Catania e la sua provincia

Aperto da Watson, 09 Marzo 2007, 15:42:27 PM

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Watson

Catania

(post) La città di Catania mi ricordo di averla vista tanti anni fa con la Paola in un bel giro per l'Italia  ;D, ricordo di aver visitato la via Etnea, la piazza del Duomo con il monumento dell'Elefante con sulla schiena un obelisco, poi la villa Bellini con il giardino e il suoi enorme gazebo, gli scavi romani di piazza Stesicoro, la via Plebiscito che quasi compie un intero anello, il ponte sopraelevato dove passa la ferrovia, il piccolo porto di Ognina, l'arco di Porta Garibaldi e per ultimo il Castello Ursino (appl),
mi ricordo che avevamo fatto tutto un giro utilizzando come guida il tuttocitta delle pagine gialle, arrivati in piazza Federico di Svevia ci sedemmo sfiniti su una panchina e come eravamo abituati a Torino la Paola mise la borsa a fianco, io dall'altro lato abbracciato (una volta l'abbracciavo più spesso  (bacio)) a lei, quando passa un signore o signora ci guarda e ci dice più o meno:

turisti, vi consiglio di tenere la borsa ben stretta che questa non è una bella zona

però non ci accadde nulla e di Catania ho solo dei bei ricordi, ma tornando al viaggio di Watson, prendiamo come riferimento questa città e percorriamo la nostra prima meta.

(guid) Partenza dalla stazione centrale lungo il viale che costeggia la ferrovia direzione nord, arrivati in prossimità del porticciolo di Ognina potremo svoltare a destra e seguire le indicazioni per Aci Castello, SS 114 vedremmo così i famosi faraglioni dei Ciclopi di Aci Trezza


[size=08pt]foto tratta dal sito www.cutganambiente.it[/size]

la leggenda narra che Ulisse quando fuggi dall'isola dei ciclopi per scappare da uno di loro si fece chiamare Nessuno e lo acceco, una volta sulla nave gli gridò la verità sul suo nome e Polifemo (il ciclope accecato) seguendo il suono della sua voce gli tirò dei sassolini che formano appunto i faraglioni dei Ciclopi  (angel).

(guid) Proseguiamo ma vi ricordo che la statale è abbastanza trafficata, fino a Taormina ci sono 56 km, se invece vogliamo prendere l'autostrada svoltiamo a sinistra al porticciolo di Ognina e seguiamo le indicazioni autostrada per Messina la A18, (vecchio) attenzione vi aspetta una ripida salita per una strada di scorrimento veloce che sale dal livello del mare fino ai 300 metri circa, giunti al casello e pagato il pedaggio (e si anche se siamo al sud, questa autostrada è a pagamento  (superok)), il panorama che si vede dall'autostrada verso il vulcano Etna è stupendo ed in primavera c'è ancora la neve  :o, dopo circa 41 km giungiamo all'uscita di Taormina (€ 1.50), riprendiamo la statale dirigendoci verso Taormina ma non saliamo subito, continuiamo fino a scorgere l'Isola Bella  (appl),
giunti sulla punta del promontorio svoltiamo a destra per salire a Taormina, la strada è piacevole con i suoi tornanti, meno piacevole è incrociare i bus turistici  (paura),
pochi chilometri e giungiamo ad una piazzetta da dove inizia la via pedonale della cittadina, trovare un parcheggio in alta stagione è impossibile  (nonso), vi toccherà fare due o tre volte il periplo della cittadina, se si prosegue la strada termina a Castelmola  (su), paesino posto sopra Taormina a circa 500 metri edificato per proteggerla dagli attacchi che potevano giungere alle spalle, interessanti i resti del castello e la vista fantastica sul mare e su Taormina, da non perdere  (foto).

Taormina

(post) Ma torniamo a Taormina, abbiamo trovato un posto e la visitiamo, c'è la Porta Messina che immette sul corso Umberto I, la strada pedonale che la percorre per tutta la lunghezza, alla prima piazzetta svoltate a sinistra per ammirare il Teatro Greco, uno dei più affascinanti che abbia mai visto, vista mare e vista Etna,


[size=08pt]foto tratta dal sito www.taorminanetwork.it[/size]

proseguiamo la visita e giungiamo in una piazza con vista mare e una pavimentazione a quadretti  ???, la chiesa da un lato e la torre dell'orologio dall'altro (si passa sotto), al fondo della strada ci troveremo a passare Porta Catania, tutto intorno a noi c'è anche la Taormina medievale e le sue strette strade che ricordano i carrugi liguri  (felice1), da non mancare di visitare il giardino pubblico con le sue varietà di piante, la sua frescura e le sue enormi torrette stile pagoda cinese dove una nobildonna inglese si dilettava a studiare gli uccelli (ci sono anche delle voliere pieni di pappagallini ondulati  (angel)).

La descrizione del giro è terminata non ci tocca che scendere e svoltare a destra per Giardini Naxos giunti nei pressi della stazione, per chi è appassionato di treni consiglio di entrarci per due motivi, uno per l'architettura delle tettoie  :o, molto particolare,
l'altro perché è il luogo più fotografato nelle riviste dei treni (molto scenografico) (foto),
ricordo quella vacanza con la Paola in treno, quando scendemmo alla stazione di Taormina che poi è a Giardini Naxos, pensammo come fare per salire fin sul paese (250 metri s.l.m.), non volevo prendere il taxi troppo caro e troppo squattrinati  (nonso), il bus bisognava aspettarlo >:(... così con un piccolo inganno gli suggerii di farla a piedi prendendo una bella ma faticosa stradina che parte poco oltre (lei non conosceva la Sicilia e non immaginava la salita  (muoio)), quando siamo arrivati in cima io ero contento  (ura) lei molto meno  (inc).
W la vita

"non postare" è un pregio se ci si accorge di non avere nulla da dire, ma non tutti se ne accorgono. [Magomerlino]  La vita dura poco, se non giochiamo ora...  Watson nel cuore Gaia felicemente... tra i piedi

Watson

Alcantara

(guid) Proseguiamo per la statale direzione Catania, ma svoltiamo a destra per l'autostrada (l'uscita di Giardini Naxos), (vecchio) non la prendiamo ma continuiamo direziona Francavilla di Sicilia dopo circa 13 km in frazione Ficarazzi troveremo sulla sinistra l'indicazione delle gole dell'Alcantara  ;D,
fermiamoci e parcheggiamo, c'è un piccolo bar con vista sull'inizio delle gole da non mancare, poi pagando il biglietto un ascensore vi porta fino al fondo della gola sul greto del torrente (si consiglia di scendere (giu) a piedi e risalire  (su) in ascensore), ti affittano anche gli stivaloni (vecchio) essenziali per camminare nelle acque fredde, noi non li avevamo presi e abbiamo fatto pochissimi metri camminando sul bordo (matto), ma con gli stivaloni e con molta attenzione (i salti dell'acqua sono difficili da superare) si può percorrere tutto il percorso  (felice1),
dicono che al fondo ci sia una cascata  (noncicredo), in ogni caso anche farne solo 20 metri ti permette di ammirare un mix tra roccia lavica con pareti alte fino a 50 metri, acqua spumeggiante e il cielo in alto che si chiude sempre di più....


[size=08pt]foto tratte dal sito www.freevax.it[/size]



(guid) Ripartiamo e dirigiamoci verso Francavilla di Sicilia cercare le indicazioni per Castiglione di Sicilia SP7 e proseguire, attraversato il paese si giunge al bivio sulla SS120, svoltare a sinistra per Linguaglossa, entrati in paese cerca la strada per Zafferane Etnea SP59 procedere fino a trovare il bivio (??)(quasi 30 km di strada) per il Castagno dei 100 cavalli (direzione Sant'Alfio) giungerete in un piccolo slargo con parcheggio e preso un sentiero dopo 100 metri sarete di fronte ad un enorme castagno  :o che potrebbe essere l'albero più grande (52 metri di circonferenza ma divisi in tre tronchi) e più vecchio d'Europa (tra i 2000 e i 4000 anni)  (volo).

La leggenda narra che una regina venne sorpresa da un temporale e si riparò sotto i rami del castagno con tutto il suo seguito di 100 cavalieri (un po' avventata la scelta, visto che in caso di temporale non bisogna mai ripararsi sotto gli alberi (vecchio))
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Watson

Sant'Alfio

(guid) Lasciamo il Castagno e proseguiamo per la strada fino a svoltare a destra per Fornazzo SP5, riprendere la SP 59 per Zafferana Etnea, entrati nel paese c'ercare le indicazioni per il rifugio Sapienza o Etna SP 92 (??), si svolta a destra e si inizia a salire (noi siamo andati a vedere quella famosa casetta che venne risparmiata dalla colata di diversi anni addietro che arrivò alle porte del paese, (vecchio) se ricordate il proprietario abbandonò la casa all'ultimo ma essa si salvò, sul muro c'è la scritta contro il governo  (mart)),
il panorama cambia e si passa sulle ultime colate del vulcano, il bello è vedere i boschi di tipo alpino  (felice1) e le distese laviche tipo desertico (felice1), 19 km di spettacolo fino a giungere al piazzale del rifugio Sapienza, (vecchio) ricordatevi che siamo partiti dal mare ed è estate, ma ora siamo a 1900 metri s.l.m e la temperatura è decisamente più fresca.
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Etna

(post) Il piazzale è composto da una serie di edifici su cui svetta il rifugio del CAI, costruito durante l'epoca fascista ricorda gli alberghi del Trentino, impressionante vedere come la lava lo ha toccato dietro ma non demolito  :o, accanto c'è la stazione di partenza della teleferica per l'Etna, all'inizio la funivia era divisa in due tronchi e comprendeva una stazione intermedia ed una superiore, ma il secondo tratto venne distrutto da una colata e non più ricostruita (nonso), oggi si può salire sia con la funivia e poi jeep o direttamente con le jeep dal piazzale fino quasi alla bocca del vulcano e poi a piedi fino ai 3350 metri  (angel).

Quando siamo andati con Watson c'era appena stata la colata del 2001 e la lava aveva circondato il piazzale salvandolo, la strada era rimasta interrotta e nel 2002 l'avevano appena riaperta, passeggiando lungo il bordo e avventurandoci nelle immediate vicinanze, (abbiamo visitato tutti e tre un piccolo cono spento  (ballo)) sentivamo ancora il calore della lava uscire dal suolo.

La gita è terminata (con Watson era impossibile andare fino in cima anche se a piedi ci si impiega 4 ore, il sentiero è tutto sulla lava e lui non porta gli scarponi  (muoio)), proseguiamo per la strada e scendiamo lungo la SP92 direzione Nicolosi, seguiamo le indicazioni che ci portano verso Catania e dopo 40 km e scesi di 1900 metri raggiungeremo finalmente il caldo clima della Milano del sud.

(felice)
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