Calendario

[Lu]

Di peggio c'è solo cospargersi di miele e ballare il Gangnam Style di fronte ad un grizzly appena uscito dal letargo...

Esperienza diretta?

[The Dude]

Esperienza diretta?

Ovvio, non vedi come sono messo?!

Devo aver ballato male... Penso sia quello che ha esasperato il grizzly, forse era un fan...

[ggiovane matteo]

che andate pensando..
s'è leggermente risentita quando l'ho gentilmente invitata ad entrare nel pratico trasportino che ha poi permesso di portarla dal veterinario al fine di procedere con l'asportazione di organi interni atti alla -di lei- riproduzione.
il tutto per un più agevole controllo delle nascite (7 felini di cui 5 femmine).

orsùdunque, non affrettatevi a trarre conclusioni. se il mio linguaggio non è chiaro chiedete delucidazioni!



intantamente oggi sono nati anche i cagnolini della Grigia. ma non si sa quanti sono, che la mamma li "marca stretti".

[The Dude]

intantamente oggi sono nati anche i cagnolini della Grigia. ma non si sa quanti sono, che la mamma li "marca stretti".

Ecco, statt'accuort!

[COIO3]

la gatta ...

Anche io, fratello, ferito a sangue 


A costo di rimetterci la pelle, finche' ne avro', io continuo a giocarci   


Chris Isaak

Chris Isaak - Wicked Game HD



Mimmo.

[ggiovane matteo]

pedalando verso casa all'ora di pranzo, ho alzato gli occhi al cielo e ho subito inchiodato per estrarre la fotocamera..
solo io ci vedo una capra in quella nuvola?

[The Dude]

solo io ci vedo una capra in quella nuvola?

Stai peggiorando...

[Watson]

solo io ci vedo una capra in quella nuvola?

Siamo in due 


a proposito di gatte, quella postata da COIO3 mi sa che lascia dei graffi molto più profondi e poco rimarginabili 

meglio quelle a quattro zampe 

[COIO3]

Siamo in 3 

Anche io vedo la capra, si distingue benissimo la barbetta, e le corna, e credo anche abbia un ciuffo in fronte 


Mimmo.

[Ludo]

La capra C'è!

[COIO3]

-và che bel tosaerba.. silenzioso, ecologico.. e se serve ti porta anche in giro..
-..mà ülìt cor..

e con tre parole -abbiamo voluto correre- s'è riassunto, in tono sconsolato, un pensiero condiviso da molti.
la filosofia del tutto e subito ci ha portati a rinunciare a molte, forse troppe, cose che, nel loro lento equilibrio, ci assicuravano una vita sì più modesta, ma probabilmente più gratificante.

A parte tutte le altre testimonianze, di cui ti siamo grati, mi piace citare questo tuo pensiero, lo condivido in pieno 


Mimmo.

[ggiovane matteo]

e tra un temporale e l'altro, oggi:





Nadia!



ranghinatore (motore Ducati)



e via, al lavoro!







a Cespe il fieno 'màl tìràa 'n tòrcia. 40 km più a valle invece l'è de tirà 'n àndàna.



e a sera, puntuale come sempre, torna il temporale

[ggiovane matteo]

avvistato orora tra le vecchie foto di Etienne Musslin:



questo è un Massey Ferguson! più recente, con i fari inglobati nel muso e non esterni "tipo 2cv", e con cabina..
un cugino francese! 

[Watson]

questo è un Massey Ferguson! più recente, con i fari inglobati nel muso e non esterni "tipo 2cv", e con cabina..
un cugino francese! 

ma che modello è una 2cv Massey Ferguson

sono belle le tue foto sembra quasi che fare il contadino sia qualcosa di divertente 


P.S. ti segnalo la foto del trattore anche sull'altro 3D 


Domanda:  ma anche le mucche hanno un nome



non immaginavo ci fosse un affetto verso di loro (non fraintendermi, ma una mucca non l'ho mai pensata come un animale da compagnia) 

[Lu]

Domanda:  ma anche le mucche hanno un nome

E perchè non dovrebbero averlo?
Quando vuoi parlare di una di loro cosa fai? Dici "la mucca codice XY85 ha una malattia e necessita di antibiotico"?
Oppure vai con il lettore codice a barre e leggi il codice tatuato?

Quando vai in una stalla ogni animale ha un nome e il contadino conosce i suoi animali uno per uno, ne sa vita morte e miracoli e soprattutto riconosce se hanno qualche malattia (per capire gli antibiotici o farmaci vari).
Negli allevamenti industriali poco cambia.

[Watson]

perchè dare un nome ad una animale vuol dire umanizzarlo, non a caso se avessi un cane ti renderesti conto che non si danno più i nomi di un tempo ma li si umanizza chiamandoli magari Carlo, Alfredo, Luca....

.... nella mia ignoranza non pensavo che il contadino umanizzasse le mucche, specialmente quando sai che molte finiranno sulle tavole degli esseri umani.


Però è bello pensare che Maria non sia l'animale n° 2662 e che quando il ggiovane matteo gli porta da mangiare possa scambiare due parole sul tempo o sulla qualità del fieno ingerito la scorsa settimana


mi sa che avere un cane mi ha reso più di prima 

[Lu]

Gli animali che finiscono al macello sono quelli degli allevamenti grandi, nei piccoli allevamenti le mucche servono prettamente per produrre lattee stanno nella stalla per anni ed anni.
Quindi negli allevamenti su grande scala può essere che gli animali non abbiano un nome ma un codice, ma negli allevamenti minori gli animali hanno tutti un nome. Prettamente poi per i tori, che essendo in minor numero hanno tutti un nome anche pittoresco.
Dare un nome a un animale non significa parlarci, semplicemente serve a identificarlo.
Lo vedevo quando da bimbo giravo per gli allevamenti, non è cambiato adesso.

Poi il voler parlare con un animale cambia a seconda del grado di solitudine e/o rincoglionimento dell'interlocutore

[ggiovane matteo]

ci sono Rudy e Matteino, Mattia e Valentino, poi Clara, Rita, Nerina, Paola, Lucia, Pamela, Grazia, Nadia, Betty.. e tante altre..
e anche dalle capre con una rapida occhiata si riconoscono Alex (facile, è l'unico maschio..), la Moka, la Tremenda, Martina, Mimosa (Mimì per gli amici).. per le altre serve un occhio più allenato..  

poi fuori ci sono Anselmo l'asino, Ringo il pony, i due buoi Gabriele e Pierino e Formica.



ogni animale si distingue per il proprio carattere. come tra i cani c'è quallo agitato, quello che ha paura di tutto, quello che vuol sempre giocare, quello che passerebbe le giornate a farsi coccolare, anche in stalla ogni mucca -o capra- la si può riconoscere, non solo per il colore del pelo o la forma del muso o delle mammelle.
ed è una cosa che anchio ignoravo fino a poco tempo fa.


pochi giorni fa, per controllare se nella tràìs (mangiatoia) ci fosse ancora fieno, mi sono avvicinato alla Nerina. di tutta risposta mi sono preso un'incornata di striscio, con il corno che s'è infilato tra pantaloni e cintura, sollevandomi di qualche centimetro.
ho pensato ad un movimento istintivo e non ho dato peso alla cosa. il giorno dopo ancora uno scatto della testa.
alla prima occasione ne ho parlato con il proprietario, il quale m'ha confermato che la Nerina è sempre stata la più nervosa. quando c'è da prenderla con la corda bisogna stare attenti, perchè se parte non la si ferma più e può trascinare via una persona. e in questi giorni è più agitata del solito.

poi comunque le mucche normalmente non sono cattive, basta saperlo, conoscerle, e comportarsi di conseguenza.


parlando di nomi e di farmaci, negli allevamenti intensivi (ho letto, non l'ho visto in prima persona) tendono a imbottire l'animale con tutta una serie di antibiotici onde evitare l'insorgere delle malattie. e questo di base, non al manifestarsi di qualche problema.
nella "stalletta" se viene dato qualche farmaco l'animale viene segnato, dimodochè non ci sia il rischio, per tutto il tempo di sospensione, che il latte o la carne finiscano in tavola, portandosi appresso residui poco salutari.


si torna sempre al discorso della fretta..
prendersi il tempo di dare un nome, con tutto quello che ne consegue, permette di avere alla fine un prodotto (che sia latte o carne) sicuramente più genuino dello stesso ottenuto saltando, o velocizzando, alcuni passaggi.. ovviamente i tempi e i costi cambiano di conseguenza.

[Watson]

vedi si impara sempre qualcosa, non immaginavo che anche loro avessero un proprio nome (in effetti sono nato e cresciuto in città e non ho mai visto una stalla neppure da bambino) e un proprio carattere ben diverso una dall'altra  


Forse sono quelle immagini che vedi in tv di fattorie con tutti gli animali chiusi in box strettissimi dove non si possono muovere, mangiano solamente e poi quando è l'ora vanno dirtettamente al macello....  

probabilmente aver visto solo quel tipo di documentario mi ha sviato da un approccio più "umano" fra il contadino ed animale, ovviamente non credo che parlino come con i cani che vivono da pascià nelle case dei cittadini anche perchè alla fine la muccca o il maiale finiscono nei nostri piatti   (il cane dipende, per i gattio dipende dalle regioni).


SI, si rincoglionisce molto con i cani, ma anche con i gatti, forse perchè si comprende che loro ti danno un affetto "diverso" ed incondizionato,  rispetto magari a quello che ricevi dal tuo vicino di casa

sono tempi strani i nostri, siamo uniti telematicamente, ma in realtà c'è molta paura degli altri e molta diffidenza, abituati come siamo a correre e a chiuderci nelle nostre celle residenziali.

Non che la vita di un tempo fosse tutta rose e fiori, ma era sicuramente più vicina ai ritmi naturali e forse meno sterssante della nostre, e se anche non sapevi cosa succedeva a 10.000 chilometri di distanza, vivevi probabilmente meglio.

parlando di nomi e di farmaci, negli allevamenti intensivi (ho letto, non l'ho visto in prima persona) tendono a imbottire l'animale con tutta una serie di antibiotici onde evitare l'insorgere delle malattie. e questo di base, non al manifestarsi di qualche problema.

basta guardare cosa hanno fatto in  quel centro in cui allevavano i beagle per gli esperimenti sugli animali  


sarà stupida come riflessione, ma la vita a contato con la natura deve esser fatta non con i ritmi del consumismo o del bussines, ma con quelli della natura stessa..... solo che alla fine le politiche agrarie ed economiche non so se ti permettono questo metodo (però è vero che la richiesta di prodotti bio e naturali aumenta).

Scusa per la domanda stupida, pensavo più di acrivere una battuta "spiritosa" ed invece ho scoperto qualcosa di cui ignoravo.

Vai avanti così ggiovane matteo, un bicilindrico imprestato alla pastorizia 2.0  

[ggiovane matteo]

Gabriele

Formica

altra erba







e per quelli che <il Brembo un fiume?! ma se è un torrente sempre in secca..>

guardando a monte



e a valle

[Ludo]

Giovaneeeeeeeeeeeeee, ti leggo, non rispondo,vero, ma ti invidiooooooooooooooooooooo

[Watson]

Ci ho pensato tutto il pomeriggio, oggi le scuole portano i bambini a visitare le cascine didattiche che sono sparse attorno alla città, molti giovani si mettono insieme per coltivare la terra magari usando la rete per farsi conoscere, ci sono poi diversi cittadini che utilizzano quelle forme di acquisto solidale (i GAS), per non parlare delle molte bancarelle della coldiretti sempre prese dassalto da chi vuole cibo sano e a chilometro zero

sono segnali di una presa di coscienza più rispettosa con l'ambiente e con la natura  , ma è sempre stato così


ggiovane matteo tu sei di una genrazione diversa dalla mia, ma quando ero piccolo io tutte queste cose non esistevano, avevamo i gruppi BR, c'era il vino al metanolo e poi perchè non ricordare la mucca pazza (altro che dargli il nome) e se non erro si era in un periodo in cui consumare era cool, tradizione e risparmio era da trogloditi.....


... e poi ricordo bene che con la scuola andai a vedere L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi ed io quella scena del maiale penso di averla digerita male (non cliccate sul testo del film)

Forse sono cresciuto in un brutto periodo o forse più semplicemente non sapevo come giustificarmi ed ho tirato fuori un sacco di ARIA FRITTA (alla fermata del treno)  

[Lu]

parlando di nomi e di farmaci, negli allevamenti intensivi (ho letto, non l'ho visto in prima persona) tendono a imbottire l'animale con tutta una serie di antibiotici onde evitare l'insorgere delle malattie. e questo di base, non al manifestarsi di qualche problema.

Qualcosa non quadra.
Se dai un antibiotico all'animale, questo viene trasmesso nel latte.
Il formaggio è ottenuto attraverso batteri.
Gli antibiotici combattono i batteri
Sta di fatto che il latte ottenuto da una mucca curata con antibiotici non può essere usato per produrre formaggi.

@Watson
Le visite alle stalle e/o ai poderi ci sono sempre state, c'era qualcuno che era fortunato ed aveva la maestra o i genitori attenti a queste cose.
A Bologna, per esempio, abbiamo la centrale del latte Granarolo e, fino a non molti anni fa, 1 week-end all'anno c'era la fabbrica aperta che mostrava come venivano prodotti i vari derivati del latte e inoltre venivano mostrate le varie razze bovine (credo ci fosse una qualche forma di gara).
Io ho i genitori di origine contadina e tutte queste manifestazioni le frequentavamo spesso.

[Watson]

Si io sono stato sfortunato in quel senso, durante le superiori il professore di agraria ci aveva promesso la visita presso una stalla (e anche all'abit dove pastorizzano il latte) ed invece NIET.

Sembra assurdo, ma molte persone non hanno mai visto da vicino molti animali se non in tv o passando in auto lungo i campi, ma avvicinarsi, toccarle vedee come vivono, come mangiano, come si comportano è qualcosa di completamente alieno  


ggiovane matteo organizza un raduno dalle tue parti e obbliga i cittadini come me a frequentarlo, magari molte idee storte su quel mondo verrano demolite.  

[ggiovane matteo]

domenica scorsa

[ggiovane matteo]

nel pomeriggio, complice l'ennesima notte di bagordi in quel di Como e la necessità di una sosta a metà strada durante il rientro verso Verona:

[Ludo]

IL PAOLONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

[Watson]

nel pomeriggio, complice l'ennesima notte di bagordi in quel di Como e la necessità di una sosta a metà strada durante il rientro verso Verona:

Non ho capito... ma avete trovato il Paolon a dormire in quella piazzetta 

[gabriele2cv]

watson sei proprio intero, neh!!! 

[ggiovane matteo]

pomeriggio in cascina: