La 2cv al cinema!

Aperto da Antodeuche89, 30 Agosto 2006, 16:40:34 PM

« precedente - successivo »

Antodeuche89

Non avete nessuna prova

Watson

ho visto il dvd da Carrefour, se ci passi oggi magari lo puoi comprare...  (muoio)

Auguri Antonello

(watson)  (natale) (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Antodeuche89

Citazione da: Watson - 27 Dicembre 2006, 14:17:55 PM
ho visto il dvd da Carrefour, se ci passi oggi magari lo puoi comprare...  (muoio)

(watson)  (natale) (felice)
(spett) sono solo 50 km da casa.....vado in bici!! ;D   (muoio)    (paura)   (guid)
Non avete nessuna prova

Watson

Se non lo trovi dimmelo, vado a prendertelo io e poi passo da te e te lo lascio..  (muoio)

(watson)  (natale) (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Dyane Est

....Un nuovo avvistamento nel film horror di Massimo Dallamano "Il Medaglione insanguinato - Perchè?!": Dyane celeste modello 1974 davvero niente male! (foto) (guid)

Antodeuche89

Citazione da: Watson - 27 Dicembre 2006, 19:54:57 PM
Se non lo trovi dimmelo, vado a prendertelo io e poi passo da te e te lo lascio..  (muoio)

(watson)  (natale) (felice)
ok!!! va bene!!! fai un salto a piedi? (angel)  (muoio)  (specchio)
Non avete nessuna prova

Watson

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

orangetenere

Scusate l'ignoranza, ma che c'entra sto' film con le bicilindriche????:-X

Bocco

Citazione da: orangetenere - 28 Dicembre 2006, 08:26:21 AM
Scusate l'ignoranza, ma che c'entra sto' film con le bicilindriche????:-X

Semplice, è poetico


Bocco

Trè fransè...

Bocco

Ha delle scene bellissime...



Bocco

Ma soprattutto...





lucajack2cv

Citazione da: orsogualtiero - 09 Dicembre 2006, 15:00:49 PM
l'uomo sta scappando da una banda di marsigliesi che lo cercano per una vecchia storia di retrovisori...

Splendido!! è un sacco di tempo che coi miei amici stiamo pensando ad una rievocazione dell'inseguimento coi marsigliesi...io ci metto lo squalo se serve!!

....ciò mi rimanda magneticamente alla "strage di san valentino" di Amici Miei dove banditi e spacciatori fiorentini e marsigliesi si affrontano in un cantiere abbandonato per il controllo finale del territorio (delle 'olline..) :

"Marsiglia.. in ********* lo piglia!!" (bang! bang!)

"Italianì... bucaiolì!!"  (bang! bang!)

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Antodeuche89

Non avete nessuna prova

orangetenere


lucajack2cv

Per saperne di più su cosa farvi portare dalla befana..


Appuntamento a Belleville
L'inebriante fatica di essere francesi
martedì 23 settembre 2003
di Stefano Coccia


Non sono mancate le occasioni, in tempi più o meno recenti, per sottolineare come dall'animazione europea continuino ad arrivare opere estremamente valide, o comunque dignitose, espressione di una creatività non omologata agli standard proposti dai colossi americani del settore, autentici dominatori del mercato.
Difficile, però, immaginare che ci si potesse ulteriormente stupire, il che è puntualmente accaduto per merito del francese Sylvain Chomet, autore di Appuntamento a Belleville: alimento formidabile per lo sguardo incessantemente lusingato, quasi trasognato dello spettatore, il favoloso mondo di Belleville si annuncia come un appuntamento imperdibile con la meraviglia, con la grazia, con una sensibilità che non rientra nell'ordinario.
La collaborazione del produttore Didier Brunner, che aveva già sostenuto con entusiasmo Chomet nella precedente, travagliata realizzazione di The Old Lady and the Pigeons, ci offre lo spunto per individuare un segno di continuità con lo spirito di ricerca già presente nei lavori di un altro artista francese da noi particolarmente amato, Michel Ocelot: Didier Brunner, infatti, ottenne qualche anno fa un successo di livello internazionale proprio grazie a Kirikù e la strega Karabà. Le opere di autori come Sylvain Chomet e Michel Ocelot riescono a commuovere, a emozionare, ad incantare il pubblico, e lo fanno in quanto riflesso di universi poetici ben definiti e pienamente autosufficienti, riscaldati da una vocazione umanistica profonda ed impreziositi dal segno marcato, inconfondibile che ne caratterizza lo stile. Più in particolare, la poetica di Sylvan Chomet è quella di un umorista il cui tratto malinconico riesce a cogliere istintivamente il carattere, l'essenza dei soggetti rappresentati. I disegni dell'artista e dei suoi collaboratori si animano inglobando nel fine tessuto narrativo le deliziose invenzioni che ne configurano il ritmo: omaggi mai superficiali o scontati all'immaginario cinematografico e musicale, digressioni il cui retrogusto talvolta amaro non ne corrompe la vitalità di base, e mille altre fantasie declinanti verso un'atmosfera estatica e sognante, per quanto ancorata a una realtà parafrasata con grande attenzione ai particolari. Le storie raccontate in Appuntamento a Belleville sono del resto sontuosa trasfigurazione della Francia tradizionale, dei suoi miti, delle sue illusioni, delle sue chiusure, del suo modo di guardare e farsi guardare; ed in questo gioco di specchi altrettanto gustosa è l'immagine deformata del continente americano, di quel sogno appesantito e degradato di cui la città di Belleville è sintesi architettonica oltre che ideologica: un paesaggio urbano popolato di gente obesa, la cui configurazione spaziale raccoglie elementi riconoscibili come newyorkesi ed indizi che invece conducono a Montreal, città che Chomet conosce bene, essendosi trasferito in Canada già da diversi anni. Ma quello che stiamo descrivendo è già lo scenario dell'epilogo.
Occorre fare qualche passo indietro, ed incontrare così i personaggi della storia. L'insolito nucleo familiare costituito dal piccolo Champion, da sua nonna, ovvero la sempre vigile Madame Souza, e dal fedele cane Bruno, affronta il passare degli anni inseguendo sogni che sembrano quasi isolare i nostri eroi da un mondo mutato troppo velocemente. È una fuga dal quotidiano che corre su due ruote, quelle della bicicletta la cui ossessione ha contagiato tanto Champion che la premurosa nonnetta, sua allenatrice personale. La speranza che Champion possa un giorno partecipare al leggendario Tour de France trasforma quello che un tempo era un ragazzino cicciottello in un ciclista dal profilo equino e dai polpacci ipertrofici. La vena caricaturale di Chomet trova qui ed altrove gli spunti adatti per allestire una formidabile galleria di personaggi, il cui tratto distintivo corrisponde spesso ad una stilizzazione delle forme, tendenti verso una magrezza eccessiva o verso una certa rotondità; altre felici intuizioni si accumulano con l'irrompere nella storia della mafia francese, barricata dietro il motto "in vino veritas", e ancor di più dietro le spalle robuste ed inverosimilmente squadrate delle guardie del corpo di minuscoli boss bizzosi ed amanti della buona tavola, tutti rigorosamente in abito scuro. Questa rivisitazione in chiave semi-parodica di certi stili di vita con cui l'immagine del francese DOC può bene o male identificarsi si arricchisce di continuo, raggiungendo probabilmente l'apoteosi in corrispondenza della simpatica baraonda con cui viene raffigurato il carrozzone del tour de France: lo sguardo dell'autore si defila sovente dalla fatica dei ciclisti per soffermarsi sulla vitalità dei tifosi, sulle folle mobilitate all'arrivo e sull'imponente macchina spettacolare dominata dagli sponsor, in altre parole su quegli elementi di contorno collocati da sempre nella mitologia di una tra le corse in assoluto più importanti e conosciute. Proprio durante una di quelle tappe massacranti in cui il gruppo si sgrana a poco a poco avviene il ratto di Champion e di altri due corridori in debito d'ossigeno. Il cinico piano della malavita francese di dare vita ad un circuito di scommesse clandestine determina lo spostamento dell'azione tra i grattacieli di Belleville, con un seguito di mirabolanti avventure su cui è meglio tacere per non togliere il gusto della sorpresa. Accenniamo soltanto all'incontro di Madame Souza con "Les Triplettes di Belleville", tre attempate gemelle sul cui passato di star del music-hall ci si era affacciati una prima volta nel corso di quel divertente prologo dal quale già si intuiva l'orientamento old style della pellicola. Nel film si parla poco o niente, e così tocca alla musica e al suono salire in primo piano; ne deriva talvolta un curioso ed intrigante cambiamento di prospettive, per cui da una parte ciclisti stremati nitriscono come cavalli ed ometti ridotti a umili mansioni finiscono col comportarsi come topi, mentre dall'altra i sogni naïf dell'irrequieto cane Bruno sanciscono in modo ancor più paradossale il possibile avvicinamento ed avvicendamento tra punti di vista umani ed altri ispirati dal mondo animale; a quanto detto va aggiunta, naturalmente, la scelta pregevolissima dei brani musicali.
Su di un'opera in cui si sposano mirabilmente le tecniche tradizionali con un utilizzo calibrato dell'animazione in 3D, da cui la buona riuscita di sequenze impegnative come quella del mare in tempesta, stende la sua ala protettrice un nume tutelare importante, Jacques Tati. Il grandissimo comico francese è citato esplicitamente in molteplici circostanze; in una scena appare disegnata la locandina di Le vacanze di Monsieur Hulot, mentre più avanti compaiono addirittura alcune scene originali di Giorno di festa. Al di là dei debiti più immediatamente riconoscibili, è nello sguardo al tempo stesso affettuoso e pungente da cui si alimenta il contrasto tra l'immaginario francese tradizionale e l'irrompere della modernità che si materializza il passaggio del testimone: per un garbato scherzo del destino, il lirismo così suggestivo della comicità di Tati ha sparso il suo seme trovando in un disegnatore di indubbio talento, Sylvain Chomet, un potenziale erede.

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

toffolina2cv

Citazione da: 2cvllista - 30 Agosto 2006, 18:55:27 PM
Chi ha mai visto "alla rivoluzione sulla due cavalli"? semplicemente bellissimo non solo per la presenza di questa bellissima deuche un po' vissuta ma che ti porta ovunque, ma anche per le musiche presenti, "layla" dei Derek & Dominoes al momento della partenza che fa solo venire i brividi....fatto veramente bene!!

       (appl)
Qualcuno sa indicarmi qualche altro film in cui compaiono le nostre bicilindriche?

BELLISSIMO FILM....
MOLTO REALE.... ATTORI BRAVI... E BELLISSIME SCENE DELLA NS AMATA BICILINDRICA...
HO IL DVD....
toff...
-Toffolina2cv-
It'll never end for us....
 I'm gonna go far I have to be faster maybe I'll get there before the pain.. - What shall I do just to feel a little over zero, a little over

toffolina2cv

c'è anche un film dove ci sono pozzetto, fantozzi, serena grandi, e proprio quest'ultimi due sono a bordo di una 2cv bianca....
e poi anche in pompieri 2 compare una bicilindrica e questa volta è il caso di una dyane 6 gialla, a bordo c'è massimo boldi che fa il tele report per un tg....
ih ih ih....
-Toffolina2cv-
It'll never end for us....
 I'm gonna go far I have to be faster maybe I'll get there before the pain.. - What shall I do just to feel a little over zero, a little over

ArabaPhoenix602

Citazione da: pelikan - 07 Settembre 2006, 17:21:24 PM
merda certo che ne avete di fantasia! e un Thelma&Luise in 2cv? (guid)

sarebbe il massimo... (su)
Nikolita

ArabaPhoenix602

ah...una citazione...in "Notte prima degli esami" il ragazzo di Claudia ha una Dyane verde bamboo

(felice)
Nikolita

Watson

l'ho comprato  (urra)
l'ho visto (ura)
mi è piaciuto (ballo)


[size=08pt]foto tratta dal sito www.hybris.biz[/size]

guardatelo, compratelo, distribuitelo tra gli amici, come ho fatto a non vederlo prima...

...Akira altro che manga  (muoio)


[size=08pt]foto tratta dal sito www.hybris.biz[/size]
Premetto, non sono così grasso come Bruno  (cane), non vado in bici come Champion  (matto) (a proposito Maki mica vorrai fare come la nonnina Souza quando ci vedremo per il giro in bici  (?)), ma ho la bicilindrica (nel film si vede una furgonetta dall'alto  (appl)(muoio)......

...a proposito strane le AK (??) che si vedono, hanno un muso lunghissimo tipo cadillac americane (?)


BELLISSIMO, e l'ho trovato, non dal Carrefour...ma da Fnac a 9.90€ (sapete che sono genovese di adozione  (muoio))

(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

macrourus

Ieri mi sono comprato, preso da uno dei miei troppi attacchi di malinconostalgia acuta recidiva (malattia incurabile), un episodio dei tanti film della serie Pantera Rosa, col monumentale Peter Sellerr nei panni del magico Ispettor Clouseau...

Ebbene, avevo scordato che l'auto d'attacco -come ogni buon supereroe- dell'ispettore è una 2cv, conciata in modo da sfidare anche i più estrosi tra noi...

e si chiama LA TURBINOSA....   

mitico il momento quando Clouseau dice all'assistente Kato"  Katooo, esci la Tùrrbinosaa..."

Brividi...peccato che puntualmente appena si sale praticamente esploda e si decomponga  (nonso) (appl)

Ciao

Andrea Corso

Roald

In Lorena fa freddo solo due mesi all'anno....
in luglio e agosto quando si spegne il riscaldamento


Roald

Citazione da: toffolina2cv - 05 Febbraio 2007, 16:30:24 PM
e poi anche in pompieri 2 compare una bicilindrica e questa volta è il caso di una dyane 6 gialla, a bordo c'è massimo boldi che fa il tele report per un tg....

Lo sto guardando adesso
In Lorena fa freddo solo due mesi all'anno....
in luglio e agosto quando si spegne il riscaldamento


chevron77

Citazione da: Roald - 28 Febbraio 2007, 11:18:12 AM
Citazione da: toffolina2cv - 05 Febbraio 2007, 16:30:24 PM
e poi anche in pompieri 2 compare una bicilindrica e questa volta è il caso di una dyane 6 gialla, a bordo c'è massimo boldi che fa il tele report per un tg....

Lo sto guardando adesso


bravo roald

toffolina2cv

Citazione da: Roald - 28 Febbraio 2007, 11:18:12 AM
Citazione da: toffolina2cv - 05 Febbraio 2007, 16:30:24 PM
e poi anche in pompieri 2 compare una bicilindrica e questa volta è il caso di una dyane 6 gialla, a bordo c'è massimo boldi che fa il tele report per un tg....

Lo sto guardando adesso



MITICO ROALD.............!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
NON TE NE MANCA UNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BRAVISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
-Toffolina2cv-
It'll never end for us....
 I'm gonna go far I have to be faster maybe I'll get there before the pain.. - What shall I do just to feel a little over zero, a little over

Lanfranto

Scena iniziale di un film dove le auto americane hanno una certa importanza... però c'è anche lei!
American Graffiti di George Lucas



Ciao, Lan

Watson

Stavo cercando in internet delle immagini sulle 2cv nei film e ho trovato queste in un film spettacolare e stupendo  (appl)

Apocalypse Now di Francis Ford Coppola

(duel)
[size=08pt]foto tratta dal sito www.imcdb.org[/size]

ottima fotografia, colonna sonora stupenda specialmente "The End" all'inizio  (angel), io l'ho poi visto nella versione del 2001 "Apocalypse Now Redux", la 2cv è usata dai poveri vietcong che vengono mitragliati dagli elicotteri sul ponte ....


[size=08pt]foto tratta dal sito users.skynet.be[/size]

Watson Redux   (eli)

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

sert

avevo avvertito al bar....

sert

e già che ci siamo ( tralasciando il please....) "full metal jacket" dove compare anche un hy in altre scene.....