Messa di mezzanotte

Aperto da Aspes, 09 Settembre 2008, 09:00:54 AM

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Aspes

Anche nel mio piccolo Paese in quegli anni vi era la Scuola Elementare.

Ai miei occhi di bambino, sia fuori che dentro, appariva enorme.

Le aule profumavano di gesso, di matita, ed ogni piccolo banco aveva il suo calamaio, che ogni mattina il bidello riempiva di un inchiostro nero nero, che sgorgava da una grossa bottiglia con un becco a forma di collo d'oca.

L'inchiostro ci doveva durare per tutto il giorno, anche se spesso la nostra irruenza giovanile lo faceva ben presto uscire fuori, sia sul banco che per terra.

A quel punto il bidello sarebbe tornato, riempiendolo nuovamente e pulendo tutto, lanciandoci nello stesso tempo uno sguardo che significava che per quel giorno non avrebbe dovuto ripetersi piu'.

I giorni, le settimane ed anche I mesi passavano veloci, ed in un attimo si era gia' in Dicembre, e di li' a poco sarebbe arrivata quell ache per noi era la Festa piu' bella dell'anno : Il Natale !!!!!

Quando mancava una settimana all'evento, l'aria di vacanza si respirava ormai a pieni polmoni, e parte delle nostre giornate a scuola erano dedite alla preparazione del Presepe.

Ognuno aveva il suo piccolo compito, anche se la cosa piu' bella era la ricerca del muschio, che si trovava copioso sul retro della Scuola.

Era morbidissimo, profumato, spesso ancora bagnato da quel che restava del ghiaccio che faticava a sciogliersi.

Lo raccoglievamo e lo mettevamo in un cesto, portandolo alla Maestra, che sapientemente lo disponeva sulla base del Presepe, che di li' a poco e con tanto lavoro e fantasia sarebbe diventato una piccola opera d'arte.

Il Presepe a l'Albero , pieno di luci, ci stavano traghettando a grandi passi verso il Natale, quello vero, quello delle vacanze, quello in casa coni Genitori.

E quando il momento arrivava correvamo via verso casa, rossi in viso, sorridendo.

Il 24 di dicembre era un giorno speciale.

L'agitazione era palpabile, e le aspettative per il mattino dopo erano immense.

La poca luce del giorno cedeva quasi subito il passo all'imbrunire, e poi al buio.

" Mamma, che ore sono " ?, chiedevo in continuazione.

" Mamma, ma quanto manca ? ".

Ed alle fine vedevo mia Mamma avvicinarsi con il cappotto, il cappello, sciarpa e guanti.

Insomma, tutto quello che piu' mi poteva proteggere dal freddo.

E via, si usciva di casa, verso la Chiesa, verso quella tanto agognata  " Messa di mezzanotte ", preludio del Natale.

Il freddo era intenso, ma era bello vedere come la strade erano affollate di persone che sorridendo e salutandosi si affrettavano verso la Chiesa.

Entravamo, ed ora ormai quasi piena.

Ci si accomodava come meglio si poteva, cercando un po' di tepore, e guardandosi intorno per vedere chi c'era.

I piccolo amici erano tutti li', sparsi per la Chiesa, e sapevo che si saremmo visti alla fine.

E quando la Messa finiva, quando il Natale era ufficialemente incominciato, ci ritrivavamo fuori davanti alla Chiesa, ridendo, scherzando, facendoci gli Auguri.

E tutti insieme si andava verso la Piazza, e poi verso casa.

Era bello vedere a quell'ora vedere la piazza ed il Bar pieno di gente, era bello percepire quell'atmosfera di Festa e di felicita', di gioia.

La Mamma alla fine riusciva ad indirizzarci verso casa, e camminando per la nostra via, sentendo riecheggiare I nostri stessi passi, vedevo le finestre illuminate, gli alberi di natale lampeggianti, vedevi I tetti e le cancellate che si stavano nuovamente imbiancando di ghiaccio.

La nostra casa era ormai li' a due passi : si entrava e subito si andava verso il camino acceso, a riscaldarci.

Mio Papa' sarebbe arrivato con un bel vassoio di biscotti che Lui stesso aveva appena fatto : " Ecco I biscotti della Nonna ", avrebbe detto, e come sempre erano buonissimi, frutto di una ricetta artigianale, di sua Madre.

A fatica sarebbero poi riusciti a metterci a letto, e noi, io e mio Fratello, avremmo cercato di stare svegli il piu' possible, ascoltando I rumori, sperando di sentire Babbo Natale entrare per lasciarci I doni.

Al mattino saremmo scesi di corsa, verso l'Albero di Natale ai cui piedi vi erano I nostri regali.

Li avremmo aperti in un attimo, mangiando ancora I biscotti della Nonna, rimasti dalle sera precedente.

Mio Papa' aveva nuovamente acceso il camino, che borbottava e schioppettava, crando un'atmosfera unica ed irripetibile.

E' curioso e bello nello stesso tempo constatare che, dopo quasi cinquant'anni, quando mi alzo la mattina di Natale e vado verso l'Albero, il sapore dolce di quei biscotti della Nonna me lo sento ancora in bocca.






Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

 (appl) però sei in anticipo, questo ricordo lo potevi tenere per quando sarà quasi Natale, neh  ;)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

bubbo

Ciao Carissimi, anche io avevo i banchi in legno con ancora il calamaio dell'inchiostro!

lucajack2cv

#3
Citazione da: Aspes - 09 Settembre 2008, 09:00:54 AM

.. il sapore dolce di quei biscotti della Nonna me lo sento ancora in bocca.


:) Il Tempo Ritrovato..

"Le madeleine, fuori dal territorio francese, sono forse più famose per l'associazione con l'opera di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), nella quale il narratore, mangia una madeleine, questa risveglia dei ricordi della sua infanzia."

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

Aspes

Citazione da: lucajack2cv - 11 Settembre 2008, 12:49:39 PM
Citazione da: Aspes - 09 Settembre 2008, 09:00:54 AM

.. il sapore dolce di quei biscotti della Nonna me lo sento ancora in bocca.


:) Il Tempo Ritrovato..

"Le madeleine, fuori dal territorio francese, sono forse più famose per l'associazione con l'opera di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), nella quale il narratore, mangia una madeleine, questa risveglia dei ricordi della sua infanzia."

Ogni tanto LJ chiedo a mia Papa' se ha voglia di prepararli ... ma alla fine Lui trova sempre una scusa per dire di no.

Mi sbagliero', ma secondo me questo gli risveglia troppi ricordi, soprattutto di Sua Madre, e credo non abbia piu' l'eta', e la voglia, per ricordare cose troppo dolorose.

Per Lui il tempo ha ormai quasi fatto il suo corso.
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.