai in campagna, una residenza isolata dove ho la possibilità di accedere alla meccanica senza che i condomini mi diffidino a termini di legge; adagiai la vettura sotto un portico dove avrei potuto operare senza il rischio di vedermi piovere in testa.

Contavo di smontare, dare un'occhiata, rimontare e tornarmene a casa, tuttavia mi ero portato dietro il necessario per passare la notte; il leone, lo sapete, è simpatico, forte e generoso, ma anche potentemente priapico e quando meno ve l'aspettate lo trovate pronto a schiaffarvelo ...

Religiosamente obbediente al verbo forumistico, mi ero procurato l'occorrente per portare a termine l'esplorazione con un minimo di professionalita'.

Avevo uno spessimetro che sarà anche stato di qualcun'altro ma dal giorno in cui me l'ero infilato in tasca era diventato mio; la lampadina era la prima cosa che ero riuscito a rimediare; la spina da 6mm non era da 6mm, ad occhio e croce direi piuttosto da 5mm, apparteneva ad una vecchia macchinetta per la passata di pomodoro, una di quelle macchinette che i meridionali usano per imbottigliare salsa bastevole a tutti i ragù dell'inverno.

L'estrattore si comportò come un polpo restio ad abbandonare la tana, impiegai un'ora buona per convincerlo ad aggrapparsi al piattello della ventola, riuscii a piazzarlo in posizione proprio nel momento in cui mi resi conto che non sarebbe stato giudizioso permettere al perno centrale dell'estrattore di stuzzicare l'estremità anteriore dell'albero motore.

Per nulla al mondo avrei tolto l'estrattore dopo essere riuscito a posizionarlo correttamente, poi mi venne in mente che un albero motore nuovo, a trovarlo, sarebbe costato più o meno quanto una settimana di vacanza sulle rive del Mar Rosso, una settimana costosa considerato che si trattava della sharm dello sceicco.

Con gli occhi della mente vidi il mio leone sorridere mentre, seduto sulle zampe posteriori, offriva inquietante spettacolo dei propri genitali; pensa che ti ripensa trovai intelligente reinserire la vite centrale lasciando la testa a qualche millimetro di distanza dal piattello, di modo che si cuccasse lei la spinta dell'estrattore senza per questo impedire al piattello di spostarsi in avanti di quel millimetro sufficiente a far crollare le sue tenaci difese; bellissima pensata, adesso si trattava di riuscire nuovamente a convincere il polpo ...

Calò la notte invernale che non erano neanche le 5 del pomeriggio; alla luce di una lampada elettrica tutto sembrò diventare più difficile; man mano che le mani mi si bisungevano raccogliendo morchia dal vano motore tutto sembrò diventare impossibile; fu proprio in quel marasma che uno schiocco mi avvertì della riuscita dell'impresa.

Non fu merito mio, nel momento stesso in cui capii di aver perso la direzione lavori un'entità benigna intervenne bloccando le 3 branchie dell'estrattore e il resto fu semplice fisica applicata; l'ennesima lezione di vita, quando rinunci a voler capire le cose vanno a posto da sole.

L'ingenuo lettore potrebbe pensare che mi precipitassi a controllare, misurare, verificare e possibilmente mettere a punto; nulla di tutto ciò, rimontai la ventola, sistemai la griglia mi lavai le mani e tornai a casa; lo sfigato riconosce la mano fortunata, intasca la vincita e abbandona il tavolo verde; la mano fortunata è figlia unica.


segue, Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 17 Settembre 2010, 20:25:47 PM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/Punte.JPG)


La seconda volta che usai l'estrattore fu in una limpida mattina di un sabato fortunato.

La ventola mi cadde in mano che ancora non avevo terminato di succhiare la cicca che avevo acceso per darmi un contegno da meccanico capace; riposi l'estrattore con aria soddisfatta, pochi soldi, spesi bene.

Mi riuscii di togliere la bavetta che protegge la scatoletta delle punte senza spanare nessun bulloncino e quanto al coperchio della summenzionata scatoletta, tirai via le tre viti subito dopo che mi riusci' di far attagnare l'emorragia provocata dal brutto taglio che mi ero procurato all'indice della mano sinistra; sono quasi sempre io a pagare il prezzo dei miei successi.

Misi in moto per accertarmi di non aver commesso errori irreparabili e la bestia comincio' a nitrire con sufficiente regolarita'; a quel punto misi le mani a coppetta e avvicinai lo sguardo alle puntine, le vidi scintillare allegramente come se stessero festeggiando qualcosa; brutto segno.

Mentre guardavo con attenzione pensai che se le punte disperdevano parte dell'energia immagazzinata dalla bobina quella stessa parte veniva a mancare alle candele le quali inevitabilmente non bruciavano la miscela presente nel cilindro con la dovuta efficienza.

In quei pochi minuti mi frullarono tante cose per la testa, soprattutto la punta rotante dell'albero motore che mi avrebbe perforato il cranio se solo non fosse stata unta come una salsiccia di cinghiale.

Dopo un rapido esame allo specchio capii che quella 2cv mi sarebbe entrata nel cuore, in ogni caso mi aveva marchiato, in fronte.

Il ghiaccio era rotto, io e la puledra ci eravamo messi le mani addosso, nulla ostava a che ci strappassimo i vestiti ed e' quello che facemmo.

Io feci a pezzi la scatoletta delle puntine e la scatoletta fece a pezzi la vecchia camiciona di flanella a quadrettoni che mi era riuscito di portarmi dietro sin da quando l'avevo acquistata, nei primi anni '80, e che indossavo tutte le volte che mi impegnavo in qualche rustica attivita' in garanzia di sporcizia.

Eliminai tutto l'untume che ricopriva i minuti pezzi contenuti nella scatoletta servendomi di tutti i volantini di pubblicita' indesiderata che mi era riuscito di raccattare nella mia e in tante altre cassette postali.

Ad essere del tutto onesti la sporcizia non era causa di alcun problema di accensione, difatti quando nel tardo pomeriggio mi riusci' di rimediare a tutti i danni che avevo fatto, la 2cv  si rimise in strada con la stessa pigra svogliatezza che avevo imparato a conoscere.

I problemi stavano altrove, in primis nella pessima qualita' del nobile metallo di cui le puntine avrebbero dovuto essere forgiate, in seconda istanza il condensatore che si mostrava ostilmente impenetrabile, come un mafioso alla sbarra.

Guardando le puntine le vidi opache, consunte e devastate dalla classica cuspide lato positivo e dall'altrettanto classico cratere lato negativo; quanto al condensatore, non sapendo che pesci prendere, mi limitai a rimproverargli: "tu, caro mio, non me la racconti giusta", ma quello ... muto.

La stramaledetta chiave a tubo da 14 mi aveva insegnato una dura lezione, prima smontare poi acquistare, qualunque cosa fosse e senza ammettere eccezione alcuna.

Non avevo punte e condensatore da cambiare sicche' mi limitai a controllare fase ed apertura delle suddette.

Come feci?

Sfogliai il manule gratuitamente distribuito sul sito e consultai tutti i post che avevano le puntine come oggetto del thread.

E' quello che consiglio di fare anche a voi, non ho intenzione di raccontare storie sull'acqua calda e trovo profondamente sbagliato dimenticare tutto il patrimonio di conoscenze a cui il forum da libero accesso.

Mi limito a proporre una foto dove si vede con una certa precisione il foro dove inserire la spina da 6mm; non ricordo di averne viste altre sul forum, nel caso vi fossero ... la mia foto e' sicuramente piu' bella  ;D

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/SpinaEtPertuso.jpg)



segue, Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 18 Settembre 2010, 10:08:18 AM
 ;D bellissimo epitaffio alle puntine Mimmo. Bravissimo, spetto il seguito  (appl)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: massimotto - 18 Settembre 2010, 13:34:28 PM

  Спасибо большое, come sempre divertente. Ancora Пожалуйста.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 18 Settembre 2010, 14:34:10 PM
Mimmo sei inpagabile!!!

Unica cosa per smontare la ventola io mi feci un tubo da mezzo pollice, limato all'estremità che infilo nella ventola dopo aver svitato il perno, qualche martellata ed ecco che la ventola viene via!!!

(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: gio K 5000 - 18 Settembre 2010, 17:36:37 PM
 (appl)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 18 Settembre 2010, 20:09:00 PM
(http://img266.imageshack.us/img266/562/img5012dl.jpg)


Sulle pagine del forum si possono leggere testimonianze di 2cvllisti delusi ed abbandonati dalle loro puntine dopo soli 3000km di percorrenza; a fronte di queste amare esperienze decisi di fare il mio possibile per evitare di acquistare ciarpame sulla rete, a caro prezzo e a fronte di lunghe attese nonche' onerose spese di spedizione.

Mi rivolsi ai ricambisti locali, nella fattispecie mi infilai nel disumano traffico del centro cittadino e mi rivolsi direttamente al ricambista da tutti definito il piu' dotato anche se, interrogati uno per uno, i miei informatori ammisero di non averlo mai visto nudo.

Mi recai in centro con la 2cv e quello fu un errore, tutto mio; tra precedenze concesse ed estorte, semafori rispettati, estenuanti ricerche di un parcheggio "sicuro", bruciai in benzina l'equivalente delle spese di spedizione Francia-Italia; la tariffa oraria del parcheggio custodito, al quale mi rassegnai dopo 80 min di infruttuose ricerche, fece traboccare il vaso.

Mi infilai in un bar e consumai un caffe' corretto "per catamiarmi meglio", poi mi impadroni' di una Gazzetta e l'apri' sull'ultima pagina; sotto il segno della Bilancia lessi: "oggi la luna in Ariete ce la mette tutta per ostacolare ogni vostra iniziativa ..."; posai il giornale e mi rivolsi alla cerniera del pantalone esclamando: "Evviva!".

Non trovai il dotato titolare del negozio, i titolari sono sempre allegri quando riescono ad estorcervi denaro; avevo davanti un tizio dall'aria annoiata e sonnolenta che tuttavia si dimostro' disponibile.

"Le punte della dddiana? ora controllo" disse, triplicando la lettera "d" di diana, come d'uso da queste parti.

Dormi dormi si impadroni' di un bisesto volume ma lo poso' immediatamente esclamando: "si, vabbe' ..."

Indi si piazzo' dietro ad un computer e comincio' a smanacciarci sopra come se ne traesse piacere fisico; dopo otto o nove minuti borbotto': "ho paura ...".

Avrei voluto chiedergli cosa lo impaurisse ma quello non me ne lascio' il tempo.

"Controllo in magazzino" mi informo', dileguandosi in un antro buio.

Dopo altri otto o nove minuti dall'imboccatura dell'antro su udi' un rumore che faceva pensare a qualcuno che trascinasse delle catene, ma in lontananza; poi cominciai a percepire un invadente odore di muschio proprio nel momento in cui mi parve di udire piangere una donna anziana; dopo qualche secondo senti' un parlottare concitato e poco dopo un urlo che mi ricordo' quella volta che da piccolo calpestai il soriano di una cugina di mia madre; in quella il commesso sbuco' fuori dall'antro, correndo.

Poso' uno scatolo sul bancone e mi informo': "lei e' fortunato".

Non guardai cosa contenesse la scatola, mi concentrai invece sulla sua maglia, la spalla sinistra era ricoperta da qualcosa che faceva pensare ad una ragnatela, una ragnatela grande.

"Il condensatore?" mi chiese.

"Butta dentro" confermai, con l'aria di uno che non bada a spese.

Dopo aver consultato un vecchio catalogo scompaginato il commesso segno' il numero "12" su di un post-it, indi si impadroni' di una calcolatrice e ricomincio' a procurarsi piacere fisico; dopo vari e sicuramente infruttuosi calcoli pigio' il tasto "C".

"Dodici euro", tento' di estorcermi quella faccia di suola.

"Avresti dovuto dividere per due, non per 1000" lo ammoni', "lo dico nell'interesse vostro" conclusi, strizzandogli l'occhio.

"Ho calcolato giusto" replico quello risentito, accennando col capo alla calcolatrice sul cui display campeggiava uno "0" grosso come un occhio di bue.

"Calcola meglio", cercai di persuaderlo, ma quello replico': "li vuole o non li vuole?".

Mi arresi immediatamente e buttai fuori 15 euro ma l'ingordo disse di non avere il resto.

"Finiscila ..." lo invitai, con la classica cadenza messinese che e' impossibile rendere a parole scritte.

Senza guardarmi in faccia lo scellerato mi racimolo' 3 euro, li intascai e andai via, col mio fagottelo e senza scontrino fiscale.

"A medicinali ..." gli augurai prima che la porta si chiudesse; glielo augurai con la medesima cadenza di cui parlavo prima.

Qualunque cosa avesse voluto somministrarmi quel giorno il perfido Ariete, bene ... non gli riusci' di somministrarmelo per intero.

Avevo portato a casa punte e condensatore estremamente vintage, roba anni '70, gli anni d'oro in cui gli uomini erano uomini, le donne erano donne e, per giove, le punte platinate, pur non contenendo platino, facevano il loro sporco lavoro senza lamentarsi ne defungere anzitempo.

Diciottomila chilometri ci ho percorso con quelle punte, ci ho scorazzato per trenta mesi, trenta sollazzevoli mesi.

La macchina rimase sonnolenta e sorda ai richiami dell'accelleratore, tattavia si metteva in moto solo ad infilare la chiave nel quadro, della qual cosa sono sempre andato fiero.

Trenta mesi dopo mi arrampicai in cima alle Madonie.



segue, Mimmo
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 18 Settembre 2010, 20:37:05 PM
Mimmo sei un grande! voglio l'autografo !
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 18 Settembre 2010, 20:42:03 PM
Viva la Sicilia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Altro che mafia !!!!!!!!!!!!!!! Ci sono delle persone in gambissima !!!!!!!!!!!!!!!!  (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 19 Settembre 2010, 11:05:39 AM
Ti Adoro!!!!!!

(abbraccio) (abbraccio) (felice)

Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ALE69 - 19 Settembre 2010, 11:32:47 AM
Mimmo,
permettimi di dire che nutro una "sana invidia" per quello che riesci ad esprimere e per la tua estesa cultura e conoscenza.
E' da quando sono approdato qua sul forum (quasi 3 anni) che ti leggo (tu intanto sei passato da essere Mimmo, poi Kransni e ora Coio).
Scrivi con estrema disinvoltura racconti di vita avvincenti, riflessioni, trattati di elettronica, meccanica, carburazione e altre cose che sicuramente adesso mi sfuggono.
Ogni volta entri dentro alle questioni con una conoscenza comune a pochi.

Credo che strumenti virtuali come il forum siano una buona cosa proprio perche' ci danno la possibilita' di conoscere persone che altrimenti non avremmo mai neppure incrociato....e spero un giorno di poter ascoltare anche dal vivo le cose che hai da insegnare e raccontare.

Per adesso ti auguro buona strada.....continua a trasmetterci emozioni e conoscenze....noi da dietro la lavagna saremo sempre li affacciati ad ascoltarti.

(felice)
Ale
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 19 Settembre 2010, 13:26:42 PM
Ti assicuro che dal vivo è peggio!!!!

(muoio) (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)

Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ALE69 - 19 Settembre 2010, 19:09:13 PM
Citazione da: scanner79 - 19 Settembre 2010, 13:26:42 PM
Ti assicuro che dal vivo è peggio!!!!

(muoio) (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)



(muoio)  (muoio)  (muoio)  (muoio) Mario
diciamo che se le situazioni mi consentissero di conoscerlo, saro' ben lieto di correre questo rischio!!
(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 19 Settembre 2010, 22:46:03 PM
Te lo auguro!!!!!

Perchè oltre ad essere una persona veramente simpatica e squisita e una persona con cui puoi affrontare qualsiasi argomento.

Veramente una bellissima persona!!!

(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: califoggiano - 21 Settembre 2010, 17:11:05 PM
Mi unisco anch'io al coro dei complimenti per la piacevolissima narrazione, come tuo solito del resto  (appl) (appl)
Ma non puoi lasciarci così.. vogliamo il seguito!!! (su)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 21 Settembre 2010, 18:05:52 PM
Salve a tutti.
Coio3 stai a fa' furore. Complimenti! Intanto che aspettiamo la transistrorizzazione del'accensione io vado a dare un'occhiata in giro.
Comunque neanche io sono stao in grado di riconoscere oscuri presagi,vedro' di rimediare sperando anche in una congiunzione astrale favorevole.
Un saluto.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 21 Settembre 2010, 21:36:52 PM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/monsieur.jpg)



Il nuovo condensatore mostro' subito di essere meno reticente del suo predecessore, se non altro dichiarava di contenere "0.27" di qualcosa, microfarad ipotizzo; fieramente, oserei dire, denunciava paternita' transalpina; ancora oggi sono solito riferirmi a lui chiamandolo "monsieur le condensator",  grattugiando la erre finale come se la volessi spolverare sui maccheroni.

Le puntine erano lucide e profumavano di officina meccanica leggera, risultavano ricoperte da un sottilissimo velo di lubrificante; graciline all'apparenza ma promettenti nella sostanza visto che la molletta tensionatrice riusci' ad aprirmi a meta' il polpastrello del pollice sinistro.

"Proprio non vedete l'ora, vero?, piccole depravate ..." bofonchiai, ciucciandomi il pollice lacerato.

Considerata la fregola che sembrava animarle, le misi in opera in men che non si dica, senza curarmi di consultare le effemeridi; non si trattava di una mano fortunata, come tutti gli sfigati ho imparato a riconoscere i presagi propizi, non serve neanche tanta sensibilita', quelli propizi sono davvero pochi.

Anche quel pomeriggio sistemai le mani a coppetta e avvicinai lo sguardo alla scatoletta; non mi parve che le maliziose punte scintillassero ma non posso affermarlo con certezza, e' impossibile analizzarne il comportamento senza avvicinare il cranio al minaccioso trivello spinto dalle bielle, trivello che ormai liberavo dalla morchia con una certa regolarita'.

Non posso onestamente dire che il cuore pulsante della mia cavalcatura beneficiasse granche' della nuova dotazione, resta il fatto che a me "sembrava" nitrisse meglio; era come quando scegliamo con cura la biancheria per la caccia del sabato sera; al 90% non avremo la possibilita' di esibirla tuttavia averla sottopanni ci fa sentire pronti all'azione.

L'unico vero vantaggio riscontrato nell'uso delle nuove punte si realizzava all'atto dell'accensione, non importa che fosse la prima o la seconda accensione, ne' che fosse a caldo o a freddo; all'epoca non mi feci scappare l'occasione di fare lo smargiasso qui sul forum  http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=3904.msg114075#msg114075 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=3904.msg114075#msg114075)

Smontando e rimontando si verifico' uno strano fenomeno; la bavetta dietro la ventola comincio' ad assumere una strana "espressione facciale".

Era come quando voi indossate il pigiama di seta e vi infilate sotto le coperte e il vostro partner si alza sui gomiti e lamenta: "N'altra volta qui stai? ma perche' non ti trovi un altro passatempo ..."; a voi non e' mai successo, lo so, e neanche a me se e' per questo, tuttavia ho sentito dire che agli altri capita frequentemente.

Imparai ad ignorare la mia riottosa bavetta e con maniacale costanza continuavo a smontare e verificare fino al giorno in cui, verso i 500km di percorrenza attiva, mi avvidi di un leggerissimo cratere sulla punta sud in corrispondenza di una malefica cuspide sulla punta nord.

Mi senti' tradito, sprofondai nel medesimo stato d'animo di coloro che rincasano ad ora insolita e trovano un gallo sconosciuto che gli razzola il becchime; ne' a me ne' a voi e' mai successo, ovviamente, tuttavia ogni tanto a qualcuno capita di rincasare ad ora insolita.

Mi presi il capo tra le mani e cercai di fare mente locale; era in atto un trasferimento di metallo verso il ramo positivo delle scollacciate punte, diagnosi: condensatore poco "capace" o bobina troppo "allegra"; a fronte di tale rivelazione mi riconobbi impotente.

Non potevo cambiare "monsieur le condensator", alla meglio avrei rimediato un altro "figlio di nessuno" come quello che avevo pensionato qualche settimana prima; aggiungere un altro condensatore in parallelo al titolare sarebbe stato parimenti deleterio, avrebbe spostato la cuspide alla punta sud, non era quello che desideravo.

Quanto alla bobina non ci pensavo nemmeno a procurarmene una meno vivace, la vettura scatarrava tisicamente gia cosi' com'era, con quel popo' di flebo che gli pompava in vena; senza contare che mi ero affezionato a quella bobina, in quei pochi mesi l'avevo lustrata in continuazione, tanto che aveva cominciato a cambiare colore.

Esisteva un solo modo di tenermi la bobina vivace, demandare ad un transistor l'arduo compito che la svogliata coppia punte-condensatore non era in grado di svolgere.

Non sono un sprovveduto, nel senso che magari non combino mai niente di buono ma in compenso mi tengo costantemente informato su tutto quello che potrebbe risultare utile ad una persona piu' intraprendente di me.

Anni prima avevo letto una rivista di elettronica in cui veniva pubblicata la recensione di una mega accensione elettronica a doppia scarica termoionica che metteva qualsiasi vettura in grado di portare il proprio equipaggio ben oltre la stratosfera al costo energetico di qualche lacrima di benzina lasciata scorrere nel collettore di aspirazione; in una parola un prodigio della tecnica.

Sul forum si annunciava continuamente la formazione di gruppi di 2cvllisti che si denominavano scegliendo titoli evocativi di pace, pigrizia, contemplazione e statico gaudio; i nomi spaziavano dai "senza furia" ai "slow drivers" per finire alla neonascente affiliazione "se non arrivo mandate una squadra".

Considerato il contesto in cui stavo imparando a muovere i primi passi, scartai immediatamente la realizzazione di quel mega progetto, sarebbe stato perlomeno sconveniente che proprio io, l'ultimo arrivato, si mettesse a correre tanto velocemente; senza contare che il suddetto circuito sembrava realmente fuori dalla portata delle mie fiacche meningi.



segue, Mimmo
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 21 Settembre 2010, 21:54:17 PM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/normal_pitmix.jpg)


Solo qualche mese prima un generoso forumista aveva proposto lo schema di un'accensione transistorizzata; contai il numero di componenti, attivi e passivi, erano meno delle dita delle due mani che avevo in dotazione; era un progetto alla mia portata http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=661.msg73399#msg73399 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=661.msg73399#msg73399)

Mi recai presso la locale sede della GBC per reperire i componenti necessari alla realizzazione di quell'elettronico uovo di colombo; lasciai la macchina a casa quella volta, la GBC aveva le vetrine in quella parte di centro cittadino che i residenti sono soliti chiamare il "girone degli iracondi", mentre i borgatari come me avevano imparato a chiamare "straccialamiera", imparato a nostre spese intendo.

Non mi riusci' di trovare uno che sia uno dei componenti elencati in quel progetto.

Il commesso butto' un occhiata alla lista che gli porgevo e commento': "questa roba e' fuori produzione dai tempi in cui mio padre era ancora un femminaro".

Calcolai che il padre di quella bestia non avrebbe potuto essere molto piu' "anziano" di me; se avessi avuto la certezza dell'impunita' mi sarebbe piaciuto strappargli la "steadtler" dal lobo superiore dell'orecchio destro e piantargliela tra le costole; la bestia teneva il lapis nella stessa "custodia" usata dai salumieri "ai tempi di suo padre".

Mi senti' ripetere "di questo ti do l'equivalente" per almeno tre volte; resta il fatto che al momento di pagare la cassiera non volle sentir parlare di equivalenze, non si cheto' fin quando non sborsai moneta sonante e a corso legale.

Mi feci prestare un saldatore a punta sottile da un incauto conoscente, uno sciocco che mi telefona ancora oggi, ha speso in telefonate ben piu' dei pochi euro necessari a comprare un saldatore nuovo, contento lui ...

Assemblai i pochi componenti su una basetta millefori, rubando poche ore al sonno durante una notte tempestosa.

Volendo realizzare un prototipo volante per effettuare delle prove preliminari usai una placchetta luce come dissipatore per il transistor di potenza, una delle tante che tenevo da parte in attesa di possibile utilizzo.

Quelle placchette erano straordinariamente somiglianti alle placchette decorative che avevo acquistato "ob torto collo"  e a prezzo assurdo qualche anno prima; ovviamente questa e' una considerazione personale, una di quelle considerazioni che riescono a fare imbestialire qualsiasi femmina, specialmente quella che avete sposato.

Il pomeriggio seguente, armato di nastro isolante, mi apprestai a provare la mia neonata creatura.

Non feci prove sulla 2cv, all'epoca avevo un sacro terrore di quella benedetta vettura; apri' il cofano motore della mia vettura ufficiale, una "superba vetturetta italiota" della quale, in questo contesto, e' pio e saggio tacere anche il nome.

La mia "750 CL" dell'87 prese vita scoppiettando allegramente.

Ebbi il tempo di sentirmi fiero di me stesso, come quando, tanti anni prima, ebbi a constatare che le gambe mi si stavano riempiendo di peli scuri; dopo 50 secondi la creatura defunse, il superbo FIRE si azzitti' e io rimasi stupito e interdetto cercando di ricordare dove diavolo stesse transitando il pallido satellite in quel preciso istante.

Il transistor di potenza era freddo, il transistor pilota era tiepido, i quattro diodi ... quelli mi lasciarono un brutto segno sul dito medio che in quell'occasione stavo usando come termometro; ripristinati i collegamenti originari la "750" ricomincio' a scoppiettare; il pallido satellite transitava in quello stesso spicchio di cielo in cui da tempi immemorabili transita il sole subito dopo il solstizio d'estate.

Questo era il quadro generale della situazione.

Puo' anche darsi che a qualcuno questo quadro suggerisca qualcosa, per quanto mi concerne fu come se mi stesse parlando Zaratustra; a dirla tutta mi rifiutai categoricamente di voler capire, nella timida speranza che le cose si mettessero a posto da sole; cosi' non fu.

Il mio aborto elettronico fu riposto nello stesso remoto cassetto dove giacciono indimenticate le placchette luce a capitolato delle quali non mi disfo per virile principio di supremazia intellettuale, se non altro quella.



(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/Zaratustra.jpg)



segue, Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: vincenzo charleston - 21 Settembre 2010, 22:23:32 PM
dopo una giornata di lavoro arrivi a casa, cena ti leggi un bel paragrafo del libro dello zio mimmuzzo,e  puoi tranquillamente andare a letto bello soddisfatto. (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 22 Settembre 2010, 14:36:10 PM
Come sempre bravissimo  (appl)

Caro Mimmo, anche io nei giorni scorsi mi sono autocostruito il circuitino postato da te. Testato pochissimo (visto altri mali che affliggono la mia turbinosa) sembra fungere ottimamente. I componenti li ho trovati tutti originali e non i complementari. Ti farò sapere se funziona davvero.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 22 Settembre 2010, 17:43:32 PM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/normal_SSAway.jpg)


Vi e' mai capitato di avere il colpo in canna e di accorgervi che le vostre polveri si sono bagnate? In altre parole, vi e' mai capitato di fare cilecca? No, vero? neanche a me e' mai successo; ho sentito dire che 'sto genere di disgrazie capitano sempre agli altri, illustri sconosciuti che non si capisce bene dove vadano a nascondersi ...

Esistono diversi modi di affrontare i propri fallimenti, io scelsi l'approccio mentale che mi risultava meno penoso, voltai pagina e passai al secondo capitolo dello stesso libro; non accettai di essere stato beffato, l'accensione a transistor divenne il mio chiodo fisso.

Gli specialisti del genere, credo si chiamino andrologi, affermano che incaponirsi sia il modo peggiore di approcciarsi al genere di cilecca definita "orizzontale"; nel mio caso si trattava inequivocabilmente di cilecca "verticale", feci mio il motto del "ghisa", dissi a me stesso "mi spezzo ma non mi piego" e cominciai a surfare nel web.

Google mi restitui' un'ottantina di milioni di link pretenziosamente definiti utili e me li restitui' in una manciata di millisecondi; io impiegai meno di un quarto d'ora per ritrovarmi con la "uallera abbuffata", come si suol dire in zona Campi Flegrei e distretti limitrofi; non che volessi tradire il motto del ghisa, no, solo mi parve di capire che stavo sbagliando approccio.

Mi dissi che quello italiano e' un popolo di chiacchieroni, ne sono testimone vivente, sicche' effettuai una nuova ricerca utilizzando il piu' riservato albionico idioma; nel giro di un quarto d'ora avevo trovato quello che mi interessava; si trattava di un kit famosissimo, l'acquistai senza indugio alcuno.

Esiste molta documentazione in rete riguardante il circuito in esame, documentazione liberamente consultabile da chiunque adori frequentare il centro della propria citta', da chiunque trovi dilettevole giocare con le basette millefori e con l'elettronica delle equivalenze, da chiunque trovi divertente farsi insolentire da giovani commessi con i capelli a spina e da rapaci cassiere prive di senso dell'umorismo; io avevo gia dato e certi divertimenti si dice che alla lunga stanchino. http://circuitdiagram.net/transistor-ignition.html (http://circuitdiagram.net/transistor-ignition.html)

Il mio kit impiego' una settimana per arrivare nel perimetro della mia citta', un'altra settimana impiegai io per convincere gli spedizionieri a consegnarmelo finche', proprio quando ero riuscito a procurarmi una latta di cherosene e una calzamaglia nera, alle 14.30 di un Venerdi 17 ricevetti l'agognato pacchetto; la luna transitava in Bilancia quel giorno.

Suonarono al citofono mentre inzuppavo pane biscottato in una ciotolona fumante di "trippa alla carrittera"; mi distolsero dal "fiero pasto" ma non me la presi a male, d'altronde non mi e' mai successo di riuscire pagare la buona sorte al nudo prezzo di listino; nel dopopranzo apri' il pacchettino e mentre tracannavo un bicchierino di "Moskovskaja" dissi a me stesso: "missione compiuta".

Passarono diversi mesi prima che mi decidessi ad assemblare il nuovo giocattolo, e tanti altri ancora ne trascorsero prima che mi decidessi a provarne il funzionamento sul campo; probabilmente tentavo nel mio inconscio di evitarmi l'umiliazione di un secondo e piu' grave fallimento, cosi' feci in modo di trovarmi altri passatempi 2cvllisticamente rilevanti.

Effettivamente, tutte le volte che mi metto nella condizione di essere unico responsabile delle mie azioni, la mia determinazione si prende lunghi periodi di vacanza.

Andai avanti fintanto che le punte svolgevano il loro compito senza crearmi problemi e lo dico senza vergognarmi; a Montecitorio fanno la stessa cosa e si beccano pure ricchi appannaggi, per non parlare di certe immunita' ...

Fu durante la scalata delle Madonie che le punte mi presentarono la domanda di pensione; sia detto a loro merito, me la presentarono senza fare chiassate.

Durante la scalata il motore rispondeva egregiamente ai comandi dell'accelleratore, ne' mi sarei aspettato di meno visto che mi limitavo a tirare la seconda, a macchina scarica per giunta; era durante le soste che il regime di rotazione andava progressivamente abbassandosi.

Durante l'ultimo raggruppamento in vista dello strappo finale il motore al minimo comincio' a girare sotto i 500 giri, si scuoteva allo stesso modo in cui avevo visto fare in TV ad un cavallo che per sbaglio si era abbeverato attingendo da un secchio pieno di birra.

Non ebbi il coraggio di spegnere il motore, temevo che non si sarebbe riavviato, cosi' mi limitai a tenerlo in vita con un filo di accelleratore favorendone contemporaneamente il raffreddamento; dopo pochi istanti fui tradito dalla capotte nera, a vettura ferma la temperatura nell'abitacolo raggiunse i 70° Celsius nel giro di una manciata di secondi.

Mi guardai in giro pieno di vergognoso imbarazzo apri' lo sportello e prima di mollare l'accelleratore mi raccomandai parlando nel cruscotto: "se davvero mi vuoi bene ... non mi far fare figure di merda" (dalle mie parti la figuraccia si pronuncia con la doppia consonante iniziale).

Schizzai fuori da quella padella infuocata come fossi una triglia indorata nell'olio bollente, mi precipitai a prua, alzai il cofano e spinsi l'indice sul leveraggio dell'accelleratore proprio quando la mia bestia sfiancata stava per arrendersi.

Non ricordo chi mi si avvicino' domandandomi sollecito: "e' tutto a posto?".

"Certamente" risposi, mentre il braccio destro mi si intorpidiva.

"Ti ho visto con il cofano aperto, ho pensato ...".

"Hai pensato male", menti', "stavo complimentandomi con il motore ...".

Quando rimasi solo mi avvidi che l'intenso calore emanato dai collettori di scarico era riuscito a farmi arricciare i peli dell'avambraccio destro, tutti i peli fino al gomito; erano carini a vedersi anche se avevano un aspetto un po' frou-frou.

Le punte riuscirono a riportarmi a casa quella domenica sera, sciroppandosi altri 250km; prima di prendere sonno quella notte promisi a me stesso che avrei collaudato il circuito di accensione che dormiva nel cassetto, lo stesso cassetto dove riposava l'aborto e le placchette luce a capitolato.



segue, Mimmo.


Boney M - Gotta go home (http://www.youtube.com/watch?v=oFl5OI4ZPnw#)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 22 Settembre 2010, 18:29:51 PM
Salve, avevo gia' visto lo schema di pitmix in quell'altra discussione. Avevo intenzione di partecipare a quella discussione,il problema e' che non sono pratico di certe cose. Di schemi e accensioni ne avrei da vendere pero' vorrei che qualcuno commentasse e spiegasse. Avrei anche menzionato questo kit wellemen. Comunque vedro di fare una cosa alla volta,per il momento ho gia' toppato.
Scusate l'intrommisione.
Un saluto e un grazie.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 22 Settembre 2010, 18:44:40 PM
Ciao Ape, neanche io sono pratico di elettronica.

Appartengo alla categoria di quelli che sanno saldare e si fidano della bonta' del progetto proposto.

Un progetto te lo puo' spiegare e commentare la persona che l'ha realizzato o chi lo sa interpretare; se senti questa esigenza allora vai sul sito di "NUOVA ELETTRONICA" e oltre al kit di tuo interesse compri anche la rivista sulla quale il kit e' stato proposto e spiegato nei suoi blocchi funzionali.

Diversamente fai come me, fidati  ;D;

Ho battezzato questo 3d proprio perche' ho trovato il kit idoneo e funzionale allo scopo che mi prefiggevo di realizzare; io il kit k2543 della Velleman sento di poterlo consigliare caldamente a tutti.

Io ho scelto il kit perche', come raccontavo, non mi riesce di trovare componentistica idonea ...


Bye. Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 22 Settembre 2010, 18:46:26 PM
GRANDE MIMMO CI FAI SOSPIRARE LE PUNTATE!  (superok)

Per quanto riguarda i corrieri sei fortunato, a me normalmente passano minimo 10 giorni, mi prendono per la stanchezza, fino a che mi reco presso la sede a ritirare personalmente. Una cosa vergognosa !!! e mica le fanno gratis le spedizioni !!!!
Vedo con piacere che anche tu hai avuto l'ossessione della accensione elettronica ed abbiamo sicuramente visitato le stesse pagine web. Sono ansioso di sapere come si sono concluse le tue esperienze. Certo che se uno inizia a spendere molto a quel punto si compra una bella 123 e dice addio a puntine, regolazioni e condensatore.

Ciao Mimmo
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 22 Settembre 2010, 18:52:33 PM
Hai perfettamente ragione, Fabri, la 123 rappresenta l'optimum.

Io ho scelto questa della Velleman perche', dovesse defungere, stacco due connettori a banana e la coppia punte-condensatore mi riporta a casa; ho proposto la conzoncina dei BoneyM proprio per introdurre il concetto che ha ispirato questa mia scelta.

In ogni caso dopo spieghero' ... appena mi si allarga la galleria fotografica  (muro)

Ma tu eri gia "grande" quando suonavano i BoneyM (??)


Bye. Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 22 Settembre 2010, 19:42:50 PM
Devo ammettere che la mia cultura musicale è pittosto limitata, sono uno che ascolta un po' di tutto ma da lì a conoscere i gruppi che non siano più che popolari ce ne passa, è un mio limite, o meglio, uno dei tanti. Comunque sono del 69  ;D
Io ero alla ricerca di un qualcosa di economico per evitare il consumo delle puntine e per dare un po' più di forza alle candele. L'optimum era il famoso kit della Nuova elettronica, la turbo japan ma haimè non lo vendono più e per causa del trasformatore il circuito è irrealizzabile. Aspetto comunque di vedere come si conclude la tua esperienza. Mi sembra che hai detto che sei messinese, è tanto che vorrei farmi un giro in Sicilia, non ci sono mai stato!
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 23 Settembre 2010, 17:07:10 PM
Mimmo, potresti gentilmente postare il link del rivenditore del kit velleman ?
Grazie  (felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 23 Settembre 2010, 18:10:35 PM
Salve.
Provo a rispondere alla domanda su dove reperire il kit. In pratica ci sono un sacco di negozi on line che l'hanno disponibile. E' un kit che ha riscosso molto successo, e' internazionale. Anche i costi sono molo vari.
Piu' o meno il prezzo in Italia si e' stabilizzato sui 16,50 euro.
Un venditore potrebbe essere nuova elettronica.
Questo e' il sito ufficiale del produttore:
http://www.velleman.eu/distributor/products/view/?id=8946 (http://www.velleman.eu/distributor/products/view/?id=8946)
Vedi se c'e' un rivenditore della tua zona e se c'e' l'ha disponibile,almeno provi a risparmiare eventuali spese di spedizione e commissioni.
http://www.velleman.eu/distributor/shops/?shopd=1&shopc=27 (http://www.velleman.eu/distributor/shops/?shopd=1&shopc=27)
Detto tra noi,io non saprei nemmeno saldare,comunque volendo l'accensione si puo' realizzare anche senza kit,il progetto e' libero pero' capisco che in questo caso ci siano maggiori difficolta' per uno che non e' esperto della materia.
Grazie a tutti.
Un saluto.
P.S. Un video del kit all'opera su di una citroen,ovviamente il montaggio e' ancora in una fase provvisoria:
Ami Super starts again (http://www.youtube.com/watch?v=Qhyc2SBK2Sw#)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 24 Settembre 2010, 09:26:32 AM
Citazione da: fabri2cv - 23 Settembre 2010, 17:07:10 PM
Mimmo, potresti gentilmente postare il link del rivenditore del kit velleman ?

www.futuraelettronica.it (http://www.futuraelettronica.it) ---->     SCATOLE DI MONTAGGIO > APPLICAZIONI VARIE > ACCESSORI PER AUTO > Cod. 8220-K2543


Citazione da: fabri2cv - 23 Settembre 2010, 17:07:10 PM
Grazie  (felice)

eddeche'  ;D



Bye. Mimmo.
Titolo: Manjula Non Deve Morire
Inserito da: COIO3 - 24 Settembre 2010, 10:20:26 AM



(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/Manjula.jpg)

Di solito non mi riferisco agli oggetti usando nomi di persona, mi servo del nome comune col quale ho imparato a riconoscerli; nel caso della mia accensione transistorizzata, affibbiargli un nomignolo aveva un suo perche'; quando la tirai fuori dal cassetto fui assalito dal rimorso per avercela tenuta dentro tanto a lungo.

Per semplice associazione d'idee mi venne da pensare che solo una donna di fede Indu' mi avrebbe atteso fedelmente e senza avere notizie per tanto tempo; qualsiasi altra femmina di qualsiasi altra confessione, che so io ... una Peppinuzza o una Caterinella o magari anche una Assuntina, mi avrebbe mandato a sciacquare lattughe gia dopo ventiquattro ore.

Non pensai a fotografarla quando l'assemblai, ho rimediato adesso, dopo quasi 2000km di percorrenza; adesso che e' viva e in servizio attivo.






La ricoverai dentro la scatoletta che avevo acquistato per l'aborto che tanto mi aveva deluso.

Manjula non batte' ciglio, accetto' di buon grado la sua condizione di compagna di "secondo letto".

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/InsideManjula_1.jpg)

Le istruzioni consigliavano di cablare con filo di rame di sezione di almeno 1mm, idoneo a sopportare 4 ampere, io volli abbondare in quell'occasione.

Riciclai il cavo di alimentazione di un Kelvinator, un vetusto frigorifero che giaceva indisturbato nelle adiacenze dell'ingresso di una villetta comunale in cui le madri si guardano bene dal portare i propri pargoli; fu una mano fortunata anche quella, niente che assomigli a rame o alluminio giace a lungo sui marciapiedi della mia citta'.

Saldai i componenti con perizia e senza falsa modestia, facendo in modo che quelli che erano destinati a scaldarsi non rimanessero aderenti al circuito quanto piuttosto leggermente sollevati, nella fattispecie i due diodi zener e le resistenze da 1w destinate ad alimentare le puntine, alimentarle con poca tensione e pochissima corrente, la qual cosa permette loro di vivere senza pensieri e senza fatica per tanti kilometri.






(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/InsideManjula_2.jpg)

In primo piano il dissipatore del transistor di potenza, e' lui che fa le veci delle puntine e, ve lo garantisco, lui non scintilla, si limita a scaldarsi.

Quando le puntine sottoalimentate si chiudono il transistor si porta in conduzione e permette alla bobina di collegarsi a massa, cosa questa che le consente di gonfiarsi di elettroni fino a saziarsene.

Quando le puntine sottoalimentate si aprono il transistor taglia l'alimentazione alla bobina, cosa questa che la bobina digerisce molto male, nel senso che gli elettroni al suo interno rimangono interdetti, un po' come quando Rainman e' chiuso in una cabina telefonica col fratello e ad un tratto esclama: "oh, oh ... farting!".

Gli elettroni si comportano esattamente come il fratello ganzo di Rainman, vorrebbero scappare ma sono incastrati tra le spire del primario; e' per questo motivo che decidono di trasferirsi in massa fra le spire del secondario che a sua volta e' collegato alle candele.

Giunti nella camera di combustione gli elettroni lasciano la candela gridando a scuarciagola: "meglio bruciati vivi che gasati in una cabina telefonica!".

In secondo piano il condensatore, elemento indispensabile al corretto funzionamento della bobina; infatti per il corretto funzionamento del circuito il condensatore originale viene sconnesso dalla scatoletta delle puntine e in vece sua si usa quell'affare giallo, collegato a valle del transistor di potenza.

Se ci figuriamo gli elettroni come fossero un auto in corsa allora il transistor (o le punte, nella configurazione originaria) rappresentano il guard-rail.

L'auto in corsa cozza sul guard-rail e comincia a rimbalzare e rotolare di qua e di la fino a dissipare tutta la propria energia.

Il condensatore si comporta invece come un bunker di cemento armato, un bunker dove l'auto cozza e si spiaccica dissipando in un istante tutta la propria energia.

Al fine di ottenere una corretta accensione della miscela in camera di combustione a noi interessa che gli elettroni muoiano sul colpo e tutti assieme, pulvis eris et in pulverem reverteris.



segue, Mimmo.

Asha Puthli - The Devil Is Loose ("Non Stop" - 1978) (http://www.youtube.com/watch?v=twne6WWBaIo#)
Titolo: Le Guepiere De Fer
Inserito da: COIO3 - 24 Settembre 2010, 16:58:07 PM




Quando decisi che Manjula non doveva morire mi preoccupai di indagare riguardo le sue abitudini alimentari.

Il manuale suggeriva una dieta di quattro Ampere costanti; mentre mi documentavo capi' all'istante che avrei potuto attingere quei 4A dal connettore asservito al regolatore di tensione.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/Guepiere.jpg)

Mesi prima il vecchio Ducellier, tester alla mano, aveva dato prova di estrema pigrizia; traviato dalle letture forumistiche mi provai di raggiungere la famigerata vite di regolazione e ... ne rimasi ustionato, quell'affare scaldava come un arricciacapelli.

Lottai per una buona mezzora con quell'aggressivo meccanismo finche', esacerbato dalla sua mancanza di collaborazione, gli rimproverai: "dove ti credi di essere? qui non siamo mica al catasto!" e lo licenziai sui due piedi; quello per ripicca si porto' dietro la sedia come se vi fosse stato saldato sopra.

Non fu difficile rimediare un regolatore di tensione elettronico, dovetti pagarlo, e' vero, ma non ebbi a pentirmene, si trattava di roba vintage, "Made in U.S.A" come il boss, insomma roba di lusso ... come il controfiletto di vitellina, stesso prezzo.

Subito dopo mi diedi da fare per trovargli acconcia sistemazione senza trascurare di imbracare la batteria che, dopo il licenziamento del tostapane, era rimasta "sciolta", senza reggipetto intendo.

Rimediai un superbo pezzo di grondaia, quell'affare che si incarica di raccogliere l'acqua piovana che scivola sulle tegole, l'istinto mi suggeriva si trattasse di metallo restio ad arrugginire; lo modellai "brute force" servendomi di una morsa da banco, lo spertugiai li dove ritenevo fosse opportuno spertugiarlo e infine lo fasciai con nastro isolante li dove avrebbe potuto stuzzicare il morsetto positivo della batteria; lo fasciai dopo che mi scoppietto' tra le mani, il famoso senno di poi ...

Terminato il prezioso manufatto lo provai sistemandolo addosso alla batteria; agganciate le bretelline laterali mi allontanai di un passo per meglio raccogliere un'occhiata d'insieme e mi accorsi di aver creato una sorta di guepiere capace di accogliere tra le sue generose coppe il lussuoso regolatore; la stessa Manjula trovo' conveniente sistemazione andando a riempire la seconda coppa rimasta vacante.






(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/WiredManjula.jpg)

A differenza del suo predecessore il nuovo regolatore riusciva a svolgere il proprio dovere succhiando solo pochi milliAmpere di corrente, lasciando disponibile un bel po' di linfa che avrebbe convenientemente nutrito Manjula, senza per questo saturare la capacita' del cavo di alimentazione ne' quella del fusibile preposto a proteggere quel tratto di circuito.

Senza indugio alimentai la mia scatoletta derivando dal cordone ombelicale che nutriva il regolatore, cordone formato da cavo rosso/nero che non avevo acquistato e del quale in conseguenza di cio' avevo largheggiato.

Avrei voluto usare del nastro isolante per sigillare la derivazione ma scartai subito l'idea, quella soluzione aveva un che di provvisorio e la trovai di cattivo auspicio e, mi si consenta, di auspici cattivi  io me ne intendo.

Ricordai di avere un connettore a striscia pieno zeppo di vitine dove poter inserire saldamente i cavi; decisi di usare quello e andai a tirarlo fuori dal cassetto etichettato "Lost & Found".

Gli specialisti chiamano quel genere di connettore usando un termine antidiluviano, "mamut" se non vado errato, il che se non altro mi convince si tratti di connettorizzazione di consolidata efficacia.

Quel genere di connettore, assieme al filo rosso/nero, e' tra le prime cose che i vostri amici vi mostrano quando decidono di indispettirvi ostentando orgogliosi la loro sterminata attrezzatura; in quei casi io mi limito ad osservare: "hai tante cosine interessanti nel tuo laboratorio ...".

Mi dispiacque tantissimo di non poter usare il nastro isolante in quell'occasione, il nastro isolante e' la cosa che scivola piu' facilmente nelle tasche strette dei jeans, fate la prova se non credete.

Io adoro il nastro isolante, lo uso un po' dappertutto, tranne in cucina, per la preparazione delle pietanze intendo.

Ricordo di averlo usato anche quella volta che mi sfondai il dito indice tentando di scoperchiare il caveau delle puntine; rimediai fasciando con carta da guarnizioni e stringendo con quattro giri di nastro; attagno' all'istante.

C'e' poco da storcere il naso ... solo esponendosi ad avvelenamenti e a virulente infezioni batteriche e' possibile costruirsi una vigorosa dotazione di anticorpi izzaKortnoKiloK (Verdone, in "Acqua e Sapone").


segue Mimmo


1-2-3-4 GIMME SOME MORE! (http://www.youtube.com/watch?v=Gee4H2kjpeY#)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 24 Settembre 2010, 17:55:39 PM
A parte la casa di Manjula, che ha il tipico aspetto di un contenitore per telecomandi e la faccia di quell'americano che dovrebbe gestire la corrente dell'alternatore è tutto perfetto, sopratutto l'impagabile cronaca che è sempre esilarante, queasi un must di questo forum  ;D

PS

"The devil is loose"

avevo confessato la mia ignoranza musicale e difatti dal titolo temevo si trattasse di brano di una rock band satanica  (stupid) ...solo dopo ho visto il video, pezzo che tra l'altro conosco perfettamente. Più che altro sono sempre stato ostile a ricordare i nomi dei brani e degli artisti, lo stesso mi accade quando conosco qualcuno, dopo 3 secondi mi sono già dimenticato il nome  (help) , lo stesso ovviamente vale per i film e gli attori  (sorpreso)

Titolo: Brutti, Sporchi e Cattivi (dietro le quinte)
Inserito da: COIO3 - 27 Settembre 2010, 20:23:38 PM
Trovata degna sistemazione a Manjula mi spostai all'estrema periferia anteriore del vano motore; avevo da saldare vecchi conti in sospeso e spazzare via il vecchio per far posto al nuovo.

Adoro quel cofano motore, vi regno sovranamente incontrastato.

Avevo sempre avuto un buon rapporto con la mia ventola, pur diversamente abile mostrava un contegno irreprensibile; all'occhio del profano poteva sembrare cocciuta e ostinata tuttavia aveva il dono di saper ascoltare e quando riconosceva buone le argomentazioni del proprio interlocutore recedeva dalle proprie posizioni senza farsi pregare piu' di tanto.



segue, Mimmo

Shakin' Stevens - Green Door (http://www.youtube.com/watch?v=YqQasoWm7Kg#)
Titolo: Brutti Sporchi e Cattivi (dietro le quinte)
Inserito da: COIO3 - 27 Settembre 2010, 20:29:05 PM
Arrivato alla bavetta ebbi la sorpresa di notare una evidente variazione nella sua solita e indisponente "espressione facciale".

"Che piacere vederti!" esclamo', come facevano le compagne di classe quando andavano ai balli e non se le filava nessuno; io ... muto.

"Chi l'avrebbe detto, dopo tanto tempo ..." tento' di blandirmi; aveva l'espressione di chi ha imparato quanto perfido e tiranno possa dimostrarsi il tempo; io ... muuto.

"Sei sempre il solito, audace e di poche parole ..." mi incoraggio', mentre le slacciavo i bulloncini da 8 delle bretelline; io ... muuuto.

"Ce l'avrai mica con me?" mi interrogo' con aria smarrita, mentre controllavo le fessure del radiatore.

Strillo' qualcos'altro mentre mi disponevo a lanciarla via ma non le stetti a sentire, piuttosto le rinfacciai "dove ti sei fatta l'estate ti farai anche l'inverno, puoi credermi sulla parola!".

Da quando avevo montato il radiatore nuovo quella bavetta aveva perso tutta la sua sudicia avvenenza e la sua appetitosa ritrosia.



segue, Mimmo.


04 - Why Do You Treat Me This Way (http://www.youtube.com/watch?v=4Y602wqj7PM#)
Titolo: Brutti Sporchi e Cattivi (dietro le quinte)
Inserito da: COIO3 - 27 Settembre 2010, 20:34:28 PM
Arrivai all'enigmatica scatoletta delle punte; ci crediate o no, quella scatoletta odiava il colore rosso.

Indossavo la mia camiciona di flanella a quadrettoni rossi il giorno che tento' di tranciarmi l'indice, non riuscendo a mozzarmelo si vendico' sulla camicia riducendola a brandelli.

Indossavo una maglietta rossa anche il giorno in cui si rifiuto' categoricamente di lasciarsi penetrare, quasi avesse le vitine saldate; si trattava di una maglietta decorata con il busto di Ernesto Guevara nel periodo in cui si era gia impratichito nell'uso delle armi, era gia diventato il "Che" intendo.

Per un certo periodo si rifiuto' sistematicamente di lasciarmi inquadrare l'anticipo; si rifiutava tutte le volte che indossavo i guanti per proteggermi dai suoi agguati; poi un giorno smise di osteggiarmi, divento' piu' collaborativa quando buttai via i guanti col bordino rosso e ne indossai un paio nuovo, simile ma col bordino azzurro.

Quel fatidico giorno di cui scrivo avevo deciso di ricorrere a contromisure estreme; vi sembrera' sciocco, lo so, tuttavia lo riporto per dovere di cronaca.

Indossai una maglia rigorosamente nera, oddio ... era stata nera da giovane, tuttavia rimaneva ancora sufficentemente scura.

Un paio di costosi guanti da giardiniere color antracite mi garantivano riparo da eventuali aggressioni.

Per ulteriore scaramanzia avevo indossato dei boxer color "BellAbbissina" artisticamente decorati dal maschio e incoraggiante motto "Memento Audere Semper", stampigliato proprio all'altezza del Capo di Buona Speranza.

Quel giorno fatidico avvicinai il giravite alla scatoletta e quella si dimostro' straordinariamente arrendevole e le vitine vennero via come se qualcuno le girasse dall'interno; e' la nuda e cruda verita', liberi di non crederci.

Non posso affermare che quella scatoletta avesse un orientamento politico, non posso farlo e non lo faro', mi limito a riportare i fatti, ambasciator non porta pena semmai una buona speranza.



segue, Mimmo.

Shakin' Stevens - This Ole House [totp2] (http://www.youtube.com/watch?v=4XzdQKRkZac#)
Titolo: Brutti Sporchi e Cattivi (dietro le quinte)
Inserito da: COIO3 - 27 Settembre 2010, 20:40:01 PM
Le puntine mi aggredirono con veemente isteria verbale.

"Chi sono quelle puttanelle tedesche?" abbaiarono.

"Quali tedesche?" risposi, trasecolando come cadessi dalle nuvole.

"E poi, chi l'ha detto che non sono serie ..." tentai di difendermi, cadendo miseramente nella loro astuta trappola.

Posso raccontare incredibili e iperboliche panzane quando ho la coscienza pulita ma non quando sono in mala fede, e' un mio limite, diversamente bazzicherei nel forum BMW.

"Sai benissimo di chi parliamo, quelle bugiarde che si fanno passare per "Franzose" mentre sono soltanto delle sporche mangiakartofell ...".

"Non sono sporche ..." replicai timidamente, incapace di mentire.

"Ti abbiamo dato i migliori mesi della nostra vita ..." cominciarono a piagnucolare.

"Lo so, lo so e ve ne sono immensamente grato, avete fatto del vostro meglio, adesso e' ora che riposiate ..."

"FINIREMO IN DISCARICA!" strepitarono.

"Assolutamente no, lo giuro, resterete per sempre con me, solo vi riposerete, ho gia pronto un posticino comodo e asciutto ..."

"Il cassetto Lost & Found?" domandarono speranzose, rianimandosi un pochino.

"No ... ma che cassetto ... quello e' per gli amici ..." balbettai sbigottito.

Ma come caspita facevano a sapere gli affaracci miei? ... roba da matti.

"Noi ti siamo state sempre amiche!" protestarono indignate.

Le punte sono fatte cosi'; o piangono per farvi sentire in colpa oppure vi aggrediscono per farvi sentire nuovamente in colpa, un ennesimo e irrimediabile caso di "uallera abbuffata"

"Per amici intendevo ... " tentai di spiegare, ma poi rinunciai sopraffatto dall'assurdita' della situazione.

"Le put.. le tedesche le ho prese a mezzo servizio, un lavoretto semplice, sarebbe stato umiliante per voi ..." cercai di adularle.

"Voi siete le predielette, starete sempre con me, nel cofano posteriore, pronte ad intervenire in caso di bisogno" mi provai a rassicurarle.

"Il cofano e' rumoroso, ed e' anche freddo da quando hai tagliato il terminale della marmitta!" mi rinfacciarono, apostrofandomi con una indisponente vocetta stridula.

"Bella riconoscenza ..." attaccarono, quelle velenose impiccione.

Era piu' di quanto fossi progettato per sopportare.

"Oh! ma perche' non ve ne andate un attimino a sciacquare lattughe!" sbraitai, strappandole fuori dalla scatoletta.

Le punte sono fatte cosi', vanno avanti fino a quando colmano la misura, quando la misura "trabocca" si decidono a piantarla e ... vanno in giro a dire che siete un bastardo intrattabile.



segue, Mimmo.

Shakin Stevens - You Drive Me Crazy (http://www.youtube.com/watch?v=cSx7osxTCXI#ws)
Titolo: Brutti Sporchi e Cattivi (dietro le quinte)
Inserito da: COIO3 - 27 Settembre 2010, 20:58:35 PM
Rivoltai la scatoletta con cameratesca e maschia risolutezza e mi adoperai per liberare "monsieur" dalla sua rigida braga.

"Giunta e' l'oVa che volge il disio, convien c'agli amici io dica addio ... nevveVo?" esordi' con amara enfasi.

Avevo notato che ogni qualvolta lo toccavo sotto, il mio "condensator" principiava a poetare e gli si scioglieva un'erre moscia da far accapponare la pelle.

"E' dunque vero?" mi chiese con voce lamentosa, quando ebbi smesso di pastruniarlo.

"Tu quoque, Brute ..." gli rimproverai, facendo in modo che il mio viso esprimesse tutta la mia delusione.

"Jean Pierre!" mi corresse il pedante gallo, arricciando le "erre" come se avesse le adenoidi intasate dal muco.

"L'ho vista, sai, quella scatoletta dans la coffre, so bene cosa contiene ... le batard cochon, sans pere, sans mere ..."

"Da chi l'hai saputo? Le punte, le amichette del cuore ..."

"Jamais! ces maudite putain, ces mauvaise langue ..." accuso' con veemenza, cercando di addossare alle "cuginette" tutto il suo fardello di correita'.

"Cochon, putain, batard ... certo che avete creato un bell'ambientino signorile quaggiu'!" esclamai indignato, "e io lassu', con lo sterzo in mano, a raccomandarmi l'anima a Cristo!"

Jean Pierre, seppur petulante e umorale, era d'indole assai gentile e raffinata, tronco' immediatamente quella discussione che lo screditava ai miei occhi.

"Che ne sara' di me?" chiese con un filo di voce, come recitasse un'orazione funebre.

Armatomi di pazienza gli spiegai cosa avrei fatto di lui, gli spiegai a cosa era destinato e anche a lui offri' parole di stima e di eterna riconoscenza.

I miei progetti non incontrarono la sua approvazione.

Comincio' a piagnucolare dicendo che quand'anche si fosse liberato dell'unto sarebbe rimasto comunque esposto alla polvere e all'aria aperta (lamento' vari e inesistenti acciacchi); termino' dicendo di disapprovare "in toto" le mie scelte trovandole intollerabilmente degradanti.

"Je m'en fous" lo liquidai, emettendo la mia sentenza senza appello.

Sistemato che l'ebbi, saldamente ancorato alla barra dei fari sotto la bobina, presi a lustrarlo per liberarlo dal nero velo untuoso che offendeva la sua lucida corazza.

"AmoV c'a nullo amato amaV peVdona ..." attacco'.

"AmoV c'al coV gentil Vatto s'appVende ..." prosegui' con voce piena di enfasi libidinosa.

"Finiscila ..." lo ammoni', con la solita cadenza dialettale di cui ho gia dato accenno; non mi dispiaceva che poetasse, solo l'avrei voluto piu' maschiamente virile, meno moscio dico.

Intendiamoci, raccontando quello che racconto non voglio insinuare proprio nulla, mi limito ad osservare che per il lavoro che era tenuto a svolgere, Jean Pierre si dimostrava esageratamente raffinato.



segue, Mimmo.

Shakin' Stevens - Shirley 1982 (http://www.youtube.com/watch?v=yRN2Iz9lCsk#)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 29 Settembre 2010, 17:20:31 PM
Posizionata ed alimentata Manjula, "ripulito" il vano elettrico competente per territorialita' alla scatoletta delle punte che nel frattempo avevo ribattezzato "giovane avanguardista", mi rimaneva di effettuare gli ultimi collegamenti.

Per intercettare il connettore "femmina" delle puntine nonche' il piu' gagliardo connettore maschio che si protunde dalla bobina mi abbisognavano dei connettori che in questa sede si conviene definire "a banana".

Non fate come me, non perdete tempo a rovistare nei cassetti di amici e parenti, nessuno possiede connettori "a banana".






(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/UBruttu.JPG)

Mi riusci' di scovare gli esotici connettori da "U Bruttu", una botteguccia sita nei pressi della sedicente zona industriale della mia citta', zona malfamatissima nella quale mi recai a piedi quasi scalzi e abbigliato come un senzatetto, per non destare sospetti.

L'ergastolano che me li vendette aveva i modi poco urbani di un razziatore di cavalli a mano armata; se non era il calcio di una pistola quello che gli sporgeva all'altezza del rene destro allora si trattava di un'ernia spinale di forma perlomeno insolita.

"The Ugly" sbatte' sul tavolaccio un maschio e una femmina della razza che avevo richiesto, probabilmente li sbatte' per farmi capire chi e' che comandava; i connettori mi guardarono come se mi scongiurassero "portaci via di qui", il pistolero mi guardo' con la tipica espressione da "due euro".

Calcolai che versando due euro per due connettori avrei pagato vile metallo alla modica cifra di ventottomila euro la libbra; dopo acuto calcolo mentale mi decisi a chiedere quattro femmine e quattro maschi; tenendomi sotto i dieci pezzi il grassatore non avrebbe avuto il coraggio di raddoppiare la posta.

Per fargli capire che non scherzavo cominciai a grattarmi la natica destra con l'ardore di chi preferisce la rude abrasione meccanica alla molle carezza del sapone; "U Bruttu" capi' che ero un osso se non proprio duro quanto meno sporco, non ebbe il coraggio di rilanciare e io mi portai a casa il mio "piatto di parol", a settemila euro la libbra.






Tornato a casa ebbi la soddisfazione di vedere il connettore femmina calzare a pennello al maschio della bobina mentre il connettore maschio si precipitava e scompariva tra le voluttuose spire della femmina delle punte; durai fatica a convincerlo a venir fuori; mai visto un connettore cosi' innamorato, lo considerai di buon auspicio.

Giunto a quel punto mi bloccai pensando a cosa fosse piu' intelligente fare, se portare i contatti dalla barra fari a Manjula oppure se non convenisse meglio allungare i contatti da Manjula alla barra fari; uno spezzone di cavo elettrico che giaceva da tempo sul fondo di "Lost & Found" si dimostro' sufficentemente bidirezionale per risolvere la questione senza che io avessi a disturbare la corteccia cerebrale.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/ManjulaTail.jpg)

Trovai giudizioso far correre il nuovo cavo accanto alla matassa di cavi preesistente; sarei tentato di affermare di aver scelto delle fascette "color che fosforesce" per far meglio risaltare il contrasto cromatico nella foto; in verita' anche quelle oscene fascette vennero fuori da "Lost & Found" il che, se non altro, denuncia il cattivo gusto di colui che le acquisto'.






Subito dopo aver garantito la necessaria continuita' elettrica a Manjula mi avvidi di aver lasciato sguarnito l'ombelico del "figlio della lupa"; le vecchie cuginette mi avevano tanto esasperato da farmi dimenticare di montare "Lily e Marlen" attorno alla camma dell'ermetico camerata.

Subito dopo aver sistemato le teutoniche gemelle recuperai l'occorrente per inquadrarne la fase e l'alzata e li ebbi un attimo di titubanza; per poter procedere secondo l'uso consueto avrei dovuto chiedere l'aiuto di "Jean Pierre" che aveva smesso di darmi confidenza da quando l'avevo spostato ai piani alti.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/WhoFramedMonsieur.jpg)






Infilai la proboscide di Jean Pierre nel maschio libero della bobina, subito appresso attorcigliai un capo libero della lampadina e alla fine calzai la femmina delle punte al fine di compattare il tutto.

Accarezzai la coda di Jean Pierre e non appena quello comincio' a cantare "La pVima cosa bella che ho avuto dalla vita ...", un brano di Nicola di Bari che i meno giovani ricorderanno sicuramente, mi senti' abbastanza fiducioso da dare corrente all'impianto e procedere alle necessarie regolazioni; risolsi in 2 minuti.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/GottaGoHome.jpg)

Capi' di aver proceduto bene quando udi' "Lily e Marlen" gridare "Eia-Eia-Eia" e il giovane avanguardista rispondere, per la prima volta da che lo conoscevo, "Alala'"; andavano d'amore e daccordo e anche stavolta trovai la cosa di buon auspicio, sospettosamente di buon auspicio.

Le cose stavano filando troppo lisce, per ritardare la prova finale rimontai tutto quanto era necessario rimontare al fine di avere la vettura in "assetto da corsa", alla peggio avrei adulato Jean Pierre e sarei tornato a casa comunque; quando terminai di rimontare mi accorsi che il connettore maschio di Manjula si protendeva "motu proprio" in direzione della femmina delle punte, l'ultimo disperante propizio auspicio.






(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/NewWires.jpg)

In preda al piu' nero scoramento ... infilai la femmina di Manjula al "-" della bobina ... il maschio si era gia infilato da solo nella sua sede naturale ... appoggiai la fronte allo sterzo ... chiusi gli occhi ... appiccai il fuoco.

Non c'e' da guardare la luna e nemmeno da contare gli auspici propizi, c'e' una sola regola a questo mondo ... la fortuna aiuta gli incapaci.

Il mio cavallo senza nome si mise a nitrire con commovente regolarita'.

Io, come a sottolineare che non ci volevo credere, mi misi a sbraitare come se Mike Tyson si fosse invaghito di me.



segue, Mimmo.

BORN TO BE ALIVE - Patrick Hernandez (http://www.youtube.com/watch?v=O59EwGHY0Rw#)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 29 Settembre 2010, 20:25:35 PM
Come va? Bene, grazie ;)

Il manuale che accompagna l'accensione Velleman, da me ribattezzata Manjula, elenca i seguenti vantaggi derivanti dall'uso di una accensione transistorizzata.


Avvio migliore

Verissimo, il motore si avvia meglio; ho portato la 2cv dal livello del mare ai 1100 metri di altezza guidando ad andatura ben piu' allegra del mio consueto al fine di stressare la meccanica.

Il motore non perde un colpo e anche spegnendolo in cima alla salita si mostra rapido a rimettersi in moto, per quanto caldo sia.

Resta il fatto che quando la benzina trabocca dalla vaschetta sgocciolando dall'apposito forellino alla base del collettore la vettura vuole il suo tempo per rimettersi in moto, ma questo credo sia un problema riguardante il reparto alimentazione.


Minor inquinamento

Balle, lo scarico puzza come il suo solito; l'unica cosa che ha redento "i miei fumi" e' stata la revisione della testata; non ho fatto analizzare i gas con l'apposito strumento, tuttavia "a naso" non mi sembra che siano da "bollino verde".


Risparmio di carburante

Magari ... c'e' un risparmio, e' vero, su e giu per le mie montagne, percorrendo sempre e soltanto le solite strade, si guadagnano circa 500 metri, come dire 15.5 Km al litro invece di 15. Suppongo che a parita' di prestazioni, percorrendo sole strade di pianura non si realizzi alcun risparmio.


Miglior rendimento ad alta/bassa velocita'

Vero, per quanto riguarda la bassa velocita', o per meglio dire il basso numero di giri.

Se spalanco la seconda attaccando un tornante "tosto" il motore riprende senza strozzarsi, anche sotto i 30Km/h; il miglioramento piu' evidente l'ho notato in pianura, in 4a marcia, aprendo il gas, gia a 2000 giri, il motore riprende con vigore senza perdere colpi, senza sputacchiare, senza sussultare, vibra ma prosegue con "vigore"; insomma il miglioramento c'e'.

Raramente mi spingo oltre i 4000 giri, sicche' non posso riportare gli eventuali benefici "a tavoletta".


Minor consumo delle puntine

Verissimo, ho gia percorso oltre 2000 km e a vista "Lily e Marlen" sono ancora immacolate; credo che possano andare avanti ad oltranza, per molti molti km.




Insomma se l'avessi saputo in anticipo l'avrei montata molto prima sta benedetta accensione, sempre che ne avessi avuto il coraggio.

I benefici si riscontrano nei momenti dove candele/punte/condensatore mostrano i loro limiti, spalancando l'accelleratore a basso regime, ad alta temperatura, in caso di carburante "fuori norma" etc.

Provando i benefici di questa versione "artigianale" posso credere alla parola di tutti coloro che vantano la dolcezza di funzionamento delle vere centraline elettroniche, quelle il cui microchip permette di variare efficacemente la curva di anticipo di accensione secondo le condizioni reali di utilizzo.

L'unico vantaggio della mia artigianale scatoletta rispetto alle soluzioni professionali e' che, dovesse defungere, mi basta staccare i connettori a banana, collegare le punte e il condensatore esterno al terminale della bobina e ... torno a casa.

Concludendo, tanto divertimento, pochi vantaggi, una backdoor non disprezzabile; onestamente niente di piu' e niente di meno.


Un'ultima parola riguardo al modo di "porgermi" al forum.

Non credo che quello scelto da me sia il modo migliore di proporre qualcosa di serio o interessante, specialmente nei topic riguardanti la meccanica.

Disgraziatamente quello che ho adottato e' l'unico modo di esprimermi che mi e' congeniale, la scelta nel mio caso sarebbe se fare il buffone pur dicendo qualcosa di utile oppure non dire niente del tutto; se mi capitasse in seguito di aver qualcosa di serio da dire, se mi capitasse di dirlo in un periodo meno "scanzonato", allora faro' pubblica ammenda.

Io ho fatto la mia scelta, so che risulta disprezzabile alla maggioranza di chi legge, me ne scuso.


P.S. Le foto sono una merda, lo so; la musica, per quanto possibile, anni '70.


Bye. Mimmo.

Santa Esmeralda - Don't Let Me Be Misunderstood (http://www.youtube.com/watch?v=t8NVQ0iao0g#)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 30 Settembre 2010, 14:54:27 PM
Io invece ho trovato tutto molto simpatico!!!

Un modo diverse per descrivere meccanica ed elettronica.

Se molti docenti scegliessero questo metodo per insegnare, molti sarebbero gli alunni felici ed forse imparerebbero anche qualcosa!!!

(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: bulè - 30 Settembre 2010, 15:23:42 PM
E' sempre un piacere leggerti mimmo!!

Una domanda, non capisco come mai tu abbia divuto staccare il condensatore; io, montando la centralina R5 non ho dovuto fare quella modifica, anche se un secondo "Jean Pierre" l'ho comunque fissato alla barra fari per le evenienze.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 30 Settembre 2010, 22:04:15 PM
Citazione da: scanner79 - 30 Settembre 2010, 14:54:27 PM
Un modo diverse per descrivere meccanica ed elettronica.

Si, un modo molto diverso  (muoio) resta il fatto che a qualcuno potrebbe dare fastidio, mi sembrava giusto chiedere venia.

Quello che scrivi mi fa ricordare che non ho ringraziato tutti quelli che hanno avuto parole di apprezzamento o che si sono comunque in qualche modo divertiti a leggere le mie peripezie.

L'avrai notato, non rispondo mai a chi mi rivolge dei complimenti perche' ... mi imbarazzano, il che probabilmente significa che tutta questa faccia tosta non ce l'ho, non cosi' tanto tosta ;D con te ovviamente e' diverso, tu ormai sei di famiglia  (abbraccio)

Grazie a tutti  (felice)


Bye. Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 30 Settembre 2010, 22:40:33 PM
Citazione da: bulè - 30 Settembre 2010, 15:23:42 PM
non capisco come mai tu abbia divuto staccare il condensatore

Ciao bule, grazie anche a te  (abbraccio)







Ho scollegato il condensatore essenzialmente perche' nello schema allegato al kit si impone di scollegarlo.

(http://schematics.circuitdiagram.net/thumbs/viu1282791075s.jpg)
Non sono in grado di capire se tenendolo al suo posto possa influenzare il circuito impedendogli di funzionare correttamente.

(http://schematics.circuitdiagram.net/thumbs/cqs1282791164i.jpg)
Quello che so con certezza e' che nel caso il condensatore andasse in corto, il circuito smetterebbe di funzionare, perche' pur aprendosi le punte la corrente continuerebbe a fluire attraverso il condensatore e il transistor pilota (T1) non riuscirebbe a vedere alcuna variazione di tensione sulla sua base.

Spulciando qua e la, in piu' di un'occasione ho letto che non e' strettamente necessario che il dielettrico salti per mandare in corto un condensatore, alle volte e' sufficente l'aumento della temperatura per fargli perdere buona parte delle sue capacita' isolanti; in pratica quando riscalda ti combina casini e quando si raffredda fa lo gnorri  (muro)


La cosa divertente di "Jean Pierre" e' che quand'anche saltasse il condensatore sul circuito (C1), lui o l'altro "figlio di nessuno" che tengo di scorta, potrebbe facilmente prenderne il posto.

Accensione transistorizzata a parte, dopo quanto letto sul forum avevo deciso di spostare comunque il condensatore vicino alla bobina, personalmente la trovo una soluzione intelligente.

L'ultima cosa, leggendo il link si puo' evincere che il suddetto circuito e' adattabile anche alle vetture con impianto elettrico a 6 volts,  http://circuitdiagram.net/transistor-ignition.html (http://circuitdiagram.net/transistor-ignition.html)


Bye. Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 31 Ottobre 2010, 18:47:47 PM
Salve a tutti.
Complimenti per il lavoro svolto, non solo per l'opera letteraria ma anche per le spiegazioni tecniche che hai saputo amalgamarci. Anche se sei per il preconfezionato comunque ne sai piu' di quanto volessi far credere. Bravo, ottimo lavoro.
Adesso la meto io una canzone per sottolineare l'impresa.
holding out for a hero Bonnie Tyler (http://www.youtube.com/watch?v=7f_HsjpSVaI#)
Un saluto.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabri2cv - 31 Ottobre 2010, 19:29:04 PM
Un 3d per me oramai mitico , già ti ho fatto tante volte i miei complimenti per questo.
L'unica cosa da aggiungere è che il circuito di cui hai tentato l'assemblaggio la prima volta e che poi non ti ha funzionato ti posso garantire che è efficace e funziona bene se non adotti componenti non originali. Io l'ho assemblata e montata sulla turbinosa e ad oggi non mi ha mai dato problemi, quelli che ho derivano da altre cause.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 03 Novembre 2010, 18:32:46 PM
Ciao intrepido Fabri  ;D son contento che lo schema di pitmix a te funzioni, cosi' ne testimoni la funzionalita'.

Ti dispiacerebbe fotografare il circuito che hai realizzato? mi piacerebbe vedere la "forma" dei 4 diodi zener che hai montato.

Credo che a me abbiano rifilato 4 diodi non perfettamente equivalenti a quelli richiesti, infatti quando provai la mia accensione i 4 pargoli scottavano da non poterli toccare; ovviamente non conosco nessun modo di provare che quelli da me montati siano realmente defunti, ad occhio mi sembrano troppo gracili per resistere a 400V di tensione.

Te lo chiedo perche' mi piacerebbe recuperare quell'accensione, ho un'anziana FIAT che ancora va a "punte e condensatore", potrei installarla se riuscissi a recuperarla.


Bye. Mimmo.
Titolo: Welcome To Paradise
Inserito da: COIO3 - 31 Marzo 2011, 12:26:19 PM
Se solo avessi anche minimamente sospettato l'incombenza della disgrazia mi sarei guardato bene dall'imboccare l'autostrada quel mattino.

Eppure il transito di Mercurio nel malefico e belligerante Ariete avrebbe dovuto consigliarmi la prudenza, meglio ancora la diffidenza.

Complice la pendenza tosta del viadotto e l'opposizione aerodinamica del maligno maestrale mi vidi costretto a ingranare la "truasiem"; con mezzo accelleratore la "mulacciona" si assesto' verso i 65 l'ora e mi condusse fino all'imbocco della galleria da 1.5km che porta al versante tirrenico delle montagnacce.

A meta' del nero budello la pendenza si azzera, infilo la "quatriem" e mi becco una "botta di sangue": il motore si strozza come se gli avessero infilato la testa in un sacchetto di cellophane.

Il retrovisore e' pieno di luci minacciose che promettono di spararmi fuori pista impegnando me e la somaraccia in una partita di curling.

"Non lo fare" intimo a voce alta, levo il piede dall'accelleratore e il motore sembra risvegliarsi, lo riprendo e cerco di mantenerlo vivo, seppur sputacchiante, fino all'uscita della galleria; a quel punto, complice la forte pendenza che mi porta verso la costa, metto in folle e aspetto che si regolarizzi al minimo.

Visto che per questa volta non sono morto mi prendo il tempo necessario per dire al cruscotto tutto quello che penso di lui esprimendomi senza reticenze e senza falsi pudori.

La "scecca" sembra aver decifrato il messaggio, smette di darmi fastidio per il proseguio della strada la qual cosa mi lascia il tempo di riflettere sulla natura dell'inconveniente, inequivocabilmente elettrico.

Mi riprometto di procurarmi nuove candele, prima o poi; sarei stato un buon imprenditore se solo avessi cominciato da giovane, mi piace giocare con il destino, fatta salva la pellaccia, la mia pellaccia.

Ho un appuntamento con due braciole di maiale, alle 14:00, il contorno e' a sorpresa; non fidandomi ad imboccare il casello autostradale, dovendo percorrere la lunga statale sottocosta, mi incammino alle 13:00 in punto.

La mula decide di guastarmi l'appetito, ogni dieci metri perde due o tre colpi ma non si ferma, prosegue lasciandomi incerto e facendomi presagire il peggio; credo lo faccia al solo scopo di scassarmi ...


Abbandono la costa e mi inerpico sul fianco della collina che ospita il mio domicilio.

Ho gia percorso 28 dei 31km che mi separano dalle braciole, la sceccazza avrebbe potuto fermarsi ovunque, decide di farlo proprio davanti le tre vetrine del Bar-Pasticceria piu' frequentato del quartiere.

Non e' tanto per il parcheggio alla "minnifuttu" che riesco a racimolare, mal costume mezzo gaudio; e' proprio il rantolo agonizzante del motore che cattura l'attenzione della "meglio gioventu'" borgatara.

Tiro il manico del freno di stazionamento e mi sfogo.

"Brava stronza! Ottima scelta! Facciamoci riconoscere!".

Cominciarono a "firriarmi" in testa le note di un rock acido http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg210613#msg210613 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg210613#msg210613)


continua Mimmo.
Titolo: Settemila Caffe'
Inserito da: COIO3 - 31 Marzo 2011, 17:44:36 PM
Due vitelloni abbandonano il fianco della loro "chatenet" disponendosi ad attraversare la strada, diretti verso di me, non prima che uno dei due infili il braccio nell'abitacolo per togliere le parole di bocca a Carmelo Zappula che sbraita a scuarciagola, a beneficio dell'intero quartiere; il quadriciclo a motore smette di vibrare.

Sono sulla trentina e devono essere due "male bestie", lo stato italiano si finanzia con le accise sui carburanti, devi proprio combinarla grossa per vederti negare il diritto a bruciare benzina alla guida di un mezzo decente.

Faccio a tempo ad aprire il cofano motore quando vengo soffocato dalla potenza del loro dopobarba, un'essenza profumata che va per la maggiore nelle periferie metropolitane; "Pimp Guy"  credo si chiami ed e' venduto in pratiche confezioni da due galloni con tanto di pompa a pedale per agevolare l'aspersione.

"C'e' pobbblema?" vengo interrogato, in siciliano arcaico.

"Di quannu bbrisci a quannu scura" rispondo asciutto, nel medesimo idioma, nella speranza di scoraggiarli.

Il laconico scambio in inglese suonerebbe: any problem? from dawn till dusk.

"Che ... di macchina!" mi informa il piu' corpulento, allo scopo di saggiare le mie difese; "pare 'na buatta" (boite, in francese) prosegue, calcando la dose; se solo avessi avuto una fedina penale di metraggio comparabile mi sarebbe piaciuto picchiarlo con una combinata da 32; in mancanza di titoli preferisco non commentare.

Nei pochi secondi di silenzio che seguirono mi convinsi che il problema non fossero le candele, le candele non muoiono a coppia e subitaneamente, come mi sarebbe piaciuto accadesse ai due cazzoni che mi piantonavano.

Per puro scrupolo di coscienza mi decisi a controllare il tubo della benzina che dalla pompa porta al carburatore, giusto per fare qualcosa; appena mollato dall'ugello del carburatore, il tubo rilascio' uno sputo di benzina sospinto dalla membrana della pompa.

"La benzina arriva ..." affermo' il mio aguzzino.

"Sagace" lo gratificai, senza timore che si potesse offendere, non era quello un vocabolo che andasse per la maggiore nei primi sei canali della tv.

Cosi' dicendo mi infilai al posto di guida; girai la chiave e il motorino d'avviamento comincio' a singhiozzare svogliato perdendo vigoria un giro dopo l'altro.

"La batteria e' fottuta ..." esclama il corpulento, come se la cosa lo riempisse di gioia.

"I guai non vengono mai da soli ..." commento io, mentre, imperturbabile in viso, constato che i guai certe volte si comportano proprio come i co...ni, gradiscono fare coppia.

"Che ... di macchina" ripete, stavolta con commiserazione, "perche' non la ietti (jetez, in francese); anche in questa occasione evito di rispondere.

"La vendi?" domanda inaspettatamente il secondo compare rompendo il proprio mutismo.

"Ci posso fare un pensiero ..." rispondo, senza aver l'aria d'incoraggiarlo.

"Quanto vuoi?" torna a chiedere.

"Settemila mi sembra una valutazione giusta ..." rispondo, come di malavoglia.

"QUANTU?" esclama sbalordito, ripiegando all'arcaico idioma.

"Settemila euro" ripeto.

"SETTEMILA K...I" protesta indignato mentre rivolge i palmi delle mani di taglio sotto l'ombelico come a formare una "V" maiuscola.

Avrei voluto chiedergli se davvero avesse bisogno di tutta la roba che chiedeva, ma non lo feci; non sono mai stato omofobo, e se lo sono mai stato ho smesso di esserlo, tuttavia non ho mai sopportato l'ingordigia riguardo le pratiche sessuali; continuai a trincerarmi nel mio sdegnoso silenzio.

Mentre i due compari si lanciavano in una sfrenata descrizione toponomastica dell'intera zona genitale maschile associando ciascun termine alla cifra "settemila" cominciai a rimunginare tra me e me.

Il problema era di natura elettrica, il motore non scoppiettava e non singhiozzava e la benzina scorreva copiosa sotto la spinta dalla pompa; relegando il problema al solo comparto elettrico, rimanevano due principali indiziati: la bobina e manjula.

Avrei dovuto fare delle prove, sfruttando i connettori volanti della mia accensione e ricorrendo all'aiuto di "monsieur Jean Pierre"; convenni immediatamente che non era il caso di mettermi a discutere con il mio effeminato aiutante di fronte a quei due mammiferi maleodoranti, avrebbero potuto male interpretare ...

Serviva una mossa risolutiva per liberarmi dall'incomoda presenza dei due loschi individui e rimanere padrone della situazione.

"Va bene ... ho capito ... " attaccai risoluto, "adesso la spingiamo in discesa e sicuramente si mette in moto".

Sentirmi coniugare il verbo spingere in prima persona plurale ridusse all'immediato silenzio i miei due incomodi testimoni.

Non feci in tempo a chiudere il cofano che Carmelo Zappulla fu costretto a riprendere le proprie sguaiate e rumorose performance.

"Adesso si ragiona" commentai, tra me e me.



continua Mimmo. (appl)
Titolo: Le Cabotin
Inserito da: COIO3 - 01 Aprile 2011, 22:41:06 PM
Mi rovistai le tasche con la stessa nervosa cupidigia con cui una gallina razzola un letamaio, ne accesi una e dopo aver buttato fuori un po' di fumo decisi di prendere il toro per le corna.

Mi tolsi il giaccone e lo spinsi dentro il finistrino, sistemai la cicca "a calcio d'angolo", tirai su il cofano, lo bloccai nella sua sede e, sistemate entrambe le mani sulla barra fari, lanciai uno sguardo minaccioso al vano motore.

"Ei fu siccome immobile, dato il moVtal sospiVo, stette la spoglia immemoVe oVba di tanto spiVo" attacco' Jean Pierre, senza che lo avessi minimamente sfiorato, ne' sopra ne' sotto.

"Sciacallo ..." commentai, e subito dopo, con algido distacco, diressi sguardo e mani alla scatoletta nera ancorata alla guepierre.

Qualche mese addietro, cedendo in un momento di debolezza ad uno dei pochi guizzi di amor proprio, avevo acquistato un lussuoso connettore quadripolare allo scopo di alimentare manjula in maniera piu' funzionale, allo scopo di poterla sconnettere all'occorrenza senza essere costretto a svitare ogni singolo filo dal vetusto mamut che avevo in principio deputato allo scopo.

Tornato alla barra fari liberai i terminali di manjula e  subito dopo collegai la proboscide dello sciacallo al terminale della bobina e infine spinsi la femmina delle punte a impacchettare il tutto.

A quel punto, prima di avviare il motore, solitamente concedevo una palpatina d'incoraggiamento al mio condensator; in quell'occasione mi diressi a passo di carica verso l'abitacolo senza degnarlo di uno sguardo.

"Niente caVezzina stavolta ?" mi provoco', con infantile ironia.

Tornai sui miei passi e l'apostrofai con tono di voce inflessibile: "O tu o Mark Spitz, decidi!"

"MaVk ... MaRk ... chi?" domando' balbettando.

"Il toro di Dusseldorf, il cugino di Lily e Marlen, le batard cochon che dorme nel cofano posteriore" gli risposi con enfasi di gioia maligna nella voce.

"Non puo' essere il cugino di Lily e Marlen, Mark Spitz era americano ..." interloqui', contraddicendomi nella speranza di guadagnare tempo.

"Comunque sia ... scalpita e, cosa apprezzabilissima, non parla!" insistei, spingendolo alle corde.

"E ... e io?" torno' a balbettare, con voce smarrita, come chi abbia troppo tardi avuto memoria della spada di damocle che gli pende sul capo.

Senza rispondere mi voltai e puntai il dito indice della mano sinistra ad indicare la batteria di otto cassonetti plurincendiati che giacevano ad una trentina di metri di distanza con le fauci spalancate pronte ad accogliere il loro carico di materiale altrimenti riciclabile.

Nel cofano motore calo' un silenzio di tomba, si sarebbe sentita volare una mosca, non fosse stato per Carmelo Zappulla che si ostinava a sbraitare le sue strazianti litanie non richieste.

Infilai il braccio e la testa nel finestrino aperto, posizionai il cambio in folle e lasciai girare il motorino d'avviamento.

La batteria stava esalando gli ultimi respiri, stentava raschiando stancamente la corona del volano; eppure sembrava che qualcosa si muovesse; lasciai passare una decina di secondi e, infilato nuovamente il braccio nel finestrino, girai nuovamente la chiave pieno di speranzosa trepidazione.

Con l'ultimo suo grido d'animale il motorino riusci' a trascinare i pistoni quel tanto che bastava a che Jean Pierre facesse il suo dovere.

Il motore prese vita.

Ritirato il braccio mi voltai dirigendomi al reparto anteriore e vidi con la coda dell'occhio il "mala carne" corpulento dare di gomito al suo compare; "a soreta!" lo invitai, a voce alta,  inevitabilmente sovrastato dai gorgheggi di Zappulla.

Mentre abbassavo il cofano, con voce pacata dissi: "portami a casa".

"Ci puoi scommettere" butto' fuori l'istrionico monsieur, "fosse l'ultima cosa che faccio!" mi rassicuro', con voce rotta dall'emozione.

Mi arrampicai rapidamente verso casa, stiracchiando il collo alla seconda marcia, gonfio di maschio orgoglio, canticchiando allegramente http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg210765#msg210765 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg210765#msg210765)


Le braciole di maiale erano gradevolmente accompagnate da una peperonata sublime, tanto piu' gradita quanto fuori stagione; il mezzo litro di nero d'avola m'accompagno' alla pennica del giusto.

La vettura era al sicuro; il mio sabato era salvo.



continua Mimmo.
Titolo: Re: Welcome To Paradise
Inserito da: Roberto Threeyes - 02 Aprile 2011, 15:23:43 PM
Citazione da: COIO3 - 31 Marzo 2011, 12:26:19 PM

Visto che per questa volta non sono morto mi prendo il tempo necessario per dire al cruscotto tutto quello che penso di lui esprimendomi senza reticenze e senza falsi pudori.

La "scecca" sembra aver decifrato il messaggio, smette di darmi fastidio per il proseguio della strada la qual cosa mi lascia il tempo di riflettere sulla natura dell'inconveniente, inequivocabilmente elettrico.

La mula decide di guastarmi l'appetito, ogni dieci metri perde due o tre colpi ma non si ferma, prosegue lasciandomi incerto e facendomi presagire il peggio; credo lo faccia al solo scopo di scassarmi ...


continua Mimmo.

Leggendo il tuo avvincente racconto, mi hai fatto ritornare al raduno dei Nebrodi!!
Ho provato le tue stesse identiche emozioni/paure quando ero incolonnato coi babbaluci in direzione S.Agata di Militello!
Come ben sai l'A team ha scoperto il danno: un tubicino di 10cm diametro interno 5mm che porta la benza dal serbatoio al circuito che alimenta la pompa..nonchè il carburatore!!!

in ordine ho pensato le tue stesse cose :

Se solo avessi anche minimamente sospettato l'incombenza della disgrazia mi sarei guardato bene dall'imboccare l'autostrada quel mattino.


Siccome la Rossa....mi stava lasciando proprio nella buia caverna....saltellando e singhiozzando:

A meta' del nero budello la pendenza si azzera, infilo la "quatriem" e mi becco una "botta di sangue": il motore si strozza come se gli avessero infilato la testa in un sacchetto di cellophane.

Il retrovisore e' pieno di luci minacciose che promettono di spararmi fuori pista impegnando me e la somaraccia in una partita di curling.

"Non lo fare" intimo a voce alta, levo il piede dall'accelleratore e il motore sembra risvegliarsi, lo riprendo e cerco di mantenerlo vivo, seppur sputacchiante, fino all'uscita della galleria; a quel punto, complice la forte pendenza che mi porta verso la costa, metto in folle e aspetto che si regolarizzi al minimo.


Ti giuro che è una sensazione bruttissima.....ho provato e detto "pressappocamente"  in ordine sparso...quello che hai scritto su!!!

Quando l'ATEAM ha fatto il miracolo .....nonostante tutto ...rimasi scosso(trimulizzu)per le tre ore successive al fattaccio.

Non ti posso negare che per la via di ritorno ogni minimo rumore (anche i sacchetti con i salumi nebrodensi nel cofano)mi faceva di nuovo tremare!!!!

Al prossimo raduno Mimmuzzu.... (felice)


Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 03 Aprile 2011, 20:35:45 PM
Al prossimo raduno, Roberto  (felice)


(abbraccio) Mimmo.
Titolo: Sogno Della Galleria
Inserito da: COIO3 - 12 Aprile 2011, 17:17:22 PM
E si fece buio in terra.

Mi trovavo a motore fermo e luci spente nel breve raccordo che unisce i due rami della galleria che spertugia i peloritani dallo Ionio al Tirreno.

Uno strano malessere mi pervase, confuso dal cupo e incessante rombo causato dai numerosi mezzi in transito, oppresso da un bagliore rossastro, da raccordo autostradale, una luminescenza angosciante che raccontava di emicranie ed acidita' di stomaco.

Venni giu dallo sportello e sistemate le mani sui fianchi mi piazzai davanti al cofano motore.

"Che vogliamo fare?" domandai alla cavalcatura.

"Ci riposiamo" rispose l'ozioso quadrupede gommato dopodiche', deformando plasticamente il muso, si diede a brucare una strana erba marrone che cresceva inspiegabilmente dall'asfalto.

"Riposa le tue stanche membra e lascia che il tuo puledro pascoli a sazieta'" recito' una voce ammaliante alle mie spalle, come se leggesse Prevert.

Mi girai di scatto e mi trovai davanti una donna scura di capelli e carnagione, sommariamente vestita d'abiti succinti, esageratamente succinti.

Sul lato sinistro della microminigonna che indossava era disegnato lo stemma della casa automobilistica "FORD", quello con la "F" svolazzante; "deve essere una Escort" pensai e immediatamente cominciai a congetturare mentalmente su cilindrata e air-bags.

Prima ancora che potessi presentarmi e domandare ragione e motivo della sua presenza in quel rumoroso e buio budello quella allargo' un sorriso incoraggiante sulle labbra e ricomnincio' a parlare.

"I have something special for you" disse in lingua inglese e subito dopo rivolse i palmi delle mani di taglio sotto l'ombelico, come a formare una "V" maiuscola.

L'invito mi parve troppo esplicito per essere credibile o in qualche modo allettante sicche' evitai di profferire verbo e senza muovere un solo muscolo aspettai che la provocante mora facesse la mossa successiva.

Sotto il mio sguardo incredulo la mora si cambio' d'abito.

Fu come se gli crescesse addosso un "sari" di un qualche tessuto morbido e leggerissimo; il processo di vestizione termino' con uno schiocco, come una bottiglia che venisse stappata, nell'istante esatto in cui un bollino rosso si veniva a stampare sulla sua fronte, proprio nel mezzo della fronte.

La ragazza fasciata dal morbido velo comincio' ad ancheggiare, principio' a danzare al ritmo di una inquietante melodia che sembrava tirata fuori da un qualche strumento a corda torturato a morte.

In quell'ambiente opprimente, con quella colonna sonora, sembrava di trovarsi dentro una qualche miniera abbandonata del Madhya Pradesh.

L'enigmatica danzatrice distese entrambe le braccia davanti a se e subito dopo dal pugno chiuso della mano destra emerse il dito indice ad uncino che lanciava chiari e morbidi segnali di richiamo ai quali sentivo di non poter resistere.

Come ammaliato feci qualoche passo nella sua direzione ma mi bloccai quasi subito perche' mi avvidi di qualcosa che gli si agitava sotto il "sari", a sud dell'ombelico, qualcosa che aveva le movenze e le dimensioni di un capitone adulto, probabilmente lo "special" che mi aveva promesso poco prima.

"Non facciamo scherzi, signorina" intimai con tono minaccioso nonostante mi rendessi conto di quanto inopportuno fosse dare della "signorina" a quell'ancheggiante e lascivo androgino.

"Ti avro', qui e adesso" profferi' con un malvagio cantilenare, e come a voler rendere piu' minacciose le sue parole si fece spuntare dalle spalle altre quattro braccia, due per lato; le braccia appena cresciute cominciarono a dimenarsi come se venissero fuori da cesto a forza di zufolate.

Qualcuno mi pose la mano sulla spalla e mi tiro' indietro.

Mi voltai di scatto ed ebbi la sorpresa di vedere accanto a me una specie di tricheco biondo, roseo e riccioluto come se lo avessero sistemato in confezione regalo.

Era un individuo grassoccio, di un grasso molle, quasi cellulitico, stretto di spalle e larghissimo di fianchi; aveva la fisionomia di un vecchio conoscente che abitava nello stesso quartiere che mi ospitava da giovane, tutti lo chiamavano "u pputtanu" per via della sua pinguedine fusiforme.

"Non lo aVrai, peVfida Kali'" strillo' il tricheco, con voce cosi' in falsetto che temetti si frantumassero i cristalli degli occhiali.

"Je ... Jean Pierre?" domandai incredulo.

"In peVsona" confermo' frapponendosi fra me e il laido calamaro danzante.

"Non peVmetteVo' che ti facciano il c..o, fosse l'ultima cosa che faccio!" promise, ponendosi la mano sinistra sul cuore come a suggellare la promessa fattami, mentre la mano destra chiusa a pugno puntava dritto alla pelvi della danzatrice.

"E io? cosa faccio" chiesi.

"Questi uomini!" esclamo' il tripputo monsieur, alzando gli occhi al cielo, "scappa, co...ne!" disse, come stizzito per essere costretto a dover dare consigli cosi' ovvi.

Mi precipitai fuori da quell'oscuro anfratto, girai il capo a destra e a sinistra, vidi il lontanissimo chiarore dell'uscita in direzione nord e principiai a correre in quella direzione, non prima di aver lanciato un'ultimo sguardo al mio improbabile salvatore, se le stavano suonando di stanta ragione e Jean Pierre sembrava avesse la meglio.

Superato un 3assi carico di scarti di macelleria, mi ritirai nella corsia di destra stabilizzandomi sui 90 orari a 4500 giri/min tenendo lo sguardo fisso alla luminosa capocchia di spillo, laggiu in fondo, che mi garantiva la vita, la liberta', l'onore e il decoro di maschio siculo illibato.

Guardando in basso vidi gli scarponcini fumarmi gagliardamente mentre mordevano l'asfalto spinti dalla vigoria della mia muscolatura.

Ad un certo punto fu come se il mondo intero si rivoltasse e l'asfalto si rovescio' sotto di me come fosse preda di una colica addominale.

Mi ritrovai a sgambettare per aria, la luce della salvezza non era piu' all'altezza del mio orizzonte, la rividi per un breve istante dietro la mia nuca.

Mi adirai con l'infame destino che mi perseguitava e lanciai la mia accorata preghiera: "Oh grande giove! ma perche? ... perche' nella mia vita tutte le cose si mettono sempre a enaKidozzaK?"

Una mano enorme mi afferro' per la gamba destra, stringendomi dalla caviglia al polpaccio; smisi di scalciare e mi domandai  cosa caspita poteva accadermi ancora.

La mano mi lancio' nel buio per riafferrarmi subito dopo in punta di dita per la collottola, lasciandomi dondolante, confuso e scalciante, come uno scarafaccio cappottato.

Una enorme testa suina fosforescente emerse dal buio, le dita dell'essere mi avvicinarono al peloso grugno mettendomi a fuoco con due occhietti luminescenti prodigiosamente maligni.

"Oh porc ..." esclamai, riuscendo a stento a soffocare l'imprecazione, immediatamente consapevole di quanto fosse poco opportuna in quel frangente.

Eppure l'orrida visione riusci' in qualche modo a tranquillizzarmi.

Non leggevo W. H. Hodgson da quasi vent'anni ma il semplice fatto che fossi riuscito a richiamarlo alla memoria mi regalo' la certezza di trovarmi dentro un incubo, non poteva essere altrimenti, e cercai di prendere con filosofia la nuova disavventura.

Si trattava di una bestia gigantesca, villosa di pallide setole e malamente ricoperta da una canotta bianca su cui campeggiava la scritta "De Puta Madre"; trattandosi di un porco trovai che la cosa avesse un senso.

Probabilmente indispettito per il fatto che non mi mostrassi impaurito, il maialone comincio' a scuotarmi grugnendo minaccioso; senti' che il colletto della camicia stava per lacerarsi e per evitare di cadere nel vuoto alzai le braccia per avvinghiarmi alle pelose dita.

L'essere apri' il baffuto muso e mi intimo' con voce tonante: "NOLI ME TANGERE".

Cosi' detto sollevo' il lembo della canotta mostrando uno squarcio nel costato dal quale, come oppresso da un angoscioso senso di colpa, constatai mancavano due costolette, quelle che avevo sbafato io a pranzo.

"C'e' giustizia a questo mondo" ammisi piagnucolando, "merito la tua giusta ira, puniscimi!" conclusi, e smisi di dimenarmi, ormai rassegnato.

"In capsicum veritas" sanci' il gigantesco suide, e si decise a mollarmi nel vuoto.

Venni sparato fuori dal nero tunnel a velocita' vertiginosa.

Atterrai sul divanetto del mio studiolo, sudato ed ansante; avevo la bocca asciutta e l'alito pesante di capperi e soffritto di cipolla; "Maledetta peperonata" pensai.

Inforcai gli occhiali, mi alzai e andai in cucina a caricare la mia cuccuma preferita, avevo bisogno di caffe'.

Mentre attendevo che la moka gorgogliasse procurai una degna colonna sonora http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg211478#msg211478 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg211478#msg211478)




continua Mimmo.
Titolo: SiMaDiCanDaPaje'
Inserito da: COIO3 - 13 Aprile 2011, 15:09:04 PM
Vi e' mai capitato di fare cilecca? Non ancora? ... strano (??) per ogni dove si continua a strillare che l'italico gallo ha da lunga pezza appeso gli speroni al chiodo (nonso) ormonica inappettenza (?) stufa sazieta' (?)

Con il passare del tempo la mia autostima ha assunto una consistenza gommosa, non e' vero che mi spezzo ma non mi piego, piu' che altro accuso il colpo e ricomincio daccapo; il destino o chi per lui tira mazzate, io sviluppo callosita'.








Vuotai i 4 canonici cucchiaini di zucchero nella 2TazzeBialetti, leccai lo zucchero dalla paletta e poi la girai sottosopra, "arriminai" con prudenza per evitare di inzaccherare il fornello, vuotai la scura broda nella tazza preferita, mi infilai in bocca il meglio della produzione della Danneman e mi piazzai davanti allo schermo del Toshiba classe 2002.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/simadicandapaje.jpg)


Mi serviva un'altra scatoletta elettronica, la volevo e l'avrei avuta; l'ho gia detto, come tutti gli sfigati so essere ostinatamente cocciuto quando mi ci metto.

Non era neanche necessario scomodare Google ... qui nel forum si era gia parlato di Carlo Petrini, intraprendente Guzzista con la "G" maiuscola http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=661.msg136886#msg136886 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=661.msg136886#msg136886)





Andai a rileggere le pagine del sito, mi concentrai piu' che altro sullo schema elettrico e sui commenti tecnici, lessi e apprezzai tutto quanto vi era spiegato.

Elucubrai con la stessa competente lucidita' di un avvinazzato che capiti davanti alla tela di Guernica.

"E che ce vo'" dissi a me stesso, mentre consultavo le pagine ben composte ed ottimamentee illustrate, "posso farlo da me" pensai.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/guernica.jpg)


Quando ebbi vuotato la tazza di caffe', dopo aver spento la cicca, recuperai il senso e la misura del mio onanistico farneticare.

Giudicai non fosse il caso di impelagarmi in qualche periglioso e mortificante autodafe', e mi decisi a comporre una mail credibile da trasmettere all'illustre e competente Guzzista.

Pieno di soggezione scrissi all'amico Carlo dandogli del "lei" per rispetto ovviamente, mica per distacco o freddezza.

Per rassicurarlo riguardo la serieta' delle mie intenzioni gli forni' il link a questo stesso 3d, un modo per dirgli: "non sono un fantasma o un perditempo, ho 2 cilindri e 1 problema, mi aiuteresti a risolverlo?"

Feci bene a sputtanarmi fornendo il link a queste pagine? Probabilmente si  ;D

Carlo Petrini mi prese sul serio, si convinse che non ero uno scocciatore sfaccendato e mi rispose con il garbo e la disponibilita' che mi aspettavo.

Carlo Petrini mi prese sul serio ma non troppo, dopo aver letto quanto scritto su queste stesse pagine decise che non era proprio il caso di darsi del "lei" e opto' per il "tu", sin dalle prime righe, della qual cosa gli sono estremamente grato.

La bobina della 2cv per sua natura puo' essere pilotata da un singolo circuito, l'accensione proposta da Carlo e' disponibile principalmente con circuito doppio, per pilotare 2 bobine; una versione e' offerta a circuito singolo, per tutti coloro che necessitano di pilotare una singola bobina.

Quanto e' vero che ho imparato a muovermi lungo le strade del mondo tenendo le chiappe strettestrette, avrei preferito acquistare la scatoletta con 2 circuiti, nel caso defungesse il circuito 1 mi sarebbe bastato spostare gli spinotti ai terminali del circuito 2 e sarei rimasto in sella, elettronicamente sospinto.

Quanto e' vero che ho giustificati motivi per muovermi lungo le strade del mondo tenendo le chiappe strettestrette, risulto' che il circuito doppio non era al momento disponibile, avrei dovuto attendere oppure ripiegare al circuito singolo.

Con gommosa determinazione ripiegai al circuito singolo, l'amico Carlo mi organizzo' il pacchetto e lo affido' alle "Regie Poste" indirizzandolo ad un 2cvllista pieno di fiduciosa e trepidante speranza.


Durante i giorni dell'attesa non rinunciai ad attaccare la cavezza al mio cavallo senza nome  (guid)

Mi feci portare a spasso dall'improbabile triangolo JeanPierre-Lily-Marlen, senza dare troppa briglia, sforzandomi di tenere il trotto leggero.

Durante i giorni dell'attesa ebbi a constatare che il cavallaccio aveva davvero qualcosa di "speciale" in serbo per me; per la seconda volta tornai a casa a stento, pieno di famelica rabbia.

Gli indizi condannavano la batteria di scorta che avevo montato al posto di quella che si trovava sotto carica dopo essersi beccata un rabocco di acqua distillata.

L'incidente probatorio rivelo' come il regolatore "cantasse" siringando 10 e passa volts dentro gli avvolgimenti dell'omertoso alternatore che si ostinava a rimanere muto ed inerte, copriva i criminosi intenti delle malvagie spazzole giunte al limite d'usura.

Adesso ci sono 2 pacchetti in giro per la penisola, vengono da lontano e mi tocca aspettare.

Nell'attesa me ne vado in giro con le orecchie basse e la coda tra le gambe.




Quella stessa sera ordinai fegatini di pollo con patate e cipolle, molte cipolle ... ricevetti un: "Te lo scordi, porco!"

Con le orecchie basse e la coda fra le gambe lappai mestamente riso e zucchine dalla ciotolona che recava impresso sul bordo il mio nome di battesimo, quasi che quello fosse davvero cibo da cristiani ...


A erre, con immutato affetto http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg211583#msg211583 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg211583#msg211583)   (abbraccio)


continua Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: narota - 13 Aprile 2011, 16:37:32 PM
http://www.divshare.com/download/14559459-fc7 (http://www.divshare.com/download/14559459-fc7)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 13 Aprile 2011, 16:58:12 PM
Infatti, fratello, era proprio quello che intendevo dire.

Grazie.
Titolo: SmorzELaitz
Inserito da: COIO3 - 22 Aprile 2011, 20:37:02 PM



(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/salamella.jpg)

Una sera, rientrando a casa dopo un dura sessione di palestra, incoccio l'impiccione del secondo piano.

"A casa mia ho un pacchetto" mi informa, senza che io gli abbia chiesto nulla.

"Fai male a lasciare il 'pacchetto' a casa, io il mio lo porto sempre appresso..." rispondo, con una certa ironia nella voce.



Mi son creato un personaggio nel quartiere e cerco di tenervi fede, per quanto faticoso ritengo sia un ottimo metodo per tenere allenata la fantasia.

"Credo sia tuo, il pacchetto ..."  prosegue il ficcanaso, con voce indisponente, negandomi il piacere di reggermi il gioco; ho motivo di pensare che anche lui si sforzi di tener fede al suo personaggio.

"Perche' credi che sia mio, e perche' ce l'hai tu?" rispondo io, con un certo tono di sospetto nella voce.

"C'e' scritto il tuo nome sopra ..." attacca.

"Quindi non credi, lo sai per certo che e' roba mia ..." lo incalzo, come se volessi attaccare lite.

E' per quello che mi sono creato un personaggio, per essere poco credibile, cosi' posso insolentire il mio prossimo senza essere costretto a dare ragione della mia mala condotta.

"Ho visto una specie di capellone che giocava con il citofono" comincia a raccontare, "consegna pacchi per potersi pagare il viaggio in Giamaica ..." prosegue.

"Te l'ha raccontato lui che vuole viaggiare o glielo hai chiesto tu ..." lo interrompo, facendo in modo che i miei modi recisi gli facciano capire che non mi interessano gli affaracci degli altri.

"Aveva un pacchetto per te, ma tu non eri in casa, ieri sei uscito subito dopo pranzo, alle 14:30 credo ..." prosegue, con aria di dubbiosa incertezza riguardo l'orario dei miei spostamenti.

"14:29 e 58 secondi per l'esattezza ..." precisai; avrei voluto invitarlo a consultare il registro che ero sicuro aggiornava tenendo nota degli spostamenti di tutti i condomini, ma lui non me ne lascio' il tempo.

"Ho firmato io al posto tuo" mi informa, e subito dopo tira fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni un pacchetto della dimensione di una salamella calabrese del tipo schiacciato.

"Dammi qua ..." esclamo irritato; odio essere braccato dal prossimo e quell'incontro non era casuale, lui e' il tipo da appostarsi un intero pomeriggio dietro la finestra per beccare il malcapitato che ha preso di mira.

"Spero non sia niente di compromettente, ho firmato al posto tuo" domanda con finta inquietudine.

"L'hai aperto?" domando a bruciapelo, con tono minacciosamente inquisitorio.

"Scherzi! non mi permetterei mai ..." protesta, come dolorosamente stupito della mia diffidenza.

"Sembrano pillole, o pastiglie o compresse ..." suggerisce allusivo, scuotendo il pacchetto che risponde con uno sfregare sinistro, come se dentro vi fosse una lucertola viva.

"Non saranno mica di colore azzurro? le pillole ..." domanda con tono di lubrica curiosita'.

"In grazia di Dio non ho mai avuto bisogno di quella robaccia!" protesto in tono offeso mentre gli tolgo il pacchetto di mano.

"Ssse', dicono tutti cosi'" mi canzona con tono da uomo vissuto, vissuto nel suo piccolo mondo intendo.

"E' roba elettronica e me la manda un maschio ..." lo informo, inutilmente, son sicuro abbia gia catalogato il reperto nel suo librone condominiale; ad ogni modo il pacchetto non mostra di essere stato manomesso.

"Qualunque cosa sia evita di trastullarti usando 'aggeggi' che abbiano la spina infilata alla presa di corrente, conosco gente che c'e' rimasta ..." sentenzia con tono di finta saggezza.

"Ma vaff..." esclamo, con gioviale tono di congedo nella voce.

"Altrettanto spero di apprendere di te" mi saluta col medesimo tono di voce.



Dopo aver fatto fuori due maschie porzioni di "broccoli affogati" mi diedi a disfare il pacchetto mentre sorseggiavo un bicchierino di ottimo "Gin ella Vittoria" di orwelliana memoria, quello da 6.45 euro a bottiglia per intendersi.




L'amico guzzista mi aveva spedito tutto l'occorrente per realizzare la nuova scatoletta che avrebbe preso il posto di manjula, e quando dico tutto l'occorrente intendo dire "proprio tutto", compreso lo stagno per saldare e una ricca dotazione di fascette, viti rendelle connettori e quant'altro.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/elestuff.jpg)


Per portare a termine la realizzazione della scatoletta avrei dovuto metterci solo il saldatore e la pazienza, sarebbe stato ingiusto pretendere di piu'.

L'amico oltre ad essere un bravo progettista elettronico rivelo' essere magistralmente capace in "logistic and mail" specialmente in logistic.

Una volta analizzato il contenuto volli ricomporre il pacchetto per riporlo in un posto sicuro, in attesa di trovare il tempo per assemblare il nuovo gioiellino; mi provai in tutti i modi di ricacciare dentro al pacco tutta la roba ricevuta ma, complice il gin, non vi riusci' in nessun modo.

Sistemai i vari pezzi in fondo al cassettone "Lost & Found", li emarginai in un angolo del suddetto, per non confonderli con la tanta altra roba che non avevo mai acquistato, amo dividere le cose per categorie.




Dopo due giorni, di venerdi, fumacchiavo alla finestra quando vidi un furgone fermarsi proprio all'altezza del mio portone.

Prima ancora di sentire suonare il citofono, chiusi le imposte e imboccai le scale scendendole con circospetta gravita', avevo consumato due porzioni abbondanti di una gradevolissima zuppa di fagioli messicani arricchita con cotenne garantite di vero cinghiale autoctono e guarnita con una cucchiaiata di 'nduja DOCG della piana di Gioia Tauro.

Quando giunsi nell'androne vidi che l'impiccione aveva gia attaccato bottone con l'anziano autista del furgone e aveva in mano un pacco fasciato con il nastro d'imballaggio di Cassis.

Quale legittimo destinatario mi impossessai del pacco e firmai la ricevuta mentre il mio vicino informava l'autista riguardo una specialita' medicinale che prometteva di essere una mano santa nella lotta alle emorroidi; affaracci loro.

Tra le altre cose Cassis mi aveva spedito le spazzole idonee a ridare luce al mio omertoso e balcanico alternatore dal nome porcospinesco, ISKRA.

Montai le spazzole all'istante e mi avventurai nel lungo e primaverile pomeriggio a bordo del mio cavallaccio senza nome, troppo a lungo impigritosi a poltrire nel garage.


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/brushes.jpg)

Quella sera allungai la mano allo scaffale dei libri e istintivamente tirai fuori dalla fila l'unico libro di Kipling che possiedo, un libro con le pagine gialle, classe 1968 prezzo di copertina Lire 650.

Lo apri' a meta' e ne lessi una ventina di pagine, giusto per solleticare la memoria; quando avverti' la carezza del sonno lo richiusi, mi infilai a letto, spensi la luce e affondai in un sonno sereno http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg212370#msg212370 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg212370#msg212370)

La scatoletta avrebbe atteso qualche altro giorno.



continua Mimmo.
Titolo: Surfin' Bird
Inserito da: COIO3 - 04 Maggio 2011, 10:58:53 AM
(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/workingonit.jpg)

La parte piu' divertente del lavoro e' il disporre i componenti sulla basetta serigrafata, inserendo i reofori negli appositi pertugi e attendendo che lo stagno si riscaldi e dilaghi sulla piazzola di rame nudo.

Una volta saldati tutti i componenti il circuito offre allo sguardo una immagine di composta perfezione, diventa simbolo della docile ubbidienza di un meccanismo che puo' fungere ad uno scopo, quale esso sia.

Nella fattispecie il suddetto meccanismo funge da interruttore elettronico, perfettamente assimilabile a quello stesso interruttore meccanico che andiamo cercando brancicando sui muri nelle notti buie quando spigoli in muratura e mobilio in legno massello si divertono ad aggredire le nostre membra nude e i piedi scalzi.

A destra della foto il transistor di potenza che funge da interruttore, quella parte del meccanismo dove passa la corrente elettrica e dove nessuno si sognerebbe mai di infilarci le dita, a sinistra il circuito integrato che funge da pulsante, quella parte dell'interruttore che un umano puo' azionare senza correre il rischio di vedersi arricciare fortemente i capelli.



(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/halfthejob.jpg)

Nessuno basta a se stesso, nemmeno un circuito elettronico.

Come un uomo perde la propria intrinseca bonta' e l'innato giudizio quando si rapporta al mondo esterno, cosi' il nostro circuito perde tutta la propria composta eleganza quando lo si integra nel contesto dove e' chiamato ed espletare le proprie funzioni.

Il transistor di potenza svolge il "lavoro grosso" ed e' ovvio che si scaldi e sudi; per evitare che il calore gli dia alla testa e cominci a dare di matto gli si applica un'aletta di raffreddamento isolata dal resto del circuito per interposizione di una sottile lamina di mica.

Il resto dei componenti svolge funzione di amministrazione e controllo attraverso la necessaria filatura di collegamento al mondo esterno, la qual cosa rende necessario aprire porte e finestre nell'elegante e compatto contenitore d'alluminio che protegge il circuito.

Si puo' giudicare il grado di perfezione della mia manualita' contando il numero degli sgraffi e dalle ammaccature inflitte alla scatoletta nonche' dalle sbavature dei fori che pretendevo di realizzare rotondi e infine dagli slabbri e dalle forzature imposte agli elegantissimi passacavo in gomma nera.






(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/gremlins.jpg)

Si puo' giudicare l'intrinseca perfidia delle scatolette metalliche dal grado di difficolta' rilevato nel momento stesso in cui si cerca di accoppiare le due meta'.

In particolare, le 4 vitine in dotazione sembrano essere state poste in ammollo nel "Pampero", infattamente all'atto della prima chiusura si comportano come se fossero animate da uno espiritu incontenible.

Prima ti scappano dalle mani e si sparpagliano sulla scrivania poi, come animante da demoniaca possessione, si precipitano sul pavimento e cominciano a rotolare in ordine sparso per una ventina di minuti.

A conti fatti credo di aver inseguito quelle vitine per non meno di ventotto miglia, gattonando carponi all'interno del mio studiolo, porta e finestra sigillate per l'occasione.

Risultato: scatoletta chiusa, jeans lacerati, pavimento dello studiolo lucidato a specchio, rotule doloranti tanto da costringermi a saltare due sessioni di palestra.



(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/hangon.jpg)

L'estenuante operazione di chiusura scatoletta mi convinse fosse giudizioso installare preventivamente la suddetta alla guepiere della batteria operando in un ambiente circoscritto.

Cercare di chiudere la scatoletta avvitando i "gremlins" allungando le mani dentro il cofano motore sarebbe stato impossibile, piu' o meno come mantenersi sobri e composti assistendo alla finale di "Miss Maglietta Bagnata".

Completato l'elettronico accrocco e agganciatolo alla guepiere, decisi di immortalare l'evento scegliendo una location diversa dal buio e fumoso cofano motore.

Mi trasferi' sul balcone dello studiolo e incastrai le bretelline della guepiere tra i rami di una pianta da balcone, piu' volte da me stesso menzionata nei 3d di questo forum, meglio conosciuta come la "pianta dove cagano gli uccelli": una "vestia" alta 1 metro e 80 centimetri che, per sua stessa vocazione, non necessita di concimazioni.

Mi dovetti accosciare per ottenere una inquadratura degna di essere immortalata, le rotule avrebbero cominciato a dolermi nel primo pomeriggio.






Giusti i consigli di Carlo Petrini, ho evitato di accoppiare i cavi che che si spingono all'avantreno, uno per intercettare le puntine dove scorre una debole tensione di circa 10volts e una debolissima corrente, l'altro per alimentare la bobina dove scorrono 2.5 ampere, pulsanti a ritmo del motore.

Accoppiare i due cavi produrrebbe nocive interferenze, ammonisce l'illuminato progettista, chiunque abbia superato indenne un lustro di vita matrimoniale riconosce l'intrinseca saggezza e la sostanziale bonta' di tale consiglio.

Accoppiai i 2 cavi alimentazione unendoli con una fascetta per renderli riconoscibili anche a scatoletta chiusa e feci in modo di interporne almeno 1 per fare in modo che i due "coniugi", pur giacendo nella stessa alcova, si trovassero a distanza tale da impedire ogni possibile accoppiamento.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/fourtails.jpg)

I cavi di collegamento sono accoppiati ai faston maschi stringendo le apposite linguette e stagnando per garantire una migliore e piu' sicura conducibilita' elettrica; "calzettoni" di guaina termorestringente sono calzati per isolare e proteggere i suddetti terminali.





Terminato il lavoro di una intera domenica mattina, mi concessi un lauto pasto.

Emerso dalla pennica che mi ero concesso per permettere a quella sessantina di sarde a beccafico di trovare la loro "road to perdition" constatai che rotule mi dolevano troppo per affrontare un'operazione a cofano aperto e rimandai installazione e battesimo ai giorni a venire.



Musica ... http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg213100#msg213100 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg213100#msg213100)


continua Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 07 Maggio 2011, 18:25:18 PM
Salve a tutti.
Ci manco da un bel po',mi sono perso un bel po' di novita'.
Posso sempre rimediare.
Quasi quasi provo a riprendere un' altra vecchia discussione sull'accensione elettronica.
Intanto ti faccio i complimenti per il nuovo lavoro sia in campo tecnico che letterario,come sempre faccio fatica a starti dietro.
Tanto per sondare,qualcuno ha preso in considerazione l'altra accensione derivata da questa?
Quella comandata dal microcontroller pic, magari lavorandoci un po' su e con l'aiuto del progettista si potrebbero eliminare molle,massette e pure le punte platinate.
Alla prossima.
Un saluto.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 11 Maggio 2011, 11:43:51 AM
Salute anche a te  (felice)

Intanto sono onorato di riuscire a scrivere qualcosa che riesce a incoraggiare la tua frequenza su questo forum, un posto gradevole da frequentare, In My Opinion  (superok)


Riguardo l'ultimo parto della mente di Carlo Petrini, io ci ho messo gli occhi addosso, adoro i PIC se solo mi riuscisse di programmarli con l' USB->Serial ma al momento non c'e' proprio verso  (muro)

Non credo che realizzero' il progetto a cui ti riferisci nonostante lo ritenga realmente valido e di facile realizzazione pratica; allo stato attuale, grazie agli illuminati consigli dell'amico Carlo, mi ritrovo con due (2) accensioni transistorizzate funzionanti e pur essendo riuscito ad ottenere la ridondanza di risorse a cui puntavo, realizzare una terza scatoletta mi sembra esagerato, al momento  (muoio)

Inutile ricordare che riuscendo a variare l'anicipo d'accensione programmaticamente si ottengono risultati migliori e migliore fruibilita' del mezzo alla guida.

Perche' non ci provi tu? cosi' poi ci racconti le tue esperienze ... potrebbe essere l'inizio di una proficua collaborazione 2cvllistica.



Bye. Mimmo.
Titolo: I Feel Love
Inserito da: COIO3 - 20 Maggio 2011, 10:08:05 AM



"Ruscus Aculeatus Linnaeus", ottimo come pianta da bordura.

Anni addietro procurai un bel po' di rizomi e li sistemai con equidistante criterio lungo il margine di alcuni muretti a secco da me stesso realizzati.

(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/pungitopo.jpg)

"Pungitopo" e' il loro nome italiano, sparaci 'i villa li chiamiamo noi; i teneri ricacci primaverili sono un ottimo e succulento raccolto da bottinare con criminale e sistematica ostinazione, da febbraio in avanti nella stagione, a seconda del regime pluviometrico.

Non li avevo piantati per l'indiscutibile estetica del loro portamento, li avevo piantati per le loro indiscutibili qualita' alimentari: io il mondo non lo salvo, io il mondo me lo mangio.



Ero solo in casa quel giorno, e siccome mangiare da soli e' come desiderare una donna che sta altrove, mi misi a tavola senza nessun appetito.

Mi ero preparato un pranzo leggero, una padellata di due pugni d'asparagi saltati nell'olio assieme ad una testa d'aglio e sommersi da otto uova di produzione propria.

Innaffiai il tutto con una lattina di DAB in miracolosa offerta speciale, 50 eurocent per ogni 1/2 litro.

Avevo recuperato l'ultima cassa dallo scaffale del supermarket senza bisogno di competere con la gigantessa che, tra tacchi e stazza, mi sovrastava di trenta centimetri buoni.

La cacciai via con un efferato sguardo da criminale impenitente mentre mi facevo vibrare il petto di grugniti gutturali a bassa frequenza, come fossi lili' per farmi saltar fuori l'alieno dal petto.

La signora si segno' e ando' via borbottando scongiuri in omnia secula seculorum.

Era proprio una bellissima donna, bel-lis-si-ma http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg214086#msg214086 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg214086#msg214086)

Ai giorni nostri vanno in giro cinquantenni capacissime, semplicemente svestendosi, di spedirvi dritti-dritti in rianimazione con una cannuccia al naso e un'altra non vi dico dove, perche' sono un signore, tuttavia, lo sapete anche voi, prima viene la panza, tutto il resto dopo.



Mi precipitai in garage con il nastro isolante in tasca e il retrogusto d'uovo in bocca, buridda diciano noi, freschin dicono i veneti, gli altri non so.

Sistemai la guepiere de fer, lanciai due cavi volanti e isolai nastrando con consumata maestria, infine diedi fuoco alle polveri.

Che sia estate o inverno, giorno o notte, festivo o feriale, la mia pentolaccia va in moto solo girando la chiave; quel pomeriggio la scecca rimase indifferente ad ogni sollecitazione: non me l'aspettavo.

Andai all'avantreno e guardai la mia scatoletta metallica, sembrava innocente, volevo che lo fosse; mi sfogai con la vettura.

"Emerita caiorda" la offesi.

Staccai i due cavi volanti dalla bobina e li lancia in aria come se mi avessero fregato sotto al naso l'ultima confezione di DAB in offerta speciale.

Ero inalberato come una bestia, Jean Pierre infilo' la sua proboscide nel maschio della bobina sponte sua, senza che nemmeno lo sfiorassi, la femmina delle punte lo segui' a ruota; sembravano due scimmiette ammaestrate e intimorite.

Allungai la mano destra al blocchetto d'accensione: la caiorda si vendico' dell'offesa ingiustamente subita andando in moto prima ancora che avessi girato la chiave.

"Hai proprio una bella testa" mi parve borbottasse, con misurata indignazione tra il pulsare del suo minimo regolare.

"Pare anche a me" convenni, mentre riportavo in sede i ... che nel frattempo mi erano precipitati nelle scarpe.

"Ma che ... e'!" sbraitai, appellandomi al soffitto del garage che m'oscurava il cielo.

La puzza di materiale elettrico bruciato ho imparato a conoscerla quando ancora non si sapeva chi fosse l'Antilope Kobler.

Mi precipitai verso lo sportello guidatore, intralciato dai ... che si erano riprecipitati nelle scarpe; tirai via le chiavi dal blocchetto.

Mi adirai con l'infame destino che mi perseguitava e lanciai la mia accorata preghiera: "Oh grande giove! ma perche? ... perche' nella mia vita tutte le cose si mettono sempre a enaKidozzaK?"

L'avevo uccisa.


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/normal_accele.jpg)



continua Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: fabio79 - 20 Maggio 2011, 20:27:30 PM
Ho scoperto solo ora questi post..  (sorpreso)
Ho appena finito di leggere l'ultimo..  :)
Ora ricomincio a leggerli di nuovo dal primo..   (superok)
Complimenti! (appl)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 20 Maggio 2011, 20:35:02 PM
Complimenti a te, Fabio, per la "pazienza"  ;D

Questo 3d e' diventato la mia "valvola di sfogo" tuttavia spero che conservi un minimo di potere divulgativo.

Io ti consiglierei di contattare il buon Carlo Petrini, ti togli un bel po' di pensieri, avevo cominciato ad odiarlo quel vano puntine  (muro)

In parole povere, convertiti (vecchio)  ... al transistor  (appl)



(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 21 Maggio 2011, 00:17:56 AM
Non so te, ma io vedo solo una resistenza abrustolita .... chissà chissà che non basti semplicemente cambiarla ...

(felice)
Titolo: Lookin' Back
Inserito da: COIO3 - 24 Maggio 2011, 16:40:39 PM
Esiste una profonda differenza tra il comprare qualcosa da qualche parte e il comprare qualcosa da qualcuno.


Citazione
mai disperare.
ciao. Carlo

>----- Original Message ----- From: "Mimmo"
>To: "LIBERO"
>Sent: Friday, April 22, 2011 9:15 PM
>Subject: Re: cp:Re: cp:Re: cp:Re: Accensione elettronica.

>Funziona 

>Sei un portento, amico mio, sei riuscito a progettare qualcosa capace di resistere alla
>mia frettolosa incapacita'.

>I valori che mi hai consigliato di controllare sono tutti nella norma, la resistenza me
>la tengo abbrustolita, a memoria delle mie peripezie e della tua disponibile pazienza.

>Credo di aver combinato qualche casino allungando dei cavi volanti durante le prove
>preliminari, la fortuna mi ha assistito, che in altro non potevo sperare.

>Dopo le feste assemblo tutto con criterio e metto la scatoletta in opera.

>Ti ringrazio infinitamente per la pazienza e la disponibilita', ho gia cominciato a
>scrivere qualcosa di questa mia avventura, in termini elogiativi, ovviamente 


>Grazie ancora e buone feste (se le celebri)


>Mimmo.



>>In data 21 April 2011 alle ore 14:22:21, LIBERO ha scritto:

>>Solo 3 elementi possono causare la bruciatura di R5 e sono C2, D1 e IC.
>>Se D1 è montato al contrario R5 brucia. Per verificare D1: tester su misura
>>resistenza, portata 20 kOhm ohm, con il puntale + del tester sul catodo
>>(estremità con l'anello) e l'altro sull'anodo di D1 la resistenza è infinita,
>>viceversa trovi il valore che hai già misurato.
>>Misura la resistenza di C2 anche qui deve essere infinita.
>>Se la R5 è ancora 47 Ohm dai tensione, a valle di R5 (su D1) devi
>>misurare V (circa, mandami la misura), verifica che IC non scaldi
>>(deve essere freddo). Se tutto è ok con bobina collegata, con V a 12V,
>>P appeso devi avere V (P)=V, V(B)=V, con P a massa devi avere
>>V(B)=0,6 V (circa, dipende dalla resistenza della bobina).
>>Se non è così potrebbe essersi rotto IC (e sarebbe il primo caso su 140 kit).
>>Verifica se il ponticello è corretto, P2= chiuso. 
>>Misura la resistenza della bobina e dimmela
>>(portata 200 Ohm, dal valore letto sottrai il valore che leggi
>>mettendo in cortocircuito i puntali).

>>ciao e buone feste (se le celebri).
>>Carlo



La musica che serve http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg214260#msg214260 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg214260#msg214260) perche' e' accaduto tempo addietro e perche' raramente mi accade di poter fare affidamento su altri da me stesso (abbraccio)


continua MImmo
Titolo: Isabella, l'Impresario, il Conte.
Inserito da: COIO3 - 28 Maggio 2011, 15:34:46 PM
L'avevo battezzata prima ancora di averla tra le mani e fu cio' a portarmi sfortuna, credo, daltronde la saggezza popolare avverte: "non dire gatto se non c'e' l'hai nel sacco", laddove la saggezza locale racconta: "nato non era e Cola si chiamava".

E' una cosa stupida affibbiare nomignoli agli oggetti, credo di aver gia espresso tale opinione, e Manjula, nonostante fosse battezzata, mi aveva reso vedovo cosi' come il precedente anonimo aborto elettronico.

Il buonsenso avrebbe dovuto consigliarmi di non far assurgere a tradizione quello che si era rivelato un banale e prevedibile incidente di percorso; resta il fatto che la mia Isabella si rendeva compagna di terzo letto, qualcosa le dovevo, perlomeno tirarla fuori dall'anonimato.

In verita', chi commette un errore ha buonissime probabilita' di ripeterlo, un po' come scambiarsi regali tra fidanzatini.



Conosco una coppia che aveva cominciato con lo scambiarsi regalini e tenere effusioni gia nei corridoi del Liceo Statale Maurolico, e aveva tenuto duro fino a convolare a giuste nozze, e aveva finito per scambiarsi vicendevoli corna con la martellante perseveranza con cui la zecca dello stato conia moneta spicciola, gia sul finir della luna di miele.

L'ultimo "regalino" che l'infaticabile stallone dono' alla sua sfrenata fattrice fu un babydoll di seta purissima, filata con il meglio della produzione di bachi vietnamiti pasciuti a zucchero e cannella.

Si trattava di un capino intimo "da lasciarci il cuore", come ebbe a rivelarmi il divorzista che, a saldo fattura, ne aveva sperimentato il potere seduttivo, e che condusse entrambe i coniugi a definitivo e sanguinoso divorzio non consensuale, solo due mesi dopo l'ultima regalia.



Il danno era fatto e l'irreparabile era accaduto, mi infilai la coda tra le gambe e mi rivolsi implorante all'amico guzzista.

Leggendo quanto scrivo si potrebbe pensare che io possieda una coda riccioluta, come quella del porco, e invece no, e' proprio sagomata per nascondersi li dove la infilo tutte le volte che non do il meglio di me stesso, troppo spesso.

Non allegai alcun link alla mia telematica richiesta d'aiuto, il buon Carlo Petrini sapeva perfettamente chi ero: 1 2cvllista con 2 cilindi e 1 problema; che fossi 1 cogl|one la mail lo gridava ai 4 venti.

Forte dell'incoraggiamento di Carlo, tolsi il "pezzo di sopra" ad Isabella e riportai la guepiere in garage, dopo che mi riusci' di racimolare le bastardissime ed irrequiete quattro vitine deputate a reggere il "pezzo di sopra".

Le beffai servendomi di un vecchio woofer sfondato che avevo legato ad uno spezzone di lenza e che feci scivolare a piu' riprese sulle mattonelle dello studiolo; le costrinsi dentro una scatoletta di policarbonato su cui, servendomi di un pennarello ad inchiostro indelebile, scrissi: JUMANJI.

Alimentai Isabella girando le chiavi nel blocchetto d'accensione con trepida circospezione; non si senti' volare una mosca e non si vide alcun segnale di fumo e quanto alla puzza ... era quella verso cui rivolgevo paterno affetto sin da quando avevo memoria, la mia solita intendo.

L'assenza di segnali era incoraggiante e mi decisi a mettere mano al tester, meglio conosciuto come multimetro digitale.

Infilai i puntali ed effettuai le misurazioni suggeritemi da Carlo.

Operai con la stessa prudente ed entusiastica curiosita' con cui, ricordo, sfogliai il mio primo "Isabella", capolavoro di Sandro Angiolini, la prima pubblicazione che acquistai, in piena liberta' di pensiero, ricco di cosciente ed inespressa libidine, in periferia, dopo una scarpinata di diciassette chilometri, andata e ritorno; all'epoca abitavo in centro citta'.

Mi riusci' di non far danno, la qual cosa era incoraggiante di per se; i risultati ottenuti lo furono ancor di piu': Isabella vive.

Mi predisposi ad intraprendere la fase 2: il collegamento alla bobina e alle punte, Lily e Marlen per chi non fosse stato attento a quanto fin qui scritto.

Non allungai nessuno spezzone di cavo, mi servi' della vecchia e affidabile proboscide di Manjula; i cavi volanti sono forieri di scintillanti disgrazie, specialmente quando sono attraversati da corrente elettrica, specialmente quando chi li allunga si dimostra emotivamente instabile.

Se mi avessro domandato: "Isabella vive?", avrei potuto rispondere: "Certo che si"; se mi avessero domandato: "Che lavoro fa Isabella?", avrei potuto rispondere parafrasando Alex Drastico: "Ungazzo".

Il motore non prese vita.

Guardai fissamente la semiscatoletta di Isabella, mi parve volesse raccomandarsi: "il mio impresario dice che sono molto brava"; fu come mi dicesse: "e' colpa tua".

Come ebbi a scrivere in altro thread: in questi casi solitamente vengo travolto da scatti di rabbia incontrollabile, probabilmente per virile sfogo della tensione emotiva accumulata http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=6988.msg202567#msg202567 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=6988.msg202567#msg202567)

Isabella era saldamente ancorata alla guepiere, la proboscide di Manjula era saldamente avvinghiata al fascio dei cavi dell'impianto elettrico, il tester costava denari, l'SH150 di Pasquale, parcheggiato accanto alla mia 2cv, costava molto piu' del tester.

Mi diressi verso il cofano posteriore.

Tirai via tutto il ciarpame che incontrai e lo deposi ordinatamente composto alle mie spalle, infine recuperai la manovella da sotto la ruota di scorta, la manovella multiuso, avviamento manuale, sollevamento vettura e chiave esagonale da 17.

Afferrai saldamente la metallica e gibbosa spranga e principiai a piantare tante mazzate al copertone posteriore destro, quello dei quattro che piu' degli altri mi aveva fatto soffrire; ne piantai tante, ma tante tante, e il cornuto gommato me le restitui' una sull'altra finche' non rimasi saziamente esausto.

Come ebbi a scrivere nel gia citato thread: ci sono nato con questi problemi ... ed e' molto probabile che ci seppelliranno assieme, mi tocca constatare.

Mi asciugai la fronte e mi diedi a risospingere dentro il baule tutto il ciarpame che vi avevo estratto.

Agivo con meccanica obnubilazione e, superfluo dirlo, fu essa che mi condusse alla vittoria.

Non sapendo cosa fare mi diedi a ricontrollare con il tester i punti sensibili della mia scatoletta e visto che sputavano fuori i soliti numeri allungai i puntali alla proboscide di Manjula.

Ricordo la prima volta che mi infilai al "Capitol", sala cinematografica sita in una traversa del V.le S. Martino; il "primo piano" di J. Holmes mi folgoro', ricordo di aver pensato: "qui i conti non mi tornano".

Abbassai la porta basculante del garage e mi arrampicai senza fretta lungo le scale fino alla porta del mio appartamento.

In cucina recuperai il trinciapollo dal fondo del cassettone deputato ad accogliere e custodire le posate.

Scolai una guanciata di "Gin della Vittoria", quello da 4 soldi, e appiccai il fuoco a una sigaretta.

Infilai il trinciapollo nella tasca posteriore dei jeans, mi richiusi la porta alle spalle, e ridiscesi tutte le scale fino al piano terra.

Risollevai la porta basculante del garage e subito dopo mi affacciai al cofano motore che avevo lasciato spalancato.

Con cura e meticolosita' tranciai una per una tutte le oscene fascette "color che fosforesce" denuncianti il cattivo gusto di colui che le acquisto'; la proboscide mi cadde in mano.

Abbandonai la palazzina e mi incamminai lungo il vialone in fondo al quale giacciono a bocca spalancata quattro cassonetti plurincendiati sempre disponibili ad accogliere tutto il carico di materiale altrimenti riciclabile che noi residenti siamo in grado di produrre.

Percorsi senza fretta i settecentonovantanove metri che mi separavano dagli abbrustoliti contenitori, in quel luogo e non altrove ubicati, affinche' nessuno dei residenti possa mai pretendere uno sconto di pena sulla tassa RSU.

Mi fermai all'altezza del cassonetto tra gli altri scelti essendo il piu' laido e malconcio.

Sollevai la proboscide di Manjula e la salutai, senza rancore, ma senza neanche malinconia, e men che meno riconoscenza per gli indiscutibili servigi resi.

La salutai con un epiteto che solitamente, nei forum seri, viene punito con numerosi giorni di confino: TRO|A.

Spellai senza fretta una vecchia ma affidabile prolunga di cavo elettrico; ne vennero fuori due fili che spellai, crimpai, isolai, saldai e infine ancorai alla matassa dei cavi dell'impianto elettrico.

Isabella mi accompagno' lungo la prima lunga, lenta, gratificante scampagnata, magna cum impudicitia, senza nemmeno indossare il "pezzo di sopra".

Lo sterzo in mano e stampato in viso un "sorriso che vi lascio immaginare"


Musica gentilmente offerta http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg214554#msg214554 (http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg214554#msg214554)



continua Mimmo.
Titolo: La Fidanzata
Inserito da: COIO3 - 03 Giugno 2011, 14:09:53 PM
Isabella l'avevo battezzata prima ancora di averla tra le mani e quella fu la seconda cazzata; pensionare Manjula senza nemmeno provare a interrogarla fu sicuramente la prima della serie.

Il guaio dei maschi e' che non parlano il linguaggio delle femmine; i pochi che ci provano finiscono per rendersi ridicoli, la rimanente maggioranza finisce per rassegnarsi a considerare inevitabili i danni che da questa incomunicabilita' vengono ingenerati.

Nel caso specifico il problema si puo' circoscrivere alla mia assoluta e crassa ignoranza in materia di elettronica, condita dallo spensierato pressapochismo che mi costringe a subire tutti i guai derivanti dalla pelosissima filosofia del "tira a campare" di cui la mia indolenza e' mater certa.

Sottoposta ad approfondita analisi Manjula rivelo' d'essere viva e incolpevole.

Il competente aiuto di Carlo petrini che mi aveva aiutato a rendere giustizia ad Isabella si rivelo' risolutivo nella completa riabilitazione della mia scatoletta ingiustamente accusata.

Oggi ho un'accensione ben cablata e due scatolette disponibili all'uso e perfettamente intercambiabili.


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/twocicks.jpg)


Animato da equanime spirito di giustizia mi son limitato a riprofessare la filosofia del tira a campare, Isabella funziona e resta sulla guepiere, l'incolpevole Manjula ha perso la poltrona e oggi riposa nella plancia, riscaldata dai dissipatori della vicina autoradio.


Altra foto: i due cavi ben cablati che hanno sostituito la crudele proboscide di manjula.


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/bracciarubate.jpg)


Non a caso ho fatto in modo di immortalare una lunga "manichetta gocciolante" da irrigazione; per quanto entusiasmo ci metta, per quanto mi sforzi d'essere produttivo e intraprendente, le mie sono e rimangono braccia rubate all'agricoltura, la quale dal canto suo non ha proprio nulla da guadagnare a vedermi annoverare tra i propri adepti.



Non riusciro' mai a militare in serie A, lo so  (muro) divenni ancor piu' consapevole di tutte le mie colpe nel momento esatto in cui pattumai l'infame proboscide riciclata, il piu' alto prodotto del mio ingegno  (sorpreso) la maledetta proboscide che stava per "pensionarmi", malamente e dentro un oscuro e fumoso budello viario  (stupid)


Fosse accaduto l'irreparabile, sulla mia lapide avrebbero potuto scrivere: "Tradito da un'anonima proboscide", perche', ammettiamolo, tutti i guai del maschio da quella derivano e non da altro  (appl)


Sono in giro ancora una volta elettronicamente sospinto, non mi sarei rassegnato alle punte e al condensatore; l'accensione transistorizzata e' una di quelle cose che una volta che l'hai provata non riesci piu' a farne a meno, accada quel che accade e a qualunque costo  8)



Art. 31

Articolo 31 - La Fidanzata (http://www.youtube.com/watch?v=OQHrOvFt7po#)



(guid) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 14 Agosto 2011, 09:15:25 AM
Mi ripromettevo di controllare le punte una volta l'anno, calendario alla mano avrei dovuto ficcare il naso nel caveau delle puntine a meta' di Settembre.

Ho dovuto anticipare i tempi, negli ultimi giorni il motore chiedeva l'accelleratore per andare in moto e negli allunghi a secondo corpo spalancato aveva perso un filino di brillantezza.

Ho trovato le punte immacolate, forse solo una piccola macchia li dove le "sorelline" vanno in battuta, tuttavia niente crateri e niente cuspidi: una favola; possono continuare a martellarsi a vicenda per molti, molti altri kilometri.

Ho trovato il pattino della punta inferiore leggermente usurato, il pattino che copia il profilo delle camme.

Mandando le punte in alzata massima ho trovato l'apertura costretta a 0.35mm, l'accensione conseguentemente leggermente ritardata.

Ripristinata l'alzata a 0.40 la fase e' tornata regolare, cosi' come e' tornata regolare l'accensione a freddo nonche' il mordente in zona 5000 e oltre (raramente).


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/liliemarlen.jpg)


Avanti cosi'


Marlene Dietrich Lili Marleen (http://www.youtube.com/watch?v=KP8O8Lgjkiw#)



(guid) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: califoggiano - 14 Agosto 2011, 12:01:37 PM
 (appl) (appl) (appl)
Anche io prima di partire per il mondiale ho fatto il controllo, trovando le puntine in ottimo stato, giusto un segnetto ma credo sia dovuto al fatto che ho installato il salvapuntine quando queste avevano già percorso qualche migliaio di km!
Viva i transistor  (muoio) (muoio)
(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 19 Agosto 2011, 13:03:40 PM
Infatti, viva il transistor  (appl)

In questo particolare caso si realizza l'utilizzo migliore dell'elettronica in auto, quella che si limita a dare una mano, non quella che ghepensimi' e poi ti pianta in asso senza alcuna possibilita' di intervenire  (muro)

Buona e lunga strada  (felice)



(guid) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Gianni Gandini - 05 Settembre 2011, 12:29:48 PM
Ho impiegato tre giorni a leggere TUTTO il romanzo di Mimmo, ciao Mimmo, e mi è venuta in mente una .......... non dico cosa, datelo voi il nome.

Per abitudine, appena acquistata sia la 2CV che la Mehari, ho subito sostituito le puntine con la 123 e con quelle ho percorso felicemente un bel po' di km Africa compresa.

Per un certo periodo sulla 2CV avevo montato anche la bobina marrone della Visa sino a che scoprii che era vivamente sconsigliato, anzi assolutamente vietato!

Ora mi è appunto venuta in mente un'idea: se a valle della 123 montassi un relè tipo quelli testati da Mimmo potrei montare la bobina marrone? Così facendo migliorerei la scintilla o mi complicherei solo la vita?

Aspettando la risposta della prima persona che mi consiglierà una permanenza dietro alla lavagna non modifico nulla. Aspetto!  ;D
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Ludo - 05 Settembre 2011, 12:35:03 PM
Gianni, non so darti consigli, però mi piacerebbe tu mi spiegassi a cosa si va incontro montando la bobina marrone, e a cosa servirebbe il relè che vuoi mettere.

Io e l'elettronica siamo come l'acqua con il fuoco, ma più non conosco qualcosa e più divento curioso ;D
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Gianni Gandini - 05 Settembre 2011, 12:45:38 PM
La bobina marrone dovrebbe dare una scintilla più convinta e se leggi il catalogo di Cassis noterai che la marrone la consiglia solo per la 123 superultraiper, quella che non ho io!  (nonso)

Per questo che mi piacerebbe sapere se alla 123 si può aggiungere il relè.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Ludo - 05 Settembre 2011, 12:46:45 PM
O.K. grazie, attenderò con te le risposte dei luminari in materia! (felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: scanner79 - 05 Settembre 2011, 13:59:48 PM
Dimmi hai una bobina che ti è rimasta sul groppone e non sai come utilizzare!!Dici la verità!!!

Comunque la bontà della scintilla non dipende solo dalla bobina.

Io ti consiglio di tenere efficiente il tuo impianto(e sono sicuro che già lo è!!), penso che sia inutile una bobina più potente e a parità di spesa non si ha un uguale ritorno in termini di prestazioni.

(felice)


Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 06 Settembre 2011, 09:30:44 AM
Citazione da: GIANNI da Genova - 05 Settembre 2011, 12:45:38 PM
Per questo che mi piacerebbe sapere se alla 123 si può aggiungere il relè.

Se per rele' intendi "commutatore a stato solido" allora anche la 123 e' un rele'.

La differenza tra le mie accensioni e la 123 consiste nel metodo di commutazione, la mia usa la debole corrente che scorre sulle punte per aprire e chiudere il circuito, la 123 usa 2 magneti e dei sensori di hall.

Il parametro fondamentale che caratterizza i nostri rele' e' l'intensita' di corrente che riescono a commutare, in buona sostanza la quantita' di corrente che scorre dentro la bobina.

L'impedenza della bobina nera, a temperatura ambiente, e' di 3.9 ohm, cio' significa che i nostri rele' devono essere in grado di commutare, alla peggio, una corrente costante di 3 Ampere (12V / 4Ohm).

Se per ipotesi la bobina marrone avesse una impedenza di 2ohm, allora il rele' preposto a commutazione del circuito che alimenta la bobina dovrebbe essere in grado di sostenere una corrente costante di 6 Ampere.

Quello che potresti fare, rendendo contemporaneamente un pregevole servizio alla comunita', sarebbe di misurare la resistenza interna della bobina marrone, puoi usare il metodo descritto da carlo petrini nel post in cui riporto parte dello scambio di mail tra noi intercorso.


Citazione
>>Misura la resistenza della bobina e dimmela
>>(portata 200 Ohm, dal valore letto sottrai il valore che leggi
>>mettendo in cortocircuito i puntali).


Sapendo qual'e' l'impedenza della bobina che intendi usare saprai anche quale sara' l'intensita' della corrente che il rele' dovra essere in grado di fornire in maniera costante e senza sovraccarichi alla bobina.

Subito dopo trasmetti una mail a carlo petrini in cui poni 2 domande, la prima e' se il circuito e' in grado di sostenere l'intensita' di corrente che prevedi debba scorrere nella bobina marrone, la seconda sarebbe se il circuito puo' essere commutato dalla 123 piuttosto che dalle punte (a mio avviso si).



(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 10 Settembre 2011, 18:52:45 PM
Salve a tutti.
Sono venuto in gita sul forum.
Stai andando avanti,bravo,ti faccio i complimenti.
Diciamo che io mi sono arreso,non e' detto che un po' alla volta riprenda e posti qualcosa.
Mi sa che la tua avventura con l'accensione non finisce qui,stai progredendo.
Un saluto.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 10 Settembre 2011, 20:35:54 PM
Ciao, allo stato attuale nessun progresso, piu' che altro godo i frutti dei miei "sforzi"  (appl)

Appena possibile sperimentero' qualcosa sul fronte della bobina, mi piacerebbe trovare una qualche bobinetta moderna che sia compatibile, vedremo  (nonso)


Un saluto anche a te  (felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 10 Settembre 2011, 23:32:21 PM
Salve a tutti.
Invece hai imparato cose nuove. Con la storia dell'impedenza hai particamente illustrato la diffenza che c'e' tra una bobina per accensione a punte ed una per elettronica.
Quella ellettronica e' capace anche di sostenere correnti superiori a 6 A pero' il tempo di carica e' gestito da una centralina elettronica e varia anche in base al numero di giri. Carlo Petrini e' stato molto preciso ed oculato sulla gestione della carica e su come intervenire in base alla bobina.
Sei tentato di provare "la strana bobina" di cui si era parlato? Una bobina e' sempre una bobina,funziona allo stesso modo.
(http://s2.postimage.org/2gqf1g04k/image.jpg) (http://postimage.org/image/2gqf1g04k/)
Ci sono tutti i dati della bobina che aveva destato un po' di curiosita'.
Anticipo una cosina:
(http://s4.postimage.org/2h2qoh4x0/image.jpg) (http://postimage.org/image/2h2qoh4x0/)
La modifica l'accenno in quell'altra discussione.
Per quanto riguarda il quesito di Gianni io direi di lascaire tutto ccom'e',condivido il pensiero di scanner79.
A limite per montare la bobina marrone si potrebbe aggiungere una resistenza.
Poi non ci crederete ma ho letto che la 123 evolutif funziona meglio cn la bobina della 126 fsm che non con la bobina marrone visa,la bobina della 126 e' per accensioni a punte,in pratica dovrebbe essere simile a quella nera citroen. La fonte della dritta e' questa:
http://etanol.nu/forum/viewtopic.php?f=42&t=1558 (http://etanol.nu/forum/viewtopic.php?f=42&t=1558)
La nera a limite andrebbe sostituita con una piu' performante con caratteristiche simili. Di solito si gioca sul numero di spire e il valore della resistenza all'uscita del secondario.Sono bobine con resistenza al primario di 3 ohm.
Metto giusto delle foto a caso come esempio.
(http://s4.postimage.org/2h9ybumg4/image.jpg) (http://postimage.org/image/2h9ybumg4/)
(http://s4.postimage.org/2ha6ljcx0/image.jpg) (http://postimage.org/image/2ha6ljcx0/)
(http://s4.postimage.org/2hatr27tw/image.jpg) (http://postimage.org/image/2hatr27tw/)
Io non ci penserei piu' di tanto,meglio controllare,prendre 2 misure e fare 2 calcoli come consiglia il Petrini.
In questo sono ancora molto carente,mi dispiace.
Un saluto.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 14 Settembre 2011, 18:35:26 PM
Ciao Ape, non e' mia intenzione fare esperimenti "strani", piu' che altro sono alla ricerca di una bobina che non vada in "crisi termica", e le nuove bobinette di resina mi sembrano piu' che adatte allo scopo.

Se mi capitasse tra le mani una bobina moderna che abbia un'impedenza di 3 o 4 ohm mi premurero' di provarla e, ovviamente, documentare  ;D


(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ape20ff - 14 Settembre 2011, 21:57:12 PM
Salve a tutti.
Sinceramente non so se tu possa riuscire a trovare un altra bobina in resina come sostituzione di quella originale. Di sicuro la troverai tra quelle che ho postato in foto. Credo che in principio fossero destinate ad applicazioni tipo Harley Davison. Costano abbastanza...
Questo potrebbe essere un esempio:
http://www.metalbikecycles.it/dettagli.asp?sid=10176270320110914214519&idp=520&categoria=314 (http://www.metalbikecycles.it/dettagli.asp?sid=10176270320110914214519&idp=520&categoria=314)
C'e' la panda 30 che monta una bobina a scarica persa...Te la sconsiglio perche' c'e' chi si lamenta e chiinvece la elogia. Dovrebbe essere utilizzata con una resistenza perche' la resistenza al primario e' di 1,5 ohm.
Le altre bobine in resina sono principalmente per accensione elttronica.
Potresti anche provare a chiedere quali componenti sostiture alla tua transistorizzata per usare una bobina per accensioni moderne.Quella ti costerebbe una ventina di euro,a volte anche meno su ebay.
Considera anche le connessioni per i cavi candela...Ad esempio sulla bobina fiat non vanno bene i cavi della 2cv mentre forse potrebbe andare una della renault.
Un saluto.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: califoggiano - 02 Dicembre 2011, 12:20:31 PM
Riporto in alto l'argomento per testimoniare qualcosa che il buon Mimmo non può (beato lui) per questioni geografiche.
Io ho il box occupato dalle moto, pertanto la 2cv resta all'aperto. (nonso)
Ora che qui nella bergamasca sono arrivate le temperature rigide (siamo già scesi sotto lo 0° più volte) posso dire che la scatoletta magica è una manna dal cielo!
L'anno scorso faticavo non poco in queste situazioni ad avviare la macchina e, se non riuscivo col primo tentativo, poi dovevo penare/attendere/ ritentare  (muro)
Problema risolto: basta girar la chiave e parte  (superok) (superok)
Viva i transistor  (appl) (appl) (appl)
Titolo: Brucero' Per Te
Inserito da: COIO3 - 17 Dicembre 2011, 11:44:20 AM
Devo ammetterlo, sono geograficamente avvantaggiato  ;D

Ho aspettato a risponderti, sperando in qualche robusto soffio di tramontana che facesse scendere la temperatura sotto i 10°, a questo punto dubito che accadra'  (nonso) mi permetto altra testimonianza.

Piove, piove tanto e male.

Essendo defunta la mia vetturetta italiana, la 2cv e' stata promossa sul campo a vettura ufficiale, mio malgrado la tiro fuori dal garage a tutte le ore del giorno, sole o pioggia che sia.

L'accensione si rivela affidabile anche dentro un uragano d'acqua, quella pioggia tanto violenta da frantumarsi in aria diventando polverosa e pericolosamente insinuante.

La scatoletta del buon Petrini brucia allegra e senza esitazioni anche sott'acqua, senza pedere un colpo; ben altra preoccupazione mi danno le "efflorescenze" sottocutanee che si gonfiano a vista d'occhio lungo le parti esposte della carrozza  (muro)

La combinazione punte-scatoletta e' cosi' affidabile da permettermi di disinteressarmi alla voce e all'umore del motore, raramente percorro qualche kilometro lasciando mute le kickbox, comincio a dimenticare cigolamenti, scricchiolii e gemiti vari che per tanti kilometri passati sono stati la colonna sonora dei miei viaggi.

Invero mi manca il maschio borbottio del sigaro, non si puo' avere tutto dalla 2cv  ;)




Negrita

Negrita - Brucerò Per Te (http://www.youtube.com/watch?v=rzgjqbZhzTQ#ws)


(guid) Mimmo.
Titolo: Fare A Meno Di Te (non posso piu')
Inserito da: COIO3 - 29 Giugno 2013, 10:12:25 AM
"Mamma! ciccio mi tocca ..."  :o  "Toccami ciccio, la mamma vuole ..."  ;)

E' la storia di ciccio e ciccia, una storia consumata per i pianerottoli di una scala condominiale; ciccio e ciccia sono vicini di casa.



E' una simpatia spontanea, fatta di timidi approcci, poi di lunghe discussioni, a seguire sguardi eloquenti e quant'altro necessario a che ciccio si convinca a tentare il colpo.

E' a questo punto che ciccia invoca l'aiuto della mamma, non che si sia messa a gridare, tutt'altro, la mamma non avrebbe ricevuto l'appello nemmeno se fosse stata a due metri di distanza, e anche ciccio se ne sarebbe potuto accorgere, se solo non avesse avuto i sensi ottenebrati dal pressostato ormai giunto a fondo scala.

Resta il fatto che ciccio rimane sconvolto dalla cosa e comincia a tenersi a distanza di sicurezza da ciccia, e detta cosi' sembrarebbe una esagerazione, ma e' esagerato anche il constatare come la graziosa cerbiatta ciccia possa essere stata generata da un ippopotamo in gonnella capace di spiccare la testa dal collo di un maschio adulto con una sola sberla.

Anche ciccia rimane sconvolta nel constatare come l'ovvia ritrosia possa essere stata scambiata per assoluta negazione, a maggior ragione da un giovane vigoroso e apparentemente determinato, tanto che solo a guardarlo ti immagini capacissimo di camminare scalzo sui carboni ardenti pur di cacciarlo in rete.

E allora ciccia si apposta sulle scale e lo afferra per la maglietta e se lo trascina in un angolo buio, ed e' a questo punto che mente riguardo il consenso materno.



La morale potrebbe essere: in amor vince chi fugge, purche' non fugga troppo lontano (vecchio)




2 D Pk

Due Di Picche - Fare A Meno Di Te (http://www.youtube.com/watch?v=dp3y_bt6XzM#ws)



(post) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 29 Giugno 2013, 10:21:23 AM
Adesso son quasi 2 anni che infilo la chiave nel quadro e mi metto in strada senza piu' pensare a chi incendia la mia benzina, eppure in questi giorni sono stato vinto da una sensazione strana, quasi fosse nostalgia  (nonso)


E allora mi son rimboccato le maniche determinato a dare un'occhiata alle punte, perche' e' vero che sono un lupo solitario, ma e' anche vero che odio quando chi mi sta vicino non da confidenza  ;D



(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/bevetta.jpg)



Mi ero dimenticato di come e' fatta la mia bavetta, la mia e' del modello lungo "sotto al ginocchio", tante altre in giro sono del modello corto "sotto l'inguine"; a ciascuno il suo  (appl)


E' sporca, e' vero, ma e' gia consolamte vederla cosi' impolverata, peggio sarebbe stato il trovarla unta :o




(su) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 29 Giugno 2013, 10:40:33 AM
Ho infilato la spina nel volano e sono andato alla ricerca degli "otto gradi".


La spina cade nel buco e la lampadina si accende, jim carrey esclamerebbe: pieeerfetto  (su)


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/ottogradi.jpg)




Subito dopo cerca l'alzata massima della camma, e poi infilo la lamina da 0.40mm tra le punte, e anche in questo caso il risultato e'  pieeerfetto  (su)


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/zeroquaranta.jpg)




Sospettavo non vi fosse bisogno di regolare la corretta fasatura d'accensione, la minima variazione dei suddetti parametri si autodenuncia chiaramente alla guida di chi abbia piede sensibile e orecchio allenato  ;D


E allora deduco che l'insieme sia giunto a una fase di stabile accoppiamento, che il pattino di teflon una volta trovata la giusta corrispondenza alla camma puo' continuare a copiarla ad oltranza senza subire eccessiva usura, aiutato in cio' dal leggerissimo strato di grasso che unge la camma stessa.


(http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/albums/userpics/10121/oldandwise.jpg)


Le punte, si vede bene, stanno invecchiando in serenita', senza mostrare "rughe"  (appl)



(guid) Mimmo.
Titolo: Fare A Meno Di Te
Inserito da: COIO3 - 29 Giugno 2013, 10:50:11 AM
Sapete una cosa?


Una volta rimontato tutto, senza ovviamente aver toccato nulla, giro la chiave e il motore si accontenta del cosi' detto "mezzo giro", al solito, eppure mi sembra quasi di sentir girare il motore piu' rotondo  (stupid)  potere dell'autosuggestione  (appl)



Sono lontani i giorni in cui le maledette punte mi negavano il piacere di una guida spensierata, avrei dovuto essere contento di averle dimenticate, come non esistessero, e invece son finito per andarle a visitare, giusto per documentare lo stato d'usura, mi son detto, in verita' per salutarle, vecchie e fedeli amiche (bacio)



2 D Pk

Due Di Picche - Fare A Meno Di Te (http://www.youtube.com/watch?v=dp3y_bt6XzM#ws)


Tra 2 anni, ancora una volta su queste pagine, finche' dura  ;D




(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: drillo65 - 29 Giugno 2013, 11:14:29 AM
Citazione da: COIO3 - 29 Giugno 2013, 10:12:25 AM
"Mamma! ciccio mi tocca ..."  :o  "Toccami ciccio, la mamma vuole ..."

La versione che conosco dice:

"Mamma,Ciccio mi tocca....Ciccio, toccami che mamma non sente!

versione più maliziosa,in cui la ciccia non disdegna le attenzioni di ciccio,ma attende i suoi doveri sociali
di astinenza e sobrietà,salvo acconsentire ai ludici sollazzi ciccieschi quando vengono meno
le attenzioni mammo-sociali............. ;)

son contento che l'esperienza sperimental-transistorizzata prosegua con tua soddisfazione,
una visita alle punte la trovo giusta anche per doveri storico-culturali,
in un periodo di riscoperta delle origini,dei dialetti,dei sapori antichi,si colloca bene.

(felice) Mimmo


Billy Joel - Just the way you are (http://www.youtube.com/watch?v=ounJsqomcv8#ws)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 29 Giugno 2013, 11:27:59 AM
A ben vedere di quella storiella conosciamo la medesima versione ;D


Dici bene riguardo alla ricerca delle origini, e ci aggiungo la mia personale ricerca di una continuita' con il passato, quand'anche passato molto prossimo  (appl)  nonostante l'aridita' della materia qui trattata  :)



E' simpatico notare che abbiamo la medesima firma in calce ai post  ;D




(abbraccio) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Marchino - 29 Giugno 2013, 11:52:51 AM
spettacolo!  (sorpreso)

:)

ora leggo a ritroso per capire cosa hai montato  ;)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Giacomo - 01 Luglio 2013, 09:33:54 AM
non so perchè avevo pubblicato qui una cosa che andava da un'altra parte  (stupid) (stupid) (stupid) (muro)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 01 Luglio 2013, 10:28:27 AM
Riccardo, amico mio, leggere a ritroso  (sorpreso)  e' semplicemente pazzesco, mi tocca risparmiarti la fatica  ;D


Ho montato questa http://www.carlopetrini.it/motoguzzi/salvapuntine/salvapuntine.html#Schema (http://www.carlopetrini.it/motoguzzi/salvapuntine/salvapuntine.html#Schema) elettrico


Prima ancora avevo montata 'st'altra http://www.futurashop.it/index.php?route=product/product&product_id=3575 (http://www.futurashop.it/index.php?route=product/product&product_id=3575)



Sono prodotti perfettamente equivalenti, anche se consiglio di acquistare da carlo petrini, non fosse altro che ti fornisce anche il contenitore dove ospitare il circuito elettrico e non ti nega fattiva collaborazione nel caso qualcosa andasse storto  (su)



Il funzionamento e' perfettamente equiparabile ai vari circuiti da installare al posto della scatoletta (123 et similia) resta comunque una soluzione per quelli che amano il "fai da te"  ;)




(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Marchino - 01 Luglio 2013, 10:30:40 AM
Citazione da: COIO3 - 01 Luglio 2013, 10:28:27 AM
Riccardo, amico mio, leggere a ritroso  (sorpreso)  e' semplicemente pazzesco, mi tocca risparmiarti la fatica  ;D

ma io contavo su di te  ;)

(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 01 Luglio 2013, 10:37:19 AM
Io invece sono sinceramente stupito di scoprire che non disdegni di impegnarti tra componentistica, stagno e saldatore  ;D


Sei un 2cvllista pieno di sorprese  (su)





(guid) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Marchino - 01 Luglio 2013, 10:43:39 AM
 (sicilia) tante cose qui non si sanno... 

(muoio)

(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: haiede - 01 Luglio 2013, 14:23:40 PM
Non confondiamo una interfaccia che serve a ridurre il carico di corrente sulle puntine con una accensione elettronica vera che legge direttamente i poli dell'albero motore generando una o più curve di anticipo in funzione dei giri e della rapidità di variazione degli stessi, che disattiva l'alimentazione bobina dopo 10 secondi dal contatto se il motore non gira, che può addirittura adottare l'anticipo dinamico a depressione.

Sono 2 prodotti diversi e di costo sicuramente diverso: ma uno fa una sola cosa............l'altro una gamma di cose che determinano un miglioramento nella regolarità del bicilindrico.
Quindi un salvapuntine da 50 Euro..........non è uguale ad una accensione elettronica da 160/180 Euro indipendentemente dalle politiche commerciali.
Se mamma citrona si era fatta realizzare da Motorola l'accensione elettronica integrale VISA un motivo ci sarà pure stato visto che li i pezzi prodotti furono decine di migliaia...............
Parere personale
(felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: drillo65 - 01 Luglio 2013, 14:54:27 PM
Citazione da: COIO3 - 01 Luglio 2013, 10:28:27 AM
Il funzionamento e' perfettamente equiparabile ai vari circuiti da installare al posto della scatoletta (123 et similia) resta comunque una soluzione per quelli che amano il "fai da te"

Non credo assolutamente che Coio3 intendesse equiparare i servigi resi da una 123 al circuito in questione.
L'equiparazione,se ci fù,sempre fù intesa tra i vari circuiti "salvapuntine" non di più.

(felice) Mimmo
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: ginin - 01 Luglio 2013, 23:21:30 PM
Citazione da: COIO3 - 01 Luglio 2013, 10:28:27 AM
Riccardo, amico mio, leggere a ritroso  (sorpreso)  e' semplicemente pazzesco, mi tocca risparmiarti la fatica  ;D


Ho montato questa http://www.carlopetrini.it/motoguzzi/salvapuntine/salvapuntine.html#Schema (http://www.carlopetrini.it/motoguzzi/salvapuntine/salvapuntine.html#Schema) elettrico


Prima ancora avevo montata 'st'altra http://www.futurashop.it/index.php?route=product/product&product_id=3575 (http://www.futurashop.it/index.php?route=product/product&product_id=3575)



Sono prodotti perfettamente equivalenti, anche se consiglio di acquistare da carlo petrini, non fosse altro che ti fornisce anche il contenitore dove ospitare il circuito elettrico e non ti nega fattiva collaborazione nel caso qualcosa andasse storto  (su)



Il funzionamento e' perfettamente equiparabile ai vari circuiti da installare al posto della scatoletta (123 et similia) resta comunque una soluzione per quelli che amano il "fai da te"  ;)




(felice) Mimmo.


Ebbravo Mimmo  (appl) (appl) (appl)

Ha testato 2 circuiti, ed ora ci rende partecipi.....
Ognuno è libero di scegliere.......... (?)

O la costosa, ma affidabile 123
Oppure chi non riesce a staccarsi dalle puntine, con una piccola spesa gli allunga "moltiplica" la vita e con poco by-passa il sistema.

Ora il problema è:
Quale dei due eseguire? (nonso)

Mah, penso tuttieddue..........

Grazie Coio
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 02 Luglio 2013, 10:32:52 AM
Citazione da: haiede - 01 Luglio 2013, 14:23:40 PM
Se mamma citrona si era fatta realizzare da Motorola l'accensione elettronica integrale VISA un motivo ci sarà pure stato


Certo che c'era il suo motivo, e te lo spiego rapidamente  ;D


L'elettronica visa e' stato il dispendioso tributo pagato da mamma citrona nel tentativo (per altro tarrdivo) di adeguare alle norme anti inquinamento l'impianto d'accensione asservito a un motore a cui da progetto mancava il distributore d'accensione  ;)


Io non sono un economista, non m'intendo di investimenti industriali, ma se solo la citroen avesse avuto la possibilita' di applicare una pompetta a depressione a uno spinterogeno, allora la centralina visa non l'avremmo mai conosciuta  (su)


Questo e' il mio parere personale, confortato dal fatto che, in quei tempi,  fior di 2000cc a 4 e piu' cilindri non hanno mai esibito un'accensione elettronica fin quando cio' non e' stato strettamente vincolante all'omologazione del mezzo ;)  che la scelta citroen sia stata fatta passare per innovazione, applicata a una utilitaria, e' piu' di quanto riesco a credere  (sorpreso)




(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 02 Luglio 2013, 10:48:42 AM
Citazione da: drillo65 - 01 Luglio 2013, 14:54:27 PM
Non credo assolutamente che Coio3 intendesse equiparare i servigi resi da una 123 al circuito in questione.


Zu mimmo, era proprio cio' che intendevo dire  (sorpreso)  assimilavo il funzionamento delle mie scatolette quadrate al funzionameto delle scatolette rotonde  (muoio)


Giusto per chiarire il mio pensiero, a cui ho dedicato molto tempo e tante analisi.


Lo scopo di quelle scatolette e' di alimentare la bobina con un commutatore a stato solido (transistor) e da questo punto di vista le scatolette, tonde o quadrate, si equivalgono.


Tutto quello che si puo' obiettare e' che le scatolette rotonde calcolano l'anticipo di accensione sulla base dei tempi di un microprocessore, mentre le scatolette qudrate restano vincolate all'espansione dinamica delle masse centrifughe dietro la camma delle puntine.


Un microprocessore puo' calcolare l'anticipo con miglior definizione delle masse centrifughe? Posso e debbo ammetterlo, che la differenza di prestazioni possa essere abbissale lo nego, la differenza tra le massette e il microprocessore sara' minima, e comunque sempre adeguata alla curva caratteristica di accensione chiaramente mostrata sul manuale di regolazioni, difficilmente chi e' alla guida si accorgera' della differenza.


Resta il fatto che la scatoletta rotonda costa 90€, mentre la mia scatoletta quadrata ne costa meno di 17  (sorpreso)


La vera differenza, anche a livello d'emissioni inquinanti, la si nota montando la 123 con il controllo dinamico della depressione; solo che in questo caso la differenza di prezzo lievita notevolmente, perche' la mia scatoletta continua a costare 17€ mentre la 123 a depressione difficilmenti la porti a casa per meno di 250€ :o


Tonde o quadrate che siano le scatolette, la differenza vera la fa' il portamonete, e la capacita' di saldare su un circuito stampato  ;)



(felice) Mimmo.
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: Marchino - 02 Luglio 2013, 10:53:58 AM
tanto di cappello  (felice)
Titolo: Re: Accensione Transistorizzata
Inserito da: COIO3 - 02 Luglio 2013, 10:58:56 AM
Che genere di cappello, tondo o quadrato  (matto)



;D Mimmo.