I RACCONTI DEL BAR BICILINDRICO

Aperto da Pier Le Blanc, 28 Maggio 2016, 09:13:15 AM

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Pier Le Blanc

Tre birre medie, Jessica e le altre  pin-up del Bar Freccia

L'ora è un po' insolita ma sono nei pressi del Bar Freccia e decido di farmi un bicchiere. La vetrata del bar, vista dall'esterno, è un grosso quadro di luce gialla che inonda le spalle nude delle bariste. Queste ultime non sembrano troppo indaffarate. Spingo la porta ed entro.

"Buonasera" faccio io
"Buonasera" rispondono in coro le vezzose cocotte.
All'interno gli avventori scarseggiano, io mi dirigo in fondo verso il classico tavolo d'angolo, mi accomodo, sfodero lo smartphone, mi collego al forum pronto con  la coda dell'occhio a cogliere l'arrivo ancheggiante della barista in negligé, che, naturalmente, non si fa attendere.

Eccola là, quella deve essere Sophie, la bionda sciropposa, una cavalcata di forme tonde, una marea spumeggiante di movimenti studiati, il passo da gazzella, le lunghe gambe dai muscoli guizzanti. E' altissima e slanciata, vera ballerina nella danza della seduzione. Si ferma davanti a me, mi lancia un'occhiata di sguincio, ha un taccuino e una matita.

"Allora nonnetto, cosa beviamo?"
"Beh, una birra, per cortesia"
"Una birra... e come la vuoi la birra nonnetto, la vuoi piccola, media, bionda o rossa?".
Sophie ha il perizoma all'altezza dei miei occhiali, un lembo di stoffa semitrasparente che basterebbe un battito di ciglia a far volare lontano.

"Ce l'hai una birra bianca?" faccio io, alzando gli occhi.
"Una birra bianca? Una hoergaarden? Ma certo nonnetto, ti porto una media?" dice lei.
"Una media, va bene" dico io.

Sophie scrive sul taccuino l'ordinazione, strappa il foglietto e lo infila sotto il portacenere poi gira sui tacchi e se ne va, le natiche saltellanti appena divise dal filo interdentale del suo tanga.

Per quanto cerchi di ritornare allo smartphone, lo sguardo allunga lo zoom sulla falcata della barista, scarpe rosse e tacchi alti, gambe da urlo, fianchi morbidi.
Da quando la gestione  ha deciso di puntare su queste ragazze l'atmosfera del bar ci ha guadagnato, la musica è buona, gli avventori, quando ci sono, sono simpatici e allegri, insomma questo è il posto giusto per festeggiare la fine del ban che mi sono comminato.

L'autoban è una buona pratica per superare qualche momento difficile, mette le giuste distanze tra le cose, restituisce lucidità e si fa apprezzare anche come esercizio di autodisciplina e di autoeducazione.

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

zia anita

evitate le maiuscole...

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Ludo

......il famoso tavolino all'angolo........

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Skassamakkinen

 (appl) (appl) (appl) (appl) (appl)
(appl) (appl) (appl) (appl) (appl)

Bellisssimo!!!  (su)

Grazie Pier!
Ne avevo bisogno!!

Mi hai illuminato la giornata!!

..e mme so' 'ngrìfàto!!  Arf!! Arf!!  ;D
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Ludo

C'è stato il cambio di turno........

Raffaella ci servirà questa sera, è il suo primo turno di lavoro qui al bar freccia,essendo solo a casa, mi metto li al mio tavolo preferito, quello d'angolo, , e  mi faccio servire un Pastissss.



Speriamo il pierangelo venga a tenermi compagnia...


AH! lei è Raffaella:

La stupidità divora facce e nomi senza storia

10nico

Tutte...ehm...simpatiche 'ste bariste eh!  (sorpreso)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc


Ragazzi siete grandiosi con le foto a tema. Bellissime le scarpe rosse Zia Anita! Vedo che lei ha già lo sguardo "fetish"! Altrettanto straordinario il tavolo d'angolo, Ludo!

Skassa credo di intuire di cosa hai bisogno veramente!

Comunque ragazzi, spero di non annoiarvi perchè il racconto è lungo  ben 15 puntate.

Via libera dunque, per chi ce la fa, alle foto intonate!

(felice)



"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

10nico

Non c'è foto che possa competere con la fantasia stimolata dalle tue parole Pierangelo!  ;)

Non vedo l'ora di leggere le prossime puntate! (ura)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Ludo

Io sto qui, fo chiusura e aperture, e aspetto il proseguo...... ;D
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pier Le Blanc


Intanto arriva Sophie, il palmo della mano che sostiene il vassoio rotondo con la mia schiumosa birra bianca. La vestale abbassa il vassoio sul tavolo e vi trasferisce il boccale.
"Ecco qua, nonnetto" dice lei
"Grazie" dico io e sto attento, molto attento a non perdermi l'attimo della "giratina" della barista che torna al suo posto.

Infatti è per come queste donne camminano o si voltano o appoggiano quelle loro magnifiche gambe sui tacchi alti che si gioca il climax della seduzione femminile. E' sufficiente un movimento disarmonico e tutta quella grazia può scadere nel grottesco e nel ridicolo.

Non è facile portare a spasso la propria nudità, ci vuole stile, ci vuole classe, non basta essere fisicamente attraenti, bisogna sapersi muovere. Per fortuna, la giratina è perfetta quasi in sintonia con lo stacco musicale della canzone di Bruce Springsteen che l'altoparlante diffonde in questo preciso momento nel locale.

Intanto, all'esterno, il cielo si è fatto scuro e sui vetri  scivolano sporadiche gocce di pioggia. Alzo il boccale e mando giù il primo sorso di birra, poi un altro, poi un terzo. La birra va giù che è una meraviglia.

Nel boccale nuotano le bollicine dorate, sul forum, invece, è una serata di fiacca, Ludo non posta, Watson nemmeno, Zia Anita ha rallentato il ritmo e tutti gli altri nicchiano. Comincio ad avvertire un certo calore che sale dallo stomaco, comincio ad avvertire un certo ottundimento mentale. Così metto a fuoco gli altri avventori, all'apparenza veri "barfly" solitari, uomini silenziosi dallo sguardo lontano.

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

Cinzia stasera ci serve Tartiflette all'italiana, con gorgonzola, emmental e fontina......rigorosamente al tavolino d'angolo..........

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pier Le Blanc


3)

In ogni caso adesso il locale si sta riempiendo, le bariste volteggiano tra i tavoli, i perizomi, come coriandoli di stoffa, sono l'ultimo impercettibile diaframma a custodia della pubblica decenza, all'esterno la pioggia aumenta d'intensità, i vetri sono rigagnoli fluenti di gocce impazzite.

Si può fare tutto con calma, bere senza tempo, lasciar andare i pensieri, dimenticare per una serata il mondo di fuori e le sue paranoie.

Alzo la mano, la barista mi vede, si avvicina, dondola i fianchi da far tremare i polsi. Deve essere quella assunta dal Ludo, l'apoteosi della guepiere in nero, delle forme incontenibili.

"Un'altra birra, per favore, una media rossa" dico io.

La barista è eretta vicino a me, statua di carne svestita e profumata, l'onda selvaggia dei capelli rossi a cascata sulle spalle, il perizoma rosa a due passi dal mio naso. Comincio ad avvertire l'onda del desiderio che affiora, il richiamo sfacciato e magnetico della sensualità che se ne infischia della tua carta di identità, delle tue sembianze da ex giovanotto, galletto impenitente di un tempo che fu.

Miss Jessica (la rossa da schianto si chiama così) strappa il foglietto con l'ordinazione, si china sul tavolo, lo infila sotto il portacenere insieme al precedente ed ecco, siamo di nuovo al momento della "giratina".

Il mio occhio rotola come una biglia in caduta libera lungo la linea dei fianchi della barista, si inciampa nell'elastico del reggicalze, trova la linea dell'aderenza coscia, scavalca il ginocchio, imbocca lo scivolo dell'osso tibiale, raggiunge lo scollo della scarpa in vernice rossa, perché il rosso è il colore dell'eros, della passione, del fuoco.

La "giratina" anche qui è perfetta, la barista, assunta dal Ludo, non sbaglia nulla, io viaggio con lei sulle sue magnifiche scarpe rosse in prossimità del bancone.

"Il vecchio, laggiù vuole una media rossa" dice Jessica alla collega che armeggia con le leve dei serbatoi.

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Ludo

Essendo domenica sera, abbiamo anche Celeste, al bancone.........fate i buoni! ;)

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Ludo

Aspettando il Pierangelo, questa sera il Pastisss me lo serve Teresa........


.....................mi sto innamorando! ;D

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pier Le Blanc


4)

Intanto il brusio di fondo aumenta, c'è chi gioca a carte, chi tracanna birra, chi si alza e va in bagno. Le bariste con le birre girano, vorticano, sculettano. Ogni tanto, per farsi largo tra gli avventori, si spostano di lato, si alzano in punta di piedi, si scartano a vicenda, emettono gridolini e scuotono le loro rotondità dirompenti invano arginate dai minuscoli reggiseno.

Nel bar cresce la confusione, gli animi si scaldano, le bariste innalzano sopra le chiome i vassoi rotondi.

Vicino al biliardo intravedo 10nico alias "Chiappe Rosse", un nome che calzerebbe a pennello per più d'una di queste scosciate pin-up, vere signore della notte, sogni proibiti in mutande e pizzetti.

Nel frattempo Jessica è tornata con la mia birra. La lascia sul tavolo e rientra nella calca, la chioma incandescente che le spazzola la schiena. Finisco la birra e chiamo un'altra volta la barista. E' sempre Jessica che arriva.

"Un'altra media rossa per favore e portane una anche per te" dico io.
"Non posso bere con i clienti, mi spiace" ammicca lei stirando le labbra a cuore e trotterellando via.

Di lontano adesso arriva il Ludo e naviga tra le bariste come un consumato avventore. Non mi vede, ma vede 10nico, agita il braccio, lancia il saluto e si dirige verso di lui.

Io comincio ad avere le traveggole, ho caldo, la birra comincia a fare il suo effetto e vuole uscire dai pori della fronte. Non so perché sto esagerando. Io, che sono mezzo astemio, comincio a diventare rosso, ho voglia di saltare sul tavolo e mettermi a cantare, ho voglia di abbracciare tutte le bariste, voglio le impronte dei loro rossetti sulle mie guance.

"Ecco la birra, nonnetto" dice Jessica e poi mi guarda con quegli occhioni blu, con quella bocca a cuore...

(continua)
(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Pier Le Blanc


5)

"Senti amico, non è che mi devo fare gli affari tuoi, ma com'è che bevi tutta quella birra? Di solito non ci dai dentro con le birre, di solito, le volte che vieni qui, ti fai un tè o un'acqua tonica, sei sicuro che sia tutto ok?"

"Ma certo bellezza, è tutto ok, è tutto sotto controllo, è solo che stasera mi va di festeggiare, tutto qui".

E intanto innalzo il boccale verso il paradiso delle sue forme, nel gesto augurale di un brindisi, e un po' di schiuma trabocca dall'orlo saturo del bicchiere. A questo punto Jessica si china verso di me aprendo la visione stellare delle sue prominenze, mi fissa negli occhi  e poi fa:

"E così vuoi festeggiare, e che cos'è che vuoi festeggiare nonnetto, qui tutto solo soletto, si può sapere che cosa hai in mente?" O magari ti vuoi sbronzare per allungare le mani e  farti una passeggiata con le dita sulle mie natiche, eih nonnetto dì un pò, lo sai che possono succedere queste cose, lo sai vero?"

Poi Jessica, senza sganciare lo sguardo dal mio, ricupera la posizione eretta, sposta la sedia vuota  e si siede accanto a me. Io mando giù un po' di birra, la testa mi gira, il rumore degli avventori nel locale si è fatto frastuono, bevo un altro po'. Penso di alzarmi e di raggiungere il bagno.

"Sai nonnetto che cosa vuol dire avere sempre lo sguardo di voialtri addosso, quei vostri occhi smorti sempre lì puntati sul perizoma, quegli occhi che trasudano oscenità, lo sai cosa vuol dire?"

"Beh - dico io - ormai dovresti averci fatto il callo no? Non sei una principiante dai, lo sai che il perizoma fa vendere la birra, lo sai anche tu no?"  dico io.

"Senti nonnetto, a me quelli come te non piacciono per niente. Lo sai che sono proprio i vecchietti ad allungare le mani per primi? Sono loro che hanno sempre quell'aria lasciva, che sbavano per niente. Dimmi un po', scommetto che perderesti la testa per una come me, scommetto che proprio adesso ti stai sognando una palpatina, vero nonno, dì la verità, dimmi esattamente a cosa stai pensando in questo momento, DIMMELO!"

(continua)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

........si fa interessante............ ;D credo di sapere come finirà, conoscendo il Pier ;)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

zia anita

evitate le maiuscole...

massimotto


Ludo, per favore, Lei che è il responsabile Risorse Umane del Bar, dica alle Sue ragazze di non usare il termine "nonnetto". E poi proprio con Pier, che sembra mio figlio. Non oso pensare cosa direbbero a me.  (vecchio)
Mala tempora currunt.

Ludo

Citazione da: massimotto - 31 Maggio 2016, 18:19:50 PM

Ludo, per favore, Lei che è il responsabile Risorse Umane del Bar, dica alle Sue ragazze di non usare il termine "nonnetto". E poi proprio con Pier, che sembra mio figlio. Non oso pensare cosa direbbero a me.  (vecchio)

;D
La stupidità divora facce e nomi senza storia

zia anita

evitate le maiuscole...

Ludo

Prendo posto al tavolino d'angolo...........le fanciulle non hanno ancora iniziato il turno, aspettano il nonnetto e suo cugino Massimotto! ;D

A servire c'è il nipote di 10nico, mi permetto di gridargli la mia ordinazione........



mi metto comodo e aspetto le donzelle.........
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Watson

È si quelli con la capigliatura bianca sono i più  pericolosi, beh  (stupid)




(felice)

W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

10nico

Citazione da: massimotto - 31 Maggio 2016, 18:19:50 PM

Ludo, per favore, Lei che è il responsabile Risorse Umane del Bar, dica alle Sue ragazze di non usare il termine "nonnetto". E poi proprio con Pier, che sembra mio figlio. Non oso pensare cosa direbbero a me.  (vecchio)

In effetti "nonnetto" è proprio offensivo!  (nonso)

Riguardo il mio presunto nipote, devo smentire, non ne ho!   ;D

Non sono mica la zia!  (muoio)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc


6)

E intanto Jessica muove leggermente le gambe di modo che il suo ginocchio combaci con il mio, poi senza dire più niente si alza di scatto, alta, con quelle gambe lunghe che non finiscono più e i miei occhi che ricadono fissi sul perizoma.

E allora accade, senza che io lo voglia, ma accade. Complice la birra, il caldo, l'atmosfera da vecchio west che aleggia nel locale, la musica che mi  martella nelle tempie e il testosterone residuo del vecchietto che ancora fa il suo lavoro. Il mostro interiore, normalmente assopito, si sveglia, reclama la sua belluina soddisfazione, si imbizzarrisce e mette fuori controllo i freni inibitori.

Jessica è dritta vicino a me, il perizoma rosa danza nella mia visione, nelle mie vene scorrono vampate di birra e la mia mano, in un attimo, decisa e sfrontata, si dirige verso l'elastico del suo reggicalze. Lo aggancia con l'indice, lo tira verso di sé, non prima di aver avvertito il contatto leggero con quella pelle liscia, con quella carne soda, lo dilata fino al massimo della sua estensione e poi lo molla.

Nello schiocco, l'elastico del reggicalze riguadagna la sua posizione originale. Faccio in tempo a osservare, sulla coscia di Jessica, una leggera macchia sottopelle che dirige il suo colore rosso verso l'inguine. E poi è il caos.

(continua)

(felice)
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"Non rompere le scatole a chi è felice"

10nico

Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc

7)

"Ahiiiii, ahiiiii" grida Jessica, riavutasi dallo stupore, e in un attimo ripone il vassoio sul tavolo e con la destra mi appioppa un manrovescio in pieno viso e mentre lo fa i suoi occhi fiammeggiano e i suoi capelli rossi sembrano scoppiare in una nuvola di furore.

"Lo sapevo, l'avevo detto che eri un vecchio stronzo- ahiiiii- AHIIIIII....l'avevo capito subito che razza di tipo sei, tu vecchio stronzo...lo sapevo che non ce la facevi a tenerti le mani a posto, lo sapevo che eri un pervertito, quelli come te sono pericolosi, ma adesso la paghi stronzo, te la faccio pagare io..."

e così sbraitando "Jessica la furia" si muove avanti e indietro come una pantera e,  mentre nel locale si è fatto silenzio, gli altri avventori accorrono al mio tavolo preceduti dalla schiera delle bariste al completo.

Le bariste sono tutte davanti a me, disegnano un semicerchio inaudito, una sfilata di perizomi colorati, come un arcobaleno di farfalle. I perizomi-farfalla danzano davanti ai miei occhi velati di birra, danzano nei loro giochi ammalianti, danzano con le loro movenze ipnotiche.

Io ingollo un altro po' di birra e sento che sono fisicamente molle, come svuotato. Le bariste hanno quasi tutte le mani appoggiate sui fianchi, tutte lì pronte a sbranarmi.

"Brutto maiale" dice una in negligé azzurro.
"Ti insegniamo noi a fare il furbo-dice un'altra in mutande platinèè- adesso te la facciamo passare noi la voglia di allungare le mani"
"Telefoniamo alla polizia" rilancia una mulatta bionda in slippini verdi. 

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

Te sei messo nei casini....nonnetto! ;D
La stupidità divora facce e nomi senza storia