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LessiniaLegend2CV2014 - supervisione enogastronomica

Aperto da Paolon, 18 Settembre 2014, 09:00:12 AM

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Paolon

#30
chi mi chiedeva notizie sulle trincee viste, può guardare quà

http://www.verona-in.it/2014/08/31/inaugurati-i-lavori-restauro-delle-trincee-malga-lessinia/

e qui da una Cronaca dell'epoca



Trincee della Lessinia
   24 MAGGIO 1915: I 149 TUONANO

Arnaldo Fraccaroli, inviato speciale del Corriere della Sera nel settore Baldo-Lessinia, così annotava le proprie impressioni sulla prima giornata di guerra sul fronte di pertinenza della Fortezza Verona: «le poche salve d'artiglieria venivano dai monti lessini, dove pure si deve aver fatto un'avanzata, che mi è impossibile di conoscere nei particolari, perché stasera dopo il lungo giro sul Baldo e quest'ultima escursione in Vai d'Adige sino al confine, non ho la possibilità di andare anche lì».

Da Malga Podestaria, spiantate le tende subito dopo aver ricevuto gli ordini dal generale Cantore, il ten. col. Umberto Zamboni, con i capitani Buzzetti e Ranieri, mosse verso Passo Malera; gli obiettivi seppur noti erano evidenti: occupare tutto l'altopiano e spingersi sino al gruppo del Carega; il primo contatto con il nemico si ebbe a Bocca Trappola, Passo Pertica, Monte Corno, Malga Foppiano. Le truppe del settore avanzarono occupando la dorsale di Cima Carega, Cima Mezzana e Coni Zugna; nel frattempo le compagnie 57a e 58a tentavano invano di scalare Cima levante q. 2.021 da Sud, ma ricevuto un nuovo ordine, retrocessero e si spinsero sino a Campogrosso. Spetterà alla 30a e 60a compagnia alpina del Vicenza occupare Cima Mezzana e Coni Zugna. Cima Carega venne raggiunta dal battaglione alpini Verona (due compagnie, la 57a e la 58a), rinforzato da una compagnia del Vicenza (61 a) partita dal Passo della Lora e dal Monte Plische. Nel primo bollettino di guerra a firma del generale Cadorna, comparivano i monti veronesi: «il 24 maggio le nostre truppe prendendo ovunque l'offensiva occuparono i seguenti punti ... terreno a nord di Ferrara di Monte Baldo - Monte Corno - Malga Foppiano sul versante nord dei lessini...».

...La zona Baldo-Lessini era agli ordini del generale Antonio Cantore -successivamente avvicendato dal generale Imerio Gazzola - comandante della III Brigata Alpini dislocata da oriente del Lago di Garda alla Val Lagarina e alla dorsale Carega-Zugna.
.... Il solo gruppo Lessini era formato da due compagnie del battaglione Verona e cioè dal II e III fanteria. Inoltre erano presenti, in tutto il fronte lessinico, tre batterie del 29° Campagna e della 29° Batteria da montagna 10° gruppo di Genova, che coprivano, però, tutto il confine fino all'alta Val di Revolto, unendosi così al V Corpo d'Armata al Passo delle Tre Croci (ora Passo della Lora). Gli armamenti ovviamente erano più imponenti sul versante occidentale ed orientale dellaLessinia, poiché a diretto contatto con gli eserciti avversari.

La Val Lagarina, oltre al già conosciuto sbarramento Rivoli, venne rinforzata dagli italiani con un triplo sistema di fortificazioni.
Il primo era rappresentato dal Monte Altissimo, con tre ordini di trincee, di cui la terza, la principale, andava dalla sommità del Monte Altissimo alla cima del Monte Vignola, fino al Monte Cornale.
Il secondo sistema comprendeva gli sbarramenti di fondovalle tra Serravalle ed Ala.
Il terzo sistema - di fatto si trattava della prima linea avanzata -correva tra il fiume Adige ed il Leno di Vallarsa, con la prima linea tra il Monte Coni Zugna e Passo Buole; seconda linea Cima Levante, Cima Posta, sbarramento di Ala e dorsale Carega.
Infine una linea leggermente più arretrata che dal Lago di Garda, Monte Baldo, Monte Cerbiolo, Monte Corno d'Aquilio e tutto il margine settentrionale dei Monti Lessini, si congiungeva poi, attraverso il Monte Obante, al sistema difensivo precedente.

Il gruppo occidentale dell'Altipiano della Lessinia, più precisamente a Monte Castelberto, era rinforzato con 4 cannoni da 149 G; altri 4 cannoni da 87 B erano in posizione a Casara Pidocchio.
Il gruppo orientale era armato con 4 cannoni da 149 posti a Cima Mezzogiorno; altri 4 cannoni della stessa portata furono portati a Monte Tomba e 8 cannoni da 87 B a Malga Podestaria.
Successivamente il settore Baldo-Lessini, l'11 agosto 1915, fu trasformato nel settore Val Lagarina e suddiviso in due sottosettori, Monte Baldo e Adige. Di fatto, la Lessinia perdeva di importanza vista anche la rapida avanzata oltre confine.
Solo nel 1916 riacquistò valore strategico, quando si ebbe la sensazione del prepararsi di un'offensiva in grande stile proprio nel saliente Trentino, la Strafexpedition, così chiamata dagli austriaci, perché lo scopo dichiarato era quello di dare una dura lezione all'arrogante Italia.

In quell'anno non furono pochi gli abitanti dell'altipiano pronti a far "fagoto" soprattutto dalle contrade limitrofe al confine, dove nel caso di uno sfondamento del fronte si sarebbero ben presto trovati in prima linea. Del resto il precipitare degli avvenimenti portava a queste tragiche conclusioni.
Il 14 maggio 1916, sotto l'effetto di un formidabile bombardamento, ebbe inizio la "Spedizione punitiva" austriaca: gli echi delle esplosioni giungevano chiaramente anche in Lessinia e chi poteva correva alle alture guardando con estrema preoccupazione i bagliori su Coni Zugna e Passo Buole, posizioni pesantemente bombardate sul finire del mese di maggio, preludio del successivo durissimo scontro frontale tra fanterie.

L'esito della Strafexpedition non ebbe ad interessare la Lessinia poiché lo sfondamento avvenne altrove. L'altopiano rimase così relativamente "tranquillo" e le posizioni immutate fino al termine del conflitto.

MULATTIERE, SENTIERI E TRINCEE: ITINERARIO NELLA LESSINIA

Risalgono ai primi mesi della Grande Guerra i miglioramenti eseguiti alle vie di comunicazione con la costruzione di nuove strade. Venne sistemata la strada per Peri, si sostituirono le disagiate mulattiere preesistenti con comode carrozzabili, compresa la strada di risalita da Ala per Sega fino a Malga Fittanze, e da lì ad Erbezzo, Castelberto, Podestaria e Boscochiesanuova.
Il progettare e realizzare strade, sebbene su tracce di vecchi sentieri, stupisce ancor oggi per la celerità di ultimazione; basti pensare che la strada che da Erbezzo sale a Castelberto fu iniziata il 15 agosto 1915 ed ultimata 45 giorni dopo, il 20 settembre, dalla 10a compagnia della Milizia territoriale del 3° Genio.

Ad Erbezzo è segnato in loco la via da prendere per Castelberto, per una comoda strada le solo nell'ultimo tratto risulta essere ancora sterrata. Poco prima di arrivarci vale la pena di sostare a Malga Lessinia per visitare un curioso "Blockhaus" ancora in buono stato di conservazione con tutt'intorno trincee, feritoie a raso terra e camminamenti che attraversano da una parte all'altra la soprastante strada. Ancora pochi minuti e si arriva a Castelberto, interessante un tempo dal punto di vista strategico militare ora naturalistico.
Vistose trincee sottolineano la sua importanza tattica: si trattava, infatti, di uno dei pochi punti avanzati, protesi sulla Valle dei Ronchi e la cittadella di Ala.
Guardandoci attorno non mancano curiosità; tra queste un interessante serbatoio di acqua ricavato sfruttando una naturale canaletta che convoglia l'acqua piovana in una diaclasi a mo' di pozzo. Anche qui ricoveri in caverna, camminamenti, basamenti per le tende, piccole costruzioni in muratura, e più in là le buche per le latrine, inconfondibili per la loro forma quadrata. Inoltre si possono osservare i cippi di confine, numerosi in zona.

Il ritorno segue la linea di confine, percorrendo la strada da Castelberto a Malga Podestaria e San Giorgio. La strada in terra battuta è in ottime condizioni e procedendo ad andatura turistica si possono ancora fare osservazioni sull'ex confine.
Cima Mezzogiorno e Bocca Gaibana meritano una breve sosta. AI primo punto si possono individuare i basamenti circolari dei famosi cannoni da 149 A e 149 S (batterie mobili e batterie campali a lunga gittata); sulla base di uno di essi si può ancora leggere il numero della batteria 933esima che nel 1916 era diretta dal tenente Ruggero Jenna. Da quelle postazioni partirono i colpi di sbarramento, oltre Cima Carega, contro Anghebeni, Foxi e Raossi, località dalle quali mossero gli austriaci per la spinta finale della grande offensiva del 1916.

DAL DIARIO STORICO DEL SETTORE SINISTRA ADIGE, SCRITTO IN BELLA CALLIGRAFIA, SI LEGGONO LE OPERATIVITÀ:

«6 Giugno ore 9:30. Ala segnala che truppe nemiche a scaglioni si inoltrano pel valIone di Foxi, ma essendo l'osservazione impossibile per la nebbia, non si ritiene opportuno di iniziare il tiro.
Ore 10:30, osservatorio (posto a monte di Cima Levante località Jacolle con collegamenti telefonici) nota ragguardevoli raggruppamenti di truppe austriache e materiali presso Anghebeni. Si inizia subito il fuoco con le batterie da 149 A di Cima Mezzogiorno e Castelberto, la prima della quale spara granate, la seconda obici. I risultati sono buoni e i raggruppamenti vengono dispersi.
Ore 20. L'osservatorio segnala numerosi piccoli posti (posizioni) a linee successive di trincee del Sommai Basso, presso Raossi. Si eseguisce un tiro di aggiustamento su di esse da una sezione della batteria da 149 S di Castelberto. Si sparano 18 colpi e raggiunto l'aggiustamento si sospende il fuoco».
Il 9 giugno, sotto l'incalzare degli avvenimenti, venne approntato in batteria un enorme obice da 305 nella postazione di Castelberto e 4 obici da 210 a Casara San Nazaro; si spara su Morgia, Staineri e Anghebeni in Vallarsa.

Per alcuni giorni si combatte ancora duramente. Dai rapporti stesi a Malga San Giorgio e poi a Casara Gaibana, sedi del comando delle batterie, traspare l'ansia del combattente e l'esultanza del vincitore:
«ore 9:30 (del 10 giugno 1916) si è cessato il fuoco in seguito ad assicurazione avuta dall'osservatorio che i bersagli nemici sono stati battuti, colpiti, e dispersi».
FORUM:ormai parte della "Nostra Storia"
Tenerlo in vita, scrivere, collaborare, è anche dire"grazie" a chi lo ha progettato, realizzato, migliorato, difeso in tutti questi anni

tiotio

Grazie Paolon, quando ho un paio di settimane libere mi leggo il tuo interessante post...  (pinocchio)

piuttosto, per tutti quelli che l'hanno chiesto, ecco una foto della piazza di Erbezzo....



;)

Mariotto Ami8

 (felice)  Splendida giornata natural-cultural-eno-gastronomica, grazie a Paolo e gent. sig.a Tiziana.

Panorama  (?) dal rifugio Dardo


Nuovi arrivi al rifugio


Gli ingressi alle bellissime stanze del rifugio. Paolo sta dicendo a Maritha: "fra 5 minuti la nostra stanza è pronta". Tiotio, Fabio e l'innocente Pietro ascoltano perplessi



Tiotio un attimo prima di tuffarsi nella trincea


La carovana riprende il cammino per la Translessinia


Al rifugio Podesteria (come si può intuire dalle piccole scritte sul muro)


Mucche e Due Cavalli al pascolo


Duchamp psichedelico


Duchamp quasi fuori dal tunnel

Paolon

Grazie Mariotto per le foto ed in particolare le due dell'attraversamento della faggeta.

Quel che preoccupa sono le tue foto a mano libera, guidando e questa volta su uno sterrato sterrato in salita.... ???

Il pezzo finale sterrato, non previsto, certamente era il più "duro" e l'abbiamo affrontato grazie alla "perlustrazione" di Emanuele, figlio e la simpaticissima cagnetta.

DuChamp, dal "Terrore" iniziale, sembrava tranquillo, quasi soddisfatto....  (guid) e allora mi son detto: "Facciamolo"

Infatti il Gioco andava bene se ci divertivamo Tutti e Assieme  ;D

                       

  (felice)
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Paolon

... dimenticavo

Il tratto finale seguiva il percorso del tracciato europeo E5

                                         

vedi

 http://it.wikipedia.org/wiki/Sentiero_europeo_E5
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Fabio602

Ciao, bellissima gita sui Lessini in posti che non conoscevo in compagnia di simpatici ducavallisti, cosa si vuole di più nella vita!

Grazie Paolo per tutto!!! (felice)

Non avrei creduto che la mia 2CV fosse in grado di fare il percorso proposto ed invece è andata alla grande specialmente nell'ultimo tratto appena descritto.

Fabio602

Per me la "scalata" è stata emozonante in quanto non avevo fatto nulla di simile.... in compagnia poi è stato ancora più bello perchè condividere le emozioni con persone che hanno la tua stessa passione è molto bello.

La gita l'ho condivisa con mio figlio di 8 anni che durante il viaggio era felicissino anche lui di vedere cosa poteva fare la nostra 2CV, mi haffatto da "navigatore" e mi indicava le buche e il percoso (secondo lui!) migliore per affrontare la strada.

Essendo il più piccolo della compagnia (escludendo la cagnatta Birba di Emanuele) è stato "coccolato" da tutti che ringrazio sempre per l'accoglienza. Durante il ritorno veso casa, prima di addormentarsi mi ha chiesto di rifare il percorso insieme a tutti i partecipanti sperando però in una maggior presenza di bambini!

Tiotio sei avvertito!!!!


tiotio

perbacco farò il possibile, il piccolo Pietro si merita adeguata compagnia, ma con due femminucce... non lo vedo bene...  (muoio)

Grazie a tutti x l'ottima compagnia, anche da parte di Maritha, temo dovremo ripetere...  :P

Paolon

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tiotio

sabato, dopo aver visionato su 8247 siti meteo, ed avute ampie rassicurazioni sul non ripetersi delle manifestazioni temporalesco-grandinatorie in quel di verona, decidiamo di partire nel pomeriggio.

Viaggio in scioltezza fino a verona est, quando finiamo nel girone degli incolonnati al casello.
Era stata chiusa l'uscita di verona sud, per cui tutti ovviamente dovettero ripiegare, tra le maledizioni varie e quasi scazzottate a cui abbiamo assistito, neanche fossero in coda da giorni...

Avvisiamo i nostri ospiti che stiamo per arrivare, ma la salita per bosco chiesanuova non è cosa da poco, ci costringere a scalare fino alla seconda in alcuni punti, con buona pace di chi ci seguiva, ed inoltre il benvenuto della lessinia non è stato molto felice, quasi a volerci dissuadere: nebbia a banchi con visibilità inferiore ai 3 metri... pazienza, tanto andavo piano lo stesso...  (stupid)

Finalmente però la nebbia si dirada quel tanto da lasciarci intravedere i primi insediamenti di bosco, e dopo un tornante e una strettoia sul centro abitato arriviamo nella grande piazza dove un gentile signore ci trova e ci guida verso un comodo parcheggio, era proprio il Paolon in perfetta tenuta lessinica, camicia di flanella, pantalone sdrucito tipo jeans, scarponcini da combattimento e berretto di lana fluorescente, provvidenziale in quel nebbioso frangente.

Tiziana ci aspettava qualche metro prima in una pasticceria dove siamo giunti giusti per l'aperitivo, ormai i negozi stavano chiudendo e gli abitanti si apprestavano al desinare, che era sopraggiunta l'ora settima...  (sorpreso)

(appl)



Mariotto Ami8

 
(appl)  (appl)  (appl)
Bella questa storia a due voci!!!

Sembra di essere davanti alle casse di uno stereo, la storia è la stessa ma di qua senti la versione di Paolòn, di là senti quella di Tiòn. 

Continuate!!!  (su)

Paolon


.. e allora andiamo avanti, almeno per far contento Mari8, "Volpe Argentata " 2CV....























ALTRE FOTO DA

http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/displayimage.php?album=1596&pid=84411#top_display_media

.... SEGUE....  (felice)
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Paolon

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Paolon

#43
.. la foto SUPERAlcoOOOOlica mancante....




ALTRE FOTO DI QUESTA PARTE DA

http://www.2cvclubitalia.com/public/coppermine/displayimage.php?album=1596&pid=84421#top_display_media


(felice)
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Paolon

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Paolon



 















NotaBene - Lo sguardo indagatore ed attento del Mari8 che, da navigata "Volpe Argentata", controlla l'ADEGUATEZZA del Mezzo e del Pilota allo Spirito Svalvolato del Gruppo, ben interpretato da parole e gestualità del Tione

 

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tiotio

In effetti la sera di sabato siamo stati accolti nel comodo e bellissimo rifugio di Paolon e Tiziana, un alloggio attentamente ristrutturato col legno, grande amico delle case di montagna che rende caldo e confortevole un ambiente altrimenti austero e freddo.

Curato nei minimi dettagli che lasciano trasparire la passione che i proprietari hanno per il luogo e la bellezza, passando anche sui famosi sassi del sacro fiume Piave che più che ricoprire, come farebbero semplici piastrelle, decorano il bagno.

Non mi dilungo sui dettagli tecnici come la cucina con penisola ricavata a partire dal sottoscala in legno, o sulla travatura che ospita un confortevole soppalco dove abbiamo comodamente trovato giaciglio per la notte, o ancora la camera con letto a castello segreto, e i vari gadget d'antan che ricoprono fieramente le pareti, sarebbe troppo stucchevole, passerei decisamente al dunque:

La cena! Squisita, anche grazie a Maritha, che per l'occasione ha preparato uno dei suoi famosi sformati di pasticcio, accompagnato dal buon rosso che i nostri ospiti ci hanno offerto e un salamino croato di cui il buon claudyane ci aveva fatto dono, quale migliore occasione per affettare in compagnia il delizioso insaccato?

Non lasciatevi fuorviare dalle foto tendenziose del Paolon, non abbiamo passato tutta la sera a cercare il tanto agognato segnale telefonico, piuttosto guardavamo alcune foto e commentavamo i commenti letti sul forum, tra una bevuta e l'altra, finchè venne l'ora di coricarsi, che la giornata per me era stata molto lunga, tra cene di classe e lavoro mattutino solo poche ore di sonno mi separavano dalla giornata precedente...

(zz)

Fabio602

Citazione da: PaoloDòCavaj - 25 Settembre 2014, 09:41:40 AM


 


Devo dire che quando scorrevo le pagine di questo forum per decidere di telefonare a Paolo è stata la cosa più naturale del mondo, poi però durante il viaggio di avvicinamento riflettevo su quello che stavo facendo e sulla possibile reazione del gruppo verso un possibile "intruso" ed invece tutti i timori sono subito scomparsi dopo la calorosa accoglienza di tutti!

Quello che ha scritto Paolo nelle ultime due righe del testo qui sopra, posso testimoniare che è vero, queste macchinette hanno qualcosa di particolare o invece dipende dai proprietari... oppure da tutti e due??!!
(superok)

tiotio

in effetti domenica mattina, mentre aspettavamo seduti al tavolino del bar della piazza di erbezzo, tendavamo l'orecchio al sopraggiungere del ben noto frullare bicilindrico, il primo ad arrivare è stato mario con la sua bellissima ami, e poi il nuovo amico fabio accompagnato dal carissimo Pietro, 8 anni, una vita da duecavallista davanti.

È stato piacevole ascoltare Fabio mentre ci spiegava che la loro era l'auto delle vacanze, quanti giri fatti in duecavalli, fin da quando Pietro era piccolo, naturale associare gioia e divertimento a questa piccola vetturetta, salvata da rottamazione quasi certa con pochissimi chilometri e tanta voglia di macinarne ancora molti.

In effetti si è dimostrata più che all'altezza tant'è che sia fabio che duchamp quasi si sono stupiti delle piccole imprese affrontate sui monti lessini con la loro deuxchevaux, pur abitando ad un tiro di schioppo non si erano mai avventurati tanto in su, e pensare che tutto era nato come una sorta di giro di avanscopeta concordato tra me e paolon in prospettiva di un eventuale ritrovo sui monti lessini... si è trasformato questo stesso un ritrovo, meglio di così...  (superok)

:)

Fabio602

Comunque si può sempre replicare  (guid)

Io sono disponibile a darvi una mano ad organizzare!

(felice)

Paolon

#50
  

       

 

                               

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Paolon

















Nel prato a sinistra piccola Ghiacciaia, ma ne parleremo poi







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Paolon

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claudyane6

ma fai foto a raffica come una mitragliatrice?

e chi sela quea femena che la voe coparete, no sarà la to mujer?

Paolon

#54
le foto a raffica le ha fatte Tiziana... (io sono alla guida  (muoio) e sembrava che non trovasse il Clik: e per ciulo sono venute MOLTO bene  (salut)) che  poi è quella che tenta di strangolare Damiano



... perchè me lo chiedito? Vuto far cambio?? (nonso) Ci toviamo al casello dell'autostrada?? (?) (sorpreso)





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ginin

 (felice)

Da quel che ho letto e sentito deve essere stato un bell'incontro, mi spiace molto non esserci potuto andare.  (muro) (muro) (muro)

Tutto quello che non c'è non può guastarsi.

Pier Le Blanc

Incontro riccamente e simpaticamente documentato. Un piacere per la platea dei forumisti lettori.
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Paolon


Certamente è stato un simpatico incontro, giocato fra bellezza del paesaggio, gastronomia e allegra simpatia dei partecipanti.

C'è stata anche una dimensione storica nel vivere, su questi sterrati, la fatica nell'approntare una Guerra che poi qui, fortunatamente, non ha avuto esito, per la potente linea difensiva approntata e per le caratteristiche difensive naturali della line di confine strapiombante sulla Val d'Adige e sulla Val dei Ronchi.

Riporto qui passi di un dépliant che non sono riuscito ad avere allora, per i compagni del LessiniaLegend e per chi di voi si interessa di questo periodo di storia italica.

                                       














                             









                                   

Riprenderemo ora la documentazione delle "Magnifiche Gesta" dei citronici  (felice)








                                                                           
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tiotio

 (appl)

Lo potremmo chiamare il cimento cultural-gastronomico lessinico, un interessante connubio di storia e tradizioni culinarie da malga a malga...

(superok)

tiotio

ostrega, ma cosa go combinà che a momenti ghe lasso le strasse?



Mi sa che dalla prossima volta è meglio che mi guardo le spalle......  (sorpreso)