Come preannunciato nel titolo, questa probabilmente sarà l'ultima edizione del Cimento Autunnale, per svariati motivi.
Il tempo passa e le situazioni cambiano, io comincio a sentire che l'entusiasmo iniziale per questo evento sta scemando e io stesso sono cambiato negli anni.
Come avevo scritto all'inizio di questa avventura, la motivazione principale era di fare una cosa che mi piaceva: coniugare la passione per le Citroen storiche con la voglia di montagna.
Ora che sto ricominciando ad andare in montagna un po' più seriamente, e mi accorgo di non avere abbastanza tempo da dedicare a questa passione, mi rendo conto che le due attività si contrastano e devo per forza fare una scelta...
Mentre negli anni scorsi a questa data ero già andato a fare una o più perlustrazioni dei possibili percorsi per il Cimento, quest'anno non mi sono ancora mosso (per svariati motivi) e spero di riuscire ad andare verso Bardonecchia fra un paio di settimane per vedere se le strade previste sono ancora lì e in che condizioni sono.
Anche questo è un sintomo che un ciclo si sta concludendo.
Perciò, se avete sempre trovato una buona scusa per non venire al Cimento, non sbattetevi tanto e cominciate a preparare l'auto per partire... 
Avevi ragione Corrado, questo è stato l'ultimo cimento.....
... noi cambiamo con il tempo e se passa il divertimento è inutile continuare a fare le stesse cose, meglio cambiare registro e pensare ad altro.
Io ho lasciato il mondo dei raduni anche per quanto scritto da te, mi mancherà questo appuntamento speciale a due passi dalle nuvole

Come mi mancano i commenti e le foto relegate in galleria fotografica

Per esempio questa credo rappresenti il punto più alto raggiunto dalla comitiva, i mitici 3.000 metri


e loro sono le bicilindriche giunte in cima


non vedo quella di tiotio, quindi era un barbatrucco la foto postata da lui

Questo posto lo conosco.....

... è l'ingresso al forte Foens

e qui sorge spontanea
la domanda (sperando mai che qualcuno risponda

):
ma la strada tra il forte e i bacini è stata riaperta

quando la feci io c'era una frana che bloccava il transito agli autoveicoli, solo a piedi o in bici.
Queste invece sono le grotte dei saraceni, sopra Salbertrand

una volta si poteva passare li sotto, attraverso la galleria dei saraceni, ma attualmente la strada è chiusa e non si sa quando riaprirà

mentre qui (se non sbaglio) stavate per giungere sul forte dello Jafferau


per poi prendere l'impegnativa discesa dalle piste da sci

Altra
domandona: ma com'è stata quella discesa, c'è qualcuno che se la ricorda e vorrebbe raccontarcela

C'è poi questa foto curiosa


un sistema nuovo di tettoia per proteggersi dalle intemperie


quello con il cappuccio è Valvì, chi lo conosce sa com'è alto, forse in alta val di Susa le tavole d'orientazione sono collocate così in alto perchè i valsusini sono dei giganti

Ed ecco il rifugio con tutte le bicilindriche parcheggiate davanti

noto che il tione c'è

anche se non l'ho ritrovato nella colazione mattutina


Questa foto invece mi pare estranea al cimento


chi sono quei "pazzi" che hanno dormito in tenda

immortalando questo bel tramonto


Un'ultima
domanda: ma questa foto cosa rappresenta


lo giuro è in galleria, non è un mio trucco, ho cercato di comprendere se nel mare di bianco ci fosse una bicilindrica, ma non reisco a vederla, neh

Grazie Corrado per aver reso possibile un sogno a molti bicilindrici

