2CV Club Italia - Forum

Stupende.

Grazie Capitan Pelligra!

Ma è stato creato un album apposito?

Ehhh, quanti ricordi...

Hai ragione Bulè: grazie Capitan Pelligra!
Grazie delle foto, dei racconti e di tutto.
Ma grazie, sopra tutto, per averci insegnato ancora una volta che le cose si possono fare e che la scelta fra vivere e avere raccontata la vita dipende esclusivamente da noi.
Io pensavo di essere definitivamente in parking, adesso vedo le cose in modo un pò diverso, ecco il perchè di un  grazie speciale al Grande.
E poi questa faccenda di non limitare il viaggio fine a se stesso ma avere sempre un occhio agli altri (leggi: bambini nel deserto) è una cosa formidabile.

Citazioneun  grazie speciale al Grande

Organizzarsi e partire non è un'impresa riservata a pochi, e spero quanto prima di affrontare l'argomento su queste pagine. Non credo di essere... grande - anche se  anagraficamente lo sono - e la mia funzione è solo quella di organizzare i desideri, le aspettative, le informazioni sulla cui base si costruisce una proposta di viaggio (date, programmi, itinerario, logistica, ecc.).
Poi ognuno mette sul tavolo le competenze che possiede: chi è in grado d'intervenire sulla meccanica lo farà se necessario, chi parla qualche lingua straniera fungerà da interprete, chi sa cucinare - per quanto si possa parlare di cucina durante un viaggio - organizzerà qualche cena collettiva, chi ha maturato un'esperienza nelle riprese video e in quelle fotografiche metterà a disposizione il proprio materiale affinché venga condiviso. È quanto ha fatto l'amico Roberto "lo svizzero", che per primo mi ha inviato una selezione delle fotografie realizzate nel corso del raid in Marocco.
Altre immagini seguiranno da parte di tutti i partecipanti e, com'è accaduto in passato, verranno raccolte in un fotolibro.

Per il momento accontentatevi di quest'anteprima delle foto di Roberto; altre seguiranno.

Mi accodo al GRAZIE, davvero Bruno......con queste foto e le tue parole stai mitigando la profonda amarezza del non poter far parte di queste meravigliose avventure e ci permetti di vedere da vicino quello che da tanti anni stiamo solo sognando

Bruno è uno spettacolo e le foto sono stupende 

scusa ma  " l'amico Roberto "lo svizzero" " è quel ragazzo che aveva avuto
quello spaventoso incidente dove era anche andata distrutta la sua Deuche?

Sì, è lui. Questa volta ha formato equipaggio con il toscano Stefano a bordo del suo Discovery.
Stefano ha recentemente acquistato una 2CV in eccellenti condizioni, che tuttavia al momento della partenza non era stata sufficientemente collaudata.

In aggiunta alle foto allego un breve estratto video.

marocco trailer

Bellissimo!!!

Ma possibile?

Mi sono insabbiato solo due volte in tutto il viaggio e la mia 2Cv si vede sempre e solo ferma!  

............ e la colonna sonora !!!!! 

..MA è VERO O NO
CHE AVEVI LA DISSENTERIA E
CHE TI FERMAVI CONTINUAMENTE PER ......ARE?

No in Marocco no! Quello mi era successo in Algeria.

In Marocco tre giorni di febbre a 38 e un po' di disturbi intestinali ma leggeri come altri di noi.

Eh, l'età!    

IOLE, i fermenti lattici!

Mi arrivano altre foto dagli amici del gruppo; queste sono estratte dal CD che ho ricevuto da Stefano di Prato.





Il quartiere dei tintori di pelli a Fes





Le rocce colorate, un intervento artistico nei dintorni di Tafroute





Il porto peschereccio di Essaouira sulla costa atlantica




Oggi ho ricevuto altro materiale che pubblicherò appena possibile.

SPETTACOLOOOOOOOOOOOOOOOOO, bravi tutti, postate ancora foto.......

Come vi ho anticipato, continuano ad arrivarmi altre immagini del Marocambolesque. Un assaggio di quelle che mi hanno inviato Cinzia e Giuliano...









Le 2CV sono praticamente inesistenti in Marocco; quella qui sotto è l'unica in cui ci siamo imbattuti:

Ed ora un estratto dall'album fotografico di Marco:

Ed ecco alcune belle foto tratte dall'album di Sara:

Seguono immagini dal precedente album...

Sara, grande 2cavallista  e splendida fotografa  : un occhio acuto ed intelligente   

Perdonate l'età e le sue conseguenze a livello intellettivo   .
Mi sembra di non aver letto alcun riferimento a uno specifico album di tutte le foto del tour.
Se esiste tale album, spero nella vostra comprensione per me vecchietto, potreste indicarmi il link?
Se non esiste, chiedo all'ADMIN: Perchè non lo creiamo in modo da poter godere di tutte le foto insieme?
Genuflettendomi chiedo perdono per l'ardire.

Citazione da: paperella - 13 Febbraio 2013, 14:11:12 PM
Perdonate l'età e le sue conseguenze a livello intellettivo   .
Mi sembra di non aver letto alcun riferimento a uno specifico album di tutte le foto del tour.
Se esiste tale album, spero nella vostra comprensione per me vecchietto, potreste indicarmi il link?
Se non esiste, chiedo all'ADMIN: Perchè non lo creiamo in modo da poter godere di tutte le foto insieme?
Genuflettendomi chiedo perdono per l'ardire.

avrò anche qualche anno in meno... ma assecondo pienamente paperella 
anche perché le foto estratte sono molto belle e meritevoli

grazie della condivisione

Citazione da: CaravanPetrol - 12 Febbraio 2013, 11:54:08 AM
Le 2CV sono praticamente inesistenti in Marocco; quella qui sotto è l'unica in cui ci siamo imbattuti:

Non pensavo, visto che se non erro il marocco non era una colonia francese

Bruno ma la targa di questa 2cv non è marocchina giusto ?!

Vi ringrazio per l'interesse che dimostrate nei confronti dei nostri viaggi in 2CV.
Forse la mia partecipazione alle discussioni sul forum ha un orizzonte limitato ma, come alcuni sanno, non amo sporcarmi le mani di grasso e preferisco tacere su argomenti sui quali non ritengo di poter disquisire con sufficiente competenza (come, per esempio, la tecnica o la storia delle nostre auto).

Se non ho creato una galleria fotografica dedicata al recente raid in Marocco ma mi limito a pubblicare alcune immagini estratte da tutte quelle che mi pervengono dai compagni viaggio, ciò ha varie motivazioni.

Innanzitutto trovo preferibile che vengano diffuse solo le fotografie più interessanti (almeno a mio parere) e non centinaia di scatti che poco aggiungerebbero al racconto, finendo con l'annacquare le foto migliori in un mare di immagini approssimative, casuali, quando non tecnicamente sbagliate.
Insomma, ditela come volete ma, una volta di più "Less is more!" o, se preferite "Chi più toglie, più mette!"

Oltre a questa scelta, operata chiedendo agli amici di inviarmi una selezione delle migliaia di scatti a basso costo che consente la tecnologia digitale, ho chiesto a loro il consenso a pubblicare sul forum solo pochissime foto, e mi sono limitato a fare ciò per cui sono stato autorizzato. Se qualcuno intendesse diffondere le immagini che ha personalmente realizzato, è libero di farlo in un'apposita galleria.

Infine, poiché le fotografie più significative di questo viaggio, oltre che alla realizzazione di un fotolibro per gli equipaggi del gruppo, serviranno al montaggio di un audiovisivo da presentare al raduno di Cereglio, preferisco non togliere la sorpresa... a chi sarà presente :-))
Perché ci sarete anche voi, vero?


P.S. La grafica della targa della 2CV marocchina ricorda molto le vecchie targhe francesi, anche se i colori sono differenti. Le targhe attuali in Marocco sono diverse da quella riprodotta in foto, ma ciò è spiegabile con l'età della vettura.

belle foto!

Meravigliose foto vorrei fare anche io un viaggio così....

Non è difficile, basta disporre del tempo necessario, di un po' di denaro (non più di quello occorrente per una normale vacanza) e, soprattutto, della voglia di "costruire" il viaggio ricercando e organizzando coerentemente le informazioni necessarie.

Beh, adesso vado a... lavorare sul DVD che mi è arrivato oggi dall'equipaggio piemontese.

Infatti le fotografie pubblicate sono splendide e chiaramente frutto di una oculata scelta. Cosa estremamente apprezzabile.
D'altronde e' anche vero che noi viviamo dei vostri tour e non solo perche' hanno luogo in posti splendidi, lontani: quasi mitici ma anche perche' in questi tour avete un contatto particolare con gli abitanti del luogo che da' senso al viaggio non facendone un'esperienza puramente egoistica.
Noi saremmo felici come bambini anche a vedere fotografie mosse, sfocate. In somma: chi ha sete anela l'acqua e nulla importa se sporca o di cattivo sapore.
Comunque sia cerchero' di controllare la mia sete. Cereglio e' lontano dal nord Africa dove mi trovo e temo che certe gioie mi saranno precluse.
Ma sappiamo troppo bene che se non si spera e non si vuole non si fa nulla...

Come vi ho anticipato, mi è appena stato recapitato il plico con il DVD contenente le foto dell'equipaggio piemontese formato da Fabrizio e Barbara.

Visionando le loro belle immagini sono rimasto piacevolmente colpito dalle foto che ritraggono alcuni bambini fra i tanti incontrati nel corso del nostro viaggio, e ciò mi offre l'occasione per alcune considerazioni riguardanti il rapporto tra loro e il turista.
Mi sono sempre interrogato sulla corretta modalità d'interazione con la popolazione più giovane dei luoghi che attraversiamo a bordo delle nostre auto, che non passano inosservate (tutt'altro!)
"Msiè bonbon, msiè stilò, msiè dhiram!" è la cantilena che ci si sente ripetere in un francese orecchiato, mentre si transita in un villaggio sull'Atlante o in un'oasi sperduta tra le sabbie del deserto. E molti visitatori, pur di sbarazzarsi di una presenza imbarazzante e talvolta invasiva, corrispondono alle richieste elargendo a piene mani dolcetti, penne e qualche monetina. Con tutte le migliori intenzioni, beninteso.
Del resto un atteggiamento così superficiale e frettoloso è quasi d'obbligo quando anche i tempi della vacanza sono scanditi dall'orologio e le richieste diventano tanto numerose che è impossibile considerarle per ciò che realmente sono: una cattiva abitudine congiunta a una domanda di attenzioni rivolta allo straniero.

Approfittando di un'attesa che si protraeva oltre il previsto, ho provato a dedicare qualche minuto a un gruppetto di bambine che si erano avvicinate alla mia auto e prontamente avevano sciorinato il loro migliore repertorio di frasi da rivolgere al turista benestante, quale sicuramente apparivo ai loro occhi: "Msiè bonbon, msiè stilò!"
Devo averle stupite quando hanno visto che non ero infastidito dalle loro richieste ma mi ero piegato sulle ginocchia per dire col mio francese, quasi più incerto del loro, che non è una bella cosa chiedere caramelle, matite colorate e spiccioli alle persone di passaggio. La cosa più importante - ho cercato di spiegare - è diventare amici. E per questo mi sono presentato col mio nome chiedendo quale fosse il loro.
Poiché mi risultava poco comprensibile, ho preso un foglio di carta e una matita affinché lo scrivessero, cosa che hanno fatto con una grafia incerta ma tanto impegno.
Abbiamo quindi cominciato un dialogo nel corso del quale ho imparato qualcosa della loro famiglia, della scuola che frequentavano (la stessa per tutte, l'unica del villaggio), della vita di quella piccola comunità, e di che cosa avrebbero fatto una volta diventate adulte. La risposta è stata unanime: tutte vedevano una famiglia e tanti figli nel loro futuro.
Nel corso della chiacchierata si veniva delineando le differenti personalità; c'era quella più disinvolta che prendeva per prima la parola, la più riservata che rispondeva solo se sollecitata, e quelle che un po' per volta prendevano gusto al gioco che andavo proponendo: diventare amici.
Quando la discussione si faceva più rarefatta, magari a causa delle difficoltà linguistiche, ecco che ritornava la solita cantilena: "Msiè bonbon, msiè stilo, msiè dhiram!". Una cattiva abitudine, niente di più, e meno che mai un autentico bisogno.
Dovetti lasciare quelle quattro bimbe quando arrivò la telefonata degli amici che m'invitavano a raggiungerli.
Di quell'incontro mi è rimasto un foglietto con i loro nomi e neanche una foto; oggi ho difficoltà a ricordare il volto delle mie giovani amiche marocchine. Ad aiutarmi ci hanno pensato le immagini di Fabrizio e Barbara che vi propongo fra le altre.

Altre foto di Fabrizio e Barbara.

Quello che avverto da questo bel racconto e da racconti letti in altre occasioni, comprese le foto ,tratti da viaggi in questo meraviglioso paese , è che abbiamo perso la spontaneità del dialogo e dei rapporti.Oggi poniamo troppi filtri la nostra società  ha elaborato i comportamenti aumentando le paure.Amo rivoglermi a questi racconti proprio perchè ,anche solo da questi ,avverto un meraviglioso mondo e modi che abbiamo perduto grazie alla nostra modernità.
In fondo questi sono viaggi alla ricerca di noi stessi a bordo di macchine un po strane che piacciono ai bambini ....