Viste le difficolta' e le polemiche sollevate dalla mia idea di organizzare un raduno di solidarieta' a Pescara questo mese, vorrei farvi una nuova modesta proposta.
Tra un mese, tra sei mesi, tra un anno, la situazione in Abruzzo non sara' granche' cambiata. E i pochi fortunati che avranno avuto le quattro casette tirate su dal governo, avranno da tempo finito lo champagne in frigo. Non parliamo degli albergatori, che rischiano di vedere in crisi anche la stagione 2010 perche' molti senzatetto (e senza casetta governativa) continuano - giustamente - a restare in hotel. Almeno le pareti sono di mattoni e non di tela e chi conosce l'inverno abruzzese sa quanto questo faccia la differenza.
Io vivo a Campagnano di Roma (che non e' zona terremotata, ma quasi!) e posso essere buon testimone di quanto bene abbia fatto ai commercianti del paese l'ICCR dell'anno scorso. C'e' chi, addirittura, e' tornato prima dalle ferie per riaprire bottega in tempo per l'evento.
La mia proposta e' questa: per aiutare l'indotto abruzzese e tenere acceso quel famoso faro sul terremoto, di cui parlavo nelle mie precedenti, perche' non proponiamo a Franco Grosso di organizzare il prossimo Raduno Nazionale a l'Aquila?
Sarebbe bello se, poi, anche il RIASC promuovesse un'iniziativa simile.
C'e' tutto il tempo, adesso, di parlarne, coordinarsi e stabilire delle date che non siano in contrasto con altri raduni.
Voi cosa ne pensate?