Una telefonata alle 10,30 del mattino. "Presto vieni in redazione".
E' la seconda volta che succede, in due settimane, di essere chiamato a casa in un giorno in cui non avrei dovuto lavorare. L'ultima volta fu per una terribile tragedia, l'omicidio-suicidio di una dipendente comunale uccisa da un collega che era stato licenziato e che poi si era tolto la vita.
E questa volta? Un incidente. Uno dei troppi incidenti automobilistici dall'esito tragico. In questo caso un incidente avvenuto appena un'ora e mezza prima, durante un rally che si correva in un paese vicino al mio. A perdere la vita il navigatore, un personaggio molto conosciuto ma non per la sua passione automobilistica. Si tratta di Franco Ballerini, 45 anni, ex ciclista professionista e attuale commissario tecnico della nazionale di ciclismo. Un personaggio straordinario, dalla carriera brllante sia come corridore, sia come Ct. L'uomo che con le sue tattiche ha guidato l'Italia a vincere tutto ciò che si poteva vincere negli ultimi anni. Ma più che il ciclista e il tecnico di uno sport che, personalmente, non ho mai seguito con particolare interesse, piango la persona. Avevo conosciuto Ballerini in circostanze diverse, che mi avevano portato a stimarlo moltissimo: viveva da tempo nello stesso paese in cui ha perso la vita, e nonostante i suoi molti impegni, non perdeva mai l'occasione di dare, a modo suo, il proprio contributo alla società. Ogni volta che c'era un incontro o un'inziativa nelle scuole dedicata allo sport, lui c'era, a portare il proprio contributo. Se c'era una partita di calcetto o una qualsiasi iniziativa benefica, lui c'era. Era un personaggio internazionale, ma di una semplicità straordinaria, e molto legato al territorio in cui viveva.
Ciao Franco
Ho appreso la notizia dal telegiornale ed ora con le tue parole hai integrato quel poco che hanno detto al tg.
Dispiace a tutti che una persona così giovane e pieno di energie posso perdere la vita nel modo in cui è successo.
Oltretutto la sicurezza nei rally è aumentata tantissimo in questi anni, ma questo dimostra che ancora tanto si può fare.
Un abbraccio sincero a tutti quelli che lo conoscevano e che hanno perso una persona cara.