Seratina in 2CV di un vecchio freak

Aperto da Pier Le Blanc, 17 Dicembre 2015, 21:13:30 PM

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Pier Le Blanc


PREMESSA:

Questo viaggio è piuttosto breve, ma il suo racconto è piuttosto lungo.

Lo condivido lo stesso confidando nella libertà concessa all'utente di non leggerne nemmeno una riga.

plb


SERATINA IN 2CV DI UN VECCHIO FREAK

Sabato sera, una cortina di nuvole rosa sta salutando il tramonto. Ricevo la telefonata di un amico che mi invita a cena da un'amica comune che, personalmente, non vedo da tempo.
"Se ti va andiamo a casa sua, c'è una festa dedicata a Osho, tipi strani, gente che conosci anche tu e poi ci sarà della musica, qualcuno che suona, che ne dici? "
"Va bene" rispondo io.
"Ok, ti aspetto" dice lui.
 
Arrivata l'ora, tiro fuori la 2cv e punto il muso verso l'alta valle, curve a spirale sotto il cielo freddo, strade solitarie, paesini di montagna e case isolate con qualche finestra di luce che brilla nel buio.
Arrivo nel punto convenuto, smonto dalla 2cv, che saluto, e attendo il mio amico con il Suv 4x4 perché la casa è sperduta tra i boschi e raggiungibile solo attraverso un'erta sterrata.

Di lì a poco, i fari del suv tagliano la notte e illuminano alberi ingialliti, la strada si inerpica tra buche e curve a gomito, sempre più stretta e sempre più impraticabile. In alto le stelle lumeggiano irrequiete.

Il suv sale ballando sullo sterrato come una barca sull'onda, alza il muso e poi la coda scavalcando i dossi, sussulta su ogni asprezza del terreno, le ruote che pizzicano i sassi, il motore che si impenna ingranando le marce ridotte.

Alla fine raggiungiamo la casa, sicuramente antica e decisamente isolata, la facciata che guarda a fondo valle, la luna al centro del cielo, delimitato come una V dal profilo obliquo dei monti.

Fuori c'è un falò acceso, gente che conversa all'intorno, un profumo di castagne, si sente il crepitare del fuoco.
"Per entrare bisogna togliersi le scarpe" ricorda il mio amico.
"Ok, va bene, togliamoci le scarpe" dico io.

Non sono mai stato qui, non conosco questa casa, levo le scarpe che spariscono nel mucchio delle calzature lì accanto. Entriamo, si avverte un calore piacevole, arriva la proprietaria, baci, abbracci, saluti e ringraziamenti per essere venuti.

Mi guardo intorno, la casa è una vecchia cascina ristrutturata, direi piuttosto bene. L'amica comune mi prende per mano, i piedi percorrono le piastrelle fredde della prima stanza, piastrelle piazzate a mosaico, quasi in allegra confusione. Anche in salotto è così, le piastrelle sembrano un quadro surrealista, spezzoni di ceramica di ricupero, materiali alla rinfusa annegati nel cemento.

"E' tutto bello qui, hai una bella casa" dico io
"Vieni, te la faccio vedere" risponde lei.

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Skassamakkinen

 (ot)

Pier,  ;D, Freak si, vecchio no.

Non ti vedo come vecchio.

Pìtosto, fai passare qualche altro anno e ti concederò di essere "Antico", come i Patriarchi della Bibbia.

Qualcosa di storicamente più rilevante, insomma.   (su)

(abbraccio)  (appl) (appl)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Pier Le Blanc

Grazie grande Skassa!
Inutile dire che se fossi una "bionda da spettino" mi sarei già accoccolata sul tuo divano galattico!

;) ;D

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Watson

Non volevo interrompere l'atmosfera del racconto, c'è un punto però che mi ha subito affascinato per via di miei vecchi ricordi di quando facevo la naja


Citazione da: Pier Le Blanc - 17 Dicembre 2015, 21:13:30 PM

Alla fine raggiungiamo la casa, sicuramente antica e decisamente isolata, la facciata che guarda a fondo valle, la luna al centro del cielo, delimitato come una V dal profilo obliquo dei monti.


credo una visione incantevole che spesso a chi vive in città manca enormemente, volevo postare una foto di quello che penso tu abbia visto




continua a scrivere non ti interrompo più  (abbraccio)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Ludo

Continua Pier, sto aspettando........... (su)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Skassamakkinen

Citazione da: Pier Le Blanc - 18 Dicembre 2015, 16:43:11 PM
Grazie grande Skassa!
Inutile dire che se fossi una "bionda da spettino" mi sarei già accoccolata sul tuo divano galattico!

;) ;D

(felice)

..e io, guardandoti fiss"A" negli occhi ti avrei detto:

- Bionda, che dici?  SPETTINIAMOCI!!   (muoio) (muoio) (muoio)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

10nico

Anche io sto aspettando eh! (vecchio)

SBRUSOL! (vecchio)

E poppErità freako-raccontistica! (ura)

10nico
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Skassamakkinen

Sottointeso che son qua che aspetto trepidante anche io me, eh!!   (muoio)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Pier Le Blanc


Watson qui non si tratta di interrompere l'atmosfera del racconto. I vostri commenti sono per me come l'olio per la 2cv o la birra per il Ludo. Inoltre la tua foto è azzeccatissima e illustra alla perfezione l'ambiente in cui mi trovavo. Bravo!

CAPITOLO 2

E così, incomincia il pellegrinaggio tra i  piani della cascina attraverso stanze a incastro e scalette così ripide e insicure che mi aggrappo da ogni parte. L'atmosfera è comunque calda e ospitale, l'arredamento in stile vecchio west, molto molto tardo hippy e anche lei è un'irriducibile icona degli anni sessanta.

Saliamo fino al sottotetto dove sul parquet di legno incerato c'è un materasso per terra.
"Beh qui è dove dormo io" dice lei.
"Ah bene", dico io.

E' una bella stanza, piccola e intima, una capanna vicina al cielo, un avamposto per sognare, una garconnière mica male per... e intanto, veloce come un fulmine, quasi per un riflesso condizionato, la mia mente pensa a lei che si spoglia e, in mutandine, con uno sguardo strano, si stende sul materasso.

Comincio ad avvertire un certo appetito, non so cosa dire, comincio a chiedermi perché sono venuto. Dopo un valzer di passi impacciati scendo per le scale sbilenche, un gradino alto e l'altro basso, un'asimmetria pericolosa, che mi obbliga a un supplemento di attenzione.

Sono giù, riguadagno il salotto, c'è gente seduta un pò ovunque, c'è il mio amico che mi allunga un bicchiere di vino. Mi siedo e bevo. Il vino va giù e mitiga un po' il freddo dei piedi.
Una ragazza sul divano comincia a rollare una canna. Ha la frangetta che le spiove sul naso e i capelli rasati sui lati del capo.

Lei accenna un sorriso, io faccio altrettanto.

Arrivano due cani, enormi, uno tutto nero che sembra un orso, l'altro di taglia leggermente inferiore, con la coda  che spazzola l'aria. Getto un'occhiata al tavolo imbandito di vivande, dove stanno, in colorata varietà, taglieri di formaggi e salumi, verdure, salsine invitanti, dolci; non c'è un solo angolino libero per posare un bicchiere.

Il cane "Coda di spazzola" agita la sua mobile appendice spolverando inavvertitamente, sul tavolo, il piatto delle olive. Il mio amico, frequentatore abituale del luogo in passato, mi informa che anche l'asino, da qualche parte là fuori, ha libero accesso alla casa.

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pier Le Blanc


CAPITOLO 3


Adesso anche l'altra stanza si è riempita di gente, si sente un vociare di sottofondo, sporgo l'occhio e vedo giovani rappresentanti di una generazione distante da me almeno 8 lustri, una truppa che sembra acuire il mio senso di estraneità e il mio senso di inadeguatezza.

Poi, per fortuna, si sdogana la cena e parte l'assalto al cibo. Ci sono anche una deliziosa polenta, peperoni, spezzatino, minestra di zucca, patate bollite a volontà. Seduto in un angolo, mi rimpinzo mantenendo in equilibrio il mio piattino di plastica sulle ginocchia.

Intanto il cane "Orso nero" si è accucciato davanti al mio amico che, senza pensarci su, allunga i piedi proprio sulla sua schiena e li tiene lì a godersi il caldo. La cena finisce, ma non il vino che tutti continuano a tracannare.

Qualcuno comincia a rollarsi quelli che una volta si chiamavano "joint", discorsi particolari non se ne fanno, Osho non viene nemmeno nominato e nessuno, meno che mai, si appresta a suonare qualcosa.

Miss "Capelli rasati di lato" si spara la terza canna della serata e se la ride sola e trasognata sul divano. Quasi tutti gli invitati più giovani si riposizionano dal salotto alla stanza accanto e fanno gruppo a sé; io e il mio amico, vecchi nonni del west, restiamo al nostro posto.

"Capelli rasati di lato" mi guarda con gli occhi di Wile coyote, il bianco dei bulbi attraversato da  piccole crepe rosse. Anche my friend, "Piedi sul cane" va avanti a vino e canne come nelle memorie beate della sua gioventù.

Dopo un po' arriva anche lei, la ricciolona padrona della maison, che sarebbe piaciuta agli indiani d'America, per gli addobbi pellerossa che abbondano sulle pareti,  si siede in un angolo e, guarda un po', si fabbrica un cannone di almeno 10 cm.

"Beh, tu... tu è tanto che non fumi? "
"Si" faccio io "Da quando ho smesso anche con le sigarette normali, diciamo 35 anni fa, ma non sono mai stato un fumatore accanito, qualche canna, non di più, mi piaceva l'erba, quella che mi faceva ridere e mi lasciava la testa leggera" 

Lei annuisce e soffia via il fumo nella direzione di "Coda di spazzola".

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

massimotto

Mala tempora currunt.

Skassamakkinen

Musichiamo la cosa..



Una cosa così, se non ho capito male, ci puo' stare...   ;)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

10nico

Eh, in effetti quella scena di Bullit era decisamente tipica di quegli anni (d'oro)

Ma la serata descritta da Pierangelo è (almeno mi pare) un po più....ruspante  ;)

Comq bella citazione Vichingo!  (superok)

Rimango sintonizzato per il capitolo IV!

SBRUSOL! (vecchio)

10nico
Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc


Potenza del forum che riesce anche a creare colonne sonore per i racconti!
Così dopo la musica di Skassa e l'immagine della luna di Watson aggiungo io quella dell'asinello.



CAPITOLO IV

Il fumo si aggiunge a uno strato già denso che aleggia a mezz'aria come una cortina di nebbia. "Piedi sul cane" beve e guarda lontano.
Ho improvvisamente voglia di andare a vedere l'asino, ho voglia di tornarmene a casa. Decisamente non mi sento più a mio agio in  niente, niente del genere quantomeno.

Un tempo avrei strabiliato per un covo di hippies come questo, per una casa così intonata alle atmosfere della prateria, una volta avrei fantasticato su tutte le libertà proibite di cui noi giovani ci saremmo appropriati per cambiare il mondo. Adesso butto acqua sul fuoco come il più vetero dei pompieri.

"Sai" fa lei tra una tirata e l'altra "In fondo se hai ancora la 2cv, vuol dire che sei ancora uno dei nostri, vuol dire che sei sempre un  freak".

Un freak..., era tanto che non sentivo questo termine, ma... forse ha ragione lei, ho la 2cv e quindi sono ancora un freak.  Mi lascio andare ai bicchieri di vino poi mi alzo e vado in bagno.

(continua)

(felice)

"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Pier Le Blanc


CAPITOLO V

Quando esco c'è qualcun altro della tribù dei capelli bianchi nel salotto. Mi sembra una faccia nota. Lo saluto e osservo che tiene in mano una tegola voluminosa, una di  quelle usate in senso creativo tanto per dipingerci sopra e trasformarle in insoliti quadri pseudo decorativi da appendere chissà dove.

Evidentemente ispirato dalla ricciolona della casa dalle scale sbilenche, "Capello bianco" le ha personalmente confezionato un ritratto, ad hoc, proprio sulla tegola.

Chissà, forse il suo cuore palpita per lei, forse le storie d'amore sono ancora in voga, forse ci sono ancora nel mondo parole gentili.

Devo dire che il disegno non è male, mi sembra rassomigliante e ben eseguito. Mi complimento con lui, ultimo arrivato in questo appuntamento tra sregolati e, forse, artista incompreso di quell'anonima schiera che, a mia insaputa, pullula probabilmente in valle.

A un tratto mon ami "Piedi sul cane" si rianima e, ritirando con uno scatto le estremità dalla schiena di "Orso nero", sbotta all'indirizzo di Capello bianco:

"Tu, tu mi hai fatto fare una figura di merda, si dico a te, tu mi hai detto che mi avresti fatto un prezzo e invece me ne hai fatto un altro..., un prezzo senza senso, una cosa allucinante, ho fatto una figura di merda con i miei amici americani; ti ho mandato gente seria, gente rispettabile, gente in vacanza che si è fidata di me, ma ti assicuro, guarda te lo assicuro proprio, io e tutti i miei amici – e intanto allarga il braccio comprendendomi ovviamente nella lista – noi da te, nel tuo ristorante del cacchio, noi te lo giuro non ci mettiamo più piede, con noi hai chiuso, hai chiuso, hai capito...TU HAI CHIUSOOO!".

(continua)

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

10nico

Chiamatemi Micky

Love long and prosper

Pier Le Blanc

CAPITOLO VI

Cala un silenzio improvviso, i presenti guardano in alto, il mio amico al centro del salotto sembra sbucare in mezzo alla nuvola di fumo come la punta del monte Ararat.
"Capelli rasati di lato", gli occhi come piccoli bracieri, si lecca l'ennesima canna.
"Capello bianco" sistema la tegola in un angolo del pavimento.

"Io...io... mi spiace per te...i  prezzi che pratico sono a listino, e poi non sono io che dirigo la baracca, i prezzi sono quelli, io non tiro bidoni a nessuno, c'è un prezzario per i piatti, puoi venire a controllare se vuoi..."

"Noo, io non ci metto più piede da te, NON CI METTO PIU PIEDE, e nemmeno i miei amici,  hai capito?...e poi anche la camera da letto agli americani, settanta euro per una notte gliel'hai  fatta pagare e non c'era nemmeno il riscaldamento, non c'era..."

"No, non è vero...il riscaldamento c'era...e il prezzo era quello, una camera a sei posti gli ho dato, una camera multipla, l'ultima che mi era rimasta... sai cosa ti dico...tu hai bevuto...tu sei fuori...ecco sì, non sai nemmeno quello che dici, brontoli, brontoli, lo sanno tutti che sei un brontolone..."

"E' vero, è diventato un brontolone..." si infila la ricciolona, ridacchiando nella mia direzione - "Una volta non era così, vero...tu che lo conosci bene...sta diventando vecchio...brontola come i vecchi..."

La festa è finita, "Capello bianco" se ne va nell'altra stanza, il naso paonazzo, e il mio amico, che vorrei non conoscere in queste circostanze, gesticola, fuma, sbraita, beve e mi spiega le sue ragioni che non voglio sentire.
"Capelli rasati di lato" sembra stramazzata sul divano...

"Che ne dici, andiamo a casa?" imploro...
"Ma si...andiamo...- continua lui - una figura del cacchio, una figura che non ti dico...non mi va giù, un prezzo senza senso, allucinante...gli americani..."

"Ok..ok.... adesso infiliamoci le scarpe e scendiamo, per favore" dico io
"Va bene, ok , andiamo...Luciana viene con noi..." dice lui.
"Luciana?"
"Si ...lei" e indica la giovane "Capelli rasati di lato" tramortita sul divano.
Lei  la signorina mille canne e non una parola, dico non una sola parola in tutta la serata.

Abbracciamo e ringraziamo la "ricciolona", ci congediamo dal gruppo che è nell'altra stanza e che, improvvisamente, ci saluta con insospettabile calore.

(continua)

(felice)

"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Skassamakkinen

La cossa si fa sempre piu' curiossa...

(caffe) (caffe) (caffe)
La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

Pier Le Blanc


CAPITOLO VII

Fuori l'aria della notte e una carezza sferzante, cerco le scarpe e me le infilo sentendo finalmente i piedi al caldo. Faccio qualche passo sul prato, raggiungo l'orlo scuro del suo confine e lì, nella terrazza di terreno sottostante, vedo l'asinello grigio che bruca l'erba tranquillo e mi sembra un capolavoro della natura, un maestro di saggia e amabile compostezza.

Saliamo sul suv, io sul sedile di dietro. Partiamo traballando sui sassi, c'è la luna che ci accompagna, c'è la mia 2cv che mi aspetta alla fine dello sterrato, ci sono le foglie di questo autunno indolente che trepidano sui rami in attesa della morte, c'è la testa di Luciana che ciondola, ad ogni curva, come quella di un pupazzo sul punto di spezzarsi.

Eccola, la 2cv, parcheggiata sulla piazza deserta. Scendo dal suv, saluto l'amico "Brutta figura", saluto Luciana, semiuscita dal limbo che riesce persino a dire:
"Ciao".

Il suv si allontana, scorgo i fari che perforano la notte, sento il rumore del motore che sale di giri.

Che bel momento, sono solo. La carrozzeria della 2cv è imperlata di rugiada, ne detergo un po' con il taglio della mano, poi salgo, metto in moto, aziono i tergicristalli. Questa è l'ora dell'abbandono, io e il silenzio, la strada da fare scivolando sulle ruote, raddrizzando i pensieri.

Addio vecchia marmaglia di hippies scapestrati, addio asinello mio, vestito di luna. Il freak con la 2cv se ne va, torna a casa, ebbro di festa e mondanità.

(continua) 

(felice)


"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

Strano come a volte il rituffarsi in quella che era la nostra vita non dia gioia ma solo smarrimento....... (nonso)

Continua Pier (su)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

Ludo

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Pier Le Blanc


Hai ragione Ludo è proprio così! Sono gli effetti del tempo che passa. Creano distanze da un vissuto in cui stentiamo a riconoscerci.

Ottimi i Jehtro Tull, grazie.

PENULTIMO CAPITOLO

Percorro una decina di chilometri scarsi e "Via col vento", la mia ineffabile 2cv, comincia a tirare a sinistra, sembra voglia esplorare nuovi itinerari.

"Che hai piccola mia? Che hai? ...Oh no! Non dirmi che... non dirmi che ho bucato, maledizione, non dirmi che le tue economiche calzature cinesi, le tue gomme simil Michelin mi piantano in asso, adesso, proprio adesso sotto questa luna da sogno, dopo una serata così fantastica, per una volta che esco di casa... "

Devo fermarmi, scendo, la gomma è morta, piatta e floscia sotto il cerchione. Spingo la fedele bigrigia a lato della carreggiata, sono un po' brillo e così finisco di cercare inutilmente quello che non porto mai con me e cioè la torcia elettrica.

Ma non importa,  io sono un freak e poi c'è il chiarore della luna, questa luna alta e rotonda e magnifica come un faro radiante che mi protegge.

Tiro fuori il cric, tiro fuori la ruota di scorta, tiro fuori la chiave svitabulloni e con le dita, alla cieca, cerco sotto la scocca il punto corretto per infilare il cric, questo protesi così rassicurante, così efficiente, così affidabile.
Ok, siamo a posto, il cric è piazzato, adesso non resta che smollare i bulloni. Ne incappuccio il primo e giro la chiave piano e poi più forte, ancora più forte, niente...non succede niente, raddoppio gli sforzi e giro di nuovo...niente, non si smuove niente, il bullone è un duro, un vero duro, sono le due di notte e il bullone non ne vuole sapere di svitarsi.

Beh non sono mai stato un campione, non ho le braccia né la forza di Rocky, ma diamine cambiare una ruota...non mi è mai successo in vita mia di non riuscire a cambiare una ruota. Così ci riprovo e tiro ancora e tiro ancora ma la chiave non fa una piega, il bullone è come saldato alla ruota, io sento una goccia di sudore sul collo.

(continua)

(felice)

"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Pier Le Blanc


ULTIMO CAPITOLO

Intanto passano delle auto, illuminano la scena per un attimo e tirano dritto finchè una di esse, bontà sua, si ferma. Scendono in due, alla luce dei fari riconosco il mio amico fotografo, quello che ha un pizzetto alla Kit Carson sul mento.
Il ragazzo che è con lui deve essere suo figlio, io tiro il fiato, smetto di agitarmi.

Adesso è il buon Kit a sfidare il bullone, si mette in ginocchio e...niente da fare, il bullone non cede.
"Non hai un'altra chiave, una a croce per esempio?"
"No, non ce l'ho" dico io e allargo le braccia.
"Allora facciamo così, - dice Carson - io tengo ferma la chiave e tu ci sali su con il piede  ok?, piano però, porta solo il tuo peso sulla chiave, non sferrare pedate ok...?"

"Va bene" dico io e, seguendo alla lettera, salgo sulla chiave e, forzando con il piede,  il bullone finalmente si allenta e si svita e, mentre il bullone si svita, la 2cv si muove come per tuffarsi in avanti.

"Tienila, TIENILA!" urla Kit Carson a suo figlio e questi abbraccia  vigorosamente il muso della 2cv e la spinge all'indietro e così la macchina si muove in direzione opposta e oscilla sul cric in una specie di macabro balletto.

"Tienila,  tienila, maledizione, TIENILAAA!".
Mi butto di dietro e contengo la mia 2cv trasformata in un pendolo, dandomi del cretino per non averne bloccato le ruote con il cuneo, come insegna il libretto ma, peggio ancora, senza nemmeno aver tirato il freno a mano.
Alla fine la 2cv decide di collaborare e resta lì perfettamente centrata sul cric.

Cambiamo finalmente la ruota, tirando su con il naso per il freddo. Quando tutto è a posto,  ringrazio il mio amico e suo figlio, benedico il loro intervento provvidenziale e riparto, le mani sporche che agguantano il volante di nuovo docile e sensibile a comandare le ruote.

Dopo una ventina di minuti sono a casa. Consorte e gatti dormono placidi sul divano. Io, vecchio freak mi infilo il pigiama, calzo le ciabatte, mi lavo i denti.

Domani, con calma, andrò dal gommista a far controllare la ruota cinese e poi andrò dal ricambista e mi comprerò una chiave con boccola 19, una di quelle a manico lungo, altrimenti detta telescopica e, già che ci sono, metterò sotto carica anche la vecchia torcia elettrica che dimentico da sempre in garage.
Già, io vecchio freak delle grandi serate prometto che, domani, farò proprio così.

plb

(felice)
"Non c'è nulla come la fretta che faccia perdere tempo"
"Non rompere le scatole a chi è felice"

Ludo

 (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl)


.......Non ti fermare............GIOVANE freak  ;)

La stupidità divora facce e nomi senza storia

Skassamakkinen

La fretta è spreco.
Spreco, è ciotola spaccata che non avra MAI riso.

pulcino

La moto è un favola, a me piacciono anche le moto ma dopo due " voli ", basta.
Uno dei due voli è la tipica caduta da " pirla ".  (muro)
Stavamo andando a suonare ed io  salgo sulla Vespa GS ( anni ' 60 ) del mio batterista. Eravamo a casa sua in cascina, Salgo sulla moto con il mio Sax Tenore in mezzo tra mè e lui. Mette la prima e parte senza avvisarmi, non mi ero tenuto per cui caduta all'indietro io ed il mio Sax.
Bam ! a terra in mezzo alla polvere  (inc) (inc)
Rosario ecc.ecc.
Comunque la moto è sempre nel mio cuore.
Bellissima.  (appl) (appl) (appl)

Watson

Bravo pierangelo, bel racconto anche se sul finale diciamo che sei tornato in terra...

... non so inizialmente mi hai trasportato in mezzo ai monti in una comunità di altri tempi, diciamo mi hai fatto sognare qualcosa che non ho mai fatto e poi bellissima l'idea di dare un nome ad ognuno dei partecipanti

Coda di spazzola
Orso nero
Capelli rasati di lato
la ricciolona
Piedi sul cane
Capello bianco

e quella visione  nella camera sotto il tetto.....

(sex)

... ed alla fine mi cadi sul cambio della ruota, senza mettere ne cune, ne freno a mano e con un dado che scommetto non sarà stato avvitato a mano  (stupid)

NAAAA il ritorno alla normalità mi ha lasciato a bocca aperta, peccato  (nonso)


In ogni caso grazie per averci trasportati in questo tuo interessante viaggio  (abbraccio)

(felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

massimotto


Fiuuuu, chissà, per un attimo ho temuto nell' ammucchiata, poi nell' arrivo dei Tretre,
invece il tutto si è risolto con una perdita d' aria  (stupid). Tutto è bene quel che finisce bene.
Mi raccomando la chiave. E il freno a mano.
Mala tempora currunt.

10nico

E il cuneo sotto la ruota!  ;)

P.S: io preferisco di gran lunga il cric idraulico, meno fatica, molto più stabile, 25 neuri spesi bene  ;)
Chiamatemi Micky

Love long and prosper