Un tranquillo weekend di paura

Nel lontano 2008, più esattamente verso metà Dicembre, mi è capitato di fare un viaggio un pochino diverso dal solito (ma neanche tanto, per chi mi conosce  ) per recarmi all’Assemblea Generale del 2cv Club Le Volant de Fer, di cui sono socio da qualche anno. 

Il 2cv Club in questione è composto da svariati mattacchioni francesi di età compresa tra i 35 e i 65 anni  Shocked, appassionati di tutto quello che è citronico (hanno quasi tutti svariate Citroen e organizzano ogni anno un raduno “Anciennes Citroen”), ma sono anche parecchio appassionati di montagna e di giri strani in 2cv.  Huh

Per fare un esempio oltre a CitroLevens, il raduno di cui prima, organizzano anche un raduno itinerante di 4 o 5 giorni che si svolge lungo le strade di montagna che vanno da Nizza a Chamonix, con percorso variato ogni anno. 

Alla fine dell’anno poi, si tiene regolarmente l’Assemblea Generale del Club, in genere a metà dicembre e in genere in posti interessanti. Tre anni fa eravamo andati a Castellane a visitare il museo Citroen, per esempio.  Cheesy

Quest’anno, visto l’inverno particolarmente nevoso e rigido, hanno pensato bene di organizzare l’assemblea presso un ristorante che si trova al Col di Turini che si trova abbastanza vicino al Col di Tenda … ma più in alto. 

Ovviamente, essendo socio del Club, mi sono sentito in obbligo di partecipare.
Perciò, alla faccia delle previsioni meteo che minacciavano la peggiore nevicata della stagione, sabato 13 Dicembre mi sono avviato di buon passo verso il Col di Tenda … 

Tra Gavirate (Varese) e il Col di Tenda, si trova Fossano. O più esattamente: Cussanio, la sede del mitico CitroRanch.

Non potendo esimermi dal rendere omaggio ai Citrorancheri, li ho avvisati che sarei passato di lì e magari potevamo mangiare un boccone insieme, ma senza fare tardi perchè avevo ancora parecchia strada da fare. Lì giunto, ho trovato Luca alle prese coi preparativi finali della furgonetta che entro una settimana sarebbe partita per la Libia. Così abbiamo sistemato insieme un po’ di dettagli e, con calma, ci siamo seduti a tavola.


Alle 16 circa, visto che ormai aveva ripreso a nevicare, abbiamo deciso di avviarci, io verso la Francia e loro per fare un giro di prova con la furgonetta.

Appena partiti, prima deviazione, per controllare le gomme … ma, trattandosi di LucaJack, non poteva essere un posto qualsiasi per controllare le gomme …

Abbiamo quindi ripreso la strada verso Limone Piemonte e poi il Col di Tenda.
Dal versante italiano, ancora ancora, ma su quello francese, ci siamo trovati in mezzo ad una splendida nevicata!

Al primo posto adatto per fermarci, ci siamo salutati perchè Luca, Roxie e Sally (la micro cagnolina che si vede in parte nella foto) ritornavano verso casa, un po’ preoccupati del mio destino …

E così ho ripreso la discesa approfittando delle strade ancora pulite. Il pranzetto si era prolungato un po’, per cui il mio progetto di viaggiare con la luce era andato a farsi benedire. Però, conosco ormai quella strada che dopo tenda anzichè proseguire verso il mare, gira a destra e, passando per Sospel, collega la Val Roja con la Vallée de la Vesubie.

Però … sorpresa !!
Arrivato a Sospel, la comodissima e tortuosissima strada che sale direttamente al Col di Turini, ove il giorno dopo si sarebbe tenuta l’assemblea, ma che per me costituiva la strada diretta per andare dai miei amici, era chiusa per frana !!

Consultazione rapida della cartina stradale, al buio e decisione immediata per una variante che passando un po’ più in là, prima o poi arriva comunque al Col di Turini. Strada infame !!

Per fortuna aveva smesso di nevicare, ma fare una stradina nuova di montagna, al buio e quando si ha fretta, non è divertente … specie dopo aver già fatto 350 km !

In compenso, arrivato in cima alla montagna, ho scoperto che una decina di km erano da fare in quota su una specie di pista da bob … essendo già abbastanza tardi, non avevo voglia di mettere le catene, così ho prosguito tranquillo, godendomi le dolci scivolate e la mancanza di traffico.


Arrivato quindi da Jean-Claude, che abita in cima ad un cocuzzolo a cui sono giunto dopo essere sceso dal Col di Turini fino in fondo valle e poi risalito, lui mi accompagna da un altro amico socio del Club dove avrei potuto pernottare.

La sera, stravolto, non ho potuto rendermi bene conto del posto in cui mi trovavo, ma la mattina dopo …

… non ho visto comunque più di tanto perchè pioveva e c’erano le nuvole appena più su !!

L’amico ospitante mi ha poi presentato la sua 2cv:

e quindi mi ha detto che avrebbe preso la “quatre-quatre” (ovvero un Mitsubishi Pajero) perchè viste le condizioni meteo sarebbe potuto servire per trarre d’impaccio gli altri duecavallisti del Club.

Infatti, mentre noi ce ne stavamo beati e pacifici a chiacchierare, Jean-Claude era sceso verso Nizza per incontrare il grosso dei soci che si erano ritrovati per strada e avevano cominciato la risalita della valle per attraversare le “Gorges de la Vesubie” e poi affrontare l’erta salita per il Col di Turini.

Noi da lì avremmo preso una scorciatoia in mezzo ai boschi per raggiungerli ad un terzo circa della salita.

Ho così seguito questo Mistsubishi, fino a che … mi sono ritrovato in un ingorgo di 2cv !!!

Avevamo raggiunto la colonna varipinta che stava salendo sotto la pioggia con ritmo piuttosto tranquillo (e singhiozzante !!).

Come sempre, una fila di 2cv non riesce mai a viaggiare ad un ritmo uniforme, vuoi per le caratteristiche dei conducenti, ma anche perchè le 2cv, rispecchiando appunto il carattere dei proprietari, hanno prestazioni ben differenti …

Finalmente dopo un po’ di rallentamenti, siamo giunti in zona neve, dai 1200 metri di quota circa …

… e anche lo spazzaneve fermo dietro ad una macchina per traverso !! (non una 2cv, ovviamente !!  Grin )
A quel punto, nonostante la buona volontà dei conducenti e le cartteristiche superiori dei mezzi, abbiamo deciso di mettere tutti le catene (anche perchè su quella pendenza non saremmo mai ripartiti !!).

Dopo la sosta per il montaggio delle catene, col tipico casino che possono fare dei duecavallisti francesi, siamo ripartiti … fino a raggiungere due del nostro gruppo che, non avendo messo le catene, erano fermi per traverso !! 

Così, approfittando di una distrazione dei miei compagni di viaggio … ho preso il largo !

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