Salviamo il mondo

Aperto da luigi spino, 25 Febbraio 2010, 13:52:13 PM

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luigi spino

CiTAZIONE DEL POST DI WATSON (da "centrali nucleari")

"Converrebbe invece iniziare a modificare il nostro tenore di vita...
- chilometri zero
- slow food
- energie alternative
- trasporti alternativi
- molta meno carne nell'alimentazione
- ridurre la dipendenza dal denaro
- rifutare la ricchezza
- socializzare di più
- abolire la TV

questa potrebbe essere la vera rivoluzione "

Post oltremodo interessante, che mi dà lo spunto per aprire - se può interessare - una piccola rubrica di cosigli e suggerimenti, da e per tutti noi, di piccole cose che nel nostro quotidiano possiamo fare per migliorare un po' le  cose nel nostro mondo. Non dico di salvarlo come presuntuosamente ho indicato nel titolo, ma almeno di provarci.

Su questo post potremmo:

- mettere semplici consigli di "way of life" che contribuirebbero a ridurre il nostro impatto, per esempio, la prima idea che mi viene in mente, quella di smettere di comprare l'acqua in bottiglia e di utilizzare quella del rubinetto o dei fontanelli vicino casa.

- pubblicizzare iniziative eticoambientali di enti, associazioni, gruppi di cittadini, Gas etc etc (alcuni esempi: fare un elenco di mercatini a Km0, mettere gli indirizzi di Gruppi di Acquisto Solidale o del mercato Equo e Solidale, ricordare quando e dove si fanno iniziative come Clean Up the World)

- indicare siti internet in grado di dare consigli utili

e tanto altro ancora. Insomma, una lavagna in cui ognuno di noi possa dare e ricevere suggerimenti utili per fare almeno qualcosa...

La butto lì...

(felice)






  in hoc signo vinces

orangetenere

Bella iniziativa  (su)
Personalmente penso che dovremo non usare piu' le nostre 2cv, perchè essendo euro 0 inquinano piu di ogni SUV o Porsce o qualsivoglia veicolo costruito fino ieri, perche' da domani diventerà vecchio pure quello e dovremo ricominciare daccapo comprando un'altra auto che a sua volta durerà un altra settimana ........  :o

Credo che noi facciamo già un piccolo gesto per inquinare meno, anzi per fare meno rifiuti, e proprio con le nostre 2cv. Il nostro spirito di conservazione di queste auto, il nostro riciclare pezzi di ricambio, fa si che ci siano meno rifiuti in giro, meno lamiere, plastiche, gomme da smaltire.
Comprare un euro5 e rottamare la euro4 comprata ieri, contribuisce a creare altre due o piu tonnellate di rifiuti da smaltire. Perchè......ci siamo mai chiesti in che percentuale vengono riciclate le auto che portiamo a rottamare? Beh, quì in Sicilia credo sia bassissima. Continuo a vedere immense aree piene di auto di tutti i tipi messe una sopra l'altra, lì ferme, ormai da alcuni anni.
Non so se riusciremo mai a fermare questa corsa, non credo proprio.  (nonso)

Comunque, la mia buona azione quotidiana è: sprecare il meno possibile qualsiasi cosa, usare gli appositi contenitori per buttare gli appositi rifiuti, a casa uso solo lampade a basso consumo e cerco di non sperperare l'acqua, così risparmio pure io e cerco di mantenere la città in cui vivo piu pulita. Quando posso vado a piedi o in bici e comunque in città non uso l'auto ma lo scooter che mi fa 30km al litro.

Hai detto bene: SALVIAMO IL MONDO un piccolo gesto di ogni abitante può farcela.
(abbraccio)
...sono tornato ;-)

luigi spino

La rottamazione è solo ipocrisia: in realtà si tratta di un escamotage per finanziare l'industria dell'auto. Da un punto di vista ambientale non comporta nessun vantaggio, anzi. Non solo si producono nuovi rifiuti e si consumano nuove risorse per produrre qualcosa di nuovo, ma si adotta un principio (quello dell'usa e getta) che è diametralmente opposto alla logica della tutela ambientale (del resto sempre più ambientalisti definiscono dannose queste pseudo "politiche ambientaliste").

Insomma, noi "inquinatori" con le nostre latte Euro 0, in realtà abbiamo, salvando le nostre bicilindriche, abbiamo dato un piccolo aiuto all'ambiente  (superok)

Per tornare a bomba alla rubrica "consigli per l'ambiente"
- Invito a leggere il post di Watson su topic centrali nucleari. Sintetizzando al massimo c'è una semplicissima, piccolissima, banalissima cosa, che tutti possiamo fare e molto utile

RICORDIAMOCI DI SPENGERE GLI STRUMENTI ELETTRONICI INVECE DI TENERLI IN STAND BY

Scusate se ho alzato la voce, era solo un modo per mettere in evidenza il consiglio più importante di questo post...

Seguiranno altre rubriche, non appena avrò un po' di tempo, di ecologia domestica da parte del fissato Luigi Spino
  in hoc signo vinces

COIO3

Citazione da: luigi spino - 25 Febbraio 2010, 16:10:57 PM
RICORDIAMOCI DI SPENGERE GLI STRUMENTI ELETTRONICI INVECE DI TENERLI IN STAND BY

E' quello che faccio, puntualmente e metodicamente, pur sapendo che e' perfettamente inutile.

Odio puzzare quando sono in presenza di altri individui della mia specie, e non riesco fisicamente a lavarmi con l'acqua a 10°.

Se faccio il bilancio posso affermare senza tema di smentita che a fronte dei 5watt di lucine rosse che risparmio quotidianamente, brucio in caldaia metano a sufficenza per produrre i 24kw (ventiquattromila watt) che mi servono per presentarmi dignitosamente in societa'.

Il problema dell'impronta che ciascuno di noi imprime a questo pianeta e' che l'impronta di ognuno e' gigantesca; sollevare il mignolo durante la deambulazione serve a poco o nulla.

Quello che non ti viene mai in mente quando leggi la romantica storia di Giulietta e Romeo e' che Giulietta non vomitava addosso a Romeo per il semplice fatto che puzzava piu' di lui.

Questo solo a livello di igene personale.

Credimi, Luigi, non e' per vena di stupida polemica che scrivo, e' proprio che il problema lo sento piu' grosso di me  (nonso) praticamente irrisolvibile  (muro)



Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

orangetenere

Non la penso come te, Krasni......  (nonso)
Magari hai ragione sul fatto che non si puo risolvere ma se quei 5w li risparmiano 10, 1200, 1500000, e poi 9000000 di persone già vorrà dire che qcs si sta facendo.
il mio concetto è questo: dobbiamo essere noi a mettere tanti piccoli puntini e quei piccoli puntini dovranno diventare una retta sempre piu lunga, così si giungerà ad un beneficio per tutti.
...sono tornato ;-)

luigi spino

Beh, tra lavarsi con le luci in stand by spente o accese ci sono sempre quei 5 W di differenza

è sempre meglio consumare 23.955 W piuttosto di 24.000  ;D

Battute a parte, ho capito (almeno spero) il senso del tuo intervento.  Ma il messaggio che volevo mandare con questo post è questo "che cosa (per quanto piccolo) possiamo fare per salvare il mondo?". Certo, il problema può anche essere irrisolvibile, però voglio provare lo stesso a muovere il mignolo

C'è una massima che mi piace: Nessuno fa un errore più grande di chi non fa nulla perché è convinto che ciò che potrebbe fare sarebbe poco...

(abbraccio)
  in hoc signo vinces

Charlotte

Citazione da: ilfantasmadiOrange - 25 Febbraio 2010, 15:15:39 PM

Personalmente penso che dovremo non usare piu' le nostre 2cv, perchè essendo euro 0 inquinano piu di ogni SUV o Porsce



Io non ne sarei proprio così sicura. Il fatto che la pubblicità o il comune (per quanto sia attendibile) ci riempia il cervello di quest'idea (ovvero che le auto di nuova generazione, per quanto mastodontiche, inquinino meno), non rende attendibile l'informazione. E' risaputo che i loschi intrallazzi con le case automobilistiche spingono a rendere attendibile anche un provvedimento, apparentemente, ecologico. Ma nel filtro antiparticolato dei suv non c'è la soluzione a tutti i problemi.
Basterebbe far due conti: se consideri alle tonnellate di peso di un suv rispetto al peso piuma di una 2cv, e quindi all'emissione di benzina in base al consumo già i conti non dovrebbero tornare più...  (nonso)

Il problema non è solo l'uso quotidiano o occasionale della 2cv in sé, ma è lo stile di vita che ciascuno di noi segue. Io, personalmente, sono contraria a qualsiasi forma di spreco. So che le mie attenzioni non salveranno il pianeta, ma mi piace pensare che altra gente cerchi di limitare i danni cui andiamo tutti incontro inesorabilmente. Dai led allo stand bay, fare un piccolo sforzo non costa nulla... e qualora non pagassimo noi stessi le conseguenze della pigrizia e dello spreco diffuso, basterebbe un piccolo atto d'umanità nei confronti del nostro prossimo che troverà sicuramente delle situazioni ben più allarmanti...   :(

(felice)
"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione."

luigi spino

Giusto Charlotte  (su)

Il messaggio che volevo veicolare con questo topic era proprio quello, e in questo senso avevo pensato di creare questa sorta di lavagna in cui mettere tutte le idee, i consigli, i suggerimenti per fare almeno quel poco che possiamo fare. E quello dei led in Stand By citati da Watson è un esempio perfetto di "piccola cosa che ognuno di noi può fare"

Spero che di questi "piccoli" consigli ne seguano tanti altri

(felice)





  in hoc signo vinces

narota

[youtube=350,350]v3pOMBTXZX0[/youtube]

[youtube=350,350]ak1K4BxkVjg[/youtube]
D.A. club cochabamba

Charlotte

Citazione da: luigi spino - 25 Febbraio 2010, 17:15:06 PM
Giusto Charlotte  (su)

Il messaggio che volevo veicolare con questo topic era proprio quello, e in questo senso avevo pensato di creare questa sorta di lavagna in cui mettere tutte le idee, i consigli, i suggerimenti per fare almeno quel poco che possiamo fare. E quello dei led in Stand By citati da Watson è un esempio perfetto di "piccola cosa che ognuno di noi può fare"

Spero che di questi "piccoli" consigli ne seguano tanti altri

(felice)

Mi trovi d'accordissimo sulla questione. A mio avviso, la sensibilizzazione non è mai abbastanza. E, ad ogni modo, credo non sia mai tardi per prendersi cura del nostro pianeta.  (appl) (appl) (appl)

Se posso permettermi di dare un consiglio: bisognerebbe non esagerare col riscaldamento e con l'aria condizionata (specie quest'ultima che non solo non fa bene al corpo, ma crea non pochi problemi a livello ambientale).  (stupid)

"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione."

oxi883

io penso che il mondo non lo salveremo....................la tecnologia va avanti ed è sempre + assetata di energia,noi poi siamo sempre + pigri figurati si telefona alla morosa sotto casa per non scendere dall'auto a citofonare  (stupid)                    è una questione di coscienza e volonta',   proporrei il metodo "dieta" si' quello che 6 giorni alla settimana stai a stecchetto e il settimo ti concedi le lasagne della nonna e quant'altro........................mi spiego meglio:tutti i giorni ci dobbiamo guardare di contenere i consumi magari preferendo la stufa policarburante (legna,pallet,gusci di nci/nocciole,mais etc) ai termosifoni, tutta la settimana per andare al lavoro utilizzare i mezzi pubblici meglio se in bici o a piedi,poche apparecchiature elettriche accese e soprattutto per poco tempo preferire due finestre contrapposte aperte all'aria condizionata, e tante altre cose che gia' sapete e che non sto' qui ad elencarvi.......riuscendo con costanza ad entrare in quest'ottica sicuramente qualche risultato lo otterremo................ ;D( ci potremmo concedere con leggerezza qualche "stravizio" come usare la nostra auto per una gita fuoriporta oppure una bella doccia calda ogni tanto) ;D       (felice)

sert

#11
dal micro ...al macro .....al micro

non tutti i comuni italiani si sono ancora adeguati e fanno una corretta raccolta differenziata nonostante ci sia una normativa specifica del 1997 che poneva mi pare verso il 2002 o 2003 il limite minimo di rifiuti differenziati da raggiungere del 35%

un occhio alla classifica dei "comuni ricicloni 2008" rende bene l'idea.... ( :o ci sono comuni che superano il 70 %!!)

http://www.gestionale.legambiente.org/ecosportello/uploads/File/DossierCR/DossierCR2008.pdf



per quanto riguarda i G.a.S nutro dei dubbi...... lo scorso parlando con amici di un G.a.S mi domandavo nei confronti di chi fosse l'acquisto solidale.... (nei confronti di chi vende o di chi compra) in sostanza compravano pacchi di pasta da 5 kg, e ci può stare, che veniva  però da mantova (mantova -bergamo  poco più di 100km).... ogni qualche tempo uno del gruppo andava a  prendere pasta per tutti.....
il formaggio da un alta valle del bresciano perchè quel  casaro lo faceva in un determinato modo rispettando tali principi etici ( e anche altri 100km per andare a prenderselo)....
queste due cose a conti fatti  -viaggio incluso- non costavano meno  anzi....
di solidale riuscivo solo a vederci il "va uno per tutti" .....ma devo approfondire meglio

>>L

Valvì

Per quello che ne so (nel centro dove lavoro abbiamo realizzato 2 progetti di filiera corta insieme ad alcuni gas, coinvolgendo produttori agricoli e consumatori) i GAS dovrebbero tendere a creare un mercato che svincoli dalle "imposizioni" dettate dall'economia a mio avviso "malata" che non riesce a dare il giusto valore ai prodotti dell'agricoltura.
In questo senso, il vantaggio dovrebbe riguardare sia il consumatore che il produttore, ma non è quantificabile con i criteri dell'economia ortodossa ed in alcuni casi il consumatore può spendere di più che al supermercato, mentre in altri casi potrebbe risparmiare (sempre in termini solo di €).
Poi ci sono i GAC (gruppi di acquisto collettivo) dove invece la questione risparmio € è più importante.
Vabbè è un discorso lungo...

(felice)

orangetenere

#13
Allora, facciamo un "decalogo del piccolo salvatore 2cvllista"

1) Non lasciare apparecchi in stand-by, ma spegnerli dopo l'utilizzo
2) Usare lampade a basso consumo
3) Evitare sprechi d'acqua (ad es.: nel lavarsi i denti, tra la spazzolata ed il risciacquo, chiudere il rubinetto.)
4) Non eccedere col riscaldamento e l'aria condizionata

e chi più ne ha.......  (su)
...sono tornato ;-)

roxie

Aggiungerei "evitare gli acquisti inutili!"

Prima di comprare qualsiasi cosa, dall'auto al paio di scarpe, cerchiamo di capire se veramente ne abbiamo bisogno.

Non è ancora nato il pupo e ho già vestitini, scarpe, giochi e tutto quello che serve, dall'ovetto al passeggino, grazie a chi non ha buttato nulla ed è stato ben felice di regalarli..e ha fatto felice anche me  :)
(spett) ah! il seggiolone l'abbiamo trovato in discarica in perfette condizioni!!  >:(


Un interessante articolo un pò lungo ma da leggere fino alla fine:

"Dopo aver parlato di Natale e dei consumi che questa ricorrenza prova sempre ad aumentare, è ora il momento di fare i conti con tutto ciò che si è speso (in cibo, regali, vacanze) e con tutto ciò che si è ricevuto ma che, in molti, troppi casi, non si aveva nessun desiderio di avere, o di cui non si aveva alcun bisogno.
Che fare, arrivati a gennaio, se la nostra casa ed il nostro guardaroba sono stracolmi di merci che nemmeno toccheremo nei prossimi anni? Cosa possiamo farne di tutta questa roba, se non buttarla via, quando anche quest'anno non siamo riusciti a convincere gran parte di parenti e amici a non farci regali che non ci servivano? E quale alternativa ci può essere alle emergenze rifiuti che ne potrebbero conseguire?

La risposta più immediata, oltre al loro dono a chi li può apprezzare maggiormente o a chi ne può avere più bisogno di noi, sta nello scambio di tutti questi oggetti con altri che possano avere un uso (ed un senso) maggiore nelle nostre case. Per chi ha deciso di scambiare, piuttosto che spendere, oggi c'è infatti lo swapping, ossia lo scambio (o baratto, se si preferisce), nuova tendenza ecosostenibile che probabilmente maschera anche la necessità di sempre più persone di trovare metodi (e praticare stili di vita) che non le "impoveriscano" già entro la terza settimana del mese.

Precedentemente limitato al solo mondo degli accessori e dell'abbigliamento, lo swapping ha contagiato molti altri contesti, dai viaggi ai regali, ha portato allo scambio delle case durante le vacanze o, addirittura, allo scambio di debiti con beni fra alcune aziende.

Anche con l'evento "Regali senza moneta", svoltosi a Torino il 10 gennaio scorso ed organizzato dall'Associazione Manamanà, si è celebrata (nella scia della "frenesia da regalo" natalizia) la rinascita anche nel nostro Paese di questo tipo di pratica. Come? Chiedendo a tutti coloro che avevano ricevuto un regalo indesiderato (quelli, per intenderci, che provocano enormi sorrisi di plastica, nonché imbarazzi, ogni volta che li si riceve) di portarlo ed eventualmente scambiarlo con chi, apprezzando il nostro "riciclone", potesse dare in cambio qualcosa più di nostro gradimento.

Il fatto che il baratto possa diventare "l'espressione di un vero e proprio ecostile di vita" è senza ombra di dubbio. L'importante è che, magari anche fino al prossimo trend, l'ecostile rimanga tale. Resta il fatto che, come appurato durante l'evento torinese, le Associazioni, i Movimenti ed i Gruppi coinvolti sono stati molti e con una visione comune: la riduzione degli sprechi abbinata ad una riscoperta della convivialità, del dono e della reciprocità, che non porti più alla totale mercificazione dei rapporti umani.

Nello swapping c'è da vedere non tanto il desiderio di lasciare da parte l'acquisto compulsivo, l'accumulazione e lo spreco di merci, quanto il primo passo verso una presa di coscienza di massa. Nella voglia di baratto si inizia ad intravedere quanto sia noioso, alla fine, riversarsi a fare acquisti nei tempi, nei modi e nei luoghi (o non-luoghi, come nel caso dei centri commerciali) prestabiliti.

Con lo scambio dei propri oggetti, delle proprie conoscenze e delle proprie competenze, la voglia di un ritorno alla socialità, al risparmio ed alla solidarietà si fa sempre più largo nell'immaginario collettivo. Del resto, vista la situazione, è più che mai necessario provare a reagire, prima che sia troppo tardi. Troppo tardi per noi, non per il pianeta.

Certo questo fenomeno può sembrare solo un passo indietro, piuttosto che un vero cambiamento. E forse è così, se si pensa che il baratto ha spianato a suo tempo la strada alla creazione della stessa moneta.

Ma bisogna vedere nello sviluppo di questo tipo di fenomeni una reazione all'ideologia imperante, quella dello shopping o dell'usa e getta. Un rigurgito anti-consumistico travestito da tendenza, chissà, magari solo per farsi accettare dalle masse abituate da troppo tempo a prestare attenzione solo a ciò che è "di moda".

Arcipelago Scec, Transition Towns, negozi Kostnix, Banche del tempo... potremmo andare avanti un bel po' elencando realtà che si sono iniziate a muovere in direzione di una società, e di una vita, non basate totalmente e necessariamente sul denaro. Esperienze dai risultati spesso inattesi che, seppure a volte con piccoli dettagli che le differenziano, sono realmente fra le principali forme di reazione ad un sistema esasperatamente consumista. Ed i primi forti sintomi di bisogno di indipendenza, a volte anche solo di pensiero.

La massimizzazione dei profitti continua e continuerà a caratterizzare gran parte delle menti e delle nostre economie, ma ci sono sempre più persone che, spesso obbligate dalle "avverse" circostanze del momento, si sono rese conto che, alla fin fine, non è necessariamente il denaro a fare la felicità, né a fornire ciò di cui si ha bisogno. Nemmeno a livello materiale.

da: http://www.decrescitafelice.it/?p=770
"...per la stessa ragione del viaggio....viaggiare. "

Il restauro di Amelie

luigi spino

Aggiungo un altro punto

5) Non comprare acqua in bottiglia, ma usare se possibile, quella del rubinetto (o dei fontanelli pubblici e gratuiti che molti gestori stanno allestendo)

Quest'ultimo punto, oltre a un risparmio economico (notevole in percentuale, anche se poco visibile in termini assoluti), comporta un altro vantaggio, quello del risparmio ambientale soprattutto in termini di distribuzione del prodotto (il classico esempio: il Lombardia bevono l'acqua di Fiuggi e nel Lazio la San Pellegrino, e i camion fanno su e giù per l'Italia)

Due appunti su post precedenti
Narota@ Notevoli e inquietanti quei due video, a una prima visione farebbero venir voglia di fregarsene e lasciar perdere tutto, tanto ormai siamo destinati al baratro, in realtà contengono un messaggio diametralmente opposto, un invito a darsi da fare a ogni livello per bloccare questo mercanismo lineare e perverso e trasformarlo in un meccanismo circolare e virtuoso. Davvero notevole. Adesso lo cercherò su You Tube per diffonderlo il più possibile. Grazie.

Sui Gas: in effetti - per quel poco che so - i vantaggi dei gruppi di acquisto solidali non sono necessariamente in termini economici. O, meglio, ci sono ma in altra forma. Per esempio acquistando direttamente dal produttore un determinato prodotto e in grossa quantità, quel prodotto lo si pagherà meno che andandolo ad acquistare singolarmente dal distributore. Ciò non toglie che magari si possa trovare quello stesso prodotto, ma di un'altra marca, a un prezzo più basso dal distributore rispetto a quanto l'abbiamo pagato dal produttore.
I vantaggi dei Gas sono esenzialmente altri, e sono quelli di eliminare le figure intermediarie tra chi produce e chi consuma (riducendo tutta quella catena di intermediari che incide sul prezzo, ma anche sull'ambiente attraverso il processo di distribuzione), la ricerca di  prodotti realizzati seguendo determinati principi e tutelare i loro produttori garantendogli un mercato.

Un principio simile ai Gas - del resto dalle mie parti gli organizzatori sono gli stessi - è quello dei mercatini a km 0 (a proposito, per chi sta nel pistoiese domani dalle 15 alle 17 c'è il mercatino relazionale contadino all'oleificio sociale Valdinievole di Vangile, nel comune di Massa Cozzile, tanto per ricordare un appuntamento): si tratta di mercatini in cui i piccoli contadini di una determinata zona vendono le loro merci direttamente al consumatore. Anche qui si eliminano gli intermediari (con vantaggi reciproci per chi compra e per chi vende) e si possono trovare prodotti che non hanno percorso migliaia di chilometri, quindi più freschi, di qualità migliore, e che non hanno inquinato troppo per arrivare sulle nostre tavole. Solitamente per partecipare a questi mercatini bisogna rispettare un disciplinare sull'uso di tecniche non inquinanti nella produzione. Quindi lotta biologica (o, al massimo, integrata) e così via...

Ps. Nel frattempo vedo che ha postato Roxie, quindi il consiglio sull'acqua retrocede al numero 6  :)


  in hoc signo vinces

Valvì

Citazione da: roxie - 26 Febbraio 2010, 13:14:55 PM
Aggiungerei "evitare gli acquisti inutili!"

Prima di comprare qualsiasi cosa, dall'auto al paio di scarpe, cerchiamo di capire se veramente ne abbiamo bisogno.

Non è ancora nato il pupo e ho già vestitini, scarpe, giochi e tutto quello che serve, dall'ovetto al passeggino, grazie a chi non ha buttato nulla ed è stato ben felice di regalarli..e ha fatto felice anche me  :)
(spett) ah! il seggiolone l'abbiamo trovato in discarica in perfette condizioni!!  >:(


E bravi Roxie e Luca i "ricicloni" di seggioloni!!  (abbraccio)

in fondo noi amatori di auto storiche siamo dei bravi ricicloni

Citazione da: luigi spino - 26 Febbraio 2010, 13:32:24 PM

Sui Gas: in effetti - per quel poco che so - i vantaggi dei gruppi di acquisto solidali non sono necessariamente in termini economici. O, meglio, ci sono ma in altra forma. Per esempio acquistando direttamente dal produttore un determinato prodotto e in grossa quantità, quel prodotto lo si pagherà meno che andandolo ad acquistare singolarmente dal distributore. Ciò non toglie che magari si possa trovare quello stesso prodotto, ma di un'altra marca, a un prezzo più basso dal distributore rispetto a quanto l'abbiamo pagato dal produttore.
I vantaggi dei Gas sono esenzialmente altri, e sono quelli di eliminare le figure intermediarie tra chi produce e chi consuma (riducendo tutta quella catena di intermediari che incide sul prezzo, ma anche sull'ambiente attraverso il processo di distribuzione), la ricerca di  prodotti realizzati seguendo determinati principi e tutelare i loro produttori garantendogli un mercato.


La filiera corta secondo me, ma non solo, è la via eticamente, socialmente ed economicamente più appropriata per la distribuzione dei prodotti derivanti da agricoltura biologica, è la "morte sua" come si dice.

Non che non son contento di vedere prodotti bio nei supermercati, è sempre meglio "più" che "niente", ma non si possono definire "completamente" Bio dei prodotti che arrivano da migliaia di km, va contro ai principi dell'agricoltura bio. Si può dire che è stato prodotto con metodi bio, ma il resto della filiera è lo stesso di un altro prodotto convenzionale.


(felice)

COIO3

Citazione da: luigi spino - 25 Febbraio 2010, 16:42:44 PM
ho capito (almeno spero) il senso del tuo intervento

Nel mio piccolo faccio quello che posso, pur riconoscendo i miei limiti e senza attribuire particolari valenze alle mie scelte di vita;  http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=5445.msg154801#msg154801

Non abbiamo bisogno di salvare il mondo, questo pianeta e' vivo e si difende da solo.

Il senso del post precedente e' che per salvaguardare gli ecosistemi che ci tengono in vita bisognerebbe consumare 5w ed astenersi dai rimanenti 23995w, perche' abbiamo innescato meccanismi che non possiamo fermare per il semplice fatto che lo vogliamo; possiamo cercare di rendere meno duro il colpo.

Parlavo di igene personale proprio per sottolineare come le esigenze primarie del singolo individuo siano nocive agli ecosistemi che ci ospitano, perche' siamo 6 miliardi e tutti hanno diritto a vivere una vita perlomeno decorosa.

Mi sono soffermato sulle lucine accese proprio per il fatto che rappresentano una delle poche cose che e' possibile spegnere, perche' l'unica soluzione allo stato attuale si riassume nel verbo "spegnere" non nel verbo "fare".

Giusto per sorridere tra di noi, nessuno produce da se la propria energia elettrica e l'ENEL produce comunque i kilowatt che abbiamo in contratto, sia che li usiamo o meno, cinque watt in piu' o in meno non sposta nulla.

L'ENEL comincera' a produrre meno energia nel momento in cui avra' il conforto delle proprie statistiche il che puo' avvenire piu' facilmente se si spengono mille condizionatori piuttosto che un milione di lucine rosse.

Il mio personale sconforto deriva dal fatto che difficilmente si potranno presentare proposte che non implichino un qualche "sforzo energetico" per poter essere attuate, oppure che non creino piu' guasti di quanti ne possano mai sanare.

E' utile ricordare, ad esempio, che fino a quando l'agricoltura non e' stata supportata dall'industria petrolifera questo pianeta dimostrava di poter sostenere malamente poco meno di un miliardo di individui; agricoltura biologica significa decidere quanti miliardi di individui devono morire al posto nostro, sempre ammesso che si lascino uccidere senza protestare.

Riguardo all'acqua in bottiglia ricordo che bere l'acqua inquinata dai propri escrementi e' la prima causa di morte su questo pianeta; prima di bere acqua del rubinetto io mi preoccuperei di sapere che fine fa la mia urina, credo di averne il diritto, diritto che peraltro riconosco a tutti gli abitanti di questo pianeta, quale che sia lo sforzo energetico necessario per sostenerlo.

Rovistare nelle discariche sarebbe una buona idea se ci si andasse a piedi e si scavasse a mano, lo stesso dicasi per alimentare la filera corta, per quanto corta il primo campo sara a 10km da casa e, checche' se ne dica, un camion consuma meno di mille macchinine.

Non e' facile salvare i propri ecosistemi, cio' non toglie che non si possa provare (felice)


Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

sert

Citazione da: krasni dvalòsciadi - 26 Febbraio 2010, 17:16:42 PM

Rovistare nelle discariche sarebbe una buona idea se ci si andasse a piedi e si scavasse a mano, lo stesso dicasi per alimentare la filera corta, per quanto corta il primo campo sara a 10km da casa e, checche' se ne dica, un camion consuma meno di mille macchinine.

Non e' facile salvare i propri ecosistemi, cio' non toglie che non si possa provare (felice)


mimmo hai esemplificato una delle mie perplessità nel  primo contatto con un G.a.S .....filiera corta son d'accordo ma fare 100+100km in macchina per andare a prendere dei formaggi prodotti in modo "secondo nature" eliminerà anche uno o più intermediari però mi fa fare 200km

pure sul biologico nutro qualche dubbio sopratutto se non so in che modo allevano e coltivano i miei vicini  (stupid)

in compenso in Germania non è raro trovare ai margini delle strade tavoli o casse con zucche/patate/mazzi di fiori ed altro ancora con una semplice cassettina  per  "l'offerta minima" senza nessuno che sia lì a controllare.....

(felice)>>L

luigi spino

Krasni, ti assicuro che capisco molto bene ciò che vuoi dire, e ti assicuro che molte delle tue perplessità sono anche mie. Non sarà certo la nostra lattina gettata nell'apposito contenitore per il riciclaggio, o il singolo led spento a cambiare le cose. E ti assicuro che di fronte a scene come quelle trasmesse in questi giorni dal Tg (mi riferisco al petrolio nel Lambro) verrebbe voglia di mandare tutto e tutti al diavolo. 

Senza un ripensamento generale della società e dei meccanismi economici che regolano il mondo non si andrà da punte parti, ma si tratta di meccanismi decisamente complessi per il singolo individuo (non parliamo poi di un cialtrone come me  ;D). Quello che più modestamente, molto più modestamente, volevo proporre con questo post era una sorta di bacheca di consigli.

Il principio è quello che, molto efficacemente, hai sintetizzato tu nell'ultima frase del tuo intervento

Citazione da: krasni dvalòsciadi - 26 Febbraio 2010, 17:16:42 PM

Non e' facile salvare i propri ecosistemi, cio' non toglie che non si possa provare (felice)

Bye. Mimmo.

Per quanto riguarda i Gas non posso certo ergermi ad avvocato difensore di un meccanismo che non conosco approfonditamente. Conosco un po' di più quello dei mercati a chilometri zero (Ps posso assicurare che, nonostante il mio hobby di agricoltore non ho alcun interesse personale di tipo economico  ;D) in quel caso non si tratta di 100 macchine che vanno verso il produttore al posto del camion: il mercato a Km0 ha la caratteristica della "territorialità". I contadini di una determinata zona si ritrovano in luogo baricentrico, e qui vanno gli acquirenti, solitamente da un raggio massimo di 5 chilometri: 100 macchine che vanno al mercato invece di cento macchine che vanno al centro commerciale, ma senza il camion che fa 1000 chilometri tra il produttore e il distributore...

(abbraccio)
  in hoc signo vinces

Valvì

Mi chiedo perchè fare 200 km per andare a comprare i formaggi? In Italia ci sarà un caseificio ogni 10 km (se non meno). Perchè 200 km per andar ad un raduno di 2cv?
Mi sa che la maggior parte della gente va a fare la spesa in macchina al supermercato e magari quei 10 km che separerebbe da un'azienda agricola li si fan comunque per andar al centro commerciale.

author=krasni dvalòsciadi link=topic=5993.msg168266#msg168266 date=1267201002]

Non abbiamo bisogno di salvare il mondo, questo pianeta e' vivo e si difende da solo.

[/quote]

Poco ma sicuro..

narota



'.... come consumatori e cittadini abbiamo facile accesso alle
informazioni come mai abbiamo avuto ,qst non significa
necessariamente che siamo meglio informati... '

[youtube=425,350]JoWiY5hen_A[/youtube]

la playlist
D.A. club cochabamba

ludo

una cosa c'è che mi ha sempre esasperato, sia per lo spreco di materie prime sia per la sua inutilità.
gli imballaggi, non quelli delle apparecchiature elettroniche o degli elettrodomestici, quelle degli alimenti!
l'idea di rifiutare tutto l'inutile (cosa che regolarmente faccio) mi è venuta una sera aprendo il frigorifero per prendere un "salamino" acquistato dal macellaio di fiducia ,a suo dire fantastico.
ebbene, srotolo la carta bianca(quella con la pellicola per alimenti all'interno), srotolo la carta verde, quella comune a tanti macellai e..........mi ritrovo il salamino avvolto nel cuki,(l'alluminio) !!!
insomma, per un cappero di salamino c'era bisogno di tutto ciò?se penso che mio nonno in francia portava a cadsa la baguette sotto l'ascella con un semplice tovagliolino avvolto attorno?
se moltiplichiamo quella quantità di carta per ogni comunissimo salamino venduto in italia ogni giorno................................... (giu)

COIO3

Citazione da: luigi spino - 26 Febbraio 2010, 19:25:17 PM
me  ;D). Quello che più modestamente, molto più modestamente, volevo proporre con questo post era una sorta di bacheca di consigli.

Assodato che non sono bravo a "spegnere", ancor meno a "fare", penso di dover almeno proporre qualcosa  ;D

Un sito pieno zeppo di individui che parlano delle loro esperienze e offrono disegni e spiegazioni delle loro realizzazioni.

Parlano in inglese e' vero, tuttavia considerato il numero di interventi si puo' capire a quanta gente stiano a cuore questi argomenti.

http://www.journeytoforever.org/



Citazione da: ludo - 28 Febbraio 2010, 18:48:57 PM
una cosa c'è che mi ha sempre esasperato, sia per lo spreco di materie prime sia per la sua inutilità.
gli imballaggi, non quelli delle apparecchiature elettroniche o degli elettrodomestici, quelle degli alimenti!

Io mi rifiuterei di mettere in bocca qualcosa che non fosse ermeticamente sigillata, qualcosa il cui imballaggio non sia progettato per poter evidenziare qualsiasi manomissione o alterazione.

Nessuno puo' distribuire generi alimentari a milioni di individui senza rispettare delle precise norme formulate a tutela della salute pubblica.

Il senso sarebbe che se qualche squilibrato ha "siringato" qualche porcheria dentro la confezione di una bevanda io all'atto dell'acquisto devo poter sentire al tatto che la confezione e' cedevole o "moscia", insomma devo poter difendermi.

Che i contenitori e gli imballaggi debbano essere riciclati sarebbe un imperativo categorico se avessimo una classe dirigente sinceramente interessata al bene comune; questo e' uno di quei casi in cui non ci si puo' difendere.



Bye. Mimmo.
Whatever Works ;)

ludo

si, io intendevo solo che sovente si esagera, confezione ne basta una ben fatta, 3 come nel caso di un salamino come è capitato a me , sono davvero uno spreco di risorse ed un bel mucchio di immondizia in più! (felice) (felice)

Watson

Citazione da: krasni dvalòsciadi - 26 Febbraio 2010, 17:16:42 PM

Giusto per sorridere tra di noi, nessuno produce da se la propria energia elettrica e l'ENEL produce comunque i kilowatt che abbiamo in contratto, sia che li usiamo o meno, cinque watt in piu' o in meno non sposta nulla.


Io non ancora  (nonso), ma molti la stanno già producendo per conto loro...

http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=5910.msg166896#msg166896

per sintetizzare c'è la reale possibilità di produrre energia elettrica con un piccolo impianto fotovoltaico a costo ZERO....

... come, partecipando alla campagna del conto energia promossa dalla GSE

Lo sviluppo delle energie rinnovabili passa da noi
Il Gestore dei Servizi Energetici promuove in Italia lo sviluppo delle fonti rinnovabili attraverso l'erogazione di incentivi e con campagne di informazione per un consumo di energia elettrica responsabile e compatibile con lo sviluppo sostenibile.



E non stiamo parlando di briciole prodotte dai singoli utenti, neh (vecchio)

perchè il totale dell'enrgia prodotta con gli impianti fotovoltaici privati equivalgono fino ad oggi alla produzione di una centrale nucleare  :o :o

E questo con piccole azioni all'apperanza minime, cioè senza pensare al grande impianto fotovoltaico costruito alle porte di Siracusa, ma solo utilizzando una piccola porzione dei nostri tetti....

.... e se fossero quelli siciliani pensa quanta energia prodotta in maniera pulita ci sarebbe  (appl)


[size=07pt]
Attendo una risposta critica che evidenzi gli aspetti negativi da me non denunciati[/size]  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Charlotte

Citazione da: ludo - 28 Febbraio 2010, 18:48:57 PM
una cosa c'è che mi ha sempre esasperato, sia per lo spreco di materie prime sia per la sua inutilità.
gli imballaggi, non quelli delle apparecchiature elettroniche o degli elettrodomestici, quelle degli alimenti!
l'idea di rifiutare tutto l'inutile (cosa che regolarmente faccio) mi è venuta una sera aprendo il frigorifero per prendere un "salamino" acquistato dal macellaio di fiducia ,a suo dire fantastico.
ebbene, srotolo la carta bianca(quella con la pellicola per alimenti all'interno), srotolo la carta verde, quella comune a tanti macellai e..........mi ritrovo il salamino avvolto nel cuki,(l'alluminio) !!!
insomma, per un cappero di salamino c'era bisogno di tutto ciò?se penso che mio nonno in francia portava a cadsa la baguette sotto l'ascella con un semplice tovagliolino avvolto attorno?
se moltiplichiamo quella quantità di carta per ogni comunissimo salamino venduto in italia ogni giorno................................... (giu)

Il settore alimentare è un gran brutto affare...  (stupid)

Vogliamo parlare dei sacchi di plastica da spesa? Quelli che si comprano in quantità copiose alla cassa??? Da quando vivo in Francia ho preso l'abitudine di uscire sempre con sacche di cotone opportunamente infilate in borsa nell'eventualità dovessi far la spesa. In Italia, durante il periodo natalizio, mi è capitato di entrare in un supermercato per comprare un solo prodotto, e quando ho detto al cassiere che non volevo il sacchetto mi ha accusa di avarizia... Ovviamente quando ho fatto una piccola allusione ai problemi di smaltimento della plastica ha sbadigliato.  (muro) (muro) (muro)

O ancora... vogliamo parlare di piatti, bicchieri e posate di plastica? La natura non ringrazia...  (muoio)
"La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione."

lucajack2cv

#27
Citazione da: luigi spino - 26 Febbraio 2010, 19:25:17 PM
..Senza un ripensamento generale della società e dei meccanismi economici che regolano il mondo non si andrà da punte parti, ma si tratta di meccanismi decisamente complessi per il singolo individuo [..]

Credo che la società sia ripensata continuamente dagli individui e dagli organismi di agglomerati umani che la compongono e animano ma con una certa inerzia applicativa dovuta prioritariamente al non-scombinare anzitempo posizioni di convenienza in corso di validità e -dando il beneficio di un minimo di buona fede-  sperimentare la affidabilità delle teorie che sostengono lo sviluppo.

Mi è capitato in questi giorni di ascoltare  in radio tre interventi interessanti: in uno l'architetto massimiliano fuksas ragionava prorpio sul concetto che le teorie che sono alla base dell'urbanistica e hanno informato e stanno formando le principali città non si sono rivelate affidabili, tra queste la più importante (e applicata) che è la zonizzazione. Più le città si estendono (le megalopoli del mondo, e tra torino e venezia c'è una città simile)  più le persone tendono ad insediarsi nei pressi del luogo di lavoro, a cercare lì attorno i servizi scombinando la pianificazione urbanistica (qui residenza, qui produttivo, qui verde, qui grande commercio, qui sport..). Quindi l'urbanistica non è una scienza che da previsioni affidabili e neppure l'economia lo è: siamo nel boom e un l'anno dopo c'è la crisi e non la sappiamo prevedere nè affrontare, allora perchè studiare l'urbanistica o l'economia? Va bene studiarle ma delle loro previsioni non fidarci. E' più affidabile nelle previsioni la demografia, utile conoscere le evoluzioni dei  i gruppi sociali e la loro tendenza alla localizzazione, assecondarle e guidarle al contempo.

Nel secono intervento in un altro contesto un tizio parlava dell'immigrazione in europa e in italia e del fatto che tutti i dati  concorrono a definirla un fenomeno strutturale e duraturo. Se la demografia è uno dei migliori elementi previsionali vuol dire che dobbiamo puntarci e che le politiche devono essere massicciamente votle a guidare ed assecondare e increnmentare un fenomeno la cui espansione è in atto e proprio quel gruppo sociale sarà la massa lavorativa, contributiva e consumatrice e generatore/usatore di beni e servizi.

Mi chiedevo a quel punto perchè non avviene, perchè gli immigrati non sono tutelati anzi per legge se lavorano non hanno i diritti da cittadini e squando non lavorano perdono lo status di essere umano, rappresentando di fatto il lavoratore precario per eccellenza, quello in cui ognuno di noi deve maggiormante temere di  scivolare a sua volta: privo di mezzi, di servizi, illegale nella sua stessa esistenza su questa terra al punto significativo di non essere rappresentato da alcuno in sede amministrativa e politca il che ha come esito l'indifferenza o come spesso vediamo la persecuzione. Eppure abbiamo detto prima che sono demograficamente un gruppo emergente e in avvenire maggioritario, e che la demografia è la più affidabile delle previsioni.

Me lo chiedevo e poi mi chiedevo, chi è che si trova in queste situazioni? A quali gruppi capita nei vari periodi, e per quel che ci riguarda strettamente oggi?

La risposta mi è venuta dal terzo intervento, in un altro ambito, in cui  un romanziere italiano presentava il suo libro in cui i protagonisti sono dei ragazzi ordinari odierni. Quando il discorso è caduto sulle differenze tra i ragazzi di oggi e i ragazzi degli anni 60 e 70 ecc ha fatto una considerazione su cui non mi ero mai molto soffermato: oggi i giovani non sono migliori o peggiori o diversi, solo sono meno, mentre allora essendo i figli del baby-boom erano tanti e quando un gruppo è numeroso il suo porto è al centro della società e le attenzioni, le politiche, gli investimenti sono massimamente su quel gruppo in quel momento.  Allora è così, che una società di giovani farsi il lavoro, farsi la famiglia, casa, la scuola, l e la pensione, e così quella maggioranza di giovani è la maggioranza di vecchi che ha la casa di proprietà all'80%, ha avuto la scuola pubblica e il lavoro progressivamente migliore e sicuro, ha oggi la pensione e sanità.

I vecchi di allora erano minoranza e se non erano morti in guerra o di tubercolosi nelle case vecchie e marce vivevano in indigenza e non avevano attenzioni essendo minoranza.

E' chiaro che i giovani oggi, minoranza in un paese di vecchi, non sono una priorità per nessuno infatti non c'è ricerca, non c'è prospettiva di sviluppo del paese e il lavoro è precario, scuola e salute sono tagliate, insomma non c'è futuro perchè la maggioranza nno lo vedrà, essendo un paese di vecchi, e la maggioranza chi esprime? Gli amministratori, esattamente coloro il cui compito è assecondare e guidare e finanziare e scegliere, e scelgono e finanziano ciò cche serve ai vecchi, che è sicurezza. sicurezza che le cose non cambieranno finchè saranno vivi.

E' una fase transitoria che può durare ancora 15-20 anni poi una nuova maggioranza sarà al centro della società, qualunque sarà, ciò nell'insieme è persino  normale anche se da qualche parte avevo letto che la qualità di una democrazia si misura da come tratta  le proprie minoranze  non da come serve la sua maggioranza ma sono quelle cose che si dicono.. Poi i senza vergogna neanche lo dicono e fanno prima.

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Pacifico

Citazione da: roxie - 26 Febbraio 2010, 13:14:55 PM
Aggiungerei "evitare gli acquisti inutili!"

Prima di comprare qualsiasi cosa, dall'auto al paio di scarpe, cerchiamo di capire se veramente ne abbiamo bisogno.
.......



Citazione da: luigi spino - 26 Febbraio 2010, 19:25:17 PM

Per quanto riguarda i Gas non posso certo ergermi ad avvocato difensore di un meccanismo che non conosco approfonditamente.


Anch'io non posso parlare di gas che è una realtà che non conosco ma la frase di Roxie che ho citato prima, più che un postulato dei gas, mi sembra una regola di buon senso.
Peraltro è scritta anche sul sito di Astorflex http://www.astorflex.it/wp/?page_id=146 il calzaturificio mantovano abbastanza attivo nel settore dei gruppi d'acquisto solidali tanto da essere passato nelle goodnews di report.

[youtube=425,350]4-XJwfa2y9U[/youtube]


[youtube=425,350]dUU7PQ_Hoy4[/youtube]


Mi sembra un discorso da elio e le storie tese parlare di mio cuggino ma non posso nascondere che Fabio sia mio cugino.





Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

pata2cv

...io penso che molti dei problemi si risolverebbero semplicemente "non facendo" due schiaffetti sulle mani agli umani e la fatidica frase "non si fa, non si tocca"
basterebbe per risolvere 50% dei disastri e lasciare in pace il già esistente o adeguarsi come si è fatto in passato all'ambiente circostante, all'ecosistema.
Cito un tube di Kaneda (ricordate?) lui è sempre li, alle prese con 'sta benedetta Tav  (stupid)  (vecchio) l'alta velocità  :)
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ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati