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Torino ed Italia '61

Aperto da Aspes, 06 Dicembre 2009, 22:03:23 PM

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Aspes

In quel periodo io ero un bambino di quattro anni, ed il caso mi aveva fatto nascere in quella grande Citta', Torino, una Torino che altro non era se non la Fiat.

Era una Torino cupa, fredda, anzi, freddissima.

Tutto era colorato di grigio, un grigio che si era impossessato di tutto, dei tetti, dei balconi.

Da quella grande Fabbrica al suono della sirena tutti uscivano in fretta, nella nebbia, correndo a casa, a cercare un po' di tepore, un po' di conforto, in quelle sere che suonavano di dialetti sconosciuti, spesso incomprensibili.

In quegli anni, in quella grande Fabbrica, le 500 e le 600 salivano lungo quella curiosa spirale, verso il tetto, verso il cielo.

Forse da li' era passata anche la 5p0 di mio Padre, ed a me e' sempre piaciuto credere cosi'.

C'e' ancora quella pista, bellissima, affascinante, colma di ricordi, di nostalgia, per me magica.

Sale ancora verso il cielo, verso il tetto, ed ancora conserva quel suo fascino, quel suo splendore.




Quella pista, al Lingotto, e' stata la riscoperta della mia Torino, e' stato un primo passo verso una passato che ho scoperto di non avere mai dimenticato, e che era ben vivo dentro di me.

Dopo giorni e giorni passati ad ammirare quella pista, girando per quella Fabbrica che ora e' un grande centro commerciale, cercando di scorgerne ancora i misteri, gli odori, i rumori di un passato che sembra aleggiare da ogni dove, avevo capito che ero pronto per un'altra cosa.

La riscoperta di un luogo magico, un luogo dove un bambino di soli quattro anni era stato con i suoi genitori, un luogo pieno di luci, meraviglioso, testimone di periodo irripetibile.

Italia '61.

Girando Torino per lavoro piu' volte mi si era affacciato alla mente il desiderio di riscoprire quei luoghi,anche se dentro di me qualcosa  diceva che di sicuro non era rimasto piu' nulla.

Allora ho incominciato una ricerca in Internet, cercando di collegare i miei ricordi a quello che veramente Italia '61 era stato.

E leggendo, leggendo e rileggendo mi sono meravigliato della maestosita', della bellezza e dell'Internazionalita' dell'evento.

Ho letto tutto quello che potevo, visionato decine e decine di fotografie, assaporato testimonianze.

Ed all'improvviso avevo capito di essere pronto, e che volevo andare a cercare quei luoghi, come se una forza misteriosa mi spingesse a farlo, come se non avessi voluto fare altro per tutta la vita.

E sono partito verso l'unico indirizzo certo che avevo : Piazza Polonia.

Procedevo piano piano, e quando sono arrivato in quella Piazza con delusione ho scoperto di esserci passato tante altra volte in quei giorni, e che quindi non ci doveva essere piu' nulla.

Addio Italia '61, addio ai miei ricordi di bambino.

Ho proseguito quasi come un automa, senza una meta certa.

Ed allora ho visto una cosa che avevo visto in fotografia : la fermata Nord della monorotaia, che sapevo esistere ancora, e che era stata ristrutturata.

Stavo cercando un posto per fermarmi, ed in quel momento, guardando un po' piu' avanti ho visto una cosa che mi ha fatto rabbrividire, che mi ha riempito gli occhi di lacrime, che mi ha fatto sentire come se avessi ancora quattro anni.

Poco piu' avanti c'era un lago, c'era quel laghetto che la mia memoria ancora ricordava cosi' bene.

E sopra al lago c'era lei, il binario della monorotaia, ed in fondo la stazione Sud, che si stagliava sul Palazzo del Lavoro, maestoso, impressionante.

Era un sogno, ed io lo stavo davvero vivendo.




Ho fermato la macchina, e sono sceso, quasi correndo in mezzo al prato, noncurante di quelle poche gocce d'acqua, della giornata grigia.


Mi sono avvicinato alla fermata della monorotaia, ho salito i gradini fino al punto dove una volta il treno arrivava davvero, cercando in lontananza di scorgere il Luna Park, il Disneyrama, Il Palazzo a Vela, che oggi purtroppo hanno abbattuto.
Non so per quanto tempo sono rimasto li sopra, quasi a voler vedere se un treno sarebbe arrivato davvero lungo quella monorotaia.



















Guardava il binario, e poi il Palazzo del Lavoro, cosi' degradato, cadente, aspettando la voce della Mamma e del Papa', che mi dicevano di scendere, che era ora di andare a casa.

Sono risalito in auto, e per caso in fondo ho girato a destra, attraversando via Nizza e via Canelli, dove vivevo da bambino.

Ho rivisto quel cavalcavia, dove sotto passavano i treni e dove un mio Zio d'acquisto mi portava tutti i giorni.

E piu' in la' proseguendo gia' c'era Mirafiori.

Cosi' ho capito quello che non avevo mai capito.

Chi ero, dove ero stato, cosa avevo visto in quei primi anni di vita.

E' stato davvero un viaggio nella mia memoria, emozionante, quasi indescrivibile.

E vorrei tanto che ciascuno di Voi potesse provare la stessa cosa.

Anche se ora non c'e' piu' nulla, anche se e' rimasto molto poco, ebbene, io ho fatto in tempo a vedere qualcosa che mi appartiene, ho visto con gli occhi di un adulto quello che gli occhi di un bambino avevano visto, tanti, tanti anni fa.
E non e' una cosa da poco.

Le immagini in questa piccola storia vi hanno fatto vedere quello che c'e' oggi, ma dentro la mia mente quello che vedo e' questo, per sempre :


Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

mario55

come al solito riesci a commuoverci.  (piango)
vero ciò che dici, gli occhi di un bambino non dimenticano quello che hanno visto, ed anche a distanza di anni e di decenni il ricordo di qullo che ti ha colpito da piccolo rimane nella tua memoria, e basta poco perchè riemerga.

(abbraccio)
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

bubbo


Aspes

Ciao Bubbo .... !!!!

Ben tornato ....
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Watson

Essendo un torinese da una vita, questa zona di Italia '61 la conosco abbastanza bene, anche se non posso dire di averla vista nascere essendo ancora un abitante della luna in quel periodo  (nonso)


Però ho avuto la fortuna di lavorare dentro quella grande struttura che si incontra appena entrati in città e che si chiama il Palazzo del Lavoro, costruito nientepopodimeno che dall'ingeniere Pier Luigi Nervi  (su)


La caratteristica unica della struttura sono i suoi pilastri di cemento che sorreggono porzioni di tetto...

... in pratica il tetto si appoggia su 16 pilastri alti 25 metri, e visti dal vero sono davvero favolosi



All'epoca non c'erano ancora le macchine fotografiche digitali e ogni foto aveva il suo costo  (nonso) così di foto del periodo ne ho trovate ben poche, anche se ricordo bene di averlo esplorato quasi dappertutto...


... ma ho ritrovato due foto estive dalla luminosità abbagliante  8)

che conferiscono al luogo un fascino particolare, molto diverso da quello che tu hai potuto osservare nelle tue scoperte cittadine

La stazione sud con il Palazzo del lavoro sullo sfondo



La monorotaia con il Palavela ancora vecchia maniera




Non so se tornare indietro nei ricordi sia qualcosa di positivo...

non so se l'esercizio porti dei vantaggi...

c'è il rischio di far ritornare a galla vecchi fantasmi...


ricordi di tempi che oggi sembrano spesso "fascinosi", ma che in fondo erano tempi difficili...

ma visto che tu hai il dono di rendere piacevole qualunque ricordo  (abbraccio) ....




... ecco che ti regalo l'immagine di un ragazzo che all'epoca portava molte taglie in meno e molte speranze in più...



Il fantasma del palazzo del Lavoro




Bel topic , ma bravo l'autore  (abbraccio)
(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Aspes

Caro Toni,

lo so che la luce del sole rende tutto piu' bello, ma credimi, quando mi sono trovato davanti la stazione Sud della monorotaia, per me era come se ci fosse il sole, anche se le foto purtroppo sono grige ....

E pagherei non so quanto per poter fare la stessa foto che hai fatto tu all'interno del palazzo del lavoro.

Un'ultima considerazione, che mi ha fatto notare mia moglie ( e qui magari potrebbe dire la sua qualche
forumista "architetto" ) ... abbiamo notato un a somiglianza straordinaria tra il vecchio Palavela e l'Opera House di Sydney ..... che in Australia abbiano copiato ?
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

Gianchy Recchia

#6
Il Lingotto, vecchia fabbrica Fiat, ora centro commerciale www.8gallery.it ,
è anche sede di una facoltà universitaria molto consona con la città di Torino
che, purtroppo, mi tocca ancora frequentare...






Negli ultimi anni il Lingotto è stato anche protagonista come set cinetelevisivo.
Hanno girato "Andata + Ritorno" di Marco Ponti,
"Il professore" di Ricky Tognazzi,
la fiction "Intelligence" con Raul Bova
il video di "Lasciala andare" di Irene Grandi


Un tipo perso dietro le nuvole,la poesia e le 2cv           /[_]\   (°\=/°)     ìì    ìì

mario55

Citazione da: Aspes - 21 Dicembre 2009, 13:24:30 PM
Caro Toni,

lo so che la luce del sole rende tutto piu' bello, ma credimi, quando mi sono trovato davanti la stazione Sud della monorotaia, per me era come se ci fosse il sole, anche se le foto purtroppo sono grige ....

E pagherei non so quanto per poter fare la stessa foto che hai fatto tu all'interno del palazzo del lavoro.

Un'ultima considerazione, che mi ha fatto notare mia moglie ( e qui magari potrebbe dire la sua qualche
forumista "architetto" ) ... abbiamo notato un a somiglianza straordinaria tra il vecchio Palavela e l'Opera House di Sydney ..... che in Australia abbiano copiato ?

forse l'ispirazione è stata tratta da quì:



opera di Frank Lloyd Wright, per chi vuol approfondire:

http://images.google.it/imgres?imgurl=http://bp3.blogger.com/_v7oWl5Yi0Nw/R9GHMhZ6XuI/AAAAAAAAAGk/LGYal2k7Kqs/s400/Immagine2.bmp&imgrefurl=http://petra-dura.blogspot.com/2008/03/johnson-wax-building-racine-wisconsin.html&usg=__rZYCDipDX0bV66DvBewBpcn96gs=&h=369&w=380&sz=16&hl=it&start=156&um=1&tbnid=AdQ10-yy7R00qM:&tbnh=119&tbnw=123&prev=/images%3Fq%3DFrank%2BLloyd%2BWright%2Bprogetti%26ndsp%3D20%26hl%3Dit%26rlz%3D1R2ADBF_it%26sa%3DN%26start%3D140%26um%3D1

ciao, Mario (guid)

Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

pata2cv

In questo film c'è una bella ripresa del palavela e del lingotto
da vedere!!!  (superok)

[youtube=425,350]<object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/j0nXDOr1r6A&hl=it_IT&fs=1&"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/j0nXDOr1r6A&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>[/youtube]
ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati

massimotto

   C'è gente, tantissima gente. Talmente tanta gente che mio padre mi tiene in braccio,  diversamente non vedrei nulla. Il naso all' insù a guardare quello strano treno che va avanti e indietro su quell' unico binario. Una moltitudine sta facendo la fila per un giro di prova. Siamo ad Italia'61 anche se non so esattamente cosa vuole dire questo strano nome. Un pò più in là mia mamma tiene per mano mia sorella, ma il naso continua a guardare in sù. Il treno adesso non c'è, ma tutta la gente continua ad aspettare con fiducia, rimanendo in fila. Ho tre anni.........


C' ero anch' io, in quei giorni, con il naso in sù.


Fino a qualche anno fa passando per C.so Unità d' Italia si poteva vedere ancora tutto il binario e la stazione, ora solo più parte di quella. Ma comunque tutte le volte che vado a Torino e passo di lì il ricordo è sempre quello: un bambino che guarda in sù in braccio a suo papà....



Mala tempora currunt.

Watson

Per chi volesse saperne di più c'è il bellissimo sito degli Amici di Italia 61  (appl)

http://www.italia61.it/


[youtube=425,350]FSIWlrH4_HI&feature=player_embedded[/youtube]
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

james2744

premetto che io ho 18 anni, e quindi non ero presente ad italia '61, ma questa fino a qualche anno fa era presente in me tramite la figura di mio nonno.
lui ha visto vivere questa realta, e l'ha vista crescere, perchè ha sempre lavorato negli uffici della fiat e non perdeva occasione per raccontarmi di questo "miracolo" ingenieristico dettato dal miracolo economico.

visto che faccio la tesina sulla fiat ho qualche bella fotina di come appariva torino in quegli anni, anche se si vede solo il lingotto e qualche altro palazzo:

il lingotto, com'era



come è stato



com'è ora





da qualche parte ho anche altre foto dell'archivio fiat o di mio nonno, ma non le trovo più ora.
non voglio dire cavolate, ma il palazzo a vela fino alle olimpiadi del 2006, non è stato il palaghiaccio?

ricordo anche che mio nonno, quando io avevo circa 6 anni, lui andava ancora ogni tanto a torino negli uffici fiat a vedere come andava il lavoro e a ritrovare vecchi amici tra cui come diceva lui "il fu giuanin, ma adess as fa ciamè l'AVVOCATO" (il fu giovannino, ma adesso si fa chiamare avvocato); perchè mio nonno si divertiva a farlo arrabbiare chiamandolo giuanin.
dopo essere stati al lingotto, andavamo sempre a fare un giro al museo dell'auto di torino e subito dopo facevamo un giro  attorno al lago, su cui allora si stagliava parte della rotaia della monorotaia.



certo i miei ricordi sono freschi e purtroppo non ho visto di persona com'era la vita in quegli anni.

rifacendomi al film "the italian job" mio nonno lo amava, tutte le volte che lo davano pretendeva che io andassi da lui a vederlo ed era sempre preso dalle immagini di torino, quello è corso..., quella è piazza..., quello è il lungo po, guarda quella era la giulia sprint delle forze dell'ordine, quella bisarca è un OM e avanti così. e io poco per volta vivevo ricordi non miei, ma che prendevano forma dalle sue parole.

e chiudo con due foto la catena di montaggio, vero simbolo di quegli anni e della ricchezza economica che aveva spinto a investire così tanto in opere pubbliche



e la pista sul tetto del lingotto, che avevo visto da piccolo con mio nonno e circa un anno fa ho rivisitato, ma mi ha fatto un senso...non l'ho vista cambiata, eppure io sono cresciuto e mio nonno non c'è più...

la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

Watson

Citazione da: james2744 - 20 Maggio 2010, 17:16:40 PM
e la pista sul tetto del lingotto, che avevo visto da piccolo con mio nonno e circa un anno fa ho rivisitato, ma mi ha fatto un senso...non l'ho vista cambiata, eppure io sono cresciuto e mio nonno non c'è più...

... ma ci sono i suoi ricordi e da quanto scrivi sono stati ben immagazzinati dal suo nipote.

(abbraccio)


Se ti interessa ho inserito molte foto storiche sul Lingotto tratte dal sito: www.storiaindustria.it
in questo 3D Incontri - [size=07pt]cliccare sul testo in grassetto per accedervi[/size]

W la vita

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Watson

Palavela

Citazione da: james2744 - 20 Maggio 2010, 17:16:40 PM
non voglio dire cavolate, ma il palazzo a vela fino alle olimpiadi del 2006, non è stato il palaghiaccio?


NO, lo è diventato dalle olimpiadi del 2006  ;D

Prima era la sede di una società di arrampicata sportiva con appunto un'enorme parete artificiale per questo sport, ma per molto tempo è stato solo un luogo abbandonato a se stesso  (nonso)


Qui di metto due foto trovate in rete di com'era l'interno del Palavela



[size=07pt]foto tratte dal sito www.lasportiva.com[/size]



e di come era la sua struttura internamente...




[size=07pt]foto tratte dal sito www.keiken.it[/size]



... ed esternamete con la monorotaia funzionante



[size=07pt]foto tratte dal sito www.mepiemont.net[/size]

e per finire una foto della vela, perchè il nome al Palavela è stato dato proprio dalla particolare copertura in cementoarmato che conservò a lungo il primato europeo in fatto di dimensioni (16.000 mq) e dalla forma alquanto inusuale


[size=07pt]foto tratte dal sito www.italiacostruzioni.it[/size]


un'ultima chicca  ;D l'estratto dal film The Italian Job in cui si vedono le mini percorrere questa fantastica vela  (guid)


N.B. dura solo un minuto  ;)



W la vita

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james2744

ciao a tutti,
cercando qua e là ho ritrovato questa bellissima discussione; e visto che alcune settimane fa sono andato a torino mi sono fermato ad italia '61.
ho fatto tante belle  (foto) (foto)
però visto che venderdì ho la 3° prova della maturità è meglio che studio e quindi le foto le posterò venerdì pomeriggio, massimo sabato  ;D ;D

se mi dimentico potete ... (puni) (puni) (puni) (puni) ... ricordarmelo  (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)
la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

Cedro

In bocca al lupo per la maturità!!!!

(scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara)
La Meccanica NON è la Moglie del Meccanico!!!

james2744

Citazione da: Cedro - 24 Giugno 2010, 14:25:41 PM
In bocca al lupo per la maturità!!!!

(scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara) (scara)

(stupid) (muro) (stupid) (muro)

crepi!!!!! (sto anche facendo una serie intera di scongiuri)  (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)
la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

andyblond

...e dire che quando ho fatto gli esami di maturita' classica  sono andato a scuola proprio con la mia dyane 6 bamboo che parcheggiavo fieramente in cortile...
..via nella scia di comete pallide..negli occhi mille lune...

james2744

Citazione da: andyblond - 24 Giugno 2010, 23:18:05 PM
...e dire che quando ho fatto gli esami di maturita' classica  sono andato a scuola proprio con la mia dyane 6 bamboo che parcheggiavo fieramente in cortile...

io non mi sono potuto permettere questa soddisfazione; ma penso che agli esami all'università la mia dyane potrà accompagnarmi
la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

Aspes

Anche per me esami di maturita' fatti con  la Giallina .. era forse un po' piu facile .. era il '79 ...
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.

james2744

visto che ho un po' di tempo, metto le  (foto) che ho fatto a Torino, ad Italia '61. inizio con la foto della rotonda, si trova a metà del corso su cui si affaccia il palazzo del lavoro, la rotonda è di costruzione recente.



è da notarsi, nella foto, la presenza di due grandi aziende italiane. vediamo una Fiat Panda e il cartellone di un distributore dell'Agip. queste sono appunto due colossi che hanno fatto storia.
la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

proseguendo la nostra passeggiata, incontriamo il palazzo del lavoro, fiore all'occhiello di Torino nel passato (e io direi ancora oggi), caratterizzato da un'architettura unica



unico svantaggio, la ruggine  (stupid) (stupid)
la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

si vede in questa foto lo stato di abbandono e degrado che ormai vige in questa struttura



l'erba ha già raggiunto l'altezza savana, ci sono foglie secche da tutte le parti ed il cancello, di automatico ha solo più il cartello  (nonso)
la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

proseguendo il nostro giro, arriviamo sull'altro lato del palazzo del lavoro


la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

su cui si affaccia la stazione sud della monorotaia



la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

passeggiando di qua e di là nel parchetto



raggiungiamo il fantastico palazzo a vela, barbaricamente modificato per le olimpiadi, di cui rimane solamente la copertura

la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

come si può vedere da questa foto, la copertura originaria è staccata dal palazzo di nuova concezione

la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

circumnavigando il palavela, raggiungiamo l'entrata del nuovo palazzo



dopo aver scattato le opportune foto, ci siamo messi in viaggio verso la stazione nord della monorotaia, dove ho fotografato queste fontane, di cui non mi ricordavo dell'esistenza

la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile

james2744

proseguendo sul viale alberato, quando siamo nei pressi della stazione nord, sul corso che corre parallelo a noi, sfreccia una Fiat 124 Cabriolet, che dopo avermi visto scattare una (foto), mi suona il clacson, sgamato in pieno, con annessa enorme figura di *****  (muoio) (muoio) (muoio) (muoio)



e finalmente la stazione nord della monorotaia, ora trasformata in sede di una onlus per pagare gli affitti ai genitori dei bambini ricoverati al regina margherita, cto e altri ospedali torinesi e piemontesi


la mia auto è come tutte le altre, ma ha più stile