citrogarages

Aperto da lucajack2cv, 19 Settembre 2007, 00:43:28 AM

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salbifulco

lo spruzza "DDT" ce lo anche io di colore diverso, bello il secondo oggetto.
sdeghedè sdeghedè

ludo

Si, pensa che è stato sotto 3 metri di acqua e fango, .l'alluvione del 2000 a Torino, l'ho smontato e ripulito completamente, lo usiamo tutt'ora! ;D

salbifulco

Ecco qualcosa di interessante, ho visto qualcosa di simile in questo 3d:




Portella per stufa - cucina a legna:

sdeghedè sdeghedè

salbifulco

Ecco una bella "nourrice" della SPLENDOR petrolio - Genova 1932.
Mi chiedevo come si chiudesse visto il beccuccio fisso, poi ho visto che girando il beccuccio c'è una posizione chiuso e una aperto come le riserve delle nostre vecchie moto. ;D






sdeghedè sdeghedè

lucajack2cv

#544
Molto bella la tanichetta zincata del petrolio da illuminazione! Ne ho una anch'io e anni fa realmente usavo per una lampada "da pionieri" che portavo in campeggio, proprio il problema dato dal beccuccio fisso era l'impossibilità di riversarci dentro il petrolio avanzato (se lo tenevi nella lampada in viaggio ci innaffiavi tutto il contenuto dello zaino) e la generale macchinosità delle operazioni, pur romantiche.


Ultimamente gli interventi sulle dotazioni del Citrogarage sono subordinati a quelli della parte abitativa che vanno via via risolvendosi, ne propongo di seguito uno che credo sia comnuque interessante se non altro per le necessità di sicurezza delle ns. officine che si sono manifestate qualche pagina fa.


La retroporta di massima sicurezza

La backdoor di casa, pur fascinosa come tutto il resto dell'edificio storico in cui risiedo, denuncia da sempre due gravi limiti: scarsa coibenza termica (è una porta pannellata da interno, sottilissima e già penalizzata dall'esposizione a nord) e scarsa resistenza alle effrazioni (con un calcio la attraversi, figuriamoci con la scure che ingenuamente  tenevamo a disposizione nella legnaia che c'è accanto  ;D ):





Una passeggiata per unni e visigoti! Qualche settimana fa ci si è decisi a porre rimedio a questa situazione con la doppia adozione di un nuovo portoncino (anche il telaio dell'esistente non era recuperabile, consumato dall'umidità di risalita) e di una inferriata esterna, da chiudersi dopo che la campana suona il coprifuoco, per consentire sonni tranquilli.

Cominciamo con l'inferriata. Fortunatamente conservavo da anni, trascinandolo di magazzino in magazzino,  un robusto cancelletto di cui un caro amico, titolare di un'impresa di costruzioni, mi aveva fatto dono avendolo recuperato in occasione della ristrutturazione del vecchio carcere della città di Alba. Lo riesumai..



.. e mi accostai all'oggetto per un rapido esame: alle sbarre era fissato un tavolato, al tavolato era inchiodato il pratico sportello d'ispezione /passavivande che ha senz'altro un nome specifico nel gergo carcerario che per mia fortuna sconosco:







Anche il chiavistello principale è di tutto rispetto..



Mi ci accostai con un certo brivido, a dirla tutta: è la prima occasione che ho di maneggiare un oggetto che non è concepito "a servizio" ma "contro" l'uomo. Fa un certo effetto, a pensarci è come tenere in mano un'arma da fuoco o da taglio o uno strumento di tortura. Quanti esseri umani avranno patito l'isolamento, le percosse, le privazioni, le malattie dietro queste sbarre? Decine? Migliaia? Persone accusate di eresia, di stregoneria e dei più turpi delitti con il furore e l'arbitrarietà caratteristici dei secoli bui, destinati ad uscirne per compiere i pochi passi che conducono al patibolo.

Nell'Ottocento cospiratori repubblicani, attentatori regicìdi coperti di catene.. anarchici, briganti,  e sobillatori sociali di vario genere..  financo poveri malati di mente o morti di fame senza cultura, senza famiglia e senza palanche.. Nel Novecento dissidenti perseguitati dalla dittatura, partigiani della guerra di liberazione rinchiusi e torturati dall'occupante dopo averli catturati sulle colline delle Langhe che, dopo aver ceduto il posto al fresco ai nazifascisti per la breve durata della "città libera" dell'ottobre del '44, ci torneranno fino al 25 aprile.


Riflettendo su ciò e osservando il tristo manufatto, mi sono accorto che per via della sua funzione esso è apribile solo verso l'esterno e soprattutto solo dall'esterno, quindi necessita di una conversione o della serratura o dei cardini per renderla servibile al mio scopo. La serratura è piuttosto complessa, già sarà difficile fabbricare una chiave in grado di azionarla così figuriamoci se incomincio a manometterla e martellarla. Decido di concentrarmi sui  cardini.




Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Vicè

Brrrrrrrrrrrrrr... Non proprio "allegro" ma fascinoso! (su)

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

pata2cv

magari a suon di mazzate riesci ad invertire il lato dell'asola (invito cerniere)
....anche perché sono ribattinate  :) cool  (superok)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

pata2cv

Citazione da: salbifulco - 10 Gennaio 2011, 10:08:08 AM
Ecco una bella "nourrice" della SPLENDOR petrolio - Genova 1932.
bisognerebbe aprire un thread in proposito  (superok)
(felice)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

salbifulco

Citazione da: pata2cv - 10 Gennaio 2011, 15:19:49 PM
Citazione da: salbifulco - 10 Gennaio 2011, 10:08:08 AM
Ecco una bella "nourrice" della SPLENDOR petrolio - Genova 1932.
bisognerebbe aprire un thread in proposito  (superok)
(felice)

Io approfitto del citrogarage dove si parla in genere anche di oggetti rinvenuti nel citro e varie, vedo che in questo 3d c'è sempre un po più di attenzione per il nostalgico, ad esempio ho aperto un 3d sui doni della befana di 40 anni fa, (che avevo conservati nel citrogarage) e so che mettendoli qui desteranno unaltra attenzione  ;)

http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=7192.0
sdeghedè sdeghedè

pata2cv

hai ragione, Luca è un trascinatore  ;D
anche perché ho un paio di taniche anch'io..... magari potremmo ampliare questo thread:
http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=4794.msg138255#msg138255
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

lucajack2cv

#550
Mi sanguina il cuore a farlo ma s'impone il taglio di questi manifatti che tra l'altro non sono ribattinati (sono le piattine dell'inferriata ad esserlo) ma sembrano escrescenze forgiate irriproducibili, almeno da me che mi limiterò a riattaccarle sul lato opposto dando una bella smerigliata alla saldatura perchè non figurino proprio come un pugno in un occhio:









la controparte del cardine, tagliata brutalmente all'epoca con la fiamma ossidrica, è saldata ad un enorme tondino ritorto..


..per il quale si predispone un enorme cavità..



.. per una massiccia muratura...



Stessa punizione per il cardine di sopra. Eccolo completato con la ricostruzione della tessitura muraria superficiale:



Piccola digressione: in realtà questo cancelletto proveniva da qualche corridoio o sgabuzzino del penitenziario e garantiva standard di sicurezza inferiori a quello delle porte delle celle vere e proprie. Non ho foto ma posso descriverle perfettamente per come le vidi: dimensioni metri 2,00 di altezza per 1,00 di larghezza, come è questa, sono costituite di tre strati di tavole che si incrociano (per uno spessore di 10 cm circa) unite da una chiodatura a maglia quadrata, diciamo 15x15, più le 3 (tre) traverse metalliche orizzontali che terminano tutte in un cardine grosso come il pugno di un grand'uomo. Queste traverse sono fissate al tavolato della porta con tre bolzoni passanti ognuna, ribattuti a caldo sui due lati. I tre cardini di ogni porta erano infilati nella loro "controparte" murata di cui due erano rivolti verso l'alto per sostenere la porta, mentre il centrale era rivolto in basso perchè fosse impossibile, anche in posizione aperta, sfilarla dal muro. Completavano la dotazione lo sportello d'ispezione regolamentare nonchè un chavistello con serratura applicato sul lato esterno del tutto simile a questo, di circa 3 cm di diametro che penetrano nel muro per 15/20.

A questo cancello in ferro è invece semplicemente applicato un tavolato con dei cavallotti metallici ribattuti, che ho deciso di smantellare provvisoriamente per poter ripulire il ferro dai molteplici strati di quel dannatissimo smalto grigio gommoso "igenizzabile "che ricopre qualsiasi muro, ferro o legno che provenga da edifici quali caserme, scuole, ospedali, palestre, cessi pubblici e appunto prigioni.
Credo fosse prodotto da un cartello di industrie tra cui l'Acna di Cengio e quell'altra che è esplosa a Seveso e conglobasse tutti i più velenosi scarti chimici immaginabili prima di essere venduta alla pubblica amministrazione grazie ad una maxitangente.

Per eliminarla bisogna prima darle fuoco e poi raschiettare e consumare una decina di spazzole per il flessibile:



Infine ecco il "gabbio" pronto e a piè d'opera. Anche il malconcio trave di legno è stato rimosso per essere  sostituito con uno in rovere di recupero, piazzato in modo che da chiusa la porta non possa essere sfilata:



Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

lucajack2cv

#551
Come premesso, un intervento a parte riguarda il portoncino in legno. Non ho immagini iniziali di quello che ho scelto per sostituire lo sgangerato serramento, si tratta di un'anta in noce a due pannelli, direi sette-ottocentesca, che mi pervenne benignamente  in dono, come "il generale" (vedasi http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=4118.msg199224#msg199224), da sua eccellenza il Presidente del 2CVclub: trovandomi presso la di lui dimora per taluni preparativi a qualche raduno, egli si allontanò con un mehari di servizio ricolmo di cartoni e altre spazzature da conferire al pubblico immonnezzaio e ne tornò con questa porta -che vi rinvenne- caricata di traverso sul cassone e incertamente trattenuta in quella sede con la mano destra, quando non doveva servirsene per cambiar marcia.  ;D Un maestro.

Attorno ad essa erano state innestate tre assette che la allargavano e innalzavano, che ho rimosso (la dimensione originale faceva proprio al caso mio) e il tutto ça va sans dir pitturato con tre o quattro mani del solito smaltaccio gommoso che mi perseguita (altre tre finestre che ho piazzato in casa, provenienti da una scuola elementare elevata nel 1904, avevano subito lo stesso trattamento (muro) ) e che questa volta ho provato ad aggredire con un lavacro a base di soda caustica: buoni risultati sulle vernici che si squagliavano rapidamente ma troppo aggressiva per il legno che iniziava a sbiancarsi paurosamente. Dovetti procedere d'urgenza alla rimozione con l'idropulitrice, fortunatamente le temperature ancora lo consentivano ma l'asciugatura fu lenta e provocò una imbarcatura lieve ma difficile da recuperare.

Finite queste operazioni preliminari non documentate, ecco la porta in fase di levigatura, rinforzo degli incastri e costruzione del nuovo telaio:









Le cerniere, piazzate per praticità con viti a croce poi sostituite dalle più estetiche a taglio:





E varie prove di serrature antiche: a chiave e basta, a chiave e scrocco, per poi preferire una semplice maniglia  a "pomello e levetta" in uso nelle case coloniche sin dal medioevo e forse prima. Disponevo di quasi tutti gli elementi necessari, ho dovuto costruire solo la traversina verticale che limita la corsa della "levetta":















Ecco la maniglia installata. Il movimento è un po' troppo "giusto" per ora ma considerando che nel legno non potrà che prendere sempre più gioco meglio così. concludono la trattazione le immagini della porta posta in opera col "gabbio" anch'esso in posizione. Quando avrò rimontato sulla graticola l'assito (che rimarrà sull'esterno con tanto di spioncino del "Altolà! Chi va là! Parola d'ordine!") il chiavistello interno risulterà inaccessibile per l'assediante e potrei anche rinunciare a far funzionare la serratura. Nella penultima foto si nota il gradino in pietra in luogo del blocco di cemento precedente mentre manca ancora la bella riquadratura intonacata per mascherare lo sbrego nella muratura e far da battuta al gabbion.








(felice) E l'ultimo chiuda la porta!

SLAM!!!
 

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Vicè


Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

scanner79

Bello e complimenti per il lavoro!!!!

resto sempre affascinato dalle tue opere e dai tuoi lavori!!!!

Ed è sempre bello leggerli come solo tu li sai scrivere!!!

(superok) (felice) (guid)

(felice)
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

pata2cv

fantastico lavoro  (appl) apparentemente sembra più noce nazionale.......  (superok)
p.s lo sai vero che quelle spine di abete non tengono un granché
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

salbifulco

...ad avercelo un posto così da metterci le mani.... :)

(appl) (appl)
sdeghedè sdeghedè

Adriano

#556
Tra gli oggetti che sto restaurando, ho smontato dal vecchio quadro elettrico del mio "citrogarage" 2 voltometri ed un amperometro di una certa dimensione....Interessante la tenisone usata agli inizi del 900. erano ancora a fondo scala di 80 e 200 Volts per la normale corrente di utilizzo del periodo rispettivamente da 24 e 110.L'amperometro ha invece un fondo scala da 200 Ampere...estica@@i.
Il righello che vedete in basso è lungo 15 cm.....



Poi toccherà agli interrurori a coltello ed agli isolatori.Spero di riuscire a riportare il tutto all'antico splendore.

paolo1962

beati voi!!!ce l'avessi un misero garage per ricoverare la mia charlie e invece niente!
giuro che se riuscissi ad averlo mi risistemerei una 2cv con un amico meccanico.
beati voi.....
dancing king

2cvAX mirco

Citazione da: paolo1962 - 19 Gennaio 2011, 07:34:08 AM
beati voi!!!ce l'avessi un misero garage per ricoverare la mia charlie e invece niente!
giuro che se riuscissi ad averlo mi risistemerei una 2cv con un amico meccanico.
beati voi.....

Caro Paolo,
ti scrivo senza conoscere i fatti e non so dove abiti , dunque ciò che scrivo potrebbe essere inutile.
Qui a Milano i garage sono proibitivi, alcuni costano come case (parlo sia di affitto che vendita), quando ho cercato il box ho sparso un po' la voce, ho chiesto se qualcuno aveva una casa di campagna, una cascina insomma una qualunque soluzione fuori città per tenere al chiuso o al coperto la 2cv con poca spesa. Ho trovato un box tramite un amico fuori Milano; chiaro che non ho la 2cv sotto casa, ma almeno son tranquillo e quando posso con 20 minuti di macchina sono a destinazione.
ciao  (felice)
Auzz!

lucajack2cv

Richiamo queste pagine http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=2055.msg199547#msg199547 per completare il resoconto del rifacimento degli infissi esterni della residenza citrocolonica.

Si era ormai nel cuore dell'inverno e ancora mancavano tre finestre all'appello, fortunatamente tutte concentrate in una stanza non ancora utilizzata.

La riserva di serramenti da riattare era esaurita, almeno per il formato occorrente (80x120) quand'ecco il colpo di fortuna: una serie di finestroni viene sostituita in una vecchia scuola e riesco a farmi consegnare dai muratori gli ultimi due serramenti della serie, già caricati sul camion assieme alle macerie e in partenza per la discarica.



Il telaio è stato semidistrutto nello smuramento ma le antine (4 per finestra!) sono ancora integre. Sotto le innumerevoli mani di smalto gommoso c'è un legno durissimo e resinoso (Larice? Douglas? Pitch Pine?) che ha resistito per oltre cent'anni alle intemperie. Di quella scuola è infatti noto l'anno di edificazione: il 1904  :D

L'altezza delle antine è perfetta, la larghezza è però eccessiva. Occorre smontarle e ridurle rifacendone gli incasti, il che per un falegname vero sarebbe al massimo un po' noioso ma non certo difficile, io non so da dove cominciare. Poi comincio e la serie delle operazioni si suggerisce da sè. Basterà ricordarsi di ragionare sempre prima di segare a casaccio i vari elementi, e pian piano si procede:




















Ed ecco la prima riduzione effettuata:



:D Vualà:





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lucajack2cv

L'asportazione del dannato smalto ministeriale e la levigatura non sono operazioni meno lunghe e noise..



Poi finalmente si mette mano alla ferramenta. La solita "spazzolatura a morte" e spruzzata di Promet finale:













Le tre finestre sono imbastite ed i telai assemblati e pronti per essere murati sul posto.



Le carteggiature finali seguiranno mente la pitturazione (impregnante all'esterno e gommalacca all'interno) sarà fatta in opera, con già i vetri montati.




Oui nous sommes les barbariens de la route..
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lucajack2cv

Uno dei telai murato col suo davanzale, ottenuto incollando tre perline di larice, qui ancora da stuccare..



.. ed i tre serramenti finalmente al loro posto (superok):






Oui nous sommes les barbariens de la route..
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lucajack2cv

#562
Un'ulteriore miglioria è dotazione di una ringhiera per il corridoio che affaccia sulla scala interna. Disponendo di due parapetti in ferro e ghisa (provenienti dalla demolizione di un antico albergo nel centro storico) e di un solo balconcino cui impiantarne uno (in avvenire..) ho deciso di sacrificare il più svergolo:



Alla parte frontale coi due angolari quadri sono stati aggiunti, saldando in linea le piattine in ferro, due spezzoni opportunamente ricavati dai risvolti laterali. Residuano questi monconi che potrebbero un giorno servire da parapetto per una porta-balcone..


Si notano gli elementi in ghisa (sono colonnine binate -una sola girerebbe- imperniate nelle piattine superiore e inferiore) che imitano un lavoro di ferro battuto: i taglietti trasversali imitano una lavorazione a tortiglione, i vari riccioli simulano delle lame fissate con finti perni ribattuti.

Ed eccola murata e cementata in posizione:





Qui sotto sulla sinistra si vede una sbarra corrimano che ho realizzato con un semplice tubo in ferro lucidato di oltre cinque metri cui sono stati saldati dei tondini ricurvi fissati nel muro con la resina bicomponente che si usa per innestare le riprese nel cemento arrmato. In cima, a due spezzoni di barra filettata, è stato avvitato um pomello d'ottone di recupero:


(felice) Lj

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lucajack2cv

Mi sono parsi adatti alla ringhiera bellepoc' queste due applic' in lamierino d'ottone stile "titanic" e altri ottonami..







A quel punto valeva la pena di dar fondo alla scatola dei tesori e collocare due lampioncini che tenevo in serbo da decenni nel salone principale. Si tratta nientemeno che di due lampioni in bronzo verdastro risalenti ai tempi dell'illuminazione a gas (notare il raccordo al tubo del gaz ed il rubinettino "floreale") convertiti a suo tempo all'elettricità  (sorpreso)













Non servono commenti credo. Ecco l'effetto finale:








Fine dell'aggiornamento settimanale. Arrivederci a tutti in particolare a chi incontreremo ad Automotoretrò nel w.e. presso lo stand del 2CV Club!!  (felice)

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scanner79

Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

salbifulco

Incredible (letto in inglese)  ;D (felice)
sdeghedè sdeghedè

michael - dyane500

Luca la tua casa dovrebbe essere pubblicata su un giornale di architettura.... sei un grande! stai creando tutto con materiale di recupero e a livello di ecosostenibilità è il massimo !
un abbraccio
michael- dyane500-

pata2cv

accidenti fai passi da giganti  (sorpreso) ottimo l'effetto sulla parete  (superok)
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

lucajack2cv

I punti luce "minori" per ora sono risolti con semplici portalampade di ceramica a parete:



Le basette in legno su cui si avvitano sono prodotte in serie ritagliandole con una sega a tazza da una listarella di rovere da 1 cm di spessore. Per rifinirle lateralmente le ho fissate con un bullone al mandrino del trapano a colonna e carteggiate in rotazione. Buon risultato con nulla fatica.

Eccole pronte per essere fissate a parete con la colla americana che si usa per i battiscopa:


Vualà:







Nel caso della luce del bagno (disponevo di questa bella ceramica "aggettante" ) alle due viti corrispondono davvero due tasselli nel muro ma la colla l'ho messa comunque tra ceramica e muro:






Quello che si vede in construzione è un mobiletto (in muratura di gas-beton e legno di cedro). L'intaglio tondo è per il lavabo semincassato, quello quadro per un pratico cassetto:










Infine per la vasca da bagno ecco installato un bel citroapparecchio telefonico murale con maniglie tractionavànt  ;)


Oui nous sommes les barbariens de la route..
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i love mafalda

direi che si vede la luce in fondo al tunnel (superok)
a quando una citrovisita con bicchierata  ;)
massimo