2CV HaFi Kickbox

Aperto da COIO3, 31 Maggio 2011, 11:49:01 AM

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Watson

Citazione da: COIO3 - 13 Giugno 2011, 10:22:37 AM
Poche curve prima di arrivare a casa un allocco enorme plana sul tetto della deuche e scivola via oltre il cofano anteriore perdendosi nel buio della notte.

"Figlio di puttana!" esclamo.

"Mimmo!" ammonisce la donna.

"Che ne sai tu? capace che ho ragione io ..." mi giustifico.


Diciannove e novanta, poco meno di cinque euro al kilo, li ho denudati e li tengo sulla scrivania.

"A che ti servono?" domanda.

"Non lo so ancora" rispondo, "ci devo pensare ...".


Ho seguito questo 3D con rispetto..... ma è più forte di me

NON CI CAPISCO UN TRANSISTOR

ora tu ci metti pure gli allocchi che pensavo fossero quelli che credono a tutto quello che gli si scrive, ma quello tuo, quello che hai indicato tu nel tuo post, che allocco è (??)


Citazione da: COIO3 - 13 Giugno 2011, 10:57:59 AMIl fatto che tu non mi porrai piu' domande dirette non implica che io mi terro' lontano dalle tue righe, probabilmente siamo gia troppo in sintonia, lo dimostra il fatto che ti seguo dentro un bar che non gradisco frequentare.


ovviamente questa non è una domanda diretta, neh  (abbraccio) (felice)

[youtube=250,200]Gc0pQpIO8M0[/youtube]
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Vicè


Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

COIO3

Esatto  (su)


Non si direbbe a guardarlo in foto, ma quel "signore della notte" quando spalanca le ali e' in grado di coprire l'intero parabrezza della 2cv.

Ovviamente non avrei esclamato volgarita' se si fosse trattato di un passerotto  8)



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Avevo acquistato degli altoparlanti ellittici ... esageratamente scarsi.

Gli altoparlanti ellittici appartengono alla categoria dei diffusori da lunotto posteriore; il lunotto posteriore appartiene alla categoria di cose che su una 2cv semplicemente non ci sono.

Mentre li tenevo sulla scrivania come fossero due zuppiere, non avevo la minima idea di come utilizzarli; nell'attimo in cui le pagai non e' che avessi le idee molto piu' chiare.

Quella sera faticai a prendere sonno, avevo un pensiero in piu' e venti euro in meno; "poca roba" in fin dei conti, dissi a me stesso, e sprofondai nel sonno dell'idiota.



Poche cose sono in grado di sconvolgere l'esistenza di un individuo piu' di un incontrollato impulso all'acquisto.

Accenno alla dolorosa disavventura di un nerboruto e maschiamente sportivo conoscente, trascinato dalla moglie dentro un centro commerciale, trascinato a viva forza, "per ridare vigore al rapporto", come son solite sibilare tra i denti tutte quelle donne che al carrello della spesa preferiscono di gran lunga una rassegnata bestia da soma.

La signora apparteneva a quella categoria di donne che si abbigliano da "drag queen" quando vanno per la strada e si "rilassano" quando tornano tra le mura domestiche.

Volendo provare un bolerino "che era un amore" da abbinare ad un vestitino "che era uno zucchero", tanto zuccheroso da essere trasparente come una radiografia toracica, dirigendosi verso un camerino di prova, la signora fece la bestialita' di lasciare "sciolto" il legittimo facchino, legalmente detenuto intendo.

L'uomo, in un attimo d'ingovernabile fregola d'acquisto, scambio' delle giarrettiere per fasce da tennista, quelle fasce che si infilano in testa per raccogliere e trattenere il sudore della fronte; le volle fortemente e le nascose in mezzo a tutti gli altri "amorini".

La donna, pensando che fossero un "pensierino gentile", le pago' senza battere ciglio e le porto' a casa.

Ovviamente le avrebbe indossate a beneficio dei passanti e dei colleghi d'ufficio, la qual cosa, a suo modo di vedere, non toglieva valore ne' gentilezza al pensiero del marito affettuoso, e non toglieva neanche vigore al rapporto se e' per questo.

Appassionato ciclista, gia aduso a depilarsi le cosce con regolarita', lo sciagurato, non potendo apprezzarli altrimenti, prese gusto ad infilarsi quegli scellerati complementi d'abbigliamento.

Lo rividi un giorno dondolare dentro una minigonna che, sia detto per amor del vero, gli cadeva addosso con una perfezione da far "squagliare il cuore", da vero sportivo le natiche aveva allenate da lunghe ed estenuanti scalate sui peloritani.

"Non mi giudicare" m'implorarono i suoi occhi, circondati da una gradevole sfumatura blu d'oltremare.

"Non lo farei mai" rassicurarono miopici i miei, quando smisero di frugargli dentro la scollatura esageratamente piena.

Lo guardai andare via sculettando come avesse le caviglie lente.

Non ricordavo avesse quell'appetitoso rapporto vita/fianchi quando, tanti anni prima, muovevamo dinoccolati i primi passi nell'eta' adulta, strascicando rumorosamente i clogs sui marciapiedi, la maglietta di YuppiDu con le MS arrotolate dentro la manica, importunando le ragazze come se ci pagassero per farlo.


in rock redentionem (vecchio)


Elton John

Elton John - The Bitch Is Back



(scara) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Avevo acquistato degli altoparlanti ellittici ... esageratamente scarsi.

Parlavano correntemente il mandarino moderno, Made in PRC raccontavano quale unica verita', per il resto mentivano spudoratamente usando l'albionico idioma tradotto con proterva approssimazione attingendo da indecifrabili e mendaci ideogrammi.

I dati di targa raccontavano penose frottole d'avanspettacolo d'immediato dopoguerra, quello da aridatece li sordi.







Riuscendo a trasformare in energia luminosa la millantata potenza musicale dichiarata, si sarebbe potuto illuminare a giorno il cortile interno di un Istituto Salesiano durante la finale di calcetto "Lupacchiotti vs Puzzole".

En passant, la leva calcistica del '62 viene ancora oggi ricordata tanto per l'inestinguibile appetito quanto per l'irriducibile avversione al sapone.

Dagli ovoidali coni deputati alla riproduzione delle note "gravi" spirava aria di casa, la consistenza era plastica e il colore era "bluette riciclaggio estremo".

Quei coni ricordavano la medesima plastica azzurra che tutt'oggi custodisce  l'acqua "Fontalba", imbottigliata cosi' come sgorga alla sorgente, generosa polla nel circondario di Montalbano Elicona, una delle tante regine dei Nebrodi, patria e culla di una artigianale "sosizza" insaccata a mano dal sapore semplicemente divino, laddove venga rosolata su brace di fagacee rigorosamente autoctone.

La sospensione dei coni, quel bordino gommoso, turgido e rotondo che tanto ricorda la biancheria delle fanciulle in boccio, perlomeno la ricorda a me, per qualche imprevedibile scherzo da globalizzazione selvaggia, sembrava di ottima fattura, sicuramente il miglior pezzo di tutto l'assieme; in questo specifico caso oserei parlare di neoprene da muta subacquea, giudiziosamente riciclato.

I poderosi magneti assommavano il 98% del peso dell'intero assieme, erano realizzati senza risparmio, e lo credo bene, e' facile essere generosi quando ti pagano per esserlo.

I piu' virtuosi tra i primomondisti riempiono intere carrette del mare di metallaccio riciclabile e pagano il trasporto, la selezione e la rifusione, e continuano a pagare anche per il viaggio di ritorno; tutto questo pagare consente di realizzare un consistente risparmio sulla manifattura, e niente altro ovviamente.

I generosi magneti erano sicuramente riciclati, lungo il bordo superiore, leggermente distorta dai necessari processi di lavorazione, si leggeva chiaramente la sigla "U Boat U69", roba tedesca quindi, garanzia di qualita'.

Anche il leggero lamierino del cestello regalava informazioni postume, in questo caso era la sigla "Zoppas" ad essere chiaramente visibile, roba italiana quindi, poco male, la qualita' della manifattura per il cestello dei diffusori e' come l'onesta' intellettuale per i politici di casa nostra, volendo, quasi sempre, puo' anche passare in secondo piano.

Il reparto deputato alla riproduzione delle note medie e acute vantava una batteria di tre fetecchie rotonde claustrofobicamente strette le une alle altre, realizzate in plasticaccia dipinta a cromo che brillava sinistramente quasi si trattasse della "foresta dei pugnali volanti", o di qualcuno di quegli acuminati strumenti di tortura che la gente dagli occhi a mandorla e' solita tirare fuori dalle tasche e lanciare a destra e a manca in caso di malumore, malumore peraltro molto frequente tra quelle genti, stando ai copioni della "Hong Kong United Artists".

Collegati i due manufatti ai terminali dei canali posteriori dell'autoradio venni a conoscenza di tutte le pecche del reparto elettrico.

I coni ellittici entravano in crisi e perdevano linearita' e compostezza gia sotto la spinta dei modesti 12watt; il reparto medio/acuti ... piu' che altro friniva e squittiva con sconsolata accoratezza, come farebbe una intera famiglia di suricati che per sbaglio o per dispetto finisse per aggrovigliarsi al buio tra le corde di un pianoforte scordato.


La domanda e': si puo' tirar fuori qualcosa di buono dal mediocre o dal pessimo?

Durai fatica a rispondere a questo interrogativo, finche' un giorno, uno di quei giorni in cui tutto sembra andare storto, uno di quegli interminabili momenti in cui ti sembra di parlare una lingua sconosciuta ad ostili e cocciuti stranieri, uno di quei giorni in cui anche il lento cammino del sole lungo l'eclittica sembra disegni una smorfia sgarbata a tuo solo scorno e beffa, quel giorno ebbi la risposta, piu' che altro trovai il coraggio di ripropormela.

Ho trascinato la mia esistenza sguazzando nel pessimo, eppure la gente che mi vive attorno, bene o male, e' riuscita a tirare fuori qualcosa di buono da me, ed e' cosi' da sempre; e' grazie a qualcun'altro se oggi navigo le placide acque della mediocrita'.

Anche io avrei trovato il modo di tirare fuori il buono se non il meglio da quelle zuppiere cinesi, lo considerai un atto dovuto, fini' per compiacermi dell'acquisto di quei due maranzani riciclati, arrivai a considerarne l'acquisto un propizio segno del destino, mi vidi quale possibile artefice del riscatto dall'universale mediocrita' in mezzo alla quale, come gia detto, vivo.

Feci del mio meglio per far suonare quelle bagnarole azzurre, ed alla fine ottenni il successo che entrambe meritavamo.

Ancora oggi le zuppiere cinesi suonano, e fanno del loro meglio, e ho finito per affezionarmi alla loro presenza e alla loro voce.

C'e' sempre qualcuno che paga per il riscatto di qualcun'altro, dovetti sopprimere la famiglia dei suricati, requiescat in pace ... pace mea ;)




Enya

Enya - China Roses


8) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Subito dopo averli comprati, a poco meno di 5 euro al kilo, mi affrettai a provarli, i miei cinesi dagli occhi azzurri.

Acquistare roba cinese e' come sposare una donna di cui sei innamorato, non e' detto che la cosa "funzioni".

Fu facile portarli in macchina, nonostante il peso, il difficile fu tirarli fuori.

Sono poche le cose di cui una 2cv e' composta che non abbiano natura anche parzialmente ferrosa, e i due padelloni ellittici si aggrappavano a qualunque cosa gli venisse a tiro, sembravano due marinai reduci da un ingaggio di tre anni che venissero scacciati da una casa di tolleranza, scacciati prima di aver consumato intendo.

Non mi era rimasta molta voglia di maneggiare assi di legno eppure mi dovetti rassegnare a considerarne indispensabile il farvi nuovamente ricorso.

L'unico modo di introdurre dei traduttori generosi dentro il corpo vettura della 2cv, introdurli senza far danno, consiste nel serrarli fortemente a qualcosa che risuti essere magneticamente inerte.






Nella configurazione attuale i due ellittici sono aggrappati ad una semplice tavola di truciolare dimensioni 98x19cm, tavola introdotta con cautela sotto il sedile anteriore e posizionata in modo che i coni spingano verso le caviglie del guidatore.

Cosi' come la si vede la tavola e' appoggiata ai montanti e ai tondini di rinforzo della slitta e risulta stabile.

Nel caso vi stiate domandando se la tavola sia assicurata alla struttura tramite volgari legacci realizzati con cavo elettrico riciclato, bene, la risposta e' si.

Indubitabilmente si sarebbe potuto fare di meglio, e' vero, ma visto che l'accrocco sta li da 6 mesi, e non si e' spostato di un solo millimetro, posso affermare che la soluzione da me adottata, per quanto cialtrona, non risulta interamente disprezzabile.






La vista posteriore conferma l'assoluta liberta' d'azione dei due grankani, e testimonia quanto poco invasiva sia la struttura in termini di spazio e conseguentemente di seduta.

Nel caso vi stiate domandando se la seduta sia realizzata utilizzando "lacerti" di rete metallica e molle di un divanetto anni '50, bene, la risposta e' si; se pensate che la tappezzeria sia tenuta su da spago da imballaggio inanellato nei fori praticati con una occhiellatrice, bene, la risposta e' ancora si.

Ho avuto buoni motivi per realizzare una seduta piu' rigida di quella offerta dai tradizionali, poco durevoli e molto costosi anelli di gomma montati in origine.

Trattasi di una storia che sarebbe sgradevole raccontare adesso, sulle note della musica gentilmente offerta http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg216516#msg216516




;) Mimmo.
Whatever Works ;)

oxi883

 (felice)  Ciao Mimmo,ogni tanto trovo il tempo di collegarmi  :), scorrendo veloce i post del forum mi soffermo con piacere  a leggere i nuovi progressi del tuo impianto  audio, (superok) complimenti per l'impegno fino ad ora nn si era mai visto e letto nulla di  così dettagliato sull'argomento  (appl)  stai procedendo bene,il tuo intuito sta' direzionandoti nella direzione giusta  (guid)   permettimi pero' un piccolo consiglio "migliorativo  (vecchio)"            una delle regole fondamentali sull'acustica di un altoparlante  dice che questo  quando si muove in avanti emetta un suono positivo  mentre quando va indietro uno negativo,le casse acustiche servono  appunto per isolare uno dei due,altrimenti ci sarebbe un cortocircuito acustico,in parole povere         un'annullamento dei bassi  :(           se solo riuscissi a creare una cassa dietro quella tavola di legno  (mang)            sentirai che BASSI                  (abbraccio) (felice)       

Vicè

Grande Mimmuzzu, tutto d'un fiato!  (su)
@ Oxi: hanno un qts spaventosamente alto quei coassiali: ci vorrebbero due cassoni per farli suonare decentemente, altrimenti tirerebbero fuori solo un grosso picco in gamma mediobassa.

Però proverei con un open baffle "a H"...

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

oxi883

Citazione@ Oxi: hanno un qts spaventosamente alto quei coassiali: ci vorrebbero due cassoni per farli suonare decentemente
sicuramente nn stiamo parlando di eccellenza acustica,ma se il VAS é alto magari riempiendo con parecchio  materiale insonorizzante  il box,due raccordi reflex da10 /12 cm di diametro per 20 di lunghezza il risultato sara' notevolmente migliore di  un sistema che lavora in cortocircuito acustico annullando tutte le note basse con il rischio di sconare l'altoparlante privo del freno  che oppone l'aria contenuta nel box          (felice)

COIO3

Qts dici (??) credo tu abbia pienamente ragione  ;D

Ci ho provato, oxi, ci ho provato, mi sono scervellato e il massimo che sono riuscito ad ottenere sono stati 12 litri in cui i miei cinesi "risuonavano" in maniera tale da procurare malesseri e depressione, insomma uno strazio dell'anima  (sorpreso)

Ti ho gia anticipato che i bassi ci sono, non sono in grado di divellere le lamiere della vettura e non riescono nemmeno a sollevare la capotte, ma ci sono  (appl)

I miei cinesi sono in configurazione "open baffle anomalo", non si discute, resta il fatto che ho ripreso gusto ad alzare il volume e, last but not least, il sedile mi vibra sotto in maniera molto stimolante  ;D



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Troppo sole.

Capotte chiusa e musica a basso volume, sembra di spiare una telefonata.

Ti impegni al tuo dovere e ti cala brace ardente sulla schiena.

Cerchi sollievo sollevando il capo e un cane rabbioso ti si avventa contro e ti morde la faccia.

Stringi la mano che ti viene offerta e i due palmi scivolano via come diffidenza, o si incollano come menzogna.

Stringi forte al petto il tuo bene e lo senti bruciare peggio che fosse adulterio o prostituzione.

Se chiudo gli occhi vedo un palcoscenico buio, un occhio di bue, e l'idiota che sono che mima in silenzio, magari un soffio di rumore bianco che simuli tramontana, meglio ancora, note calde che parlano al posto mio.

Non mi hanno costruito per l'estate.


Toto-Don't Chain My Heart


(muro) Mimmo.
Whatever Works ;)

Ludo

 (stupid) (stupid) (stupid) (stupid) (stupid)

Io adoro l'estate e il caldo torrido, e qui cosa fa? piove , piove,e piove! (muro) (muro) (muro) (muro) (muro) (muro) (muro) (muro) (muro)


P.S. grandi Toto....
La stupidità divora facce e nomi senza storia

COIO3

L'estate non e' che mi dispiaccia, solo che cosi' e' troppo.

Tralaltramente il mio modesto impianto, per qualche imponderabile legge d'acustica, sembra suonare al meglio delle sue possibilita' quando tengo meta' capotte aperta e i finestrini chiusi, nu babba'  ;D

In questi giorni e' praticamentee impossibile tenere aperto alcunche', dai finesrtini aperti non entra aria fresca, entra "veleno", quanto alla capotte, tanto varrebbe sedersi sbracati su un braciere o infilare la testa in un forno  (sorpreso)

Il motore invece sembra gradire tutto 'sto caldo, fa le fusa e miagola soddisfatto come un gatto che "pettina" un'aringa  (appl)



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Le due scatole contenevano due paia di scarpine alla moda, la moda di due mesi prima, quel genere di moda che fior di scellerate menti studiano di far scivolare nel demode' il giorno dopo che siano state acquistate.

Commisi la sciocchezza di affiancarle unendole con due giri di nastro isolante nero, fui abbastanza intelligente da riporre le scarpe prima di portarmele dietro fino in garage, ebbi la soddisfazione di vederle scivolare docili ed ubbidienti sotto la panchetta anteriore andando ad occupare tutto lo spazio utile e non utilizzato, commisi l'imperdonabile leggerezza di sedermici sopra per accertare che non interferissero con la comoda seduta della mia deuche.

Quando le riportai in casa cercai di ridar loro l'originaria forma a parallelepipedo, il risultato fu mediocre se pur accettabile visto che le scarpine ripresero il loro posto scivolandovi dentro senza bisogno che le forzassi.

Tirando via il nastro isolante mi ero portato dietro una bella fetta d'epidermide, quella lucida epidermide che rende una volgare scatola di cartone degna d'essere esibita in vetrina; visto che nessuno e' cosi' idiota da appendere scatole da scarpe al lampadario del salotto buono, pensai di non aver fatto tutto questo gran danno, e mi s'acquieto' la coscienza.

La pensata era buona, lo spazio sotto il sedile anteriore non serve altro che a raccogliere polvere, i due gracchianti marchingegni cinesi avrebbero trovato definitiva sistemazione dentro una robusta e capace cassa di truciolare da 2cm di spessore, cassa che non avrei realizzato io, mi era riuscito di estorcere una promessa, a dirla tutta l'avevo pagata in anticipo.

La pensata, ripeto, era buona, rimasi soddisfatto di me stesso ... fino all'ora di cena, le venti e trenta, circa.





Era stato un pomeriggio proficuo, mi predisposi alla cena piluccando qualcosa in attesa del piatto forte.

"Ancora!" esclamo', rivolgendomi uno sguardo battagliero, ritta in piedi sulla soglia della porta.

Feci finta di non vedere le due scatole che teneva in mano, non volevo guastarmi la cena e, pur riconoscendomi colpevole, cercai di voltarla in scherzo.

"Che significa ancora? Amica mia amatissima, come ben sai da lungo tempo non concedo piu' bis, tuttavia, se proprio vogliamo esagerare, possiamo provare ad appostarci in macchina nei pressi del pronto soccorso ... nel caso mi sentissi male"

"Non fare il cretino!", arrivo' puntuale sul binario numero uno.

Sara' capitato anche a voi, se provate a spifferare una battutina sconcia all'orecchio di una donna che non vi compete e che non vi si filerebbe comunque, quella si sente in qualche modo lusingata, comincia a ridacchiare e vi rifila uno "smettila" che suona preciso come un "raccontane un'altra".

Se vi azzardate a borbottare qualche timida battutina solo leggermente pepata e la rivolgete all'indirizzo della donna che vi compete per diritto civile ed ecumenico questa, piuttosto che apprezzare il vostro sia pur discutibile senso dell'umorismo, magari fingendo, vi rimbecca come se volesse trascinarvi in assise per molestie sessuali.

"Ti avevo gia pregato di non toccare le mie cose!"

"A chi vuoi che tocchi le "cose", se non a te? colombella mia ..."

"Non fare il cretino!", arrivo' puntuale sul binario numero due.

"Passerotto, mi son servite per calcolare la volumetria ..."

"Guardami in faccia!" intimo', interrompendomi.

Sara' capitato anche a voi, tutte le volte che si parla di volumetria o cubatura o qualunque altra cosa indichi uno spazio tridimensionale circoscritto, nel caso il vostro interlocutore appartenga al sesso femminile non riuscirete ad impedirvi di abbassare gli occhi fino ad inquadrare il busto di chi vi sta davanti, funziona cosi' anche con la donna che avete sposato.

"Che non si ripeta mai piu' un fatto del genere!", concluse, quando ebbi piazzato il mio mesto e addolorato sguardo da cucciolone proprio all'altezza della radice del suo naso, mentre gli riconoscevo il ruolo di femmina alfa dimendomi sulla sedia come scodinzolassi.

Dopo qualche minuto mi provai ad alzare lo sguardo, il suo occhio truce mi fulmino' mentre un "smettila di succhiare!" mi bloccava il cucchiaio a mezz'asta.


Ora io mi domando e dico, ma come fa un povero cristo a mantenere agile e vivace il rapporto di coppia se si trova perennemente sotto il fuoco nemico di una consorte che ti guarda e ti parla come se t'avesse partorito lei stessa solo pochi anni prima, e tutto questo per due, dico due scatole di merdosissimo cartone; mah!


Battisti

Lucio Battisti - Luci Ah



(stupid) Mimmo.
Whatever Works ;)

magomerlino


COIO3

Vita vissuta, dolorosamente vissuta  (vecchio)


(muro) Mimmo.
Whatever Works ;)

Ludo

chissà perchè mi sembrava di essere di fronte alla Luda...........l'ultima volta che le ho rubato un merdosissimo strofinaccio...........strofinaccio usato per pulire la pistola da verniciare!!!!! (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl) (appl)
La stupidità divora facce e nomi senza storia

COIO3

L'ho detto altrove che si capisce come condividiamo buona parte delle nostre esperienze di vita.

Bella donna la tua signora comunque  (su)

Uomo fortunato anche tu, donne e motori se non altro  ;D



(felice) Mimmo.
Whatever Works ;)

Vicè

 (muoio) Uno spasso!!

Grazie Mimmo :)
Un po' di musica per la "shoesbox":

http://www.2cvclubitalia.com/public/smf/index.php?topic=364.msg217924#msg217924

Ascoltata ieri sera pensando al tuo "i Pearl Jam vanno bene?" mentre salivamo a San Martino per la riunione babbalucica... (felice)

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

Ludo

Citazione da: COIO3 - 15 Luglio 2011, 20:35:34 PM
L'ho detto altrove che si capisce come condividiamo buona parte delle nostre esperienze di vita.

Bella donna la tua signora comunque  (su)

Uomo fortunato anche tu, donne e motori se non altro  ;D



(felice) Mimmo.

Insieme ai 2 mostriciattoli è la più grande fortuna(non dico grossa che finisce a mestolate! (muoio) (muoio)) mi sia capitata!
La stupidità divora facce e nomi senza storia

COIO3

Per realizzare convenientemente una cassa acustica dove far operare i miei woofer cinesi, mi ero assicurato la collaborazione di un parente acquisito ed astrologicamente compatibile: un acquario.

Adoro gli acquario, sono geniali fino alla follia e viceversa, imprevedibili ed estrosi ma al tempo stesso tenaci ed ostinati, tolleranti, certe volte, idealisti fino all'utopia, certe altre; non si annoia mai chi cammina accanto ad un acquario.


Citazione
... mi era riuscito di estorcere una promessa, a dirla tutta l'avevo pagata in anticipo.

Qualche settimana prima lo avevo aiutato a traslocare.




:) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Avevamo cominciato prima dell'alba, "il mattino ha l'oro in bocca" disse, e mi butto' giu dal letto poco prima delle 04:00.

Alle 09:00 ero gia sfiancato come un cavallo bolso, la qual cosa non ci impedi' di saltare colazione e pranzo; ci saremmo "spicciati prima" mi rivelo' con tono di voce persuasivo, allontanandosi frettoloso e indaffarato prima che lo potessi insultare come meritava.

Alle 21:00 ero distrutto come un copertone rigommato dopo una gara di cross-country, avevo avuto il tempo di fumare si e no tre sigarette, tre sole sigarette nell'arco di una intera giornata.

Giacevo esausto, tra l'accartocciato e il liquefatto, su una sedia realizzata in massello di faggio del peso esatto di 22Kg.

Era una delle dodici sedie che mi erano transitate sulle spalle, una delle infinite sedie che avevo appena finito di accoppiare ad un mostruoso tavolaccio da salone.

Era un tavolaccio talmente vasto e accogliente da poter ben figurare nella salone delle feste dell'arciconfraternita dei papponi, un tavolaccio realizzato in massello di sequoia ponderosa, estremamente, maledettamente e irrimediabilmenete ponderosa.

Avevo una tale debilitazione fisica addosso da non essere in grado di tener fermo l'accendino abbastanza a lungo da riuscire a centrare il chiulo della sigaretta a cui tentavo di appiccare il fuoco.

Il demonio scatenato al quale avevo dato la mia parola, il mio tempo, la mia disponibilita' e, a occhio e croce, quaranta mesi di salute non rimborsabili, continuava ad andare di qua e di la, a sollevare e spostare oggetti voluminosi, talmente voluminosi e pesanti che solo a vederglieli sulle spalle venivo colto da conati di vomito nervoso.

Sembrava che qualcuno lo drogasse nascostamente e a intervalli regolari.

"Stancasti?" domando' con tono di voce tra l'allegro e il divertito, interrompendo per un attimo di spostare un'enorme cassapanca borchiata d'ottone, togliendomi l'accendino dalle mani e la sigaretta dalla bocca per restituirmela accessa, rivolgendomi uno sguardo ilare e mezzo sorriso beffardo.

"Mavafanculu, vai!", riusci' a rispondere, mentre tremavo in tutte le membra come avessi un accesso di febbre gialla.

Adoro gli acquario, per quante me ne facciano non riesco ad odiarli, a tutt'oggi non ne ho ucciso neanche uno; per parte loro, gli acquario sono troppo intelligenti e hanno una inestinguibile autostima che li rende poco o nulla vulnerabili alle rimostranze e alle ingiurie del mondo, quella parte di mondo che riescono a manovrare a loro piacimento.



(muro) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Era un buio pomeriggio di inizio Febbraio.

Eravamo in periodo di luna nuova, il pallido astro transitava in Acquario, segno astrologico verso il quale nutro una  profonda quanto inesplicabile simpatia.

Lo scellerato parente era stato tanto galantuomo da non rimangiarsi la parola, gli acquario non lo fanno mai, magari preferiscono tendervi un tranello o buttarvelo in ..., ma non mancano mai alla parola data, daltronde la concedono raramente.

Arrivammo in un angolo di campagna adiacente alle spiagge della riviera tirrenica mentre il cielo buio si illividiva a tratti, illuminato da lampi in lontananza, verso ovest.

"Abbiamo scelto un bel pomeriggio ..." dissi io, guardando le nuvole minacciose in cielo alla luce dei lampi, nuvole sempre piu' gonfie e sempre piu' vicine.

"Non ti preoccupare, non piovera'!" sentenzio' l'indovino, troncando sul nascere la mia previsione metereologica.

"A me sembra vicina" mi permisi di insistere, indicando una balla di cotone violaceo vivamente illuminata che si stava addensando sopra il nostro capo; ovviamente insistetti senza aver l'aria di volerlo contraddire.

Non volle rispondermi, anzi, comincio' ad impartire ordini secchi e precisi, comincio' a comandarmi a bacchetta e lo fece in un modo tale che non potei impedirmi d'ubbidire alla lettera.

Gli acquario hanno un modo strano di impartire ordini; qualunque cosa vi impongano di fare ci mettono un qualcosa che rende impossibile disobbedire loro.

E' come se dicessero ad una madre: "allatta tuo figlio", e' come se dicessero alla risacca del mare: "sgretola la sabbia".

Anche il tono di voce non mi parve precisamente cordiale.

Decisamente stava usando un tono diverso da quello con cui m'apostrofava mentre mi spaccavo le reni, trascinando il suo mobilio su e giu per le scale del suo appartamento malignamente sito all'ultimo piano di una palazzina fortunatamente edificata in zona altamente sismica e conseguentemente limitata in altezza.




(??) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Inutile tirarla per le lunghe, la mia oblunga cassa venne fuori dalle sue mani, completa e perfetta, in meno di due ore; abbandonato a me stesso ci avrei impiegato tutti i pomeriggi di due settimane.

Il tutto si sussegui' sotto i miei occhi a ritmo allucinante, come in sogno, mentre venivo travolto dai suoi, "prendi questo", "reggi quello", "stai fermo" e "svegliamoci", il tutto profferito con una brutalita' che rasentava, e a volte superava, il tollerabile.

In piu' d'una occasione gli rivolsi uno sguardo truce, quasi volessi spiegargli come, non esistendo collegamento neuronico tra i miei arti e il suo dannato e ribollente cervello, mi servisse tempo per elaborare i suoi ordini.

Almeno in una occasione rischiai di ferirlo seriamente, fu quando mi mise in mano il seghetto alternativo.

Per nulla al mondo mi sarei messo in mano quell'infernale aggeggio, non fosse stato per il suo perentorio "reggi qui!".

"Ohoooo" esclamo' lui, sospettando che, esasperato dai suoi continui e sgarbati ordini, lo volessi mutilare.

"Ahaaaa" eslamai io, vedendo che la lama cominciava a correre tanto vicina al suo cranio da poterlo aprire come un panettone.

"Che minkia vuoi fare!" domando' col fiato mozzo, guardandomi come si guarda un assassino che sbuca fuori da un vicolo buio.

"Che minkia ne so!" risposi io, atterrito, guardando il demoniaco ordigno che si era messo in moto con spontanea malignita', senza che io glielo avessi comandato, al solo mettermelo in mano.

Facemmo la pace, per quanto possibile, guardandoci sott'occhio con malcelato e reciproco sospetto, mentre ci concedevamo una pausa fumo, passeggiando intorno al tavolo di lavoro, tenendoci a distanza di sicurezza, lasciando che il tavolo rimanesse sempre tra di noi.



:o Mimmo
Whatever Works ;)

COIO3

In almeno un'occasione rischiai di ferirmi seriamente, fu quando, umiliato e oppresso da artigiana frustrazione, volli prendere un'iniziativa, per dimostrarmi meno passivo.

Aveva appena finito d'incollare tutti i pannelli, procedendo con una maestria e una velocita' che potrei emulare solo nel  caso mi capitasse di rinascere sotto una differente configurazione astrale, e stava inserendo viti da legno nei buchi praticati in precedenza allo scopo di rendere piu' robusto il manufatto.

Presi in mano un cacciavite e principiai ad avvitare dal lato opposto a quello dove operava lui.

Le viti avevano quattro "spacchette" in testa, il cacciavite a croce l'aveva lui' e lo adoperava come una furia, certamente non lo avrebbe ceduto se mi fossi limitato a chiederglielo, per impossessarmene avrei dovuto prima ucciderlo, o quanto meno minacciarlo con un'arma carica.

Ripiegai sul cacciavite a taglio, quel genere di cacciavite che tanti danni ha inferto alle mie dita.

In men che non si dica cominciai a saltellare, lanciando strida gutturali da porco scannato, succhiandomi l'indice della mano mancina, me l'ero sfondato e sanguinava, me l'ero sfondato, al solito, senza sapere come fosse potuto accadere.

Mi venne vicino e volle che smettessi di succhiare, volle che scuotessi il dito per far volare via il sangua dalla ferita aperta; "sangue cattivo" lo chiamo', senza peraltro specificare la colpa della quale lo accusava.

Da bravo e parsimonioso Bilancino quale sono mi parve criminale buttare via prezioso sangue che avrei invece potuto giudiziosamente riciclare succhiandolo fino all'ultima goccia, rimettendolo in circolo.

Mio malgrado mi vidi costretto a scuotore l'indice offeso, dopo che m'ebbe imposto di non comportarmi da c0gli0ne.

Subito dopo pretese che la migliore cura per i tagli profondi fosse la cauterizzazione e s'avvicino alla mia zampa offesa tenendo in mano il cacciavite a croce a cui stava arroventando la punta con la fiamma dell'accendino sparata al massimo.

Suo malgrado si vide costretto a racimolarmi qualcosa per fasciare la ferita, dopo che l'ebbi interrogato chiedendogli se davvero m'avesse preso per un c0gli0ne.

Lasciai che eseguisse egli stesso la fasciatura che cosi' risulto' essere maschiamente approssimativa e virilmente posticcia, ma non me ne lamentai, in verita' non avrei saputo fare di meglio.

Per fare attagnare il sangue tenevo il braccio sinistro alto sulla testa, la qual cosa non impediva a lui di continuare ad usare del mio braccio destro a suo uso e consumo, nonche' insindacabile e parzialissimo giudizio.



(matto) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

Mi riusci' di bloccarlo mentre dava di piglio per incollare l'ultima faccia della scatola da woofer, la qual cosa avrebbe reso la cassa impenetrabile e inservibile agli scopi per cui mi prefiggevo d'usarla.

Durai fatica a convincerlo di lasciare aperto un lato della cassa, e dovetti ricorrere ad ogni astuzia per farlo convinto del fatto che sarei riuscito a praticare i fori degli altoparlanti anche senza il suo aiuto.

Continuo' a borbottare per un pezzo, dandomi dello stupido per aver lasciato a casa gli altoparlanti, sostenne che sarebbe stato uno scherzo per lui praticare i fori d'alloggiamento, e io gli credetti sulla parola e glielo dissi pure ma lui continuo' a mugugnare per un pezzo; probabilmente aveva pensato che il divertimento si sarebbe dovuto prolungare fino alla mia completa estenuazione, il suo divertimento intendo.

"Fortunatamente non e' venuto a piovere ..." mi rallegrai, nel momento in cui fermai la vettura di fronte al portone di casa sua.

"Cosa ti avevo detto?" rispose, tenendo lo sportello aperto.

"Sei in gamba" lo gratificai, nella speranza che si decidesse a scendere dalla mia p@anda, ma lui continuava a cincischiare seguitando a buttare l'occhio sinistro verso il sedile posteriore, li dove giaceva il prezioso manufatto.

"Adesso vai!" lo cacciai, nel timore che decidesse di portarsi dietro la cassa fin sopra nel suo appartamento, per continuare a giocarci, nel qual caso sapevo gia che non avrei saputo impedirglielo.

"Ciao" si risolse e chiuse lo sportello, lasciando il finestrino abbassato.

"Mmmh" lo udii' muggire sommessamente, lo sguardo rivolto al cielo, prima che s'infilasse nel portone.

"Spicciati" consiglio' lo iettatore, prima che il portone gli si richiudesse alle spalle; in quel momento esatto la pioggia comincio' a picchiettare sul parabrezza.

Nel momento in cui quel diavolo scatenato probabilmente calzava le sue proprie comode pantofole, venne giu dal cielo il finimondo.



(scara) Mimmo.
Whatever Works ;)

COIO3

"Lo sapevo" esclamo' la donna, torcendosi le mani come m'avesse visto disteso esangue su di un tavolo d'obitorio.

Per parte mia non mi nascondevo di certo, tenevo il dito indice ben in evidenza, mentre succhiavo aria a denti stretti come avessi masticato un'intera scatoletta di pastiglie valda, mentre stringevo il polso sinistro di modo che la mano si gonfiasse di sangue e prendesse quel caratteristico color tumefatto che tanto inorridisce le mogli sensibili.

"Ma che hai fatto?" domando' accorata, guardando con preoccupazione ora il cupolone sul dito, ora la mano che s'andava colorando di cancrena incipiente.

"Poteva andare peggio" dissi, fingendo disinvoltura e sprezzo del pericolo appena scampato.

"Fai vedere" continuo' sollecita.

"Non e' il caso" insistetti, con l'aria di chi voglia risparmiare un'orrida visione alla propria piccola, fragile donna.

"Lascia che guardi..." prego' con voce persuasiva.

"E' meglio di ... no" risposi, facendo in modo che il "no" mi si strozzasse in gola, mentre distorcevo il viso come a resistere ad un dolore cosi' intenso da risultare intollerabile.

"Alza il cul0 dalla sedia e vieni in bagno!" strepito', con la grinta d'un sergente di fanteria; le trotterellai dietro cominciando a piagnucolare.

Dopo ch'ebbe ripulito il sudiciume ed eliminati i residui della settimana enigmistica utilizzata a strisce come benda, la vidi stringere le mascelle e dilatare le narici, come volesse soffocare una risata.

A guardarla adesso, pulita e monda di sangue, la mia "ferita" era poco piu' di un taglietto, ma visto che lei faceva mostra di non accorgersene non ebbi motivo di vergognarmi, non quella volta.




"Ne vuoi ancora?" domando', offrendomi la sua bistecca.

"Ottimo! questa mette sangue ..." dichiarai entusiasta, e spazzolai anche quella, la terza; piu' tardi ebbi il piacere di gustare una cosa dolce.

A ben vedere non serve tanta fantasia e non e' necessario profondere tanti sforzi per mantenere agile e vivace il rapporto di coppia, il piu' delle volte basta comportarsi da maschi, idiotamente intendo, le donne quasi sempre non sembrano chiedere altro, le donne che avete sposato intendo.



KC & Sunshine Band

KC and the Sunshine Band - Get Down Tonight (1975)


(bacio) Mimmo.
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Vicè

Un quarto d'ora incollato allo schermo, eheh...

(abbraccio) Ciao Mimmuzzu!

Croccantini piliferi? e chi li vuole?
Beh... i capelloni, no? I cantanti folk e i motociclisti!

magomerlino

#58
Quì lo dico e quì lo dico!  io sono ormai  Mimmodipendente!!...Spettacolare anche la scelta della colonna sonora di questa sceneggiatura.......(Kei sì  end de sansciain bend)(ghèt daun tunait)

COIO3

Non fu facile comporre il coperchio della scatola da woofer.

I 19cm di larghezza promettevano spazio a sufficenza tuttavia un'approfondita analisi geometrica ridimensionava la larghezza a 15cm utili, una volta sottratti i 4cm dei bordi della scatola, 2cm per lato; i 15cm, manco a dirlo, mal si sposavano ai 16cm di larghezza dei woofer ovoidali.

Quel gioco di numeri avari mi riporto' alla mente la famosa coperta del soldato, quella che, per quanto la si giri, risulta sempre troppo corta per permettere di tenere al caldo sia la testa che i piedi.

Riassumendo: avevo comprato una coppia di altoparlanti assolutamente inadatti al tipo di vettura che avrebbero dovuto sonorizzare, a colmare la misura avevo realizzato una cassa acustica senza minimamente curarmi di calcolarne le dimensioni in funzione degli altoparlanti che avrebbero dovuto ospitare.




Per la maggior parte del tempo loro concesso, gli individui come me vivono un'esistenza amara, costellata di tentativi falliti di risolvere problemi che han creato da se stessi; quelli come me impiegano pochi minuti per ingarbugliare il filo della propria esistenza, poi sciupano anni interi cercando di dipanare la matassa.


Vasco Rossi

Vasco Rossi-Ridere di te



??? Mimmo.
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