L'angolo dell'innominabile

Aperto da Watson, 04 Ottobre 2019, 16:19:08 PM

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Watson

Bella battuta  :P

Non sono riuscito a trovare quasi niente su cartoline di Natale innominabili  (nonso) sembra che loro non riescano ad associarla a tale ricorrenza  (stupid)


W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

La neve non le e' congeniale .....  (muoio) (muoio) (muoio)
Tanti anna fa, forse un secolo, una sera d'inverno andammo a Bielmonte con l'innominabile GTL di un mio amico .... arrivati, bar, cappuccino e ripartenza ,,, ma la GTL era morta ....
Si misero a spingere, io al volante, c'era un po' di neve ..
La GTL riparti', io diedi gas, e li capii che nulla aveva da spartire con la Dyane .. non dava molto sicurezza, na trappola insomma ..
Forse per quel motivo non era ripartita ... una sorta di "vergogna" preventiva ....  (muoio) (muoio) (muoio)
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

Ora comprendo perché non ci sono auguri natalizi innominabili  (stupid) (muoio) :P


Domenica 5 gennaio 2020, alle 22,30 su France 5 va in onda il programma:

Louis Renault et André Citroën : la course du siècle



Riporto parte dell'articolo su questi due uomini che hanno fatto grande la Francia dell'automobile.

Renault e Citroën.
Due marchi di fama mondiale.
Come la Torre Eiffel, questi gioielli dell'industria automobilistica ora appartengono al patrimonio francese.
Eppure, chi conosce Louis Renault e André Citroën, i fondatori di questi marchi?
Cosa rimane nei ricordi della storia dei due maggiori industriali che la Francia abbia mai conosciuto?
I due fratelli nemici condividevano le panchine del Lycée Condorcet.
Costruirono e trasportarono a distanza due imperi industriali di fama mondiale.
Hanno combattuto duramente e plasmato la storia industriale del paese




Renault e Citroën, due marchi automobilistici di fama mondiale. Ma chi conosce davvero il destino di questi due pionieri automobilistici?
Perché, molto prima degli americani, avevano già escogitato soluzioni meccaniche e industriali intelligenti.

Renault e Citroën sono anche la storia di una rivalità tra due personalità diametralmente opposte.
Mentre André Citroën spende senza contare per i suoi affari ed è anche molto dispendioso, Louis Renault è più discreto e non fa parte dell'elite parigina (Tout-Paris).
Scomparso nel 1935, in rovina, André Citroën non vedrà mai la sfortuna che la storia infliggerà al suo eterno rivale, quando viene imprigionato nella prigione di Fresnes, alla fine della guerra, per collaborazione con il nemico e vedrà la sua impresa venire nazionalizzata.
Non c'è dubbio che il grande Citroën avrebbe aiutato un uomo che rispettava profondamente.


W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Skassamakkinen

Citazione da: Aspes - 26 Dicembre 2019, 18:30:28 PM
.. non dava molto sicurezza, na trappola insomma ..

Ma che Santa Verità!!! (su) (su) (su) (su) (su)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

10nico

ORPO!  (sorpreso)

Non sapevo che le cose fossero andate così per questi due pionieri della 4 ruote francesi.

Grazie di avermi edotto!  (su)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Watson

In rete si trovano dei siti che parlano di questa rivalità dei due fondatori, alcuni sono favorevoli a Louis, altri ad André


Ne riporto due:

Ogni volta che Louis doveva effettuare investimenti onerosi si guardava bene dal richiedere prestiti ai banchieri. Aveva infatti ereditato il conservatorismo finanziario tipico della borghesia di Francia, che lo faceva essere estremamente diffidente verso lo strumento del credito. Pagava in contanti tutto ciò che acquistava, e cosi poteva ottenere uno sconto del 3% dai fornitori.



"i biografi descrivono Citroen come un uomo in lotta, continuamente in lotta, per tenersi a galla in un mare di obbligazioni, di effetti e di altri impegni finanziari; chiudeva ogni giorno il lavoro con la firma di cambiali". Ma questo atteggiamento lo dovette scontare nel periodo della grande depressione: i creditori furono inflessibili, non gli concessero tempo ulteriore, e Andre perse il controllo della sua società.




Presto si sparse la voce che indicava come prossima la fine di André Citroën e della sua bella fabbrica a causa dei debiti contratti per l'installazione delle gigantesche presse Budd al Quai de Javel e l'impossibilità di farle funzionare; si dice che il segretario personale di Louis Renault, interrogato sull'argomento, rassicurò con assoluta certezza il patron dell'Ile Seguin sull'impossibilità per Citroën di realizzare anche una sola vettura dotata della nuova carrozzeria "corazzata".

Immaginate la sorpresa di Louis Renault il giorno prima dell'apertura del Salone dell'Auto del 1924 quando davanti ai suoi baffi, un radioso André Citroën tirò via il telo che copriva la B10, versione "tutto acciaio" della B2 e prima vettura Citroën dotata di questa tecnologia. Si dice che Renault diventò blu per la rabbia e stese letteralmente il suo segretario con un pugno.


Su youtube c'è il filmato dello speciale che andrà in onda su France 5, qui su dailymotion un piccolo estratto



https://www.dailymotion.com/video/x2jvaeu
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Watson

Un buon 2020 anche da quest'angolo innominabile (ola)

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Watson

Personalmente non mi piace, ma c'è quel qualcosa di innominabile che non passa inosservato  (stupid) :P

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claudyane6

poche curve, si perde la sensualità...

Watson

Torniamo seri e lasciamo le belle ragazze discinte a Scarabeo che lui se ne intende, neh  (stupid) (muoio) :P


Ho visitato la bella città lagunare una sola volta in vita mia, probabilmente perchè in quel luogo non c'è una fontana di trevi dove si possa lanciare una monetina ed avere la certezza di tornarci  (nonso)

ricordo che non c'era moltissima gente, ma quando guardi certi filmati in tv, vedi che se è presa d'assalto non si riesce neppure a camminare, tanto che hanno pure messo il senso unico di marcia per i pedoni (police)


Ma la sua caratteristica che la rende unica rispetto ad altre città non sono i canali, ma il fatto che nom ci siano automobili che circolano per i suoi calli.....


... almeno io credevo che fosse questa la sua unicità (noncicredo)



Venezia Innominabile



Ed invece c'è stato un tempo, molto, molto tempo fa, che a Venezia le auto circolavano, ma solo le innominabili vetturette, come si vede da questa storica foto in piazza San Marco (noncicredo)




(vecchio) Lo so che voi non ci crfederete, lo so che penserete ad un'ignobile fotomontaggio, ed invece è tutto vero, Venezia adorava l'innominabile, un po' come adorava la principessa Sissi  (gloria)

(spett) ho visto il film l'altra sera, neh  (muoio)


Ed eccola percorrere una stradina lungo uno dei tantissimi canali  (guid)




Vi chiederete, ma come faceva a girare per quelle strette strade e attraversare i canali....


.. semplice salendo le scalinate dei ponti, grazie alla sua abilità e grazia non indifferente  ;)







Sembra nata per salire e scendere le scale, altro che bicilindriche  (muoio) (muoio) :P



Mi ricorda un'altro modello storico che è un concentrato di tecnolgia inglese in pochi metri quadri... mini  (appl)


W la vita

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nomad

 (felice) Caro Watson, sostenere che un tempo "camminassero" mi sembra una parola grossa. Semmai sacrificare un esemplare dell' innominabile a puro scopo pubblicitario mi sembra plausibile. Nell' occasione le foto erano solo per lei ... (muoio) (muoio) (muoio)
Poi, se anche tu sei d'accordo possiamo raccogliere le firme per fare asfaltare i canali  (appl) (appl) (appl)

Watson

Ebbene si , maledetto Carter (nomad), hai vinto anche stavolta ! (stupid)




Siamo nel 1962 e la Regié copia la Fiat nel dimostrare che anche a Venezia il traffico automobilistico era possibile (??)

Però la casa automobilistica torinese rinunciò a far circolare una 500, mentre loro riuscirono a portare la nuovissima R4L da poco presentata al salone di Parigi per alcuni luoghi della capitale della Serenissima


(vecchio) ci vorrebbe un vero Venexiano per dirci dove furono fatte queste storiche foto innominabili, io ricopio quello che ho trovato su un sito in rete (post)


Piazza San Marco








Bacino Orseolo




Ponte di Rialto







Ponte della Paglia presso Riva degli Schiavoni






(felice)
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Watson

Quando si ricorda lo scialle delle nonnine....  ;D






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Aspes

Comunque, dato che si parla di Venezia, quale cosa migliore se non l'innominabile per il Carnevale ... !!!
Una maschera come quella non poteva mancare ...  (muoio) (muoio)
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

 (muoio) (muoio)

Questa innominabile ha sfilato nel 2008 a Martinsicuro al carnevale truentino  (appl)



mentre quest'altra innominabile ha sfilato al carnevale vitese del 2018  (appl)



Mentre questa al famoso "e'Bacanàl del Gnoco" del carnevale di Verona del 2014 (quindi vicini a Venezia, neh  :P)





(ballo)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

#75
Ad Automotoretrò di quest'anno ho fotografato una  serie di "spiaggine" una più bella dell'altra  (appl)

Per scherzare ho postato anche la foto di una rana innominabile che però centra poco con quella tipologia di vettura, per farmi perdonare posto qui una vera "spiaggina innominabile"


4CV Jolly




Dopo aver creato la 500, 600 e multipla Jolly  la carrozzeria Ghia di Torino studiò una versione pensata per il mercato francese.




"Quindi, se la Dolce vita ti tenta, ma il tuo sciovinismo ti costringe a guidare "francese", la soluzione esiste con questa Renault 4CV Jolly, costruita in 50 copie (secondo il New York Times) nel 1961."




Le porte vengono tolte, il tetto sostituito da un telo per proteggersi dal sole ed i sedili sostituiti con una versione in vimini che danno un fascino di eleganza  (su)




Le poche transizioni hanno fatto volare alle stelle il prezzo di questo piccolo capolavoro innominabile, arrivando alla stratosferica cifra di $ 106.400 da Sotheby"s nel 2018  (sorpreso)
W la vita

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fabrizio

Eh.... Son numeri...
Secondo me è carina anche la versione chiusa, l'ho vista in una puntata di "Affrai a 4 ruote Francia" e, ammetto, mi è piaciuta.
Poi, per compensare, hanno subito restaurato una 2CV.
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

SCARABEO

Suvvia, ragazzi, torniamo seri:

www.citroen.page.tl  -  Ottimista è colui che vede nella grandine l'inizio di un grande Mojito - Franco

Il Duca

Citazione da: Watson - 02 Marzo 2020, 22:11:11 PM
Ad Automotoretrò di quest'anno ho fotografato una  serie di "spiaggine" una più bella dell'altra  (appl)

Per scherzare ho postato anche la foto di una rana innominabile che però centra poco con quella tipologia di vettura, per farmi perdonare posto qui una vera "spiaggina innominabile"


4CV Jolly

...

Da Meharista....devo ammettere che è bellissima  (nonso)

claudyane6

a me no, proprio non mi piace  :o (vomit)

Watson

La 4CV è un'auto molto bella, non è come una innominabile, però immagino possa non piacere  >:(

Le "spiaggine" sono una versione che, se ammirate nel loro ambiente naturale, siano solo favolose, immaginiamoci con la 4CV Jolly a Saint Tropez o Cap d'Antibes, o sulla promenade des Anglais con a fianco una bella figliola in tenuta estiva  (appl)


Ne hanno assemblate solo 50, qui di seguito qualche esempio  (guid)









W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

fabrizio

Stando a Shotebys, hai pubblicato circa 550.000 dollari di macchine con 5 foto. Niente male.  (post)
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

Watson

 (sorpreso) ;D

Ho provato a cercare una bicilindrica che sia stata valutata così stratosfericamente e ne ho trovata una che veniva valutata solo 120.000 - 140.000 euri  (stupid)



Una 2cv Sahara del 1960 messa in vendita nel 2015, non so dirvi se poi è stata venduta, sul sito però informano che non sarebbero bastati 130.000 - 170.000 euri   :P
W la vita

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fabrizio

Citazione da: Watson - 04 Marzo 2020, 21:11:28 PM
(sorpreso) ;D

Ho provato a cercare una bicilindrica che sia stata valutata così stratosfericamente e ne ho trovata una che veniva valutata solo 120.000 - 140.000 euri  (stupid)



Una 2cv Sahara del 1960 messa in vendita nel 2015, non so dirvi se poi è stata venduta, sul sito però informano che non sarebbero bastati 130.000 - 170.000 euri   :P

Beh, ci sta...  Pare che il mercato delle storiche (veramente storiche) sia in ascesa.
A prescindere, secondo me sono tutte e due bellissimi e meritevoli frutti dell'ingegno. Poi il marchio sul cofano a volte si può anche trascurare  (birra)
So' già che cosa pensate: (punizione)  , vero?  >:(
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

Il Duca

Citazione da: Watson - 04 Marzo 2020, 21:11:28 PM
(sorpreso) ;D

Ho provato a cercare una bicilindrica che sia stata valutata così stratosfericamente e ne ho trovata una che veniva valutata solo 120.000 - 140.000 euri  (stupid)



Una 2cv Sahara del 1960 messa in vendita nel 2015, non so dirvi se poi è stata venduta, sul sito però informano che non sarebbero bastati 130.000 - 170.000 euri   :P

2CV Sahara...mai vista dal vivo...credo ne esistano una cinquantina nel mondo...e il prezzo va di conseguenza!
In poche parole: UN AMORE!

Ps: la mia passione per le bicilindriche è nato grazie alla mia PRIMA auto, l'amatissima Gigia, un 2CV Special Giallo del '78
La tenni per qualche anno, non ricordo di preciso 3 o quattro, ed è un grandissimo rammarico non aver conservato (o non trovare più) alcuna sua foto...

SCARABEO

www.citroen.page.tl  -  Ottimista è colui che vede nella grandine l'inizio di un grande Mojito - Franco

Watson

A prescindere, secondo me sono tutte e due bellissimi e meritevoli frutti dell'ingegno. Poi il marchio sul cofano a volte si può anche trascurare  (birra)

Si certe vetture rimangono belle anche a distanza di anni, hanno quel fascino che ti appaga, ovviamente tutti noi che frequentiamo questo forum adoriamo le bicilindriche, non per nulla il duca ricorda con affetto la sua prima 2cv di cui non ha più ricordi fotografici, ma ci sono auto che non so per quale intrinseco motivo risultano indigeste a molti forumisti  (sorpreso)


Ne approfitto per svelarvi un segreto che forse molti di voi non sanno, ma c'è stato un tempo molto lotano che anche noi italiani eravamo produttori assemblatori di innominabili vetturette (noncicredo)


Alfa Romeo innominabile





ebbeni si, l'adesivo posto sul fianchetto non è stato messo li per errore, quella che state vedendo è proprio un'innominabile Alfa  (sorpreso)




(vecchio) fermiamoci un attimo e spieghiamo come mai su quella che sembra una R4, c'è il marchio Alfa (??)

In realtà non è una vera Alfa Romeo, ma partiamo dall'inizio dal 1957 quando la Renault decide di entrare alla grande nel mercato automobilistico italiano ed europeo, però all'epoca i vari mercati nazionali si protegevvano con dazi doganali in modo da favorire le industrie locali, per superare questo ostacolo decisero di creare una joit-venture con l'Alfa Romeo, dopo aver provato senza successo con l'Innocenti.


[/img]


Inizialmente l'accordo avvenne su una vettura di fascia medio alta che aveva avuto un buon successo in Francia, la Dauphine, prodotto negli stabilimenti milanesi con l'intenzione di gareggiare con la 600.



La produzione inizia nel 1959 ed il modello differisce poco da quello originale, giusto sui lati e sul retro la scritta "Dauphine Alfa Romeo" e dal 1962 "Ondine Alfa Romeo" una versione più accessiorata con l'autoradio di serie.





Nello stesso anno venne creata una nuova società la Sviluppo Automobilistico Meridionale SpA con sede a Napoli, qui venne deciso di assemblare il veicolo di punta della regiè in modo da fare concorrenza anche alle 500, nel 1962 secondo fonti ACI si vendettero 24.697 Alfa innominabili, 11.786 Dauphine e 10.686 Alfa innominabile, ponendo questa joint-ventura al terzo posto dopo Fiat ed Alfa Romeo  ;D




ed eccoci alla nostra bella Alfa 4L  innominabile, come si può vedere da questa targhetta




(police1) Questo successo innominabile non piacque all'Avvocato e grazie all'aumento delle imposte sulla base della lunghezza e della larghezza del veicolo (la 4L è lunga 3,66 m, la 850 3,57 m, questi 9 centimetri facevano la differenza sul pagare o meno la tassa  (stupid)), questi tasselli divennero inaccettabili dalla regié che cesso questa collaborazione nel 1966  >:(



In totale vennero prodotte 73.841 Dauphine e 41.809 innominabili vetturette, lo stabilimento di Pomigliano d'Arco venne poi riutilizzato dall'Alfa Romeo per rodurre l'Alfasud, mentre la società creata fu trasformata in Renault Italia, fu la fine di un interessante fidanzamento che rese l'innominabile un tantino italiana  (appl)



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fabrizio

Immenso Watson  (ola) (adoraz)
Ero completamente all'oscuro di tutto ciò!
Sapevo della Simca Abarth ma della Alfa Romeo 4L e della Dauphine non ne avevo neanche sentito lontanamente parlare o menchè meno potuto immaginare (sorpreso)
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"

Watson

L'Alfa Romeo Dauphine veniva chiamata la "vetturetta" differiva dall'originale per l'impianto elettrico della Magneti Marelli e i fari Carello.






Nel giugno del 1959 ci fu l'inaugurazione al Portello della catena di montaggio posta accanto a quella della Giulia, dal presidente De Gaulle (police), in realtà il generale era presente a Magenta per i 100 anni della vittoria franco-sabauda a Solferino contro gli austriaci nella seconda guerra d'indipendenza.




Il successo del modello non si fa attendere, le cifre delle vendite del biennio 1960 e 1961 lo confermano, ma poi con il cambio del presidente dell'IRI più vicino agli Agnelli il trend si fermerà.


  • 1959:    6.452
  • 1960:  20.047
  • 1961:  19.297
  • 1962:  11.786
  • 1963:    6.347
  • 1964:    6.447
  • 1965:    3.120
  • 1966:       345




L'Ordine era un'evoluzione della Dauphine riccamente equipaggiata pensata per un pubblico femminile,  gli inizi degli anni '69 vedevano le donne passare da passeggere a guidarci e le case automobilistiche iniziavano ad interessarsi di loro  (inchino)











La storia non è finita qui, c'è ancora un'appendice che descriverò nel prossimo (post), qui il filmato d'epoca degli stabilimenti milanesi.



https://youtu.be/6ulIcRL_2Js
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fabrizio

Incredibile...
Montava motori Renault? In un più recente esperimento, sull'ARNA (Alfa Romeo Nissan Automobili) veniva montato il riuscitissimo boxer dell'Alfasud.
"Legge di Hofstadter: ci vuole sempre molto più tempo di quanto si pensi, anche tenendo conto della legge di Hofstadter"