Porca miseria, non vi posso lasciare soli un attimo che la discussione decolla

Vedo che nel frattempo sono stati affrontati molti argomenti interessanti, con molti spunti.
Data la mia piccola esperienza agraria, da figlio di contadini, cresciuto in una fattoria e con la passione per l'agricoltura che mi è rimasta addosso, mi permetto di dare qualche suggerimento che potrebbe rivelrsi utile.
Sul compostaggio: vedo che qui c'è da affrontare un quadro normativo abbastanza variegato. Personalmente, abitanto in semicampagna, non ho mai avuto problemi né di leggi, né di vicinato a praticarlo. In ogni caso - e ho visto che sono già arrivati consigli in questo senso - esistono in commercio dei contenitori appositi per fare il compost senza produrre odori sgradevoli. L'impianto di compostaggio che utilizzo io me lo sono costruito da solo, "impianto" tra virgolette, trattandosi di un sistema molto semplice: in pratica un grosso cassone, con delle condotte che portano aria alla parte inferiore (utile per favorire l'automacerazione), coperto nella parte alta per bloccare l'emissione di odori. In ogni caso la quantità di cattivo odore emessa è minima, sicuramente inferiore a quella di una concimatura. Le dimensioni sono abbastanza elevate perché, avendo un grosso orto, non devo smaltire solo il rifiuti domestici, ma anche i vari scarti vegetali. Un paio di consigli: durante l'estate ogni tanto è consigliabile bagnare leggermente la massa in decomposizione, per favorire il lavoro dei batteri, e andrebbe anche fatta muovere, magari con un badile, per rendere uniforme la decomposizione (e non trovarsi con una parte inferiore già pronta a essere concime e una superiore ancora da decomporre).
Altro consiglio: avendo spazio è bene creare due sistemi di decompostaggio (o, come ho fatto io, dividere in due parti separate il cassone): in questo modo una volta riempita una parte, si può utilizzare l'altra per versare il materiale riciclabile, mentre si lasciano lavorare i batteri nella prima in attesa di poterla svuotare e riutilizzare. Per inciso, quando ho iniziato a fare questo "giochetto", ho scoperto che il processo di trasformazione del rifiuto organico in compost era molto più veloce di quanto credessi.
Avendo spazio a disposizione un sistema più semplice (anche se meno efficace, perché in quel caso la velocità di decomposizione è più lenta) è quello di scavare una profonda buca nell'orto e versare direttamente il rifiuto organico, ricoprendo ogni volta con un sottile strato di terra i rifiuti versati (questo per ridurre i cattivi odori): questo sistema però è consigliabile solo nei mesi invernali per due ragioni: la prima, ovvia, è quella dei cattivi odori provocati dalla fermentazione favorita dal caldo, la seconda è che i mesi invernali sono un periodo di riposo per i campi, e con la primavera le buche si ricoprono e si può procedere con la fresatura.
Allo stesso modo, in inverno, gli scarti di erba e fogliame possono essere sparsi direttamente sugli orti a riposo (che magari sono stati arati in autunno, altro lavoro molto utile) per essere poi macinati direttamente con la terra al momento della fresatura primaverile.
Tornando al tema compostaggio e buche: un'altra idea può essere quella di darsi alla coltivazione degli asparagi. Una buona asparagia prevede la collocazione delle piantine (ps il periodo è questo) in una buca, sopra un strato consistente di concime (occhio però a non metterlo a diretto contatto con le radici, almeno un lieve strato di terra dovrebbe separare le radici della piantina dal concime) , nulla vieta - anzi - di utilizzare queste buche anche come deposito diretto di rifiuti organici o di scarti di vegetazione, dal momento che poi il tutto - piantine comprese - dovrà essere ricoperto dalla terra.
Avrei qualche altro centinaio di consigli, ma un po' per volta, altrimenti rompo troppo le scatole. In ogni caso il compostaggio è utilissimo: da solo, dimezza almeno la quantità di rifiuti domestici prodotti.
