Calendario

[m.real]

 

[m.real]

 

[Paolon]

https://youtu.be/CsPaHpgAfpk

[Skassamakkinen]

https://youtu.be/ANnTA4_cxGQ

In effetti, se l estate arriva abbastanza in fretta, non credo che ci dispiaccia...

[COIO3]

ozzakeke fratello    ma tu insisti con renato, allora sei un sorcino  e non saresti il solo mi ricordo di un irascibile maremmano (non la razza canina) anche lui attingeva spesso alla discografia del sunnominato 

Zero

[claudyane6]

stasera in tv c'è CAVALLI DI BATTAGLIA, ospite Claudio Baglioni, mi è venuta in mente questa

[m.real]

[m.real]

 

[Skassamakkinen]

Ai tempi andati e ai tempi appena arrivati!

https://youtu.be/REHLFCR4y0I

Saluti dalla Premiata Ditta Gigio & Bagigio!

[10nico]

SALUTE E SALUTI A VOI!   

[COIO3]

stormi d'uccelli  uceletti per meglio dire piccoli che potrei stringerne una coppia in pugno senza soffocarli

si guardano bene dall'avvicinarsi a me, rimangono a non meno di dieci metri, e saltellano e becchettano e si sfondano la panza di tutto ció che taglio, strappo, calpesto e abbatto sembra che s'ingozzino del nulla niente che io riesca a vedere.

farebbero tenerezza, se non s'affollassero sui rami come avvoltoi, nell'attesa che gli procuri del cibo, lavora bastardº, sembrano dire, e poi levati dai conigli 

e io lavoro, e poi mi levo di mezzo, e se ho prodotto qualcosa non so neanche cos'é nel mondo degli uccelli sono il classico lavoratore dipendente 

musica che fischietta 


Laura Pergolizzi

[COIO3]

pochi giorni a san francesco e potrebbe essere l'ultimo mare della stagione.

rivolgo il fianco umido al sole residuo e la vedo giocare agli indiani, come salutasse il militare di grado superiore alla parata, la spiaggia é deserta ma il mio é un viso conosciuto, si convince e scende sulla rena, si denuda e si espone perpendicolarmente al sole del pomeriggio.

il sole modesto d'autunno accarezza la pelle, la dura battigia tonifica le cosce, la vedo alzarsi decisa e alla mia altezza offre poche frasi di circostanza.

si, confermo, é la brezza di scirocco che vetrifica la superfice marina, é proprio bello da vedersi, e osservo il triangolo e il tondo del ventre, senza malizia, come fosse il fumetto dell'ape e del fuco.

poche parole, quelle che mi vengono in mente, poca cosa, praticamente un garbato congedo. sorride e s'incammina.

mi piacciono le femminucce, lo pensavo stamane prima dell'alba, mi piacciono prima.

prima, quando pensano che forse non sei pericoloso e forse anche rassicurante, forse vi piacciono le stesse cose, sei moderatamente malizioso e verbalmente povero e forse anche impacciato, proprio per questo forse anche interessante, forse lavorandoci su, un poco alla volta.

prima che comincino a pensare che forse non caveranno mai niente di buono da te, che forse sarebbero arrivate lontano senza sta palla al piede, che forse si sono buttate via per nulla, per te.


musica che fischietta 

Alok

[10nico]

Oh mamma! Oh Mimmo!    

Ma non avrei mai pensato che quella bella canzone (Oh the people) fosse

1) di una Italiana
2) di una tipa così particolare (l'avevo scambiata per un maschio  )



Non si finisce mai di imparare!

[COIO3]

anche io pensavo il titolo fosse quello che scrivi tu  poco male, non siamo di madre lingua  lei invece, nonostante il nome e il patronimico, americanissima é

é bellina, vero?

io adoro le maschiette  purché rimangano attorno al metro e sessanta capisciammé... si fa presto a passare dal giocoso amplesso al vigoroso tafferuglio  e io di nascita sono di taglia media



L.P. elpí

[m.real]

 

[Skassamakkinen]

Il giro di prova su quella vecchia Opel mi ha fatto venire in mente una canzone a cui tenevo molto.
Sottoscrivo il testo dalla prima all ultima virgola.
Buon ascolto e grazie per l' ospitalità! 

https://youtu.be/zPOwn6pKJwY

[COIO3]

partirono in trasferta ordinatamente sedute nel pulmino della 'maria ausiliatrice mini volley', pilotava l'arcigna suor costanza. vinsero il loro incontro e io applaudii con paterno orgoglio.

'SBALLOSO', strepitarono le fanciulle saltellando in congrega, estasiate attorno al mio coche. era gia buio ma la mia 2cv rossa brillava come un calderone infuocato nel fitto di un bosco di salem.

'TUTTE CON ME', incitó la figlia del corsaro nero, figliuccia mia intendo, e, divelti gli sportelli, ci si stiparono in sette, le rimanenti, le piú deboli dico, andarono via piangendo, alla settima che pestava forsennata sullo sterzo domandai se sapesse guidare e subito dopo andó via piangendo anche lei.

'AMMIRATE', tuonó la piccola megera quando i fari illuminarono la copertura convessa dello stadio sponsorizzato dalla 'F.lli Scopelliti Forniture Edili'; erano prossime alla menarca, avevano poca carne addosso intendo,  ma anche cosí pesavano parecchio, sicché la marmitta sputava sull'asfalto e il cofano motore abbaiava alla luna.

'BESTIALE', esclamarono mentre ruotavo a fondo corsa il pomello di regolazione dei fari. provai a forzare il meccanismo senza successo, tutto quello che ottenni furono cinque metri di asfalto visibile, non era il caso di avventurarsi in autostrada e decisi di imboccare la statale. per intercessione di maria ausiliatrice i due cilindri pomparono il loro meglio e la vettura prese moto.

'URRÀ', e sotto la spinta dei decibel la capotte si gonfió per quanto possibile, e gonfia rimase per tutto il percorso, neanche l'onnipotenza di maria ausiliatrice sarebbe riuscita a chiudere quelle giovani e ingenue boccucce, finché...

'SILENZIO', impose la piccola masnadiera, e la capotte riprese forma.

'oh, maria ausiliatrice', ringraziai in pectore.

'SCHIFEZZE', propose la piccola filibustiera.

'SIIIIIIIIIIIIIIIII', e, caso piú unico che raro, il parlamento approva a maggioranza suprema. il presidente al solito supinamente controfirma che altro non puó fare. hamburgher e patatine sono lungo il percorso, a destra, al kilometro otto e seicentoventidue, ampio parcheggio, dannatamente ampio. per amor di pace mi ci fermo, la capotte ancora una volta riprende forma, le fameliche hanno gia preso posto. maria ausiliatice si stringe nelle spalle e allarga le braccia. cosissia, convengo.

'tutte tue?', domanda mister softwarehouse, ammiccando al tavolo delle piccole scellerate.

'te l'avevo pur detto che pesto duro', rispondo,  e la donna che l'accompagna comincia a guardarmi con interesse.

'cosa ci fa uno come te in un posto come questo?', domando.

'cena di lavoro', risponde.

'appropriato', ammetto.

'dio, quanto ti odio', dicono gli occhi della donna che l'accompagna, e non sta guardando me.

in qualsiasi altro posto ci avrebberero scaraventato fuori rapidamente e senza tante cerimonie, non li, in quel luogo l'infantile scalmanatezza la mettono a bilancio nella colonna delle attività. per parte mia tengo duro fino alla fine. pedalo, ho voluto la bicicletta e pedalo. maria ausiliatrice approva con ampi movimenti del capo e uno sguardo dolcissimo.

'vai a pagare', sibila il crotalo che mi son cresciuto in seno, e pur senza seno vado a pagare. raccogliendo il resto vedo mister softwarehouse che si affanna a cancellare una qualche macchia d'unto dalla menda ricoperta di falso cachemire della sua imperturbabile compagna, il cappotto di puro labrador accavallato sullo schienale puzzerà di fritto fino alla fine dei tempi. non posso vederla in faccia ma credo di sapere cosa dicono i suoi occhi.

anni prima ero andato a chiedere lavoro a mr. softwarehouse; dopo avermi fatto parlare per un pezzo mi bolló come 'troppo qualificato', al che io risposi: 'dammi un hamburgher con cipolle e metti in fila i boccali, e te le sparo a raffica le qualifiche'. ma anche cosí, dopo qualche risata, non se ne fece nulla e mi congedó con poche frasi di circostanza che alle mie orecchie suonarono come un alluce nel naso, non c'entravano nulla.

le circostanze fortuite terminarono una volta risaliti in macchina. la ciurma volle mostrarmi l'affetto che mi ero guadagnato intonando cori rap sulla bravura dell'autista, accompagnavano le strofe improvvisate assestando a turno pacche amichevoli sulle mie spalle, poi assestarono tutte assieme e dopo ancora, come si fossero stancate delle spalle, cominciarono a schiaffeggiarmi il collo, prima a turno e poi allegramente tutte assieme.

tirai dritto e le accompagnai a casa una alla volta, con sollievo, visto che i maltrattamenti si alleggerivano man mano che la vettura si svuotava. di tanto in tanto, quando mi sembrava che maria ausiliatrice mi girasse le spalle, mi incoraggiavo tirando fuori dai denti dei ''ma che porca tro!a...' molto liberatori.

la piú scalmanata la portai a casa con me.



The Smiths

[m.real]

 

[Paolon]

https://www.youtube.com/watch?v=fXpNLTC8cS4

[m.real]

 

[m.real]

 

[Skassamakkinen]

Qua, non c è nessuno..

[COIO3]

batte le nocche lungo la linea di saldatura.

é bello robusto, dice.

per forza, é saldato, rispondo 

lo so, solo dicevo..., e poi non dice nulla.

non intendeva dubitare dell'efficacia dello strumento, piuttosto della mia capacità di usarlo; non mi offendo, amici siamo 

gira attorno alla carrozza come volesse valutare il risultato dei miei sforzi, come se davvero ne capisse una cippa di qualcosa

adesso che hai messo mano alla lamiera puoi davvero definirti un duecavallista a 360 gradi 

a tutto tondo, correggo 

il che è equivalente a 360 gradi, si ostina, é del segno della vergine, che altro ti aspetti 

il vero artista opera a tutto tondo, affermo 

ah, ecco dove volevi arrivare..., e sorride, felice di sconfessare la mia vanagloria

solo i politici operano a 360 gradi, dico

questa mi sembra di averla gia sentita, e tira indietro il capo socchiudendo un occhio in atteggiamento meditativo

deve essere un politico di carriera, continuo, di lungo corso intendo...

mmm, rimungina, invitandomi a fornire altri dettagli.

diciamo che il politico in questione deve avere almeno quattro legislature alle spalle

ci sono, e gli si illumina il volto, se riesci a metterli a 90 per 4 volte di fila...

9 per 4 fa 36, concludo, e tutto torna



The Romantics

[claudyane6]

coio, hai dimenticato (volutamente?) uno 0

a tuttotondo equivale a 360x360 = 129.600

dillo al tuo amico , equivale ad 11,664 legislature

[m.real]

  Bella Mimmo , erano anni che non sentivo quel brano dei TheRomantics

[Skassamakkinen]

..visto che, 'sta vita, è tutto un aspettare..

https://youtu.be/I6a7QF-mXcU

[COIO3]

complice un invito a pranzo, di buon mattino decido che vale la pena radere la barba.

l'igiene personale é assimilabile alla conoscenza carnale, una volta che cominci a praticarla difficilmente ti riesce di pensare ad altro, per associazione di idee decido quindi che vale la pena di bonificare il mezzo di locomozione, appronto secchio, spugna, varechina cruda e olio di gomiti.

trascuravo il mezzo da parecchio tempo, ci é voluto del buono e del meglio per riportare a nudo l'acrilico della carrozza, per quanto riguarda gli interni, strutturalmente piú ricettivi alla sporcizia, diciamo che ho fatto quanto era umanamente possibile fare.

alla fine la vettura é pulita, metà sporco é rimasto nel secchio che riciclo vuotandolo in un'aiuola di scarola riccia che promette bene, metà sporco me lo ritrovo addosso sicché decido che vale la pena fare una doccia.

disertavo il piatto doccia da parecchio tempo, infatti mi ritrovo nudo come un verme e bagnato come una papera quando scopro che il beccuccio erogatore del bagnoschiuma é occluso da un tappo solido, come se invece di contenere saponine emollienti contenesse collante a base cianoacrilica, sempre nudo e bagnato recupero un cacciavite e subito dopo una tenaglia e alla fine la schiuma é tanta da faticare a staccarsela da dosso.

potevo lasciare il bagno in quelle condizioni? certe volte l'igiene personale é assimilabile al bondage, cominci a praticarlo pensando che non puó venirtene niente di male e invece finisce che non riesci piú a fermarti.

tutto quello stress andava sedato, scendo in riva al mare e con il pensiero rivolto al pranzo opto per un rilassante aperitivo a base di luppolo e malto d'orzo.

dopo qualche sorsata accendo la cicca, un giovinotto seduto accanto a me decide di imitarmi, tira fuori una busta di 'nuoce gravemente alla salute' e comincia a ravanarci dentro, poi mi chiede se gli presto una cartina, al che io chiedo a lui se ha intenzione di restituirmela dopo averla usata, lui non risponde e rimane in attesa e visto che manca di senso dell'umorismo tiro fuori la cartina e la porgo senza aspettare ringraziamenti.

i ringraziamenti non arrivano, arriva invece una lamentela: é corta, dice, neanche tanto, rispondo, e comunque mi ha sempre dato tante soddisfazioni..., anche stavolta lo spilungone non fa una piega, medito tra me e me che certa gente non sa proprio stare al mondo, intendo dire che la solidarietà sessuale tra maschi é una forma mentale istintiva, vuoi vedere che... e comincio a guardarlo con sospetto.

il questuante sostiene bellamente il mio sguardo indagatore e con solenne faccia di tolla chiede un'altra cartina, per levarmelo dalle fratte lo accontento senza domandargli se sia intenzionato a restituirmi anche questa.

nel giro di mezzo mezzo minuto dalle narici del mio vicino si leva una nuvoletta di fumo che sprigiona un marcato aroma di forteto mediterraneo dato alle fiamme con dolo.

non sono uno sprovveduto tuttavia, per quanto non praticante, capisco che non puó averne mischiata tanta da svaporare cosí fieramente, per quanto robusto e in carne avrebbe finito per addormentarsi su quello sgabello fino alla festa del primo maggio, forse, mi dissi, stava realmente fumando della salvia.

per allentare l'imbarazzo lo informo della mia passione per la campagna e rivelo di possedere un cespuglione di salvia che é tutto il mio orgoglio.

il ragazzone sembra interessato e domanda se il mio cespuglio sia davvero tanto florido come lo descrivo, io rispondo di si e lui, senza peli sulla lingua, a parte quelli di tabacco che sputacchia in giro, sempre ammesso che ci sia anche del tabacco nel focone da cui ciuccia, mi invita a sedermici sopra e, sempre riferendosi al cespuglione, spingere con decisione, eventualmente di stringere i denti.

vedete, amici miei, quello che mi fa incazzare non é la maleducazione e nemmeno l'arroganza, io stesso pratico entrambe sin dalla prima giovinezza, fortificato dalla prevalenza numerica dovuta all'esplosione demografica in atto all'epoca, corroborato da una tradizione ai tempi ancora viva di genuina villanìa, mi ferisce invece il fatto che ai tempi miei era davvero difficile incontrare in giro qualcuno che superasse il metro e settanta, di questi tempi invece, tempi certamente barbari, risulta difficile incontrare qualcuno che stia sotto il metro e novanta.

ozzakeke dai...




iUBi forti 

[m.real]

  Bella Mimmo

E io metto questa

[COIO3]

concordo, rino, bella anche questa 

[m.real]

  Oggi e il giorno giusto per mettere questo