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"Giorgio" il Watson closet

Aperto da Watson, 20 Giugno 2008, 12:47:37 PM

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Watson

Citazione da: Dany - 16 Luglio 2014, 17:38:52 PM
Sono stato in montagna in Carnia; Monte Coglians....si sono ammazzati per una montagna di pietrisco, Non c'era neanche la scusa che bisognava conquistare campi da coltivare.....

Io a Trento, e quando andai a passo Coe a fare le guardie, non sapevo che a pochi chilometri passava il confine del 1915...

... andai a vederlo molti anni dopo e ti assicuro che passare dentro quelle trincee fa un effetto davvero forte.


TaPum - Ardecore,Faraualla,Elena Ledda,Antonella Ruggiero,Peppe Voltarelli

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Durante quel giro vidi diversi luoghi teatro di quella guerra, ammetto che le fortificazioni furono l'unica opera che mi affascinò, a mio discapito posso dire che tutte le grandi costruzioni dell'uomo affascino, anche se furono usate per spargere orrore e terrore...

... ma la vista delle trincee fu diverso come fu tremendo visitare i sacrari militari e i piccoli cimiteri che costellano quelle zone, piccole aree silenziose contorniate da una natura splendida e da un senso di pace che però non inganna il visitatore rispettoso.




C'è un'altro cimitero che mi mise un'angoscia simile anche se i poveri corpi sotterrati non arrivavano da una tragedia così lontana nel tempo, anche se sempre provocata dal lato oscuro dell'uomo, quello di Longarone...


... nel 1976 un cantante australiano di origini scozzesi Eric Bogle visitando i vari cimiteri del nord della Francia si ispirò per questa canzone dedicata ad un soldato Willie McBride morto nel 1916 nel nord della Francia.


Eric Bogle - No man's land - (Green fields of france)

Beh, come hai fatto a fare, Privato Willie McBride,
Ti dispiace se mi siedo qui da tua tomba?
Mi riposerò per un po 'al caldo sole estivo,
Camminato tutto il giorno, Signore, e io sto quasi fatto.
Vedo dalla tua lapide che eri solo diciannove anni
Quando si è iscritto il glorioso caduto nel 1916,
Spero che tu morissi veloce e spero che tu morissi "clean",
Oppure, Willie McBride, è stato lento e osceno?

CORO:
Hanno battuto il tamburo lentamente, si suonano gli umili piffero?
Forse i fucili sparano sovra voi come hanno abbassato voi giù?
Forse i trombe cantare "The Last Post" in coro?
Hanno i tubi giocare il "Piani 1 O 'The Forest "?

E hai lasciato una moglie o una fidanzata dietro
In qualche cuore fedele è la memoria sancito?
E, anche se è morto nel 1916,
Per quel cuore leale siete per sempre diciannove anni?
O sei un estraneo, senza nemmeno un nome,
Sempre sancito dietro qualche vetro,
In una vecchia fotografia, strappati e strappati e macchiati,
E dissolvenza al giallo in una cornice di pelle marrone?

Beh, il sole splende su questi campi verdi di Francia;
Il vento caldo soffia dolcemente, il papaveri rossi danza.
Le trincee sono svaniti a lungo sotto l'aratro;
No gas e nessun filo spinato, niente pistole sparano adesso.
Ma qui in questo cimitero è ancora terra di nessuno;
Le innumerevoli croci bianche in stand testimone muto
Per cieca indifferenza dell'uomo verso i suoi simili.
E tutta una generazione che sono stati macellati e dannato.

E non posso fare a meno di chiedermi ora, Willie McBride,
Do a tutti coloro che si trovano qui sanno perché sono morti?
Lo credi davvero quando ti hanno detto "la causa?"
Lo credi davvero che questa guerra sarebbe finita guerre?
Beh, la sofferenza, il dolore, la gloria, la vergogna,
L'uccisione, i moribondi, era tutto fatto invano,
Per Willie McBride, è tutto accaduto di nuovo,
E ancora, e ancora, e ancora, e ancora.
W la vita

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Watson

E per finire le lettere, quante se ne spedirono tra i soldati al fronte e i propri cari a casa in trepida attesa di avere notizie dei loro figli, fidanzati, padri dentro quelle trincee...

Les Lettres Maxime Le Forestier 1975
W la vita

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Watson

La collina di Bapaume, nella Champagne (non si tratta qui della collina di Montmartre, come farebbe credere la prima strofa) è diventata, proprio grazie a questa canzone, un luogo della memoria e di commemorazione, la Douaumont dei pacifisti. La canzone fu in seguito percepita come un canto di rivolta e di ricordo, riprodotta in un grande numero di canzonieri, finché non si slegò dal tutto dai suoi autori divenendo una vera e propria canzone popolare.

chansons historiques de france 60 : La butte rouge 1923

LA COLLINA ROSSA

Su quella collina, non c'erano checche,
Né magnaccia, né bei "dandies".
Ah, era lontana dal Moulin de la Galette,
E da Parigi, che è il re di tutti i posti.

Quanto ne ha bevuto, di bel sangue, questa terra,
Sangue d'operaio e sangue di contadino,
Ché i banditi, che son causa delle guerre
Non muoion mai, si ammazzan solo gli innocenti.

Si chiama la Collina Rossa, il battesimo fu un mattino
Quando chi vi salì rotolò nel precipizio.
Oggi ci son delle vigne, ci cresce l'uva
E chi berrà di quel vino, berrà il sangue dei compagni.

Su quella collina non si faceva festa
Come a Montmartre, dove lo champagne scorre a fiumi.
Ma i poveracci che avevan lasciato dei bambini
Facevan sentire dei singhiozzi disperati.

Quante ne ha bevute, di lacrime, questa terra,
Lacrime d'operaio e lacrime di contadino,
Ché i banditi, che son causa delle guerre
Non piangono mai, perché sono dei tiranni.

Si chiama la Collina Rossa, il battesimo fu un mattino
Quando chi vi salì rotolò nel precipizio.
Oggi ci son delle vigne, ci cresce l'uva
E chi berrà di quel vino, berrà le lacrime dei compagni.

Su quella collina, si vendemmia di nuovo,
Vi si sentono grida e canzoni.
Ragazze e ragazzi, dolcemente, vi si scambiano
Parole d'amore che danno i brividi.

Possono immaginare, nei loro folli abbracci,
Che in quel posto, dove fanno l'amore
Ho sentito, la notte, salire dei lamenti
Ed ho visto dei ragazzi col cranio spezzato?

Si chiama la Collina Rossa, il battesimo fu un mattino
Quando chi vi salì rotolò nel precipizio.
Oggi ci son delle vigne, ci cresce l'uva
E io ci vedo delle croci con il nome dei compagni.
W la vita

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Watson

Di solito quando si ascolta un brano musicale i ricordi corrono al tempo in cui uno ascoltò per la prima volta, ma io questo non l'ho mai senito, però ugualmente sono tornato indietro nel tempo attirato dal ritmo della musica, dal calore delle voce e dal suono di quell'ansimare, quel battere le mani....


... siamo in classe, credo l'intervallo, sono assieme ai miei compagni e stò ascoltando cosa è accaduto a due di loro il sabato precedente

sono andati in centro e sono passati per una piazza vicino alla stazione, una piazza che non mi ha mai ispirato fiducia, e li sono satati avvicinati da dei ragazzi più grandi che con la minaccia gli hanno fatto consegnare gli orologi ed il portafogli

ed ora siamo li a discutere che dobbiamo fare qualcosa, che dobbiamo andare in gruppo in quella piazza, trovarli e dargli una lezione, dobbiamo vendicare i nostri compagni di classe


Non passa molto tempo, forse il sabato succesivo, sono in compagnia del mio amico e compagno di classe e stiamo facendo un giro per il quartiere, come si usava fare all'epoca, ricordo che eravamo anche noi in una piazza, davanti ad un cinema a vedere se lo spettacolo fosse di nostro gradimento, poi girato l'angolo ecco che un paio di ragazzi più grandi di noi ci fermano...

... due sul mio amico, uno su di me, non so cosa mi chiede, il suo modo di fare è arrogante e per nulla amichevole ed io vado con la mente a quanto successo ai miei compagni di scuola, e capisco che ora tocca a noi essere rapinati, tocca a noi dover raccontare quanto ci è successo, a chiedere l'aiuto e la solidarietà del gruppo,

tocco con la mano  il mio orologio e in un attimo capisco che ho una sola cosa da fare, lo percepisco in un secondo, gli do uno spintone e scappo

(cane)

ricordo che ho corso fino a casa senza più girarmi indietro, ho corso verso la salvezza dimenticandomi del mio amico, ho corso con più fiato avessi in corpo, ho corso e sono scappato perchè era la sola occasione che avessi per salvarmi


e questo ricordo che questo brano ha recuperato dei meandri della mia mente.

Nina Simone - Sinnerman full lenght

All on that day
Oh yeah
Oh I run to the river
It was boilin I run to the sea
It was boilin I run to the sea
It was boilin all on that day
So I ran to the lord
I said lord hide me
Please hide me
Please help me
All on that day
W la vita

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Watson

E' buffo vedere come si è evoluta la nostra cara vecchia europa nell'ultimo millenio...

... e chissà quali altri stravolgimenti subirà (vecchio)

P.S. suggerisco di concentrarvi su alcune aree e rivederlo più volte, altrimenti non ci capirete nulla  (stupid)

Watch as 1000 years of European borders change timelapse map
W la vita

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Watson

Quando ero bambino il mondo mi sembrava bellissimo, vedevo solo quello che c'era attorno a me e le notizie dei telegiornali non mi giungevano, non le percepivo, eppure il mondo non era perfetto, c'erano guerre, crisi, ricatti nucleari e credo che la fine dle mondo non sia mai stata così vicino...

... ma io ero bambino e queste cose non le vedevo.

Gianni Morandi - Al bar si muore
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Watson

Peter Handke è uno che sa far di tutto, ma per questa storia interessa il suo essere scrittore (post), mato in Austria (nota bene il paese di nascita) nel 1942, ha scritto diverse cose, ed è stato d'ispirazione per alcuni film del regista tedesco Win Wenders, tra le sue poesie c'è questa:

Elogio dell'infanzia

Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente
e questa pozzanghera il mare.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un'anima
e tutte le anime erano un tutt'uno.

Quando il bambino era bambino
non aveva opinioni su nulla,
non aveva abitudini,
sedeva spesso con le gambe incrociate,
e di colpo si metteva a correre,
aveva un vortice tra i capelli
e non faceva facce da fotografo.

Quando il bambino era bambino,
era l'epoca di queste domande:
perché io sono io, e perché non sei tu?
perché sono qui, e perché non sono lì?
quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
la vita sotto il sole è forse solo un sogno?
non è solo l'apparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
c'è veramente il male e gente veramente cattiva?
come può essere che io, che sono io,
non c'ero prima di diventare,
e che, una volta, io, che sono io,
non sarò più quello che sono?

Quando il bambino era bambino,
si strozzava con gli spinaci, i piselli, il riso al latte,
e con il cavolfiore bollito,
e adesso mangia tutto questo, e non solo per necessità.

Quando il bambino era bambino,
una volta si svegliò in un letto sconosciuto,
e adesso questo gli succede sempre.
Molte persone gli sembravano belle,
e adesso questo gli succede solo in qualche raro caso di fortuna.

Si immaginava chiaramente il Paradiso,
e adesso riesce appena a sospettarlo,
non riusciva a immaginarsi il nulla,
e oggi trema alla sua idea.

Quando il bambino era bambino,
giocava con entusiasmo,
e, adesso, è tutto immerso nella cosa come allora,
soltanto quando questa cosa è il suo lavoro.

Quando il bambino era bambino,
per nutrirsi gli bastavano pane e mela,
ed è ancora così.

Quando il bambino era bambino,
le bacche gli cadevano in mano come solo le bacche sanno cadere,
ed è ancora così,
le noci fresche gli raspavano la lingua,
ed è ancora così,
a ogni monte,
sentiva nostalgia per una montagna ancora più alta,
e in ogni città,
sentiva nostalgia per una città ancora più grande,
ed è ancora così,
sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico,
com'è ancora oggi,
aveva timore davanti a ogni estraneo,
e continua ad averlo,
aspettava la prima neve,
e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino,
lanciava contro l'albero un bastone come fosse una lancia,
che ancora continua a vibrare.

Il cielo sopra Berlino - Wim Wenders 1987 - Quando il bambino era bambino

W la vita

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Watson

28 luglio 1014

l'impero Austro-ungarico dichiara la guerra alla Serbia, inizia ufficialmente la prima guerra mondiale (Grande Guerra)



Green On Red - Black River
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Watson

Ieri era una serata speciale, non che fosse bella o magica, era solamente la sera che precede l'ultimo viaggio di Ottavio....

... dal mio balcone si vede il luogo terreno in cui questo viaggio si concludera (l'altro luogo quello dello spirito credo di non riuscirlo ancora a vederlo), ieri quelle luci avevano un aspetto diverso, pensavo a cosa potesse pensare lei a quanta distanza ci fosse in quella visione al giorno che entrai in quella casa e li conobbi...


... sono egoista, lo so, ma preferirei non conoscere nessuno così almeno non dovrei soffrire per situazioni di questo genre, in fin dei conti mica uno può prendersi carico di tutto quello che succede nel mondo, una protezione il nostro corpo se la da, il cervello è un'organo efficente e sa come combattere certe informazioni, sa come difendersi e la natura che glielo impone.


Ieri sera guardavo fuori dal mio balcone e cercavo di vedere solo delle luci e di non pensare a nulla, di credere che siamo solo di passaggio e che la nostra meta è più luminosa di questa...

... non c'erano le stelle, ma la serata era speciale, tranquilla serena e silenziosa ed io pensavo a come sarà quella che riguarderà me, spero simile, ma non potrò scoprirlo.

Buona giornata e scusate l'uso improprio del forum  (felice)

Eugenio Finardi - Extraterrestre


Antonio (Watson) bicilindrico a volte  (guid)


Citazione da: Watson - 03 Giugno 2014, 17:09:38 PM
Questo non è un racconto bicilindrico anche se lui un tempo una derivata credo l'abbia posseduta....

... non posso dire che lo conosca, anzi per essere onesti l'ho visto due sole volte, ma sapete che ci sono persone che si rendono simpatiche anche solo guardandole, e lui credo sia una persona davvero speciale.

Parlavo con un amico e mi raccontava del suo passato, del suo presente, del suo futuro (che non ci sarà più), ma sono quelle cose che ascolti e cerchi non memorizzare, speri sempre che non debbano succedere, speri che non succedano a te....


... poi l'altro giorno ho avuto la conferma, una tragica conferma, una di quelle notizie che non vorresti mai sentire anche se sai che ormai molti ci cascano e ne sono vittima, una malattia che non perdona, che non lascia più speranze.


Me la riferito Paola, lui non lo sa, la moglie non sa come dirglielo, ma non gli rimane più molto da vivere, è terribile conoscere la propia data, cosa faresti in quel caso, cosa penseresti, ma ancor più orribile e doverlo nascondere per il proprio bene, credo che sia tremendo.



Non volevo scrivere nulla, spero che nessuno legga queste righe, la vita è bella ed il futuro è luminoso ed infinito e poi dobbiamo ancora azzuffarci con qualcun'altro qui sul forum, neh  ;)


Asaf Avidan - Reckoning Song (Symphonic)

One day baby, we'll be old
Oh baby, we'll be old
And think about the stories that we could have told


recita così il ritornello di questa canzone uscita nel 2012 e diventata un successo internazionale con il remix, ma la versione originale, quella con il pianoforte io la trovo più bella, le parole sono banali, ma è il ritornello che mi ha colpito e che ho voluto porre alla vostra attenzione

Un giorno ragazzo, saremo vecchi, oh ragazzo, saremo vecchi e penseremo alle storie che avremmo potuto dire

ma che io non potrò mai ascoltare.
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Ludo

 (nonso).........................................................
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Watson

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Watson

Al termine del conflitto ci furono moltissimi soldati che non vennero riconosciuti da nessuno e quindi seppelliti senza poterne mettere il nome sulla lapide, molte madri e mogli non poterono piangere sulle loro tombe, non so come venne l'idea, su wiki c'è scritto che l'iniziativa avvenne nella vicina Francia e si utilizzò nientepopòmeno che l'Arco di trionfo di Parigi per onorare tutti questi caduti senza più nome, questi militi ignoti che avevano perso la vita per la patria...


curiosa foto di reduci per commemorare anche i cavalli morti in battaglia

Claudio Lolli - Al milite ignoto

Così oggi sei il milite ignoto, morto in guerra nessuno sa come, dopo averci lasciato la pelle, c'hai rimesso per sempre anche il nome.

Ma non sarai certo ignoto ai compagni, che con te avran lavorato, non sarai certo ignoto alla donna, che ti avrà ogni notte aspettato.

Non sarai certo ignoto agli amici, che ti avran dedicato le sere, nel ricordo dei tempi felici in cui potevano offrirti da bere.

Come sei invece ignoto a quelli, per cui tutto ciò è stato un affare, che cantando siam tutti fratelli, ti ricordano intorno a un'altare.

Come sei certo ignoto alle mani, di quel vivo illustre da bene, che verrà a sputare domani, altri fiori sulle tue catene.
W la vita

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Watson

Dopo la Francia anche l'Italia celebrò questa forma di onoranza ai caduti senza nome scegliendo il suo milite ignoto, questo avvenne ad Aquilea in provincia di Udine, nell'ottobre del '21  dove vennero imbastite 11 salme da cui scegliere quella da portare a Roma, una madre venne portata dinnanzi per la scelta e si dice che cadde davanti ad una urlando il nome del figlio perso ....

... venne all'estito un treno per il trasporto della salma fino a Roma e durante il viaggio ad ogni stazione centinaia e centinaia di italiani si fermaro a salutare (rendere onore) il convoglio che percorse il lungo itinerario a bassa velocità (fonti wiki).

arrivati a Roma venne trasportata su un affusto di cannone ed inserita all'interno di quell'enorme monumento che è il Vittoriano (o Altare della Patria) costruito inizialmente in memoria di Vittorio Emanuele II, era il 4 novembre , 3 anni dopo la firma dell'armistizio con l'ex impero austro-ungarico.



Milite ignoto

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Dany

Citazionel'iniziativa avvenne nella vicina Francia

Più che un'iniziativa, fu una esigenza inevitabile: sui campi di battaglia della Somme, delle ardenne e delle zone vicino a Ypres si combatterono battaglie per anni, il fronte andava avanti e indietro e per 4 anni si sono susseguiti i bombardamenti.
Recuperare i corpi dei defunti dopo le battaglie era spesso impossibile e poi il fronte si spostava, c'erano altri bombardamenti.....dal 1919 cominciò il pietoso lavoro di recuperare le salme, talvolta c'era una salma con qualche documento che ne permetteva l'identificazione, talvolta una salma senza niente che ne permettesse l'identificazione se non brandelli di una divisa che appena permettevano di capire di che fazione era il soldato. Molto spesso si trovavano solo resti umani.
Nei cimiteri di querra della zona c'è sempre un ossario, in cui sono stati riposti i resti umani, moltissime tombe senza nome  (non mi ricordo il nome di un cimitero che abbiamo visitato questa primavera: c'è un'interminabile fila di lapidi con l'iscrizione "Un soldato della Grande Guerra") e pochissime tombe con un nome.
Sometimes you're the windshield, sometimes you're the bug
(certe volte sei il parabrezza, certe volte sei il moscerino)
Mark Knopfler

Watson

Citazione da: Dany - 20 Agosto 2014, 16:58:43 PM
Nei cimiteri di querra della zona c'è sempre un ossario, in cui sono stati riposti i resti umani, moltissime tombe senza nome  (non mi ricordo il nome di un cimitero che abbiamo visitato questa primavera: c'è un'interminabile fila di lapidi con l'iscrizione "Un soldato della Grande Guerra") e pochissime tombe con un nome.

Si in ogni cimitero c'erano delle tombe senza nome, anche qui, credo che in una situazione come quella fosse impossibile recuperare i morti e dargli degna sepoltura e poi conosciamo tutti gli orrori che causa una guerra.....

.... credo solo che le autorità nazionali abbiano avuto la necessità di creare un luogo in cui poter manifestare il loro cordoglio o meglio indirizzare la probabile propaganda politica verso un punto ben preciso ed univoco.

Se in Francia i resti di un soldato ignoto vennero inseriti all'interno dell'Arco di Trionfo, in Italia fu scelto il Vittoriano, un luogo monumentale e ben visibile, dove celebrare gli anniversari e indirizzare l'eventuale odio della gente verso qualche altra potenza straniera...

... è impressionante vedere nelle immagini d'epoca come la gente si faceva coinvolgere, folle oceaniche che in tempi recenti ricordo solo per la visita del Papa o per qualche finale mondiale....


Nel sito dell'Esercito italiano trovo queste note relative alla motivazione per cui venne concessa la medaglia d'oro a questo soldato

"Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria."

ci sarebbero tante considerazioni da fare, ma lascio che rispondano i testi di un cantautore tra i miei preferiti

Edoardo Bennato - Viva La Guerra

Sei un soldato e difendi la libertà
e quelli contro sono cattivi
di loro non aver pietà!....

E se per caso tu morissi non devi temere
perché ti faremo, un bel monumento
che tutti quanti potranno vedere!....

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Watson

Diversi anni addietro riuscii a realizzare un piccolo sogno, quello di ritornare nei luoghi che avevo vissuto durante la naja e di farlo con la mia Charleston (come lo feci all'epoca)  (guid)

Questa volta però visitai posti che non avevo mai visto, luoghi in cui la Grande guerra vi fece capolinea 100 anni addietro...

... visitai forti in rovina, trincee, cimiteri e sacrari militari ed in ognuno di essi percepii un poco di quello che che era rinchiuso in essi, o almeno credetti di sentire.


Se le rovine dei forti mi attraggono e mi affascinano, diversamente nei cimiteri militari rimango più colpito, vedere tutte quelle croci in fila ordinate a disegnare il paesaggio mi rende più partecipe del dramma che gli umini compirono e compiono tutt'ora in nome di ideali a volte discutibili.

Visitare un cimitero è sempre traumatico, leggere i nomi e vedere i volti di chi vi soggiorna non lascia indifferenti, se poi alcuni di quei volti sono di persone care......

(piango)

.... viceversa il sacrario militare mi ha dato un'impressione diversa, un distacco dai fatti e un'attenzione più "turistica", anche se questo termine è da usare con cuutela, ma vedere queste strutture architettoniche imponeti, rende la visita forse più distaccata.


Però è al suo interno che percepisci il dolore che queste strutture si portano appresso, non ci sono foto ma vedi tante date tutte uguali, cambiano di pochi anni, ma sono tutte molto vicine e capisci lentamente l'entità della tragedia....





Tim Buckley - Once I Was

Una volta ero un soldato
E ho lottato su sabbie straniere per voi
Una volta ero un cacciatore
E ho portato a casa carne fresca per voi
Una volta ero un amante
E cercato dietro gli occhi si
E presto ci sarà un altro
Per dirti che era solo una bugia

E a volte mi chiedo
Solo per un po'
Ti ricorderai di me


E se avete dimenticato
Tutti i nostri rifiuti i sogni
Mi ritrovo a cercare
Attraverso le ceneri del nostro rovine
Per i giorni quando ci sorrise
E le ore che correva selvatiche
Con la magia dei nostri occhi
E il silenzio delle nostre parole

E a volte mi chiedo
Solo per un po'
Ti ricorderai di me
W la vita

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Watson

Diversi anni dopo la fine della guerra, in diverse città vennero creati dei giardini in memoria dei caduti, a tutti venne dato il nome di "Parco della Rimembranza".

Qui a Torino venne istituito sull'altura più elevata della collina torinese, in corrispondenza del colle della Maddalena (da non confondersi con quello più noto nella provincia Granda), occupando una vasta area di 442.000 mq e realizzando un memoriale in cui sono ricordati quasi 5.000 caduti ognuno accanto ad un albero (almeno inizialmente) disposti lungo dei vialetti che portano il nome dei luoghi simbolo di quella guerra.


Il parco è stato poi ampliato, ma la parte storica è organizzata come un grande arboreto in cui dimorano oltre 400 differenti specie e varietà di alberi, sistemati secondo la classificazione botanica o l'area di provenienza.




Il parco venne inaugurato il 25 settembre 1925, tre anni dopo il senatore Agnelli donava alla città un'enorme statua di bronzo per commemorare i 10 anni dalla fine della guerra, facendola posizionare sulla cima del parco a 715 metri s.l.m.


La Vittoria alata è alta 26,50 metri e regge una fiaccola al cui interno è posto un faro che di notte è visibile a grande distanza nella pianura torinese




Georges Brassens - La guerre de 14-18.
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Watson

Alcune foto del Parco della Rimembranza

I vialetti con i paletti dei caduti piantati davanti agli alberi, in origine erano 4787, da questa foto si vede come molti di loro non ci siano più dopo quasi 100 anni  (nonso)






fissati su ogni paletto ci sono delle traghette in cui sono indicati il nome e cognome, grado e data di morte di ogni caduto, un tempo avevano pure messo un fiore di plastica ad ogni caduto che con il passare degli anni è andato perduto...


non so in quanti se ne accorgano di queste targhette, tempo addietro i volontari degli alpini provvidero a rimetterle a posto, molte sono state ripulite e alcune rifatte, ma poi con la crisi e con la mancanza di denaro lentamente tutto tende ad essere "abbandonato" anche perchè rispetto al passato il parco è sempre meno visitato (eppure d'estate si prende un bel po di fresco) come si nota dall'apprezzamento di un personaggio noto qui sul forum...





il sistema di viali, piazze e salite si sviluppa per circa 12 chilometri, ogni sentiero ha un nome che riporta ai luoghi della prima guerra mondiale, viale Piave, viale Pasubio, piazzale Timavo, salita Quota 144, viale Doberdò



ed inoltre c'è una serie di percorsi studiati in cui uno può compiere la sua passeggiata seguendo i colori segnalti su dei picchetti (un po' come in montagna ci sono i sentieri), c'era pure uno per non vedenti contanto di pannelli con scritte in brail che spiegano le varie tipologie di piante.




Enrico Ruggeri - lettera dal fronte (Ta-pum).avi
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Ludo

C'è anche un bel tracciato da downhiil ......... ;D
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Watson

Citazione da: Ludo - 28 Agosto 2014, 17:19:48 PM
C'è anche un bel tracciato da downhiil ......... ;D

dowCOSA (??)

;D il parco èstato ampliato ed ora è uno dei più grandi della città, però ti ricordo e ricordo a chi volesse visitarlo che nella parte più vecchia, quella della rimembranza è vietato l'ingresso alle bici (police1), anche se molti non lo sanno o fanno finta di nulla  (nonso)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Ludo

Citazione da: Watson - 28 Agosto 2014, 17:30:26 PM
Citazione da: Ludo - 28 Agosto 2014, 17:19:48 PM
C'è anche un bel tracciato da downhiil ......... ;D

dowCOSA (??)

;D il parco èstato ampliato ed ora è uno dei più grandi della città, però ti ricordo e ricordo a chi volesse visitarlo che nella parte più vecchia, quella della rimembranza è vietato l'ingresso alle bici (police1), anche se molti non lo sanno o fanno finta di nulla  (nonso)

Arrivando su da Torino, prima della gelateria, a dx parte un bel percorso che scende fino a Moncalieri ;D
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Watson

ahhhh, ma quella zona non è più parco .... ora capisco perchè c'erano un sacco di cicliscti che salivano arrancando con delle bici da mountan-bike (o come si chiamano) (stupid)

W la vita

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Watson

Un ricordo, niente più, un momento del passato che torna a farmi sorridere, piangere, riflettere....



Improved Sound Limited - Nine Feet Over The Tarmac

nel corso del tempo


W la vita

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Watson

Capodanno 1991,
ma potrebbe essere il 1992,
siamo a casa di amici è la prima volta che lo passiamo in questo modo,
Paola non stà bene ma non si poteva rinunciare,
la serata è piacevole,
conosciamo solo la padrona di casa,
ma non ci sentiamo a disagio,
c'è anche lui il marito,
ma non disturba,
lui non disturbava mai,
la serata finisce ci salutiamo,
magari il prossimo anno,
non ci sarà una prossima volta,
cambio lavoro,
cambio amici,
ogni tanto li rivedo,
ma poi ognuno prende la sua strada e loro entrano nei miei ricordi....


Ieri, squilla il telefono "pronto", Antonio si sono io, dimmi, si certo che mi ricordo cosa è successo NO, è mancato Angelo, è difficile fare questa telefonata, avvisa tu i colleghi che sono con te, ciao

Angelo, certo che mi ricordo di lui, ma non ho immagini nei mei ricordi, solo quella sensazione che era un bravo ragazzo,
era simpatico,
era tranquillo,
era accomodante,
era..... non ricordo più la sua immagine,
non ricordo più nulla, solo che era e che ora non è più......


.... stasera andrò al rosario a cercare di ricordare un passato che non tornerà mai più.

R.E.M. - Losing My Religion (Video)
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Watson

12 settembre

ricordo quella data o meglio ricordo quell'atmosfera, era una sera di fine estate stavo cercando le foto di un raduno a cui avevo partecipato, quando scopro che ci sono diversi appassionati di bicilindriche che si scambiano opinioni, battute, informazioni su una piattaforma virtuale a me sconosciuta

ricordo che inizia a leggere, a sbirciare, a vedere se riuscivo a trovare il modo per interagire, all'epoca le mie conocenze bicilindriche erano limitate, frequentavo da poco i raduni e conoscevo poche persone, tutto grazie al mio cane...

... e poi arrivò il forum, e la possibilità di conoscere superando la mia gigatesca timidezza che molto limitava questi contatti.


Ricordo che la sera dopo il lavoro leggevo il forum e cercavo di riconoscere nei nickname le persone viste nei raduni, poi una sera finito di cenare da mia madre, mi siedo davanti al pc e faccio vedere il forum alla Paola e insieme cerchiamo lo spirito per iniziare, il nome da scegliere per l'iscrizione, la foto dell'avatar e le parole da dire per interagire con voi, perchè almeno all'inizio io i post li scrivevo prima e poi li postavo (all'inizio)


ed il giorno arrivò, ma non lo feci da casa, non so perchè, ricordo che ero in ufficio e prima che finisse la pausa pranzo aprii il forum e compilai l'iscrizione, inserendo diligentemente tutti i dati richiesti....


... era il 12 settenbre di un lontano 2006, cinque giorni dopo trovavo il coraggio di postare il mio prima post, questa volta da casa con grande emozione e soddisfazione quando lessi in seguito le risposte dei forumisti e che forumisti  (appl)


Di tempo ne è passato, molti forumisti si sono persi, alcune persone se ne sono andate, io sono cambiato, ma quel ricordo è riafforato nel leggere un racconto del grande Aspes, che non so perchè mi ha fatto ricordare qualcosa di quel fantastico 2006.


Da "i passi" di Aspes

Gli occhi correvano a scrutare la folla che riempiva quella piazza,
sapendo che da qualche parte ci dovevano essere, che dovevano per forza essere li'.

Scrutavo rimanendo in lontananza, perche' volevo vederli
come erano.

E li vidi, da lontano.

Il sole li circondava.

Qualcosa li univa, qualcosa di forte, di speciale, di miracoloso.

Non riuscivo nemmeno a capire se quella luce che li circondava fosse davvero luce, o se fosse qualcosa che emanava da loro stessi,  che li rendeva belli, perfetti.

Solo dopo un po' mi avvicinai, e la loro unione in quel momento si sciolse, per trasformarsi in un abbraccio, lungo, sincero.



Johnny Cash and Rosanne Cash - September When It Comes

Ho intenzione di strisciare fuori da queste mura, chiudere gli occhi e vedere e cadere il cuore e le braccia di quelli che sperano in me
Non riesco a muovere una montagna ora
Non posso più correre
Non posso essere chi ero allora, in un certo senso non sono mai stato

When the shadows lengthen
And burn away the past
They will fly me like an angel to
A place where I can rest
When this begins I'll let you in
September when it comes
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Stamattina per radio ho sentito questa canzone, mi ha incuriosito il fatto che alcune strofe erano in italiano (ho poi scoperto che è spagnolo) ed una volta arrivato in ufficio ho cercato il testo del brano.

E' una canzone di Christy Moore, del 1984 e parla dei volontari irlandesi che combatterono in Spagna nella guerra civile contro i nazionalisti di Franco, durante quel periodo 1936-39 che anticipò il secondo conflitto mondiale.


Mentre leggevo queste notizie storiche pensavo a quei giovani che si precipitarono in quel paese per combattere degli ideali contrapposti tra di loro, ci fu un vincitore e sappiamo come andò a finire, ma entrambi gli schieramenti di volontari combattevano credendo che fosse la cosa giusta da fare, giovani vite sacrificate per degli ideali....


... e mi chiedevo ma mica anche oggi stà succedendo nuovamente in altri luoghi e noi ancora non c'è ne accorgiamo e se la storia si ripete siamo anche noi alla vigilia di qualcosa di tetro e spaventoso illudendoci che la calma e la pace rimarrà per sempre nelle nostre case.




Viva La Quinte Brigada
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Watson

Citazione da: Ludo - 18 Aprile 2015, 19:19:05 PM

Sapete! mi manca questo Signore, mi manca il suo burbero modo di porsi, mi manca l'emozione del nostro incontro.....oggi mentre l'invosibboli era qui mi è passato come un lampo, me lo son visto con il bicchiere in mano a Capo Gallo.........mannaggia alle distanze ed alle varie situazioni....... (muro)


Io c'ero quella sera, tu ti eri ritirato forse la stanchezza o l'emozione di trovarti finalmente li insieme ai siciliani, davanti a Mimmo di cui tanto temevi l'incontro o forse erano solo i doveri coniugali ad averti allontanato....

.... ricordo che eravamo rimasti solo in tre, io, Mimmo e orangetenere, ricordo pure che si parlava di politica e loro avevano visioni contrapposte, io mi limitavo ad ascoltare, ma cercavo nello stesso tempo di assaporare quella discussione, quell'atmosfera notturna, quell'essere nuovamente libero da convenzioni, obblighi ed abitudini ormai consolidate che non ti permettono più di essere te stesso....



.... io c'ero quella sera e con me c'erano due persone che avevo iniziato a conoscere veramente, dopo mesi di forum, di discussioni, di incompressioni e di amicizia, li avevo davanti anche se la mia concentrazione si focalizzava più su di uno dei due, quello che oggi mi manca maggiormente.


Non ho mai commentato quel raduno, se vai sul 3D di quel 4 raduno siciliano non troverai nessun mio commento dopo l'evento, prima si, ci sono i miei dubbi le mie paure, i miei tentennamenti, ma dopo nulla, come se non ci fossi mai stato......


.... ricordo come fosse ieri l'ultimo giorno di naja, la sera del passaggio della stecca, sembrava che quella sera non dovesse essere autorizzata, disposizione del colonello della caserma, ma noi la volevamo, noi dovevamo averla quella sera era un nostro diritto dopo un anno regalato allo stato, e ci fu

ci fu il silenzio fuori ordinanza
ci fu il passaggio della stecca a quelli dell'ottavo scaglione
ci furono gli occhi rossi e la perdita della voce, per quanto avevamo urlato

ma ricordo pure che ci fu una breve e toccante ultima chiacchierata con un commilitone dell'ottava che gia si trovava in branda, non ricordo cosa ci dicemmo, ricordo solo che quello era l'ultima nostra discussione e poi ognuno avrebbe preso strade diverse e mai più ci saremmo rivisti.....


... ecco cosa fu Capo Gallo e quella fresca sera all'ombra di quella montagna, un'ultima discussione con una persona eccezionale che il forum mi aveva aiutato a conoscere ed a frequentare scambiandoci impressioni, opinioni, emozioni e anche bastonature (virtuali, ma sempre dolorose), e che la vita ci avrebbe allontanato ognuno per la sua strada.


In realtà e solo da quest'anno che Mimmo ha smesso di postare, in realtà l'anno seguente lo rividi al raduno successivo a Cefalù,  in realta sono andato pure a trovarlo a casa sua solo due anni addietro, ma quella sera per me fu come la sera che io mi congedai e quella discussione accesa tra Mimmo ed Angelo fu l'ultimo vero ricordo che mi porto dietro di quella persona.


La vita è bella se riesci a godere di tutte le piccole esperienza che essa ti porta a vivere, di ognuna ci portiamo dietro i ricordi belli o brutti, delle persone un'immagine e se siamo fortunati il suono della loro voce, ma poi ognuno per la sua strada ed i ricordi nel cassetto della memoria.



A me quella foto mi è piaciuta e non era una foto inutile, Pippo aveva visto giusto a fartela fare ed è quella la mia unica risposta a quell'avventura che non ho mai voluto commentare......




... fino ad ora.



BUONA STRADA MIMMO  (guid)
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Watson

1944, 22 gennaio ad Anzio e nelle spiagge vicine sbarcano le truppe alleate con l'intenzione di saltare la linea Gustav e giungere prima a Roma

alcuni errori di valutazione, il fatto che il territorio è pianeggiante e non offre ripari, maggior facilità di rifornimeti per le truppe tedesche, questo ed altro fa si che l'operazione si protrae per diversi mesi fino alla vittoria e l'entrata in Roma il 5 giugno 1944

1 giorno prima del D-DAY  (sorpreso)


Nel conflitto cadono oltre 30.000 soldati americani e 12.000 inglesi, contro i 25.000 tedeschi, ma l'avanzata verso la liberazione dell'Italia non si fermerà più anche se si deve aspettare il 25 aprile del 1945.



Uno di questi 12.000 soldati morti è il sottotenente nella compagnia Z dell'VIII Battaglione dei Royal Fusiliers, un certo Eric Fletcher Waters, che insieme ai suoi compagni dovrà tentare una disperata difesa di una postazione indifendibile, fino alla fine....

.... cinicamente si potrebbe dire che erano persone sacrificabili  >:(



Muore così a soli 29 anni, lasciando una moglie e due figli di cui uno di soli 5 mesi.....


... che 39 anni dopo scriverà un brano sui fatti accaduti al suo papà mai conosciuto, questi non è altro che Roger Waters dei Pink Floyd.




When The Tigers Broke Free


Quando si scatenarono le tigri

Accadde poco prima dell'alba
una miserabile mattina del nero 1944
quando al comandante della prima linea
fu detto di tener duro
mentre chiedeva di far ritirare i suoi uomini
E i generali resero grazie
che altre truppe trattenessero
i carri armati nemici per un breve tempo
E la testa di ponte di Anzio
fu difesa al prezzo
di poche centinaia di vite ordinarie.

E il buon vecchio Re Giorgio
mandò un biglietto a mia madre
quando seppe che mio padre se n'era andato
mi ricordo che aveva l'aspetto
di un rotolo di pergamena
con foglia d'oro e tutto il resto.
E lo trovai un giorno
ben nascosto in fondo a un cassetto di vecchie fotografie
e i miei occhi ancora si inumidiscono
nel ricordare che Sua Maestà firmò personalmente
col suo timbro di gomma.

Tutt'intorno era scuro
e il terreno era gelato
quando si scatenarono i Tigre
e della Compagnia "C" dei Fucilieri Reali
non sopravvisse nessuno.
Furono tutti lasciati indietro,
perlopiù morti, gli altri morenti.
Fu così che l'Alto Comando
mi portò via papà.
W la vita

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