Centro Storico Fiat

Aperto da Watson, 13 Dicembre 2011, 17:02:42 PM

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Watson

Ultime tre foto


la prima rappresenta la filiale Fiat di Alessandria d'Egitto  (sorpreso)



la foto è del 1935 ed è interessante quel carro atrezzi  (guid)



Invece questa è stata presa all'usita dello stabilimento di Mirafiori (notare la palazzina degli uffici di corso Agnelli)



è più recente, 1951

guardandola mi sono chiesto come si è trasformata la zona in questi ultimi 60 anni e sono andato nel punto in cui è stata fotografata (più o meno. metro più metro meno, neh  ;D) facendone un'altra....

(foto)





quello che salta subito agli occhi è la crescita degli alberi lungo il viale (all'epoca filiformi)

ci sono le rotaie del tram (separate dalla careggiata stradale da una bassa recinzione) e c'è pure un semaforo in molte più auto (che non si vedono visto che era scattato il verde)

il resto è uguale (la palazzina degli uffici è sempre la stessa), ma l'atmosfera è notevolmente diversa.


Ci vorrebbe un commento di Aspes su queste due foto, c'è ne sarebbe da scrivere e da leggere....


... con questo ho chiuso e vi auguro una buona visita al Centro storico Fiat quando passerete da Torino  (guid)


(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Il nuovo 3D aperto da Bruno Musei automobilistici, mi ha spronato a ritornare a visitare questo piccolo museo ed integrare con nuove foto la visione di alcuni modelli ospitati al suo interno  (appl)


Quello più interessante dopo la 124 Zigulì che molto interessò il nostro lucajack quando scriveva qui sul forum (post) è quel modello dall'aria diabolica noto come la Fiat Mefistofele >:D un diavolo di macchina.



Sul pannello posto a fianco c'è un riassunto di questo modello che in realtà è una Fiat SB4 del 1908 modificata appositamente con un telaio allungato ricavato da parti di un telaio di un bus (??)


Ma perchè venne modificata e come mai ha questo nome particolare...





... perchè quest'auto venne utilizzata da un lord inglese, un certo Sir Ernest Eldrige che ci vide la possibilità di battere il record mondiale di velocità sul km lanciato  (guid)


Si narra (fonti della rete) che Eldrige fu attirato da questa vettura durante una gara in cui il motore esplose lanciando un cilindro in aria come fosse un missile, acquistato il veicolo gravemente danneggiato, lo modificò nel telaio allungandolo in modo che potesse ospitare un motore areonautico, cosa che aveva già provato precedentemente con una Isotta Fraschini del 1907 ma senza riuscire a fare nessun record.


Il motore scelto cadde su un Fiat A12 a 6 cilindri in linea da 3615 cc ciascuno per un totale di 21700 cc  (sorpreso), naturalemnte vennero modificate le teste montando quattro valvole per cilindro, oltre ad allungare il telaio come già scritto, l'assale posteriore con la trasmissione a catena venne mantenuto e lo stesso pe ri freni assenti all'avantreno (matto)


E venne il giorno della sfida sulla strada d'Orleans ad Arpajon il 6 luglio 1924, lo sfidante è un francese René Thomas con la Delage V12 da 350 CV, qui il pubbico colpito dall'aspetto e dal rumuore della Fiat SB4 la soprannomina "Mefistofele", la sfida si conclude con la vittoria del lord che raggiunge i 230,55 km/h, ma il ricorso del francese non convalida il risultato, perchè la vettura non montava la retromarcia  (stupid)


Il giorno dopo il francese supera ugualmente questa velocità fermandosi a 230,63 e facendo quindi il record del mondo, ma questa soddisfazione dura solo 6 giorni, perchè il 12 luglio Eldrige si presenta con una retromarcia esterna al cambio e quindi con la vettura in regola  :P

Il record fu raggiunto alla velocità di 234,98 km/h ma questa impresa fu possibile anche grazie al suo meccanico John Ames, che a bordo della Mefistofele come passeggero, pompava aria nel serbatoio della benzina in modo da incrementare la pressione in uscita  (mart)












Citazione da: nomad - 07 Novembre 2018, 11:48:52 AM
(felice) Mefistofele : ho letto da qualche parte che venne" riacquistata" dall' Avvocato Gianni A. ( anno 1967 ) In cambio di 5 Fiat 125, una quantità imprecisata di Milioni di lire e, la possibilità di far fare un giro ( ogni tanto e preavvisando..) all' ex proprietario. ( cosa che non avvenne mai.)

A quanto pare sembra proprio di si, ho cercato in rete ed ho trovato in parte quello che tu dici, forse furono solo due le Fiat 125 date in cambio agli eredi di Sir Eldrige , ma da un'altro sito si legge che la vettura fu venduta ad un corridore francese soprannominato "Le Champion" (?), in ogni caso una volta rientrata a Torino venne restaurata e da nera riverniciata in rosso il colore caratteristico della auto da corsa italiane  (guid)



(felice)
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Qui su questo sito c'è il racconto completo della sfida per il record del mondo di velocità sul chilometro lanciato

http://nordschleife1976.com/il-record-di-mefistofele/

QUI --> ne trovate un'altro con la storia di Sir Eldridge


qui alcune foto d'epoca







Sir Eldridge con John Ames




In questo video si vede la FIAT SB4 Eldridge (Mefistofele) alla IV Coppa Monza del 1962

https://www.youtube.com/watch?v=JE2O4PCxAV0

mentre in questo è curioso vedere come si accende il diavolo di auto al minuto 6 (noncicredo)



non fate casa a cosa dice il giornalista, non è sicuramente un tipo esperto se sale su un'auto scoperta senza mettersi gli occhialoni  (stupid)


(felice)
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bibino59

Citazione da: Watson - 07 Novembre 2018, 16:36:54 PM
... il motore esplose lanciando un cilindro in aria come fosse un missile, ...

AZZ...  (sorpreso) meno male che che non era un motore boxer o a V  >:(
Uno che si diverte a guidare una 2cv NON PUO' essere cattivo.

La cosa più preziosa che abbiamo in assoluto è il tempo. I soldi vanno e vengono, se ce li rubano li possiamo anche rifare; il tempo va solo e non ritorna. E soprattutto nessuno di noi può' sapere quanto ne ha a disposizione.  R.G.

CaravanPetrol

 
L'apertura solo domenicale e la guida su base volontaria rendono bene l'idea di quanto viene investito in questo museo che porta l'altisonante nome di Centro Storico Fiat.

Ne abbiamo di strada da fare...
Sognatore pragmatico. Vegetariano e (quasi) astemio. Bicilindrico dal 1972. Viaggiatore in 2CV. Inadatto ai social e ai bar. W la differenza!
Caravan Petròl, con l'accento sulla "O", è una canzone ironica e pacifista del 1958, di Renato Carosone e Nicola Salerno.
www.caravanpetrol.it. Bruno Pelligra

Watson

in effetti è un po' pochino, ma tu guarda il bicchiere mezzo pieno e pensa che all'interno del centro c'è un enorme archivio aziendale visitabile su appuntamento che raccoglie più di 5.000 metri lineari di documenti cartacei, 300.000 disegni tecnici, 18.000 manifesti, 1.300 bozzetti, 5.000 tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, 6 milioni di immagini, 200 ore di filmati storici.

(fonti wiki come la foto)




e poi anche se non è famoso e poco noto, visitarlo da più soddisfazioni che andare al vicino Salone dell'Auto (MAuTO), poi una volta usciti se vi interessano le stramberie architettoniche moderne, dall'altro lato della strada troverete una costruzione integrata con il verde...





... discutibile, ma strana davvero  ;)

(felice)
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Watson

Ma torniamo all'interno del museo per mostrarvi qualche altra vettura anche se di citroen ovviamente non se ne troveranno  (stupid) ;D

Il centro non ha un sito internet, solo una pagina FB davvero inutile, per fortuna c'è Wiki, in cui si riesce a trovare qualche info, a proposito consiglio di guardare la pagina in spagnolo perchè c'è una cartella con tutte le foto delle vetture presenti  (appl)


Scopro così che l'edificio che lo ospita è stata il primo ampliamento storico della Fiat, inizialmente un'officina, poi magazzino e per ultimo una sede di rappresentanza, fino al 1961 quando in occasione del centenario dell'unità d'Italia venne in mente la creazione di un museo.


Non ho idea di come fosse organizzato, venne ristrutturato e riallestito nel 1999 in occasione del centanario Fiat, e poi ebbe un ampliamento significativo nel 2011, l'anno in cui l'ho scoperto anch'io  ;)




All'ingresso, prima di entrare nel grande salone ci sono i primi due modelli Fiat prodotti.



Sono la 3 ½ HP, conosciuta come 4 HP (a destra) e la 6/8 HP (a sinistra) costruite all'inizio del 1900


Entrati nel salone ci troviamo altre due vetture degli anni '10 del novecento, la tipo 1 (a sinistra) e la tipo 4





   
A fianco del pilastro ci sono le biciclette da turismo e da uso militare
e di fronte la trattrice 702 dei primi anni '20 chiamata dai giornali
dell'epoca prima "macchina per la terra" , che quando è in moto
bisogna sempre tenere premuto il pedale della frizione altrimenti
si ferma  (sorpreso), mentre a fianco c'è l'autocarro 18 BL che operò
durante la prima guerra mondiale e fu di estrema importanza
diventando la spina dorsale della logistica italiana.




Troviamo poi una rappresentazione di un'officina di inizio secolo e accanto una 16/20 HP, quando venne presentata nel 1903 i fratelli Wright si accingevano a far volare il primo aereo della storia, questo modello ha ancora la carrozzeria in legno, questa veniva chiamata "phaeton" come quella di una carrozza a cavalli.




proseguiamo lungo il muro perimetrale tralasciando per ora e con grande difficoltà visto cosa si intravvede nel salone centrale (noncicredo) e ci concentriamo sulle molte vetture esposte una di fianco all'altra.

Qui passiamo agli anni '50 con la 8V e la 1100S mille miglia, la prima nacque da un'idea del presidente della Fiat Valletta che chiese a Dante Giacosa di realizzare un0auto per il mercato americano, una sorta di ringraziamento al piano Marshall, la soluzione fu quella di creare un motore a 8 cilindri, solo che l'auto non venne realizzata, successivamente venne utilizzato in questa berlinetta in soli 114 esemplari, con carrozzeria in vetroresina del peso di 48 kg, ma non ebbe il successo sperato.

La 1100S come dice il nome partecipò alla Mille Miglia e venne progettata da Dante Giacosa.




Proseguiamo e ci troviamo quattro vetture degli anni '20 e '30.

La 525S del 1932, la versione sportiva della 522
La 525S del 1929 con la S che indica Sport o Sprint
La 507 Torpedo del 1926
La 519 del 1922




In fondo al corridoio come intravvisto dalla foto precedente, notiamo una vettura che può definirsi coma la prima automobile del secondo dopoguerra, la 1400 presentata al salone di Ginevra nel 1949 e battezzata anche automobile del "Cinquantennio Fiat".

Questa esposta è la versione Cabrio più ricca di accessori, a fianco c'è l'esposizione di una officina del periodo, mentre alle spalle la rapprresentazione di una catena di montaggio.







Facciamo un'altra svolta e velocemente giungiamo a due vetture degli anni '20, la 509 e la 501, la prima è considerata l'auto di massa degli italiani, la seconda fu un grande successo commerciale.

Invece che le vetture posto i pannelli pubblicitari dei due modelli.


abbiamo quasi finito di percorrere il perimetro del museo e ci avviciniamo finalmente alle vetture più recenti, intanto osserviamo due allestimenti con una coppia di vetture di periodi diversi


la prima coppia è formata da una Tipo zero ed una 500 Topolino


La Tipo Zero o meglio 12/15 HP è del 1912 ed è considerata la prima automobile italiana di piccola cilindrata costruita in serie

La 500 del 1936 è conosciuto meglio come "Topolino" ed è la più piccola automobile al mondo costruita in grande serie.

Questa vettura è anche la prima vettura di cui è responsabile l'ingegnere Dante Giacosa.





L'altra coppia è formata da una 600 e una 508 Balilla

La 600 presentata nel 1955 è la prima auto con motore posteriore, prodotta nello stabilimento di Mirafiori arrivava a superare le 1.000 vetture al giorno

La 508 chiamata "Balilla" è del 1938 ed è la vettura più popolare prodotta dalla Fiat dalla sua fondazione.




Ed ora possiamo pure visitare il salone centrale..... nel prossimo post  (felice)
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Ho scritto una piccola imprecisione  (stupid)

il salone centrale non è tutto visitabile con un'unico giro...

.. diciamo che il percorso ottimale della visita prevede che già una parte di esso sia visto prima di arrivare dove vi avevo lasciati nel post precedente  (stupid)


Da questa foto lo si comprende meglio



la parte a destra la si visita dopo aver visto le bici e la trattrice, quella a sinistra dopo la 600 e la balilla, perchè le due parti del salone non sono comunicanti direttamente.


Mi sto perdendo in due dita d'acqua, lo so era inutile questa precisazione, ma ci tenevo  (nonso)



Allora tornando indietro con il giro nel punto in cui avete superato la visita alla 16/20 HP

Citazioneproseguiamo lungo il muro perimetrale tralasciando per ora e con grande difficoltà visto cosa si intravvede nel salone centrale (noncicredo) e ci concentriamo sulle molte vetture esposte una di fianco all'altra.

e immetiamoci nella parte di salone centrale visitabile in quel punto  :P


Qui c'è la mefistofele  >:D o SB4 Eldridge di cui ne abbiamo parlato in precedenza, alle sue spalle ci sono due belle sportive



la 508 "Balilla" Coppa d'Oro regina delle 1100 nell gare dell'epoca, Targha Florio, Mille Miglia e appunto Coppa d'Oro

questo nome le venne assegnato dopo che nel 1934 al giro d'Italia noto come Coppa d'oro del Littorio, su 50 autovetture nella classe 1100 iscritte, trionfarono 48 Balilla  (guid)



e la 525 SS (ss stà per supercompressa) indicata come la più bella auto nel periodo a cavallo tra gli anni '20 e '30




A questo punto ritorniamo avanti nel percorso e torniamo dove ci eravamo lasciati  :)



La prima che incontriamo è la nuova 500 disegnata da Dante Giacosa, questa auto fu prodotta per un totale di 3.678.000 vetture, quella esposta è la numero 1.500 di telaio ed è una delle prime con il tettuccio apribile



a fianco c'è la 124 Zigulì di cui ne abbiamo già parlato (blabla) all'inizio di questo 3D, aggiungo solo che l'accordo per la produzione di questa 124 negli stabilimenti VAZ a Togliattigrad, venne firmato in questo edificio il 4 maggio del 1966.




proseguiamo con la 2300 S Coupé del 1960, carrozzeria Ghia e la 1500 Cabriolet del 1963, carrozzeria Pininfarina




poi eccoci con due splendide vetture la 200 Dino Coupé del 1967, carrozzeria Bertone



e la 2400 Dino Spider del 1969, carrozzeria Pinifarina



a chiudere il cerchio di auto presenti nel salone centrale rimangono due vetture una classica, l'altra unica...


.. la 600 multipla, il primo monovolume apparso in Italia




e la Multipla spider, una trasformazione di Pininfarina per gli 80 anni dell'avvocato Agnelli




Il giro non è terminato, ma il resto del (post) ve lo propinerò un'altro giorno  ;D

(felice)
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Ok, vediamo se con questo post finiamo di percorrere il Centro Storico Fiat  ;D


Nel mezzo del salone centrale ci sono due piccoli tunnel in cui l'ambiente più scuro permette di vedere dei vecchi filmati fiat, in uno dei due ci sono pure i mitici elettrodomestici, quelli che duravano una vita e che scommetto qualcuno li ha ancora in casa magari dai nonni  (sorpreso)



usciti fuori da uno dei due tunnel, ci troviamo in uno spazio ristretto in cui sono presenti tre auto particolari


la 1500 berlina, uscita nel 1935 e definita all'epoca Audacemente aerodinamica, per via della forma e per il fatto che fu la prima auto studiata nella galleria del vento.




la 508 Balilla Spider del 1932, quella esposta è la versione lusso del modello con parabrezza abbattibile e sedili in pelle sdoppiati




e per finire una chicca unica la 700, un prototipo di Dante Giacosa presentato nel 1939 durante l'inaugurazione dello stabilimento di Mirafiori non venne mai prodotta perchè lo scoppio della guerrà ne bloccò la produzione.




la visita prosegue al piano superiore utilizzando le scale o l'ascensore posti proprio dietro questo piccolo spazio  ;D


Sopra troviamo una serie di motori d'aereo prodotti dalla Fiat



e molti modellini di apparecchi che utilizzarono i motori esposti



quello che non passa inosservato è invece un modello in scala 1 a 1 di un areo da caccia il G 91 R/1, progettato da Giuseppe Gabrielli igegnere aereospaziale, questo modello differisce dal G 91 per il fatto che è un caccia foto ricognitore (foto)



ci sono poi dei modelli in scala dei grandi motori delle navi



o dei più piccoli sottomarini




e poi c'è questo che proprio non so cosa sia (??)



magari qualcuno di voi "attenti lettori" è esperto di oggetti nautici e potrà chiarire questo misterioso oggetto  (sorpreso)


(spett) in premio la mia eterna gratitudine  ;D


il giro termina con molte foto e stampe d'epoca e con la riproduzione fedele dello studio di Dante Giacosa



brillante progettista, nasce a Roma nel 1905 ma di origini cuneesi, si laurea in ingegneria meccanica a soli 22 anni e trova lavoro presso l'industria automobilistica SPA di Torino, subito notato da mamma Fiat, viene trasferito al Lingotto dove impara l'arte del progettare, la sua cariera compie un'impennata diventando nel 1966 direttore di divisione e membro del consiglio direttivo dell'azienda.

Grazie alla sua bravura sono suoi molti modelli di auto che tutti noi conosciamo, nel suo studio sono esposti i modellini delle vetture progettate da lui o su cui collaborò




è presente pure la maquette in legno della 500 R





il giro è terminato, si ridiscende al piano terreno, dove troviamo anche la maquette della 600....



...mi ero dimenticato di descriverla prima  (stupid) :P (muoio)


e non manca il settore ferroviario, con il carrello della mitica "Littorina" del 1933



Con quest'ultimo mezzo terminiamo la visita e anche il mio aggiornamento a questo 3D con la descrizione di quasi tutte le vetture presenti in questo piccolo museo sconosciuto hai più (zz)


Grazie per la vostra pazienza, al prossimo museo in un prossimo futuro....

... intanto non perdetevi quelli visitati da Bruno Musei automobilistici (post)  (appl)


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m.real

in fondo al tunnel ce sempre una luce