Echi dalla LDL[size=08pt]estratto tratto dal racconto "Dove osano le Acquile - Jafferau miniraid '07" della LDL autunnale[/size]
Il pranzoCome ogni miniraid che si rispetti era giunto il momento della sosta pranzo, ebbene sì dopo aver assaporato con gli occhi i panorami della montagna, ascoltato il rombo dei motori e odorato la polvere della strada sollevata dal compagno che ci precede.... dovevamo appagare anche il signor stomaco, ci serviva un posticino tranquillo, possibilmente ombroso dove consumare le nostre cibarie.
Il posto venne suggerito da Kaneda, appena all'uscita della fantastica galleria dei Saraceni, una piccola caserma diroccata ci attendeva con il suo spiazzo erboso e senza neanche farlo apposta l'albero con l'ombra al posto giusto.... evvai, scendiamo a lato della costruzione e parcheggiati i nostri mezzi più o meno ordinatamente scendiamo alla conquista del pranzo....

... i più temerari si piazzano in pieno sole, ma subito capitolano avvicinandosi alla più fresca ombra, io mi guardo intorno cerco una pietra per sedermi ma non la vedo, ma Lucajack mi viene in soccorso e si muove verso un grosso masso deciso a prenderlo
W no LJ lascia pure stare non spostarlo poverino..LJ ma guarda che mica è nato qui questa pietra.... l'hanno spostata altried ecco che il mio posto a sedere è bello che pronto, quasi mi vergogno visto che è decisamente più spazioso della pietra che Mirella ha trovato... ma nessuno ci fa caso e tutti iniziano a raccattare le cibarie...
Bocco estrae un coltello svedese che sembra uno di quelli per la sopravvivenza nella giungla, Elena gli passa da una capiente borsa termica il salame e i formaggi e lui subitoa chiedere se qualcuno vuole favorirne...
W si grazie assaggiamoloconfesso che mentre stavo prendendo il pezzetto di salame un brivido alla schiena mi ha fatto tremare tutto... e se si sbagliava e a lui rimanevano alcuni pezzi delle mie falangi?... ma tutto va a buon fine e si prosegue con la masticazione, io ho i miei due panini fatti amorevolmente la mattina in cucina...
Kaneda e Nicolò a fianco si preparano il panino dirattamente sul posto, si vede che sono esperti e in un secondo sono li che masticano, poco oltre c'è Cinzia che porta una bella torta leggermente ombrata.... mha, scopriamo che la colpa è del forum, mancava un quarto d'ora al termine della cottura.. quando si sono messi a rispondere e ....
Mirella esce dal cilindro una frittatina di zucchine, e chiede chi vuole favorire..
W si grazie assaggiamolo... scopriamo che le zucchine sono di una specie particolare, zucchinas gigantes, arrivano direttamente dalla provincia Granda e se non si decidevano sarebbere finite sul guinnes dei primati, ormai stiamo finendo tutto, rimane la tortina di Cinzia, nessuno risponde alle sue offerte, io gentilmente per non farla sentire in imbarazzo comunico:
W si grazie assaggiamolole mandibole si muovono e le parole fuoriescono grazie all'atmosfera che si è instaurata, abbiamo tutti le nostre pietre sotto le natiche e formiamo un piccolo cerchio magico, i miei pensieri vanno ad un'altra epoca dove probabilmente eravamo tutti mandriani e accanto ad un fuocherello discutevamo sulle nostre mandrie e sui pericoli della pista da seguire il mattino successivo, è stupenda la sensazione che provo in quel momento, siamo un piccolo gruppo di arditi bicilindrici che ancora devono raggiungere la meta lassù a 2800 metri, loro non sanno ma ci attendono strade che sfiorano le nuvole e forti che raccontano la storia...
All'improvviso mi ricordo della mia frutta e tiro furi dalla borsa un contenitore con delle prugne/albicocche e le offro al gruppo
M cosa sono?W penso delle prugne, la pianta è selvatica, e loro ancora non sanno cosa diventare...LJ sembrano albicocche...W ehm si una via di mezzo, sono buone, ma un pò amarognole, ma si possono mangiare... loro ne assaggiano alcune, ma presumo che l'amarognolo li abbia bloccati dal riprovare questa esperienza terribile,
la discussione procede lentamente, alcuni formano un gruppetto, altri si alzano per sgranchirsi, io decido di fare delle foto alla natura e con me si affianca Nicolò che da perfetto esploratore mi fa notare alcuni fiori particolari....
"stelle Alpine"

... fantastiche sono stupende, mai viste prima, mi avvicino per toccarle, sono morbide al tatto, sono strane, nessun profumo ma un fascino da luoghi sperduti e irraggiungibili.... ed invece il posto ne è pieno e mi preoccupo di non pestarle, poi lo sguardo cade sulle grotte dei Saraceni e i ricordi volano verso quella volta che le percorremmo esternamente rimanendo affascinati dalla loro dimensione e dalla loro precaria stabilità

Qualcuno ci richiama all'ordine, dobbiamo proseguire, ma prima per digerire questo abbondante pranzo una piccola passeggiata proprio sotto le grotte è d'obbligo, questa volta Kaneda prende il comando e con calma ci avviciniamo al sito misterioso.... non lo sappiamo ancora, ma il pericolo incombe sulla nostra passeggiata, un pericolo che a posteriori si è corso scioccamente.....