Pensieri in libertà ...

Aperto da Dalfy, 14 Dicembre 2015, 00:58:03 AM

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Dalfy

Ho ritrovato, tra le mie cose, questi "appunti agonistici" che scrivevo e che venivano pubblicati, grazie all'amico Alberto Golinelli che creò questa rubrica, sul sito www.mototouronoffroad.it nel 2006, quando partecipavo al Campionato Italiano Motorally con la BMW HP2 ...
Sono, anzi erano, semplici pensieri di un appassionato, il ricordo di un periodo per me felice, in pratica il resoconto emotivo e sportivo della stagione rallistica 2006 che mi diede, al termine della stessa, il terzo posto nella classe 1000; buona lettura ...


Moto & Turismo On/Off Road si avvicina al mondo dello sport con un occhio di riguardo alle gare del Campionato Italiano Motorally (www.motorally.org): Claudio Dal Fiume partecipa al campionato alla guida di una BMW HP2 e ci renderà il suo punto di vista delle gare, una lettura prima di tutto passionale, di chi vive l'esperienza di questa avventura sulla propria pelle; "Pensieri in libertà", che da il titolo a questa rubrica ...

Per seguire il campionato in streaming video: www.motortv.it

Claudio corre con il motoclub A. M. Modenese scuderia Modena Off Road

La squadra:

Paolo Ceci (Campione Italiano in carica classe 250 4T) nel 2006 ufficiale Aprilia RXV450

Massimo Doretto (Campione Italiano in carica bicilindriche) nel 2006 Aprilia RXV550 ufficiale

Marco Drusiani Husqvarna TE610 (classe marathon)

Claudio Dal Fiume BMW HP2 Enduro (classe 1000)

Nasco a Bologna il 26 settembre del 1960 ...

Il primo giro in moto a 7 anni, con una MV Agusta 125 4T stradale trasformata artigianalmente da cross ...

Prima licenza nel lontano 1976, prima moto "da corsa" un KTM 125 Sachs, prima gara a Carpineta di Camugnano, gara troppo dura (non solo per me) per poter riuscire a mettere la moto in parco chiuso ...

Di quegli anni il ricordo è quello di gare massacranti, anche solo a livello di campionato regionale ...

Poi gli anni 80, le gare diventano un pelino più facili, le capacità migliorano ed arrivano le prime soddisfazioni: un decimo posto di classe nella oltre 4T nel Campionato Italiano Senior di Enduro nel 1983, con un Puch 504 4T, insieme a qualche piazzamento a metà classifica nel regionale, sempre nel 1983 ...

Purtroppo ho sempre corso in maniera saltuaria, ovvero quando avevo le possibilità economiche facevo le gare, quando i soldi finivano amen ...

Un paio di infortuni importanti (1978, spalla destra e 1990, ginocchio sinistro) mi allontanano dall'attività agonistica per 2 lunghi periodi ma non riescono a farmi smettere del tutto ...

Continuo a praticare fuoristrada con gli amici anche con moto non propriamente "da gara", scoprendo che il limite non è (quasi) mai nel mezzo, ma in chi lo guida, e questo forgerà poi il mio carattere ...

Il ritorno di fiamma avviene (a livello agonistico) nel 2003 con il Trofeo BMW nell'italiano Motorally (BMW F650 Dakar) e nel 2004 con la Suzuki DRZ 400, sempre all'Italiano Motorally ...

Nel 2005 avevo deciso di prendermi un'altro periodo di pausa per provare a smettere in maniera indolore, ma ancora una volta il richiamo della sfida è stato troppo forte ...

E si che avevo preso l'ultima moto (l'HP2) per "andare in pensione", ed invece ...



Pontedera - 30 aprile 2006

il servizio di motortv.it

... L'ultima volta era stata a Firenze, ottobre 2004 ...

Acqua a catinelle tutto il giorno, fango e problemi tecnici a volontà, come se un disegno divino volesse togliermi anche l'ultimo dubbio in merito ...

Poi la Dakar 2005, la gara simbolo per noi amanti dei rally, che ci porta via il nostro amatissimo campione e punto di riferimento, Fabrizio Meoni ...

Forse era giunto il momento di smettere di fare sacrifici, a 45 anni, leggendo roadbook in giro per l'Italia ...

Mi presi un anno sabbatico, continuando comunque a vedere gli amici alle gare, più che altro per non perdere contatto con le persone con le quali avevo condiviso una passione ...

Evidentemente non ero del tutto guarito, visto che a gennaio, complici i vecchi compagni di merende, ero di nuovo con la licenza in tasca ...

Premessa: non sono un pilota, ma solo un'appassionato che una volta al mese attacca un numero alla moto per giocare a fare il corridore ...

La prima gara del 2006 si è svolta a Pontedera, e come tutte le gare di esordio non è stata priva di sorprese, anzi ...

Ovviamente ho ripreso da dove mi ero fermato, metereologicamente parlando, quindi acqua e fango in quantità, ma anche la moto non è stata esente da guai ...

Una candela della mia HP2, dopo aver picchiato un cilindro, mi ha mollato a circa 80 km dalla fine, costringendomi ad una andatura ancora più lenta di quella che già possiedo, il che è tutto dire ...

Ma un'altro problema, più subdolo, ha vanificato lo sforzo della gara ...

Una nota un po' controversa durante la prima PS ha causato a fine gara la squalifica di una novantina di concorrenti per salto di timbro di passaggio ...

Per i neofiti della specialità diciamo che abbiamo fatto una gara di 190 km sbagliando una nota e di fatto saltando una quindicina di metri dove i commissari prendono nota dei concorrenti per evitare tagli di percorso ...

Evidentemente era destino che l'anno dovesse cominciare in salita, e non mi consola il fatto che altri 3 compagni della mia classe abbiano fatto lo stesso errore ...

Adesso, mentre preparo le mie cose in attesa di partire per Foligno, dove domenica 21 si svolgerà il secondo atto del campionato italiano Motorally 2006, il sentimento predominante è un misto tra rammarico e voglia immediata di riscatto ...

Spero di non deludere le mie ed anche le vostre aspettative ...

A presto, Dalfy ...

Offinito ...

Dalfy

Foligno - 21 maggio 2006

il servizio di motortv.it

... Rolling Stones ...

Pietre, pietre ed ancora pietre hanno caratterizzato questa seconda gara dell'Italiano Motorally 2006 ...

143 km di fuoristrada duro, aspro, a detta di tutti più una gara di enduro che non di rally ...

Insomma, quel che si dice l'ideale per portarci dentro una moto da oltre 200 kg ...

Dopo la delusione patita a Pontedera causa salto di timbro e soprattutto dopo aver avuto notizie di che cosa avremmo trovato sul percorso sono partito con una calma olimpica, cercando di preservare moto e soprattutto le energie, visto anche la giornata soleggiata ed il caldo più da costume che da stivali e pettorina ...

Pronti via, e contrariamente al solito si fa subito sul serio, con la 1a PS dopo 5 km dalla partenza, praticamente a freddo ...

Sbaglio un bivio dopo 210 metri, poi mi concentro e riesco a fare i primi 12 km di gara senza errori chiudendo terzo di classe ...

La gara continua con il trasferimento, ma guai a pensare che sia una passeggiata ...

L'unica differenza, infatti, e' che il settore non è cronometrato, ma sempre bello impestato ...

Arrivo a quello che sul RB e' chiamato "Il colonnello"  una lunga salita a gradoni di pietre piantate raccordate da scaglie di pietre mosse ...

Un vero rodeo ...

Gas puntato e la moto che salta e scappa da tutte le parti ...

Perdendo un paio di anni di vita riesco ad arrivare in cima, in qualche modo ...

E la gara continua ...

Discese, tornantini ripidi da manovra, e poi polvere, ghiaia, le solite pietre ...

Arrivo all'assistenza provato e,  per non andare in crisi, divoro una barretta energetica ...

La moto stavolta va bene, gli unici problemi vengono dalla prima marcia veramente lunga per ripartire nel ripido smosso e dal peso, ma ad entrambi gli handicap non ho rimedi a disposizione ...

Riparto per la seconda metà di gara, che prevede 50 minuti abbastanza tirati e la seconda PS, un filo più corta ma con un paio di punti pericolosi con scarpate all' esterno dei tornanti ...

Cerco di essere prudente, i sentieri sono veramente stretti per la mia moto e perdo un po' di tempo sia per far passare i mono più veloci che ad invertire la moto al timbro, ma a sorpresa, quando esco dalla PS, ho il secondo tempo di classe ...

Sorrido dentro il casco, e comincio ad assaporare il fine gara ...

Tengo duro, la stanchezza e' tanta, e finché la moto non è dentro al parco chiuso, la gara non è MAI finita ...

Arrivo al fettucciato, non mi va di rischiare, ma le bicilindriche destano sempre grande curiosità, e poi dopo tutte quelle pietre un campo fettucciato ampio e liscio mi mettono voglia di tirare due marce ...

Spalanco sui rettilinei e sento finalmente la voce del mio boxer, nei curvini non rischio nulla ed esco dal fettucciato con il terzo di classe ...

FINALMENTE E' FINITA !! ...

I due km che mi separano dal parco chiuso li percorro felice come un bimbo, finisco la gomma dietro derapando sull'asfalto come quelli veri e stringendo la mano agli amici in gara con me ...

Parco chiuso, una sacra doccia nel camper con lo stereo a palla e si va alle premiazioni ...

Ho fatto terzo ...

Telefono alla mia piccola Gaia e le dico che papà, stasera, finalmente le porterà una coppa da tenere sul suo comodino ...

Arrivo a casa che sono ormai le 23, e lei è ancora sveglia ad aspettarmi ...

Anche questa è andata, e dopo aver fatto i complimenti al vincitore, Stefano Sacchini, veramente superiore in tutto, archiviamo anche questa bella pagina di sport e di vita e, dopo un po' di riposo, cominciamo a pensare alla prossima ...

Sara' una due giorni che si svolgera' il 24 ed il 25 giugno a Montepulciano, in Toscana ...

Un abbraccio a tutti voi ed un arrivederci a presto ...

Dalfy.

Offinito ...

Dalfy

Montepulciano-1-2 Luglio 2006

... Hot Rally ...

Dopo lo slittamento di una settimana causa referendum il circo dell'Italiano Motorally ha ripiantato le sue tende sulle dolci e caldissime colline toscane, dove si sono svolte la terza e quarta prova del campionato 2006 ...

Al sabato si parte verso mezzogiorno, e dopo poche centinaia di metri capiamo subito come passeremo le ore di gara ...

Viaggiamo costantemente in tubi caldissimi di polvere che azzerano la salivazione (meno male che c'è chi ha inventato il camelbak) e di fatto impediscono di vedere dove si mettono le ruote ...

I migliori spezzano il filo del gas sprezzanti del pericolo e si buttano in sorpassi alla cieca fidandosi dell'istinto e di due braccia robuste, mentre quelli più lenti (ed a cui non fa schifo la salute) come me cercano di non prendersi troppi rischi e di portare ossa e plastiche al paddock ancora intere ...

Gara non difficile ma insidiosa, come detto, con speciali nervose piene di cambi di ritmo, ed un trasferimento condito da una mulattiera veramente tosta (almeno con la mia moto) che mi ha tolto parecchia energia ...

E poi a seguire un fettucciato "da velocita" dove finalmente poter ruotare un po' il gas ...

Alla fine, con una condotta regolare, riesco ad essere ancora terzo di classe ...

Sommando i miei punti a quelli dei miei compagni di motoclub (Ceci, Doretto e Drusiani) vinciamo anche la relativa classifica ...

Metà dell'opera è compiuta ...

La serata passa in allegria con qualche brindisi con l'amico (più che rivale) Stefano Sacchini ed il suo staff della KTM Motorstore e poi si va a nanna ...

La domenica copione simile, ma almeno partiamo prima e quindi con qualche grado in meno ...

La gara attraversa più o meno gli stessi territori con qualche pezzo inedito e qualche pezzo ripetuto ma al contrario ...

Qualche tratto lento ma tecnico mi rendono orgoglioso di riuscire a portare la mia motona in situazioni al limite senza fare troppi danni, ed in fondo è un po' questa la sfida che mi sono cercato nel mio (credo) ultimo anno di gare ...

E cioé dimostrare ai piu' scettici che con la volontà nulla è precluso a priori ...

Le speciali di oggi sono a mio avviso piu belle, più lunghe, con tratti veloci sia in sottobosco che in piena luce, con la giusta dose di navigazione e fatica di guida ...

Un'altra bella mulattiera tecnica in trasferimento ci prepara per l'ultimo fettucciato della giornata, dove ho il piacere di trovarmi qualche nuovo tifoso in un paio di curve ...

Anche oggi non è andata male, visto che con il caldo ed il mio scarso allenamento pensavo di finire più cotto ...

Confermo il mio terzo posto sia in gara che in campionato e mi preparo mentalmente per la sfida del 16 luglio a Pioraco (Mc), dove presumibilmente si svolgerà una gara molto dura e selettiva ...

Le vacanze, agonisticamente parlando, sono ancora lontane ...

Ciao a tutti ...

Dalfy.

Offinito ...

Dalfy

Pioraco (MC)-16 Luglio 2006

... La morte lenta ...

Quinto appuntamento della stagione 2006 dell' Italiano Motorally a Pioraco, in provincia di Macerata ...

La zona è piena di storie mitiche sui mostri sacri del fuoristrada, perché su queste mulattiere si sono svolte gare veramente importanti, partendo dalla Sei Giorni di Camerino del 1974 fino al Mondiale di Enduro di Matelica del 2004 ...

Qui le corse, dai regionali marchigiani al mondiale di Enduro, hanno sempre avuto la stessa connotazione: sangue, sudore e lacrime ...

Ed è con questo pesante fardello psicologico che arrivo, nella serata di venerdì, nella zona dei campi sportivi destinati al nostro paddock ...

Non ho visto dolci declivi o verdi colline arrivando in camper, ma montagne a strapiombo di rocce e sassi ...

Ed il breafing del sabato sera non promette nulla di buono, anzi ...

Perché sul roadbook, contrariamente al solito, non sono segnati ed evidenziati i tratti particolarmente impegnativi, ed il motivo e' semplicissimo: TUTTA la gara è impegnativa, dal primo al duecentododicesimo chilometro ...

E Giulio Fantoni, durante il breafing, trova perfettamente le parole per renderci chiare le idee: "per fare risultato domani bisognerà finire la gara, dosando le energie fisiche e mentali, perché la gara sarà lunga e difficile, non scordatevelo mai ..."

"Sarà una morte lenta ..."

A questo quadretto aggiungo il fatto che siamo in 4 (su 200) a partire con moto "impossibili" per questi posti ed il cerchio è chiuso ...

Un piatto di pasta ed un bicchiere di vino sabato sera prima di ritirarci nei nostri mezzi a preparare il roadbook non stemperano in noi della bicilindrica le preoccupazioni ...

Ed a mezzanotte, complice anche un rumoroso concerto in piazza in nostro onore, siamo ancora tutti svegli, e quando alle sei e cinquanta del mattino la sveglia ci toglie dal letto non possiamo certo dire di aver riposato alla grande ...

Alle 9 e 12 parte per me (ed i miei compagni di classe) una delle gare più toste e difficili in cui io abbia mai preso parte ...

Sin da subito ci si rende conto che otto ore di questi sentieri saranno veramente devastanti, perché oltre alle difficoltà costanti del terreno non arriva mai un tratto dove poter recuperare ...

L'asfalto non esiste (alla fine saranno non più di 3/4 km) le salite di scaglie smosse nei canali e le relative discese sono molto faticose, e da subito mi accorgo che le medie sono bassissime ...

Il tempo scorre ma non si fa strada ...

E si fatica di brutto, con gambe e braccia ...

In alcuni tratti mi chiedo se chi ha tracciato il percorso abbia minimamente pensato a noi della 1000, visto che stiamo facendo trialere sia a salire ed a scendere ...

E' da un po' che faccio fuoristrada, con tutti i tipi di mezzi, ma posti del genere, anche con moto più semplici della mia, non li ho mai visti ...

E vedo negli occhi dei piloti che corrono con moto che pesano 80 kg meno della mia BMW la stessa incredulità, la stessa fatica ...

Ben presto la gara, per me, non è più divisa per settori, dove tirare e dove rifiatare, ma è diventata un unico, interminabile controllo tirato ...

Una lotta dove la natura aspra e bellissima mi consuma inesorabilmente ...

Spondando un cilindro contro una roccia la moto mi cade un metro sotto al sentiero di marcia e nel tentativo di riportarla dove doveva rimanere mi prosciugo fisicamente e sono costretto a fermarmi, prendere fiato ed a nutrirmi, incurante del cronometro, per non cedere definitivamente ...

Arrivo all'assistenza demolito ed in ritardo di oltre 20 minuti, faccio velocemente benzina, mi infilo nella giacca 2 litri di Polase ed una banana e timbro ...

Poi, appena dopo il timbro, monto la seconda parte del roadbook, vado verso il secondo fettucciato che percorro in apnea, per finirlo, riempio il Camelbak, trangugio la banana e proseguo ...

Al sabato Giulio, drogando la nostra autostima, aveva mentito con una frase: "dopo i primi 80 km, fatta l'assistenza, la gara si aprirà ed il peggio ormai sarà alle vostre spalle" ...

Era una bugia clamorosa, ma è stata la molla che, nonostante la stanchezza e le difficoltà, mi ha tenuto in vita ...

Perché solo l'orgoglio ed il desiderio irrazionale di non mollare non mi hanno fatto soccombere ...

Anche se poi hanno aperto nella mia testa, a livello emotivo, una ferita incurabile ...

Faccio un patto col diavolo, dettandogli le mie regole ...

E cioè che non avrei mollato, per nessun motivo, ma che se mai fossi riuscito a terminare questo calvario assurdo sarebbe stato l'ultimo della mia carriera ...

Ed ho cominciato a pensare, mentre sputavo l'anima dentro quei canali, a quanto tempo avevo dedicato a questo bellissimo sport ed alle volte in cui avevo pensato come "uscire di scena", dove e perché ....

Ad un tratto tutto era diventato chiarissimo, lampante ...

E cioè che doveva essere questa l'ultima gara della mia "carriera" agonistica ...

Non poteva esserci epilogo migliore, in assoluto ...

Ho "quasi" pianto nel casco, ma mi stavo togliendo un peso, mentre continuavo a tribolare, avanzando lentamente in quel mare di pietre, come un automa ...

Il tempo continuava inesorabile a scorrere ma ormai il mio unico scopo era proseguire, metro dopo metro, per chiudere il cerchio ...

Dopo otto ore e trenta di gara, con quasi un'ora oltre il tempo imposto, ero riuscito finalmente ad arrivare alla fine ...

Non dimenticherò mai gli occhi degli amici che hanno diviso con me questi anni di gare in giro per l'Italia a srotolare note, quando mi hanno visto arrivare ...

Ed io ero contento di non averli delusi, e di aver dimostrato loro, che con volontà e sacrificio, tutto è possibile ...

Persino fare un italiano di Enduro, con una grossa bicilindrica, credendo di fare una gara di Motorally ...

Ad oggi sono ormai mentalmente un "ex pilota", sono terzo nella mia classe, ho venduto la mia casa con le ruote e non ho più voglia di soffrire cosi', per cui ...

Ma il 9 ed il 10 di settembre cercherò di essere a Paesana (Cuneo) per raccontarvi la gara (senza farla) e come si vive, da ex, all'alba dei 46 anni ...

Per il momento buone vacanze a tutti ...

Con affetto, Dalfy ...

Offinito ...

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia