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Susa-Moncenisio turismo e forti

Aperto da Watson, 17 Novembre 2006, 17:39:22 PM

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Watson

Torino è sempre stata una città pioniera  (su) , da noi è nata l'auto, il cinema, l'Italia e le corse in salita...  (felice1) la prima disputata fu la "Madonna del Pilone – Pino Torinese" poi la "Sassi – Superga" e non ultima, nel 1902 la Susa – Moncenisio

Il nostro viaggio riprende fedelmente il percorso di questa classica della salita.
Luogo di partenza Susa, cittadina a confine tra la bassa e l'alta valle di Susa; lasciamo l'auto in piazza della Repubblica (a fianco della stazione) e spostiamoci nella vicina via Roma al fondo ci troviamo di fronte alla chiesa di Santa Maria del Ponte, superiamo la Dora e oltrepassata la piazza arriviamo alla piccola piazza Bartolomei con la Torre Civica costruita sopra la Torre romana, svoltiamo a destra e percorriamo la via Rolando fino alla piazza S.Giusto
(muoio) (per i golosi non mancate di comprare la famosa focaccia di Susa, acquistabile al minimarket sulla piazza, da non confondersi con la focaccia genovese!, questa è dolce e squisita) di fronte vediamo l'imponente Porta Savoia di epoca romana e a fianco la cattedrale di S. Giusto,
segue....
  (felice)

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W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

#1
....precede
passiamo oltre e notiamo sulla destra degli scavi romani, noi però proseguiamo lungo il vialetto a sinistra ed in brevissimo siamo davanti all'Arco di Augusto e all'Acquedotto romano  (felice1) , subito dopo quest'ultimo c'è un grosso masso che in realtà è un Altare Celtico  (vecchio) , scendiamo per la stradina fino ad incrociare un quadrivio,
se vogliamo spendere ancora un po' di tempo giriamo tutto a destra e percorriamo la stretta via Asietta (ricorda moltissimo le stradine della Sicilia  8) con i muretti a bordo strada..) fino a giungere ad una chiesetta, prendiamo la strada in discesa a sinistra e giungeremo in breve all'anfiteatro romano,
ritorniamo sui nostri passi fino al quadrivio e proseguendo diritto siamo in via al Castello, il castello e quello della Contessa Adelaie sopra la nostra testa, più avanti costeggiamo dei bassi portici fino a giungere nuovamente in piazza Bartolomei, oltrepassiamo la Dora e al fondo di via Roma se vogliamo fare colazione c'è un bar-gelateria che serve un ottimo il cappuccino con brioche;  (su)
siamo al parcheggio prendiamo l'auto e iniziamo il viaggio, usciti svoltiamo a destra seguendo l'indicazione per il Moncenisio SS 25.
Segue...  (felice)


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Watson

#2
...precede
La strada inizia a salire, in corrispondenza del primo incrocio, in alto sulla vostra destra, c'era il forte della Brunetta demolito nel lontano 1796, proseguiamo e superato il bivio che ci porterebbe al presidio anti tav di Vanaus  (su) , ci troviamo, dopo una serie di tornanti un po' ripidi, a costeggiare la parte alta di Giaglione (cittadina sempre baciata dal sole  8) ), più avanti si abbandona la bassa valle e si sale per la strada che Napoleone fece costruire nel 1813 al posto del vecchio tracciato che passava da  Novalesa (sede della famosa abazia benedettina) e terminava a Ferrera  (police1) (oggi Moncenisio), da qui le carrozze venivano smontate e trasportate con slitte dagli abitanti detti "marrons".

Superati i tornanti affianchiamo in curva le prime due gallerie della ferrovia Fell (in attesa del completamento della galleria ferroviaria del Frejus, dal 1868 al 1871 venne costruita una particolare ferrovia a scartamento ridotto, che permetteva di percorrere curve più strette e pendenze più elevate, grazie alla particolarità di aumentare l'aderenza della locomotiva con una coppia di ruote motrici poste orizzontalmente ad una rotaia centrale),
superiamo le condotte forzate che portano l'acqua dal lago alla centrale di Venaus, oltrepassiamo la frazione di Molaretto ( (vecchio) attenzione all'uranio presente nelle sue rocce), oltrepassiamo anche il bivio per il paese di Moncenisio giungiamo a Bar Cenisio;
Qui c'era il posto di frontiera dell'era pre schengen  (police1) (brutti periodi, quando ti toccava aspettare in coda e sperare nella clemenza del doganiere che se voleva ti teneva bloccato e ti rigirava l'auto come un guanto!), superata la piccola frazione la strada si addentra in un bosco di conifere, che d'autunno si colorano di un fantastico giallo oro, affianchiamo le ultime gallerie della Fell (alcune solo dei ruderi), un vecchio posto di frontiera e arriviamo in breve al confine imposto dai francesi dopo l'ultimo tragico conflitto mondiale.
L'asfalto cambia colore, più chiaro e anche la striscia centrale da continua diventa tratteggiata, superiato il confine subito nella prima piazzola c'è un pannello con le foto della ferrovia Fell, si costeggia il bacino di  San Nicolao, la valle si allarga e al fondo notiamo l'ex centrale elettrica ora sede di una scuola di sleddog con moltissimi cani husky  (appl) ,
siamo giunti finalmente alle Scale del Moncenisio una serie di tornanti che ci permettono di superare l'ultimo dislivello, in corrispondenza del quarto tornante c'è anche l'ultima galleria fell che ha la caratteristica di essere una galleria ponte, siamo così giunti all'ex posto di frontiera francese della Gran Croce con vista dell'imponente diga in pietra e terra, degli enormi e brutti alberghi francesi e del piccolo e pericolante borgo della Gran Croce.
Segue...  (felice)


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"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

#3
... precede
Proseguiamo lungo la strada asfaltata che sale ancora con dei tornanti, siamo sopra il livello del lago e lo ammiriamo in tutto il suo splendore  :o , una breve discesa e risalita ci porta a fianco del belvedere dell'EDF, all'interno ci sono le foto antiche di quando la piana aveva solo le vecchi dighe e c'era ancora l'Ospizio  (vecchio) (un bel tuffo in un passato ormai scomparso, ma che affiora ogni primavera quando il lago viene svuotato), manca pochissimo due curve e l'arrivo della corsa è raggiunto,
siamo al piano delle Fontanette, due piccoli alberghi con il bar sempre pieni d'estate di moto e di auto, e una chiesa particolare  (matto) a forma di piramide con un piccolo giardino alpino; siamo a quota 2090, se percorriamo il sentiero di fronte agli alberghi possiamo visitare l'unico forte messo in sicurezza, quello del Roncia (100 metri dislivello), all'interno ci sono pannelli che illustrano la storia dei luoghi;
abbiamo percorso circa 22 km e un dislivello di 1600 metri.

Il nostro percorso termina qui, la strada è chiusa da novembre a maggio, d'estate è piena di motociclisti e bisogna prestare attenzione nei tornanti (un sabato rientrando dal lago due motociclisti si sono scontrati tra di loro ed un terzo è caduto in un altro punto...tutti e tre non c'è l'hanno fatta), molti salgono per godere del sole, altri per scoprire gli innumerevoli forti,  (police1) VISITARLI E' MOLTO PERISOLOSO  (police1) , spesso soffia il vento e non so più cosa dirvi.
Ora possiamo proseguire (ne parlerò nel prossimo viaggio), tornare indietro o fare tutto il giro del lago ed è quello che vi descrivo.
Segue...  (felice)


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Watson

#4
... precede
Proseguiamo per la strada e giungiamo fino al colle del Moncenisio, qui finiva l'Italia prima della seconda guerra mondiale  (piango) , giriamo l'auto e ritorniamo indietro girando subito a destra al primo bivio, la strada scende verso il lago ma al primo bivio dobbiamo svoltare a destra, la curva è stretta ci vogliono due manovre, la strada incomincia a costeggiare il lago e diventa sterrata e stretta, arriviamo ad un altro bivio, tralasciamo per ora la strada che scende a sinistra e proseguiamo diritto, la strada ritorna asfaltata percorriamo ancora circa 5 km e giungiamo al colle del Piccolo Moncenisio, quota 2183 da qui volendo si potrebbe continuare a piedi per il lago della Savine e il col Clapier..,  (matto)
rigiriamo l'auto e ritorniamo al bivio descritto prima, svoltiamo a destra e percorriamo la strada sterrata che ricosteggia il lago passiamo vicino a delle postazione e dopo circa 6 km giungiamo sulla sommità della diga, il panorama è fantastico, la percorriamo tutta e svoltiamo a destra scendiamo per i tornanti arrivando alla base e senza confonderci proseguiamo verso il vecchio borgo della Gran Croce, abbiamo finito il giro ci rimane solo una piccola deviazione se vogliamo quando superiamo Bar Cenisio possiamo svoltare a sinistra per Moncenisio (il paese), la strada scende di quota e giunge al lago Grande, (riserva di pesca dell'albergo) un curva e lasciamo l'auto nel parcheggio, poi a piedi fino al paese, molto bello, pieno di meridiane ed un grande frassino elevato al rango di albero monumentale;  (su)
Abbiamo finito..no c'è ancora una piccola deviazione, invece di ritornare indietro si può proseguire per la vecchia strada Ferrera-Novalesa, asfaltata ma stretta piena di tornanti che vi fanno scendere di 600 metri in pochi km, passerete così da Novalesa e volendo un salto all'abbazia se volete ed infine Venaus e il presidio no tav  (felice1) , il giro è concluso siamo al bivio con la SS 25 e in un attimo a Susa.
segue...  (felice)


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Watson

#5
foto del lago con indicazione percorsi turistici dei fortini
link utili
http://www.archivoltogallery.com/
http://www.moncenisio.com


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Watson

#6
... precede
1)   un breve tratto di strada sterrata ci porta a vedere l'enorme cava utilizzata per la costruzione della diga, sul bordo c'era una volta la batteria Paradiso, proseguendo a piedi si trova la caserma del colle delle Finestre e oltre la batteria La Court, fatta saltare alla fine del conflitto, nelle vicinanze della caserma c'è anche la stazione di arrivo della teleferica da Ferrera costruita in caverna  (police1) (MOLTO PERICOLOSA)  (police1)
segue... (felice)


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W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

#7
... precede
2)   sentiero che porta al forte Roncia, l'unico visitabile in sicurezza
3)   sentiero che porta al forte Turra, (400 metri di dislivello) i francesi da questo forte bloccarono l'avanzata degli italiani nel giugno del 1940
4)   strada vietata alle auto che conduce dopo 300 metri di dislivello al forte Pattacroce, la sua particolarità è che all'interno c'è la batteria B5
5)   lunghissima strada che sale fino ai 2900 metri del forte Malamot, solo per grandi camminatori
segue... (felice)

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W la vita

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Watson

#8
... precede
6)   facile strada (120 metri dislivello ) che conduce al forte Varisello, la particolarità è che i danni che si vedono alle strutture sono stati causati dal tiro di prova del comando italiano, per verificare se i forti ottocenteschi fossero ancora adatti alle armi moderne, conclusione furono tutti radiati
7)   resti del forte la Cassa demolito perché cadente dentro la diga, rimane solo la tagliata superiore
_8)   Ospizio del Moncenisio, prima luogo religioso, poi caserma militare, raso al suolo dopo la costruzione della diga rimane visibile solo in tarda primavera insieme alle vecchie dighe

FINE spero di non aver rotto troppo  (felice)
(ciao)

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Pacifico


WOW
(abbraccio) complimenti .... manca solo il sonoro!!!

Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

Ci

Che belle foto....non ero mai stata da quelle parti, anche se a dire la verità non abito molto lontano. Le ho un pò riscoperte ieri e martedì, perchè ho dei carissimi amici di Novalesa e dintorni che sono tornati da Londra per qualche giorno di rimpatriata, così, martedì ho passato l'intera giornata tra susa, Chiomonte  (bevuta) (dove per altro c'è una trattoria in cui si mangia divinamente) e , ovviamente Novalesa.
A Susa sono tornata ieri per lavoro e, cavoli, è veramente carina, in più, ho avuto modo di assaggiare la focaccia dolce che è davvero squisita come hai detto tu, Watson,  :). Mi hanno anche raccontato la storia del "Pertus" o come si scrive (il buco che è stato scavato per far arrivare l'acqua in val di Susa.
Insomma, credo che quando arriverà la bella stagione andrò a farmi un giretto da quelle parti....
A proposito, martedì abbiamo girato tutto il giorno carichissimi su Popomoz e, prima di arrivare in aeroporto, mi hanno detto:
"Finire il nostro soggiorno a Novalesa, lasciando il paese su una 2cv, è stata veramente la ciliegina sulla torta, non poteva andare meglio di così".
(bacio)
Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

kaneda03

bravo watson!
bellissima descrizione,sembra quasi di esserci stato.....
scherzo,io decido orora che mai e poi mai descrivero' un percorso qua dentro,dopo le doti del buon watson mi vergognerei solo a metter giu' due parole in croce.
ti voglio per la caccia al tesoro 2cvallistico valsusino!

invece......
mah! vergogna vergogna
ci che ci fai?
passi in val susa senza dir nulla?!?!?
vergogna!!!!

X pax,bisognerebbe fare un'aggiunta nel forum,tipo quella che ti posto,cosi' chi va in una determinata zona sa se puo' trovar qualcuno e fa un fischio...
http://www.africaland.it/forum/map/map.html
Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come?
E se non ora, quando?"

Watson

Citazione da: kaneda03 - 17 Novembre 2006, 18:56:45 PM
X pax,bisognerebbe fare un'aggiunta nel forum,tipo quella che ti posto,cosi' chi va in una determinata zona sa se puo' trovar qualcuno e fa un fischio...
http://www.africaland.it/forum/map/map.html
portentoso, ma ci saranno un migliaio di indirizzi... noi del forum siamo appena 172 e una 50 non ha neanche mai postato...
anche se è un pò presto per parlarne, la prossima primavera quando le acque del lago sono basse (se nevica molto), prima di andare a vedere le vecchie dighe passo sicuramente a chiamarti  (felice)

[allegato eliminato dall\'amministratore]
W la vita

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kaneda03

beh,possiamo vederci anche prima....
bello vero il mappone?
in effetti ora é inutile,pero' in futuro chissa'...
Se non sono io per me, chi sarà per me?
Se non così, come?
E se non ora, quando?"

Pacifico

Citazione da: kaneda03 - 17 Novembre 2006, 23:50:00 PM
bello vero il mappone?
in effetti ora é inutile,pero' in futuro chissa'...

tze ... quello è un forum italiano mentre il nostro è internazionale ... con Roald, Stefi e semprepokonci dobbiamo comprendere tutta l'europa  ;D

C'è una mod per il forum che permette di agganciare gli iscritti a google map .... il motivo per cui non è stata ancora implementata è che ...... ho paura!!
Se non funziona c'è il rischio concreto che inchiodi tutto il forum ..... la scaletta dei lavori prevede a breve un aggiornamento e poi delle nuove features per i tecnologici del forum ... per la mappa c'è tempo!


PS e poi non è molto astuto dare anche le coordinate geografiche con nomi, cognomi, numeri di tel, di noi inquinatori .... non vorrei mai che la cosa saltasse fuori e mi incolpassero anche dei valori di diossina elevati che ci sono nei paraggi di Mantova

(la colpa sembra essere della raffineria ma quelli della IES sostengono di no e finora tutti ci hanno creduto ... vuoi vedere che dopo il pm10 divento anche produttore di diossina?)
Non camminare dietro a me, potrei non condurti.
Non camminarmi davanti, potrei non seguirti.
Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico. Albert Camus

GattoKea

Citazione da: Pacifico - 17 Novembre 2006, 18:25:20 PM

WOW
(abbraccio) complimenti .... manca solo il sonoro!!!





SONORO?
(matto)
Per fortuna che non c'è musica, Watson canterebbe come un CANE !!!!!

MIAOOOOOOOO



Watson

aspetta che ti suoni una serentata e poi vediamo che accuti rilascia il tuo gatto Kea  (mart)
BAUUUUUUUUUU
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Ci

Citazione da: kaneda03 - 17 Novembre 2006, 18:56:45 PM
invece......
mah! vergogna vergogna
ci che ci fai?
passi in val susa senza dir nulla?!?!?
vergogna!!!!

X pax,bisognerebbe fare un'aggiunta nel forum,tipo quella che ti posto,cosi' chi va in una determinata zona sa se puo' trovar qualcuno e fa un fischio...
http://www.africaland.it/forum/map/map.html
(doppiomuro)  (doppiomuro)  (doppiomuro)  (doppiomuro)  (doppiomuro)  (doppiomuro)  (doppiomuro)
Scusa, ma ero tornata da Madrid alle 2 di notte e sono partita alle 8 per la Val di Susa  (piango) , anzi, il ritrovo è stato addirittura Venaria. Il resto è stato una gran improvvisata...  (angel)  (angel)  (angel)
Però, per riabilitarmi, propongo di trovarci questa primavera col bel tempo e fare una gita in quei luoghi stupendi che ci hai postato, con annesso un bel pic-nic....  (gloria)  (gloria)  (birra)  (birra)  (birra)
Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c'è il sole, ma quando cala l'oscurità rivelano la loro bellezza solo se c'è una luce dentro. - E. Kubler Ross-

Watson

Provo a recuperare questo 3D ed incrementarlo perché il Moncenisio è stato un luogo che mi ha sempre affascinato sia per la sua natura nordica che per le tracce storiche che si incontrano facendoci un giro in auto a piedi in bici  (appl)

Questo che leggerete è nient'altro che la riunione dei post del 17 novembre con l'aggiunta delle foto andate perse e con qualche nuova foto.

le foto sono ingrandibili se c'è scritto "clicca  (su)" (cliccare sull'immagine)
le foto aggiunte avranno la scritta "new (foto)"

buona lettura  (felice)

Replay





Torino è sempre stata una città pioniera  (su) , da noi è nata l'auto, il cinema, l'Italia e le corse in salita...  (felice1) la prima disputata fu la "Madonna del Pilone – Pino Torinese" poi la "Sassi – Superga" e non ultima, nel 1902 la Susa – Moncenisio

Il nostro viaggio riprende fedelmente il percorso di questa classica della salita.
Luogo di partenza Susa, cittadina a confine tra la bassa e l'alta valle di Susa;

clicca (su)

lasciamo l'auto in piazza della Repubblica (a fianco della stazione) e spostiamoci nella vicina via Roma al fondo ci troviamo di fronte alla chiesa di Santa Maria del Ponte, superiamo la Dora e oltrepassata la piazza arriviamo alla piccola piazza Bartolomei con la Torre Civica costruita sopra la Torre romana, svoltiamo a destra e percorriamo la via Rolando fino alla piazza S.Giusto



(muoio) (per i golosi non mancate di comprare la famosa focaccia di Susa, acquistabile al minimarket sulla piazza, da non confondersi con la focaccia genovese!, questa è dolce e squisita) di fronte vediamo l'imponente Porta Savoia di epoca romana e a fianco la cattedrale di S. Giusto,

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passiamo oltre e notiamo sulla destra degli scavi romani, noi però proseguiamo lungo il vialetto a sinistra ed in brevissimo siamo davanti all'Arco di Augusto e all'Acquedotto romano  (felice1) , subito dopo quest'ultimo c'è un grosso masso che in realtà è un Altare Celtico  (vecchio) , scendiamo per la stradina fino ad incrociare un quadrivio,
se vogliamo spendere ancora un po' di tempo giriamo tutto a destra e percorriamo la stretta via Asietta (ricorda moltissimo le stradine della Sicilia  8) con i muretti a bordo strada..) fino a giungere ad una chiesetta, prendiamo la strada in discesa a sinistra e giungeremo in breve all'anfiteatro romano,

clicca (su)

ritorniamo sui nostri passi fino al quadrivio e proseguendo diritto siamo in via al Castello, il castello e quello della Contessa Adelaie sopra la nostra testa, più avanti costeggiamo dei bassi portici fino a giungere nuovamente in piazza Bartolomei, oltrepassiamo la Dora e al fondo di via Roma se vogliamo fare colazione c'è un bar-gelateria che serve un ottimo il cappuccino con brioche;  (su)
siamo al parcheggio prendiamo l'auto e iniziamo il viaggio, usciti svoltiamo a destra seguendo l'indicazione per il Moncenisio SS 25.

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La strada inizia a salire, in corrispondenza del primo incrocio, in alto sulla vostra destra, c'era il forte della Brunetta demolito nel lontano 1796, proseguiamo e superato il bivio che ci porterebbe al presidio anti tav di Vanaus  (su) , ci troviamo, dopo una serie di tornanti un po' ripidi, a costeggiare la parte alta di Giaglione (cittadina sempre baciata dal sole  8) ), più avanti si abbandona la bassa valle e si sale per la strada che Napoleone fece costruire nel 1813 al posto del vecchio tracciato che passava da  Novalesa (sede della famosa abazia benedettina) e terminava a Ferrera  (police1) (oggi Moncenisio), da qui le carrozze venivano smontate e trasportate con slitte dagli abitanti detti "marrons".

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Superati i tornanti affianchiamo in curva le prime due gallerie della ferrovia Fell (in attesa del completamento della galleria ferroviaria del Frejus, dal 1868 al 1871 venne costruita una particolare ferrovia a scartamento ridotto, che permetteva di percorrere curve più strette e pendenze più elevate, grazie alla particolarità di aumentare l'aderenza della locomotiva con una coppia di ruote motrici poste orizzontalmente ad una rotaia centrale),


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superiamo le condotte forzate che portano l'acqua dal lago alla centrale di Venaus, oltrepassiamo la frazione di Molaretto ( (vecchio) attenzione all'uranio presente nelle sue rocce), oltrepassiamo anche il bivio per il paese di Moncenisio giungiamo a Bar Cenisio;



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Qui c'era il posto di frontiera dell'era pre schengen  (police1) (brutti periodi, quando ti toccava aspettare in coda e sperare nella clemenza del doganiere che se voleva ti teneva bloccato e ti rigirava l'auto come un guanto!), superata la piccola frazione la strada si addentra in un bosco di conifere, che d'autunno si colorano di un fantastico giallo oro, affianchiamo le ultime gallerie della Fell (alcune solo dei ruderi), un vecchio posto di frontiera e arriviamo in breve al confine imposto dai francesi dopo l'ultimo tragico conflitto mondiale.

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L'asfalto cambia colore, più chiaro e anche la striscia centrale da continua diventa tratteggiata, superiato il confine subito nella prima piazzola c'è un pannello con le foto della ferrovia Fell, si costeggia il bacino di  San Nicolao, la valle si allarga e al fondo notiamo l'ex centrale elettrica ora sede di una scuola di sleddog con moltissimi cani husky  (appl) ,

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siamo giunti finalmente alle Scale del Moncenisio una serie di tornanti che ci permettono di superare l'ultimo dislivello, in corrispondenza del quarto tornante c'è anche l'ultima galleria fell che ha la caratteristica di essere una galleria ponte,

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siamo così giunti all'ex posto di frontiera francese della Gran Croce con vista dell'imponente diga in pietra e terra, degli enormi e brutti alberghi francesi e del piccolo e pericolante borgo della Gran Croce.





Proseguiamo lungo la strada asfaltata che sale ancora con dei tornanti, siamo sopra il livello del lago e lo ammiriamo in tutto il suo splendore  :o ,

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una breve discesa e risalita ci porta a fianco del belvedere dell'EDF, all'interno ci sono le foto antiche di quando la piana aveva solo le vecchi dighe e c'era ancora l'Ospizio  (vecchio) (un bel tuffo in un passato ormai scomparso, ma che affiora ogni primavera quando il lago viene svuotato),

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manca pochissimo due curve e l'arrivo della corsa è raggiunto,
siamo al piano delle Fontanette, due piccoli alberghi con il bar sempre pieni d'estate di moto e di auto, e una chiesa particolare  (matto) a forma di piramide con un piccolo giardino alpino;

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siamo a quota 2090, se percorriamo il sentiero di fronte agli alberghi possiamo visitare l'unico forte messo in sicurezza, quello del Roncia (100 metri dislivello), all'interno ci sono pannelli che illustrano la storia dei luoghi;
abbiamo percorso circa 22 km e un dislivello di 1600 metri.


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Il nostro percorso termina qui, la strada è chiusa da novembre a maggio, d'estate è piena di motociclisti e bisogna prestare attenzione nei tornanti (un sabato rientrando dal lago due motociclisti si sono scontrati tra di loro ed un terzo è caduto in un altro punto...tutti e tre non c'è l'hanno fatta), molti salgono per godere del sole, altri per scoprire gli innumerevoli forti,  (police1) VISITARLI E' MOLTO PERICOLOSO  (police1) , spesso soffia il vento e non so più cosa dirvi.

Segue..  (felice)
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Ora possiamo proseguire (ne parlerò nel prossimo viaggio), tornare indietro o fare tutto il giro del lago ed è quello che vi descrivo.

Proseguiamo per la strada e giungiamo fino al colle del Moncenisio, qui finiva l'Italia prima della seconda guerra mondiale  (piango) ,

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giriamo l'auto e ritorniamo indietro girando subito a destra al primo bivio, la strada scende verso il lago ma al primo bivio dobbiamo svoltare a destra, la curva è stretta ci vogliono due manovre, la strada incomincia a costeggiare il lago e diventa sterrata e stretta, arriviamo ad un altro bivio, tralasciamo per ora la strada che scende a sinistra e proseguiamo diritto, la strada ritorna asfaltata percorriamo ancora circa 5 km e giungiamo al colle del Piccolo Moncenisio, quota 2183 da qui volendo si potrebbe continuare a piedi per il lago della Savine e il col Clapier..,  (matto)

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rigiriamo l'auto e ritorniamo al bivio descritto prima, svoltiamo a destra e percorriamo la strada sterrata che ricosteggia il lago passiamo vicino a delle postazione e dopo circa 6 km giungiamo sulla sommità della diga,

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il panorama è fantastico, la percorriamo tutta e svoltiamo a destra scendiamo per i tornanti arrivando alla base e senza confonderci proseguiamo verso il vecchio borgo della Gran Croce, abbiamo finito il giro ci rimane solo una piccola deviazione se vogliamo quando superiamo Bar Cenisio possiamo svoltare a sinistra per Moncenisio (il paese), la strada scende di quota e giunge al lago Grande, (riserva di pesca dell'albergo) un curva e lasciamo l'auto nel parcheggio, poi a piedi fino al paese, molto bello, pieno di meridiane ed un grande frassino elevato al rango di albero monumentale;  (su)

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Abbiamo finito..no c'è ancora una piccola deviazione, invece di ritornare indietro si può proseguire per la vecchia strada Ferrera-Novalesa, asfaltata ma stretta piena di tornanti che vi fanno scendere di 600 metri in pochi km, passerete così da Novalesa e volendo un salto all'abbazia se volete ed infine Venaus e il presidio no tav  (felice1) , il giro è concluso siamo al bivio con la SS 25 e in un attimo a Susa.


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segue..  (felice)
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"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

#20
foto del lago con indicazione percorsi turistici dei fortini

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link utili
http://www.archivoltogallery.com/
http://www.chirio.com/moncenisio.htm‎


1)   un breve tratto di strada sterrata ci porta a vedere l'enorme cava utilizzata per la costruzione della diga, sul bordo c'era una volta la batteria Paradiso,



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i resti dell'ex forte del paradiso
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proseguendo a piedi si trova la caserma del colle delle Finestre e oltre la batteria La Court, fatta saltare alla fine del conflitto,






nelle vicinanze della caserma c'è anche la stazione di arrivo della teleferica da Ferrera costruita in caverna  (police1) (MOLTO PERICOLOSA)  (police1)



panorama di Moncenisio Ferrera



2)   sentiero che porta al forte Roncia, l'unico visitabile in sicurezza




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3)   sentiero che porta al forte Turra, (400 metri di dislivello) i francesi da questo forte bloccarono l'avanzata degli italiani nel giugno del 1940




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4)   strada vietata alle auto che conduce dopo 300 metri di dislivello al forte Pattacroce, la sua particolarità è che all'interno c'è la batteria B5




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5)   lunghissima strada che sale fino ai 2900 metri del forte Malamot, solo per grandi camminatori




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6)   facile strada (120 metri dislivello ) che conduce al forte Varisello, la particolarità è che i danni che si vedono alle strutture sono stati causati dal tiro di prova del comando italiano, per verificare se i forti ottocenteschi fossero ancora adatti alle armi moderne, conclusione furono tutti radiati






7)   resti del forte la Cassa demolito perché cadente dentro la diga, rimane solo la tagliata superiore




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8)   Ospizio del Moncenisio, prima luogo religioso, poi caserma militare, raso al suolo dopo la costruzione della diga rimane visibile solo in tarda primavera insieme alle vecchie dighe







3° e 2° diga
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1° diga ed ex ospizio
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FINE spero di non aver rotto troppo  (felice)

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Watson

Ho concluso con il REPLEY del viaggio al Moncenisio, inserendo le foto che avevo allegato all'epoca e alcune nuove....

... se avete visto il giro d'Italia ieri la corsa è passata su un Moncenisio innevato, ma si vedevano ancora le vecchie dighe, meno il resto (troppa neve).



Prossimamente posterà altre foto se vi farà piacere, sabto scorso ci ho fatto un salto, ma il vento ha reso proibitiva la mia intenzione di passeggiare tra tali resti....

.. la fregatura è che appena inizia a sciogliersi tutta la neve il livello si alzerà rendendo invisibile i vecchi manuifatti (penso per fine maggio, inizio giugno non si vedrà più nulla), però ho le foto degli anni passati quindi NO PROBLEM  ;D


(felice)


P.S. domani la corsa ripassa di nuovo dal Moncenisio se ve lo siete perso..... (avevo quasi l'intenzione di salirci, se noterete una 2cv (mah)  (nonso)
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