Bolli

Prima di effettuare il versamento controllare gli importi presso gli uffici postali o quelli dell’Aci e leggere la preziosa spiegazione della tabella a cura di Luca Giaccardi

¹ Possibilità di pagamento trimestrale col minimo sopra indicato in base alla potenza in Kw. Le tariffe sono le stesse delle vetture e delle moto moderne.

² Per i veicoli Asi non è dovuto alcun versamento anche in caso di circolazione.

³ Certificazione fornita da: Asi, Fmi, Registri storici Alfa, Fiat, Lancia, Club Auto d’Epoca Reporter di Castelletto Monferrato (AL), European Car Club Le Veterane di Torino.

Spiegazione tabella

La situazione è in perenne evoluzione e tutt’altro che chiara, ma riassumendo quel che ho capito io è questo:
La finanziaria 2001 (settembre 2000) ESENTA TOTALMENTE dalla tassa di Proprietà le vetture con più di 30 anni e quelle con + di 20 inserite in elenchi dati da fare ad ASI e FMI. SE CIRCOLI devi pagare una tassa di Circolazione fissa indipendente da cilindrata ecc..
Poi le regioni, che riscuotono ‘sta tassa, hanno emanato loro norme che non possono più di tanto contrastare con questa, nonostante la riforma federale dello stato. Dopo i 30 anni sei esente e basta, tra 20 e 30 bisogna vedere, perchè l’ASI l’elenco non l’ha mai fatto, ma ha sempre detto in sostanza che il suo Registro E’ l’Elenco e quindi chi non paga la quota non è esentabile.
Le varie regioni si sono poi regolate di conseguenza.
Quindi a parte la Lombardia che ha fatto a meno dell’elenco (e il Piemonte che ha incluso i registri di marca (riasc compreso) e alcuni centri privati di certificazione che rilasciano un loro documento riconosciuto dalla regione)quasi tutti gli altri posti “per praticità” chiedono l’iscrizione all’Asi della macchina, se no il bollo lo paghi intero.

Ora, io posso solo portare ad esempio il mio caso di contribuente piemonte:
il bollettino della esattoria che ti ‘ricorda’ di pagare il bollo MI E’ ARRIVATO COMUNQUE sia per le macchine iscritte ASI sia per quelle iscritte RIASC, tutte ultraventennali: STA A ME rispondere che sono esentate allegando i documenti che lo provano: Attestato ASI ovvero attestato RIASC+copia lettera Reg. Piemonte che lo accetta per i fini fiscali.
Per quest’ultima via -per precauzione e per evitare di far fioccare multe ai soci- ho pensato di fare io la prova, ma sono ottimista visto che la firma sulla richiesta è la stessa del dirigente che ha firmato la lettera, quindi se qualche piemontese iscritto Riasc vuole provare a non pagare (se l’auto non circola) o pagare ridotto (se circola) spedendo copia del certificato lo faccia, se vuole la lettera gliela mando.
Luca Giaccardi