E Buon Natale a tutta la famiglia!!

Aperto da Skassamakkinen, 25 Dicembre 2014, 00:55:37 AM

« precedente - successivo »

Skassamakkinen

Alle otto e mezza del mattino, in mezzo alla nebbia padana dei primi giorni di un dicembre di tanti anni fa, mi trovavo in equilibrio precario su di un pendio in quel di Tregnago (VR),  aggrappato con una mano al ramo di un albero.  Zaffate che sapevano profumo di legna bruciata mi solleticavano il naso e pensavo:
-   E anche quest anno è Natale...

No, non è mia abitudine razzolar per la campagna d inverno, a far l equilibrista sopra i fossi di buon ora. E' che quell' anno mi ero messo in testa che, per la prima volta nella storia di casa mia, avremmo Festeggiato il Natale secondo tradizione.

Che fatica, penserà qualcuno...   Ebbene sì! Che fatica!!

Perché a casa mia, nella mia strampalatissima famiglia, anche il Natale si risolveva sempre e comunque in qualcosa di tragicomico che oscillava pericolosamente ed imprevedibilmente tra
La compostezza Svedese e il piu' pittoresco festeggiamento partenopeo.

Partiamo quindi da "come era di solito".

DI SOLITO,  i miei si accorgevano che era ormai Natale attorno alle 13.30 del 24 Dicembre.
Ragionpercui, alla velocità del suono, imbastivano un pranzo per il giorno successivo che avesse un che di originale. Ma veloce. Meglio svelto. Poca roba. Insomma,  avanti che passa.

Di cenoni, mai vista l ombra.  Di regali, nemmeno (o quasi). L 'albero sembrava fatto per dispetto .

Il passaggio successivo (ore 19.30 circa) prevedeva l accatastarsi sotto l albero di pseudo regali, vale a dire tutte le cose nuove entrate dalla porta da fine novembre in poi.  Sotto l originale alberello
Prendevano quindi posto un calendario, due agende, un giornale, la bottiglia di vino rosso regalata dalla vicina, il salame proveniente da non so dove, l' immancabile pigiama di stoffa,  un volume spalancato sulla foto di una tavola imbandita dell Enciclopedia della Cucina Curcio.

Ah, sapeste che mangiate virtuali mi son fatto con l Enciclopedia della Cucina Curcio!
Non c erano soldi? Il frigo era vuoto?
Sceglievo il volume relativo a quello di cui avevo voglia e lo sfogliavo...
..ma non arrivavo mai alla fine perché avevo fatto già l' indigestione virtuale!!!

Alle 21.00, come le marmotte, tutti a nanna e io restavo li come un pàmpano, con il mio bicchiere
Di prosecco in mano ad aspettare la mezzanotte , guardando con amarezza quello che sembrava un punto di ritrovo per Profughi (l albero, appunto).. Ma, quell anno, non sarebbe andata così.

Quell anno tutto sarebbe stato come da tradizione comune. Ero appunto andato in campagna a cercare muschio per il presepio.  Ogni giorno un preparativo, ogni giorno una rifinitura.

La prima avvisaglia che, forse, non sarebbe andato tutto secondo i piani venne da Piccola Aquila che, ormai presa dall euforia festaiola, annuncio' al popolo che quell anno avremmo mangiato una squisita  Anatra all Arancia.

PECCATO che, a casa mia, non fosse mai entrata nessuna sedicente Anatra all Arancia e che nessuno mai avesse espresso particolare desiderio di  tastarla a breve. Mistero.
Ma cosa sarà mai saltato in mente a Piccola Aquila? Nessuno lo sa: la cronaca vuole solamente che, una mattina,  si fiondò di gran carriera dal macellaio  ad ordinare un' Anatra, ma non un' anatra
Rachitica..  Una Signora Anatra!  Ne sentiremo parlare ancora.

Arrivato a casa, mi recai in cantina dove, su di un telo in nylon, sparpagliai il muschio raccolto
(tanto muschio), perche si asciugasse quel tanto da poter essere adoperato nel presepio.

Ero perfettamente nei tempi e me ne dimenticai.  Almeno fino al 23 dicembre quando, al pomeriggio, armato di utensili, assi, colla, stoffe e strafanterie assortite, iniziai la costruzione del Presepio: Bim! Bum! Bam!  ZZzzzzzz! Tonk! Tonk!

Di li a poco apparve mio padre Geppetto (specializzato in apparizioni ectoplasmatiche):

-   Ma bruto disgrassà, sa sito à drio costruir? L Arca de Noè?
(Trad: Brutto disgraziato cosa fai? L Arca di Noè?)

Un po' seccato risposi:

-   No, sto facendo un Presepio.
-   Parchè?  Rispose lui.
-   Perché, se non sbaglio, è Natale.

Ecco. Qui si apre una parentesi infinita, grande come l armadio delle "Cronache di Narnia".
Illo tempore, il bravo Geppetto era stato anch esso giovane e, appassionatissimo della costruzione di Presepi eccezionalmente complicati, arrivato a meta' dicembre,  si sbizzarriva in costruzioni faraoniche, robette che partivano dal corridoio di casa sua e toccavano piu o meno tutte le stanze.
Un casino senza precedenti, con fontane, laghetti, luci, paioli di polenta fiammeggianti, mulini, stalle, attori & spettatori.   Una specie di plastico di "Ben Hur".

Incontrata poi, lungo il cammino, Piccola Aquila, trovava una degna personaggia che si cimentava nella stessa specialità, pur in forma più contenuta. Ragion per cui, fino ai miei sei / sette anni , si scatenava ancora  in rappresentazioni su vasta scala (che, dopo poco, venivano invase dalle mie macchinine...   Tentazione troppo violenta quella Paris Dakar in miniatura..).

Ecco quindi che, alla parola magica, Geppetto sentì immediatamente la necessità di qualificarsi con grado e numero di matricola:

-   Ah, ben, se fai un Presepio devi ascoltare i miei consigli perche io, non so se te l ho mai detto ma ho fatto diversi  concorsi...   (seguono tre quarti d' ora buoni di gesta eroiche che vi risparmio).
Ma ormai la frittata era fatta.   Era un progetto cosiddetto "Father & Son", padre e figlio.
Dopo tre ore buone di consulti, progetti, confronti, battibecchi, permessi al Comune, noleggi di ruspe e quant altro,  si decise per qualcosa di discreto:  una bella asse da cantiere,  un metro e mezzo per tre,
con in mezzo l albero di Natale (vivo), sotto la capanna e mezza Palestina tutta intorno.
Non sembro' nemmeno vero a Geppetto di poter sfoderare, oltre al suo estro artistico, anche il suo vasto assortimento di paccottiglia elettrica, alcuna di provenienza Esercito Tedesco  della 2° Guerra Mondiale, luci e lucine degli anni 50 e, soprattutto, della famigerata "Centrale di Controllo elettrica per gli effetti speciali", 
un catafalco comprato chissa' dove  (nonna delle odierne ciabatte multi spina), dotata ancora di levetta per scegliere tra corrente a 220V o a 125V (ricordatevi de 'sta cosa, tornera' fuori..)
Il risultato, tutto sommato, non ha poi nemmeno fatto proprio schifo.
E si arriva al 24 Dicembre.
E scatta il dramma.
Piccola Aquila si sveglia di buon mattino lanciando il grido di guerra:
-   Io vorrei sapere chi è quel cretino che ha tirato fuori la storia dell Anatra all Arancia!! Ma non andavano bene due fette di cotechino??

Me lo aspettavo,  era una situazione tipica a casa mia. Quindi risposi:

-   Veramente sei tu che bramavi di cimentarti nella preparazione di una succulenta Anatra all Arancia!

Risposta  scontata:

-   Ah, si, figurati! Ma quando mai! Ecco sempre pronti ad approfittarne quando non ti ricordi le cose! Beh, allora, sapete cosa vi dico? Ve la fate da soli la vostra stramaledetta papera!
Andavo quindi dal macellaio a ritirare la Papera.
Che, piu'  che una papera,  era un Condor delle Ande.  Lo ficcai a calci nel frigo, rimandando la preparazione a dopo un rapidissimo consulto della Enciclopedia Curcio.  Ma mancava mezza roba. Prima di tutto, logico, le arancie.  Andai quindi a comprare le arancie e buona parte di quello che sarebbe occorso per preparare il piatto ma, tornato a casa, in un moto di ribellione, mandai in malora la ricetta e preparai un' ottima Anatra alla Disperata.
PRENDETE un' anatra, pulitela, fatela a pezzi, mettetela in teglia con rosmarino, salvia, alloro, un limone e qualsiasi altra cosa vi venga a tiro (pomodori, olive, funghi, pancetta, formaggio, pane grattugiato, carciofini, melanzane etc.).  Infornate e, quando dal forno si alzera' una densa colonna di fumo nero, vorra' dire che è tutto pronto!!

QUINDI comunicai il programma alla famiglia:
-   Dunque,  alle 21.00  cena.  Poi, Messa a mezzanotte,  brindisi e scambio dei regali.

Prima obiezione di mia sorella:

-   Quali regali?

Risposta mia:
-   Non ti agitare che quest anno hai il regalo perché te l ho comprato io!

Per la Serie "Soddisfazioni":

-   Ah, ma tanto io neanche ci sono e non so quando rientro perché vado a casa della Erika (una squinternata pari suo).
Ancora soddisfazioni da parte di Geppetto:
-   Cosa? Messa a mezzanotte? Eh no, alle 20.00 c'è il telegiornale!
E poi, vuoi che mi venga una congestione, dopo mangiato, fuori in strada?

Provvida venne Piccola Aquila:

-   Allora, si mangia che io ho sonno?

Che fare? Davanti ad una masnada di bruti del genere, su può solo firmare la resa.

Mangiarono tutto dalle 20.00 alle 20.40, Condor compreso, senza il minimo commento.
Verso le dieci, la magica idea di mio padre:

-   Eh, beh, ma è Natale! Potremmo anche fare un brindisi!

Già, che bella idea, non ci avevo pensato..

Nel frattempo, era corso in cucina ad afferrare il Pandoro e la bottiglia. Disgraziatamente, entrando in soggiorno, si ruppe all improvviso l occhiello di stoffa che fa da maniglia della confezione del pandoro...  Pandoro che pensò bene di cadere a candela sulla scarpa di mio padre il quale, a sua volta, essendo in piena deambulazione sparava un rigore da Campionato del mondo, andando a colpire in pieno l albero di Natale che nulla potè se non rovinare sul presepio , fracassando il paese e trascinando con se mezzo impianto elettrico di Betlemme..

Geppetto, dal canto suo, preso in contropiede, mollava di scatto la bottiglia sul tavolo. Bottiglia che – inutile dirlo – preventivamente liberata della gabbietta apposita,  esplodeva in un triupudio di schiuma che andava ad adornare il soffitto con un curioso affresco, rimasto al suo posto fino al termine del contratto quadriennale d affitto.


La disfatta era totale.   Prese la parola Piccola Aquila:

-   Possiamo fare qualcosa per te?

Risposi l unica cosa che si poteva rispondere a Natale:

-   No, grazie, direi che avete fatto abbastanza.
E se ne andarono a letto.
Io, fermo comunque nelle mie posizioni, mi recai alla Messa di mezzanotte.
Un freddo porco.  La Chiesa zeppa.  Unito al fatto che, a quel tempo, era mia ottima abitudine (e non scherzo) vestirmi con camicie di flanella a scacchi e farmi la barba meno possibile, venni probabilmente scambiato per un accattone e ricacciato fuori.
Tornai a casa: davanti a me, solo macerie.
In quel momento, rientrò mia sorella:
-   Che casino! Avete festeggiato eh!!
-   Uuuh!  - Le risposi.-

Io non so, in quell istante, quale fu l anima dannata che mi consigliò di provare ad inserire la spina della famosa  "Centrale elettrica", non lo so..

So solo che, a degna conclusione dei festeggiamenti, come se fossero stati minati dai Tedeschi in fuga verso il Brennero,  gli apparati elettrici del fu presepio iniziarono a fulminarsi uno dietro l'altro:

-   Poff.. poff.. poff..

Nemmeno farlo apposta, l' albero di Natale, nella sua rovinosa caduta, aveva spostato la famosa levetta della Centrale Elettrica di controllo sui 125Volt.

E Buon Natale a tutta la famiglia!

Ragazzi, sembra impossibile lo so..  Ma è tutto vero!!
Io spero solo di essere riuscito a regalarvi un po' di buonumore!
Buone Feste a tutti!

Mean Girls - Jingle Bell Rock









La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

10nico

Ammappete Vichingo, sono vasito!  (sorpreso)

Sei tu l'eroe del nuovo mondo!  (appl)

E comunque sì, mi hai messo di buon umore, GRASSIE!  (su)  (birra)

SBRUSOL! (vecchio)

10nico
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

pulcino

Ragazzi tantissimi auguri a Voi, alle vostre famiglie ed alle nostre vecchiette!!!!
                                             

                                             Fate i buoni.

(ola) (ola) (ola) (ola) (ola)

Citroale90

Bellissimo racconto! (muoio) (muoio) (muoio)
Mi hai regalato un sorriso.
Buon Natale! ;D

jojo54

buone feste a te e alla tua meravigliosa famiglia  (felice) ps perche non scrivi un libro della tua vita potrebbe essere il regalo per il natale 2015 ciao da  jojo e famiglia
Ho speso molti dei miei soldi in alcool, belle ragazze e auto veloci .....gli altri li ho sperperati (GEORGE BEST)
Si vive una volta sola!!,sbagliato!!,,si vive tutti i giorni ,,si muore una volta sola!!

drillo65

Buon Natale Skassa,sempre un piacere leggerti.  (abbraccio)
God save the TWIN

Andre77

Grande Skassa.... a un certo punto del racconto ho pensato che la casa sarebbe andata a fuoco...!!!
(muoio)
Bel racconto cmq, mi sono divertito,  (bravo)

A n d r e
VIETATO VIETARE

Chi non sa ridere non è una persona seria

Watson

Complimenti skassa, anch'io ho temuto che alla fine scoppiasse un incendio.... certo che natali così manco i migliori sceneggiatori potevano immaginarseli  (sorpreso)

Spero che quelli odierni siano molto più "tradizionali" e tranquilli, neh  (stupid)

(abbraccio) (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

tiotio

ahahahhah bellissimo!

Sei un glande, l'ho semple detto...

Divertentissima parodia della realtà... o no??

(appl)

Skassamakkinen

 ;D ;D ;D

No, TioTio..   E' tutta spaventosissima vita vissuta su codesta mia cotenna!

Bene bene, ho visto tante faccine divertite: credo di avere raggiunto il mio scopo.

La casa a fuoco nel finale?   Non era poi così improbabile..  (muoio)

Mah, chissa'..  Parafrasando Dante, potrei scrivere "La Meschina Commedia" con tutte le
skassatissime avventure della mia tribu', magari diventa un successone della letteratura trash.

Piu' probabilmente, restera' solo il trash.

Grazie a tutti per gli auguri che ricambio di cuore! (felice)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.