Fortificazioni -

Aperto da Watson, 25 Marzo 2014, 16:05:54 PM

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Watson

concludo il percorso dentro i Risalti mostrandovi un punto caratteristico dell'opera, che non è solo una struttura militare nuda e cruda, ma ha al suo interno delle soluzioni architettoniche stupefacenti (stò esagerando, neh)  ;D



il raccordo tra due risalti è stato eseguito costruendo questa bella opera architettonica, la guida ha spiegato cos'è, io in quanto ex studente di architettura doveri saperlo....





... ma nel 1990 nquando feci questa foto la guida non c'era.... e visto che sono rimasto legato agli anni '80, io non ricordo cosa ci disse l'ultima volta (piango)


Per oggi ho finito la visita del Forte San Carlo, lunedì vi porterò su in alto a 1780 metri a scoprire quello che vidi tanti anni fa (visto che non ci sono più andato) e alla pazzia che feci all'epoca  (giu) e poi vi mostrerò altre foto che molti conoscono ma che forse qualche nuovo forumista non ha mai visto  (guid)


A dopo  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Volta a coda di gallo

me lo sono ricordato, ecco come li ha chiamati la guida quegli elementi costruttivi  ;D



Invece questo è proprio un parafulmine  ;D



in pratica prima che inventassero la gabbia d Faraday, per difendersi dai fulmini si piazzavano sul tetto delle aste collegate a questa struttura tronco conica in modo che il fulmine scaricasse l'energia qui dentro, invece l'apertura in basso serviva per scaricare i fucili dal colpo in canna, in pratica si sparava dentro dove c'era alle pareti della sabbia che assorbiva il proiettile (se ho scritto qualche fregnaccia avvisatemi  immediatamente  ;))
W la vita

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Watson

Allora vediamo ti terminare il viaggio (post)

Ritornati al forte San Carlo nella piazza d'armi, sotto la torre dell'orologio c'è l'ingresso alla lunga e affascinante scala coperta  (appl)  alcune cifre:

il dislivello è di 525 metri
il numeor di gradini è di 3996
la lunghezza è quasi di 2 chilometri
l'altezza interna è di 2,35 metri
la larghezza di 2,10 metri
la volta è formata da muri ad arco spessi 2 metri (a prova di bomba)

sul lato interno verso il forte ci son odelle feritoie che permettono il ricambio dell'aria e l'illuminazione, le rampe erano state studiate per permettere il passaggio di muli che svolgevano questo ingrato compito (la guida accenna al fatto che erano praticamente ciechi  (sorpreso)), ci sono pure degli anelli sul bordo per aiutare il traino di slitte nei punti più difficili e ci sono al suo interno 5 ponti levatoi.




Edmondo De Amicis, l'autore del famoso romanza Cuore, scrive nel suo libro "Alle porte d'Italia" l'impressione che gli fece la visita a questa imponente fortificazione:



A ogni pianerottolo, soffermandoci a pigliar respiro, vedevamo da una parte una scala interminabile che ci si sprofondava sotto i piedi, perdendosi nel buio, e dalla parte opposta un'altra scala senza fine di cui la vòlta nascondeva la sommità, alla quale pareva che non si potesse arrivar che strisciando.




I ponti levatoi interni servivano in caso il nemico fosse riuscito a penetrarvi dentro, sono composti da due elementi sollevabili in modo da sigillare un tratto di scala, sotto il tavolato c'è una vano di cui non ricordo la profondità  (nonso)





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Watson

Ricordo che la scoprimmo la prima volta che entrammo nel forte delle valli, fu una sorpresa, non sapevo di questa scala e dopo aver percorso una decina di metri (in discesa) capimmo che la sua lunghezza era davvero notevole  (sorpreso)

Per fortuna incontrammo un'altro esploratore curioso come noi, che ci diede tutte le risposte e che ci fece venire il desiderio di percorrerla completamente...

... solo che questa volta il giro lo facemmo partendo dal basso così una volta arrivati in cima ci sarebbe toccata una rientro in discesa non dalla scala coperta ma dal vicino sentiero nel bosco  (su) ed è il giro che la visita completa fa fare ai turisti, evitando però di farla tutta (si esce nel tratto centrale sulla scala reale) in quanto dicono sia troppo impegnativa e se soffri di claustrofobia, il sapere che non puoi uscirne se non giungi alla fine forse per alcuni può creare dei problemi  :(


Alcune foto di quella prima visita, un tratto con il ghiaccio



il ponte mancante del collegamento tra le ridotta del Forte delle Valli




(police1) qui la facemmo grossa, una volta giunti su quel bordo non si poteva andare oltre, quindi ritornati indietro uscimmo dalla Ridotta Belvedere e cercammo (meglio scrive che cercai) una soluzione per proseguira, avevo lasciato l'auto sulla strada militare e non volevo rifare lo stesso giro dell'andata nel bosco, quindi verifico lo spessore dei muri e con un sforzo che all'epoca era insignificante (ero abbastanza più magro ed agile di ora  (stupid)), ci arrampichiamo sul cordolo, con l'avvertenza di non guardare sotto...






.... incoscenza adolescenziale (vecchio), ma il peggio doveva arrivare...

non ho foto mie, ma per farvi capire com'è il ponte coperto di Fenestrelle  :)



dalla foto si vede la larghezza della spalletta del ponte.... 50 centimetri forse, mah  (nonso)


questa foto non ricordavo di averla postata, l'ingresso della scala coperta è davanti al muso di quel cane..... qualcuno sa di chi è (??)



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Watson

La scala coperta collega i vari forti e ridotte, termina dunque al Forte delle Valli posto sulla cima del Monte Pinaia a 1780 metri (635 metri più in alto del forte San Carlo)

Da questo plastico si può capire come è disposto il forte sulla cima



Il forte Delle Valli venne costruito per primo, quando decisero di fortificare il fianco destro della valle, in quanto era quello che permetteva il passaggio del nemico con più facilità, la costruzione è del 1728 ed è formata da tre ridotte



separate da profondi fossati e collegati con i ponti fotografati prima, in caso di attacco del nemico bastava demolire il pavimento per isolarlo dal resto del forte.


La prima che si incontra salendo è la Ridotta Belvedere anch'essa dotata di tre quartieri come per il forte di sotto ma più piccoli,




ricordo che entrammo da qui dopo aver parcheggiato sulla strada militare ed aver percorso un sentiero nel bosco,  all'interno ci sono delle enormi cisterne, ricordo ancora oggi, il pericolo che corremmo, visto le ridicole torce che avevamo, per fortuna che si andava con circospezione, perchè improvvisamente notammo un bel buco sul pavimento con al di sotto una cisterna dell'acqua

All'interno della ridotta c'è pure una piccola cappella con un bel portale



Il secondo elemento del forte è la Ridotta S.Antonio, che ha la caratteristica di essere un solo fabbricato collegato da un unico ponte che all'epoca era irrangiungibile  (nonso)



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Watson

L'ultima è la Ridotta dell'Elmo così chiamata perchè come un elmo protegge la testa della struttura, questa è poi collegata alla strada militare attraverso il ponte Rosso

2004

che scavalca il fossato più alto e spettacolare, che però non ho fotografato, anche se si può capire da questa angolazione



(vecchio) e veniamo al ricordo più idiota che ho di quell'avventura, quando giunti dietro quel cancello che all'epoca non c'era ci trovammo davanti il nulla  (sorpreso)

1995

da qui non si vede, ma subito dopo il cancello mancante non c'era nulla, essendo quello il tratto in legno (demolibile in caso di attacco), che fare quindi, tornare indietro e rifare il passaggio sulla spalletta dei ponti   (?)

o superare l'ostacolo compiendo un salto lunghissimo alla Carl Lewis   (?)


decidemmo per la seconda soluzione, ma senza saltare l'ostacolo (anche perchè era ancora più rischioso), ma passando sopra il piccolo arco di pietra e non guardando assolutamente verso il basso

(paura) idiozia allo stato puro  (muro)

quello che ci aiutò fu un tronco di albero che qualcuno aveva appoggiato sul terreno e che se guardate bene è visibile sulla foto

1989

lo stesso tronco 6 anni dopo non lo trovammo e quindi quella fu l'unica visita della Ridotta dell'Elmo in cui non ho nessuna foto   (stupid)


Da questa (foto) si capisce dove mettemmo i piedi, ho poi letto che all'interno del pilone centrale c'era una camera di scoppio, che serviva per demolire il ponte in caso di estrema necessita  (esp)



per fortuna che non fumo, perche se fossi stato a conoscenza anche di quest'altro pericolo  (stupid)


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Watson

#66
La visita è terminata, posto alcune foto del complesso viste dalla strada militare dell'Assietta

vista d'insieme 2005



1991



questa si che è una foto importante  :P


Forte delle valli 2002



1990




Forte San Carlo 2002



1989




garitta del Diavolo e Forte Tre Denti 1991




venerdì descriverò i forti che sono attorno a questa piazzaforte militare  (felice)

W la vita

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10nico

Queste imponenti strutture di origine militare mi affascinano e mi atterriscono al contempo.

Spero un giorno di poterle visitare, magari con un drone volante  :P

No , scherzo, a piedoni, che è meglio!  ;D

Grazie Watson, moooooooooolto interessante questa "visita virtuale"  (su)

Popperità! (vecchio)

10nico
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

azetakappabi

Grazie Watson  (appl) (appl)

la fortezza è veramente affascinante, spero di riuscire prima o poi a visitarla.

Sai qualcosa in merito all'esistenza di archivi che custodiscono i documenti che, inevitabilmente, sono stati prodotti al suo interno?

Saluti

   

Luigi

Watson

Se passi da queste parti in un giorno primaverile-estivo-autunnale e mi avvisi per tempo in modo che io possa pensare di riuscire a tirare fuori la 2cv dal garage.......


... magari ti accompagno, neh  (stupid)



Stavo dimenticando di postare le foto più interessanti del forte, quelle che sicuramente saranno guardate anche da accapippo (che giovane com'è non credo si interessi di vecchi ruderi  :P)

come avete capito questa fortificazione è stata per me una meta molto frequentata e molto ammirata, forse non come un'altra che vi racconterò nei prossimi mesi (ho foto di forti per una vita  (muoio)), ma sicuramente è stato un luogo che mi ha fatto fare dell'avventura rimanendo a due passi da casa (zz)


Dopo le prime visite da "portoghese" il forte venne preso in carico da un gruppo di volontari che con tanto sforzo e tanti soldi è riuscito a recuperarlo in gran parte permettendo la visita in sicurezza, io come altri ci sono tornato più volte ma mai potevo credere che ci sarei andato un giorno con la mia 2cv (noncicredo)



Si avete letto bene, con la bicilindrica, ma non nel parcheggio esterno, ma bensì dentro  (sorpreso)


quel giorno arrivò grazie all'idea di un noto forumista che però posta poco ultimamente, a Valvì nel 2010, quando organizzò il suo 1° raduno a Fenestrelle 2cv Finis Terrae

per chi no lo sapesse questo luogo anticamente veniva chiamato Finis Terrae Coti che vuol dire dove finiscono le terre dei Coti, in quanto era da qui che passava il confine, poi modificato in Fenestrelle

quando lessi il programma non ci potei credere a quello che c'era scritto:

Citazione da: Valvì - 30 Aprile 2010, 12:34:27 PM
DOMENICA 11 LUGLIO

Apertura iscrizioni alle ore 9.00

Partenza alle ore 10.30 verso il Forte di Fenestrelle con sfilata nelle vie del paese

Esposizione delle macchine all'interno del Forte con aperitivo

Pranzo a base di "gofri" presso il campo sportivo di Fenestrelle

Estrazioni lotteria con ricchi premi  ;D

Saluti e, si spera, arrivederci all'anno prossimo

come potete immaginare l'attesa che arrivasse quel giorno fu per me infinita e se anche potrà sembrare stupido ed infantile (e per chi è abituato a camminare anche inutile), poter entrare in quel forte con la mia 2cv per me era come concludere una storia con il lieto fine (matto)


Le foto al prossimo (post)

Citazione da: azetakappabi - 30 Aprile 2014, 14:03:26 PM
Sai qualcosa in merito all'esistenza di archivi che custodiscono i documenti che, inevitabilmente, sono stati prodotti al suo interno?

Che io sappia nel forte non c'è nulla, non ci sono archivi e la documentazione se c'è deve essere di proprietà dell'esercito, quindi trovarsi a Torino nell'ex Arsenale dove so che c'è una biblioteca, ma bisogna fare domanda per potervi accedere.

Biblioteca Militare di Presidio (Torino),
c/o Comando per la Formazione - Scuola di Applicazione,
Via dell'Arsenale n. 22, tel. 011/56032173 - 56032097
È aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 12,00 e dalle ore 14,00 alle ore 15,00.

(nonso)
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Watson

Ed ecco le foto del Forte San Carlo bicilindrico  (ura)

la chiesa




il palazzo del Governatore




il palazzo degli Ufficiali



l'ingresso a tale palazzo



la piazza d'Armi




la torre dell'Orologio



e tutte le altre che potrete ammirare nel 3D del raduno  (appl)
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Watson

Però noi non siamo stati i primi, il forte deve aver autorizzato a diversi gruppi o club storici ad occupare il suo piazzale con le proprie auto  (guid)

credo si chiami pubblicità indiretta  ;D


Un anno inserirono pure quest'opera d'arte  (sorpreso)



qualcuno sa indovinare il modello  ???

io non lo conosco  (nonso)
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azetakappabi

Bellissime le foto del raduno. Non avevo ancora visto il 3d: è un colpo d'occhio eccezionale le bicilindriche addolciscono la severità del luogo.  (appl) (appl)

Grazie per la tua disponibilità, Toni.  (abbraccio)
Sarebbe fantastico visitare il forte assieme, però a breve termine è un po difficile per me. Speriamo in futuro :).

Grazie anche per i recapiti, mi saranno utili poichè ho una serie di domande da fare.
Peraltro, non trovandoli qui da me in libreria, nei giorni scorsi ho ordinato online due volumi ull'argomento.

Saluti.   (felice) (felice)
Luigi

Watson

Sono io che ti devo ringraziare Luigi  (abbraccio)

Sai scrivere non è difficile, se hai un argomento che ti piace ti metti sul forum ed inizi a postare, ovviamente dovrebbe essere un argomento bicilindrico, ma se vai in OT credo che puoi parlare di tutto

però quando nessuno ti risponde allora inizi a pensare che non interessa, che sei noioso o che non sei capace di trasmette alcunchè, quindi leggere i tuoi commenti rende più piacevole il lavoro e ti da quelle piccole soddisfazioni che non fanno male  (su)


Sul forte di Fenestrelle ci sono diversi libri che puoi trovare nelle librerie che descrivono meglio quello che ho fatto io su questo forum

mi vengono in mente
Forte di fenestrelle editore Il Punto,
La valle contesa di Mario Reviglio editore il Punto
Viaggio affascinante nella fortezza di Fenestrelle editore Alzani


e poi c'è la questione della prigione-lager tirata in ballo durante i 150 anni dell'unità d'Italia di cui ignoravo i particolari ma che non credo siano tutti autentici

non che non ci siano stati dei soldati imprigionati dentro, dato che il forte divenne un carcere militare, ma che siano effettivamente morte tutte quelle persone che ho letto in rete...

... bisognerebbe informarsi meglio, per esempio ho trovato che hanno scritto un libro in cui smentiscono quasi tutto, gli autori sono Juri Bossuto e Luca Costanzo, Le catene dei Savoia editore Il Punto, se mi capita lo compro e me lo leggo (magari al salone del libro a Torino o a Fenestrelle), questi due autori affermano esattamente il contrario arrivando ad ipotizzare attraverso la documentazione da loro raccolta che i morti furono solo una quarantina....


... con cifre così differenti come si fa a credere ad una o all'altra campana (??)


L'ho scritto in uno dei primi post, queste fortezze visitate oggi danno un piacere a chi ne è appassionato che scavalca il dolore che esse hanno provocato

se si riuscisse a vedere e sentire tutto quello che è successo dentro quelle mura, credo che nessuno di noi le vorrebbe vedere ancora in piedi e manco si sognerebbe di raccontarle su un forum (e per di più bicilindrico), ma tutto quello che ci circonda ha nel suo passato qualcosa che ricorda atrocità e soppraffazioni, anche solo il selciato che percorriamo ogni giorno per andare a casa (dove un pedone è stato investito), solo che evitiamo di ricordarcelo e ammiriamo magari la bravura degli operai che hanno posato il pavè o quelle pietre messe in quel modo strano....


... dai, venerdì continuo con le opere esterne di Fenestrelle, sono meno interessanti ma sono tutte visitabili senza dover pagare un biglietto, ma avventurandosi a proprio rischio e pericolo  (appl)

Antonio  (felice)



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azetakappabi


Citazione da: Watson - 30 Aprile 2014, 15:35:58 PM
e poi c'è la questione della prigione-lager tirata in ballo durante i 150 anni dell'unità d'Italia di cui ignoravo i particolari ma che non credo siano tutti autentici

Citazione da: Watson - 30 Aprile 2014, 15:35:58 PM
... con cifre così differenti come si fa a credere ad una o all'altra campana (??)

Concordo con te, Toni. Al proposito, si sentono le opinioni più svariate, ma prima di poter esprimere un giudizio è necessario documentarsi e, quindi, leggere leggere leggere :) :).

Pensa un pò, ho ordinato proprio il libro di Bossuto e Costanzo, oltre quello di Alessandro Barbero. Sono fra quelli indicati nella bibliografia di Wiki e, dalle recensioni che ho letto, mi sono sembrati i più interessante.

Dai, studiamo bene l'argomento, dopo di che organizzeremo una bella gita al Forte per confrontarci di persona  ;D ;D.

Saluti




Luigi

Watson

Proseguo con la descrizione delle opere esterne al forte, tutte visitabili ma prestando le dovute attenzioni, essendo tutte abbandonate e quindi pericolose (police1)

La prima è in realtà il forte più antico, quello presente prima che iniziassero i lavori di costruzione della fortezza, il Fort Mutin


Come avevo accennato quest'area era un tempo il confine tra il Piemonte e la Francia, e qui venne costruito nel 1694 un forte da Luigi XIV per controllare meglio le incursioni dei sabaudi

con l'assedio del 1708, il forte cadde in mano Sabauda, che però non lo distrusse, ma lo riutilizzo, spostando i cannoni verso il fronte opposto, la fine di quest'opera poco difendibile, perchè costriota sul fondo della valle e facilmente aggirabile, avvenne nel 1836, una parte venne abbattuta ed il materiale riutilizzato per la costruzione della Ridotta Carlo Alberto (un tempo non si sprecava nulla, altro che consumismo  (stupid))




Questa foto è stata fatta ad un pannello di spiegazioni che c'è intorno al perimetro e che permette di capire meglio cosa si stà visitando  (su)

per giungere sul luogo dovete andare verso il centro del paese e superare il torrente Chisone, una camminata molto rilassante vi porterà nel sito dove era posizionato questo forte



il muro perimetrale e sotto la vista del forte San carlo




un bel particolare del muro

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Di un'epoca più recente sono invece le due postazioni situate sopra alla fortezza, lungo la strada militare che collega Fenestrelle al colle delle Finestre e quindi alla val di Susa  (guid)



Il Forte Serre Marie, del 1892 posizionato in modo da difendere l'alta valle Chisone, è una costruzione rettangolare  con tetto piano su cui veniva posizionati i pezzi, l'ingresso è protetto da un fossato con ponte elevatoio, mancante  >:(

Per entrare bisogna passare da un foro praticato in un lato dai tanti escursionisti curiosi che l'hanno frequentato  ;D


ovviamente anch'io ci sono entrato, ma visto che lo feci nel 1986 non ho foto interne se non questa presa all'esterno  (nonso)



all'epoca ancora andavo in moto, bei tempi, con tale mezzo ho raggiunto quasi tutte le fortificazioni della zona senza grossi problemi, peccato aver smesso troppo presto  (nonso)

la stessa foto presa nel 1989 da una posizione più elevata...



.. dal sentiero che collegava il forte al corpo di guardia del Falouel, più conosciuto come il "Dado", vista la sua forma partoicolare




anche in questa struttura l'ingresso era protetto da un ponte levatoio crollato, difficile entrarvi, in ogni caso le scale interne sono crollate, quindi non è visitabile anche se ho qualche foto del primo piano (l'unico visitabile)  ;D



(vecchio) ricordo che sono strutture lasciate al loro destino, quindi entrare è alquanto pericoloso e sconsiglio a tutti di ripetere tali esperienze



Tornando al Serre Marie ci manca la foto con le bicilindriche....


...naaaaaaa, c'è anche questa  (muoio)



presa durande il primo raduno di Fenestrelle  (appl)
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proseguo con il tour giungendo finalmente su quella cresta spartiacque tra le valli del Chisone e di Susa, così ricca di costruzioni militari in quanto terra di confine  (scherma)


Immagino che per molti sia difficile orientarsi se non si è della zona, c'è google che potrebbe aiutare anche se non ci sono i toponimi della localita, http://goo.gl/maps/55LpJ (il punto verde corrisponde al colle dell'Assietta), oppure c'è questa cartina che ho trovato presso il sito http://www.pcn.minambiente.it/viewer/ in cui si posson osovrapporre all'immagine satellitare le cartine IGM al 25.000 molto precise  (su)



La strada in verde è quella che venne costruita per collegare le due valli passando per il colle delle Finestre, su questa strada abbiamo incrociato i Forti Serre Marie e Falouel

la strada azzurra è invece quella dell'Assietta che dal Pian dell'Alpe porta fino al Sestriere, tratteggiata è indicata la vecchia strada non carrozabile

in rosso sono segnati i forti secondari che vi descriverò velocemente ed in blu le due grandi fortificazioni già trattate di Exilles e Fenestrelle

infine in giallo le due strade del fondovalle, la SS24 della val di Susa e la ex SS23 della valle del Chisone  (guid)
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Watson

Poco sopra al colle delle Finestre c'è un piccolo forte del 1891, quindi molto più recente, serviva da appoggio per le altre postazioni e la sua posizione defilata lo rendeva meno vulnerabile, ma anche meno utilizzabile, tanto che fu dismesso dopo la prima guerra mondiale.


Per giungere al forte si può quindi prendere o la strada che sale da Fenestrelle, ma vi consiglio quella che sale verso Balboutet (poco dopo Fenestrelle) perchè completamente asfaltata, oppure da Meana di Susa dove vi attende un'interminabile sequenza di tornanti (pare 33) che fatti in 2cv portano inetavilmente a soffrire il mal di mare  (stupid)



questo è il forte visto da questa strada (mi scuso per il controluce, ma la foto la feci il pomeriggio a rientro da uno dei miei molti giri)


giunti sul colle lasciate l'auto e prendete il sentiero che si trova dietro alla mia bicilindrica....



... tranquilli, la lascio tutte l'estate al colle giusto per aiutare gli escursionisti a trovare il sentiero, neh  (stupid)


Poche decine di metri più sopra arrivate alla facciata principale del forte, che un tempo era collgato alla strada attraverso un particolare ponte levatoio ad elle (non ho trovato immagini se non quella della planimetria su wiki)  (nonso)





anche di questo forte ho qualche foto un po' più datata, anche se solo del 2000



non si nota nessuna differenza, perche nessuno ha ancora pensato di ristrutturarlo.....


.... per entrare non ci sono pericoli, in quanto si passa dai cessi ..... si ma non dal buco della latrina, neh  (stupid)

l'interno è spoglio e misero, ed era composto da un corridoio su cui si affacciavano le camerate, distribuite su due piani, anche se del secondo non rimane più il pavimento (se lo sono portato via  (bb) )




più interessante è il breve, ma buio corridoio che si inoltra all'interno della roccia e che collegava le due postazioni dei cannoni a scomparsa



(police1) portarsi sempre dietro una buona pila ed un'altra di riserva oltre agli scarponi e volendo un caschetto non sarebbe poi male (anche se credete vi renda ridicoli)


Non ho foto che inquadrino bene l'area sovrastante, accontentatevi di questa in cui si vede la porticina d'ingresso al pozzo del cannone



ovviamente lui il  (cane) era sprovvisto di tutto, ma stranamente si trovava a suo agio camminare per quei ruderi, quasi più del suo accompagnatore bipede  ;D



(spett) non ditelo alla Paola, lei è apprensiva, ma spesso capitava che lo lasciassi libero mentre armeggiavo con la digitale e a volte lui spariva da qualche parte, magari attratto dall'odore di qualche animale selvatico che vi assicuro non ha mai catturato  (stupid)


Un'ultima foto del forte dal lato nord in cui si vede la strada che sale da Meana di Susa  (guid)



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Watson

Percorrendo la vecchia strada che collegava il colle delle Finestre con quello dell'Assietta (ora la si può fare solo a piedi o in bici), il primo forte che si incontrava era quello del Gran Serin, anch'esso del 1881, ma completamente diverso dal precedente.

Noi invece che dobbiamo percorrere la strada nuova lo possiamo scorgere prima di una serie di tornanti su in alto, ma non è facile se non si sa dove si trova, quindi cartina alla mano da parte del navigatore e voi attenti a dove mettete i copertoni, neh  (guid)




Il forte è posto tra i 2587 ed i 2615 metri sulla cima del Gran Serin collegato da una comoda strada (police) CHIUSA AL TRANSITO VEICOLARE che parte dal colle dell'Assietta



certo che io con la digitale sono negato, la stessa foto fatta con la macchina tradizionale (e con il sole alle spalle) guardate come rende più attraente il luogo  :P




il forte è distribuito sulla cima, circondato da un muro perimetrale, ci son opostazioni per fucilieri, una grande polveriera, postazioni per mortai, i baraccamenti.....




... se solo li avessi fotografati, ed invece visto che non si può più salire in auto (ma il dislivello dal colle è minimo, solo 100 metri), non ci sono più andato (maledetta pigrizia  (stupid)), quindi queste uniche foto del forte sono datata al 1991  (nonso)



sulla parte alta ci sono 8 piazzole per cannoni, ma se volete info e foto fate prima a guardare questo sito http://www.icsm.it/world/reportage/granserin.html (su)
W la vita

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Watson

E siamo giunti al mitico luogo denomianto Assietta (testa e collo), luogo tanto caro a tutti i Bogianen piemontesi, perchè è qui che naque questo termine che voglio subito precisare si pronuncia mettento l'accento sulla e  e pronunciando la o come una u

Bugianèn

che deriva da Bogia nen, non si muove..... ma non in quel senso che credete voi (zz), ma nel fatto che non si muovono da dove sono, che resistono, perchè il fatto che portò a coniare questo termine avvenne durante la battaglia dell'Assietta del 1747.

Come accennato più volte, in quella data l'esercito Franco-Spagnolo cercava di passare gli sbarramenti dei forti Exilles e Fenestrelle, percorrendo lo spartiacque tra le due valli, ma ad attenderli qui all'Assietta c'erano i Savoia con l'appoggio degli Austriaci.

La differenza numerica era favorevole ai francesi, ma sulla Testa dell'Assietta la difesa dei piemontesi era favorita dalla posizione, durante un'assalto si racconta che il generale  piemontese ordinò al tenente colonnello Paolo Novarina Conte di San Sebastiano, di lasciale la posizione per spostarsi dentro al forte del Gran Serin, ritenuto più difendibile, ma la risposta fu negativa


"Noiàutri da sì i bogioma nen" (noi non ci muoviamo da qui)


si dice che i sergenti incitavano i nostri soldati al grido di "Bogeve nen, nèh!" (non muovetevi, neh) e che questa energia fece si che al calare della sera l'esercito francese si ritirasse sconfitto con oltre 5600 morti contro i 192.


Questa è una ricostruzione dell'evento che si tiene tutti gli anni alla terza domenica di luglio sull'assietta, si vede come doveva essere la posizione piemontese




ovviamente l'obelisco non c'era, neh  (stupid)




Invece questo è il collo colle dell'Assietta fotografato qui nel lontano 2000 da un magro Watson, anche se per onesta nei confronti del mio cane, lui ancora non era nato all'epoca, quindi solo un magro Antonio  :P



Lo stesso luogo cinque anni dopo....




... il cane c'è è solo in macchina era stanco morto, ma volevo farvi notare il cartello nuovo posizionato giustamente sul colle, osservatelo bene...


a volte si posiziona pure sotto la bicilindrica, neh  (muoio)


... come si presentava dopo altri 5 anni  (sorpreso)




Scommettiamo che se risalgo il prossimo anno, forse non troverò più traccia dell'indicazione del colle su quel cartello  (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Altro forte a difesa di questi luoghi è quello che si troca in cima al Monte Gran Costa a 2615 metri, il forte Gran Costa

anche questo è dello stesso periodo 1888-89 e ricorda in maniera più semplificata il Gran Serin, nel senso che qui mancano le postazioni per i cannoni, e non è cintata da un muro essendo quest'ora più difendibile





vista la posizione su cui è stata edificata  ;D




la strada che porta in cima è chiusa perchè più in alto diventa un sentiero, superata la casa cantoniera si giunge al bivio ben segnalato (ma il monte si vede benissimo da qualunque posizione)

In cima ci sono le postazioni in barbetta che davano sulla valle del Chisone




le batterie sono intervallate tra di loro da costruzioni che fungono da deposito munizioni



subito esplorate da Watson  (stupid)



ci sono poi dei ricoveri (non sono le caserme, queste posizionate sotto il monte)



e dei posti vietati ai turisti (police1)



(vecchio) ormai dovreste aver capito che li dentro c'è una polveriera vista la finestrella e la doppia camera interna  (appl)


una cosa che non conoscevo e che ho trovato in rete è la presenza di baracche collegate visivamente tra di loro che attraverso un un sistema ottico si riusciva a comunicare a lunga distanza, il cosidetto Telegrafo ottico dell'Assietta, se vi interessa c'è una pagina in rete http://www.fortificazioni.com/forte/telegrafo.htm che ne parla)
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Watson

Un'altra postazione più piccola era posta poco sotto nei pressi della casa Cantoniera ed è la Batteria Gran Mottas

Dal Gran Costa la si dovrebbe scorgere su quel piccolo promontorio che c'è in centro nella foto



la casa Cantoniera è sulla destra dove vedete tutti quei puntini che sono le auto dei partecipanti alla rievocazione storica (Festa del Piemonte), le montagne di fronte sono quelle dell'alta valle di Susa)

L'opera è solamente composta da dei terrapieni con un deposito munizioni, ma non l'ho mai vista perchè non ne conoscevo la posizione (ora che lo so la prossima volta vi faccio un reportage da 100 foto minimo  (stupid))

presumo che sia questa fotografata da me (spero) da sotto  (nonso)




Con quest'opera le fortificazioni antiche dell'Assietta sono terminate, rimane solo una moderna che a differenza di queste rende poco, ma è molto più efficace per la tipologia di armi che si andava a costruire nei primi anni del secolo scorso  (gangster)
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Watson

Non molti sanno che sulle Alpi c'è un faro  (sorpreso)

si il Faro degli Alpini sul monte Genevris a 2536 metri d'altezza  (appl)



è un dono della marina militare italiana (La Spezia) per onorare i caduti di mare e di terra, non l'ho mai visto acceso, vista la pessima abitudine di andare a dormire presto....

... e poi in montagna di sera è pericoloso  (stupid)

Questo monte si trova a 10 chilometri dal colle dell'Assietta in direzione del Sestriere, si raggiunge a piedi la cima molto facilmente, invece se volete vedere i bunker costruiti sul fianco della montagna dovete proseguire fino al successivo colle di Costa Piana



sono quatro bunker, uno visibile nella foto lo potete visitare al tornante precedente (il colle è quello che si vede nel centro della foto) e sono stati ultimati alla fine del 1940 (dopo l'inizio del conflitto con i Francesi), quindi non vennero mai utilizzati e furono subito abbandonati (come dire i soliti sprechi all'italiana  (stupid))




sono piccole costruzioni in cemento armato, foderate da pietre in modo da confondersi nel panorama (alcune le ho trovate con il rivestimento intatto), armate con mitragliatrici



l'interno è molto angusto, a protezione c'è spesso una struttura metallica oltre al cemento armato



spessisimo erano collegate tra di loro tramite il telegrafo ottico, ma si sa che in montagna le nuvole fanno spesso capolino, quindi presumo ci fossero altri tipi di collegamento...

.... fa sempre effetto vedere la natura da quelle feritoie con i suoi colori sgargianti rispetto al buio del bunker, ma questo piacere lo si apprezza ora in tempo di pace, credo che all'epoca chi osservava fuori non fosse così tranquillo e contemplativo  (stupid)




Con questo ho terminato anche quest'area delle montagne piemontesi, la prossima volta si torna con i forti ottocenteschi e si scende nella provincia Granda  (felice)

W la vita

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azetakappabi

Grazie Watson,  (appl) (appl)

Citazione da: azetakappabi - 30 Aprile 2014, 16:08:39 PM

Pensa un pò, ho ordinato proprio il libro di Bossuto e Costanzo, oltre quello di Alessandro Barbero


Arrivati !!!   
Ora dovrò trovare il tempo di leggerli   :) :)

Saluti (felice)


Luigi

Watson

Io devo ancora andare a cercarlo, sai sono un bogianen nel senso (zz)...  (stupid)

a parte la battuta, un segreto per leggere i libri è quello di farlo tutti i giorni per un tot di tempo, non so se trovi una pausa nella giornata e la occupi leggendo anche solo per 10 minuti (massimo 20), ma lo fai ogni giorno e sempre alla stessa ora, vedrai che il libro lo finirai senza neppure accorgerti  (appl)


Ovviamente questo è il mio consiglio, magari c'è chi legge prima di andare a dormire o chi lo fa viaggiando in treno o bus..... ho conosciuto amici che leggevano mangiando  (stupid)

ognuno trova il suo sistema, scommetto che tu troverai il tuo  (abbraccio)
W la vita

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Watson

Questa volta cambiamo provincia e scendiamo nella "Granda", giunti a Cuneo bisogna proseguire per Borgo San Dalmazzo e qui cercare l'indicazione per la valle Stura, SS21 del colle della Maddalena, percorsi 34 chilometri dal centro di Cuneo giungiamo ad un paese dal nome di Vinadio, il forte ancora non si vede, dato che è posto al termine del paese, sulla sinistra noteremo una grossa costruzione http://goo.gl/maps/EEtVm la caserma Carlo Alberto, ma è solo superando la piazza del paese e oltrepassato il brutto edificio posta a destra che incontreremo le mura del forte http://goo.gl/maps/QCIbE interrotte per far passare la strada  :(


Il forte di Vinadio chiamato pure forte Albertino venne costruito appunto da Carlo Alberto tra il 1834 e il 1847 e serviva per bloccare un'eventuale invasione francese scesa dal colle della Maddalena.

Anche questo forte è molto esteso, solo che a differenza di quello di Fenestrelle, non si spinge sul fianco di una montagna, ma interrompe tutta una valle, con un lungo fronte bastionato lungo 1200 metri.

Anche per questa costruzione c'è un plastico che dovrebbe far comprendere meglio il suo sviluppo (se non avessi usato il flash)  (stupid)



il forte è praticamente suddiviso in tre parti:
quella basso o Fronte Inferiore (che si vede bene nella foto) comprensivo della casrma Carlo Alberto, già vista dalla statale,
quello centrale o Fronte d'Attacco (che vi descriverò subito dopo) post0 davanti all'ingresso del forte
e la parte alta o Fronte Superiore, che termina con un fortino o Forte Neirassa (visibile nella foto di sotto)



Anche questo forte è aperto al pubblico per una visita libera, c'è come in Bard una mostra interessante "Montagne in movimento" con filmati su persone comuni che parlano l'antica lingua occitana (per intendewrci quella dei Lou Dalfin  ;)), non è però completamente visitabile in quanto il Forte Neirassa è ancora chiuso, mentre la parte inferiore è aperta a chiunque ed è quella utilizzata per le feste estive

il sito internet del forte http://www.fortedivinadio.it/ ,che riapre il 1 giugno dopo la chiusura invernale, con orario 14,30 - 19,00 solo il sabato e la domenica (credo che d'estate sia aperto tutti i giorni, verificare più avanti sul sito (police))


continua.... prossimamente  (felice)
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Watson

Trovato un sito con gli orari (quello ufficiale ancora non li riporta), il forte in luglio è aperto dal giovedì al sabato con orario 14,30 - 19,00 e la domenica 10.00 - 19,00, ad agosto è aperto tutta la settimana.

Iniziamo questo breve viaggio partendo dall'ingresso principale del forte, la porta di Francia



protetta da quattro cannoniere visibili ai lati della porta, sopra alla quale c'è un fregio dei Savoia



l'ingresso è anche protetto da un grande fossato scavalcato da un ponte, anticamente l'ultimo tratto quello precedente il portone era formato da un ponte levatoio, poi demolito



(sorpreso) toh, c'è una 2cv nel fossato..... che strano, neh  (stupid)

Ovviamente sapete tutti che il forte si trova sotto il territorio di caccia del club  ;D, in passato qui si sono svolti i raduni nazionali del Club di Beinette, ma l'evento che ne ha impresso un marchio incancellabile, è stato il grande raduno MONDIALE di Vinadio 2003  (appl)


Ma torniamo alla porta di Francia e a quel ponte che la collega con il Rivellino che è un'avamposto del forte posizionato davanti e formato da un bastione a forma di L che proteggeva ulteriormente l'ingresso visto che si apriva sul lato sbagliato del forte, quello di fronte al nemico (matto)

In questa foto dovete notare il portone a sinistra che è l'ingresso su ponte levatoio precedente alla porta di Francia e che permetteva di entrare nel Rivellino



da quest'altra foto vedete la strada statale odierna (all'epoca non esisteva quel passaggio) ed il ponte levatoio



quindi un eventuale attaco nemico avrebbe dovuto superare una doppia difesa  (duel) prima di potrer sperare di entrare all'interno dell'abitato, della struttura del Rivellino non ho foto esplicative, questa è stata fatta dalla porta di Francia



quest'altra invece dal bastione interno (usato come terrazza), in quanto attualmente c'è un piccolo bar molto carino al suo interno, gestito da una famiglia con cui nel tempo abbiamo fatto amicizia, e che ci riconosceva anche a distanza di anni ogni volta che ci si recava a prendere un  (caffe)



(spett) notare il brutto palazzo che sorge da dietro le mura, un esempio di cattiva gestione del territorio  (giu)

Ovviamente anche di questo forte ho delle foto più vecchie, non molte, vista la distanza da Torino ma interessanti...

... come questa della porta di Francia prima del restauro nel 1990




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Watson

Entrati da questa porta a sinistra c'è l'ingresso per la visita guidata del forte, la prima porzione che si vede è il Rivellino, ma non la parte visibile al pubblico dove è situato il bar, ma quella che serviva a protezione del ponte...



... scesi da una scalinata ci ritroviamo a percorrere il tratto a lato del fossato su cui si possono notare delle feritorie per i fucilieri




Come avete capito tutto il fronte del forte è protetto da un fossato che era scavalcato da un unico ponte

in questa foto di vede la parte superiore, dove è stata collocata un'opera d'arte moderna, un grosso zero o una "o", ma potrebbe pure essere una porta spazio temporale per mondi sconosciuti (matto)



mentri qui si vede la parte inferiore con un'altra opera d'arte abbandonata li di lato (quella macchiolina arancione, neh  :P)




Questo è il tratto che si vede dalla statale...





... lo stesso tre anni prima, questa si che è un'opera d'arte indimenticabile  (appl)

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Paolon

"in questa foto di vede la parte superiore, dove è stata collocata un'opera d'arte moderna, un grosso zero o una "o", ma potrebbe pure essere una porta spazio temporale per mondi sconosciuti "


..... si vede anche un cane e una Paola ben "attrezzata"... ;D

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