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Otto Maggio

Aperto da Aspes, 08 Maggio 2007, 10:11:34 AM

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Aspes

E' strano ritrovarsi alla soglia dei cinquant'anni a scrivere queste cose.

Pero' 25 anni fa successe una cosa che mai avrei pensato potesse accadere.

Era il 1982, la Giallina aveva lasciato il passo alla molto borghese Dyane beige.

In quel periodo, se volevi personalizzare un po' l'auto non avevi una grossa scelta. I grossi centri commerciali con quei reparti pieni di accessori per auto non erano ancora nati, e c'erano solamente pochi negozi nelle grosse citta', con prezzi da capogiro.

A Casale Monferrato c'era uno di questi negozi, grandissimo, ed il Sabato pomeriggio, con alcuni amici, avevamo iniziato ad andarci frequentemente.

Anche quel sabato eravamo stati li : non mi ricordo cosa avevo comprato. Forse nulla, tanto lo scopo non era mai acquistare, ma guardare, sognare un po' e divertirsi, come sempre.

Una volta arrivati al Paese si salutammo e ci separammo, tanto ci saremo rivisti tra qualche ora.

Dalla piazza tornai  a casa a piedi, e quando entrai nel cortile mia madre era li che stava facendo un po' di pulizie.

" Ciao, tutto bene "
" Si, tutto bene "
" Hai trovato qualcosa che ti serviva ? "
" No, questa volta no ... vado a lavarmi "
" Va bene .... Ah, lo sai chi ha avuto un incidente in auto ed e' gravissimo ? "
" No, chi " ( e gia' pensavo a qualche amico a conoscente ).
" Villeneuve ".....

Rimasi di sasso.

In quel periodo per noi patiti di Formula 1 e Ferraristi, Gilles era tutto, era Il Pilota, colui che era passato attraverso mille incidente ed era sempre uscito indenne dall'auto, era indistruttibile.

Accesi la tele in cerca di notizie : su  di un canale parlavano proprio di quello, e c'era l'immagine della sua 126 C2 di traverso in pista e pensai : " Ma non e' nemmeno molto distrutta ?Allora non si e' fatto molto male " ...

E poi su altro canale lo vidi : vidi la Ferrari volare in alto, scomparire per poi riapparire ed abbattersi sulla pista, e soprattutto vidi lui, Gilles, separarsi dall'auto e volare via, fino a cadere nelle reti di protezione.

Capii  che non c'era piu' nulla da fare, che Gilles se n'era andata per sempre.

E' strano come si possa provare un sentimento cosi' forte per una persona mai conosciuta, ma cosi' era.

In tanti avevamo girato con gli adesivi sulle nostre auto : " Io ho la febbre Villeneuve ", perche' veramente lui rappresentava l'ardimento,  il non mollare mai, anche su tre ruote.

Solo lui spingeva quella F1 oltre il limite, solo lui poteva prendere a ruotate la Renault di Arnoux, vincere a Montecarlo con una macchina Turbo o tenere dietro tutti per meta' gara in spagna.

Solo lui poteva sfidare un caccia in accelerazione e vincere .....

Qualcuno magari mi parlera' di Senna, ma credetemi, non c'era paragone ....... Gilles era un'altra persona ed un altro Pilota.

Quel 8 maggio del 1982, a Zolder, per noi se n'era andato il piu' grande ed indomito pilota mai conosciuto.

Ancora oggi, come questa mattina, mi ritrovo sul cellulare il messaggino di un mio amico che mi ricorda Gilles ed il suo numero 27 ..... e come sempre io gli rispondo : Salut Gilles .....

Ed ormai lo so, e' cosi' : non lo dimenticheremo mai ...




Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

scanner79

#1
Si cerca sempre di cercare il migliorr pilota di tutti i tempi, ma a mio parere nessun è paragonabile perchè ognuno è vissuto in epoche diverse ed in contesti completamente differenti. Io ho conosciuto(solo tramite la televisione) Senna che per me era il + grande della fine degli anni 80. Ho ammirato tantissimo Alesi, guidava veramente con il cuore. Non ho mai tifato Shumacher perchè praticamente si è trovato al posto giusto nel momento giusto. Era sicuramente il migliore, ma non ha avuto antagonisti come hai tempi di Senna.

Quando c'era Senna C'eranoi anche tanti campioni. Patrese, Mansel, Prost .... per citarne alcuni.

Quelli che ammiravo di + erano i campioni degli anni 50. A mio parere molto + arditi di Villeneuve(senza nulla togliere, epica la sua battaglia con Arnoux).

Correre su strade Normali a 300km/h con quelle ruote e quegli ammortizzatori. Dove l'imprevisto era sempre dietro l'angolo!Se sbagliavi non c'era la via di fuga ad accoglierli.

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Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

Watson

Ricordo anch'io quel giorno, quando lo venni a sapere non ci potevo credere....

... poi come è successo, in prova su un giro inutile, assurdo  (nonso), penso che Gilles sia stato un ragazzo spericolato ed incoscente e che tutte le sue imprese sia stato solo baciato dalla fortuna...

... ho appena guardato il filmato del famoso gp di Dijon e se invece di ammirare il coraggio analizziamo la pazzia dei suoi sorpassi  :o vi renderete conto che ha fatto tutto questo non perchè era un campione, ma solo perchè non aveva il senso del limite o della paura....

... morire in prova a Zolder in quel modo, poteva succedere a Dijon e forse sarebbe stato "meglio" (NO non doveva morire in nessun modo)

Ricordo anche come finì quell'orrendo 1982... di nuovo in prova di nuovo la ferrari questa volta Pironi e quell'incidente che gli spezzo cariera e titolo  (muro), alcuni hanno detto che fu l'anno della rivalità tra i due galletti, per me fu un anno da dimenticare, l'anno che ci portò via il folletto e il francesino...

... per rivedere un titolo con la rossa (che era ormai nostro) dovremmo aspettare il tedesco e il 2000  (felice)

P.S. e il freddo austriaco tra i migliori piloti come lo piazziamo... Niki Lauda  ;D
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

scanner79

NIki Lauda era + un calcolatore. Dopo un mese dall terribile incidente di nurburgring era già in auto. Ma è anche una persona con pochi scrupoli. Non ha mai ringraziato Merzario per avrgli salvato la vita. Quanti di voi sanno chi è Merzario??

Clay Regazzoni doveva essere il pilota numero 1 e lui si è preso il suo posto senza fregarsene di nessuno!

Però non si può dire che non sia stato un grande pilota. Ritiratosi e stato fermo 2 anni e poi è ritornato nel 82 per vincere il titolo mondiale.
Certe volte è meglio tacere e passare per idioti che parlare(scrivere) e dissipare ogni dubbio!!!

Aspes

Quando, l'8 maggio del 1982, Gilles Villeneuve mori' a Zolder, per me fu una vera tragedia.

Era l'idolo della mia giovinezza, il piu' veloce, insuperabile, con il dono della velocita' insito in se fin dalla nascita.

Velocita' ad ogni costo, piu' di tutti gli altri, con qualunque mezzo.

E sembra fosse immortale, e che potesse uscire indenne da ogni incidente, semplicemente correndo via da quel relitto della sua Ferrari, ormai distrutta.

Cosi' invece non fu, ed anche Lui si dovette piegare alle leggi della natura, volando via come nessun altro aveva mai fatto, volando in alto per poi atterrare contro quelle reeti di protezione, immobile.

E se fu tragedia per me, lo fu anche per il mio piu' grande amico, l'Enrico, propietario di quel Le Mans rosso e compagno di tutte le mie avventure motociclistiche.

C'era, e c'e' ancora, un qualcosa di particolare tra me e l'Enrico, una sintonia totale ed una fiducia l'un l'altro incrollabile, oltre che il dono di poter andare veloci in maniera similare.

Se l'Enrico era davanti a me, io non riuscivo a superarlo, e se stessa cosa accadeva se io era davanti a Lui, talmente frenavamo ed aprivamo il gas allo stesso modo.

Dopo quel 8 maggio, io e l'Enrico parlammo un po' e decidemmo di mantenere viva la memoria di Gilles in un modo tutto nostro.

Comprammo un GPA come il suo, e poi portammo i caschi a Milano, da un ragazzo che colorava caschi per piloti professionisti, e ne facemmo fare una replica.

Prendemmo poi due Gilet trapuntati, rossi, e ci facemmo cucire da una parte lo scudetto Ferrari, e dall'altro il nome " Gilles Villeneuve ".

E cosi' girammo per tanto, per tantissimo tempo.

Il GPA appoggiato sulla sella della moto spesso veniva fotografato da qualcuno che passava, e tanti che ci affiancavano ci parlavano di Gilles.

Gli anni passarono, ed i giri si diradarono sempre piu', fino a fermarsi.

Il GPA venne messo in casa, a ricordo dei tempi che furono, con tutti i segni delle " battaglie " ben evidenti si du se'.

Lo scudetto Ferrari e' ancora sulla 2CV, mentre invece " Gilles Villeneuve " era andato a finire sulla Dyane.

Dyane che poi fu messa in disuso, smontata in tante sue parti, ed infine portata via per sempre, e con essa, tutto quello che conteneva.

Sabato scorso, tornando a casa, ho visto nella cassetta delle lettere un po' di posta.

Tra le buste ve ne era una di un Forumista, che ho subito aperto.

Ho letto tutto di un fiato, hi visto un piccolo adesivo e poi ho rivisto Lui, " Gilles Villeneuve ".

Lui era venuto a smontare la Dyane, e tra tutto quello che aveva preso aveva trovato anche questa piccola fettuccia, e dopo aver visto il 3D della mia cameretta, me lo aveva spedito, pensando di farmi una bella sorpresa.

E fu piu che una bella sorpresa.

Quando meno te lo aspetti, se sei fortunato, qualcosa arriva dal passato, qualcosa che aveva significato molto e che non pensavi piu' di poter rivedere.

Magari qualcosa di piccolo, ma di grande, di enorme per quello che puo' provocare in te.

Un pubblico GRAZIE al nostro Sert, per aver fatto si che cio' potesse accadere.

Grazie Sert ..........
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

KAPPAESSE

Quella sera sarei dovuto andare ad una festa.

Non ricordo se ci fossero le prove del GP in diretta o se avessi la tele accesa per far passare un pigro sabato pomeriggio e si fosse materializzato uno speciale del telegiornale per la notizia.

Sta di fatto che, ad un tratto, vidi una vettura sbucare da una curva a sinistra, tenendosi vicina al bordo sinistro della pista.

Qualche centesimo di secondo dopo,  dalla medesima curva sbucò un missile rosso, la Ferrari numero 27.

A volte, il tempo di pensare non c'è e si agisce di istinto.

A volte, sarebbe meglio sbattersene e non essere altruisti.

A volte, aiutare può nuocere.

Il pilota Mass fu veloce a prendere una decisione, probabilmente la più corretta, ed altruisticamente si portò verso il lato destro della pista, per offrire alla macchina molto più veloce della sua (lui procedeva lentamente) la traiettoria migliore.

Chissà, un pilota mediocre probabilmente sarebbe ancora da noi.

Ma sul cavallino viaggiava un cavallo di grande razza, il numero 27 era custodito da Gilles Villeneuve.

In una frazione di attimo Gilles vede il suo amico Jochen in traiettoria che procede molto lentamente.

Lui, il canadese, ha un torto ingiustamente subito da vendicare.

Il francese (Didier Pironi) la settimana precedente lo ha beffato, ignorando gli ordini di scuderia di tenere la posizione quando era secondo.

La squadra Ferrari ha toppato, non assumendo alcuna misura punitiva nei confronti di Didier.

Gilles vuole dimostrare che il più forte è lui (la cosa tremenda è che noi lo sapevamo già e non avevamo bisogno di quella dimostrazione).

Il purosangue pensa che il suo amico non possa avere il tempo di lasciargli la traiettoria migliore perchè crede, probabilmente, che non abbia il tempo di vederlo prima che gli sia addosso.

Quando sei tutt'uno con la vettura come solo lui sapeva essere, cambiare traiettoria e filare lo stesso come un siluro, come il siluro più veloce, è naturale come per chiunque altro respirare.

Gilles allarga la traiettoria, cercando di passare Mass sulla sua destra, avendo calcolato di poterlo fare rientrando in tempo per la curva successiva.

Jochen sta già andando verso destra. Ha scorto il campione al massimo del suo furore e vuole offrirgli la possibilità di dare il meglio di se.

E poi è un suo amico, cosa non si farebbe per un amico...

Per un istante eterno, Gilles è dietro Jochen, poi torna verso sinistra, poi sta per passare, poi ce l'ha quasi fatta... ma la sua ruota anteriore destra si sovrappone per una quindicina di centimetri alla posteriore sinistra di Mass.

E no, non si passa, non c'è spazio, si urta...

La Ferrari si impenna, vola, sbatte il muso e si apre, rompe le cinture e perde il suo domatore, che segue un volo tutto suo, l'ultimo...

Ricordo che vidi e rividi quella scena, poi, confuso e sotto choc, ignorai il telefono di casa e corsi fuori, ad una cabina, per telefonare a Giancarlo, l'amico della festa, per dargli la notizia e dirgli che non sarei stato con lui e gli altri, quella sera.

Non so perchè non telefonai da casa, forse per non dover spiegare il perchè piangessi al telefono con un amico, invece che con un'amica...

Aspes

Citazione da: KAPPAESSE - 15 Ottobre 2008, 13:48:37 PM
Non so perchè non telefonai da casa, forse per non dover spiegare il perchè piangessi al telefono con un amico, invece che con un'amica...

Ed ancora adesso le lacrime scendono Kappaesse, leggendo queste righe e, quando capita, rivedendo quel filmato.

E' strano piangere per una persona mai conosciuta, come e' strano che dopo tutti questi anni il dolore si sia solo un po' sopito, attenuato, e pronto a ritornare prepotentemente alla prima occasione.

Io ho avuto " La febbre Villeneuve ", come tanti miei coetanei in quel periodo.

E lo voglio dire ancora una volta, a voce altissima : Gilles e' stato il piu' grande pilota che io abbia mai visto correre, e mi ritengo fortunato per questo ... e' stato
un privilegio.

Gilles e' stata la massima espressione dell'automobilismo, velocita' pura', indomito.

Di Gilles ne nasce uno ogni millennio ....  se nasce.

Salut Gilles ......





 
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Patt83

Ancora una volta mi hai messo i brividi addosso... continua a postare Aspes. Continua a donarci un pò delle tue emozioni... ;)
CHI NON OSA GETTARSI NEL VUOTO NON IMPARERA' MAI A VOLARE...^_^

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte Il primo per vederti tutto il viso Il secondo per vederti gli occhi L'ultimo per vedere la tua bocca E tutto il buio per ricordarmi queste cose Mentre ti stringo forte. (J. Prevert)

KAPPAESSE

Ciao, Aspes.

Tu giravi con un GPA, io con un Nava da due lire.

Avevo una Honda 125 CBX alla quale, senza mai cadere, ho aperto il telaio per le sollecitazioni che ha sopportato in curva, ma questa è un'altra storia.

Voglio mostrarti il mio casco di allora



Cos'ha di speciale? Guarda cosa c'è dietro




più da vicino




Insomma, Gilles ce lo avevo sulla testa, oltre che dentro.

Per la cronaca, l'artista non sono io (negato per il disegno) ma mia cugina.


Aspes

 Bravo Kappaesse, sei un grande !!!!!

E molto brava anche tua cugina.

Per la cronaca, la mia era un'FZR 1000 ex-up ..... gran moto !!!!!!
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.