MAROCAMBOLESQUE 2012/13

Aperto da Gianni Gandini, 11 Dicembre 2012, 20:56:59 PM

« precedente - successivo »

mario55

Ieri la truppa si trovava a Tata.

Mario55 (felice)
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

2cvAX mirco

Auzz!

mario55

da poche ore sono a Marrakech
(felice)
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

Gianni Gandini

Da Marrakech (che penso si scriva così) ho notato ora che non sono arrivate più notizie. Probabilmente perché a Zagora ci ha lasciato Alfredo (che manteneva i contatti con Pietro).

A Marrakech ci ha poi lasciato anche Roberto (l'altro extracomunitario) che è tornato a casa in aereo.

Il viaggio è andato tutto ok:
meccanicamente ci sono stati due lievi problemi alla frizione di Giuliano ed alla mia che sono spariti da soli in pochi giorni. A mio  parere il fech fech si era insinuato fra l'alberino del cambio e la boccola all'interno dell'albero motore, dovevi quindi accendere il motore con la marcia inserita e cambiare solo quando te lo consentiva il numero di giri. Dopo un paio di giorni si deve essere smerigliato tutto ed il problema è scomparso.
Un paio di problemi alle bobine di Benny, uno al condensatore di Marco e qualche foratura dovute a pneumatici probabilmente un po' vecchi.

fisicamente è stata invece un susseguirsi di malanni. Ho dato il via io con tre giorni di febbre a 38 (Zagora non l'ho visitata per nulla), anzi, è stato deciso di prolungare la sosta di un ulteriore giorno a Zagora per vedere se la mia situazione e quella di Fabrice (anche lui con la febbre) potessero migliorare. Dopo antibiotici e  tachipirina siamo partiti anche se la mia febbre persisteva ma dopo una visita in una farmacia di Tata per rifornirci di antibiotici più potenti il problema è stato risolto. Sempre riguardo allo stato fisico dei partecipanti si può solo menzionare qualche disturbo intestinale e un altro paio di mal di gola e febbriciattole probabile strascico e contagio delle precedenti.

A parte questo posso garantire che è stato un gran bel viaggio. Grazie all'impeccabile organizzazione di Capitan Pelligra e all'affiatamento che ormai si è creato fra i partecipanti.

Siamo passati dai -1°-2° mattutini (-8° di notte a Imilchil) ai soliti 20/25 di giorno, abbiamo visto verdi colline che sembravano irlandesi o scozzesi e non abbiamo incontrato un filo d'erba per giorni, spiagge lunghissime e falesie alte 200 m a picco sul mare, abbiamo incontrato l'erg, il fesch fesch, l'hamada, laghi salati, oasi, siam saliti a 2700 m, abbiamo attraversato gole strettissime ma soprattutto abbiamo incontrato tanti marocchini, un popolo veramente ospitale forse un po' troppo impegnato a risolvere le urgenze che si presentano via via per la scarsa pianificazione.

Quando si riparte?   ;D (guid)  (su)

Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

paoloDòCavaj


Caro Gianni

La tua asciutta e partecipata cronaca mi ha dato ieri sera l'opportunità di aprire i sogni di questa notte ad una magia rocambolesca di incredibili viaggi e fantastiche avventure.

Questa mattina si è presentata monocolore e uggiosa, immersa in  questa monotona nebbia padana, ma colorata ancora dalla vostra  splendida avventura.

Dalle tue parole traspaiono tante sensazioni e non solo di gioia per aver fatto un bel viaggio.
Ma anche di averlo fatto con delle persone "giuste", un gruppo ormai affiatato,temprato, che si comprende, che sa superare anche le complesse difficoltà vissute in un cotesto che ti costringe comunque a una maggior pazienza, lentezza ma energica determinazione a "venircene fuori" e tutti assieme.

E il fatto di vederti rilanciare il gioco, fissare già da subito un prossimo orizzonte ne è la migliore conferma.

Io vi ringrazio caldamente di aver vissuto queste giornate, così, anche per tutti noi.
Mi auguro che tutto questo possa costituire,magari in una prossima occasione, una narrazione più ricca e amicale, quasi a rivivere con voi, su quelli orizzonti e seduti  su quelle sabbie, una Nostra avventura.

paolo

Pacifico

Citazione da: GIANNI da Genova - 19 Gennaio 2013, 14:44:10 PM
.......

Quando si riparte?   ;D (guid)  (su)



Grazie del resoconto.
La domanda è da rivolgere al capitano anche se il nord Africa diventa sempre più insidioso.
È stata lunga da qua mentre immagino invece che a viverla sia volata.
Penso che sia dura adesso ritornare alla quotidianità anche se è quel tipo di sofferenza che ognuno vorrebbe provare.
A presto


Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

Antonio

Finalmente siamo riusciti a leggere un resoconto di quanto e' avvenuto in Marocco' complimenti a tutti voi per la vostra bella avventura.
Ora non vediamo l' ora di vedere anche le foto o se c'e' un sito che ne parla se per cortesia lo segnalate.
Vorrei cortesemente sapere come siete poi rientrati in Italia, immagino via mare.
Complimenti.

Gianni Gandini

Citazione da: Antonio - 21 Gennaio 2013, 23:23:51 PM

Vorrei cortesemente sapere come siete poi rientrati in Italia, immagino via mare.


Siamo ritornati, come del resto l'andata, con Grimaldi da Livorno a Tangeri Med e ritorno.

L'andata via terra descritta nel forum è stata effettuata solo da Fabrice/Alfredo (RSM C0003) che poi ci hanno atteso in Marocco.
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

paperella

Certo che questi genovesi sono proprio con il braccino corto.... anche di parole.
Noi sbaviamo per avere racconti e lui per poco non usa monosillabi!!!
Il nous fallut bien du talent
Pour être vieux sans être adultes

Simone

Citazione da: paperella - 23 Gennaio 2013, 20:40:17 PM
Certo che questi genovesi sono proprio con il braccino corto.... anche di parole.
Noi sbaviamo per avere racconti e lui per poco non usa monosillabi!!!

nemmeno le foto per il costo dello sviluppo  ;D

CaravanPetrol

Espiati i tre mesi di  sospensione dal forum che mi sono autoinflitto per avere recato offesa alla religione di Stato e ai buoni sentimenti dell'italietta duecavallistica (v. thread "Il raduno della festa dell'Immacolata Concezione") torno a scrivere su queste pagine per fare un bilancio del Marocambolesque 2013, il raid 2CV che si è appena concluso.
Se qualcuno fosse stanco dei miei interventi, ora sa come mettermi a tacere, perché sono nuovamente qui, battagliero e pronto a raccogliere eventuali provocazioni.


LO SCOUTING
Questo viaggio ha avuto inizio... nel dicembre 2011, quando io e Gabriella decidemmo di fare una ricognizione in terra marocchina ipotizzando un successivo  ritorno da quelle parti con il gruppo di amici del Caravan Petrol.
L'esperienza fu positiva, il paese ci sembrò capace di suscitare forti emozioni, tanto sotto l'aspetto naturalistico come per la comunicativa e l'ospitalità dei suoi abitanti, e quindi decidemmo che la nuova, rocambolesca, avventura africana avrebbe avuto come meta il Marocco. E che si sarebbe chiamata Marocambolesque, appunto.




IL DRIVERS MEETING
La riunione preliminare dei partecipanti all'edizione 2013 ha avuto luogo nello scorso mese di settembre, con largo anticipo sulla partenza, al fine di beneficiare del tempo occorrente per rimediare a eventuali problemi che le scrupolose verifiche tecniche  condotte dell'amico Moreno Morozzi avrebbero eventualmente evidenziato.
Purtroppo in questa fase si è constatato che una delle vetture non aveva i requisiti minimi di affidabilità per prendere parte al raid, e quindi la configurazione del gruppo dei partenti è risultata la seguente: 6 2CV, una Ami 8, una Land Rover Discovery e il Mitsubishi L300 4x4 del sottoscritto, costretto per una volta a lasciare in garage l'Acadiane a causa delle esose tariffe per il trasporto e l'assicurazione degli autocarri importati temporaneamente in Marocco. Tale è infatti la classificazione delle furgonette Citroën quale risulta dalla carta di circolazione, con buona pace delle illazioni relative a possibili cedimenti di chi vi scrive alle lusinghe del viaggiar comodo. E poi chi l'ha mai detto che in Acadiane si viaggia soffrendo?




LA PARTENZA
È avvenuta dal porto di Livorno, pochi giorni prima di Natale, utilizzando un collegamento settimanale con Tangeri che prevede un breve scalo a Barcellona.
Il viaggio è stato lungo, lunghissimo, quasi tre giorni di navigazione, ma l'equipaggio che si è unito al gruppo raggiungendolo attraverso Francia e Spagna non ci ha impiegato meno tempo.
Il traghetto della Grimaldi Lines era affollato di lavoratori che tornavano in Marocco approfittando delle festività di fine anno, e adempiere in navigazione alle formalità burocratiche è stato un autentico delirio.
Anche se le tariffe sono competitive rispetto a quelle di altre compagnie di navigazione, i servizi a bordo sono scadenti, miseri e carissimi i pasti al ristorante self-service, e l'unico ricordo positivo che conservo è quello del mare che si è mantenuto tranquillo fino a destinazione.
Alla dogana di Tangeri abbiamo dovuto darci da fare per ricevere le attenzioni di un funzionario che, dopo alcune domande di rito ("Armi a bordo? Fucili? Pistole?", le stesse richieste dell'anno precedente), si è deciso finalmente a darci il via libera senza degnare di uno sguardo il contenuto delle nostre auto.


L'ITINERARIO
Non mi pare il caso di ripercorrere passo per passo le tappe che si sono succedute nel nostro Carnet de Voyage e che ricalcano in buona parte l'itinerario felicemente sperimentato durante la ricognizione.
Chi fosse interessato a conoscerne i dettagli, potrà contattarmi tramite il forum o per email. Dirò solo che la percorrenza totale in terra marocchina è stata di circa 4300 km in tre settimane di permanenza, e che abbiamo ripetutamente valicato i passi più alti dell'Atlante per raggiungere i deserti del sud e tornare successivamente sulla costa atlantica.
La parte più dura, ma anche più entusiasmante, è stata quella della cosiddetta "pista proibita" dall'erg Chebbi a Tagounite, un attraversamento della regione desertica ai margini del confine algerino che un tempo costituiva parte integrante della Paris-Dakar.
Per noi, che non avevamo finalità agonistiche, questa zona del Marocco cosparsa di dune, rocce laviche e distese di fech-fech (la finissima sabbia grigia dalla consistenza del borotalco) ha significato tre giorni in cui abbiamo masticato polvere e sogni, impastando il sudore con la sabbia durante il giorno e cercando nel fuoco dei bivacchi un antidoto al gelo della notte.























Già, il freddo notturno... Perché quando vai in Africa, anche se è pieno inverno e sei stato messo sull'avviso, è difficile immaginare che al mattino la tua auto sarà ricoperta da una tenace crosta di brina e che il fiato dei suoi occupanti notturni aderirà alla superficie dei cristalli formando un'unica lamina di ghiaccio. Ciò è tanto più probabile che accada quando si viaggia per giorni a quote comprese tra i 2000 e i 3000 metri; e non serve a niente cercare ospitalità nel primo scalcagnato hotel perché da quelle parti le stanze d'albergo non sono riscaldate, e spesso hanno l'impianto idrico inutilizzabile a causa del gelo.
I campeggi li trovi anche dove non te li aspetteresti, ma la doccia calda o lo sciacquone funzionante sono sempre una scommessa. Che farci? "C'est l'Afrique!", direbbe qualcuno. Ma in cambio di qualche disagio puoi stare certo che troverai ovunque gentilezza, un sorriso e una parola di benvenuto, anche quando le condizioni oggettive di vita non li giustificherebbero. Pure questa è l'Afrique, per nostra fortuna.











BAMBINI NEL DESERTO
In occasione di questo viaggio si è consolidato il rapporto di collaborazione con l'Organizzazione Umanitaria Bambini nel Deserto, che ci ha affidato vestiario e materiale scolastico da  recapitare nelle zone più disagiate raggiunte dal nostro gruppo. Ma ciò che ci ha dato la soddisfazione più grande è stato l'avere preso visione di alcuni interventi realizzati dall'Associazione nel sud marocchino, e in modo particolare quello riguardante il sistema d'irrigazione sotterranea (khettara) dell'oasi di Hassi Labiad che è stato ripristinato col ricavato della vendita all'asta organizzata durante l'ultimo Caravan Petrol Summer Camp, oltre che con quello, sicuramente più ingente, della Regione Emilia Romagna.
Finalmente la rete di canali ha recuperato l'antica funzionalità, e l'acqua è tornata a scorrere a beneficio delle coltivazioni in quest'angolo di Marocco ai margini del deserto, e con un po' d'orgoglio abbiamo apposto il nostro adesivo sul cartello che descrive l'opera e ne cita i finanziatori.












IL BILANCIO TECNICO
Ricordo bene quando, durante le prime esperienze di guida africana, era sufficiente un breve tratto sabbioso a metterci in difficoltà. Allora non sgonfiavamo neanche gli pneumatici per aumentarne l'impronta sul terreno, e forse avevamo troppi riguardi nei confronti delle nostre vetture che, disponendo di scarsa potenza, richiedono di essere sferzate per trarsi d'impaccio.
E quante soste a cofano aperto, allora, alla ricerca delle cause di problemi veri o solo presunti...
Oggi abbiamo la consapevolezza che i guasti devono essere prevenuti con un'attenta preparazione (anche se ciò non mette al riparo da  inconvenienti sempre in agguato), ed è per questo motivo che gli interventi tecnici "in corso d'opera" sono stati limitatissimi e hanno riguardato unicamente una bobina e un condensatore fuori uso, un reniflard che causava perdite d'olio e, com'era nelle attese, due o tre pneumatici squarciati. Motore e cambio di velocità, che avevamo portato di scorta, sono rimasti ben protetti nei loro imballi a prova di polvere, assieme a tutto l'assortimento di ricambi che avevamo con noi.




LA CIURMA
Mi pare di poter affermare che il gruppo ha funzionato molto bene: 18 persone comprese tra i 24 e i 63 anni (è la mia età, lo ammetto) che hanno collaborato alla riuscita dell'impresa apportando ognuna il contributo delle proprie competenze e, soprattutto, la volontà di condividere un'esperienza tanto affascinante quanto faticosa.
Infatti, nonostante i disagi derivanti da situazioni oggettive non sempre facili (freddo, sistemazioni notturne spartane, alimentazione approssimativa, ecc.) non ricordo un solo momento di nervosismo, una pretesa fuori luogo, una manifestazione di protagonismo...
Come forma di ringraziamento nei confronti dei compagni di viaggio, permettetemi quindi di citare per nome i componenti del gruppo Marocco 2013:

• Fabrizio e Barbara, sempre pronti ad affrontare con un sorriso gli imprevisti e le situazioni più disagevoli.

• Benny e Alessandra, il primo un veterano del Caravan Petrol, la seconda una giovanissima matricola; ma è come se avesse viaggiato sempre con noi.

• Marco e Sara, con i quali mi sentirei di partire per qualsiasi destinazione, sicuro che con la loro rilassante compagnia affronterei senza ansia ogni più difficile situazione.

• Stefano e Roberto "lo svizzero", che con discrezione e stile, oltre che con generosità, hanno segnato la loro presenza nel gruppo. Due compagni d'avventura ideali, che non creano mai problemi ma spesso li risolvono.

• Francesca e Iole, l'unico equipaggio interamente femminile: la prima rassicurante e quasi... materna, la seconda irruente, come si addice alla sua giovane età. Due personaggi complementari.

• Gianni e Laura, che finalmente hanno potuto confrontarsi in un lungo viaggio in 2CV come fanno sempre nella vita; l'esperimento è riuscito, e la loro presenza ha scandito i tempi della vita del gruppo. Una funzione indispensabile, che hanno assolto in maniera impeccabile.

• Giuliano e Cinzia, il primo l'immagine dell'esuberanza al volante, la seconda l'assistente ideale alla guida: sopporta in silenzio sgommate e derapage, cambi di marcia al limite del fuorigiri e frenate in extremis...
Sono affezionato a entrambi (anche se, con un lapsus imbarazzante, per tutto il viaggio lui mi ha chiamato... Franco!)

• Fabrice e Alfredo, serafico il primo, ma senza mai diventare noioso; più sanguigno e capace di una popolare forma d'ironia il secondo, come si conviene a un uomo del sud.

Voglio infine ricordare Gabriella, che mi è di stimolo e d'incoraggiamento nel proporre queste piccole imprese duecavallistiche. Complice l'epidemia influenzale che ha colpito una buona parte del gruppo e di cui ha trattato Gianni in un precedente post, l'ho vista particolarmente affaticata, e questo mi ha causato qualche senso di colpa.
Forse in futuro occorrerà considerare modalità di viaggio diverse e nuove destinazioni; magari, come ha suggerito qualcuno, commentando i malanni che ci hanno afflitto, si potrebbe  pensare a Lourdes quale meta del prossimo raid. Ho già in mente il nome, si potrebbe chiamare "Il raid della Madonna" (ehm, scusatemi, volevo dire... "dell'Immacolata Concezione"!)


Bruno, alias Capitan Pelligra
Sognatore pragmatico. Vegetariano e (quasi) astemio. Bicilindrico dal 1972. Viaggiatore in 2CV. Inadatto ai social e ai bar. W la differenza!
Caravan Petròl, con l'accento sulla "O", è una canzone ironica e pacifista del 1958, di Renato Carosone e Nicola Salerno.
www.caravanpetrol.it. Bruno Pelligra

topo

strafantastico Bruno o meglio Franco  (muoio) (muoio)

deve essere stata un esperienza stupenda

complimenti a tutti  (appl) (appl)
...eppur si muove!!!

Simone

non discutendo sulla premessa (non capisco perchè ti sei autoinflitto i tre mesi ma lasciamo perdere  ;D )
mi sento di farvi i complimenti per l'avventura che avete portato a termine e per il resonto con tutte le
stupende foto che hai pubblicato permettendoci di condividere con Voi l'avventura!  (su)
Grazie!  (abbraccio)

lucajack2cv

(felice) Bentornati nella terra dei cachi! Viaggio ancora una volta superbo Bruno, complimenti per l'impegno organizzativo profuso e bravi tutti i partecipanti. Il Marocco dev'essere un paese così vario e interessante,  un giorno lo visiteremo anche noi. Intanto speriamo di beneficiare di una proiezione di diapositive collettiva o di un cortometraggio svizzero in qualche prossima occasione!

(superok) Lj

Oui nous sommes les barbariens de la route..
 Flying home to you..

bulè

bentornati ai viaggiatori!

Anche noi siamo impazienti di vedere una valangata i foto. Purtroppo per questa volta ci dovremmo accontentare di quelle...  (superok)

Deltatauki

Bentornati e complimenti vivissimi!
Ho letto d'un fiato le vostre avventure e resoconti! ora mi sono gustato le foto!
Anche se non ci conosciamo ho vissuto indirettamente dai 3d il vostro raid!
Spettacolari! (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (superok)
Adversus hostes maxima iniuria

paperella

Bentornati a tutti.
Finalmente è finita la punizione che ci hai inflitto per tre mesi...
Bravissimi tutti. Splendido viaggio che come sempre suscita la nostra più profonda invidia.
Un abbraccio corale a tutti i partecipanti.
Il nous fallut bien du talent
Pour être vieux sans être adultes

paoloDòCavaj

Carissimi
- è una gioia sentirvi, vedervi, cercare di capire il senso che scorre sotto queste avventure
- è grazie per come sapete regalarci nel modo più vissuto e completo il sentimento e la passione che ci lega al Viaggiare e a queste macchine.

- E' per me anche uno grande stimolo a perdere peso, a risistemare il cuore, e a poter pensare di riprendere con voi le nostre strade, quelle strade che ci possono ancora far crescere con tutto quello che di incontri e occasioni ci regalano

Grazie ancora

paolo

                                  Sì Viaggiare (Lucio Battisti cover) - Petra Magoni & Ferruccio Spinetti


ginin

 (guid) (guid) (guid)

Complimenti davvero, bravi a tutto il gruppo.
Deve essere stata un'esperienza indimenticabile (compl)

Chissà che un giorno (nonso)

Spero di poter vedere qualche altra foto...... (foto)

Tutto quello che non c'è non può guastarsi.

mario55

Citazione da: CaravanPetrol - 24 Gennaio 2013, 00:14:25 AM

Forse in futuro occorrerà considerare modalità di viaggio diverse e nuove destinazioni; magari, come ha suggerito qualcuno, commentando i malanni che ci hanno afflitto, si potrebbe  pensare a Lourdes quale meta del prossimo raid. Ho già in mente il nome, si potrebbe chiamare "Il raid della Madonna" (ehm, scusatemi, volevo dire... "dell'Immacolata Concezione"!)


Bruno, alias Capitan Pelligra

(abbraccio) (appl)

fortunatamente, a differenza di altri, è come se anche io avessi un po' partecipato al raid, complice Alessandra e le 2000 foto che ha fatto e che ho visto con piacere.

devo convincerla a postare almeno le più interessanti.

Mario55
Mario da Bientina, con la sua DS 21 Confort

"non ti curar di loro, ma guarda e passa"

ALOHA

 (muro) (muro) (muro) e poi,  (muro) (muro) (muro), CHE SPETTACOLO!!!!!!!!!! siete stati grandi, COMPLIMENTI!!!!!!!!  (appl)  (appl)  (appl), un viaggio così tutti lo vorebbero fare  (guid)  (guid), spero un giorno  (?)  (?), di riuscirci, ma solo con Bruno e Gabriella  (appl)  (appl), conoscenza, esperienza, programmazione, gentilezza, educazione......... poi chi li conosce sa!!!!!!!!
grazie di farci vivere queste esperienze.............
Un grande applauso a tutta la carovana  (guid)  (guid)  (guid), BRAVIIIIIIII  (appl), ancora più foto..................
giorgio

Filippo - 100%SLOW

Ben rientrati a tutti gli equipaggi!  (superok)
Complimenti per le belle foto e la bell'avventura, spero di sentire i vostri racconti di viaggio a breve.
Un salutone ai tutti i Drivers e agli amici del Forum, Filippo & Elena
«Un uomo o è un artista o una mezzasega, e non deve rispondere a nient'altro, direi, se non alla propria energia creativa.» Charles Bukowski
100% SLOW >> www.weloveliving.it

Pacifico

Bellissimo resoconto ... grazie!




Citazione da: CaravanPetrol - 24 Gennaio 2013, 00:14:25 AM
......
Se qualcuno fosse stanco dei miei interventi, ora sa come mettermi a tacere, perché sono nuovamente qui, battagliero e pronto a raccogliere eventuali provocazioni.
.....


Bene, inizio io .... le foto sono piccole :D

Sono tutte belle, alcune bellissime ma di questa ne farei un poster




Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

pystik

si is è vero quoto in pieno è una bellissima foto , e si vede il massiomo della potenza di una 2cv .... ;D ;D

Gianni Gandini

Il fech fech, talmente leggero che non ricadeva nemmeno a terra!
Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.
Francesco Petrarca (1358)
Chi da a mente a tutte e nuvie, no se mettià mai in viagio.  Corona nobilium, crux populi, griphi notariorum.

Andyane

Con piacere leggo i vostri resoconti e commenti al viaggio in Marocco e non posso che provare un po' di "saudade" pensando a quei posti e a quella gente! Belle le foto! che ne dite di organizzare una bella cena e raccontarci questo viaggio? Magari un fine settimana! un abbraccio toscano.
Sempre AREGOLAVANTI!

CaravanPetrol











Sabato è giorno di mercato a Imilchil, sull'Alto Atlante. Si possono acquistare attrezzi da lavoro, capre, asini, spezie e sementi, scarpe usate, boccioli di rosa e stufe ricavate da fusti che hanno contenuto sostanze velenose.
Dimenticavo: un banchetto propone denti (umani?), ma non riesco a immaginarne l'utilizzo, né so dirvi se la "merce" veniva offerta a pezzo o a peso.








In un piccolo e polveroso villaggio nei pressi di Rissani abbiamo appuntamento con Alì, un apicoltore che ha avviato la sua piccola attività grazie all'aiuto di BnD.
Mentre lo attendiamo veniamo invitati a visitare un laboratorio in cui si ricavano oggetti decorativi e di utilità per la casa lavorando lastre di pietra che contengono fossili al loro interno. Nonostante indossino occhiali protettivi e cuffie per proteggersi dal rumore degli scalpelli pneumatici, gli addetti alla lavorazione respirano polvere di marmo in grande quantità. Non posso fare a meno di pensare al periodo estivo, quando da queste parti le temperature superano abbondantemente i 40°.
Nell'attesa di Alì, che arriverà entro pochi minuti, ci viene offerto il tè alla menta come segno di benvenuto.






Il nostro apicoltore giunge poco dopo e ci accompagna nella modesta abitazione che condivide con la famiglia d'origine. Oltre alla sua piccola produzione di miele, coltiva palme da dattero e vende alle botteghe della zona qualche barattolo di marmellata prodotta in casa.
L'accoglienza, come sempre da queste parti, è tanto calorosa da risultare quasi imbarazzante: avevamo pensato di fermarci per pochi minuti e invece ci troviamo seduti sui tappeti a sorseggiare l'ennesimo bicchiere di tè e a gustare una "pizza" berbera appena sfornata dalla madre di Alì.






La cucina marocchina è una cucina salutare: se si esclude il diffuso utilizzo del cumino, che può risultare sgradito a qualcuno e di cui i marocchini fanno grande uso, l'impiego di spezie e di sale è molto limitato. Lo stesso cous-cous, il piatto tipico del Maghreb, ha un sapore più delicato che altrove e, in qualche caso, viene arricchito con un'abbondante quantità di uva passa.








Il nostro viaggio ha avuto due intermezzi musicali. Il primo presso l'amico Zaid, conosciuto lo scorso anno, che ha coinvolto in una jam session di percussioni la "nostra" Iole; il secondo si è tenuto a Khamlia, un villaggio in zona pre-desertica abitato da discendenti degli immigrati dall'Africa nera.
Il gruppo Les pigeons du sable è uno dei maggiori esponenti di musica Gnaoua, un genere basato sull'impiego quasi ipnotico delle percussioni, che ha nel Festival di Essaouira la sua massima espressione (la prossima edizione si terrà dal 20 al 23 giugno 2013 nella nota cittadina sull'Atlantico).










Nello stesso villaggio di Khamlia si trova la piccola scuola sul quale BnD ha installato un impianto fotovoltaico che consente l'impiego dei locali anche nelle ore serali.
Il piccolo edificio, come tutti quelli della zona, è stato edificato con mattoni di fango e paglia, una tecnica costruttiva ancora molto diffusa al di fuori delle grandi città; nonostante la povertà dei mezzi disponibili, i locali della scuola appaiono curati e accoglienti.






Il parco motoristico marocchino non può dirsi giovane. Il classico ciclomotore Motobecane, diffuso in tutta l'Africa del Nord, è preferito a mezzi più moderni grazie alla sua semplicità costruttiva e alla manegevolezza che gli permette di districarsi disinvoltamente anche sui terreni in cui i più prestanti mezzi fuoristrada procedono con cautela.




Un sistema (poco) raccomandabile per riscaldare il motore dopo una notte fredda è quello di accendere sotto di esso un piccolo falò. Il risultato è garantito: provare per credere!




Nelle lunghe ore di navigazione, un giovane marocchino ci raccontava come nel suo paese non si pone il problema dello smaltimento delle vecchie auto: quando non sono più in grado di assolvere alle loro funzioni, si abbandonano in campagna. Un po' per volta la natura farà il suo corso e riconvertirà in polvere il... cadavere. Sarà vero?


















L'erg Chebbi, il deserto di dune da cui ha avuto avvio la parte più dura della nostra spedizione, non offre la ricchezza di incisioni rupestri che possono vantare, per esempio, i deserti libici. Tuttavia qualcosa si riesce a scovare, soprattutto se a portarvi sul posto sarà una guida che conosce la zona.

Sognatore pragmatico. Vegetariano e (quasi) astemio. Bicilindrico dal 1972. Viaggiatore in 2CV. Inadatto ai social e ai bar. W la differenza!
Caravan Petròl, con l'accento sulla "O", è una canzone ironica e pacifista del 1958, di Renato Carosone e Nicola Salerno.
www.caravanpetrol.it. Bruno Pelligra

CaravanPetrol

#57
Per motivi che mi sono oscuri, alcune foto visibili nell'anteprima non lo sono nel post.
Provo ad aggiungerle con qualche nota esplicativa, sperando che sia la volta buona.





Il banchetto al mercato di Imilchil che vendeva denti.







Il laboratorio all'aperto in cui si lavora la pietra.





Il gruppo riunito per una cena a base couscous.







Un'mmagine della jam session a cui ha preso parte Iole e una foto di uno dei componenti del gruppo Gnaoua "Les pigeons du sable".





L'accogliente interno della scuola del villaggio di Khamlia.





Sistema di pre-riscaldamento del motore.







Altri paesaggi del Marocco.







Sognatore pragmatico. Vegetariano e (quasi) astemio. Bicilindrico dal 1972. Viaggiatore in 2CV. Inadatto ai social e ai bar. W la differenza!
Caravan Petròl, con l'accento sulla "O", è una canzone ironica e pacifista del 1958, di Renato Carosone e Nicola Salerno.
www.caravanpetrol.it. Bruno Pelligra

CaravanPetrol

#58




La Land Discovery dell'equipaggio tosco-elvetico chiudeva normalmente il gruppo, mentre una Land Defender locale è stata utilizzata durante l'attraversamento del tratto desertico per caricare le taniche di benzina, i ricambi più pesanti e la legna per i bivacchi notturni.


Sognatore pragmatico. Vegetariano e (quasi) astemio. Bicilindrico dal 1972. Viaggiatore in 2CV. Inadatto ai social e ai bar. W la differenza!
Caravan Petròl, con l'accento sulla "O", è una canzone ironica e pacifista del 1958, di Renato Carosone e Nicola Salerno.
www.caravanpetrol.it. Bruno Pelligra

pystik

guardando queste foto , mi riviene in mente il mio viaggio piu bello della mia vita :marrakech..indimenticabile.......