RADUNO DI SOLIDARIETA' 2CV ROMA PER L'ABRUZZO - PESCARA SETTEMBRE 2009

Aperto da nikmar_2cv, 24 Giugno 2009, 18:09:55 PM

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lucajack2cv

Grazie Daniele, preziosissimo. In particolare il suggerimento dell'iniziativa mirata, è chiaro che se sei o vieni a conoscenza di una scuola o altro e che annaspi  in piccola media grande difficoltà e scarsamente adottata l'informazione sarebbe la più preziosa di tutte.

Consigliaci un po' di specialità aquilane che riprogrammiamo la nostra dieta collettiva..

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

nikmar_2cv

Rispondo alle polemiche di queste settimane e, in particolare, a Daniele, confermando innanzitutto che il previsto raduno di solidarietà a Pescara è indecorosamente naufragato.
Questo è accaduto per una serie di motivi che vado ad elencare.
Quando ho lanciato l'idea, lo scorso 24 di giugno, su questo forum, ho ricevuto adesioni entusiastiche.
Daniele, che scrive di averlo saputo per caso, è stato fra i primi a rispondere, il 25 giugno, con questo post:
"Sono Daniele
delle Manovelle Inossidabili in olio d'oliva di pescara...
l'iniziativa è bella e lodevole...
un amico mi aveva anticipato che la cosa era nell'aria...
fateci sapere, magari ci organizziamo per luogo e logistica....
siamo interessati."
L'amico era Giuseppe di Toro, delle Manovelle, che avevo incontrato a Città di Castello. Daniele è stato da me contattato nei giorni immediatamente successivi , poiché era impensabile fare un raduno in Abruzzo senza coinvolgere innanzitutto i duecavallisti abruzzesi. Fondamentali – come scriveva Daniele – soprattutto per luogo e logistica.
In un primo tempo avevamo pensato di organizzare il raduno a Pescara, per vari ordini di motivi:
1)   era "di fatto" diventata il "capoluogo", dal momento che l'Aquila è distrutta,
2)   Ã¨ una città di mare, cosa che poteva rappresentare un "plus" per i partecipanti,
3)   non ci saremmo ritrovati a fare una kermesse direttamente sui luoghi del terremoto, dove il dolore è ancora fin troppo palpabile e dove avremmo intralciato le operazioni della Protezione Civile,
4)   Ã¨ una città turistica e questo – ci illudevamo – poteva magari portare del pubblico "esterno" e "pagante" ad assistere agli eventi che stavamo progettando.
L'idea di Pescara nasceva inoltre dal mio precedente ed infruttuoso tentativo di coinvolgere il Riasc. Avevo proposto al Registro, infatti, un gemellaggio magari con il Circolo della Vela, realtà molto importante a Pescara. Una parata di ammiraglie Citroen sui moli, vicino alle splendide barche a vela, sarebbe stato di grande effetto. Purtroppo con il Riasc è andata come sappiamo e, per quanto riguarda le 2CV, forse il gemellaggio con le vele poteva essere interessante solo per i possessori di una "France 3". Ma gli altri punti restavano validi.
E' stato Daniele a proporci Francavilla, sostenendo di aver già parlato con le Autorità locali, che ci avrebbero dato il lungomare, la spiaggia e forse anche le figlie adolescenti.
L'ho pregato di attivarsi per organizzare un incontro nei giorni successivi e gli ho detto che gli avrei fatto telefonare dal nostro presidente, Paolo Bonafaccia.
Paolo ha cercato invano di contattare sia Daniele che Simone (altra Manovella). Io ho richiamato Daniele un paio di volte e ho ripetutamente fatto appello anche a Giuseppe di Toro. Da tutti ho avuto assicurazioni che, nel giro di qualche ora, saremmo stati ricontattati.
Stiamo ancora aspettando!
Nel frattempo era arrivato agosto e sono tutti partiti per le vacanze. Me compreso, dati i reiterati vani tentativi di avere notizie dall'Abruzzo.
Ai primi di agosto sono tornato alla carica con Giuseppe di Toro, mentre Paolo Bonafaccia cercava di rintracciare Daniele e Simone. Anche in questo caso, grandi assicurazioni. E basta!
Ho coinvolto anche un deuchista aquilano, fidanzato della sorella di Antonello Cazzorla. Mi ha detto che si sarebbe attivato anche lui. Non ne ho più avuto notizie.
Ovvio, a questo punto (22 di agosto) che il raduno è passato in cavalleria e che se ne parlerà al prossimo terremoto (o altra calamità naturale), augurandosi tuttavia che l'infausto evento abbia la grazia di avvisarci con largo anticipo per dirci dove, come e quando colpirà. Questo per evitare che eventuali iniziative umanitarie di stampo duecavallistico possano malauguratamente accavallarsi con altri raduni o eventi precedentemente stabiliti o possano in qualche modo calpestare, del tutto involontariamente, gli orticelli altrui, scatenando le sterili e demenziali polemiche di cui siamo stati tutti testimoni su questo forum.
Riguardo alla raccolta di fondi, sono d'accordo con Daniele quando sostiene che 20-30-50 euro, moltiplicati per una cinquantina di equipaggi, sono  ben poca cosa, di fronte a 15 miliardi di Euro. Ma sono sempre meglio che un calcio nelle parti basse! E comunque, ognuno dà quello che può e che si sente di dare. E' comunque un aiuto, che di certo non fa male a popolazioni che hanno perso tutto.
A ciò aggiungasi che, nei nostri progetti, il programma del raduno poteva avere degli spunti di interesse anche per il pubblico "esterno". Alcuni giovani artisti avevano già dato la loro adesione e c'era la tutt'altro che remota possibilità di ottenere un patrocinio a livello governativo.
Come dicevo, sarà per il prossimo terremoto!
Devo dire, ad onor del vero, che gli amici abruzzesi non sono stati i soli a disinteressarsi di questo raduno. Anche all'interno del nostro stesso 2CV Club Roma abbiamo avuto seri problemi di coesione. In pratica, tante belle parole, tante assicurazioni, tante promesse... E alla fine eravamo solo due, come al solito!
E' evidente che la gran parte dei nostri soci è iscritta unicamente per ottenere gli sconti sull'assicurazione. Sarà una cosa che sistemeremo nelle prossime assemblee.
Del resto, un certo numero di difficoltà le avevo incontrate già nei mesi precedenti, quando organizzavo il primo evento: la famosa "carovana di aiuti".
Anche in quel caso, come ho avuto occasione di scrivere, tante belle promesse e complimenti... Ma all'atto pratico, la "carovana" era composta di due vetture: la mia e quella di Paolo Bonafaccia.
A questo proposito, mi giunge voce che qualcuno non ha apprezzato il mio articolo sulla "Lumaca". Mi domando cosa ha turbato qualche animo: se è stato il forfait del Riasc, o se è stato il fatto che, anche in quel caso, dovevamo essere in tanti ma poi non è venuto nessuno, con le scuse più disparate.
O forse perché ho scritto che in molti mi han detto che l'Abruzzo era troppo lontano, e magari tra di essi ci sono anche quelli che si sciroppano il quadruplo dei chilometri per andare ad altri raduni.
Tutto quello che ho scritto, comunque, corrisponde a verità. Per caso, è questa che dà fastidio a qualche amico duecavallista?

gabriele2cv

caro nickmar, come già scritto in precedenti post, al nord non si sapeva niente della prima raccolta, quella dei libri tanto per intenderci, e visto che sai usare il pc molto bene, che c'è una sezione chiamata gruppi locali, gli indirizzi mail e i mp, se non avevi avuto adesioni dai soci romani, che a quanto dici potrebbero essere iscritti solo per avere i benefici dell'assicurazione, potevi diffondere in maniera più appropriata il verbo...
o pensi che il r.i.a.s.c. sia l'unico interlocutore valido??? tieni presente che molti sono iscritti al r.i.a.s.c., come ad altri club, proprio per poter godere delle agevolazioni assicurative; non puoi fargliene una colpa...
come ho già avuto modo di dire, condividiamo la passione per questa splendida ed essenziale anziana vettura, ma non è detto che condividiamo le stesse idee, lo stesso spirito e lo stesso modo di vivere...
ecco perchè io sono uno di quelli che non ha gradito il tuo sfogo, per quanto comprensibile (anche se poco poco), sulla "lumaca di latta"...

in secondo luogo mi piacerebbe che la smettessi di tirare in ballo la storia che speriamo che la prossima calamità venga preavvisata in modo da non sovrapporsi ad altri raduni o invadere l'orticello altrui; mi sembra una polemica sterile e fuori luogo che mi fa ricredere anche sul poco, molto poco, di comprensibilità che avevo dato al tuo intervento sulla lumaca di latta...
smettere di piangersi adosso e provare a farsi un piccolo esame di coscenza su quanto è accaduto e sulle parole scritte potrebbe essere più utile...
per quanto l'iniziativa fosse lodevole, magari il problema eri proprio tu e la fiducia che ispiravi nelle persone che contattavi; forse però il problema erano proprio le persone che contattavi, ma in quel caso "chi è causa del suo male pianga se stesso"; non è giusto sparare a zero su tutto un movimento bello e vario...mi sembra strano che così tante persone ti abbiamo tirato un pacco così grande  così, tanto per fare...

ultima cosa: tragedie, più o meno grosse ma non è il caso di fare una classifica del dolore, ce ne sono tutti i giorni ma non mi sembra che si possa organizzare un raduno per ogni tragedia che succede; sarebbe bello ma poco fattibile...
o che qualcuno si sbatta per questo...

ripeto che l'iniziativa poteva essere lodevole e magari raggiungere un minimo di scopo, ma doveva essere gestita in maniera diversa e magari con un po' più di umiltà...
questo è il mio personale, piccolo e forse fastidioso pensiero...
ma forse, come ha detto firemax, è meglio che certi argomenti vengano affrontati a quattr'occhi...
buona strada a tutti...
g
...toglietemi tutto tranne il superfluo... oscar wilde
...i fiori che hai dentro non farli morire ma lascia che si aprano ai raggi del sole... nomadi
...bisogna essere duri senza perdere la tenerezza... ernesto "che" guevara de la serna

nikmar_2cv

Caro Gabriele, è tristemente vero: ho peccato di presunzione!
Ho peccato di presunzione nei confronti del R.I.A.S.C., purtroppo fuorviato dall'Asi, perché ho pensato (e con me lo hanno pensato – guarda un po' – anche Camillo Cotti e Maurizio Marini!) che anche i club aderenti al registro di marca potessero essere interessati a manifestazioni di solidarietà analoghe a quelle dell'Automotoclub Storico Italiano, che sulla tragedia abruzzese è stato molto attivo, con interventi di molti club federati (Ruote a Raggi ha mandato 2 container a Villa Sant'Angelo, i camper storici hanno messo a disposizione alcuni automezzi...), un'autotassazione a livello nazionale (sono arrivati circa a 70.000 euro, al momento, che l'Asi di Torino poi raddoppierà alla fine) e una serie di raduni in loco.
E di questo peccato di presunzione ho dato conto nel mio articolo sulla LdL
Ho peccato di presunzione nei confronti del popolo delle 2CV, non pensando che la proposta di fare un raduno di solidarietà per l'Abruzzo potesse scatenare tante polemiche sulle date. Nei loro confronti, come hai rilevato, ho peccato di presunzione anche pensando che un'iniziativa umanitaria potesse interessare e coinvolgere tutti, nonostante il modesto preavviso, quando è apparso evidente dai fatti che non ha interessato ne coinvolto nemmeno i duecavallisti  abruzzesi.
E di questo errore di valutazione chiedo venia.
Per quanto concerne la mancata pubblicità a livello nazionale della raccolta di libri... Beh, quella era un'iniziativa interna del 2CV Roma, di cui comunque avevo dato ampia notizia (compresa la creazione di un gruppo dedicato su Facebook) anche ad amici duecavallisti  sparsi in giro per l'Italia e che in un primo momento si erano detti interessati.
Anche in questo caso, avevo peccato di presunzione. Perché pure a livello romano sono mancate quella coesione e quell'unità che alla fine hanno prodotto il risultato che sappiamo: ci siamo andati in 2. Meglio che nessuno, comunque, e con un carico dignitoso.
Anche nel giudizio sui deuchisti romani mi ero lasciato purtroppo fuorviare dalla coesione e dall'unità di altri gruppi, praticamente simbiotici, come gli Zoccoli Duri, gli amici carissimi di Città di Castello e le Bicilindriche di Lodi, che spesso e volentieri si muovono come un sol uomo. Cosa che trovo stupenda e che mi aveva fatto sperare che pari unitarietà e spirito di gruppo si potessero ritrovare anche a livello capitolino.
Anche in questo caso, i fatti dimostrano che avevo preso una cantonata.
Il fatto, caro Gabriele, è che sono un tipo molto romantico. Partecipare ai raduni, trovare amici di tutta l'Italia che ti sorridono e ti abbracciano, che sembrano sempre pronti a darsi una mano, mi aveva fatto erroneamente pensare che, in fondo, fossimo un "popolo". Devo purtroppo darti ragione nel costatare che, esclusi alcuni gruppi, tra cui quelli sopra citati, siamo solo dei privati che si muovono in ordine sparso.
Riguardo alla tua ipotesi, che forse non godo di sufficiente credito per lanciare iniziative, ti rispondo un "può anche darsi" a livello nazionale, ma sottolineando che ne godo abbastanza da coinvolgere almeno il presidente del mio club, che infatti era con me in Abruzzo. E, a questo punto, se nemmeno lui gode di sufficiente credito all'interno della sua associazione,  penso che a porci delle domande dovremmo essere in due.
A fronte di ciò, tuttavia, ti domando garbatamente di informarmi dove e come si acquisiscono "crediti" per proporre un'iniziativa umanitaria come "2CV Roma per l'Abruzzo" senza correre il rischio di essere spernacchiati dai soci del proprio club, perché nella mia grande ingenuità e presunzione, continuo a pensare che qualsiasi cosa abbia uno sfondo sociale e umanitario, qualsiasi cosa possa – anche minimamente – alleviare le sofferenze e i disagi di una popolazione che in pochi istanti ha perso tutto, possa e debba essere tranquillamente proposta da chiunque. Dal presidente nazionale all'ultimo socio appena iscritto nel club appena nato. E che possa e debba avere pari dignità di fronte a tutti gli altri. Aderire o no, a quel punto, dovrebbe essere solo una questione di sensibilità personale. Nient'altro.
Riguardo alla diatriba sulla "maggiore importanza" di Varese rispetto ad Orbassano.... Colpa mia! La location di Varese mi ha indotto erroneamente a pensare che – dato il 90° Citroen – si trattasse di celebrazioni bertoniane.
Un caro saluto.


Ci

Ciao Niky,

voglio risponderti per quel che riguarda il tuo articolo e il tuo progetto abruzzese, secondo la mia opinione strettamente personale.

Come hai scritto tu, la proposta iniziale è stata quella di "organizzare subito  una colonna di Citroen d'epoca cariche di generi alimentari, vestiti etc etc" dopodiché ti lamenti che i club del RIASC avevano altri impegni e sono stati come un muro di gomma...ecco....riguardo a queste frasi, vorrei che tu capissi una cosa...."partire subito" per un club con più di 1500 soci, vuol dire almeno 4-5 mesi dopo...non per mancanza di volontà, quanto almeno per "organizzarsi" ossia: comunicare l'iniziativa (che già non era per niente organizzata, tant'è vero che nell'articolo dicidi aver cambiato la data almeno 3 volte per i motivi più diversi) a tutti i soci (o spedisci 1500 lettere dicendo che il gruppo di Roma vuole fare qualcosa che però non sappiamo bene né cosa né quando, oppure aspetti almeno il primo giornalino utile con la speranza di un programma più dettagliato della cosa)....organizzi una raccolta efficiente (perché magari c'è gente che non può fisicamente recarsi in Abruzzo ma ha anche piacere di contribuire), organizzi il viaggio per agevolare tutti i partecipanti e ti preoccupi soprattutto che sul posto l'invasione di queste belle macchine storiche colorate, oltre a fare gioire grandi e piccini, non crei problemi a chi laggiù sta lavorando (es. protezione civile, vvf, etc etc...).

Forse, ingenuamente e, sinceramente non so come ti sia venuto in mente, hai pensato che i 2cvllisti, i diessisti, e altri amanti di auto storiche, preferivano comprarsi pezzi di carrozzeria, motore, e altro.....forse, sarebbe stato meglio approfondire le motivazioni del rifiuto in modo un po' più serio e non trarre delle conclusioni fantasiose e, direi, anche offensive sotto alcuni punti di vista sia perché alcuni giustamente se la sono presa per le tue osservazioni "inopportune", sia perchè singolarmente c'è chi si è mosso in varie direzioni per mandare aiuti o per recarsi lì a lavorare (come volontario), e altri lo vorrebbero fare ma non riescono.

E' giusto il tuo ragionamento sul fatto che se c'è stata una calamità naturale imprevista, non è possibile mettere un anno prima sul calendario il raduno legato alla solidarietà per tale evento....è anche giusto però che chi sta lavorando da mesi su un raduno abbia la possibilità di farlo e non vedere vanificati i suoi sforzi, e che bisognava considerare che proprio perché quello da te proposto era un evento "diverso", magari ci sarebbe stata più gente disposta a spostarsi e quindi, proporlo in un fine settimana dove non c'era nulla in calendario, sarebbe stato apprezzato maggiormente da chiunque.
   
Come hai anche detto tu sull'articolo, bisogna pensare anche al dopo emergenza, magari quando i riflettori della tv si spegneranno (finalmente) e quando la gente inizia a dimenticare un po' che c'è chi dorme ancora in tenda. Forse è meglio organizzare qualcosa più avanti, pubblicizzato a dovere e con un lasso di tempo che permetta a tutti di organizzarsi. Te lo dico per esperienza personale....non è così facile trovare il modo di fare una donazione a qualcuno all'Aquila in questo periodo, non basta andare là a portare aiuti....già non è facile andare là ...

Capisco che le tue parole siano state mosse soprattutto dal senso di abbandono in primis dai tuoi amici romani e poi dal mondo Citroen.....forse però questo avrebbe dovuto farti riflettere sul fatto che non basta dire "voglio andare in Abruzzo", per fare qualcosa...."
Poteva essere lodevole la tua iniziativa, ma veramente stucchevole il tuo giudizio verso chi ha pensato di agire in modo diverso da quello proposto da te . Per questo non posso dare torto a chi si è sentito ingiustamente tirato in causa dalle tue accuse, nonostante, ripeto, la tua fosse una lodevole iniziativa.

Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

gabriele2cv

Citazione da: Ci - 26 Agosto 2009, 15:44:48 PM
Ciao Niky,

voglio risponderti per quel che riguarda il tuo articolo e il tuo progetto abruzzese, secondo la mia opinione strettamente personale.

Come hai scritto tu, la proposta iniziale è stata quella di "organizzare subito  una colonna di Citroen d'epoca cariche di generi alimentari, vestiti etc etc" dopodiché ti lamenti che i club del RIASC avevano altri impegni e sono stati come un muro di gomma...ecco....riguardo a queste frasi, vorrei che tu capissi una cosa...."partire subito" per un club con più di 1500 soci, vuol dire almeno 4-5 mesi dopo...non per mancanza di volontà, quanto almeno per "organizzarsi" ossia: comunicare l'iniziativa (che già non era per niente organizzata, tant'è vero che nell'articolo dicidi aver cambiato la data almeno 3 volte per i motivi più diversi) a tutti i soci (o spedisci 1500 lettere dicendo che il gruppo di Roma vuole fare qualcosa che però non sappiamo bene né cosa né quando, oppure aspetti almeno il primo giornalino utile con la speranza di un programma più dettagliato della cosa)....organizzi una raccolta efficiente (perché magari c'è gente che non può fisicamente recarsi in Abruzzo ma ha anche piacere di contribuire), organizzi il viaggio per agevolare tutti i partecipanti e ti preoccupi soprattutto che sul posto l'invasione di queste belle macchine storiche colorate, oltre a fare gioire grandi e piccini, non crei problemi a chi laggiù sta lavorando (es. protezione civile, vvf, etc etc...).

Forse, ingenuamente e, sinceramente non so come ti sia venuto in mente, hai pensato che i 2cvllisti, i diessisti, e altri amanti di auto storiche, preferivano comprarsi pezzi di carrozzeria, motore, e altro.....forse, sarebbe stato meglio approfondire le motivazioni del rifiuto in modo un po' più serio e non trarre delle conclusioni fantasiose e, direi, anche offensive sotto alcuni punti di vista sia perché alcuni giustamente se la sono presa per le tue osservazioni "inopportune", sia perchè singolarmente c'è chi si è mosso in varie direzioni per mandare aiuti o per recarsi lì a lavorare (come volontario), e altri lo vorrebbero fare ma non riescono.

E' giusto il tuo ragionamento sul fatto che se c'è stata una calamità naturale imprevista, non è possibile mettere un anno prima sul calendario il raduno legato alla solidarietà per tale evento....è anche giusto però che chi sta lavorando da mesi su un raduno abbia la possibilità di farlo e non vedere vanificati i suoi sforzi, e che bisognava considerare che proprio perché quello da te proposto era un evento "diverso", magari ci sarebbe stata più gente disposta a spostarsi e quindi, proporlo in un fine settimana dove non c'era nulla in calendario, sarebbe stato apprezzato maggiormente da chiunque.
   
Come hai anche detto tu sull'articolo, bisogna pensare anche al dopo emergenza, magari quando i riflettori della tv si spegneranno (finalmente) e quando la gente inizia a dimenticare un po' che c'è chi dorme ancora in tenda. Forse è meglio organizzare qualcosa più avanti, pubblicizzato a dovere e con un lasso di tempo che permetta a tutti di organizzarsi. Te lo dico per esperienza personale....non è così facile trovare il modo di fare una donazione a qualcuno all'Aquila in questo periodo, non basta andare là a portare aiuti....già non è facile andare là ...

Capisco che le tue parole siano state mosse soprattutto dal senso di abbandono in primis dai tuoi amici romani e poi dal mondo Citroen.....forse però questo avrebbe dovuto farti riflettere sul fatto che non basta dire "voglio andare in Abruzzo", per fare qualcosa...."
Poteva essere lodevole la tua iniziativa, ma veramente stucchevole il tuo giudizio verso chi ha pensato di agire in modo diverso da quello proposto da te . Per questo non posso dare torto a chi si è sentito ingiustamente tirato in causa dalle tue accuse, nonostante, ripeto, la tua fosse una lodevole iniziativa.



(su)
grazie ci...
...toglietemi tutto tranne il superfluo... oscar wilde
...i fiori che hai dentro non farli morire ma lascia che si aprano ai raggi del sole... nomadi
...bisogna essere duri senza perdere la tenerezza... ernesto "che" guevara de la serna

DANIELE

la cosa più comica è che dopo tutto questo casino alla fine si trovano nikimar e paolo (che forse lo segue per educazione) soli soletti, bidonati pure dai propri amici di Roma....la cosa fa molto riflettere!

senza entrare nel merito, la cosa sfiorerebbe ancora più il ridicolo, penso che anche in caso di riuscita del fantomatico raduno sarebbero in pochi ad aderirvi, sicuro non il sottoscritto (che abita a pescara).

per quanto attiene alla solidarietà c'è gente che lavora e si sacrifica in silenzio senza tanta pubblicità. tutta questa commedia mi sembra solo voglia di protagonismo.

concludo qui. se qualcuno ha qualcosa da dirmi può benissimo telefonarmi (347.7658119) o aspettare il prossimo raduno per chiarire la faccenda.


angelo

Citazione da: gabriele2cv - 24 Agosto 2009, 16:15:45 PM
caro nickmar, come già scritto in precedenti post, al nord non si sapeva niente della prima raccolta, quella dei libri tanto per intenderci, e visto che sai usare il pc molto bene, che c'è una sezione chiamata gruppi locali, gli indirizzi mail e i mp, se non avevi avuto adesioni dai soci romani, che a quanto dici potrebbero essere iscritti solo per avere i benefici dell'assicurazione, potevi diffondere in maniera più appropriata il verbo...
o pensi che il r.i.a.s.c. sia l'unico interlocutore valido??? tieni presente che molti sono iscritti al r.i.a.s.c., come ad altri club, proprio per poter godere delle agevolazioni assicurative; non puoi fargliene una colpa...
come ho già avuto modo di dire, condividiamo la passione per questa splendida ed essenziale anziana vettura, ma non è detto che condividiamo le stesse idee, lo stesso spirito e lo stesso modo di vivere...
ecco perchè io sono uno di quelli che non ha gradito il tuo sfogo, per quanto comprensibile (anche se poco poco), sulla "lumaca di latta"...

in secondo luogo mi piacerebbe che la smettessi di tirare in ballo la storia che speriamo che la prossima calamità venga preavvisata in modo da non sovrapporsi ad altri raduni o invadere l'orticello altrui; mi sembra una polemica sterile e fuori luogo che mi fa ricredere anche sul poco, molto poco, di comprensibilità che avevo dato al tuo intervento sulla lumaca di latta...
smettere di piangersi adosso e provare a farsi un piccolo esame di coscenza su quanto è accaduto e sulle parole scritte potrebbe essere più utile...
per quanto l'iniziativa fosse lodevole, magari il problema eri proprio tu e la fiducia che ispiravi nelle persone che contattavi; forse però il problema erano proprio le persone che contattavi, ma in quel caso "chi è causa del suo male pianga se stesso"; non è giusto sparare a zero su tutto un movimento bello e vario...mi sembra strano che così tante persone ti abbiamo tirato un pacco così grande  così, tanto per fare...

ultima cosa: tragedie, più o meno grosse ma non è il caso di fare una classifica del dolore, ce ne sono tutti i giorni ma non mi sembra che si possa organizzare un raduno per ogni tragedia che succede; sarebbe bello ma poco fattibile...
o che qualcuno si sbatta per questo...

ripeto che l'iniziativa poteva essere lodevole e magari raggiungere un minimo di scopo, ma doveva essere gestita in maniera diversa e magari con un po' più di umiltà...
questo è il mio personale, piccolo e forse fastidioso pensiero...
ma forse, come ha detto firemax, è meglio che certi argomenti vengano affrontati a quattr'occhi...
buona strada a tutti...
g
Citazione da: Ci - 26 Agosto 2009, 15:44:48 PM
Ciao Niky,

voglio risponderti per quel che riguarda il tuo articolo e il tuo progetto abruzzese, secondo la mia opinione strettamente personale.

Come hai scritto tu, la proposta iniziale è stata quella di “organizzare subito  una colonna di Citroen dÂ’epoca cariche di generi alimentari, vestiti etc etc” dopodiché ti lamenti che i club del RIASC avevano altri impegni e sono stati come un muro di gommaÂ…eccoÂ….riguardo a queste frasi, vorrei che tu capissi una cosaÂ….”partire subito” per un club con più di 1500 soci, vuol dire almeno 4-5 mesi dopoÂ…non per mancanza di volontà, quanto almeno per “organizzarsi” ossia: comunicare lÂ’iniziativa (che già non era per niente organizzata, tant’è vero che nellÂ’articolo dicidi aver cambiato la data almeno 3 volte per i motivi più diversi) a tutti i soci (o spedisci 1500 lettere dicendo che il gruppo di Roma vuole fare qualcosa che però non sappiamo bene né cosa né quando, oppure aspetti almeno il primo giornalino utile con la speranza di un programma più dettagliato della cosa)Â….organizzi una raccolta efficiente (perché magari c’è gente che non può fisicamente recarsi in Abruzzo ma ha anche piacere di contribuire), organizzi il viaggio per agevolare tutti i partecipanti e ti preoccupi soprattutto che sul posto lÂ’invasione di queste belle macchine storiche colorate, oltre a fare gioire grandi e piccini, non crei problemi a chi laggiù sta lavorando (es. protezione civile, vvf, etc etcÂ…).

Forse, ingenuamente e, sinceramente non so come ti sia venuto in mente, hai pensato che i 2cvllisti, i diessisti, e altri amanti di auto storiche, preferivano comprarsi pezzi di carrozzeria, motore, e altro…..forse, sarebbe stato meglio approfondire le motivazioni del rifiuto in modo un po’ più serio e non trarre delle conclusioni fantasiose e, direi, anche offensive sotto alcuni punti di vista sia perché alcuni giustamente se la sono presa per le tue osservazioni “inopportune”, sia perchè singolarmente c’è chi si è mosso in varie direzioni per mandare aiuti o per recarsi lì a lavorare (come volontario), e altri lo vorrebbero fare ma non riescono.

E’ giusto il tuo ragionamento sul fatto che se c’è stata una calamità naturale imprevista, non è possibile mettere un anno prima sul calendario il raduno legato alla solidarietà per tale evento….è anche giusto però che chi sta lavorando da mesi su un raduno abbia la possibilità di farlo e non vedere vanificati i suoi sforzi, e che bisognava considerare che proprio perché quello da te proposto era un evento “diverso”, magari ci sarebbe stata più gente disposta a spostarsi e quindi, proporlo in un fine settimana dove non c’era nulla in calendario, sarebbe stato apprezzato maggiormente da chiunque.
   
Come hai anche detto tu sull’articolo, bisogna pensare anche al dopo emergenza, magari quando i riflettori della tv si spegneranno (finalmente) e quando la gente inizia a dimenticare un po’ che c’è chi dorme ancora in tenda. Forse è meglio organizzare qualcosa più avanti, pubblicizzato a dovere e con un lasso di tempo che permetta a tutti di organizzarsi. Te lo dico per esperienza personale….non è così facile trovare il modo di fare una donazione a qualcuno all’Aquila in questo periodo, non basta andare là a portare aiuti….già non è facile andare là …

Capisco che le tue parole siano state mosse soprattutto dal senso di abbandono in primis dai tuoi amici romani e poi dal mondo Citroen…..forse però questo avrebbe dovuto farti riflettere sul fatto che non basta dire “voglio andare in Abruzzo”, per fare qualcosa….”
Poteva essere lodevole la tua iniziativa, ma veramente stucchevole il tuo giudizio verso chi ha pensato di agire in modo diverso da quello proposto da te . Per questo non posso dare torto a chi si è sentito ingiustamente tirato in causa dalle tue accuse, nonostante, ripeto, la tua fosse una lodevole iniziativa.


(su) (ura) (ura) (scherma)    CONDIVIDO
non sono io che vado piano, ma sono gli altri che non si godono le emozioni. Come disse charli Chaplin; un giorno senza un sorriso è un giorno perso

nikmar_2cv

Caro Ci,
come dicevo nei post precedenti, dopo che il Riasc ha declinato la proposta, la "carovana" e' diventata una cosa strettamente romana (risultata poi, come abbiamo visto, strettissima) e quindi non era in programma mandare 1.500 comunicazioni o anche fare un annuncio sul forum.
L'annuncio l'ho fatto per cercare di organizzare il raduno. Come e' facilmente verificabile a pagina 1, ho scritto "stiamo cercando di organizzare" e "chiunque volesse aiutarci".
Appello a cui ha aderito Daniele, che ora fa dell'ironia che mi lascia francamente perplesso.....
Trovo che sia questa la cosa che dovrebbe far riflettere: che qualcuno - oltretutto abruzzese - ironizzi sulla scarsa adesione ad iniziative che volevano portare comunque aiuto alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Come se io e Paolo fossimo "due poveri pirla" (uno e mezzo, visto che Paolo mi avrebbe - secondo Daniele - seguito "per cortesia").
Puo' darsi che lo siamo, ma intanto questi due poveri pirla qualcosa l'hanno fatta. E l'hanno realizzata, oltre che a livello personale, anche a livello di club.
E questo mi basta e mi avanza, personalmente, per continuare a proporre iniziative del genere ogni volta che ne avro' l'occasione.
La sottile differenza, a mio avviso, tra il singolo che va per conto suo (come potevo essere io e come hanno fatto altri duecavallisti) e un club che si muove a livello istituzionale (pure se alla fine raccatta due persone) e' comunque sostanziale. e non e' un discorso di visibilita' del club, bensi' - almeno nelle intenzioni - il volere continuare a tenere un riflettore acceso sul terremoto del 6 aprile e il voler cercare di portare il massimo contributo possibile.
Non credo che l'Asi e i vari club a lui federati, che si stanno muovendo in questi mesi sia a livello nazionale che locale, lo facciano per pavoneggiarsi. O se anche lo fanno in parte, il risultato dell'unione e della coesione di queste realta' sta portando risultati significativi. Come dicevo, i mille euro a club si stanno avvicinando ai centomila euro di contributo raccolto. A cui si aggiungono altre iniziative "personali" delle varie associazioni (i camperisti storici, il "Ruote a Raggi di Parma...")
Ho semplicemente cercato di realizzare qualcosa di simile a livello istituzionale citroenistico, su scala nazionale, provando a coinvolgere il Riasc. Camillo Cotti era entusiasta, ma anche lui non e' riuscito a contagiare gli altri presidenti di club, cosi' come io e Paolo non siamo riusciti - a livello locale - a coinvolgere i soci romani nell'edizione ridotta (ridottissima!) della "carovana'.
Ripeto, forse nella capitale manchiamo di coesione. Penso che  qualcosa di analogo, organizzato magari dagli Zoccoli o da Citta' di Castello o da Lodi, avrebbe forse sortito - nell'ambito ristretto del club di appartenenza - un risultato piu' eclatante. Ma e' un'ipotesi.
Per il resto, pur essendo notoriamente dotato di una generosa dote di senso dell'umorismo, mi sento di rigettare fermamente l'ironia di Daniele, che reputo particolarmente fuori luogo. E vorrei infine chiudere questa fin troppo lunga polemica.
Abbiamo fatto un tentativo. Prendo atto che non e' andato a buon fine. Probabilmente e' colpa anche nostra e cercheremo di analizzare gli errori e correggerli in futuro. Mi consola che, comunque, il 2CV Roma e' riuscito ugualmente a fare qualcosa, portando dieci casse di libri e alcune derrate alimentari per animali al campo di Villa Sant'Angelo. Dove non ci hanno, curiosamente, spernacchiato.