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22° Raduno 2cv I Gabbiani - 14,15,16 Giugno Givoletto (TO)

Aperto da Francesco P, 30 Maggio 2019, 09:16:51 AM

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Pier Le Blanc


Qui c'era  il volantino del raduno e adesso io non lo vedo più. Cosa succede? E' il mio PC a fare stranezze oppure qualcosa non va?
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Watson

In effetti l'avevo visto anch'io, ora non c'è più, allego il volantino che si vede nella pagina FB  (felice)



ed un video

https://www.facebook.com/2cvigabbiani/videos/612354895936505/


In occasione dei 50 anni di Woodstock, 2CV I Gabbiani, storico gruppo duecavallistico piemontese, organizza un autoraduno di citroen 2CV e derivate. Givoletto (To) 14-15-16 Giugno In un posto bellissimo e genuino. Vi aspettiamo numerosissimi!!!. è gradito l'abbigliamento anni 70. al Sabato sera sarà presente il mitico Sergio Flash Papà dei dj
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Pier Le Blanc


Grazie Watson. In effetti non frequenterai i raduni, ma una mano qui sul forum la dai. I Gabbiani sono un bel gruppo e il loro fondatore, l'amico Francesco, rimane indimenticabile nella mente di chi, come me, l'ha conosciuto e apprezzato.

Per il resto, qui sul forum, oltre al manifestino, due parole in più sull'evento non guasterebbero.

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Francesco P

Scusate, c'erano stati dei problemi tecnici con l'immagine. Ringrazio Watson per aver re-inserito il volantino

Aggiungo alcune info utili per il pernottamento

Vald Hotel
Via Lanzo, 35, 10040 Val della Torre TO, Italia
+39 011 968 9696
https://maps.app.goo.gl/j4sWbeGg9BZ275tb8
Il Melograno Bed&Breakfast
Vito Follador
+39 3393498378
+39 3920994492
vito_follador@libero.it

Aggiungo inoltre che sarà possibile, come sempre ai raduni, campeggiare nell'area del raduno

Come Arrivare:

Tangenziale di Torino, uscita "SP24/Pianezza/Alpignano/Val Della Torre/San Gillio/Collegno"
Seguire Druento - San Gillio - Giunti a San Gillio seguire le indicazioni "Givoletto"

Ecco il link google maps per utilizzare il navigatore: https://goo.gl/maps/tXnanu7awwnSU4ej7

Ci vediamo Venerdì!!

Francesco

Watson

Un bel raduno ottimamente organizzato anche se abbiamo subito un imprevisto che poteva fare un brutto colpo alla buona riuscita dal raduno (sorpreso)

Non poteva esserci una più avventurosa esperienza per il nostro rientro nel mondo dei raduni....

...un grazie agli organizzatori e a tutte le persone che ho rivisto dopo un lustro di assenza  (appl)


Per le foto ed i commenti lasciatemi il tempo che mi riprenda da questa faticosa esperienza che per un bogianen convinto è stata davverobfaticosa, neh  (stupid) (muoio)


P. S.  per la cronaca ho fatto circa 220 chilometri per esserci al raduno  (guid)

continua....  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

m.real

 (felice) Oggi sono stato anche io al raduno dei Gabbiani ,come sempre una grande bella accoglienza ,e tanto divertimento con vecchi e nuovi amici ,un grande grazie a tutti quelli che si sono dati da fare per organizzare questo raduno  (appl) (appl) (appl) (appl)
E per finire la 2CV di un noto forumista che arrivava da moooolto lontano (muoio) (muoio) (abbraccio)
in fondo al tunnel ce sempre una luce

Tad

Ma la bigrigia dell'ultima foto ha le gomme ovalizzate o sbaglio? Deve state molto ferma  poverina  (muoio)
Meglio oprando obliar, senza indagarlo,
Questo enorme mister de l'universo!
(G. Carducci)

10nico

Citazione da: Watson - 16 Giugno 2019, 21:09:10 PM

P. S.  per la cronaca ho fatto circa 220 chilometri per esserci al raduno  (guid)


USTI!  (sorpreso)

Watson, ma ti rendi conto che per questo chilometraggio ti potrebbe venire revocato d'ufficio il tuo status di bogianen? (paura)

A parte gli scherzi, complimenti a tutti!  (appl)  (compl) (bravo)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

claudyane6

Citazione da: 10nico - 17 Giugno 2019, 08:45:37 AM
Citazione da: Watson - 16 Giugno 2019, 21:09:10 PM

P. S.  per la cronaca ho fatto circa 220 chilometri per esserci al raduno  (guid)


USTI!  (sorpreso)

Watson, ma ti rendi conto che per questo chilometraggio ti potrebbe venire revocato d'ufficio il tuo status di bogianen? (paura)
...

si ma ha preso 2 settimane di ferie per riprendersi dallo stress del viaggio  (muoio)

jojo54

 (felice) (felice)

Watson  non badare alle malelingue ,,sei stato grande   (urra) (urra) ,,,,

220km  (sorpreso) (sorpreso),,,,non è che per caso l'hai spedita per corriere  (muoio) (muoio)



 
Ho speso molti dei miei soldi in alcool, belle ragazze e auto veloci .....gli altri li ho sperperati (GEORGE BEST)
Si vive una volta sola!!,sbagliato!!,,si vive tutti i giorni ,,si muore una volta sola!!

Yoghi

Tengo a precisare che i 15 euro richiesti dall organizzazione, non erano per l iscrizione,
ma una sorta di biglietto per vedere dal vivo Watson! (muoio)

Precisazioni a parte, bellissimo raduno ricco di ogni cosa, dagli aperitivi abbondanti,
al pasto del venerdi sera, al regalo, molto bello.

E' stato bello ritrovare il popolo dei raduni, scambiare opinioni con persone nuove e,
invitare ad una spaghettata, chi viaggia sempre con la testa nelle nuvole.....

Complimenti Gabbiani, a presto!!!! (su)
Se c'e' soluzione perché ti preoccupi? Se non c'é soluzione perché ti preoccupi?

nemmenocentoallora

Quindi c'era il Watson, a saperlo avrei fatto di tutto per venire anche io. Adesso mi tocchera'  aspettare quindici anni per conoscerlo di persona personalmente. Sigh sigh.  (felice) (felice) (guid)
Perché accontentarsi di una automobile moderna quando potresti comprare una 2cv?

cat

io invece sono stato fortunato ...lo conosciuto notte fonda  vicino al revaival anni 80... ma non ballava....va be' e' un bugia nen...pero' mi ha fatto molto piacere perche'  e' una persona che mantiene  vivo questo forum con i suoi post.....ciao signor Watson 

10nico

Citazione da: cat - 17 Giugno 2019, 15:11:33 PM
io invece sono stato fortunato ...lo conosciuto notte fonda  vicino al revaival anni 80... ma non ballava....va be' e' un bugia nen...pero' mi ha fatto molto piacere perche'  e' una persona che mantiene  vivo questo forum con i suoi post.....ciao signor Watson

Hai ragione, concordo su tutto!

Anche se ci conosciamo già, mi spiace di non esserci stato per reincontrarti!  (abbraccio)

E grazie per quello che fai qui sul forum!  (bravo)  (appl)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Watson

si ma ha preso 2 settimane di ferie per riprendersi dallo stress del viaggio  (muoio)

In effetti è proprio così,  quando uno non frequenta più i raduni da tanto tempo poi ha difficoltà a riprendersi dallo shock emozionale  (sorpreso)

E poi dovevate vedere che tipi strani c'erano al raduno (paura)



Ehm, se trovate la foto leggermente mossa è solo perché non servivano le radler alla pro loco  (stupid)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

io invece sono stato fortunato ...lo conosciuto notte fonda  vicino al revaival anni 80... ma non ballava....va be' e' un bugia nen.

Il problema che uno incontra crescendo (vecchio) e che oltre a non riuscire più a leggere senza usare gli occhiali è anche quella di non sentire più il fruscio di una farfalla mentre svolazza tra i fiori  (stupid)

Ora se poi ci mettete pure un gruppo di "giovani" gabbiani su un palco



e della musica afro anni '80 a tutto volume e per giunta trovarsi proprio davanti alle casse.....


....beh,  sfido chiunque a capire cosa sta' succedendo e comprendere dove uno si trova (noncicredo)  (guid)


cat, scusami se non sono stato reattivo a quanto mi dicevi , ma era davvero un casino eccezionale quello che succedeva intorno quella sera  >:(

(spett) ma non è vero che non ballavo..

.. avevo gli alluci  che si scatenavano fuori da ogni controllo, neh    (ballo)


È stata una bella serata anche se non tutti i brani che hanno fatto ascoltare li conoscevo, poi alla fine hanno messo musica più recente e la platea si è ringiovanita  (mamma)


Mi ha colpito molto vedere il giorno dopo molte di quelle persone che quella sera si scatenava sotto il palco avere la mia età,  in quei momenti sotto l'influsso della musica anni '80 mi era sembrato di vedere solo tanti ragazzi che si agitavano in allegria quasi fossimo tutti tornati indietro nel tempo (appl)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Pier Le Blanc

Givoletto, una Ferrino come tetto.

Finalmente sblocco la situazione, che mi vedeva fermo da tempo, e dirigo la deuche verso Givoletto, una settantina di chilometri da casa mia che percorro in surplace, lasciando frullare vento  e sole nell'abitacolo. Una distanza che, dopo più di un anno senza raduni, mi sembra il periplo dell'Australia. Che bello guidare la 2cv e che bello scattare qualche foto e vergare qualche commento anche se non lo fa più nessuno.

Commentare i raduni interessa ancora a qualcuno? Si chiedeva tempo fa il buon Watson aprendo un topic dedicato con tanto di sondaggio. Il fatto è che, nonostante i "SI" surclassassero le altre risposte, in realtà, sul forum,  questa pratica sembra ormai estinta. E le defezioni riguardano soprattutto quelli che, per attitudine personale, scriverebbero o scatterebbero fotografie o produrrebbero filmati, meno faticosamente di altri.

Che ne è, (penso, mentre Via col Vento gira sulle ruote e il caldo tramonto di venerdì sera incontra il profilo fresco delle colline torinesi), che ne è, dunque, di Capitan Pelligra, che va al raduno nazionale francese e non ci lascia nemmeno una delle sue artistiche foto? E che ne è di Elena Mem, del pirotecnico Skassa, che ne è di Zia Anita e di Coio3 e di Paolon, tanto per citare solo alcune delle celebri penne che allietavano la lettura dei forumisti?   

Dove si sono anfrattati tutti questi  protagonisti di racconti e di immagini che hanno sempre saputo diversificare i loro interventi sfuggendo al rischio facile di essere ripetitivi? Personalmente mi mancano tutti e, se sapessi come riattivarli su queste pagine, non mi risparmierei. Ad ogni modo non dilunghiamoci troppo che le righe devono essere poche, chiare e stringate.

Nel baule della 2cv c'è la mia tenda Ferrino, superstite di un'epoca vintage e compagna di tante avventure. Eccola qua appena arrivato al campo di accoglienza in quel di Givoletto dopo accurato montaggio da parte del sottoscritto.



 
Sono il primo a occupare la zona, quindi accuratamente mi scelgo uno spiazzo regolare, scelta che poi si rivelerà del tutto improvvida.
Rizzata la tenda comincio a muovermi tra saluti e passeggiatine, finché non vedo arrivare il re dei "bugianen" piemontesi che, questa volta, non poteva esimersi dal percorre i dieci chilometri che separano casa sua dal luogo del raduno (ma quali 220? Quelli sono i complessivi percorsi dalla sua macchina nel corso della sua intera carriera).

Eccoli dunque qua lui e la consorte Paola che si fermeranno entrambi a cena.



In conformità con 'irregolarità del clima, a cui ormai si è fatta l'abitudine, cade qualche goccia di pioggia e Gemma, una gabbianella assai nota nel gruppo, apre prudentemente l'ombrello davanti ai Watson, rigorosamente senza cane al seguito. Vengo poi a sapere che Gaia, il beagle della coppia, non è presente perchè inadatto, per eccesso di vivacità, alle atmosfere tranquille dei raduni.



Qui sotto i radunisti, già sul luogo, si gustano una cena nella vicina pro-loco, con vivande semplici, saporite e abbondanti.


A cena l'atmosfera è quella che conosciamo, buon cibo e il piacere di ritrovarsi. Il primo a sinistra, nella foto, è Francesco Procacci figlio, uno degli organizzatori di questo raduno tenutosi in memoria dell'indimenticabile papà. Si vedono poi Valerio, la ragazza che era con il Mauri e di cui mi sfugge il nome, sua figlia e quella di Yoghi, poi il Yoghi stesso, il Mauri seminascosto, uno zazzeruto Sebastiano in foggia hippy, Cinzia e Massimo, organizzatori dell'evento.

(felice)     
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Tad

 (appl)
Grazie del resoconto Pier. Mi fa piacere vedere che sei "ripartito". Così come fa sempre piacere vedere dei radunisti che se la godono  ;D
(felice)
Meglio oprando obliar, senza indagarlo,
Questo enorme mister de l'universo!
(G. Carducci)

10nico

Ebbravo Pier!  (appl)

Addirittura con la tenda  (sorpreso)

Son contento che sei ripartito  (guid)

Grazie per il racconto  (post)

(abbraccio)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc

Ciao ragazzi, continuo il resoconto.

Dopo cena io e Yoghi ci attardiamo in chiacchiere a tavola. Arriva una coppia, che si nota subito per la notevole fisicità. Lui con le braccia muscolose e massicce, lei paludata in abito nero, scollatura generosamente a punta, movenze feline. La coppia si siede proprio accanto a noi, ordinando la cena.

E' sempre curioso verificare come un estemporaneo cambio di scena distragga e renda intermittente il colloquio di chi osserva i nuovi venuti. Facendo appello  a una malcelata indifferenza, sempre raccomandabile in simili circostanze, osservo la signora in nero, unghie rosse perfettamente laccate e il tatuaggio di una piccola pantera nera che sonnecchia, in tutta larghezza, su uno dei suoi polsi.

Ogni tanto questa signora accavalla le gambe, alternando la sovrapposizione della sinistra alla destra e viceversa. I piedi si scambiano di posto inclinati nello scivolo delle scarpe bianche e maculate di nero e con una zeppa esageratamente fuori misura.  In seguito, la donna, forse stanca della concentrazione silenziosa in cui sprofonda il suo compagno intento a  soddisfare l'appetito, ci rivolge inaspettatamente la parola.

La voce, dolcemente sottile, si apre nel sorriso di una dentatura perfetta. Adesso occorre dire che se c' è un vantaggio nell'età in cui mi ritrovo è  quello di compensare una certa carenza operativa con l'acutezza dello spirito di osservazione. Colgo, infatti, negli occhi di lei un luccichio bianco, un brillio che esalta la vivezza della sua pupilla e così, incapace di starmene zitto, glielo dico. Lei ricambia con un altro sorriso smagliante sulla chiostra dei denti da attrice poi si volta verso il suo amico e riprende a interloquire con lui.

Dopo un po' la coppia, terminato il pasto, si alza. Lei, figura flessuosa e svettante sulle sue zeppe che la proiettano ancora più in alto, mi è verbalmente grata di quello che le ho detto, inteso, per fortuna, come un disinteressato complimento alla bellezza particolare  del suo sguardo. Un'iride scura come quella di un leprotto e la pupilla come la luce di una stella in un cielo d'inchiostro. 

Io e Yoghi riprendiamo da dove eravamo rimasti, seguendo con lo sguardo la signora e il suo cavaliere che escono di scena per sempre. Peccato non aver osato di più chiedendo il permesso di scattare una foto ma ciò che capita nei raduni, ovviamente, non fa parte solo degli scatti digitali ma anche di quelli mancati che però, forse più degli altri, si sedimentano nel profondo segreto  della memoria.

Dopo cena io e Yoghi siamo invitati nel camper di Sebastiano per nuove chiacchiere agevolate dalla bevuta di due bicchieri di porto, poi mi dirigo alla Ferrino, mi stendo nel sacco e, gira di qui gira di là, il sonno arriva alle sette del mattino.

Metto qui la foto di Massimo che nel gabbiotto delle iscrizioni bacia comicamente un cimelio del passato realizzato per i Gabbiani.


Qui di seguito, invece, due vedute di Givoletto, questa località sulle colline torinesi, rifugio di case tutte nuove e dimora di non più di tremila anime. Come altezza siamo sui 400 metri ma il caldo è comunque afoso. In omaggio al capoluogo piemontese nei giardini si inalbera la statua di questo torello.



Qui sotto, invece, una veduta generale con il campanile del piccolo centro.


E qui invece Francesco Procacci in attesa dei radunisti. Il figliolo di Francesco replica il padre dall'alto del suo 1,90 e, oltre ad assomigliargli, si chiama esattamente come lui anche se nell'ambiente gli affibiano il diminutivo di "Franceschino"


(felice)



"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

massimotto


Abbiamo qui una rappresentazione di Piero che segue con senescente distacco la panterona che se ne va





Di Yoghi mancano le immagini perché chinato sotto il tavolo a raccogliere la mascella caduta.

(felice)
Mala tempora currunt.

m.real

 (felice) Finalmente Pier , era ora ,ci mancavano proprio i tuoi racconti e le tue foto particolari.
Come sempre ti faccio i complimenti per il tuo fotoracconto (bravo) (compl) (appl) (appl)
in fondo al tunnel ce sempre una luce

10nico

Wow Pier, bel racconto "pregnante" , sembrava quasi di vederla la "panterona"  (sorpreso)

Fa sempre piacere rileggerti!  (abbraccio)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc


Sabato Mattina a Givoletto mi attende, innanzitutto, una bella colazione sotto il gazebo di un baretto adiacente al luogo del raduno. Lì si sono rifugiati altri radunisti, che non conosco, tra cui un signore appassionato di restauro motociclistico.

Al campo faccio conoscenza con questa altra coppia in giro con il levriero. Lei ha i fiori nei capelli e si è prestata all'invito di presentarsi al raduno con abiti in stile hippy. Il levriero è una femmina sottratta, dagli attuali padroni, alla schiavitù del mondo delle corse dove questi bellissimi animali cadono vittime  di uno sfruttamento brutale. Questo levriero è stato drogato e, a distanza di tempo, conserva ancora nel sangue tracce di doping. Noto che non si scolla dai padroni i quali mi confermano che  vive ancora nel terrore di ciò che potrebbe succedergli. Mi informo un po' sulle caratteristiche di questi animali e mi ricordo di quando in Afghanistan, decadi fa,  avevo cercato inutilmente di avvistarne qualcuno.


Qui sotto invece Yoghi gironzola con Lana, la sua barboncina di taglia mignon e mascotte del raduno.


Sotto ancora, due radunisti che non avevo mai visto prima.



Fra poco partiremo per l'aperitivo con giretto e vista panoramica. Sulla strada, che sale a picco, c'è da fare lo spunto con la 2cv e qualcuno rinuncia salendo a piedi.


Su una 2cv, lato passeggero, c'è anche il grande Bob a farsi una canna.


Dopo aver ormai esaminato a volontà 2cv di tutte le fogge sarà anche il caso di dare un'occhiata all'interno, come nei casi a seguire.





Va bene per adesso. Poi continuo.

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Pier Le Blanc

Nel luogo dell'aperitivo, ricco e abbondante, Massimo prende posizione per la foto di gruppo non senza farmi notare  quanto la sua fotocamera sia di maggior prestigio rispetto alla mia.  Peccato che poi la sua super macchina si blocchi e così debba prendere io il suo posto.

 




Cinzia, la moglie di Massimo, sorridente a sinistra in primo piano, sfoggia una laccatura decisamente originale nelle unghie delle mani vistosamente dipinte di giallo. Dopo le unghie rosse della pantera adesso mi colpiscono quelle giallo brasile di Cinzia.

(felice)

"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Pier Le Blanc


Questa esplorazione del dettaglio consente di vedere lo smalto giallo, almeno sul pollice di Cinzia.



Qui sotto la figlia di Yoghi, sempre pronta a partire per i raduni, secondo quanto mi dice suo padre, insieme alle amichette che frequentano il nostro ambiente.


Ecco adesso un'altra immagine di gruppo nel luogo dell'aperitivo. In lontananza lo sguardo si appoggia sul panorama gravato da una densa nuvola di umidità. Il caldo è veramente afoso e il sole rende roventi i cofani delle 2cv.


Qui sotto una foto di Giorgio che, recentemente, sul forum ha presentato la sua 2cv nera e verde, documentando la personalizzazione della stessa secondo i suoi gusti e desideri. E' proprio vero che anche i più fedeli alla tradizione, quali il sottoscritto, alla fine non resistono alla tentazione di personalizzare la 2cv all'insegna di quel rapporto che tende a vivificare l'oggetto, trasfigurandolo in qualcosa che va oltre il semplice concetto di automobile.


Primo piano di Sebastiano e Giorgio in vena di bevute.


Di ritorno al campo qualcuno ha allestito un gazebo per chi voglia farsi aerografare parti metalliche di moto, macchine, caschi o altro, sempre nell'ottica di rendere unici certi veicoli. Qui sotto due esempi, con l'aggressiva effigie del Vasco e quella, più da repertorio, di Brad Pitt.



All'ora di pranzo vengo invitato al tavolo del Mauri che mi offre parte del suo menu vegetariano. A fare compagnia c'è anche Yoghi e la ragazza che è con il Mauri e che, a quanto pare, sta considerando, anche lei, questo tipo di scelta alimentare. Il Mauri mi ricorda che lui è addirittura vegano, senza per questo cadere nella prosopopea che di solito accompagna questi discorsi.  Queste tavoli improvvisati, di natura intimistica e ospitale, valgono, di per se stessi, la frequentazione dei raduni.

Metto qui anche questa 2cv, con gli occhiali rossi quanto mai adatti a un tipo di vettura notoriamente carente di diottrie.




Un'altra foto mancata:
Dopo pranzo gironzolo un po' finché non  noto due donne, facilmente identificabili come testimoni di Geova, che si trovano all'imbocco  del raduno. Mi chiedo come facciano a starsene lì in piedi sotto un sole a picco che stramazzerebbe chiunque, ma poi mi rammento di come le forze della fede moltiplichino le capacità di adattamento.

Passando di lì sono invitato ad accettare l'ennesimo volantino illustrativo e dimostrativo di come ci si debba preparare al mondo extraterreno, secondo i principi contenuti nella Bibbia.

Per inciso, non è la prima volta che mi fermo a scambiare opinioni con i sostenitori di questa fede, più che mai adesso che, liberatomi dall'idea di voler contestare le loro convinzioni, mi godo quel che viene pacatamente e senza pregiudizi.

Queste due donne, contrariamente ad altri casi, non sembrano ossessionate dal dovere di reclutare anime in crisi e così ci si può confrontare liberamente su alcuni interrogativi che concernono il bisogno di risposte metafisiche.

A parlare di più è la donna che sta alla mia destra, mentre quella a sinistra sembra in attesa del momento giusto per intervenire. La donna accompagna le parole con quella gestualità tipicamente italiana in cui le mani diventano protagoniste di un linguaggio complementare.

Mentre, gesticolando, mi spiega che nella Bibbia i testimoni trovano le tracce di una più plausibile verità, rispetto ad altri testi sacri, ecco che di nuovo accade, anzi mi accade.

E ciò che mi accade è di nuovo quell'effetto di distrazione per cui la mia mente si scollega dal presente, trascura i sentieri e i toni dell'elevazione celeste e cede al richiamo del basso, come magneticamente attratta dal dettaglio fisico e transitorio della bellezza terrena.

Davanti ai miei occhi danzano dita curate con artigli femminili leggiadramente dipinti di blu. Le mani sono ballerine dalle dita affusolate e il blu dello smalto si intona alla perfezione con il blu  intenso degli occhi.  Le due testimoni di Geova sono entrambe belle e la signora, con le mani che parlano, incornicia lo sguardo blu con una cascata di capelli nerissimi.

Mi chiedo, in definitiva, fin dove possa spingersi il potere della bellezza femminile e, immancabilmente,  raccolgo il volantino che la signora, capelli di corvo, mi porge.

La foto mancata è quella dunque del pollice di questa donna che stringe il volantino e ne tinge di blu l'immagine biblica sopra raffigurata.

Mi avvio adesso, a pomeriggio inoltrato, a salutare un avamposto degli Zoccoli appena arrivato. Il gruppo, sempre cordiale, mi invita a sedere non senza avermi omaggiato di un rigenerante bicchiere di vin rosè.

Nel caldo esagerato,  il nettare degli dei scende fresco nella gola, aggiungendo colore all'incontro. Al secondo bicchiere il semi-astemio sottoscritto vacilla e così, nello slancio che precede una perigliosa perdita di controllo, afferro la mano della mia prosperosa vicina e le chiedo di lasciarmi ammirare le sue unghie, questa volta non personalizzate in tinta monocromatica, ma decorate in artistiche forme floreali  realizzate, senz'altro, da un'esperta estetista. Anche questa purtroppo è una foto mancata.
 
Metto qui adesso queste foto fatte presso gli Zoccoli duri.





Sono quasi brillo e mentre rimpiango di non avere la saggia consorte al mio fianco ad impedirmi  di dire imperdonabili cazzate ecco che, all'improvviso, tutto cambia.

La cappa di caldo, che grava sul campo, provoca un furibondo temporale. Non si capisce più niente e tutti fuggono come impazziti sotto lo scroscio. E' una lavata generale, una doccia di chicchi di grandine, una furia del vento dal carattere di tempesta. Salgo sulla 2cv mitragliata di colpi poi, malato come sono, esco di nuovo all'aperto, apro il cofano posteriore, subito inondato d'acqua, per ricuperare un plaid e stenderlo sul cofano anteriore.

Sono veramente ridicolo! In un amen il vento si mangia il plaid portandoselo via.  Lo rincorro sguazzando nell'acqua fino alle caviglie. Risalgo in macchina e avvio il motore, cerco un albero sotto cui rifugiare la 2cv, ho i capelli che grondano  fiumi d'acqua e sono bagnato fradicio.
Quando la procella si accheta, e il diluvio si precisa, per fortuna, come non universale, ritorno al mio angolo e trovo la tenda come nella foto:


Se guardate bene si vedono ancora chicchi di grandine nell'erba.
L' angolo dove mi sono piazzato è un pozzo d'acqua all'aperto. In tenda ci sono almeno 20 cm d'acqua. Gli anelli di plastica, utili a infilare i pali di sostegno, si sono spezzati. Anche i soldi in tasca sono una poltiglia di carta pronta a lacerarsi in mille pezzi.

Infine cerco  di infilare tenda e materassini inzuppati nella 2cv e andarmene. In soccorso arrivano gli amici. Come mai ti sei piazzato proprio in questo posto, brutto caprone, proprio qui dove scolano le acqua dell'universo? (Mi domando).

  Non lo so, ma è evidente che non devo cercare di essere troppo previdente come ho fatto questa volta individuando il posto più giusto per la tenda. Io non sono fatto per organizzarmi, io sono un ectoplasma di Woodstock, io sono un ex figlio dei fiori senza scarpe, io sono uno che dimentica a casa quello che più può servire in un raduno, io ho una tenda di 40 anni fa che non ne può più, io sono uno che adesso capisce perché ogni tanto rinuncia e se ne sta a casa.

Bruno Pelligra a cui, a ragione, non piacciono quelli che rinunciano menandosela con le pigrizie dell'età,  gira con una furgonetta che sembra una suite, gli Zoccoli hanno la roulotte o l'air camping, Sebastiano un camper che potrebbe albergare dieci persone, molti altri, più giovani di me, vanno in hotel o si accontentano di vivere i raduni via forum.
Sta a vedere che il vero underground sono proprio io.

Raccolgo dunque quel che resta della tenda e lo infilo alla rinfusa in macchina. Avverto un po' di sconforto anche se arrivano tutti a solidarizzare. Esprimo l'intenzione di tornarmene a casa, in quanto non ho indumenti di ricambio e non posso girare in mutande. Qualcuno mi offre pantaloni e maglie asciutte, qualcun altro è pronto ad ospitarmi in roulotte.

Sono commosso, ma anche demoralizzato quando sento invocare il fatidico spirito duecavallistico che si deve dimostrare in queste circostanze.
Da qualche parte, in mente, devo ancora avere qualche vaffa, di grillina memoria, a disposizione e sono tentato di usarlo.
Poi saluto tutti, salgo in 2cv e abbandono Givoletto e il raduno.

La 2cv sembra una lavatrice in attesa di rullare il bucato. Ho un freddo dentro le ossa che non va via e quindi accendo il riscaldamento. Ho fretta di arrivare a casa e tiro la 2cv fino ai cento all'ora, il riscaldamento mi toglie poco per volta i brividi restituendomi il piacere calmo della guida con i vestiti che si asciugano.

Ripenso alla collezione di artigli femminili individuati al raduno. La prossima volta mi dedicherò fotograficamente all'argomento.

Mi vengono anche in mente i mondiali di calcio femminili e la calciatrice, in maglia azzurra, che effettua una rimessa laterale.
Nell'attesa di effettuare il rilancio, la sua coda di cavallo dondola un pò. Le mani trattengono ferme il pallone, le dita allargate hanno anch'esse le unghie verniciate di rosso. Il pallone è stretto in quella presa irresistibilmente femminile. Che bella immagine!

Che bello anche il cielo, adesso, dopo il temporale. Lassù si affollano nuvole dalle guance blu, blu come le unghie della signora con la Bibbia, nuvole bordate di rosa come il vino che mi hanno offerto gli Zoccoli.

So già che domani non ritornerò al raduno ma sono felice comunque di esserci venuto. L'aria adesso è diversa e tutto il panorama, che vedo, sembra lavato di fresco. A quindici chilometri da casa incontro queste mucche sacre  che sembrano arrivate da Varanasi. Mi fermo, le fotografo insieme a "Via col vento". Il vento nuovo della sera che prepara la notte.


Fine del resoconto e grazie ancora a tutti.

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Tad

Accidenti Pierangelo che bel resoconto  ;). Scusami, ma devo dirti che, a posteriori, la parte dell'inzuppata e della scelta del posto per la tenda mi ha fatto ridere  ;D. Da come la descrivi sembra una scena comica da Stanlio e Olio o da Fantozzi, anche se posso immaginare quanto sia stato fastidioso per te.
A presto spero.
(felice) (felice)
Meglio oprando obliar, senza indagarlo,
Questo enorme mister de l'universo!
(G. Carducci)

10nico

Che bel racconto Pierangelo!  (superok)  (appl)

Hai descritto tutto e l'hai reso vivente attraverso lo sguardo dei tuoi occhi , esticavoli!  (adoraz)

Capisco il sentimento di "me ne voglio andare, lassateme stare" che provavi mentre , fradicio e sconsolato, ti sentivi travolgere dalle profferte di aiuto, assistenza e solidarietà.
A volte ci si sente ancora più umiliati dagli aiuti e viene voglia di andarsi a nascondere per la vergogna...  (nonso)

E' umano, credo. (vecchio)

Ad ogni modo sono contento che sulla via del ritorno ti sei ripigliato dalla "nuvola nera" e hai visto il metaforico lembo di azzurro tra le nuvole  ;)  (abbraccio)

Grazie del bel resoconto!  (bravo)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

m.real

in fondo al tunnel ce sempre una luce