Intervengo perché non voglio più assecondare il silenzio della neutralità dietro il quale ci si ripara per paura di dire cose sbagliate o suscitare inutili polemiche. Ci sono polemiche e polemiche, quelle imbarazzanti che sono fini a se stesse e quelle che invece costituiscono una sana battaglia delle idee anzi, per meglio dire, un confronto anche aspro ma onesto tra i diversi modi di vedere ed intendere.
E' chiaro che quando ci sono di mezzo gli insulti il tanto decantato spirito duecavallista va a farsi benedire.
Non conosco bene i contorni della vicenda che forse divampa su chat di whatsapp, di cui non sono al corrente, e che ha portato qualcuno ad esprimere frasi così offensive e, dal mio punto di vista, ingiustificate. E' chiaro che se i toni sono questi allora chi li adotta deve anche essere consapevole che non sta prendendo di mira soltanto qualcuno ma che sta inquinando l'intero ambiente.
Non sono un idealista e so che si può litigare, ma gli Zocccoli sono una realtà a cui il duecavallismo italiano deve molto se non altro per l'assiduità con cui, da anni, onorano l'impegno di organizzare il loro raduno che poi è anche nostro. Inoltre si sono sempre sbattuti nell'ambito del Club di Beinette dando concretamente una mano al presidente Franco nella promozione alla candidatura italiana per il mondiale e non solo.
Personalmente credo che si siano fatti sempre un certo mazzo e anche una certa esperienza così come dimostra la loro longevità, frutto di una passione autentica che ha raccolto innumerevoli adesioni alle loro iniziative.
Inoltre, alleandosi con la “Riviera dei fuori”, si sono anche proposti di organizzare il secondo nazionale italiano dopo quello di Bibo e, anche solo per questa nuova sfida, meritano, secondo me, del rispetto.
Non so cosa complessivamente sia successo per guastare fiducia e rapporti ma spero veramente che la barra torni dritta perché quest'aria che tira non fa bene a nessuno.
