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Un 12 agosto di 66 anni fa...

Aperto da luigi spino, 12 Agosto 2010, 11:34:43 AM

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luigi spino

Quanti sono 66 anni?

Tanti, pochi? Io ne ho 42, e quello che state per ascoltare è successo appena 24 anni prima che nascessi. Mio padre di anni ne ha 81, e aveva 15 anni nel 1944. Questa storia è dietro l'angolo, non solo da un punto di vista spaziale, almeno per me che vivo in Toscana, ma anche da un punto di vista temporale.  E siamo sicuri che 66 anni siano stati sufficienti per eliminare dall'animo umano i germi che portarono a tutto questo?

La mia impressione è che quei germi, come fossero esemplari del virus del vaiolo tenuti isolati in provetta per anni e poi, improvvisamente, liberatisi, in tutti questi anni non abbiano fatto altro che riprodursi. Prima magari all'ombra, e poi sempre più apertamente e inpunemente. Ma questa è solo la mia impressione.

Sant'Anna di Stazzema, 12-8-1944. Video 1/2 (english subtitles)

segue la seconda parte


  in hoc signo vinces


Watson

Citazione da: luigi spino - 12 Agosto 2010, 11:34:43 AM
Quanti sono 66 anni?

66 anni per la vita di una persona sono molti, moltissimo, in 66 anni compi tutto il tuo ciclo e ti prepari all'ultimo passo....


.... ma per la società devono essere un'eternità, visto l'ignoranza che c'è nelle generazioni successive alla tua, manca il ricordo, manca quello che un tempo facevano i nonni dei nostri genitori.


Un tempo, quando le famigli vivevano tutte aggregate, i bambini ascoltavano i ricordi dei vecchi ed in qualche modo assorbivano un pezzo di storia, se la facevano loro e crescevano sapendo cosa era accaduto anche 100 anni prima....

... ora se proviamo a fermare un giovane per strada e chiedergli cosè successo a Sant'Anna di Stazzena, la sua risposta sarà il silenzio, ma non quello in memoria dei caduti, ma quello dell'ignoranza e della superficialità.


CitazioneE siamo sicuri che 66 anni siano stati sufficienti per eliminare dall'animo umano i germi che portarono a tutto questo?

NO, non sono sufficienti neppure 15 anni..... che sono poi quelli di un massacro per certi versi molto simile a quello indicato da te....


Srebrenica 11/7/1995

[youtube=300,200]YZC_0Deahj8[/youtube]

(piango)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

ludo

Aborro, aborro tutto ciò che può essere usato come arma, aborro ogni forma di razzismo, aborro ciò che può fare una mente malata, ....................


                              W la pace!!!!

mario55

per chi non c'è mai stato, a Sant'Anna di Stazzema, propongo di andarci.

è una visita che fa male, come un calcio nello stomaco, ma che nella vita ogni Persona dovrebbe fare, per capire quanto l'Uomo possa essere cattivo, più di qualsiasi altro animale sulla Terra, capire per evitare che accada di nuovo.

se mai mi riuscirà di organizzare un incontro di 2cv in Versilia proporrò una visità a Sant'Anna.

mario55

p.s. è successo solo 11 anni prima che io nascessi
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

luigi spino

Citazione da: mario55 - 13 Agosto 2010, 11:50:47 AM

se mai mi riuscirà di organizzare un incontro di 2cv in Versilia proporrò una visità a Sant'Anna

Conta pure su di me Mario

e, poiché l'orrore non ha fine, voglio ricordare altre vittime di un'altra strage - questa avvenuta ancor più vicino a casa nostra - di cui giusto ieri ricorreva l'anniversario.

La strage del Padule di Fucecchio.

Al centro dell'area di confine tra le province di Pisa, Firenze e Pistoia esiste una grande area  

palustre, si tratta della palude interna più grande d'Europa, chiamata Padule di Fucecchio. Oggi è

un luogo visitato soprattutto da cacciatori, birdwatchers, amanti della  natura. E' un'area in gran

parte protetta ma, fino a pochi decenni fa, contro quella natura l'uomo combatteva, per cercare di

strappare  un  po' di terra da coltivare, lottando contro inondazioni e zanzare. Era una zona di

casolari in cui vivevano famiglie patriarcali di contadini - in gran parte mezzadri - fatte di10-12

persone. Nuclei familiari che durante la guerra diventarono ancor più numerosi, per gli sfollati:

persone che cercavano di fuggire dalle città, dove si rischiava di morire sotto un bombardamento o

di finire in una retata nazista (che, nel migliore dei casi, voleva dire deportazione nei campi di

lavoro tedeschi).

Il 23 agosto di 66 anni fa, in una delle estati più calde degli ultimi anni, gli alleati erano sempre più

vicini. I tedeschi si preparavano alla ritirata dietro la loro ultima barriera difensiva allestita in Italia,

la Linea Gotica, che correva lungo l'Appenino Toscoemiliano. Quel giorno l'esercito tedesco

(attenzione l'esercito regolare, non le famigerate ss) prese come punto di riferimento la strada

che, come una sorta di anello, corre attorno al Padule, tutto quel che c'era dentro doveva essere

verwischt, cancellato.

Ma cosa c'era dentro quell'anello, Partigiani? Disertori? Renitenti alla leva? Niente di tutto questo.

Di uomini, perché impegnati in guerre lontane o perché fuggiti e nascosti per evitare di essere

oggetto di ritorsioni tedesche o arruolamenti forzati, non ve ne erano. Lì c'erano solo donne,

vecchi e bambini. Ma l'ordine era cancellare, e i tedeschi cancellarono. Ogni casolare si trasformò in

un cimitero, senza alcuna remora dettata dall'età o dal sesso delle persone che si trovavano

all'interno dell'anello. Adesso il racconto si fa ancora più truce e, chi è sensibile, è pregato di

fermarsi qui: i neonati furono uccisi nelle culle;  dal petto di una  donna incinta fu strappato il feto

e, lanciato in aria, fu utilizzato come tiro a bersaglio; Annunziata Mazzei fu uccisa a fucilate mentre

aveva suo figlio Antonio, di 27 mesi, in braccio, il bambino, rimasto inculume, piangeva, e fu

definitivamente zittito col colpo di un calcio di fucile in testa; Cesarina Arinci, una donna di 90 anni

cieca, si stava muovendo per l'aia disorientata, in mezzo al rumore degli spari, quando un soldato

ebbe l'idea di nasconderle una bomba a mano nella tasca del grembiale che indossava...

Alla fine si contarono 175 morti, un numero che, dopo le ultime indagini - seguite alla scoperta

dell'armadio della vergogna - il procuratore militare Antonino Intelisano (una persona

straordinaria )  ha corretto, scoprendo altre 9 vittime dimenticate.

Vittime senza alcun perché, non c'erano stati attentati partigiani che motivassero una simile

reazione, non c'era alcuna ragione strategica, ma solo la volontà di portare il terrore in mezzo alla

popolazione civile.

Contrariamente ad altre, questa vicenda finì in un'aula di tribunale (e vi ritornerà tra 2 mesi, dopo

la scoperta di nuove prove nell'arrmadio della vergogna). Ci fu un processo, ma probabilmente se

fosse rimasto tutto nascosto in un archivio lo scandalo sarebbe stato minore. Furono individuati

due responsabili: il generale Peter Edward Craseman e il maggiore Joseph Strauch. Le condanne?

10 anni per Craseman, tre per Strauch


E' una storia lunga, lo so, ma che merita di non essere dimenticata.

  in hoc signo vinces

Watson

Citazione da: luigi spino - 24 Agosto 2010, 13:40:23 PM

Alla fine si contarono 175 morti, un numero che, dopo le ultime indagini - seguite alla scoperta

dell'armadio della vergogna - il procuratore militare Antonino Intelisano (una persona

straordinaria )  ha corretto, scoprendo altre 9 vittime dimenticate.


Terribile racconto, ti chiedo solo se mi posti un link dove trovare altre informazioni e se ci furono sopravvissuti....


.... credo che l'uomo quando si trova in certe condizioni sia mille volte peggio di qualunque animale o vegetale che la natura abbia generato.
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

luigi spino

Per maggiori informazioni la pagina di Wikipedia  è, a parte alcuni piccoli particolari, abbastanza ben fatta

http://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_del_Padule_di_Fucecchio

Qui puoi trovare anche alcuni riferimenti bibliografici

Sì, ci furono dei sopravvissuti: alcuni feriti che si finsero morti e, soprattutto, diversi bambini che ebbero prontezza di spirito e riuscirono a nascondersi nei fossati e tra i rovi. Uno di quei bambini di allora, che oggi è una nonna ultrasettantenne, l'ho anche intervistato. Il suo racconto era qualcosa di terribile, e ancora oggi ha paura a  raccontare tutto: per la precisione ha riconosciuto uno degli italiani che accompagnarono i tedeschi in quella strage, una persona che ha continuato a vivere indisturbata, come se non fosse successo nulla, nonostante tutto quello che aveva fatto, ma questa signora si rifiutò di farmi il nome, anche solo in via confidenziale. All'epoca dell'intervista - una decina di anni fa   - quella persona era  ancora in vita, e nonostante si dovesse trattare di un uomo sicuramente molto avanti con gli anni, la donna aveva ancora paura.
  in hoc signo vinces

Watson

Orribile.... orribile e dir poco, per di più pensare che tale strage avvenne a pochi mesi dalla liberazione (leggo che pistoia fu liberata l'8 settembre 1944 ) a soli 16 giorni  (muro)


Non riesco a pensare che cosa passasse di mente a quei ragazzi soldati tedeschi che combattevano contro un nemico più forte ed ormai erano (credo) certi di soccombere.....

.... forse sono gli orrori della guerra che trasformano una persona in un essere infernale, capace di uccidere chiunque, donna o bambino che sia, senza provare più nessun senso di disagio o pena.


Mi sono ricordato di un'altra strage che molti ormai hanno dimenticato, una strage per certi versi ancora più assurda.... l'eccidio di 67 martiri tra il 29 aprile ed il 30 a Grugliasco - Collegno.


http://www.comune.grugliasco.to.it/dlFiles/Testoistanza.pdf


Torino stava per essere completamente liberata, i partigiani entrarono in città il 26 aprile ma riuscirono a liberarla completamente solo tre giorni dopo,

intanto la 34° Panzer Division di stanza in Liguria stava risalendo il Piemonte per dirigersi verso la Germania, era comandata dal generale Hans Schlemmer ed il 29 aprile si trovò alle porte del capoluogo subalpino,

volendo aggirare la città chiese di passare per Grugliasco in modo da raggiungere il Canavese dove le altre divisioni tedesche stavano confluendo, ma il transito non avvenne come concordato con le brigate partigiane....



e qui apro una parentersi per riferire quanto mi disse una zia che all'epoca dei fatti aveva 20 anni (ma non è stata una testimone diretta dei fatti) e che mi ha sempre raccontato che durante il transito di tale divisione ci fu un ragazzino che galvanizzato da quanto stava avvenendo sparò incautamente sulla colonna causando la loro tragica ritorsione


... i tedeschi nel loro passaggio tra le due cittadine di Grugliasco e Collegno compirono un massacro di 65 persone, molte delle quali prese in un rastrellamento, sia partigiani che civili, molti dei quali giovanissimi e tra cui un tredicenne prelevato come ostaggio e ammazzato il giorno dopo nei pressi del cimitero di Rivoli !!!


Ora capire se fu un'azione di guerra, una rappresaglia ad un attacco di un sprovveduto partigiano o solo l'epilogo di una striscia di morti che i tedeschi fecero durante la ritirata (si parla di 300 persone) non cambia nulla nel giudizio che si può dare a questa ennesima strage di persone avvenuta per di più 4 giorni dopo la fine ufficiale della guerra di liberazione italiana.


Mi verrebbe da dire che questi fatti devono essere ricordati per essere certi che non possano più avvenire, ma mi rendo conto che per la stragrande maggioranza delle persone, questi fatti sono stati completamente rimossi o peggio ancora non sono mai avvenuti se non sui libri di storia......


.... concludo indicando le fonti da cui ho tratto questa mia esposizione di fatti del passato

Strage di Grugliasco e Collegno da wikipedia

ANPI Grugliasco: ECCIDIO "68 MARTIRI" dal blog Anpi

Le cinque giornate di Torino da resistenze.org

55 - L'inganno di fine guerra da repubblicasociale italia.eu

dove è interessante leggere come si giustifica la strage accusando questo "partigiano" sprovvedduto che con il suo gesto generò la rappresaglia dei tedeschi  (sorpreso)

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Bes

grazie a chi tiene vivo il ricordo di questi fatti, credo che sia molto importante ricordare e far conoscere ai nostri figli ciò che è accaduto ai quei tempi. ho 50anni e ricordo che una "gita" scolastica fatta a quei tempi mi portò al museo cervi e a marzabotto e fu un'esperienze che ancora ricordo e che mi commuove, ma oggi non conosco nessuna scuola che promuovi questo tipo di uscite scolastiche...purtroppo. è da un pò di tempo che penso di andare e di portare anche mia figlia a Sant'Anna di Stazzema e questo topic mi da un ulteriore stimolo ad andarci.vorrei solo ricordare ciò che mio nonno non mi ha mai raccontato, ma che sono venuto a sapere da mio padre; mio nonno venne fermato e chiuso in gabbia all'età di 9 ...nove!!! anni per aver partecipato con suo padre agli scioperi agrari  durante il biennio rosso nel 1919-20. cosa dire......

una forte stretta di mano...

Bes
Bes  ..........se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti  siete lo stesso coinvolti.

paolo1962

io abito a massa e s.anna di stazzema è abbastanza vicina.io ci sono stato.
ho avuto il piacere o il dispiacere fate voi di partecipare piu' volte ad una gara podistica che attraversava tra le altre le strade  di s.anna e devo dirvi che passando davanti all'ossario e vedendo il nome nella stragrande maggioranza di bambini trucidati in quell'agosto 44 mi sono messo a piangere senza sosta  commosso nell'animo.
non ci si crede!!!!!!
dancing king

paoloDòCavaj

Ho cliccato - Rispondo- per cercare di tenere sempre vivo il sentimento di pace e per un no sempre alla guerra.
La cosa che mi tormenta di più è come non riusciamo ad imparare
neanche da questi atroci fatti.

Sono stato anche quest'anno nel Tarvisiano.
Ho più volte attraversato gli ex confini con Slovenia ed Austria, senza barriere, andando a cena una sera di qua, cispolando di la..
E spesso mi sono imbattuto in lapidi che ricordavano i Nostri morti: italiani, sloveni, tedeschi e non solo.
Piccoli cimiteri austriaci come giardini per i morti della prima guerra mondiale, e lapidi, tante, di partigiani uccisi...

Oggi transito liberamente per quelle terre,  a pochi anni di distanza,
e  un atroce PERCHE' mi  rimbomba nelle testa e mi toglie l'incanto di quelle Alpi forse fra le più incontaminate