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Cioccolata da Sacco

Aperto da Aspes, 13 Dicembre 2007, 15:25:50 PM

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Aspes

Le elementari  le avevo fatte nel Paesino dove vivevo, in quella scuola che oggi e' diventata il Museo del riso, dato che di bambini ormai ce ne sono sempre meno.

Ci arrivavo i primi tempi accompagnato da mia Madre, piccolo piccolo con il grembiule nero, il colletto bianco rigido ed un bel fiocco blu, con la paura di entrare in quel cortile che mi sembrava gigantesco.

Poi la paura passo', e anche i cinque anni passarono in un soffio, lasciando per sempre a casa quel cestino di plastica traforato che conteneva la merenda.

Arrivarono cosi' gli anni delle medie, in altro paese, che raggiungevo quasi sempre in bicicletta, o con i pattini a rotelle.

Anni che gia' sapevano di motorini, di piccole uscite serali, di amicizie che sarebbero durate per tutta la vita.

Ma il vero cambiamento arrivo' tre anni dopo, quando si aprirono le porte delle Medie superiori.

La grande citta', Novara, era li' ad aspettarmi, ed una vita tutta nuova mi si apriva.

La Corriera che partiva dalla Badia partiva prestissimo, di notte.

L'aspettavamo rinchiusi nel Bar, che nonostante l'ora era gia' aperto, non tanto per guadagnare qualcosa, ma solo per non farci stare fuori al freddo, e poi per noi era' gia' una seconde casa.

E la Corriera alla fine arrivava, vuota, perche' il nostro era il primo Paese del lungo giro che avrebbe fatto.

Si saliva, e Paese dopo Paese la si vedeva riempirsi di ragazzi e ragazze, vocianti, e gia' li' si scambiavano i primi sorrisi ed i primi saluti.

Quando alla fine Novara arrivava, era comunque troppo presto, ancora buio, e cosi' ci dirigevamo verso il Duomo, grande e caldo, entravamo ed occupavamo una fila di banchi cerso il fondo, ridendo cercando di non dare fastidio alla gente che era li per altri motivi.

E quando arrivava l'ora, ognuno per la sua strada, ognuno verso la propria scuola.

Io entravo alle Magistrali.

Il portone era gigantesco, di quel legno pesante che si usava una volta.

Salivo qualche scalino e mi si parava davanti la Statua di una Contessa, che aveva dato il nome alla Scuola.

Corridoio, e subito a destra ecco la Prima-E.

Era iniziata l'avventura.

Tutto era bello, bellissimo, favoloso, tranne che per una cosa : li' c'era da studuare veramente.

Ma in quel periodo era l'ultimo dei miei pensieri.

Gli anni erano particolari. Era il '72-'73, ed il '68 era ormai lontano, ma ancora si respirava qualcosa del genere.

Assemblee, Cortei, Scioperi erano all'ordine del giorno, il tutto farcito ogni tanto da una telefonata anonima che paventava una bomba all'interno delle scuola, cosa che ci faceva felici e ci faceva uscire fuori, a spasso per Novara.

Eppure in qualcosa credevamo, tanto che gli slogans scanditi durante i Cortei erano veri, sinceri, e la Fede di allora sarebbe poi rimasta uguale per tutta la vita, anche adesso.

Pero' eravamo giovani, eravamo ragazzi, e cosi' capitava di sganciarsi dal Corteo, e di entrare in un posto che un mio amico un giorno mi aveva fatto conoscere : da Sacco.

Vi era semplicemente una porta di vetro che dava sulla via principale, con una piccola vetrina che non ti lasciava vedere dentro.

Ma dentro era uno spettacolo : il banco sulla sinistra profumava sempre di cioccolata e panna, di caffe', do Brioches appena sfornate.

Di fronte c'erano alcuni tavolini e sedie sempre occupati da gente per noi allora troppo grande.

In fondo si apriva pero' un'altra sala, con piccoli divanetti e poltroncine di pelle rosso scuro.

E quello era il nostro regno.

Ti affacciavi, e la stanza era piena di ragazzi e ragazzi.

I primi chi con l'eskimo e chi con il Loden, le ragazze con un abbigliamento tutto loro, fatto di cappotti tutti diversi, di sciarpe e berretti di lana colorati, di mantelline, di ponchos.

Si entrava ognuno con la propria tazza di cioccolata e panna in mano, e si cercava un posto dove sedersi.

L'aria anche qui era invasa che quel dolce odore di cioccolata, misto a patchouli.

Gli sguardi correvano da un capo all'altro della sala, e la "Lei" di turno era, chissa' perche', sempre seduta da un'altra parte.

La si cercava disperatamente con lo sguardo fino a che Lei ti vedeva e ti sorrideva, e magari ti faceva ciao con la mano.

A qual punto io davo una gomitata al mio amico, e dicevo : " Hai visto, mi ha sorriso " !!!!!

Ecco, cosi' la giornata aveva avuto un senso, ero felice.

Ne abbiamo passate di mattine li' dentro, parlando, ridendo, scherzano, e senza nemmemo saperlo, crescendo.

Quando arrivarono gli anni della Giallina, Sacco divento' una tappa del Sabato pomeriggio.

Il posto era sempre lo stesso, ma noi eravamo cambiati, ed i giri spesso ci portavano lontani.

Un po' alla volta rallentammo le visite da Sacco, fino a non andarci piu' per niente.

E quanto capitava di ritornarci, la cioccolata era sempre buona come una volta, ma affacciandoci nella sala in fondo, ci accorgevamo di non conoscere piu' nessuno.

Il tempo era passato, ed altri avevano preso il nostro posto.

Adesso che ho cinquantanni, anzi, qualcosa di piu', queste cose mi ritornano sempre di piu' alla mente.

Ogni volta che torno alla Badia cerco poi di andare al mattino dopo a Novara.

Entro in quella scuola che una volta erano le Magistrali, e che ora e' Universita'.

I corridoi sono sempre pieni di gente, e le scale sono sempre uguali, ma quella grande Aula Magna non c'e' piu', e non c'e' piu' l'aula di Scienze, la biblioteca.

Esco e mi avvio verso il Centro, ed entro da Sacco.

E'  l'ora delle colazioni, di ragazzi e ragazze non c'e' nemmeno l'ombra, ed a dispetto del colesterolo, mi tuffo in una bella cioccolata con panna, senza avre il coraggio di guardare quella stanza la' in fondo, che so bene che ancora c'e'.

Un paio di mesi fa camminavo lungo le vie di Novara dopo cena.

Non pensavo a nulla. Passeggiavo e guardavo le vetrine, quando ad un certo punto mi sono sentito perso : ma come, non c'e' piu' Sacco ?

Ho sentito come una morsa allo stomaco, e mi sono guardato in giro, quasi perso.

Sono tornato sui miei passi, ed ho visto quella porta.

Mi ero solo sbagliato, Sacco era ancora li'.

I posti spesso hanno un significato enorme, ed il fatto che alcuni ci siano ancora stanno a significare che il passato e' ancora vivo, che qualcosa e' rimasto.

Sacco per me e' un ponte tra il mio passato ed il mio presente, tra quello che ero e quello che sono ora, tra il fatto di essere cresciuto e la voglia di essere ancora un ragazzo.

Anche adesso, anche ora, se chiudo un attimo gli occhi risento quel profumo di cioccolata e panna, quel vociare, rivedo quei ragazzi.

E rimango con la certezza che i ricordi delle cose belle non muoiono mai.



Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

roxie

"E rimango con la certezza che i ricordi delle cose belle non muoiono mai."

(abbraccio)
"...per la stessa ragione del viaggio....viaggiare. "

Il restauro di Amelie

Sbiru

grande aspes!

sai che ogni volta che leggo qualcuno di questi tuoi bellissimi racconti mi viene la pelle d'oca?
non so perché, mi sembra quasi di aver vissuto personalmente le situazioni che descrivi, o forse, più semplicemente, mi fanno riaffiorare i ricordi di tante situazioni in qualche modo simili vissute da bambino/ragazzo...  (nonso)

grazie, e continua ad allietarci di tanto in tanto con queste piacevolissime perle di amarcord! (superok) (superok)

(felice)

Watson

Ho letto velocemente, ma mi ripropongo di rileggerlo con più calma domani  ;D.....


... non ho parole, sei bravissimo a rievocare dei ricordi dal tuo passato che a poco a poco stanno diventando dei miei ricordi da quanto sono belli  (abbraccio)


Grazie Aspes per quello che ci regali con i tuoi ricordi  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

scanner79

E' semplicemente bellissimo rileggere i ricordi Aspes!!

Ha la capacità di farti rivivere al suo fianco quelle emozioni che lui ha vissuto. Sembra che tu stai al suo fianco quando entra da Sacco  e ti siedi per bere la cioccolata.

E poi pensi allatua infanzia e quando hai iniziato tu le superiori ... un giorno racconterò anche io .. forse non facendo provare le stesse emozioni ....
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

Watson

Ora che ho riletto con più attenzione il tuo racconto mi sono reso conto di quanto è reale, di quante emozioni si porta dentro....

... solo che alla fine non riesco a percepire la tua gioia, non riesco a vedere le cose belle....

... alla fine mi rimane il ricordo del tempo che non c'è più, a me rimane la malinconia di quando si era ragazzi e si aveva il desiderio di cambiare il mondo (almeno io lo credevo), però è piacevole leggerti  (su) e se mi autorizzi ti posto quello che il tuo racconto mi ha fatto ricordare...




nel1990 ero militare a Trento e quando ero in libera uscita un giro per il centro della città era il nostro unico svago...

una domenica però ricordo che usci dalla caserma da solo, era una giornata invernale e forse mi sentivo solo, fatto stà che invece di andare verso il centro presi la direzione opposta e mi incamminai verso la periferia

ricordo che mi ritrovai seduto su una panchina di un giardino nei pressi dell'ospedale, quando si avvicina una ragazza per chiedermi un'indicazione stradale...

cercava l'ospedale, lei arrivava da fuori e doveva aspettare un'amica, si fermò a chiacchierare e quando arrivò l'amica divenne naturale continuare la discussione in centro...

ricordo che finimmo in una pasticceria, ci sedemmo e ordinammo tre te e dei pasticcini e continuammo a chiacchierare....

.... ero felice, non mi sentivo più un militare obbligato a dire sempre di si, ma un essere umano che chiacchierava con suoi simili...

... ricordo il tepore della stanza, il sapore dei pasticcini, l'aroma del te, ricordo le due ragazze e la mia gioia (probabilmente avrò pure fatto dei pensieri non postabili... ma ora non lo ricordo  ;D)

ma venne il momento che dovetti lasciarle, il momento che dissi a loro che ero solo un militare che doveva rientrare in caserma (turno di guardia), ma loro mi accompagnarono lo stesso e ci si salutò con rammarico quel pomeriggio di un freddo inverno...



Le domeniche successive ripassai spesso davanti alla pasticceria, le cercavo dentro, cercavo quelle sensazioni di piacere che una semplice chiacchierata tra estranei a volte danno...

... non le vidi mai più, poi iniziarono le fughe domenicali e poi tutto passo


ma ecco se un giorno dovessi per disgrazia passare a Trento, non voglio in nessun modo rivederla quella pasticceria, non voglio perdere questo piccolo e innocente ricordo che tu Aspes mi hai regalato, che mi hai tirato fuori dai miei ricordi dimenticati....

... preferisco ricordare un tempo che non c'è più per poi riporlo nel grande archivio dei nostri ricordi e dimenticarlo fino alla prossima occasione.


Grazie Aspes (abbraccio)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

Grazie a te Toni .....

Per un po' l'ho pensata anch'io come te.
Ma poi ho incominciato a percepire che i ricordi, se sei nei luoghi e nei posti dai cui essi nascono, sono piu' vivi.

Se io sono da Sacco, e bevo la mia cioccolata, mi sembra di sentirle quelle voci, e quegli anni quasi quasi ritornano ...

Non lo so, forse e' una cosa mia, ma e' come se mi avvicinassi ancora di piu' al passato.

Io la porterei Paola in quella pasticceria a Trento .. pensaci Toni.
Siediti con Lei a bere un Te', e lasciati pervadere dai ricordi .... 

Non tenerli dentro ........
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

Citazione da: Aspes - 14 Dicembre 2007, 15:29:08 PM
Grazie a te Toni .....

Per un po' l'ho pensata anch'io come te.
Ma poi ho incominciato a percepire che i ricordi, se sei nei luoghi e nei posti dai cui essi nascono, sono piu' vivi.

Se io sono da Sacco, e bevo la mia cioccolata, mi sembra di sentirle quelle voci, e quegli anni quasi quasi ritornano ...

Non lo so, forse e' una cosa mia, ma e' come se mi avvicinassi ancora di piu' al passato.

Io la porterei Paola in quella pasticceria a Trento .. pensaci Toni.
Siediti con Lei a bere un Te', e lasciati pervadere dai ricordi .... 

Non tenerli dentro ........


i ricordi appena riesco li ho poi postati qui sul forum proprio per non tenerli dentro  ;)....

... ma sono dell'idea che non bisognerebbe mai ritornare sui luoghi che nel passato sono stati testimoni di ricordi belli o brutti della tua vita  >:(

Sono felice che tu riesca a riprovare le emozioni di quando eri ragazzino sedendoti da Sacco  (su), ma per me è proprio l'opposto, il ritornare in un luogo caro al mio passato non mi farebbe piacere, forse perchè ci vedrei quello che ero e mi vedrei quello che sono....


... penso che sia un rifiuto ad accettare il tempo che scorre, una sorta di difesa personale per non farti prendere dalla malinconia, ricordare avvenimenti passati a volte è piacevole, ma ritornare sul luogo in cui sono avvenuti quei ricordi (per me) non è la stessa cosa...


Appena posso ti posto l'esperienza che ho provato quest'anno con le mie vacanze dolomitiche.... l'idea di base era ripercorrere gli stessi luoghi che avevo visitato 18 anni fa con la mia Charleston sulle montagne del Trentino Alto Adige  (guid) ma poi è bastato passare per passo Coe (ci ho fatto le guardie a naja) per rendermi conto che era meglio ricordarlo come lo avevo lasciato 18 anni addietro.....

... è stata una brutta sensazione, il luogo era abbandonato e passare tra le camerate e i posti che ricordavo come fosse solo ieri....... è stato negativo  >:(

... ma leggerti rimane sempre una bella esperienza e sono io che ti devo ringraziare, perchè il (post) su Trento lo avevo completamente rimosso, ma quando ho letto della cioccolata calda come d'incanto è riaffiorato quel giorno di una fredda domenica invernale, dove per la prima volta mi sentivo un ragazzo libero invece di un militare obbligato a dire sempre di si.

(felice) (abbraccio)
W la vita

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Aspes

Citazione da: Watson - 17 Dicembre 2007, 17:02:39 PM
Citazione da: Aspes - 14 Dicembre 2007, 15:29:08 PM

, forse perchè ci vedrei quello che ero e mi vedrei quello che sono....


per rendermi conto che era meglio ricordarlo come lo avevo lasciato 18 anni addietro.....

... è stata una brutta sensazione, il luogo era abbandonato e passare tra le camerate e i posti che ricordavo come fosse solo ieri....... è stato negativo  >:(


Caro Toni,

sempre di piu' mi stupisco di come sono diverse la persone ....

Pero' la prima tua frase mi suona un po' strana ????
Oggi come ti vedi ? Mi sembra che vorresti essere come eri una volta, oppure che non ti trovi bene con il Toni che sei oggi ... o mi sbaglio ?

Io invece spesso ripasso davanti alla Caserma dove ho fatto il militare, a Vercelli.
Il mio Gruppo so che non c'e' piu', ma non so ..... il fatto che e' ancora li mi fa sempre sorridere ... pensa che piu' volte ci ho fatto passare anche mia moglie e mia figlia, dicendo : ecco, li e' dove ho fatto il militare, in quel parcheggio lasciavo la Giallina !!!

Tra un po' saro' come quelli di " For absent Friends " .......
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

Caro Aspes, non è che oggi mi vedo male, tante soddisfazioni me le sono prese, non rinnego il mio passato, se sono qui a chiacchierare con te è perchè mi fa piacere scambiare delle opinioni anche personali (ma non troppo) con amici bicilindrici che solo un anno addietro non pensavo esistessero...

... ma quando ero ragazzo, quando iniziavo a progettare il mio futuro, non era questo a cui volevo giungere, credevo che si potesse modificare il nostro futuro, credevo che con gli strumenti che abbiamo oggi rispetto ad un tempo, si potesse progettare un mondo dove vivere felici ed in pace....


.... invece mi rendo sempre più conto che oltre ad non essere stato d'aiuto per modificare questo nostro presente (20 anni fa era il mio futuro), mi rendo conto che la nostra società è più marcia di quella dei nostri padri (vecchio)

non abbiamo il duce, ma abbiamo dei padroni che sono peggio di lui, non ci rendiamo conto ma stiamo sprofondando sempre di più in una società fredda ed egoista, non mi meraviglierei se tra breve non scoppiase un'altra guerra mondiale.....


spero di esagerare, ma sono queste sensazioni che provo oggi che mi fanno sentire il mio passato tremendamente lontano e ritornare sui luoghi della tua adolescenza, mi renderebbe ancora più malinconico.



(nonso) forse sono tra quelli che vedono il bicchiere mezzo vuoto  (?) o è solo una malinconia latente che è parte del mio carattere.


Ciao Aspes, aspetta che prima o poi te lo posto il racconto su Passo Coe  (abbraccio) (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

Va bene Toni .....

aspetto il racconto ... ed anche la foto che ci ritrae fuori dal quel Ristorante ..

L'avrai mica cancellata ?
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

Citazione da: Aspes - 19 Dicembre 2007, 08:51:37 AM
Va bene Toni .....

aspetto il racconto ... ed anche la foto che ci ritrae fuori dal quel Ristorante ..

L'avrai mica cancellata ?

no mai e poi mai  >:( ci mancherebbe, bisogna solo che venga postata con il racconto adeguato (vecchio)...

... e deve essere simile ai tuoi, deve far capire che quella sera sui colli Albani con Roma ai nostri piedi e Paola che ci fotografava...... non c'erano solo tre forumisti, c'erano tre amici che non sapevano dell'esistenza degli altri  (su)

Buon Natale Aspes  (abbraccio)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

bubbo

Per ragioni di lavoro, sono stato un po lontano dal forum, ma questo post l'ho letto. Watson e Aspes anche io sono qui! ed aspetto la foto ed il racconto di Watson! comunque Aspes sai sempre toccare le corde giuste.

viveladeuche

Aspes, il tuo stile mi piace da matti!! Perché non scrivi qualcosa anche sul nostro blog? :)
(abbraccio)

Watson

Citazione da: viveladeuche - 20 Dicembre 2007, 12:54:53 PM
Aspes, il tuo stile mi piace da matti!! Perché non scrivi qualcosa anche sul nostro blog? :)
(abbraccio)

arte del vendere (vecchio), se scrivi il nostro caro blog e poi non ci metti il link.... chi credi che venga a curiosare poi  >:(

(abbraccio) amici
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

Citazione da: viveladeuche - 20 Dicembre 2007, 12:54:53 PM
Aspes, il tuo stile mi piace da matti!! Perché non scrivi qualcosa anche sul nostro blog? :)
(abbraccio)

Volentieri .. .dove Vice' ?
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

viveladeuche

Il link è di pubblico dominio, miiiii!!
Eccolo:

http://blog.libero.it/babbaluci2cv/

Iscrivetevi Numerosi, Iscrivetevi Numerosi! ;D ;D

viveladeuche

Citazione da: Aspes - 20 Dicembre 2007, 13:02:09 PM
Citazione da: viveladeuche - 20 Dicembre 2007, 12:54:53 PM
Aspes, il tuo stile mi piace da matti!! Perché non scrivi qualcosa anche sul nostro blog? :)
(abbraccio)

Volentieri .. .dove Vice' ?

Grazie Aspes!!! :D
Devi iscriverti alla community, così ti posso autorizzare a postare! :) :)

Metto un topic "Il baretto di Aspes" ;D

Watson

(vecchio) se non si istruisco questi giovani, per loro è tutto così scontato  (muoio)


P.S. non ricordavo più dove lo avevo visto il link  (nonso)  ;D  (abbraccio)  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

Citazione da: viveladeuche - 20 Dicembre 2007, 13:04:18 PM
Citazione da: Aspes - 20 Dicembre 2007, 13:02:09 PM
Citazione da: viveladeuche - 20 Dicembre 2007, 12:54:53 PM
Aspes, il tuo stile mi piace da matti!! Perché non scrivi qualcosa anche sul nostro blog? :)
(abbraccio)

Volentieri .. .dove Vice' ?

Grazie Aspes!!! :D
Devi iscriverti alla community, così ti posso autorizzare a postare! :) :)

Metto un topic "Il baretto di Aspes" ;D

Vice' .. penso di averlo fatto ... !!!!!
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

viveladeuche

 :D Adesso ti mando l'invito via messaggi personali di Libero. Appena accetti puoi scricere sul blog!

Ehm... Risulti femminuccia.. ;D puoi correggere il profilo da "modifica profilo".  (abbraccio)

Anita

Gironzolando sul forum ho trovato questo bel racconto, e non so perkè ma mi è venuto in mente il famoso racconto di Proust presente in "Alla ricerca del tempo perduto"quando narra di essersi ricordato della sua infanzia trascorsa dalla Zia a Cambrè, imbevendo in una tazza di thè una "madaleine";posseggo la sua opera, purtroppo ho avuto modo di leggere solo il primo volume, ma il suo al suo inteno ci sono tante e tante belle descrizioni,ka coinvolgono in pieno il lettore.
Aspes, proprio come i tuoi racconti, per me sei come un "Proust"italiano  (su)
YuppiYuppiYuppiIeaaaaaa!!! :DDD