Il cyberspazo la nuova frontiera delle guerre?

Aperto da Lu, 08 Marzo 2012, 11:00:44 AM

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Lu

Oggi, fra le varie notizie relative alla mia professione, leggevo di un "virus" interessante (in realtà è un trojan ma al pubblico non specializzato poco fa differenza).
Si chiama Duqu, e una parte di esso è fatto in un linguaggio che i laboratori della Kaspersky (una delle più grandi aziende specializzate in antivirus) non riescono nemmeno a capire quale sia. Probabilmente un linguaggio completamente nuovo.
La cosa si fa ancora più interessante se gli si associa il fatto che altre parti del virus sono fatte in un normalissimo linguaggio di altrettanto normale uso.
Verrebbe da pensare quindi, che quel virus non è fatto da qualche nerd rinchiuso nel buio del suo laboratorio ma è frutto di una collaborazione di almeno 2 persone. Però visto che il linguaggio di parte di esso è sconosciuto, potrebbero essercene ben di più di persone dietro a questo virus.
E che ci frega di tutto ciò? A me personalmente pochino... ma per il concetto di "Liberté, Égalité, Fraternité" è invece interessante vedere qual è l'obiettivo di tale virus. Pare che sia particolarmente interessato alla struttura informatica iraniana. E solo quella. Praticamente una volta capito che il computer su cui è entrato fa parte del territorio iraniano (roba di pochi istanti), inizia a mandare informazioni (a un non meglio precisato server) sulla sua struttura e su cosa contiene.
E chi può mai avere interesse a ciò? Inutile la risposta, credo sia chiaro. Non sono chiari i perchè... ma dubito la parola "Fraternité" possa centrarvi.
Il mio spunto di riflessione invece è un altro. Ma sarà mai possibile che le guerre, anzichè ammazzarsi sul campo, le si combatta fra computer? Sarà mai possibile arrivare al punto in cui non servono spargimenti di sangue ma semplicemente si "immobilizza" l'avversario e questo si arrende? Inchiodando la struttura informatica di uno stato lo si mette in ginocchio; non è pensabile una società senza l'ausilio di computer.
Una roba del tipo i combattimenti olimpionici di lotta: schienato l'avversario questo si arrende e non ci si fa male. Boh, probabilmente utopia.
L'altro spunto di riflessione che mi viene è un po' più concreto: vuoi mai vedere che la guerra si stanno attrezzando a farla per annientare completamente l'avversario? Non solo ammazzare sul campo, non solo distruggere le città, non solo inquinare l'aria, ma anche inchiodare completamente ogni possibile via di informazione (sia in ingresso che in uscita) o di organizzazione geopolitica.
C'è l'economia globale, mò abbiamo anche la guerra totale?

A chiudere il tutto: queste sono solo mie riflessioni, sprazzi d'informazione.
Non mi interessa insegnare niente a nessuno, non mi interessa portare avanti nessun discorso ne tantomeno far vedere nulla di me o della mia professione, sono disponibile a qualsiasi confronto e/o discussione.
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Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Aspes

Citazione da: Lu - 08 Marzo 2012, 11:00:44 AM
Sarà mai possibile arrivare al punto in cui non servono spargimenti di sangue ma semplicemente si "immobilizza" l'avversario e questo si arrende? Inchiodando la struttura informatica di uno stato lo si mette in ginocchio; non è pensabile una società senza l'ausilio di computer.


Interessante ... davvero interessante, oltre che possibilmente realistico.

Per uno come me cresciuto a pane e Asimov e' come tramutare la fantasia in realta'.

Certo, il gioco e' molto pericoloso, e vorrei tanto che le 3 leggi della robotica potessero essere
applicate anche inquesto caso.

Ma credo che questo pensiero sia ormai "fantascienza".. !!
Siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nelle testa,
e il cuore di simboli pieno.