I RACCONTI DEL BAR BICILINDRICO

Aperto da Pier Le Blanc, 28 Maggio 2016, 09:13:15 AM

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10nico

Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Watson



È  dura, urca se è  dura  (muro)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Pier Le Blanc

 VIII)

Sentite ragazze, chiedo scusa. Dico sul serio, non l'ho fatto apposta!"
"Questo stronzo ci ha provato..." continua Jessica la furia.
"Mi spiace – dico io- pensavo di sognare...è solo un sogno, una cosa virtuale, non lo farò più, davvero giuro e prometto che non lo farò più" e per superare l'imbarazzo, davanti a tutti quegli occhi che mi accusano, tracanno un altro po' della mia terza birra media.

E' come se una nube nera passasse sulla luna, sento un cerchio alla testa, vorrei alzarmi e sparire ma non ci riesco, non ce la faccio nemmeno a muovermi.

"Sentite ragazze..." dico a malapena, mentre i perizomi mi ballano negli occhi.
"Sentiamo un corno...lasciate fare a me!" squilla una voce all'interno dell'assembramento.

La voce aumenta di tono e si fa largo nel gruppo finché non me la trovo davanti. La voce appartiene a una vera dark-lady, corpo da amazzone fasciato di lattice, stivali altissimi di pelle lucida, impercettibile perizoma di pelle, capelli come un groviglio di serpenti che spuntano indomiti sotto il cappellino a visiera smaltata. Deve essere la nuova barista. In questo bar non fai in tempo a familiarizzare con una che ne assumono subito un'altra.

La dark-lady è al mio tavolo, estrae una sedia e vi punta sopra lo stivale di modo che la gamba assuma una posa ad angolo retto. Nella manovra lo slippino di pelle nera si sposta oltre il limite consentito dalla decenza. La dark lady, con mossa calcolata, si palleggia da una mano all'altra un frustino da impieghi sadomaso, poi se lo porta alla bocca e striscia la lingua sul manico.

Intuisco che la situazione rischia di diventare delicata. In fondo le donne sono così, un'eterna oscillazione tra promesse da sogno e guai di ogni genere.

(continua)
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

zia anita




"maneggiare" (un termine che non uso con il genere femminile) con cura.
evitate le maiuscole...

Ludo

Lei è Alissia......l'avevo appena assunta.........Pier l'hai fatta grossa, vuole licenziarsi! (stupid)

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pier Le Blanc

9)

Nel frattempo la porta del bar si apre ed entra al completo la squadra di basket del forum, i Giant's di Beinette. Ci sono Koki, Teno, Zia Anita, Skassamakkinen e Tio-tio. Al loro arrivo un gruppetto di bariste esagitate storna l'attenzione dal mio tavolo per dirigerla sui nuovi avventori.

"Uh, guarda chi c'è" dice la biondina in intimo bianco.
"Caspita, ma sono i Giant's" le fa eco la moretta con le natiche al vento.
"Wauuu, sono proprio loro, andiamo, andiamo!" strilla invasata la riccioluta, miss sesta misura.

I Giant's avanzano fino al loro tavolo destreggiandosi con la testa fra le lampade che spiovono dal soffitto e si siedono, subito circondati dalle bariste cerimoniose.

"Che cosa vi portiamo ragazzi? Birra per tutti?"
"Birra bionda per tutti, sicuro; stasera facciamo concorrenza al Ludo". Dicono Teno e Tio-tio.
"Ok, birra per tutti" ammiccano gli altri mentre Zia Anita pulisce il tavolo con un fazzoletto di carta.

I Giant's, per accomodarsi, devono arretrare un pochino le sedie rispetto al tavolo e hanno le gambe piuttosto libere. Arriva la mulatta bionda in mise verde acqua, due labbra a canotto, denti bianchissimi, gambe da puledra di razza. La mulatta fissa Koki e se lo mangia vivo con gli occhi poi, con mossa felina, si siede sulle sue gambe e gli passa un braccio intorno al collo.

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

massimotto


Mi sa che con la dark lady non sei ancora a posto  (punizione)
Mala tempora currunt.

10nico

Citazione da: massimotto - 07 Giugno 2016, 17:17:32 PM

Mi sa che con la dark lady non sei ancora a posto  (punizione)

Eh sì , quella non si lascia sviare dai Giganti, è proprio perfida, chissà cos'ha in mente! (paura)

;D
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Skassamakkinen

Cos ha in mente lei?? (sorpreso)

Non sai cosa ho in mente io...

(sex) (sex) (sex) (sex) (sex)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Pier Le Blanc

10)

"Posso tesoruccio? Ti va? Eih, se c'è qualcosa che vuoi oltre la birra non hai che da chiedermelo ok?  E non essere timido, dai...Sai, è un pezzo che desideravo conoscerti. E' che voi atleti siete così alti, così prestanti, con tutti quei  muscoli sodi, con tutta quell'energia...voi siete così..., così fighiii!!!"

E intanto la mulatta allunga una carezza sulla guancia di Koki e poi con due dita gli dà anche un leggero buffetto. Koki sghignazza girando la testa qua è là.

In un battibaleno le birre sono servite e, molto prima che Zia Anita, chino sul tavolo, abbia terminato di nettarlo a dovere, l'intraprendente biondina, alle sue spalle, con due dita aguzze, gli strizza forte la chiappa sinistra. Zia Anita si volta e sorride, stropiccia il fazzoletto, la ragazza sbatte le ciglia lunghe, fa la smorfiosa, sembra in estasi.

"Ah io adorooo il basket, e non posso credere che siate qui, io...io,  siete uno sballo ragazzi, siete grandi "

Lì vicino, l'asso del basket e del riciclo, il prode Skassa, dissipando con la mano un lascito di schiuma bianca sui baffi a manubrio, sta autografando, con un pennarello nero, entrambe le poppe della signorina sesta misura. L'aria si sta facendo elettrica. C'è anche la piccola thai con la chioma liscia dai riflessi blu. Tutte hanno le dita lunghe, le unghie laccate di rosso e saltellano eccitate intorno ai campioni.

"Ragazzi- dice la piccola thay con i capelli sul fondo schiena - noi cinque smontiamo fra dieci minuti..., se vi va possiamo continuare la festa altrove, possiamo andare da qualche parte, che  ne dite, ce ne andiamo?"
"Ma si certo, perché no? - dice Teno tracannando la sua birra e sgocciolandola sui villosi pettorali  - Fuori abbiamo il big-bus di Koki, c'è posto per tutti!"

"Oh ma avete sentito- urla la moretta chiappe al vento – hanno il big-bus di Koki, ragazze ma è fantastico, fantasticoooo!"

Sentendo osannare il nome del suo preferito, la mulatta infila, dritta dritta, tutta la lingua in un orecchio di Koki. Koki sembra affetto da strabismo compulsivo.
Tio-tio, il più assennato del gruppo insieme a zia Anita, dice la sua:
"Ok ragazze, andiamocene a festeggiare, ma intanto voglio sapere cosa succede laggiù in fondo al locale dove c'è tutta quella calca"

"Non è niente bello, non ti preoccupare, è solo un ubriaco che ha importunato Jessica, una delle nostre colleghe, e adesso credo che avrà il fatto suo. E' solo un vecchio stronzo...dai andiamo tesoro, portami sul big-bus, non ci pensare a quello là, è solo un vecchio..."

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

10nico

ORPO!  (sorpreso)

La cosa si fa interessante...però mi sa che ho già capito come va a finire  ;D

O almeno spero!  (sorpreso)

SBRUSOL! (vecchio)

10nico
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc




11)

Al mio tavolo intanto le cose sembrano mettersi al peggio. L'amazzone fasciata di lattice non scherza.

"Adesso tu metti quella dannata mano sul tavolo, tu la metti sul tavolo e la tieni lì ben ferma che ti insegno io ad usarla come si deve." dice l'amazzone, facendo schioccare il frustino.

Vicino a lei, come una Nemesi, c'è  Jessica a gambe leggermente divaricate e mani sui fianchi. Io francamente non capisco più nulla  e mi sento senza volontà. La testa mi ronza, lo sguardo si obnubila. Bevo un'altra sorsata di birra. Mi sembra di scorgere davanti a me, ben immerso nel mazzo delle bariste, il buon 10nico. Mi sembra che sorrida spudoratamente e mi sembra anche che le sue orecchie siano rosse come una coppia di ciliegie mature.

"Hai sentito vecchio? Metti la mano sul tavolo, SUBITO!" insiste la bambola in lattice nero mentre scioglie la posizione e dà un calcio alla sedia. Nella manovra gli slip ricuperano, chissà come, la loro posizione originale nell'ambito della decenza.
Per quanto sia ormai brillo, o forse proprio per questo, mi sorprendo a pensare come in questo genere di cose al mio occhio non sfugga il benché minimo dettaglio.

"Va bene, va bene – dico io- ma poi, per favore la chiudiamo qui, d'accordo?" e allungo timoroso la mano sul tavolo.
"No bello, non la chiudiamo per niente e poi la mano la devi girare a palmo aperto, hai capito, a palmo aperto! Non devi fare il furbo con me, ti è chiaro?" sentenzia trucida l'amazzone.

Le pin-up intorno ridacchiano di gusto, Ludo guarda di straforo cercando la visuale migliore tra quella selva di donne discinte, 10nico sembra che se la stia intendendo con una del gruppo.

Quando la mia mano, come un granchio a gambe all'aria, è sul tavolo, l'amazzone prende la mira e lascia partire il frustino. Naturalmente, per riflesso condizionato, io la ritiro di scatto. Il colpo di frusta taglia l'aria con un sibilo e schiocca rumorosamente sul tavolo, scatenando un diluvio di risate infantili. L'amazzone sprizza rabbia dagli occhi e cammina avanti e indietro dentro i suoi stivaloni. Sembra una gatta isterica che soffia al nemico.
 
"BASTA COSI'!" interviene Jessica con una certa autorità.
Io approfitto della pausa per fare l'unica cosa che posso fare e cioè ingollare un altro sorso di birra. Adesso, come in una specie di delirio, immagino che tutte le ragazze, spogliatesi dei loro tanga, li roteino sopra la testa per lanciarmeli addosso poi comincio a veder roteare anche la stanza con le finestre lavate di pioggia che si capovolgono.

(continua)

(felice)


"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

zia anita

evitate le maiuscole...

Sam

Teoria freuDYANE

Pier Le Blanc

12)

"So io che cosa ci vuole per questo bellimbusto" dice Jessica avanzando verso di me. Caspita è veramente bella, bella come un temporale estivo, bella come un viaggio nell'abisso dei sensi, penso io attraverso quel che resta della mia ormai perduta lucidità.

"Adesso la mettiamo così, stronzo!- dice Jessica con le mani appoggiate ai lati del tavolo - Tu adesso mi dai il numero di tua moglie e ci penso io!"

"NO, no, non mi sembra il caso...!" dico io
"E invece SI, io adesso chiamo tua moglie e le spiattello, ben benino, il tipo che sei e che cosa vieni a fare qui al bar, tu vecchio depravato...alla tua età, invece di startene a casa a giocare a scopa!".
 
"Beh, veramente, ai miei tempi era proprio al bar che si giocava a scopa!" faccio io senza troppa convinzione.
"Ah bene, adesso fai anche lo spiritoso eh? Ma guarda un po' –dice Jessica voltandosi verso la ciurma assatanata delle bariste in mutande - questo cafone  fa anche lo spiritoso! Bravo, bravo, sei proprio una mezza sega sai? Ma adesso il numero, che tu lo voglia o no, me lo dai di sicuro ok? Mi sono spiegata? Ok?"

Sono così confuso e sbacalito che prendo il telefonino e faccio direttamente io il numero della consorte.
"Tuu-tuu-tuu..." Non sono passati tre "tuu" che Jessica si avventa sul cellulare...
"Pronto?!"
"Si...pronto. Lei è la signora Le Blanc?"
"In persona...chi è che parla?"
"Mi chiamo Jessica, sono una barista del bar Freccia e suo marito mi ha messo le mani addosso!"
"Come?"
"Ha capito benissimo signora! Il fatto è che suo marito, mentre i suoi coetanei sono a nanna lui viene qui e ci prova con le ragazze. E' una cosa disgustosa signora, suo marito è un vecchio sconsiderato, è un maniaco"
"Me lo passi IMMEDIATAMENTE!"

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

tiotio

mhhhh qui si sta profilando un brutto quarto d'ora, seguito da un'altro, e poi un'altro, e poi un altro ancora...

E comunque la reazione mi sembra spropositata rispetto l'offesa, in fin dei conti Pier, ha solo fatto il suo dovere... o meglio, non avrebbe potuto agire diversamente, nemmeno volendo....

Pier Le Blanc

13)

Jessica mi allunga il telefono di piatto, non senza aver lanciato un sorriso beffardo e riavviato, con un nobile gesto del capo all'indietro, la sua capigliatura di fiamma.

"Ciao, come va? Adesso ti spiego..." dico io con la lingua impastata e il sonno in agguato sulle palpebre.

"Tu non spieghi un bel niente. Tu adesso, ALLA LETTERA, tu spegni quel maledetto cellulare e ti scolleghi dal forum poi te ne vieni a casa che più alla svelta non si può, CHIARO? Dovevo immaginarlo che si arrivava a questo punto. E' da sempre che funziona così e io che speravo, speravo che col tempo tu e le tue stramaledette stronzate finissero. Tu e le tue giustificazioni da quattro soldi, tu e le donne che sono la tua debolezza! Ah già, sono anni che mi intoni questa antifona sulle donne che sono la tua debolezza!
No, caro non ci siamo. Guarda che tu continui a non capire. A me non importa niente se te la fai con qualche barista virtuale, quello che mi secca è che tu FACCIA IL CRETINO con loro. Ma come fai a non capire?"

"Hai ragione darling, me l'hai detto tante volte, è vero!"

"E NON CHIAMARMI DARLING! Tu te ne freghi, tu ti comporti come un morto di fame, vai a fare il cascamorto con qualsiasi sottana, con delle ragazze che poi potrebbero essere tue nipoti e poi, come se non bastasse, le guardi sempre con quell'aria da ebete e questo proprio non lo sopporto, non riesco a sopportarlo.
E' che proprio non ce la fai, è inutile, sei un vecchio immaturo, non hai la testa...non c'è speranza!. Ma non ti rendi conto che sei patetico, che ti rendi ridicolo?
Già giri con quella macchina del cavolo alla tua età! Ah si, come l'aveva chiamata la tua amica Luigina? Si adesso ricordo, una macchina da fuori di testa... Ecco si, la tua amica aveva ragione."

"Beh dai, non fare così, non esagerare, ho solo bevuto un po'. Non è successo niente, è tutto nella norma, ti assicuro!"

Avevo guardato Jessica e le altre, tutte attente al minimo segnale favorevole per scatenare l'offensiva finale, almeno così temevo. Solo 10nico, ormai estraneo al contesto, se l'era svignata con la sua bella. L'avevo colto con la coda dell'occhio, le orecchie a ciliegia  imporporate, ulteriormente, dai baci succosi della barista.

La consorte aveva ripreso a tuonare al telefono, io vedevo tutto offuscato, sui vetri del bar la pioggia scrosciava come scatenata da un monsone, il Ludo, probabilmente, se ne era già tornato a casa e in quanto ai Giant's, secondo me, avevano già azionato i ribaltabili sul big-bus.

(continua)
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

pippi


Possono leggere anche le donne o è una lettura "for men only"  ;D (appl) (muoio)
Ho letto con molta curiosità e col sorriso che sempre mi procuri quando ascolto i tuoi racconti dal vivo.
Devi però essere più indulgente col nonnetto se lo merita  (bacio)

Ludo

Citazione da: pippi - 11 Giugno 2016, 21:24:12 PM

Possono leggere anche le donne o è una lettura "for men only"  ;D (appl) (muoio)
Ho letto con molta curiosità e col sorriso che sempre mi procuri quando ascolto i tuoi racconti dal vivo.
Devi però essere più indulgente col nonnetto se lo merita  (bacio)

Grande Pippi! ;) ;D (felice) (felice) (felice)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

10nico

Hai ragione Pippi, è davvero spietato con il suo alter-ego letterario!  (su)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

oxi883


Skassamakkinen

..ecco..  LA MOGLIE!!!  (sorpreso) (sorpreso) (sorpreso) (sorpreso)

Sul più bello arriva sempre la moglie!!

Moglie, Compagna, Camerata, convivente, Coinquilina..   Sempre quella arriva.

E non ce n è più per nessuno.

Come la prima volta che ho visto "Rocky", con queso che continua a chiamare "Adriana! Adriana!"

"Ecco", mi son detto, chiama la moglie.

E quando sul ring, tutto pestato come il Pesto alla Genovese, seguitava.  "Adriana! Adriana!"
ho pensato: Ah! Ah! Adesso ci divertiamo...  Pensavano questi quattro mamalucchi di avere a che fare
con un tontolone tutto muscoli e occhi storti..  Ma adesso arriva sua moglie e li si che son caxxi!!!

Bravissimo Pier!! (appl) (appl)
Dimmi che ci sono ancora capitoli da leggere!!! (su) (su)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

zia anita

evitate le maiuscole...

Pier Le Blanc

penultimo)

"Ti ricordi quando al Mondiale 2cv di Vinadio avevi conosciuto quella ragazzotta che ti aveva dato dell'ometto, ti ricordi?" Quella voleva dire che già allora ti vedeva come un pezzo da museo e quindi figurati adesso che sono passati 13 anni! Ma ti rendi conto delle figure che fai e che mi fai fare?"

Poi, del tutto inaspettatamente, e con tono più conciliante, la consorte aveva aggiunto:

"Comunque adesso esci di lì e te ne vieni a casa velocemente che ci prepariamo una minestrina!"
"Va bene, cara, ci vediamo a cena! E questione di un attimo e sono lì!"

Nel boccale erano rimaste due dita di birra. Mi ero faticosamente alzato in piedi e me le ero scolate in una sola sorsata. Sentivo tutta la birra bevuta come una specie di mare giallorosso che si agitava dentro di me. Le onde di birra fluttuavano all'interno e mi procuravano una nausea crescente.

Le ragazze si erano finalmente zittite. Avevo deciso di approfittare di quell'impasse insperato per sgusciare verso la cassa del bar. Le bariste desnude non si erano opposte al mio passaggio dividendosi in due murate come il mar Rosso nel film "I dieci comandamenti". L'amazzone, in lattice attillato, sembrava meno aggressiva e aveva riposto il suo frustino.

Il clima da riprovazione generale però aleggiava ancora pesante nell'aria. Barcollando ero giunto alla cassa senza più guardare né a destra né a sinistra e, a capo chino, avevo estratto il portafoglio.

"Buonasera ometto!"

La voce della cassiera mi era arrivata come in un sogno. Avevo alzato gli occhi e incontrato i suoi, occhi verdi acqua come il mare dei tropici, verdi come li avevo conosciuti 13 anni fa.

"Non è possibile, è pazzesco ma che  cosa ci fai qui..., non ti vedo da 13 anni..." avevo detto.
"Sono la nuova cassiera" aveva risposto lei.

Il bar Freccia, francamente, era una miniera di sorprese.
"Beh devo pagare tre birre medie, una bianca e due rosse e sono virtualmente sbronzo" avevo esclamato sfoderando quell'insopportabile sorriso da ebete.

La ragazza, occhi di smeraldo, era più affascinante che mai! La sua  guepiere era color cenere, con calze in tinta, e quel grigio perla era il mio colore preferito. In testa aveva una specie di coroncina dorata da miss e dietro le spalle, generosamente nude, spuntavano le punte candide di due ali.
Sì, avete capito bene, proprio due ali come quelle di un angelo.

(continua)
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Watson

13 anni fa, una vita ...

..niente forum, chissà se questa ragazza l'avrò  conosciuta anch'io, e sicuramente in confronto con il "vecchietto" io ero un'adone, neh  :P
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Skassamakkinen

Io una volta ho conosciuto una così bella che ho starnutito da tanto era bella.

Ecco
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Pier Le Blanc

Ultimo)

"Se mi aspetti un attimo ti accompagno a casa" aveva detto lei. 
"Beh spero che tu non voglia uscire così svestita, ..." Avevo detto io.
"Certo che no, ometto!"

"Due smeraldi"aveva chiamato una ragazza per farsi sostituire alla cassa. Con gli occhi che brillavano di luce verde si era liberata delle sue ali bianche e piumose e aveva indossato un trench appeso all'attaccapanni. Sembrava Romy Schneider in versione capelli scuri.

Barcollando sulle gambe mi ero aggrappato a lei ed eravamo usciti sotto la pioggia; lei aveva aperto l'ombrello e rideva. Anch'io ridevo.
Il marciapiedi era uno specchio nero e lucido di pioggia. Eravamo corsi verso la macchina, sull'altro lato del viale, non senza aver centrato, con i piedi, qualche vistosa pozzanghera. Lei aveva aperto la portiera e mi aveva fatto sistemare sul sedile lato passeggero poi aveva fatto un mezzo giro ed era salita al mio fianco.

"Hai la 2cv come la mia" avevo detto io.
"Si l'ho cambiata l'anno scorso, mi piaceva la Charleston bigrigia. Sai la 2cv è l'amore della mia vita!" aveva detto lei.

Sistemandosi la frangia aveva infilato la chiave nel cruscotto e azionato i tergi che, guarda caso, spazzavano malamente il parabrezza proprio come sulla mia 2cv.  Sotto l'acqua le luci dei lampioni e quelle delle auto di passaggio disegnavano strani riflessi sgargianti.

Lei mi guardava e non avviava il motore. Anch'io la guardavo non senza che l'occhio mi scivolasse tra le pieghe aperte dell'impermeabile fino a scorgere l'elastico grigio della guepiere. Infine le nostre bocche si erano avvicinate. Sentivo le sue dita nei miei capelli e vedevo i suoi occhi vicinissimi. Quando ci eravamo baciati, avevo sentito che la sua lingua era fredda.

Sulla 2cv immobile sotto l'acquazzone, non  ero più riuscito a muovermi finché non avevo spento il cellulare e mi ero scollegato dal forum. I fumi dell'alcol avevano allentato la presa e io mi ero accorto che la 2cv non era quella della ragazza che mi chiamava "ometto" ma la mia fedele "Via col vento" e che alla guida c'ero io ed ero completamente solo.

Senza pensare più a niente, avevo infilato la prima e staccato la frizione.
A casa, come un sole caldo nel piatto, mi aspettava tonificante e gradita la minestrina.

FINE
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

tiotio

Mhhh sarà per quello che qualche volta vedo qualcuno che si bacia lo smartphone??

Grazie Pier per averci "dedicato" queste pagine di sale e pepe, ovvero la fantasia che condisce la vita.
(non so perchè ho scritto così ma era quello che mi veniva in mente, spero si capisca cosa intendo)

(appl)


bibino59

Uno che si diverte a guidare una 2cv NON PUO' essere cattivo.

La cosa più preziosa che abbiamo in assoluto è il tempo. I soldi vanno e vengono, se ce li rubano li possiamo anche rifare; il tempo va solo e non ritorna. E soprattutto nessuno di noi può' sapere quanto ne ha a disposizione.  R.G.

Watson

La voce della cassiera mi era arrivata come in un sogno. Avevo alzato gli occhi e incontrato i suoi, occhi verdi acqua come il mare dei tropici, verdi come li avevo conosciuti 13 anni fa.


Questo è un punto che mi permetterò di riprendere, perchè potrei conoscerla anch'io una bella ragazzotta dagli occhi grigio-verde che 13 anni fa potrei aver visto in un luogo che oggi mi pare mitico e ricco di ricordi indimenticabili...


... ma ora potremo parlarci con questa Valchiria questa bella cassiera che sorseggia il tuo drink e che ti guarda con quegli occhi del passato così intensi in cui ognuno di noi potrebbe annegare i propri problemi e farsi cullare dalla quella voce calda e da quelle labbre così sensuali, così vive, così accoglienti...




Ed eccoti qui, così lontana da tutti noi e tutto quello che hai è un calice di champagne ed un tè per noi due

e così si va avanti con lo spettacolo e spero che tutti i tuoi sogni siano veri


Bisogna riportare i bei vecchi tempi, riportarli indietro nel tempo... sempre nel suo tempo


e andiamo su e sempre su, perchè la salita è lunga e dura

ed è solo per i puri di cuore, perchè lei è così difficile da ritrovare,

l'avevamo persa ma ora lei è qui bella e libera


e tutto questo grazie all'amore di una Valchiria




Grazie Pierangelo  (abbraccio)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi