consigli acquisto 2cv o derivata

Le bicilindriche Citroen sono sempre state famose per la loro robustezza meccanica e per le indubbie qualità telaistiche (comfort e tenuta di strada) ma anche per una certa fragilità dei lamierati e la tendenza ad arrugginire compromettendo l’integrità strutturale.
Prima di addentrarci nei consigli dedicati all’acquisto guardiamo rapidamente lo schema tecnico per meglio individuare le parti da controllare e facciamo una rapida analisi sulla reperibilità dei ricambi e sulle problematiche legate alle varie parti.
Le osservazioni in merito ai ricambi valgono per la 2cv che ha la situazione migliore tra tutte le bicilindriche

Telaio

Tutte le bicilindriche sono costituite da un pianale (telaio) a cui sono fissate sospensioni, scatola guida, motore e carrozzeria. La rottura del telaio è la paura più grossa di ogni appassionato perchè, al di là della pericolosità, la sostituzione richiede soldi e tempo.
In caso di piccole piegature causate da tamponamenti o piccoli (ma veramente piccoli) incidenti un telaio sano potrebbe essere ripristinato da un buon fabbro/carrozziere che sappia quello che sta facendo e che conosca la macchina mentre la rottura per “consunzione” impone il cambio. Il punto più delicato del telaio è appena dietro l’assale anteriore, zona più sollecitata e nella quale ristagna l’acqua aumentando il pericolo di ruggine.
Tra l’altro il telaio non è un parallelepipedo vuoto ma all’interno ci sono dei rinforzi necessari all’integrità e alla robustezza dell’intera struttura. Senza il loro contributo ovviamente non basterebbe il lamierino superiore e inferiore con il quale è chiuso il telaio. Anche questi hanno tendenza ad arrugginire.
Il telaio è visibile anche dall’interno della vettura non essendo coperto dalla carrozzeria, ma affiancato dai fondi della stessa.

Telaio 2cv
rottura telaio dietro asse anteriore dal sito www.atelier2cv.it
carrozzeria 2cv
carrozzeria 2cv
telaio 2cv aperto
telaio 2cv aperto
telaio 2cv
telaio 2cv

In realtà il costo di un telaio nuovo non è proibitivo ma la sua sostituzione obbliga allo smontaggio completo della vettura, operazione questa che i carrozzieri non fanno gratis e che non tutti gli appassionati possono fare per mancanza di spazio/attrezzatura/tempo/competenze tecniche … e con la scatola guida in mano non vuoi non dargli un’occhiata?
e visto che è tutta smontata perchè non carteggiare, sostituire i lamierati arruginiti e dare una bella verniciata?
e al motore appoggiato sul banco non diamo un’occhiata?
E’ chiaro che è difficile resistere a questa tentazione che fa aumentare, in certi casi di parecchio, il costo dell’operazione. Nella maggior parte dei casi questa rottura è quella che decide il destino dell’auto e fa da spartiacque tra la riparazione e demolizione/vendita a pezzi della vettura.

Telaio 2cv
Telaio 2cv con motore

ATTENZIONE:
per quanto simili i telai per le varie bilicindriche non sono uguali tra loro. I telai che si trovano come ricambio sono quelli della 2cv, dyane e mehari, mentre per le relative versioni furgonate AK e Acadiane e per le Ami bisogna procedere forzatamente con il recupero del telaio esistente in quanto non esiste come ricambio.

Scocca, lamierati e allestimenti

La scocca è un altro pezzo importante della 2cv, e così come il telaio, il suo ripristino comporta una buona spesa di soldi e tempo. Anche se esiste come ricambio. il suo costo elevato in genere fa propendere per il ripristino sostituendo fondi e sottoporte che sono le parti che più di tutte accusano l’usura del tempo.
I lamierati che compongono la vettura (parafanghi, porte ecc..) sono di facile reperibilità ad un costo accettabile anche se in aumento. Per quanto riguarda sedili e accessori interni gli allestimenti minimali che caratterizzano le 2cv soprattutto nella versione special e soprattutto il suo carattere permettono personalizzazioni importanti. Se si punta all’originalità non ci sono problemi a reperire sedili, rivestimenti, pannelli e quant’altro necessario per ricondizionare a nuovo la vettura.

Meccanica

Il motore è famoso per la sua robustezza e con piccole ma fondamentali attenzioni è in grado di garantire la sua proverbiale affidabilità. Anche il ripristino non è particolarmente impegnativo dal punto di vista economico e nei casi più disperati la sua revisione è possibile a prezzi “umani” soprattutto se rapportati agli almeno 200.000 km che è in grado di garantire (se la revisione è fatta da persone competenti con i ricambi giusti). Un costo relativamente elevato lo hanno gli accessori con alcune parti inspiegabilmente costose e altre incredibilmente economiche (p.es pompa benzina 20 euro, collettore in plastica tra carburatore e filtro 30 euro)

Controlli

Oltre ai normali controlli che si effettuano comprando una vettura usata e che valgono anche per le bicilindriche, nello specifico consigliamo di controllare le seguenti cose.

Telaio:

L’unico modo di verificare il telaio senza smontare la macchina, oltre che a guardarlo da sotto, è di vedere gli effetti di eventuali cedimenti sulla carrozzeria. Questo metodo indiretto di valutazione non è infallibile e solo uno di questi indizi non basta a bocciare l’acquisto o a decretare un telaio marcio.
Per esempio la centratura della barra fari, così come la bombatura dei fianchetti potrebbero avere altre cause (montaggi grossolani, gente che si appoggia sopra ) oppure essere stati regolati ad arte per non apparire fuori posto.
Detto questo i punti da controllare sono i seguenti:

  • Flessioni dei triangoli di lamiera dietro i parafanghi anteriori
  • Centratura barra fanali nell’incavo del cofano
  • Durezza dello sterzo ed eventuali rumori strani
  • Allineamento della zigrinatura di riferimento sulla barra del cambio in posizione di folle
  • Centraggio canotto di sterzo nel foro
  • Ruggine e/o deformazioni osservando direttamente il telaio il che significa chinarsi e guardare sotto o per i più attrezzati, mettere la macchina su un ponte. Se la macchina è sul ponte si possono vedere in maniera chiara eventuali bolle e, picchiettando qua e là, sentire come suona.
Barra fari fuori posto. Telaio piegato?
vista anche la pancia dei fianchetti sembra di si

 

 

 

 

 

Scocca-carrozzeria:

  • Punti di ancoraggio dei parafanghi e, all’interno, di sedili e cinture di sicurezza
  • Zona passaruota posteriore vicino alla porta
  • Cerniera cofano motore
  • Pianale nella zona anteriore, sollevando i tappetini (rattoppi di scarsa qualità, ruggine, ecc…); in particolare zona pedali e bulloni di attacco al telaio
  • Zona sotto il parabrezza e aletta ingresso aria nell’abitacolo (in caso di assenza apparente di ruggine, controllare con calamita la presenza di pacchi di stucco)
  • Zona del montante attorno al terzo vetro posteriore
  • Zona targa e fanali posteriori (in caso di assenza apparente di ruggine controllare con calamita la presenza di pacchi di stucco; in ogni caso spesso, data la particolare conformazione della zona, le riparazioni con abbondanti dosi di stucco sono piuttosto evidenti)

Meccanica:

  • Funzionamento regolare del motore
  • Assenza di fumo azzurrognolo o nero dallo scarico (consumo olio/problemi carburazione)
  • Presenza giochi sterzo
  • Durezza innesto marce
  • Frenata omogenea. Prova pratica: su strada con ghiaia dopo una frenata a ruote bloccate si dovrebbero vedere i 4 segni della frenata di lunghezza uguale o almeno uguali tra anteriori e posteriori
  • Assenza dello slittamento tipico della frizione.
  • Controllo ammortizzatori. Spingendo su e giù due o tre volte con il piede sui paraurti la macchina si deve fermare subito e non continuare ad ondeggiare

e chiariamo alcuni aspetti che vedono alcuni malfuzionamenti spacciati come normali e caratteristici del modello.

  • La macchina sullo sconnesso vibra e sembra smontarsi prendendo una serie di buche.
    Una 2cv a posto negli ammortizzatori, nello sterzo e nella carrozzeria non ha vibrazioni o rumori “strani”
  • A freddo/caldo fa fatica a partire
    Detto che ogni 2cv ha il suo modo di partire (niente gas, poco gas, aria tirata, ecc.) una meccanica normalmente mantenuta garantisce partenze immediate (al proprietario 🙂 )
  • lo sterzo pesante è una sua caratteristica
    se i pneumatici sono alla giusta pressione, le altezze corrette e la macchina non è stracarica lo sterzo richiede uno sforzo normale. Appurato che non sussistano nessuna delle tre condizioni elencate, lo sterzo pesante è in genere un sintomo di telaio non sano
  • è normale che freni poco/ i freni posteriori “muggiscano”
    Anche nelle versioni con freni a tamburo anteriori e posteriori la frenata è sempre incisiva. Un limite dell’impianto frenante è sempre stata la resistenza alla fatica, non certo la potenza.
  • non supera i 130 kmh
    Si, è normale 🙂

Considerazioni finali

Purtroppo non c’è una ricetta magica da seguire per aver la certezza di fare un buon acquisto. Ancor più che con una macchina “normale” bisogna lasciare un po’ in disparte la lucentezza della carrozzeria e guardare un po’ più a fondo. Una capotte rotta, dei sedili sfondati sono senza dubbio degli acciacchi che incidono pesantemente nell’impatto estetico e funzionale ma sono facilmente riparabili mentre, al contrario, una macchina tirata a lucido non sempre è sinonimo di affidabilità e sicurezza.
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