Lampi sull'acqua

Aperto da Watson, 23 Agosto 2007, 18:10:59 PM

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Watson

Ciao sono Watson ormai mi conoscete per quanto vi rompo nel forum  ;D

non ho avuto ancora il coraggio di scrivere qualcosa su mia madre  (piango).... ma lo sento un giorno riuscirò, però non voglio popolare il forum di racconti tristi, di esperienze personali  >:(, non lo voglio usare come un blog privato anche se per alcuni può sembrare il contrario  (nonso)

ma è da quasi un anno che convivo con questa esperienza forumistica ed ancora non mi sono stufato  :D (anche se alla lunga stanca (zz)), vorrei solo condividere sensazioni con voialtri perchè a volte è bello offrire anche solo sentimenti... ognuno di noi dovrebbe offrire qualcosa, solo così puoi dire di aver vissuto, se ci si chiude in se stessi si chiude la porta in faccia alla vita...

... ho creato questo thread per poter scrivere in futuro qualcosa di bello, un ricordo , una sensazione, un umore personale (dance) che potrà interessarvi o meno, ora non lo popolo, ora stò bene, ma lo sento un giorno potrei aver voglia di ricordare e dovrò avere un luogo dove sfogarmi  (felice)

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W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Lampi sull'acqua

Il cielo inizia a coprirsi di nuvole, le vedi avvicinarsi belle e gonfie di pioggia, la luce lentamente si spegne e il vento inizia a soffiare più forte e più impetuoso e loro le nuvole danzano nel cielo si scontrano si accavallano fino a riempirlo completamente...

.. ora il buio è totale, l'aria elettrica non fa presagire nulla di buono, il vento aumenta e la pelle inizia a diventare d'oca, il fresco ti prende, i capelli svolazzano e qualcosa inizia a preoccuparsi...

... ed in un attimo eccolo, un bagliore illumina il cielo che ormai è di un blu scuro, un lampo improvviso sveglia paure ancestrali, un fulmine si è appena formato tu l'hai visto ed ora aspetti che arrivi lui...

... il rumore del tuono, lo senti come un borbottio lontano e quasi è un piacere ascoltarlo, conti mentalmente il tempo calcoli la distanza, ti tranquillizzi, ma l'aria è elettrica e i peli sono tutti dritti, la pioggia inizia e scendere, fra poco non ci sarà scampo, fra poco ti bagnerai completamente, ma davanti a te c'è il cielo nero e le nuvole corrono.... corrono veloci, giocano tra di loro, si sfregano, si rotolano sulle ali del vento, si gonfiano e minacciose ti osservano ed ecco arriva....

...flash, ti acceca, una ruga si forma nel cielo e dopo arriva, puntuale e presente, il tuono è più forte, il temporale si sta avvicinando... il cuore batte più veloce, il viso e bagnato dall'acqua , gli occhi si aprono appena...

... e la paura cresce, il vento soffia più forte ed ecco arriva, arriva sempre il momento più temuto, il più pauroso, il tuo cane ormai non c'è più lui mica lo aspetta lui scappa, ma ora arriva ed è tremendo...

... la luce precede di pochissimo il suono, lo senti forte e lo senti in te, la paura ora si è impadronita, ora lo sai che è sopra di te, ora lo sai che ti sta cercando... e non puoi scappare, non puoi salvarti, devi solo pregare che non tocchi a te, è sopra e ti avvolge, il cielo ormai si confonde con la terra ed essa è in contatto con le nuvole e tu sei li che guardi e che vuoi vincere le tue paure...

... e tutto finisce, le nuvole si fermano, il vento rallenta, il sole ritorna... è finito, tutto è passato, tutto se ne è andato, tutto dimenticato... la paura, il vento, la luce ma l'ultimo lampo  l'hai visto di riflesso sull'acqua, era  bello era luminoso era tranquillo era sull'acqua e la sua immagine non si perderà e vivrà ancora, e altri lo vedranno e il fiume porterà l'immagine ovunque e lei rimarrà per sempre impressa sulla sua superficie, ma il tuono no, lui se ne è andato non ti farà più paura, non popolerà più i tuoi incubi...

... il sole ormai ti scalda, la tempesta se ne è andata, la pace è tornata, la natura si è sfogata, il tuo cane fa capolino e ti scodinzola, i tuoi amori ritornano la tua gioia riemerge e la vita ricomincia e l'immagine di quello che è successo rimane nei tuoi ricordi e nel riflesso sull'acqua, ed essa scorre tranquilla per le valli e per il mondo e se vuoi vederla guarda nell'acqua.... È sulla superficie è sempre presente, si è incollata e mai più la perderai, e l'immagine rimarrà per sempre el'acqua la porterà ovunque...

Ci sono ricordi che ti lampeggiano dentro e popolano i tuoi sogni e ci sono immagini che scorrono veloci e persone che rivedi nei tuoi pensieri, ma tutto se ne andrà se non avrai il coraggio di fermarli, basta poco ... quando fuori sarà scuro e il tempo volgerà al brutto e l'umore scenderà in cantina... un post un racconto un ricordo fissato sul quel fiume di parole che è il forum e un giorno rileggendolo ricorderai com'era e cos'eri e di nuovo sarai felice.
(dance)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

A me da' l'impressione che quando ci sono brutti periodi, o brutti momenti, si stia percorrendo un tunnel lungo e buio .. ne vedi la fine, ma sembra non ci si arrivi mai.

Ma poi si arriva alla fine, alla luce, e senza guardarsi indietro si percepisce nuovamente quel calore del sole, quel profumo d'erba, di fiori, di vita ....

Se riesci, se puoi e se vuoi, riguardati un film non troppo recente,  " I ragazzi della 56ma strada " ..... inizia e finisce con la stessa frase " Quando mi ritrovai nella luce accecante del sole, uscendo dall'oscurita' " ......

Aspes !!!
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

SI PREGA DI NON LEGGERE, SONO SOLO RICORDI.. SONO SOLO RICORDI DI UNA PERSONA CHE MI HA DATO LA VITA





l'ultima notte

stanotte mentre dormivo all'improvviso l'ho sentita chiamarmi:

Toni

io ho risposto si arrivo e mi sono svegliato, ho guardato l'ora erano le 5.00 circa, poi mi sono riaddormentato, alle 6.00 Paola mi ha detto che avevo parlato nel sonno... le ho detto che l'ho sentita


è solo la seconda volta, ma la voce era la sua, l'ho riconosciuta.... la voce è il primo ricordo che si perde, chissa perchè...




ho ancora nelle orecchie il suono del telefono di quell'ultima notte....

l'avevo salutata la sera prima, le avevo detto di aspettarmi, volevo fermarmi insieme a mio fratello, ma ero stanco troppo stanco erano 48 ore che non chiudevo occhio..... però lo sapevo che quella era l'ultima notte


ma non volevo credergli, volevo illudermi di rivederla ancora una volta di sentirla ancora per una volta


sono arrivato a casa mi sono sdraiato nel letto, ho messo pure il pigiama e stranamente ho preso sonno..... ma all'improvviso è crollato tutto


un paio di squilli una corsa a rispondere..... il cuore mi batteva forte, la ragione mi diceva cosa stavo per sentire ma io non volevo crederci


ricordo la cornetta, la mia voce che dice pronto e poi di la mio fratello che mi dice qualcosa..... questo non lo ricordo più, questo l'ho dimenticato


mi sono rivestito, sono sceso fuori, ho preso l'auto e mi sono messo ad uralare in auto





ho corso come un disperato, ma stavo attento agli incroci, in fin dei conti sono razionale anche quando non dovrei.........

... ho corso per una città silenziosa e addormentata, ho percorso la strada che nell'ultimo mese ho fatto innumerevoli volte, fuori era tutto cos' calmo, dentro era tutto così irrazionale.....


...ho urlato diverse volte.....NO NO NO.......... siamo arrivati all'ingresso e a piedi siamo entrati io passo veloce, Paola passo lento

i corridoi, le luci al neon, la calma apparente del posto la rampa di scale la porta del reparto e mio fratello che mi aspettava accanto, distrutto anche lui...


.. mi ha parlato, l'ho sentito, sono entrato e lei era li bellissima e tranquilla, dormiva


all'improvviso mi sono sentito più tranquillo.... lo salutata, l'ho baciata, l'ho accarezzata, lo stretta nelle mie bracce..... anche Paola l'ha vista, anche mia cognata tutti l'hanno vista.... era bellissima e riposava in pace finalmente



il silenzio della notte, la penombra del corridoio e la luce che arrivava dalla strada era tutto un film e noi eravamo gli attori e lei la protagonista....................



non so perchè ma in frigo c'era l'ultimo succo di fruttta, l'ho preso e l'ho bevuto, forse incosciamente ho voluto far mio tutto quello che era suo, ero tranquillo, lei era ancora li vicino a noi e noi eravamo vicino a lei.........



... e poi il lugo trasporto in quei corridoi sotterranei, l'abbiamo accompagnata per l'ultima volta ricordo le luci i tubi sul soffito il muro l'addetto che la spingeva e lei felice e tranquilla, un sogno.



Quando siamo usciti c'era il fresco della notte che ci accarezzava, ho guidato con più calma, non ricordo cosa pensavo c'erano solo le luci dei lampioni che scorrevano lente e la strada percorsa all'inverso, c'era tanta solitudine... ma mi sentivo tranquillo, non pensavo a nulla stavo rivivendo la stessa notte di mio padre solo che quella volta accanto avevo lei, quella notte c'eravamo entrambi ee entrambi l'abbiamo salutato per l'ultima volta..... questa volta no, l'ho lasciata sola con mio fratello, non lo so perchè alla fine non le sono stato accanto..... forse mi sono illuso fino alla fine, forse ha voluto così lei.


Quello che mi torna in mente ancora oggi è quello squillo nel cuore della notte, quella corsa urlando come se si potesse fermare il destino..... la luce accesa della stanza, il fresco della notte, la sua vicina di letto il riposo degli ammalati.....


... dopo per più di un mese non sono più riuscito a stare in un ambiente chiuso, mi sentivo soffocare... ora va meglio almeno credo  :D stanotte l'ho risentita e ne sono felice  (bacio), la sua voce era chiara e pulita, i ricordi sono tutti dentro ma devo esternarli per liberarli, devo farlo devo superare tutto e devo torturarvi.....

Scusatemi non vi farò più del male per tre settimane  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

Sapevo che prima o poi Toni avrebbe riscritto in questo suo 3D.
Ho solo posizionato il cursore sopra l'icona " nuovo ", ma ho aspettato un po'
prima di cliccare ..

Ho letto tutto di corsa, velocemente, come se facendo cosi' facesse meno male.

Ho fatto il piu' in fretto possibile, ma prima della fine non ce l'ho fatta, e sono scappato ......

Ora sono ritornato, ed ho letto la parte che mancava, e prima o poi rileggero' tutto con piu' calma ....

Di quale tortura parli, Toni ?

Scrivi tutto, fai uscire tutto, appena puoi, fallo.

Mercoledi' scorso, il giorno dopo il mio piccolo intervento, mi ha chiamato mio fratello in un orario insolito ... mio Papa' e' di nuovo in ospedale ... accertamenti, e chissa' che altro ..... e non posso nemmeno andare a trovarlo, almeno non subito.

Tu come fai Toni, io non riesco a scrivere piu' di tanto, le lacrime mi scorrono sempre dagli occhi, e come faccio qui in ufficio ?
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

Citazione da: Aspes - 14 Settembre 2007, 15:50:46 PM

Tu come fai Toni, io non riesco a scrivere piu' di tanto, le lacrime mi scorrono sempre dagli occhi, e come faccio qui in ufficio ?


quando postavo la sera era tutto più facile ora che non posso, mi chiudo nei miei ricordi, aspetto che l'ufficio sia un pò più tranquillo e metto la musica... ora ascoltavo Alice, poi butto tutto di getto, ma erano giorni che volevo scrivere e poi mi fermavo.... ma stanotte l'ho sentita e oggi non c'è l'ho più fatta, non so se faccio bene, ma dopo mi sento meglio.... meglio esternare che trattenersi, almeno sfoghi le tue paure...

... epoi ho un fazzoletto a portata di mano e poi non so cosa dirti.

Un saluto e se vi disturbano questi ricordi non chiamate l'amministratore.... ditelo a Watson lui non vi morderà al limite ridurrà altezza 6 i suoi post così nessuno si sentirà imbarazzato offeso o infastidito.

(felice)
W la vita

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anna

Hai ragione bisogna riuscire ad esternare queste cose, io é più di un anno che convivo con la malattia di mia madre e farebbe bene anche a me parlarne, ma é una cosa talmente assurda che non si riesce neanche a spiegare, tutto é cominciato più di un anno fà, prima dimenticava le cose poi é diventata insofferente a tutto e noi a pensare che fosse depressa e che ce l'aveva con noi, poi ha cominciato a fare cose strane e alla fine a luglio dello scorso anno le é stato diagnosticato un inizio di Halzeimer ci hanno detto che sarebbe stata una malattia lunga e che avrebbe peggiorato poco per volta e invece al 31 marzo di quest'anno abbiamo dovuto ricoverarla in una casa di riposo, non cammina più, non parla quasi più, non riesce a mangiare da sola e sopratutto non ci riconosce più, ne noi figli ne mio padre, e quando vai a trovarla, vederla così.........scusate non riesco più a parlarne.
.....e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare : ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare.......

scanner79

Cari amici,
sentendo questi racconti non mi fa altro che venire in mente l'avventura che ho(io, papà e Claudia) passato con mamma. Forse raccontando farà bene sia a me che a voi.
Mi fate venire in mente gli ultimi momenti che abbiamo passato vicino a lei, non li dimenticherò mai. Le eravamo tutti accanto quando se ne è andata. Riusciva a trasmettere tanta energia anche alle persone malate come lei che le stavano vicino ..... ma andiamo con ordine ora racconterò .....

Era fine luglio per la precisione il 22 luglio quando, consigliata dal dottore, andè a ritirare le analisi del sangue. La fortuna volle che c'ero anche io e Claudia e il medico le consiglio di andarsi immediatamente a ricovarare. Aveva un semplice prurito alle mani  e sotto la pianta dei piedi. Negli occhi si intravedeva un leggero colore giallognolo, ma pensavamo che fosse tutto normale ....

Si andò a ricovare, all'ospedale di Salerno ..... altro che mala sanità .... se la sono tenuta nel reparto malattie infettive una settimana dicendoci alla fine che potevamo portarla a casa dicendoci che non sapevano cosa era. Nel frattempo mamma era peggiorata era diventata gialla camminava a fatica, la bile invece di seguire la via dello stomaco andava tutta nel sangue con conseguente intossicamento. Le procurava dolori e mancanza di forze.

Quelle erano solo le prime avvisaglie di cosa ci dovevamo preparare ......

La portammo a Roma ..... al Gemelli ..... una struttura enorme e gia si vedeva che le cose erano + serie ..... Attese il suo turno  .... e fu ricoverata .... fecero le analisi .... e le diagnosticarono un tumorello(così l'hanno chiamato loro)  ....
Praticamente questo tumorello otturava la via principale della bile(tipo coloca epatica)e la bile invece di defluire nello stomaco andava nel sangue(cosa che normalmente succede) valori normali si attestano tra lo 0.1 e 1. Mamma era arrivata 12. Gialla come un limone.

Riuscirono ad aprire la via principale con l'appilicazione di un tubo applicato tramite una sonda per via endoscopica(praticamente le infilavano tutta dalla bocca e operavano senza tagliare niente)Questa operazione la subita varie volte nell'ultima parte della sua vita.

Normalmente l'andamento della bile nello stomaco è controllata da una valvola che regola quanta bile va nello stomaco e impedisce che batteri risalgono questa via. Con l'applicazione di questo tubo la valvola rimaneva sempre aperta con una risalita di batteri che le provocavano un infezione perenne. Tutto ciò si può combattere con un antibioco a base di penicillina ..... se non fosse che mma è allergica alla penecillina ..... mi sembra ovvio troppo facile ..... allora bisogna trovare un farmaco senza la penicillina .... Purtroppo grazie alla liberalizzazione, sono le regioni che controllano i costi sanitari ... e di conseguenza anche i tipi di farmaci che che circolano regione per regione. Magari il princiio attivo che controlla il farmaco è lo stesso, ma il nome della casa che lo produce è diverso. Quindi le medicine che prescrivevano a Roma erano diverse da quelle che c'erano a Milano e ancora diverse da quelle che c'erano a Salerno. Così ogni volta che cambiavi posto dovevi vedere qual'era la mdicina giusta per lei ....

Dopo che fu operata la prima volta a Roma ci dissero che l'avremo potuta  portare a casa e che ci avrebbe richiamato per l'intervento ... nel frattempo però non chiamavano .... noi combattevamo con le medicine che non si trovavano e la febbre che non scendeva mai sotto 38.5.

A casa non ve lo dico proprio. Mamma era inglese quindi metà famiglia era in inghilterra e tutti fratelli e sorelle + grandi di lei. Papà ha un solo fratello che oltre a dover pensare alla famiglia ha un padre(mio nonno che ora ha 95 anni, sta bene, ma cmq gli da il suo da fare).
Non abbiamo chiesto nulla perchè erano nell'impossibilità di accolgiere la nostra richiesta e comunque hanno fatto tutto quello che hannno potuto!

Ed in questo momento che vedi chi sono gi amici veri.

Nel frattempo aspettavamo la chiamata di Roma. Mamma è stata ricoverata altre tre volte ec ogni volta che andavamo ci dicevano una cosa diversa fino a quando hanno detto a papà che non c'erano  speranze.Tutto questo accadeva tra luglio e settembre.

Disperati non ci siamo arresi. Non sapevamo però dove e a chi rivolgerci ..... Alla fine attraverso la sorella di un collega di lavoro di papà siamo riusicti ad avere un appuntamento all' INT di Milano dove a fine dicembre fu visitata. Era Natale 2001. Io rimasi a casa mentre mia sorella e papà salirono a Milano.

Natale solo a casa. La notte di capod'anno invitai degli amici ..... ma lasciamo perdere questa è un'altra storia .... vi dico solo che alle 00.30 era a letto a dormire .... solo come al solito ...

e così iniziammo il periodo delle chemio proprio a Rionero vicino Monticchio.

Ogni settimana si partiva il venerdì e si tornava in serata se andava bene altrimenti non si sapeva per quanto tempo rimaneva li. Ogni venerdì 300km. Nel frattempo casa era ormai una farmacia ed io avevo imparato a fare sia le puntere che mettere le flebo( io che ho il terrore degli aghi!!!)cosa non si fa per amore.

La lotta contro la febbre che saliva e scendeva era costante e così anche nella ricerca dei medicinali ... perchè giustamente nel frattempo cambiano le ditte e le marche.

Mamma aveva ancora tanta energia nel frattempo aveva comprato anche un parrucchino che ha subito tolto di mezzo come è iniziata l'estate. Con il calore non lo sopportava e davanti a tutti tolse nella sala d'attesa nervosamente si tolse il parrucchino e lo buttò via con 2 o 3 bestemmie dietro. Non lo mise mai +!!La volta successiva furono molti a venire senza parrucchino.

La situazione però non migliorava. L'otturazione era sempre li grossa quanto un unghia, ma non retrocedeva di un millimetro. Anzi avanzava di pochissimo, ma era li. Ormai ero di casa ll'ospedale. Conoscevo tutti gli infermieri e i dottori. E anche i malati, andavano e venivano. Fortunatamente alcuni guarivano e tornavano a fare una vita quasi normale, ma con una consapevolezza in + .... la vita è molto + corta di quanto sembra. Tanete persone ho consciuto e sono stato aiutato da molti, che mi sono rimasti nel cuore.

Una volta nel corridoio ho visto una donna piangere. Non la conoscevo, ma l'ho abbracciata. Dopo ho saputo che il marito aveva lo stesso problema di mamma. Non ho + rivisto quella donna. Il marito so invece dove è andato.

Fino a quando un giorno l'hanno ricoverata a Rionero. Mamma era sempre in attesa di una chiamata da Milano per l'operazione. Chiamata che non arrivò mai.

Un giorno come tanti ero li all'ospedale affianco a mamma. Lei peggiorava ed anche se con me c'era sempre la speranza di un miracolo mi rendevo conto che era ridotta ad un lumicino piccol piccolo.

Mi chiama un infermiere. Dice che il dottore vuole parlare con me. Nel mio cuore so gia cosa mi vuole dire, ma spero sempre che mi dica che hanno trovato una cura miracolosa.
Mi dice di portare Mamma a casa ... non c'è + nulla da fare ..... riferisco a mia sorella .....
nella stanza è ricoverata una sola persona cona la figlia(anche loro una storia veramente strana) che dai nostri singhiozzi capisce cosa è accaduto.

Il dottore aveva dato a mamma 20 max 30 giorni. giorno dopo giorno diventava sempre + gialla ed i valori erano saliti oltre a valori umanamente sopportabili. Ha resistito 40 giorni. Non so come. Abbiamo passato l'ultimo natale e l'ultimo capodanno insieme. Poi il compleanno di papà il 5 gennaio. Ed il 15 gennaio se ne è andata. Sono stata accanto a lei 48 ore sveglio senza dormire con mia sorella. sapevamo che ormai l'ora era giunta. Contavamo i minuti e i secondi di quell'agonia.

Una liberazione quando se ne andò a 49 anni lei 23 io e 20 mia sorella. Finalmente la sofferenza era finita. Il giorno dopo ero così intontito che non capiva nemmeno perchè c'era cosìì tanta gente a casa. C'è voluto tempo per rendermi conto di quello che era successo e che mamma non c'era +.

Profondi cambiamenti sono avvenuti dentro di me ed ora conscete questa versione di Mario. Vi assicuro che prima ero molto diverso.

Il ricordo di mamma non svanirà mai. In queste poche parole(forse anche troppe per me e per voi) non so se sono riuscito a descrivere chi era veramente mamma.

Forse il mio racconto può aiutare .... forse no .... però sapete che avete una persona in + su cui contare e che è pronto a capirvi.

Grazie per avermi ascoltato

Mario 





Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

Watson

prego

anche per mia mamma tutto è iniziato con un travaso di bile.... solo che subito ci hanno detto che era condannata.... non so se lei lo sapesse, io non ho volutomai credeci e ho sempre sperato che fosse tutto un errore....

... mi hai fatto ricordare alle giornate passate in ospedale, alle chemio... ma poi non c'è l'ho fatta e non ci sono andato.... tutte quelle persone, e i giovani... tutto così assurdo...

... alla fine sembrava a me che si fermasse tutto, ma all'improvviso l'abbiamo ricoverata in ospedale e una serie di complicazioni ... oppure era il male che si era mosso (non l'ho chiesto al medico, non lo voluto sapere, non ci ho creduto fino alla fine... è stata un'illusione, un brutto incubo)


Il suo medico della mutua ci ha poi detto che è stata forte e che è vissuta molto nonostante la malattia.... se potessi tornare indietro farei un sacco di cose per esserle più vicina, non avrei sprecato questo ultimo anno della sua vita....

... mi manca e come dice Mario55 la sua casa, mi da un dolore forte vederla starci dentro.... è ancora ovunque eè dappertutto....

... oggi mi ha telefonato una sorella per la messa in ricordo e ci ha chiesto di mangiare da lei... mi ha detto Piero desidera mangiare le polpette.... ecco anche questo ci manca, poi conbinazione mi ha telefonato un'altra zia e dopo avermi fatto ridere mi fa... sonofelice che ti ho fatto ridere, sai ti telefono così per sentire ancora mia sorella...

.. poi sono passato al cimitero e anche li sono scoppiato a piangere.... tra ieri e oggi è tutto un piangere, forse sono quelle giornate che i ricordi prendono il sopravvento... forse nonci ono i raduni che ti impegnano  e non ti fanno pensare...


... a volte penso che con il dolore si cresce molto, ma non credevo che perdere la mamma facesse così male...... aveva solo 66 anni, era ancora giovane (lo so Mario, tu hai sofferto molto di più ora capisco cosa hai provato  (abbraccio))


Mia mamma si chiamava Angela ed era siciliana e vi sarebbe piaciuta (era contenta di queste nouve amicizie tramite forum) ora sono contento che lassu incontrerà molte mamme ed insieme potranno godere di questo nostro forum e delle nostre piccole bicilindriche.



Siate forti e se provate un dolore non abbiate paura qui ci sono persone che vi capiranno e vi sosterranno anche solo virtualmente.

Ciao Toni
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

mario55

ogni tanto ci ripenso la mia mamma se ne andata via il 14.05.2006, per la festa della mamma  (piango)
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

bubbo

Nei suoi ultimi anni di vita, fra le poche cose positive che sono accadute a mia madre credo proprio che bisogna comprendere la morte. Non ho voglia di scrivere di piu' per spiegare questo concetto; e' ancora presto. Comunque ci ha lasciato in un paio d'ore, scegliendo un sabato; in un altro giorno, non avremmo potuto salutarla tutti insieme, non ci ha lasciato con troppi rimorsi. i suoi figli erano gia' grandi e "sistemati"  e finche' ha potuto ci ha aiutato. Vorrei fare lo stesso.  Incredibilmente questi discorsi anziche' deprimermi mi riempiono di gioia di vivere. Marecello Marchesi, un autore degli anni 60/70 ripeteva spesso:"l'importante e che la morte ci colga vivi".
Ci riusci'  tuffandosi in mare all'indietro un estate di una trentina d ianni fa...

Anita

...dicembre1996 mio padre cominciò ad avere dei forti dolori alla pancia, all'inizio non si capiva esattamente da cosa dipendesse ciò, e così  dopo un paio di visite dal medico generico, capimmo ke il tutto dipendeva dai diverticoli.
Nonostante ciò ed una dieta appropriata la pancia di papà cresceva e si induriva, era simile alla pancia di una donna incita.
Una mattina di gennaio papà era a passeggio con mamma e per strada incontrarono un amico cardiologo, gli bastò guardalo in faccia per dire ke il suo aspetto non gli piaceva e ke doveva farsi visita re immediatamente dal un kirurgo.
Ricordo esattamente la mattina del giorno seguente, ero a casa studiavo per l'esame di Storia Romana, papà uscì presto di casa dicendomi:"Ci vediamo dopo!!!",ero agitata, l'attenzione per lo studio era sotto zero, avevo il libro aperto ma pensavo ad altro,pensavo alla usa vista ed a ciò ke gli avrebbero potuto dire,dopo meno di un'ora mio padre ritornò a casa, ero stupita dalla velocità con cui aveva fatto la visita;lo raggiunsi nel salone, da un paio di movimenti ke fece capii ke c'era qualcosa ke non andava..mi guardò e mi disse:"Prendo le mie cose e torno in ospedale, mi devo operare, ho un tumore".
In quel momento mi è crollato il mondo addosso,non sapevo cosa, dire, cosa pensare, ero lì immobile davanti a lui e a mia madre...per me tumore era uguale a morte...
Dopo poco papà e mamma sono usciti, ed io sono rimasta da sola a casa, gironzolavo in tutte le stanze con passo nervoso, e pensavo...tumore...mio padre...no, non è possibile.
Il giorno dopo c'è stato l'intervento,per me è stata una tortura, ero lì ospedale con mia mamma ed uno dei miei fratelli con la moglie, il  mio primo fratello era fuori per lavoro, gli abbiamo dato la notizia dell'intervento di papà tramite telefono, non ci credeva...era allibito, sconvolto...era lontano ed ha detto ke avrebbe fatto il possibile per liberarsi, per tornare a casa per stare vicino a  papà
L'intervento è durato tanto, più di tre ore e mezza,ricordo ancora quei momenti...non so quante volte ho percorso il corridoio davanti la sala operatoria, andavo avanti ed indietro e pensavo...pensavo...anke se alla fine non sapevo esattamente a cosa pensare.
Dopo il primo intervento ne sono seguiti altri tre nel corso degli anni seguenti.
Il problema era questo:nel giro di una decina di anni si era formata una massa tumorale ke si era posizionata  nella parte finale dell'intestino, la crescita della pancia di papà consisteva dal fatto ke questa massa era piena di sangue.
Tra un intervento ed un altro ci sono stati i cicli di kemioterapia,papà mi faceva innervosire perkè andava in ospedale si sottoponeva al ciclo e spesso tornava a casa con il pulman nonostante avesse un po' di nausea, e così spesso sono andata lì con lui per evitare ke tornasse da solo.
La sala in cui si sottoponeva alla kemio era deprimente, c'erano persone in condizioni disperate,ammiravo mio padre perkè era lì, vestito di tutto punto, con il suo giornale, il suo cellulare il suo taccuino per gli appunti, riceveva telefonate lavorative e parlava come se stesse facendo la cosa più semplice ke c'è a questo mondo.
Durante il secondo intervento ci hanno comunicato ke si erano formate delle metastasi, alcune le avevano rimosse, altre le avevano bloccate...in quel momento ho capito ke ormai c'era ben poco da fare, rifiutavo il pensiero ke un giorno papà mi avrebbe lasciato da sola.
Dopo il terzo intervento papà spinto da mamma, si è deciso ad andare a Milano al centro tumori.
Lì' si è sottoposto a nuove analisi ed ha cominciato una terapia sperimentale.
Lui e mamma salivano a Milano una volta a settimana, li accompagnavo alla stazione il mercoledì ed il giovedì sera li andavo a riprendere, papà non ne voleva sapere di restare lì.
La situazione è peggiorata nel giro di poco tempo.
Nell'agosto del 2001 papà e mamma sono saliti nuovamente a Milano e papà è stato ricoverato al centro tumori;io sono rimasta a Salerno,la prima settimana è andato tutto bene, sentivo papà telefonicamente e rideva skerzava, come aveva sempre fatto, poi, all'inizio della seconda settimana ho cominciato a capire ke qualcosa non andava...papà si rifiutava di parale al telefono con me...
E così un giorno è arrivata la notizia ke non avrei mai voluto sentire...la situazione era disperata, le metastasi si erano diffuse dovunque e putroppo non c'era più niente da fare e così ci hanno comunicato ke papà poteva tornare a casa...
Noi tre figli ci siamo organizzati, il mio primo fratello è salito a Milano ed è rimasto al fianco di papà per tutta al sua ultima settimana di vita,si dava il cambio con mamma..., il mio secondo fratello è salito a Milano con l'ambulanza, era l'unico modo ke avevamo di riportarlo a casa,ed io sono salita da sola in treno...è stato il  viaggio più lungo della mia vita...
Arrivata in ospedale ho travato davanti a me un'altra persona, non era mio padre...era magrissimo, il viso scavato, le braccia sottili sottili, ed era giallo,la pancia era sempre lì, piena di liquido ke raccoglievano in una borsetta laterale,l'ho visto...non volevo piangere, e così gli ho mostrato i disegni delle sue due nipoti, su uno c'era scritto"Nonno torna presto, ti aspettiamo!!!",si è messo a ridere, poi ha messo una delle sue manone sul mio viso e mi ha detto:"Anita, sto andando via!!!",e lì è sceso il fiume di lacrime...lui mi consolava mi diceva "Dai no fare così"ed io non sapevo cosa dire e piangevo piangevo ...
Dopo un po' il medico mi ha voluto parlare dicendomi ke avevano tentato il possibile e ke poikè soffriva tanto per i dolori, gli avrebbero fatto una flebo di morfina per alleviare il tutto,mi ha detto ke molto probabilmente non si sarebbe più risvegliato...
Papà è andato via il 30agosto 2001...
Da quel giorno la mia vita è cambiata radicalmente.
Ho cominciato a valutare in un modo completamente diverso la mia vita, ho cominciato a dare un giusto peso alle cose ke vivo e ke affronto quotidianamente.
Dopo la sua morte abbiamo affrontato tante altre difficoltà,ho subito un intervento alla testa esattamente 5mesi dopo la morte di mio padre a Milano...e poi tante altre cose ke sono state superate...
Ed ora sono qui...si sono soddisfatta di ciò ke ho fatto,ora ho un lavoro,sono indipendente economicamente,  ed ho una persona al mio fianco ke mi vuole bene e ke ha vissuto un'esperienza simile alla mia, con Mario ci siamo capiti dall'inizio e sono fermamente convita ke ciò dipenda dalle difficoltà affrontate ke ci hanno aiutato a crescere.


Grazie per avermi dato l'opportunità di potermi sfogare!!!



Papà mi manki tanto!!!
Tua per sempre, Anita...
 

YuppiYuppiYuppiIeaaaaaa!!! :DDD

scanner79

Citazione da: Anita - 17 Settembre 2007, 12:17:48 PM

  ed ho una persona al mio fianco ke mi vuole bene e ke ha vissuto un'esperienza simile alla mia, con Mario ci siamo capiti dall'inizio e sono fermamente convita ke ciò dipenda dalle difficoltà affrontate ke ci hanno aiutato a crescere.




Anche se una cosa molto triste ci accomuna la stessa esperienza vissuta ....  E' molto bello stare con Anita!
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

Aspes

Io posso solo leggere,  e rimanere allibito da quanto dolore ci sia nella vita di ciscuno di noi.

Ringrazio Watson per avere aperto questo 3D, uno dei piu' belli in assoluto, pieno si di tanto dolore, ma anche di ricordi, e che permette di parlare di persone che non sono piu' qui con noi, ma sempre e per sempre presenti nell nostre vite ... !!!!
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

scanner79

Citazione da: Aspes - 17 Settembre 2007, 13:22:25 PM
Io posso solo leggere,  e rimanere allibito da quanto dolore ci sia nella vita di ciscuno di noi.

Ringrazio Watson per avere aperto questo 3D, uno dei piu' belli in assoluto, pieno si di tanto dolore, ma anche di ricordi, e che permette di parlare di persone che non sono piu' qui con noi, ma sempre e per sempre presenti nell nostre vite ... !!!!


Aspes per me 6 un mito riesci in poche parole ad esprimere l'essenziale.

Grande Watson che ha aperto questo 3d!
Grazie
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

anna

come vi sono vicina e vi capisco, io fino a luglio dello scorso anno mi ritenevo, tutto sommato una persona fortunata, la mia era una famiglia serena senza lutti gravi, si i miei nonni erano mancati molto giovani e in un caso avevo vissuto la situazione di Mario e Anita, fra l'altro avevo solo 16 anni ed era stata una cosa devastante ma poi le mie nonne mi sono rimaste vicino a lungo, una é mancata a 95 anni dopo solo 5 giorni di ospedale e fra l'altro fino ad allora era rimasta a casa sua da sola, l'altra invece ne aveva " solo " 88 ed é stata colpita anche lei da quel male che molti chiamano il "brutto male" posso solo dire che fortunatamente é durato poco infatti dal 30 aprile che é stata ricoverata é mancata il 20 luglio, ma quando lo scorso anno si é ammalata mia madre mi é caduto il mondo addosso.
Una morte é un evento terribile ma certe malattie penso che lo siano forse anche di più, i primi tempi quasi non ce ne rendevamo conto tanto eravamo, io e mia sorella,  impegnate ha risovere i problemi quotidiani, infatti fino al a quel momento mamma e papà vivevano tranquilli senza aver bisogno di noi, anzi erano ancora loro a rendersi disponibili nei nostri confronti fra l'altro mamma aveva 74 anni quando si é ammalata e non mi sembrano poi tanti al giono d'oggi;
Poi all'improvviso tutto cambia, la prima volta cha mamma mi ha chiamato al telefono piangendo che voleva andare a casa sua, e io a spiegarle o almeno tentare di dire che era a casa sua non lo dimenticherò mai, da quel momento le cose sono precipitate e nel giro di poco non abbiamo più potuto lasciarla sola, andava controllata a vista, e poi dovevamo anche pensare a papà  non poteva farcela da solo anche se lui insisteva per farlo e cosi man mano che peggiorava cercavamo di risolvere i problemi fino al giorno purtroppo del ricovero definitivo, infatti non era più in grado di fare nulla da sola.
E qui ci siamo resi conto di cosa era veramente successo, non dover più risolvere i probblemi quotidiani ci ha messo davanti all'improvviso alla verità e allora il rendersi conto di non avere più la mamma, ma vederla ogni volta che la si và a trovare e non poter fare nulla é una cosa che non mi da pace, quante cose avrei voluto poterle dire ancora e invece lei non mi riconosce nemmeno e poi papà, non auguro a  nessuno di doverlo accompagnare a trovarla il giorno del loro 51 anniversario di matrimonio e lei neanche riconoscerlo
E fino a poco più di un anno fà mi ritenevo tutto sommato una persona fortunata, adesso non ne sono più troppo convinta anche se la vita và avanti
.....e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare : ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare.......

Aspes

Io sono passato attraverso le malattie di mio padre e di mia madre, colpiti entrambi da un brutto male, che in qualche modo hanno superato, lasciando si in loro un  segno indelebile, ma comunque permettendogli di vivere con noi per anni.

Ora siamo di nuovo in ansia per mio padre, al momento ancora in ospedale, ma quasi quasi ho imparato a conviverci.

So che quando verra' il momento sara' comunque insopportabile, ma forse l'addio sara' stato diluito lungo tutti questi anni, forse un po' metabolizzato .. forse.

Anch'io spesso mi chiedo come potro' continuare a fare la vita che ho fatto fino ad adesso, con quel dolore che mi scavera' dentro.

Ho perso anch'io mia nonna all'eta' di 96 anni, e mio nonno quando invece ero piccolo, ed ho sempre pensato a loro senza capire che erano la mamma ed il papa' dei miei genitori, senza capire che dolore loro possono aver provato.

Sono cresciuto con quei magnifichi ricordi che i miei mi hanno lasciato, senza neanche immaginarmi che tipo di dolre possano aver provato perdendo i loro genitori ....

Spero di esserne capace anch'io ... ma non so se riesco a spiegarmi ....
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

scanner79

E' semplicemente la vita .... il ciclo che continua .... certe cose non bisogna chiedersele .... vanno vissute e basta ..... accettarle è sicuramente + diffcile ... il tempo ... cura molti mali.

La cicatrice però rimarrà sempre e quello è il ricordo .... per non dimenticare

Papà ha vissuto la stessa cosa che io ho vissuto. A 20 anni durante il servizio militare a perso sua madre. Era il 1970.

Suo padre, mio nonno, è ancora vivo e ieri abbiamo festeggiata i suoi 95 anni ..... lui ne ha vista di gente passare .... ed ogni volta che se ne va uno piange ... piange perchè vede che se ne vanno .... piange perchè lui è ancora qui. A 95 anni .....
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

Watson

il medico dell'ASL

stamattina per andare a lavorare ho cambiato strada e sono così passato vicino ad un centro esami della ASL... il pensiero è volato ai giorni in cui ci portavo mia mamma, ho pensato al dottore che la visitava un tipo alla ER, un bell'uomo gentile e professionale e poi ho pensato a lei in quella stanza e mi sono scese le lacrime (piango)...


... uscivo dal lavoro prendendo un permesso e andavo a casa a recuperare la mamma, lei mi aspettava pronta era sempre ben vestita, la spilla nella giacca, la borsa a posto, sempre impeccabile sempre bellissima... si usciva ed insieme in auto ci recavamo alla ASL, arrivati gli chiedevo se volessse già scendere mentre cercavo un posto:

no Toni andiamo pure a parcheggiare insieme così faccio due passi

si scendeva nel parcheggio sotterraneo e poi lentamente ci si avvicinava, si parlava insieme, ricordo che nei paraggi c'è un glicine bianco e lei mi ricordava di cercarne i semi per piantarlo in giardino... poi all'ASL si prendeva l'ascensore anche se si doveva salire solo di un piano, un'attesa lunga l'ascensore non arrivava mai... ed infine giunti in un enorme corridoio lei si sedeva in una sedia lungo il muro piastrellato ed io mi mettevo in fila per l'accettazione allo sportello...


... ricordo che scoprimmo che combinazione c'era un'altra persona con il suo stesso cognome e nome, solo alcuni anni più giovani... che coincidenza  :D, una volta ottenuta l'accetazione ci portavamo verso la saletta degli infermieri, lei entrava e si toglieva la giacca, diceva il suo nome e le misuravano la pressione e il peso...

sai la pressione è buona, solo il peso è diverso.. non hanno la stesa bilancia al coes.. ero un chilo in più

mamma però stai aumentando ... così va bene
  :D

e poi si aspettava, si guardava i pannelli al muro, si parlava insieme si attendeva il proprio turno ed eccolo usciva il dottore che ormai ci riconosceva, un saluto e al suo cenno si entrava nello studio.... mia mamma si sentiva a suo agio con lui, gli chiedeva se era neccessario continuare la cura e lui rispondeva, ascoltava sempre disponibile...

guardi signora è la sua malattia che le porta questi valori... ma vedo che va meglio, ci vediamo fra un mese...

... e ci si alzava per uscire, per andare a recuperare la macchina ma senza quel senso di disagio... non ci sentivamo a disagio da lui, e si parlava ancora un pochino insieme... con moderazione sapevo che se parlava troppo poi gli venivana il vomito... a volte non poteva far nulla neanche muoversi senza poi vomitare.... ma quei giorni stava meglio e tutto sembrava andare finalmente meglio...



(piango) mi mancano queste visite, mi mancano queste uscite anticipate dal lavoro, mi manca mia mamma....(piango)

oggi sono passato per un'altra strada, ho affiancato il parcheggio sotterraneo, ho intravisto l'ASL .... e ho pianto andando a lavorare..... e tutta la città ne è piena di ricordi.
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

ezechiele

Caro Watson, io ho il ricordo della mano stretta, del respiro affannoso, del respiro che si faceva sempre piu' difficile sino a che ce ne stato uno piu' piccolo. Ed il freddo della sua mano e' entrato nel mio cuore e non mi ha piu' abbandonato. Il dolore piano piano scivola, certo nei ricordi, ma anche nei sensi di colpa, nel quotidiano. E diventa un mondo a parte, solo mio, dove alle volte mi rifugio, dove grande e grosso ed in teoria adulto, mi rifugio come un bambino che ha bisogno di un abbraccio e di un bacio della propria mamma per superare una crisi, uno stress o solo per sentire il calore della mamma. Il dolore e' il mio, solo il mio, me lo tengo stretto stretto, come la sua mano quella notte come il respiro come.......l' affetto di un figlio.
Ezek